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Treviso urbs picta. Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene comune
L'antica consuetudine di decorare le facciate degli edifici ha caratterizzato Treviso così a lungo da farla conoscere come ""urbs picta"""". Il volume si apre con un saggio di Lionello Puppi, uno sguardo geograficamente e storicamente ampio sul tema; un contributo di Andrea Bellieni che delinea la relazione tra le facciate affrescate e l'evoluzione urbanistico-architettonica della città. Seguono altri 3 saggi: uno storico-artistico di Chiara Voltarel, sugli artisti, tipologie e tematiche delle decorazioni; quello di Rossella Riscica, sulle questioni dei degradi e degli interventi di conservazione delle facciate affrescate trevigiane; un excursus di Massimo Rossi sulle guide a stampa di Treviso, in relazione agli edifici dipinti. In chiusura alcune schede di approfondimento su temi storico-artistici e sulle tecniche dei dipinti murali e la postfazione di Eugenio Manzato. Corredano i testi un ampio apparato fotografico, in gran parte inedito, e mappe tematiche di approfondimento."" -
La vite nel paesaggio dei Colli Euganei. Cenni storici, elementi visivi del vigneto, distretti e percorsi vinicoli
Il volume analizza e descrive il ruolo fondamentale che la vite ha svolto e tuttora svolge nel contesto ambientale dei Colli Euganei. La coltivazione della vite ha forgiato profondamente nei secoli il paesaggio e tende ancora ad agire. Oggi, sotto la forte pressione del mercato e con la disponibilità di potenti mezzi tecnici, è fondamentale trovare il giusto equilibrio nella moderna gestione economico-agraria della viticoltura salvaguardando la ricchezza paesaggistica del comprensorio. Al fine di rendere più agevole la ""lettura"""" dei vari paesaggi euganei, il testo fornisce molte informazioni sulle modalità di coltivazione della vite che riguardano le più opportune sistemazioni del suolo, i possibili modelli di vigneto e le strutture utili a sostenere le viti. Il volume è arricchito da immagini e cenni storici su come si è sviluppata la viticoltura e l'enologia nel corso del tempo. Per illustrare la multiforme realtà euganea i paesaggi viticoli sono stati suddivisi in 8 diversi distretti: per ognuno di essi il lettore è guidato lungo percorsi che evidenziano le specificità del territorio euganeo."" -
Dolomiti dell'Agordino. Guida escursionistica. Nuova ediz.
Con 250 foto a colori e 6 cartine schematiche, illustra 380 itinerari. I gruppi interessati sono 13: Il Sella; Pralongià - Settsass - Col di Lana; Nuvolau - Averau - Pore; Croda da Lago - Lastoni di Formín - Cernera; Pelmo; Civetta e Moiazze; San Sebastiano - Tamer e Schiara; Padón; Marmolada e Auta; Pale di San Martino con Agnèr, Pale San Lucano, Cima Pape, Focobòn, Altopiano Pale di San Martino; Cima Bocche; Alpi Feltrine; Piz de' Mezodì nei Monti del Sole. -
I Céide Fields. Irlanda. Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2018
Céide Fields, una collina sulla costa settentrionale della contea di Mayo, in Irlanda, è un luogo che conserva e rivela la presenza ancora tangibile ed estesa di un paesaggio rurale del Neolitico. A questo luogo antichissimo, e insieme testimone della cultura irlandese contemporanea, è dedicato il Premio Carlo Scarpa 2018, segnalando l'opportunità che esso ci offre di leggere, nei loro nessi sostanziali, il significato profondo dell'indagine archeologica, l'importanza del lavoro dei campi e dell'educazione, il ruolo che la lunga persistenza di fattori come migrazioni, scoperte e cambiamenti climatici esercita nella storia del paesaggio europeo. Il volume raccoglie 17 contributi di taglio storico e geografico, naturalistico ed ecologico, gestionale, agrario, di storia del paesaggio e del giardino e, naturalmente, archeologico. Correda il volume, oltre a una sintesi sul Premio Carlo Scarpa dal 1990 ad oggi, anche l'elenco della bibliografia raccolta e disponibile nella biblioteca della Fondazione. -
