Sfoglia il Catalogo ibs020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2901-2920 di 10000 Articoli:
-
Quello che ci lega. Migrazioni, nostalgie e memoria: implicazioni pedagogiche
Un tempo definita in termini patologici ‒ medici e poi psichiatrici ‒, la nostalgia è oggi riconosciuta come un sentimento che appartiene alla normalità di ciascuno di noi e che connota il rimpianto agrodolce per luoghi, persone e, soprattutto, periodi della vita. Nell’attuale società multiculturale e globale, la nostalgia è sempre più diffusa e intensa, intrecciandosi coi temi della memoria e del cambiamento a livello personale e collettivo. In modo particolare, di nostalgia sono impregnati i vissuti e i sentimenti dei migranti di prima, ma anche di seconda e terza generazione, così come i reflussi nostalgici rivolti a un mondo antecedente quello attuale, rappresentato nei ricordi come più sereno e sicuro, popolano i pensieri e influenzano i comportamenti di un numero crescente di persone, dando adito a xenofobia, chiusure e nazionalismi. Nostalgia, migrazioni e società multiculturale sono elementi che s’intrecciano e si condizionano reciprocamente, con importanti conseguenze sui processi di integrazione e convivenza. Occorre che le scienze dell’educazione considerino i nessi che intercorrono tra le dimensioni della nostalgia, della memoria, del conflitto e della migrazione, per elaborare strumenti teorici e operativi che possano aiutare a intervenire nella prevenzione e nella gestione di situazioni che spesso si manifestano in tutta la loro problematicità. -
Scuola pubblica e approccio Montessori. Quali possibili contaminazioni? Un'esperienza italiana
La sperimentazione di classi di scuola secondaria di primo grado a indirizzo Montessori riguarda quattro realtà milanesi, con capofila l’I.C. “R. Massa”, che per primo ha avviato il progetto di rinnovamento metodologico e didattico. La sperimentazione è l’occasione per una riflessione sull’aggiornamento dell’offerta pedagogico-didattica in quest’ordine di scuola, da sempre e da più parti auspicata, e per la messa alla prova del percorso montessoriano nella sua straordinaria modernità, confermata dalle più recenti conquiste della pedagogia, della didattica e delle neuroscienze. -
Stare insieme, conoscere insieme. Bambini e adulti nei servizi educativi di Pistoia
Quali processi sociali e cognitivi si attivano tra bambini nel quotidiano di un servizio educativo per l'infanzia? Che cosa vuol dire fare educazione con i più piccoli? Come si sostiene la socialità e la condivisione della conoscenza tra di essi? Come si promuove un contesto sociale inclusivo in cui bambine e i bambini trovino il loro posto? Questi interrogativi, cruciali per garantire il benessere e lo sviluppo delle loro potenzialità e promuovere pari opportunità educative, punteggiano il lungo percorso di ricerca-azione svolto in collaborazione dal gruppo di ricerca ""Sviluppo umano e società"""" dell'ISTC-CNR e il Servizio Educazione della Città di Pistoia, riassunto e riconsiderato analiticamente nel volume."" -
Il modello di arricchimento scolastico. Guida pratica per lo sviluppo del talento
Il Modello di Arricchimento Scolastico (SEM) è frutto di oltre quarant’anni di ricerca scientifica condotta da Joseph Renzulli e Sally Reis all’Università del Connecticut. Gli studi di questi eminenti esperti di Gifted and Talented Education hanno permesso di ampliare la concezione di giftedness a una visione più allargata dello sviluppo del talento, della creatività e del potenziale. Il Modello SEM si propone di estendere la pedagogia della Gifted and Talented Education al gruppo classe, in un’ottica inclusiva, garantendo al contempo attività sfidanti per rispondere ai bisogni educativi speciali degli studenti gifted, doppiamente eccezionali, e gifted a rischio di sottorendimento scolastico. Il SEM si basa su un processo d’infusione di opportunità di arricchimento, accelerazione e differenziazione all’interno del regolare curricolo scolastico e consente la personalizzazione degli apprendimenti attraverso la creazione di attività basate sugli interessi, gli stili d’apprendimento e gli stili espressivi del singolo discente, con lo scopo di promuovere la produttività creativa e le competenze del XXI secolo nei giovani. Questa Guida pratica per lo sviluppo del talento presenta sia le teorie che le best practices utili a docenti e dirigenti per implementare il Modello SEM nella pratica educativa quotidiana. -
Come da manuale. La trasposizione didattica nei contesti d'insegnamento-apprendimento
