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Non c'è niente che cambierei
Non c'è niente che cambierei non è una semplice biografia, ma una riflessione intima e amichevole in cui Massimiliano Campanile si racconta senza peli sulla lingua, mettendo a nudo la sua anima, affrontando questioni scottanti della sua vita: i traumi infantili, il bullismo subìto, il percorso di accettazione della propria omosessualità, la passione infinita per il suo lavoro, i progetti per il futuro. Un libro emozionante e onesto. Una risposta a tutte le domande che nessun giornalista gli ha mai posto. Perché, nonostante tutto, non c'è niente della sua vita che cambierebbe. Prefazione di Cristina Donadio. -
Un'alba nuova
Iris ha un pessimo rapporto con la madre, sempre pronta a cogliere l'occasione per ferirla; il rapporto con la sorella minore, Ribes, si raffredda nella continua preferenza che la madre ostenta per quest'ultima, in quanto figlia di un uomo migliore. Nonna Abby e la fidata e profonda amica Ellis rappresentano i totem positivi della vita della protagonista, che inizia un evidente percorso di crescita grazie al confronto con queste figure. In questo cammino, il ruolo chiave è quello della dottoressa Joy, la psicologa che accompagna Iris nel tentativo di superare i traumi che condizionano la sua vita e, in particolare, il suo rapporto con gli uomini. Teresa Manes firma un romanzo introspettivo che offre squarci sulla fragilità dell'anima, ma al tempo stesso si fa portavoce di un messaggio di catarsi, dimostrando che la cicatrizzazione di ferite emotive profonde è possibile quando c'è capacità di nudità emotiva. -
La metafisica dell'anima
Il saggio è un'analisi dettagliata delle opere di Giorgio de Chirico, l'artista che ha ispirato le idee e le riflessioni dell'autore, sviluppate in chiave metafisica. Partendo da una descrizione oggettiva delle opere, lo scrittore amplia la veduta sulle stesse, accompagnandole con riflessioni scientifiche, filosofiche, sociologiche e personali. Ne viene fuori un'analisi esistenziale interpretata da molteplici punti di vista, perciò ogni opera è esplicativa del profondo Io e delle zone più profonde dell'inconscio. Utilizzando gli elementi descrittivi che Giorgio de Chirico fornisce, l'autore esplica come l'arte possa rappresentare ogni sorta di pensiero sulla vita, pertanto ci mostra treni simbolo di salvezza e speranza, torri mete ambìte dell'Io, edifici come protezione dal soffocamento dell'esistenza; archi e ciminiere impersonificano la fragile e incerta condizione umana. Infine, prendendo spunto dalle raffigurazioni, l'autore permette al lettore di fare un viaggio virtuale attraversando le piazze d'Italia e i luoghi più caratteristici del nostro Paese. -
Favole per grandi e per piccini
La raccolta è composta da tredici favole che trattano storie e tematiche differenti, ma che al tempo stesso propongono un obiettivo comune: il raggiungimento della gioia e della serenità. Alcune favole trattano l'amore, che spesso viene ostacolato, ma che alla fine trova sempre il modo per trionfare; altre favole trattano invece l'inclusione sociale, spesso ingiustamente negata a causa di motivi futili; altre ancora espongono le condizioni negative e le peripezie che i protagonisti devono affrontare per salvarsi da incantesimi, da malesseri personali e, in generale, da sventure, al fine di vivere finalmente in modo spensierato e felice. -
Anime semplici
Il testo ci traspone in una realtà ucronica, attraverso le vite di personaggi, più o meno famosi, che a loro modo hanno cambiato il corso della storia. Fa da sfondo un'Italia che non è mai stata unita, dove il Sud è ancora Regno e gestisce, attraverso l'industria e il lavoro, un Nord povero e malfamato. Il narratore impersonifica, di volta in volta, personalità storiche e controverse, proiettandoci, attraverso i loro occhi, nelle ultime fasi della loro esistenza. Passando da Hitler a Marilyn Monroe, dal fioraio di Al Capone al kamikaze delle Twin Towers, eventi storici noti e realtà appena immaginate diventano reali tra le pagine di questo manoscritto, fornendo un epilogo alternativo alle storie che tutti conosciamo. Prefazione di Massimiliano Gallo. -
Come pioggia sottile
