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Puglia e Basilicata. Primi piatti
Il volume contiene ricette di primi piatti della tradizione popolare pugliese e lucana. -
Verdure
Il volume contiene 62 ricette per preparare antipasti, primi piatti, secondi e contorni tutti a base di ortaggi e verdure. -
Decotti e tisane
Il volume contiene 35 rimedi naturali per rendere unici i momenti di relax, alleviando sintomi fastidiosi con consigli semplici della tradizione popolare. -
Poesia e tradizioni popolari a Martina Franca e nella murgia dei trulli
La tradizione popolare della città di Martina Franca, vista in relazione alle culture dei paesi vicini e dell'intera area delle Murge, è rivissuta attraverso un'attenta indagine filologica, che l'autore affronta con l'obiettivo di riappropriarsi attraverso testimonianze orali e fonti scritte della formazione di un'identità linguistica e culturale dell'area geografica interessata. -
Chat line
Un giallo avvincente, pieno di colpi di scena con personaggi dalle forti caratterizzazioni psicologiche. Scritto con i tempi d'azione di una fiction televisiva, il romanzo, al piacere della lettura unisce la velocità e sinteticità tipica dell'inquadratura da macchina da presa. -
Terra di Puglia. Poesia d'immagine (La Puglia si mette in posa)
Un libro fotografico dedicato alle meraviglie naturali della regione Puglia: Trulli, Masserie, Muretti a secco, Ulivi secolari, Vigneti. Diviso in cinque capitoli il volume propone una successione fotografica di scatti riproducenti paesaggi fiabeschi ritratti con il variare della stagioni. -
Gargano sacro. Via sacra langobardorum
È un percorso di storia, di arte, di bellezze naturali ma è soprattutto un percorso di fede, di profonda fede; almeno questa è l'indelebile eredità che ci hanno lasciato i nostri Padri che con fatica, una fatica a volte rituale, con i mezzi di trasporto dei loro tempi, comunque effettuavano il loro pellegrinaggio periodico, specie quando i tempi erano più difficili e pericolosi. -
I difensori laici di padre Pio. Francesco Morcaldi «il cavaliere fedele, sindaco di padre Pio»
Il cavalier Francesco Morcaldi o ""Don Ciccio Morcaldi"""", come tutti lo chiamavano rispettosamente a San Giovanni Rotondo, occupa certamente un posto preminente tra i difensori laici di Padre Pio, per l'amore e la passione con cui come Sindaco di San Giovanni Rotondo testimoniò la santità del Frate stigmatizzato, e per l'ardore e la costanza con cui da """"Cavaliere fedele"""" difese il suo onore contro le accuse e le calunnie dei detrattori in ogni momento."" -
Taranto da Voccoli a Leone ovvero la costruzione della democrazia repubblicana (1945-1956)
Anni di scontro politico duro tra i partiti che prospettavano progetti diversi per la Società italiana ed all'interno degli stessi partiti. -
Canosa. Ricerche storiche 2008
Tanti percorsi diversi per tracciare l'evolversi della storia di Canosa da tempi lontani fino al travagliatissimo secolo scorso. -
Storia regionale della vite e del vino. Le Puglie Daunia, Terra di Bari, Terra d'Otranto
Un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso immagini e documenti, per ripercorrere le tappe di un passato di grande operosità pugliese sconosciuta ai più. Il volume traccia un profilo completo del vino nella storia e nell'arte, nella cultura e nella tecnica, dall'antichità all'epoca contemporanea. -
La Reggia di Caserta. Il palazzo, il parco
La guida accompagna il turista all'interno di quello che è uno dei più fastosi e splendidi palazzi che un sovrano abbia mai fatto costruire in Italia. Per comprendere la grandiosità della Reggia, d'altronde, bastano pochi numeri: su una pianta rettangolare, il palazzo copre un'area di 44.000 metri quadrati, s'innalza per 42 metri, ha un fronte lungo 250 metri, conta 1200 stanze illuminate da 1790 finestre. Dopo un breve e riassuntivo cenno storico, il lettore viene portato per mano, grazie anche al ricchissimo apparato fotografico interamente a colori, nelle numerose stanze di un palazzo da fiaba, realizzato dall'architetto Luigi Vanvitelli su incarico di Carlo III di Borbone. I milioni di visitatori che ogni anno visitano il posto restano affascinati dalla sontuosità delle sale di rappresentanza e di ricevimento, tutte tappezzate con seta di San Leucio, ricche di preziose decorazioni, di arazzi, di mobili e di specchi, sale che si snodano lungo ariosi corridoi, intorno ai quattro grandi cortili. -
Nacquero contadini, morirono briganti. Storie del Sud dopo l'Unità dimenticate negli archivi
Per comprendere pienamente il brigantaggio postunitario meridionale, liberandolo da ogni orpello ideologico, occorre immergersi nel mondo contadino che ne è il substrato culturale e sociale. Le storie riportate - tutte recuperate pazientemente in anni di scavi archivistici - aprono uno squarcio interessante, spesso inedito, su questo mondo nel quale convivono e si scontrano tutti insieme cafoni e galantuomini, idealisti e profittatori, ultimi eroi romantici e avventurieri di sempre, briganti e soldati, vittime e carnefici, giudici e imputati, carnefici e condannati, preti avidi e monaci intriganti: comparse che affollano il Sud, palco di speranze, di illusioni e di delusioni sul quale, malinconicamente dissoltosi il Regno delle Due Sicilie, va in scena la nuova Italia. -