In che modo i manuali scolastici attuano la trasposizione didattica dei saperi? Come entrano nel processo di mediazione realizzato in classe? Il libro tenta di rispondere a queste domande esaminando l’oggetto-manuale e focalizzandone le caratteristiche che influenzano sia il modo d’insegnare del docente, sia il modo di apprendere dello studente, sia la configurazione del sapere scolastico. Partendo da una prospettiva d’indagine qualitativa di tipo comparativo, vengono analizzati dei manuali per la scuola primaria e secondaria di primo grado per comprendere le modalità attraverso cui i saperi relativi alle discipline storiche e geografiche sono selezionati, organizzati e comunicati. Infine, in base alla prospettiva secondo cui il libro di testo è uno strumento didattico a tutti gli effetti, variabile imprescindibile all’interno del processo d’insegnamento-apprendimento, se ne descrivono l’impatto e le influenze sulle posture professionali, sui pensieri impliciti e sulle scelte progettuali degli insegnanti, esemplificata da una ricerca collaborativa condotta sulle pratiche d’aula. Il testo rappresenta da un lato uno spunto per la ricerca sull’oggetto-manuale come sistema complesso e rilevante nelle situazioni scolastiche e dall’altro una riflessione, da condividere con i docenti, su un artefatto imprescindibile e consueto, ma non sempre facile e immediato da maneggiare. -
Atelier aperto
Il libro rappresenta uno strumento di riflessione e approfondimento sul valore dell’atelier e dell’atelierista all’interno dei servizi educativi a partire dal nido, partendo dal presupposto che entrambi costituiscano importanti risorse di qualificazione e arricchimento della proposta educativa e didattica. Il titolo vuol porre l’accento sul concetto di “apertura” intesa come costruzione di “possibili” e trasgressione creativa al pensiero omologante e agli schemi già dati e predefiniti. -
Esperienze naturali di gioco. Ascolti e ricerche in giardino
Il testo offre un inquadramento teorico-pratico per comprendere le identità e le proposte didattiche che caratterizzano gli spazi naturali, permettendo di operare scelte più consapevoli a partire dai diritti dei bambini e da quelle che definiamo “esperienze naturali di gioco”. La formazione ecologica influisce sulla capacità dell’uomo di stare in relazione con il mondo e si basa sull’apprendimento di alcuni principi fondamentali della vita e dei valori che la sostanziano, per permettere ai bambini di affrontare i problemi ambientali nel mondo, dentro un senso di responsabilità verso la Terra. Il parco, il giardino, la natura aprono a impreviste scoperte dove s’intrecciano mondi vegetali e animali. Una tensione alla ricerca che diventa piacevole anche nella relazione con l’adulto e che si presta a essere vissuto e abitato dai bambini nelle sue plurime potenzialità. -
Materiali in gioco. Contesti, allestimenti, ricerche
Le ricerche ci dicono quanto sia importante offrire ai bambini contesti d’apprendimento non banali o stereotipati; un ruolo cruciale, in questo processo, lo svolge l’attenzione alla qualità dei materiali e alla progettazione di spazi e ambienti educativi innovativi. Le competenze dei bambini sono sostenute non solo da un adulto che agisce direttamente attraverso la relazione educativa, ma anche indirettamente attraverso una regia che vede nell’organizzazione degli spazi e nella scelta dei materiali un nodo fondamentale. Ogni materiale esprime una propria fisicità ed espressività, ma il significato dell’incontro con esso nasce dall’insieme, dalla relazione, dalla connessione tra le parti e dalla “messa in scena”. -
Professione educativa e documentazione. L'educatore che scrive: un professionista riflessivo nel contesto della pratica
Il volume raccoglie contributi e riflessioni sul tema della documentazione negli spazi e nei contesti professionali che vedono protagonisti educatrici, bambini e famiglie, nelle tre direzioni del rapporto scrittura-documentazione-apprendimento, delle forme e dei momenti di documentazione educativa e dell'atto di documentare per leggere l'azione educativa. Il tema è stato affrontato presentando modelli teorici e percorsi realizzati in nidi e scuole dell'infanzia da maestre e educatrici che hanno collocato tali esperienze in un quadro di azione e riflessione dei singoli e del gruppo. Il racconto delle pratiche e la contestualizzazione in un orizzonte condiviso dalla comunità di pratica e da chi si occupa di tematiche educative rendono il testo un utile strumento per chi è interessato al tema della documentazione intesa nella sua accezione di riflessione e di crescita personale e professionale. -
Dare valore alle competenze. La valutazione al nido e alla scuola dell'infanzia