Luigi, in procinto di laurearsi in Lettere con una tesi su Franz Kafka, decide di partire per Praga con il suo amico Patrizio, con il desiderio di rivivere personalmente il luogo in cui lo scrittore trascorse la sua vita. Il suo obiettivo principale, però, è quello di ritrovare Orietta - che è partita all'improvviso per questa città insieme al suo compagno Mark -, perché capisce di essere innamorato di lei. L'incantevole città di Praga fa da sfondo alle vicende dei quattro protagonisti, che si incastrano e si distanziano prendendo pieghe impreviste, facendo compiere al lettore un viaggio nella loro intimità e nella loro psicologia, e mostrando tutte le facce del dado dei rapporti umani, eternamente contrassegnati dall'incomunicabilità e, al tempo stesso, dall'imperituro desiderio di comprendersi e di essere amati. -
Diva perversa
Cos'è una diva, se non un ideale? E una donna, se non un mistero? Facendo di se stessa un ideale vivente e un mistero insoluto, Greta, l'affascinante protagonista, scrive e riscrive i limiti di un ego femminile in continua espansione. La diva del grande cinema, prima francese e poi internazionale, vive i primi anni di carriera in un edonistico e fulgido abbaglio. Cerca se stessa nell'adorazione indistinta, fa della moltitudine uno specchio, ma cercare il riflesso della propria bellezza nel caos di una folla non fa che portare alla luce una dilagante solitudine, mai davvero arginata, neanche con il matrimonio, prima felice, poi diabolico, e con la quasi totale uscita dalle scene. Sarà solo in età matura che la ancora bellissima diva, dopo anni di torpore, vivrà un inatteso risveglio sessuale, figlio di un riscatto vitalistico, che nella percezione del baratro del tempo si risolve in un eros esaltato, in bilico fra la decadenza morale e l'autoannichilimento. -
Il segreto delle lacrime
Sembrerebbe che negli ultimi anni la Vergine Maria si sia manifestata ai propri fedeli comunicando attraverso le lacrime: è il caso della Madonnina di Civitavecchia. La statuina piangente lacrime di sangue non si trova in un luogo di culto, ma nella casa di una normale famiglia, che il pomeriggio del lontano 2 febbraio 1995, ha assistito all'evento straordinario. Sembra che il fenomeno si sia verificato altre volte, numerosi fedeli e religiosi sono accorsi nel cortile di casa Gregori, la notizia fu diffusa rapidamente dai media, dividendo l'opinione pubblica tra diffidenti e credenti. Ma cosa è successo davvero quel pomeriggio? Una responsabilità troppo grande, la paura di parlare: ""Il segreto delle lacrime"""" è una confessione che mostrerà senza filtri qual è la realtà dei fatti accaduti ad Ivano e Leandra, e come il loro destino si sia incrociato, anche solo per un istante, con quello di Jessica Gregori. Venticinque anni di ansie, tormento ed ingenuità che trovano sollievo in un'intervista inedita, redatta da due croniste appassionate. È la rivelazione di un segreto, che potrebbe dare alla Chiesa la prova del suo scetticismo."" -
Bianco&Nero. Grigio in Centro
Il libro si concentra su una lunga intervista che l’autrice fa al medico e politico Attilio Naddeo, all’interno della quale si trattano diverse tematiche, nonché si delineano personaggi che hanno caratterizzato la storia, la politica e la cultura italiana del Novecento. Nella prima parte dell’esposizione, Naddeo viene interrogato dall’autrice per trattare brevemente le storie, gli aneddoti, i ricordi legati a grandi artisti italiani, dal teatro al cinema, dalla musica allo sport. Nella seconda parte, invece, il dibattito si sposta sul quadro storico-politico dell’Italia in un periodo di oltre cinquant’anni, e di conseguenza sui cambiamenti dell’assetto politico-economico del nostro Paese. Naddeo ci offre le sue testimonianze circa gli eventi principali e le grandi figure del panorama politico nazionale, dalla Prima Repubblica fino ad oggi, dai grandi partiti di massa alla nascita di nuove forme di populismo. -
La bambola col tuppo
Gennarino, un orfanello allevato tra stenti e sacrifici da un cugino della madre, divenuto adulto, consegue la laurea in Psicologia e trova lavoro in una rinomata casa di cura. Ignazio Alfonso de Dura e Beatrice Piromallo, una coppia ricca e affiatata che ha aiutato Gennarino negli anni dell'adolescenza, creano con lui un legame indissolubile, fino a farne il proprio figlio adottivo e unico erede. L'infermiera Luisa Esposito, la badante Nivaeh, la giovane e conturbante pittrice Giuliana Grassi: un turbinio di donne che promette felicità. Un investigatore sagace, Gianfranco Canepa, chiamato a dirimere la morte sospetta dell'anziana Beatrice Piromallo, seguita a quella non meno oscura di Ignazio Alfonso. Sono questi i personaggi principali di un'intricata vicenda fatta di nobili sentimenti e di oscure pulsioni. Una vicenda in cui lo stress per il quotidiano confronto con persone fuori di senno, i sensi di colpa, l'ossessione di mettere al mondo un erede fanno di Gennarino un malato di licantropia che di notte ulula la propria disperazione alla Luna. Potrà esserci per lui un futuro di pace e serenità? -