Vetro, la mia seconda pelle. Ediz. illustrata
Le infinite possibilità creative offerte dal vetro, materiale trasparente e polimorfico dalle origini millenarie, sono al centro dell'esposizione ""Vetro, la mia seconda pelle"""", che per la prima volta ha presentato a Trieste l'opera di Gordana Drinkovic, una delle più importanti rappresentanti della scena artistica croata. Scultrice e designer del vetro, Drinkovic si occupa di design e collabora con alcune celebri fabbriche del vetro da più di 25 anni, nel corso dei quali ha realizzato più di 500 opere, di cui una gran parte è stata prodotta in forma di pezzi unici o di serie esclusive che appartengono a collezioni private in Croazia e nel mondo. Ha esposto in numerose personali e collettive nel suo Paese, in Europa e negli Stati Uniti."" -
Il fascino del Lido di Venezia. Itinerari nel verde
Il Lido di Venezia: un'isola speciale, un'isola ""diversa"""", un'isola verde, un museo diffuso tutto da scoprire fra mare, laguna, canali, giardini, arte, storia. Silenzi e mondanità quale conferma delle numerose anime di un litorale lungo 12 chilometri, a """"due bracciate"""" dalla Biennale d'Arte dei Giardini e a 15 minuti di navigazione da Piazza San Marco."" -
La vita come opera d'arte. Anton Maria Zanetti e le sue collezioni
Una figura centrale nella storia del collezionismo veneziano nel XVIII secolo e nell'affermazione dell'arte veneta in Europa, mecenate e influente mediatore di nobili e sovrani per gli acquisti e le commissioni d'opere dei più celebri artisti della laguna, fu Anton Maria Zanetti (1679-1767): forse il personaggio più influente nel panorama artistico veneziano del tempo. Per ricordare questa figura, la Fondazione Musei Civici di Venezia gli dedica una mostra che ne mette in luce l'attività di artista e mecenate attraverso testimonianze di vita - volumi, lettere, incisioni e disegni di solito non esposti per ragioni di conservazione - e opere d'arte della sua collezione, come Tiepolo, i Ricci, Palma il Giovane ecc., tuttora conservate nei musei cittadini, come le Gallerie dell'Accademia di Venezia, la Fondazione Giorgio Cini, la Biblioteca Nazionale Marciana, le sedi civiche veneziane e alcune collezioni private. -
England: talking of art. Contemporary artists from England. Ediz. italiana e inglese
«Dietro ogni nome e ogni tela di questa raccolta», scrive nell'introduzione che accompagna questo volume Pernilla Holmes, curatrice di England: Talking of Art, «c'è una storia affascinante e spero che chi lo sfoglierà coglierà lo spunto per scoprire e imparare a conoscere ciascuno di questi grandi artisti, pagina dopo pagina. Ogni tela è splendida - non solo in virtù dell'idea e dell'estetica, ma in quanto espressione del desiderio di essere parte di una comunità globale che dice sì, che vuole comunicare con gli altri». Imago Mundi dedica all'arte contemporanea inglese la sua 160esima collezione: una raccolta per raccontare la nostra vita reale e le sue verità sottintese e misteriose attraverso la visione creativa e immaginifica di 132 artisti, maestri già entrati a pieno titolo nei manuali della storia dell'arte come Richard Long, Langlands and Bell, Jake e Dinos Chapman, la compianta Susan Hiller e molti altri, insieme a tanti straordinari giovani di talento. -
Jacques Toussaint. Arte 1967-2017. Ediz. italiana e inglese