In che senso è giusto affrontare oggi il tema della valutazione delle competenze nei servizi zero-sei anni? La valutazione delle competenze è un tema molto contemporaneo al centro di un dibattito internazionale sul curricolo educativo, che deve riconquistare un ruolo-chiave nel progetto pedagogico anche del nido e della scuola dell'infanzia. Questa pubblicazione affronta il tema della valutazione delle competenze come segno di impegno e responsabilità verso i bambini e le insegnanti, per essere solidali con i loro processi d'apprendimento e con un'idea di educazione di qualità. L'obiettivo è infatti è quello di dare valore alle tante competenze in gioco nei processi d'apprendimento di adulti e bambini e bambine. Il processo di valutazione restituisce la complessità delle azioni osservative, documentative e interpretative e assume quindi, a tutti i livelli e per tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (bambini e bambine, insegnanti, famiglie), una preminente azione formativa d'accompagnamento dei processi d'apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.rnUn libro che offre spunti di riflessione a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al tema della valutazione da una prospettiva socio-costruttivista, nella convinzione che essa possa rappresentare una grande opportunità di evoluzione per il sistema educativo prescolare zero-sei anni con il coraggio della sperimentazione nell'orizzonte del metodo e del dialogo -
Lavoro sociale e migrazioni. Il ruolo delle reti dei servizi
Gli ultimi decenni hanno registrato l’arrivo nelle nostre comunità dei migranti, fenomeno connesso al collasso geopolitico generato soprattutto dalle profonde ingiustizie sociali ed economiche. Tale presenza ha prodotto nella società due reazioni contrapposte: una di rifiuto ‒ usato ed enfatizzato da alcuni partiti politici ‒ e una d’accoglienza. Una società si misura sulla base dello sviluppo economico-sociale conseguito e dalle innovazioni prodotte, ma soprattutto dal suo livello d’umanità, dalla sua capacità di convertire l’hostis in un hospes, il nemico in un ospite. Il lavoro sociale, che si pone l’obiettivo d’attivare la società per risolvere specifici problemi della comunità, ha il compito di favorire questo passaggio, nella consapevolezza che l’integrazione delle diversità favorisce la coesione sociale e ne promuove le dimensioni valoriali. Il fenomeno migratorio è certamente articolato, ha richiesto e richiede un arricchimento sia dell’apparato teorico sia della metodologia del servizio sociale che consenta d’attrezzare adeguatamente la formazione universitaria dei futuri assistenti sociali (ma non solo). Nel volume si è ampliato lo sguardo per capire come un servizio, composto da operatori dell’area sociale, educativa e sanitaria, possa attrezzarsi per rispondere a un’utenza straniera diversificata. -
Con parole di foglie e fiori. Bambini nella natura
Il volume inaugura ""Educazione e Natura"""", la prima collana che in Italia si dedica al rapporto tra i processi formativi e l'ambiente, tema di frontiera e di grande impatto culturale.rnIl testo restituisce gli esiti di un percorso che nasce da un costante dialogo tra teoria e prassi, tra i saperi elaborati a livello accademico e quelli prodotti all'interno dei servizi educativi nella comune ricerca, attraverso un pensare riflessivo, di una nuova cultura ecologica e di una nuova idea di educazione.rnLa prima parte del libro rappresenta il quadro di riferimento teorico con il quale il testo dialoga: esso risponde a una visione che vede l'educazione ambientale come un percorso avente come obiettivo quello di riconnettere natura e uomo, allontanando quest'ultimo da un'ideologia improntata al dominio e alla prevaricazione e favorendo invece una relazione che sappia essere pensosa e riflessiva.rnLa seconda parte è sostanzialmente una raccolta di esperienze realizzate all'interno di una ventina d'istituzioni educative appartenenti alla rete del sistema pubblico-privato 0-6 del Distretto di Correggio (Re), rese visibili grazie alla voce e al contributo degli adulti che, insieme ai bambini, ne hanno tracciato i sentieri.rnLa terza e ultima parte costituisce un ulteriore livello di rilettura: essa rappresenta la connessione tra stralci di documentazioni prodotte dai servizi e alcuni nodi concettuali che, alimentando l'intreccio teorico-prassico, offre nuove opportunità d'apprendimento per gli operatori coinvolti nel percorso, ma anche per coloro che intendono rivisitare, secondo una nuova prospettiva, l'identità stessa dei propri progetti educativi."" -
Documentare le progettualità nei servizi e nelle scuole dell'infanzia