Il balenìo del pensiero
"Ancora una volta, siamo di fronte al diario di una donna e di una poetessa vera, sicuramente tra le più assolute e autentiche che capita di presentare, senza furbizie e simulazioni, completamente esposta alle emozioni e mutazioni di un corpo e di un'anima, particolarmente febbrili e suscettibili, e come tali chiamati a registrare le indifferenze e le ingiustizie, soprattutto, intime di un mondo, sempre più epidermico ed episodico, che sembra avere smarrito quegli elementi e sentimenti, che lo tenevano compattamente unito"""". (dalla prefazione di Francesco D'Episcopo)" -
Naufrago il pensier mio
"Naufrago il pensier"""" mio è una raccolta poetica che tenta di riportare in auge il linguaggio poetico oramai desueto a causa delle nuove tecnologie che lo hanno spogliato della sua funzione principale: quella di farsi portatore di immagini interiori in grado di scuotere l'animo del lettore. Grazie al sapiente e calibrato uso delle parole, ogni componimento di Gerardo Benedetti riporta alla mente il poetare dei grandi scrittori italiani. Molto forte è infatti l'eco leopardiana, come si evince già dal titolo che con forza evoca i versi conclusivi de L'Infinito """"tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare"""". E così, con dolcezza, siamo invitati ad inabissarci nell'incommensurabilità del nostro essere per prendere atto della finitezza delle umane possibilità e dell'ineffabilità dell'esistenza." -
Storia di un (quasi) amore in quarantena
Inaspettata, favolosa, ai limiti della legalità, quella che vi accingerete a leggere è la cronaca di un amore ai tempi del coronavirus, un amore sbocciato in un periodo di stasi per gran parte della popolazione mondiale. I protagonisti di questo breve ma intenso racconto hanno sfidato le leggi imposte dal lockdown per condividere preziosi attimi di intimità in un momento di ansia ""pandemica"""", fatto di incertezze, dubbi e paure che, al di là del particolare periodo storico, caratterizza la generazione dei millennials e dei nativi digitali. """"Una generazione"""" - scrive Enrico Parolisi nella prefazione - """"senza nome che raccoglie gli sfaceli di quella immediatamente precedente. Eterni sopravvissuti, estremamente reinventati, pronti a gettare il cuore oltre l'ostacolo per trovare la propria collocazione nel mondo""""."" -
L' aquilotto insanguinato. Vita, avventura e morte di Corradino, l'ultimo rampollo degli Svevi
«Stiamo vivendo in un freddo inverno della memoria, è il tempo dei bugiardi. Ed è quindi il tempo, per gli onesti che non hanno perso la voce, di riprendersi la storia, le storie, di approfondirle e di narrarle con rispetto. Forse è l'unica forma di fare politica rimasta a chi, pur non rinunciando alle proprie idee, non ha mai voluto altra tessera che quella rosso cupo di giornalista. Fatale il riferimento a Indro Montanelli e alla sua ""Storia d'Italia"""" sgradita agli accademici e amata dai lettori. Alcune generazioni di giovani devono la conoscenza del passato alla prosa chiara e liscia come acqua di Indro, piuttosto che alla sapienza noiosa dei libri di testo e delle opere di storici con la patente. E qui Lino espone un'altra virtù, quella dell'umiltà, che in fondo è una esclusiva degli uomini perbene. Rifiuta con pudore ogni raffronto con il maestro, invoca solamente che """"un giornalista, anche senza potersi fregiare dei lustrini dei più grandi, può, con prudenza, addentrarsi in una narrazione che è più impegnativa rispetto a quella cui è abituato da cronista"""". Operazione nobile, soprattutto in questi gelidi tempi di amnesia. [...] Parafrasando una frase orgogliosa di Montanelli, vien da sostenere che d'ora in poi chi vorrà leggere una storia di Corradino svelta, chiara, facile e piacevole, legga quella di Lino Zaccaria. Non perché sia la migliore, ma perché è l'unica scritta in maniera accessibile a tutti e quindi democratica.» (dalla prefazione di Pietro Gargano)"" -