Cinquant'anni di creatività di Jacques Toussaint riassunti attraverso le immagini di un percorso che parte da piccole opere di pittura per arrivare, oggi, a grandi installazioni che letteralmente trasformano le atmosfere di spazi industriali piuttosto che di edifici religiosi e creano suggestioni di rara sensibilità, basate su un rigore costruttivo inusuale e sulla leggerezza di una narrazione che invita il fruitore ad immergersi e a lasciarsi contaminare dalla luce blu che tutto avvolge e trasfigura. Le parole che accompagnano la sua storia d'arte e che propongono letture diversificate del suo lavoro sono tese ad aiutare il lettore a confrontarsi direttamente con l'opera di questo artista la cui capacità espressiva riesce a richiamare l'attenzione anche di chi non frequenta abitualmente l'arte contemporanea. -
Prati urbani. I prati collettivi nel paesaggio della città-City meadows. Community fields in urban landscapes. Ediz. bilingue
I prati comunitari fanno parte di una storia anti-monumentale della città europea; lontani dall'estetica urbana codificata, hanno accompagnato discretamente il consolidamento e la formazione dei centri urbani moderni. Presenti nell'intera Europa, sono stati ambiti per il divertimento, luoghi di mercato e scambio, verdi spianate per il passeggio, sorta di ""parenti poveri"""" e insieme precursori della grande tradizione dei parchi urbani. È in questi lacerti incolti che si è sperimentata per la prima volta l'associazione fra campagna e città, fra tessuto abitato denso e spazi vuoti verdeggianti; sono questi luoghi che hanno preparato il mutato atteggiamento culturale con cui oggi guardiamo ai processi naturali di occupazione vegetale di aree abbandonate, oltre che alle molte forme d'uso temporaneo che vi trovano spazio. I prati e la loro storia sono parte dell'attitudine con cui valutiamo il paesaggio urbano contemporaneo. Diciotto autori affrontano la tematica dei vasti vuoti urbani sedimentati nella storia della città e del loro valore, nel contesto di una ricerca aggiornata di nuove accezioni di spazio comune nella dimensione civica odierna."" -
L' acqua nelle contese tra Vicenza e Padova. Dalla pace di Fontaniva al sodalizio di Novoledo
Lo studio ripercorre il ruolo determinante dei fiumi vicentini lungo i secoli della contrapposizione bellica tra Padova e Vicenza e sottolinea la decisiva rilevanza che le risorse idriche del territorio berico hanno sulla vita della comunità patavina ancor oggi. Una delle principali cause delle guerre tra le due comunità proveniva infatti dall'utilizzo delle acque del Bacchiglione e in particolare di quel canale di origine sconosciuta che oggi chiamiamo Bisatto. Il volume è suddiviso in tre periodi distinti: il primo marchiato dalle ricorrenti guerre fino agli inizi del XV secolo quando le due città pacificate si sottomisero alla Repubblica Veneta; il secondo afflitto dalle frequenti e accese dispute sulla ripartizione delle risorse idriche tra Bacchiglione e Bisatto e quindi sulla autonomia di navigazione delle parti; il terzo corrispondente al contrastato momento dell'approvvigionamento delle acque potabili tuttora in evidenza ed attualità. -
Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950. Catalogo della mostra (Gorizia, 21 novembre 2018-17 marzo 2019). Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra (Museo della Moda e delle Arti Applicate, Gorizia, 21 novembre 2018 - 17 marzo 2019) che affronta il tema dei rapporti tra Giappone e Occidente da una prospettiva del tutto nuova e insolita, cioè mostrando quanto forte fosse l'attrazione in Giappone per l'Occidente. Lo fa esponendo alcuni pezzi di una collezione di Kimono Meisen dei primi decenni del Novecento. Capi preziosi, dal design assolutamente inedito, che fondono in una originale sintesi l'abito della tradizione e le suggestioni provenienti dalle innovazioni formali delle avanguardie europee, in primis Futurismo, Secessione e Cubismo. Sui tessuti appaiono anche riferimenti agli sport occidentali, bastimenti ed aerei. -