Il volume ‒ che viene qui presentato in una seconda edizione, revisionata per l’apparato iconografico e in alcuni punti del testo ‒ approfondisce il tema della documentazione delle diverse esperienze progettuali presenti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Partendo da un quadro teorico che tenta di evidenziare e sostenere l’intrinseco legame tra progettazione e documentazione e che per scelta colloca la pratica documentativa in una dimensione di intenzionalità e di attribuzione di significato al fare quotidiano di adulti e bambini, si passa a un’ulteriore sezione che presenta e propone concretamente le fasi che costituiscono un processo di documentazione. Il lettore viene accompagnato nei diversi step che fanno sì che la documentazione divenga una strategia di comunicazione e presentazione dei progetti svolti ma costituisca soprattutto un momento di formazione e riflessione su quanto fatto. Il testo si arricchisce poi di una sezione dedicata alla presentazione di materiali e strumenti documentativi, elaborati in differenti servizi educativi. La terza parte del testo presenta, infine, alcune possibili declinazioni e rilanci relativi all’assumere la pratica documentativa come costante stile di lavoro e opportunità per costruire memoria e cultura all’interno dei servizi per l’infanzia. -
Segnali di vita. Diario di bordo dalla scuola. Pratiche educative nella Patagonia argentina
Dove “vive” una scuola? Quali segnali ci indicano la capacità di ospitare, costruire pensiero, renderlo poetico e politico, in una comunità fatta di differenze, incontri e casualità? È possibile abitare l'incertezza, far tesoro dell'imprevisto, esporsi, vivere in una corrente fluida d'idee in cui ogni situazione trovi la propria soluzione, singolare e creativa, distinta per ciascun/a bambino/a, per ciascuna famiglia e comunità? ""Segnali di vita"""" dà conto di varie esperienze realizzate dal gruppo di lavoro di una scuola della Provincia di Chubut, nella Patagonia argentina. Una sorta di laboratorio in cui le regole della scuola, i saperi accreditati, l'inerzia delle routine si confrontano insistentemente con nuovi sguardi in grado di generare trasformazioni libere e amorose. Il libro ci presenta personaggi vivi, scene che sfidano ciò che è contenuto nella cassetta del possibile dal punto di vista scolastico, storie che oltrepassano i limiti del curriculum, dell'integrazione e del rispetto per la diversità intesi come prescrizioni. E postulano tra i propri fini la felicità e il pensiero. Un libro rivolto a chi si occupa quotidianamente della crescita educativa e culturale di bambine e bambini in situazioni complesse, in un mondo di differenze."" -
Educazione naturale nei servizi e nelle scuole dell'infanzia
Il giardino di una scuola non è un’appendice agli spazi interni, ma è un luogo complementare e assolutamente necessario in cui i bambini si sperimentano, esplorano e conducono ricerche personali. Esso risponde a un bisogno primario e ancestrale che da sempre colloca l’uomo in rapporto con la natura; negli ultimi tempi, con insistenza, si parla di deficit da contatto e relazione con essa e si vanno costruendo progetti ed esperienze che, nel porre i bambini in relazione con gli elementi naturali, fanno di questi momenti occasioni speciali e particolari. Il volume ‒ che viene qui presentato in una seconda edizione ‒, esplicitando un’idea di possibile pedagogia della natura e affrontando il bisogno di educazione naturale, si propone di considerare alcune esperienze di vita, gioco e apprendimento all’aperto condotte in servizi per l’infanzia 0/6 anni, per affrontare poi, in chiave formativa, questioni che attraversano i pensieri degli insegnanti, i quali molto spesso vivono resistenze e timori nell’approcciare la tematica. “Rischio” non sempre deve far rima con “paura”. Ecco allora che termini quali “ordine”, “disordine”, “pulizia”, “sicurezza”, “divieto” e “rischio” possono essere rideclinati per divenire parole-chiave che sostengono e arricchiscono le numerose e diverse progettualità quotidiane. -
Orizzonti linguistici e pedagogici per l'insegnamento. Il bilinguismo a scuola