Partire è un po' morire. Ed altri racconti e pensieri di vita forense
Insomma, il nostro nuovo scrittore ridà aria, respiro, luce a una materia, che contiene l'altra parte dell'esistenza, quella che non sempre tutti conoscono, perché relegata in un ambito apparentemente appartato della vita reale. E invece no, in questi anfratti a volte oscuri e incomprensibili si cela il vero volto della vita. -
Quel lato oscuro
Sardegna, fine Ottocento: il romanzo mette in scena una storia di comportamenti ipocriti, violenti, egoistici, con cui una ricca famiglia di grandi proprietari terrieri cerca di occultare le conseguenze di una passione incestuosa che possono provocare la rovina di uno dei casati più ricchi e stimati del luogo. Sullo sfondo, un intero paese incerto nell'accettare le giustificazioni della famiglia e la caparbietà di questa nel tentare di difendere il proprio onore, anche avvalendosi di menzogne. Si delineano credenze e facili credulità legate a una cultura antica e ancora ben radicata. -
Le bilocazioni di Natuzza Evolo
Tra i doni straordinari di cui Natuzza Evolo fu dotata, fu particolarmente abbondante quello della bilocazione: con questo termine si vuole indicare la presenza simultanea della stessa persona in due posti diversi. La spiegazione che si dà a questo raro fenomeno, manifestato da alcuni mistici e santi, è che l'anima possa allontanarsi dal corpo e rendersi visibile o percepibile a distanza, mentre il corpo fisico continua a rimanere nello stesso posto, in accordo con le leggi naturali. In questo studio viene presentata un'ampia raccolta di testimonianze di bilocazione (oltre trecento), rilevate dall'autore nell'arco di trent'anni, per mezzo di interviste fatte ai protagonisti diretti. Esse avvenivano con varie modalità: in modo visibile con l'apparizione di Natuzza; in modo invisibile ma con percezione di voci, rumori, profumi, per mezzo di sensazioni tattili, mediante azioni fisiche a distanza, con trasporto di materia a distanza, con rinvenimento di macchie di sangue o di emografie lasciate da Natuzza nel posto raggiunto in bilocazione e in altri modi ancora. Nella storia della chiesa, le bilocazioni di Natuzza Evolo appaiono tra le più documentate e ricche di dettagli e, secondo il teologo e studioso gesuita padre Giovanni Martinetti, il quale ha stabilito un criterio di attendibilità dei racconti di bilocazione, esse raggiungono il più alto livello di credibilità. -
Versi immersi
Graziella Di Grezia, rispetto al passato, al quale mi ero all'inizio fermato, ha comunque conquistato una autonomia, una energia, che mi ricordano, forse a sproposito, le parole di una donna, rimasta sola, ma più forte e tenace di prima, la quale mi confidò: ""Se un giorno incontrerò il diavolo, gli farò uno sberleffo e lo sfiderò senza paura"""". Ecco la nuova Di Grezia, che ci si para davanti, è una donna, una poetessa, che se saprà valorizzare con equilibrio ed armonia quanto le ribolle dentro, ci riserverà certamente molte sorprese, professionali e poetiche."" -
Scusa si te vanto
I racconti contenuti nel libro ""Scusa si te vanto"""" sono legati a Roccamonfina, patria di eroi contadini, alle passioni e al sorriso, a volte amaro, dei tanti personaggi citati. La filosofia che sostiene alcuni dei protagonisti è per certi aspetti misteriosa e affascinante così come lo sono le disparate vicende che gli autori hanno cercato di tessere in una trama colorita. Un viaggio in quella bella Rocca, divertente, a tratti di dubbia moralità ma comunque verace."" -
Vetro infrangibile
Pasquale, un giovane napoletano appena laureato in medicina, un giorno, al mare, incontra Anna e se ne innamora. Tutto lascia presagire che ci sia un sentimento forte tra i due, ma non è così: Anna lo tradisce con il ricco Fabio. Da quel momento, Pasquale crede di aver aperto gli occhi sulla crudele legge del denaro, cui tutti e tutto si sottomettono, anche l'amore. Un'ulteriore beffa del destino, il senso di vuoto che lo attanaglia lo lasciano in balìa della solitudine del suo animo. Una voce però lo guiderà, al prezzo di una monetina, e lo spingerà ad essere medico volontario in Africa. Le esperienze che farà, gli incontri che avrà e le vicende in cui si troverà coinvolto, gli faranno capire che se il denaro è la legge l'Amore è un ribelle.