Il brigante che si fece generale. Auto e controbiografia di Carmine Crocco
Difesa e accusa nel processo in punta di penna a Carmine Crocco Donatelli, personaggio tra i più rappresentativi e controversi della rivolta contadina che infiammò il Sud all'indomani dell'Unità d'Italia. Nel 1903 il capitano medico Eugenio Massa dava alle stampe, per la tipografia G. Grieco di Melfi, la biografia del brigante. Nello stesso anno e - forse non causalmente - per gli stessi tipi, Basilide Del Zio, pubblicava una controbiografia nella quale si sforzava di contestare le affermazioni del brigante. La strana coincidenza accresce i dubbi di chi sostiene che la biografia di Crocco abbia subìto non solo il filtro linguistico del Massa ma anche quello storiografico di chi era interessato a mantenere tutta una serie di zone d'ombra, non solo intorno alla vita ed alle azioni del protagonista ma soprattutto sui meccanismi reali e sugli interessi sottostanti che furono tra le cause profonde dello scatenarsi dell'insorgenza e della rivolta prima e del brigantaggio poi. -
Viaggio nel Salento magico
Un viaggio dove si racconta di folletti e streghe, di fate, orchi e sirene, del venefico morso della tarantola, di fatti di vita quotidiana, di usi, di costumi e di superstizioni, con fiabe e filastrocche. Prefazione di Maurizio Nocera. -
Viaggio nel Salento geologico con le fantaprise
Età di lettura: da 4 anni. -
Novelle popolari salentine
Le fiabe e le favole, come tali, non esistono poiché sono sempre un frammento della realtà, un pezzo di vita vissuta o sognata (nel senso di desiderata). In altri termini sono fantasia, ma sono anche concreta realtà. Come fantasia sono il percorso attraverso il quale gli uomini superano le angustie della vita e le delusioni per gli insuccessi subiti. Sono cioè un modo per sfuggire all'ignoto e rendere fantasticamente reali i sogni e i desideri irrealizzati o irrealizzabili. Come frammenti della realtà hanno bisogno di essere intensamente vissute, interpretate e capite, poiché solo così è possibile trarre tutti gli insegnamenti in esse contenuti. Le novelle e le favole di questa raccolta hanno caratteristiche analoghe: sono quasi sempre il frutto della fantasia, ma sono anche intimamente legate alla -realtà del mondo contadino e quindi alla sua cultura, alle sue credenze e alle sue tradizioni. Per questo hanno una loro valenza morale ed educativa, che si sostanzia nella denuncia delle ingiustizie e delle angherie subite dal popolo da parte di una classe padronale legata al passato e incapace di intraprendere la strada di uno sviluppo civile, solidale e democratico. Ma non solo... in queste novelle c'è anche molto altro sul quale riflettere e argomentare. -
I messapi. Il Salento prima di Roma
Il lavoro si propone un duplice obiettivo: in primo luogo rappresentare il punto di arrivo di un travagliato percorso storico-archeologico che da vari anni a questa parte ha condotto gradualmente studiosi e ricercatori verso risultati sorprendenti;?in secondo luogo testimoniare l'attualità di un discorso che raccoglie ovunque consensi sempre più avvincenti perché scopre il legame intimo e profondo tra l'uomo di oggi e le sue radici più remote. È la storia dei Messapi, cioè del primo popolo, della prima civiltà del Salento ancora oggi avvolta per certi aspetti nel mistero; l'avventura di alcune genti che provenivano dalla sponda opposta dell'Adriatico e che lungo l'arco di un millennio hanno sperimentato la possibilità di una convivenza pacifica, civile, dignitosa, nel cuore del Mediterraneo. Tutto questo, prima che le legioni romane spazzassero via storia arte tradizioni secondo la logica che mai cambia dei conquistatori di tutti i tempi. -
Viaggio nel Salento magico
In questa edizione di ""Viaggio nel Salento magico"""" non si è voluta stravolgere una struttura capace ancora oggi di veicolare la nostra idea di storia """"popolare"""", fatta in larga parte di credenze e tradizioni, convinti come siamo che una civiltà senza mito è come una umanità senza anima. Per quanto è stato possibile si sono aggiunte alcune schede col duplice scopo di fornire maggiori informazioni e di irrobustire un apparato iconografico già di per sé ricco."" -
Borboni e briganti. Intervista con Gianni Custodero
L'Afganistan, la Colombia e la Palestina di oggi hanno qualcosa in comune con il Mezzogiorno d'Italia dopo il 1860? Quale Italia si è costruita nel 1861? Come e perché nasce la questione meridionale? Quali sono le colpe dei Borboni e quali quelle degli intellettuali del Sud? Criminali o partigiani i briganti??A domande del genere vuole rispondere questo libro nel quale il passato viene riletto in costante confronto con il presente. Storia alla Montanelli, quindi, ma, soprattutto, storia senza falsi pudori, anche a rischio di apparire revisionisti ad oltranza e dissacratori, nella convinzione che è ormai arrivato il momento di rendersi conto di come sono davvero andate le cose prima e dopo l'impresa di Garibaldi.