Il testo intende offrire a educatori, educatrici e insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, con il delicato compito educativo che è affidato loro, uno strumento che li aiuti a comprendere meglio, valorizzare e non disperdere il bilinguismo dei loro alunni, che costituisce una risorsa e una ricchezza cognitiva, culturale e sociale. La prima parte introduce agli aspetti principali delle problematiche inerenti al bilinguismo, per inquadrare che cosa può fare la scuola per preservare le lingue originarie dei bambini non italofoni e per sviluppare negli alunni le competenze in italiano come L2, mentre nella seconda parte – che focalizza l'importanza pedagogica di educare all'interculturalità – si considera l'importanza dell'agire in modo accogliente nei servizi educativi della prima infanzia. Chiudono il volume alcune proposte didattiche, per apprendere la lingua italiana e precocemente le lingue straniere attraverso il linguaggio teatrale. -
Sperimentando lo zero-sei. Ricerca e formazione a Parma
Con il decreto legislativo n. 65/2017 si è istituito il sistema integrato di educazione e d’istruzione dalla nascita sino a sei anni e si «promuove la continuità del percorso educativo sostenendo lo sviluppo delle bambine e dei bambini in un processo unitario, in cui le diverse articolazioni del sistema integrato […] collaborano attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni». La sperimentazione di due servizi educativi zero-sei anni avviata dal Comune di Parma nel 2015 in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca s’inserisce nel cambiamento culturale e pedagogico che il decreto sostiene e promuove. Nel testo si presenta, attraverso l’intreccio e il dialogo tra gli educatori e gli insegnanti, i coordinatori pedagogici e i ricercatori, il lavoro di “ricerca formazione” realizzato nei due Nido-scuola, i temi e le questioni emerse e trattate in vista della costruzione di un curricolo educativo zero-sei anni, integrato e plurale. -
Il digital storytelling nella scuola dell'infanzia. Contesti, linguaggi e competenze
Lo sviluppo della media literacy oggi è ritenuto una componente imprescindibile dei curricoli più avanzati e il digital storytelling costituisce una metodologia e un approccio per il potenziamento delle competenze digitali nei bambini. Il libro intende offrire spunti di riflessione e un inquadramento teorico per capire che cosa sia e come si possa utilizzare il digital storytelling per accrescere i processi d’apprendimento dei bambini alla scuola dell’infanzia, promuovendo la cultura della media education. Sono molte le domande a cui il volume tenta di rispondere e tra esse le principali sono: quali sono le potenzialità cognitive della narrrazione digitale? quali competenze abilita? quali modelli formativi sono necessari per sostenere gli educatori/insegnanti nell’utilizzo del digital storytelling? Questa pubblicazione vuole quindi essere un punto di partenza rivolto a insegnanti, pedagogisti e studenti per un approfondimento sul tema che si propone con una modalità nuova: tesi teoriche con spunti di didattiche che rimandano alla possibilità di approfondimenti e aggiornamenti online. -
Il valore delle differenze. Tra teorie e pratiche educative
In una società come quella contemporanea ‒ in cui lo sguardo verso gli altri è spesso caratterizzato da pregiudizi e stereotipi ‒ educare a conoscere, comprendere, rispettare e valorizzare le differenze è diventato un compito indispensabile per continuare a tutelare il valore della persona e i princìpi della convivenza civile. Attraverso una prospettiva pedagogica e interdisciplinare, questo libro intende abbracciare, in un unico sguardo, l’intero campo delle differenze: sociali, culturali, di genere, lingua, religione, salute, condizioni personali. Frutto del lavoro congiunto e concorde di diversi studiosi, il volume predispone, nella prima parte, un quadro teorico che spiega le ragioni sociali e culturali, lo sviluppo storico, i significati pedagogici e le direzioni etiche e formative dell’educazione alle differenze. Nella seconda parte, invece, illustra alcune possibilità operative, coerenti fra loro e con il quadro concettuale d’assieme, per fare educazione alle differenze nei contesti scolastici ed extrascolastici, affrontando i temi della convivenza interculturale, delle differenze di genere, del bullismo e dell’omofobia. Il tutto con metodologie innovative, in gran parte basate sull’uso di media pop, quali film, pubblicità, canzoni, video virali. -
Tra storia e storie. Rappresentazioni di genere
Malgrado i progressi delle ricerche in tema di storia delle donne e di gender studies, i libri di testo, i manuali scolastici, ma anche le narrazioni rivolte a bambini/e, adolescenti e giovani adulti, continuano a veicolare stereotipi storicamente sedimentati e ardui da superare, incarnati come sono in modelli (culturali e educativi) femminili, ma anche e soprattutto maschili, come quelli presentati anche in chiave comparativa nelle fonti analizzate nel volume, che si rivelano pericolosamente arretrati o svincolati dalla complessità del reale.