Agnese Battistuzzi Dodero. Sogni su porcellana. Catalogo della mostra (Padova, 14 febbraio-24 marzo 2019). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra personale di Agnese Battistuzzi Dodero, artista veneta presentata per la prima volta al grande pubblico. Le opere in mostra appartengono alle varie fasi di un percorso artistico durato quarant'anni, che l'artista per scelta ha trascorso lontano dai riflettori e che solo ora ha deciso di svelare, scoprendo tutto il fascino delle eleganti porcellane - Richard Ginori, Limoges, Hutschenreuther soprattutto -, a cui la sua abile mano infonde nuova vita, luce e significato. In esposizione alcune tra le opere più rappresentative della sua vasta produzione artistica comprendente vasi, piatti, alzate, vassoi, teiere, caffettiere, distinte in tre grandi sezioni tematiche: paesaggi, elementi vegetali, animali. La finezza della porcellana - spiega l'artista - esige un disegno preciso e pulito, per cui i temi, siano fiori, frutta, paesaggi, animali, sono conseguenti a una necessaria osservazione della realtà, di libri di botanica e zoologia, di fotografie, di testi artistici, di cartoline e riviste a tema, anche se rielaborati. -
Esiste, insomma, il giardino?
«Non solo il giardino vive in un paeasaggio, ma puranco, come la musica e lo spettacolo teatrale, nel tempo; è evento mutevole, proteiforme, instabile, è forma inafferrabile, è il fiume di Eraclito l'Oscuro. Esiste - insomma - il giardino?» Il volumetto trascrive integralmente la conferenza conclusiva tenuta da Lionello Puppi a chiusura della prima edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio, organizzate dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche a Treviso, il 6-7 febbraio 2004. Ricordi personali, evocazioni letterarie, filosofiche e cinematrografiche regalano al lettore suggestioni e spunti di riflessione sul tema del giardino, sulla sua essenza e mutevolezza, sul suo rapporto con il paesaggio e con la quotidiana esperienza di noi tutti. -
Un museo per i fiumi. Il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, i disegni progettuali e la sua creazione
Il libro raccoglie i disegni realizzati da Gabbris Ferrari che aveva progettato e illustrato diverse ambientazioni delle prime fasi della storia umana (il Big Bang, la Preistoria, il Neolitico, l'Età del Bronzo, del Ferro e l'Epoca Romana) e della formazione della terra, molti dei quali confluiti nell'allestimento del Museo per i fiumi di Rovigo. Nel libro sono inoltre raccolti anche vari contributi di alcuni protagonisti che hanno determinato la creazione del Museo o che hanno conosciuto l'artista: Raffaele Peretto, Andrea Pirani, Giuseppe Marangoni, Ivana D'Agostino, Sergio Garbato. -
I giardini del tè di Dazhangshan. Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2019. Ediz. illustrata
Ai ""giardini del tè di Dazhangshan"""", situati nella contea di Wuyuan, in Cina, nella provincia meridionale del Jiangxi, è dedicata la trentesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino. Il Premio riconosce nelle coltivazioni del tè di Dazhangshan un insieme di contenuti e insegnamenti utili a una riflessione collettiva e propositiva sul paesaggio rurale storico e contemporaneo, oltre a una speciale ricchezza di sollecitazioni per una cultura attenta alle emergenze di carattere ambientale e sociale del nostro pianeta. Nel territorio montuoso di Dazhangshan, il vasto sistema di rilievi collinari che lo caratterizza accoglie, con i villaggi, queste coltivazioni di tè condotte secondo criteri agroecologici: campi ondulati, inconfondibili per il disegno ordinato delle piantagioni in siepi parallele, che si alternano al manto boschivo e alle distese delle risaie nei fondivalle. Il libro, curato da Patrizia Boschiero, Luigi Latini e Maurizio Paolillo, è un lavoro collettivo che raccoglie una dozzina di contributi inediti, un ricco apparato fotografico, cartografico e documentario."" -
100 sguardi sul Veneto. Ediz. inglese
Una grande sfida: sintetizzare il Veneto e offrire al lettore uno spaccato significativo scegliendo solo cento immagini. Un volume fotografico che racchiude storia, cultura, tradizione, natura e tipicità di una regione incredibilmente ricca. L'invito è quello di sfogliare questo libro più e più volte, perdendosi nelle immagini e ritrovandosi nelle descrizioni, scoprendo magari angoli veneti nascosti e affascinanti. -
Zio Riccardo. La vita, la storia, le imprese
Franca, Renzo e Giorgio Frassetto, per il Centenario dell'Impresa di Fiume (1919-2019), ricordano lo zio Riccardo Frassetto, ""Primo dei sette Giurati di Ronchi"""" e primario protagonista dell'avventura fiumana. Durante i 16 mesi dell'eroica azione, rimase sempre a fianco di Gabriele D'Annunzio con il quale stabilì un rapporto di stima e amicizia durato fino alla morte del Poeta. Il libro, ricco di inediti documenti e di immagini, racconta la vita, la storia e le imprese di un personaggio veneto, di Crocetta del Montello, con una esistenza dinamica, avventurosa, caratterizzata da una esemplare vivacità intellettuale. Il tenente dei Granatieri di Sardegna Frassetto aveva una spiccata personalità e doti di leadership. Partecipò con valore ai combattimenti della Grande Guerra e del Secondo Conflitto Mondiale. Durante la Campagna di Grecia venne fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania. I tre nipoti hanno scritto un'avvincente biografia, seguita da un'essenziale e fedele trascrizione dei principali fatti e antefatti della Marcia di Ronchi e dell'Impresa di Fiume, descritti da Riccardo Frassetto nel libro """"I Disertori di Ronchi"""" (1926)."" -
Che bellezza! Che finura! Miela Reina e Luigi Spazzapan. Relazioni d'arte. Catalogo della mostra (Gradisca d'Isonzo, 4 ottobre 2019-2 febbraio 2020). Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra (Galleria Spazzapan, Gradisca d'Isonzo) dedicata a due grandi pittori della regione: Luigi Spazzapan e Miela Reina, messi a confronto col preciso intento di verificare nessi, intuizioni comuni, relazioni tra due grandi sperimentatori. Due spiriti d'avanguardia, due inesausti ricercatori e affabulatori di storie fantastiche e quotidiane. Se Spazzapan è stato definito da Calvesi ""incendiario"""", spirito impulsivo che nel dinamismo del segno e nella totale adesione alla pittura ha trovato la sua ragione d'essere, Miela non lo è stata da meno. In uno spazio temporale molto ristretto - l'artista è scomparsa a soli 36 anni - è riuscita a definire un linguaggio estremamente maturo, molto originale e in linea con le sperimentazioni più avanzate degli anni '60 in Italia. La mostra raggruppa oltre 50 opere di Miela Reina, olii, tempere, penne su carta e alcuni lavori tridimensionali. A questo importante nucleo di opere, fanno da contrappunto una ventina di opere di Spazzapan."" -
Federico Lombardo. Il viaggio. Ediz. italiana e inglese
Il lavoro di Federico Lombardo si muove da tempo lungo due diverse direzioni solo apparentemente divergenti dal punto di vista stilistico, che prendono entrambe le mosse dalla ricerca originaria dell'artista sulla figura umana, sulla permanenza dell'iconologia classica nella sensibilità contemporanea, e sulle riflessioni relative al mutevole rapporto tra reale e virtuale nell'era dell'onnipresenza dei mezzi tecnologici. Da un lato un linguaggio scabro ed essenziale, dall'altra un complesso apparato compositivo e iconografico, che mescola con armonia e grande coerenza formale, frammenti di realtà contemporanea con riferimenti alla grande pittura italiana delle origini.