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Taxi. Le strade del Cairo si raccontano
Khaled al-Kamissi (giornalista, regista e produttore cinematografico) ha raccolto in questo libro cinquantotto sbobinature fittizie di altrettanti dialoghi e monologhi con/di tassisti egiziani, raccolti tra l'aprile del 2005 e il marzo del 2006. A fare da cornice alle voci che si raccontano, alcune brevi considerazioni dell'autore stesso, infaticabile fruitore, come tutti gli egiziani, delle vecchie, scalcagnate auto bianche e nere che percorrono le vie del Cairo ventiquattrore su ventiquattro. Giovanissimi o molto anziani, istruiti o quasi analfabeti, quasi tutti con un passato di migrazione alle spalle, tutti oberati di debiti e sfruttati da qualcuno (governo, proprietario dell'auto o poliziotto di turno), i taxisti offrono uno spaccato realistico di una città che, si dice, ha ormai superato i venti milioni di abitanti. Chiunque abbia visitato Il Cairo non può non riconoscere l'inarrestabile loquela di una classe lavoratrice che non conosce orari o turni, la curiosità, la sagacia, la rabbia e, talvolta, la maleducazione, di uomini che vivono la maggior parte della loro vita dentro un'automobile e hanno come unico svago il rapporto con il cliente. -
L' invenzione della morte
Tra disperazione e follia, il giornalista René Lallemant ripercorre le tappe della sua relazione con Madeleine Vallin e parallelamente rappresenta il processo spietato della sua grande difficoltà esistenziale. Gelosia, adulterio, delirio e suicidio, temi ricorrenti nell'opera di Aquin, vanno a comporre un romanzo che si legge come un diario personale nel quale tutte le maschere cadono, e, per prima, quella della finzione letteraria. ""L'invenzione della morte"""" porta dentro di sé le tracce di una scrittura folgorante che segnerà la letteratura del Québec e scuote il lettore con le sue provocazioni e la forza unica della sua scrittura. Un romanzo in cui è in gestazione la futura opera dell'autore, nonché il suo destino. Primo romanzo di Aquin, scritto nel 1959, quando l'autore aveva trent'anni, rifiutato dall'editore per il timore dello scandalo che avrebbe provocato, """"L'invenzione della morte"""" è rimasto inedito fino al 1991."" -
Ci vuole poco per fare una università migliore. Guardando oltre la «Riforma Gelmini»
La ""riforma Gelmini"""" dell'Università è fresca di stampa. Il volume di Vincenzo Zeno-Zencovich costituisce un primissimo commento """"a caldo"""" di una legge di cui molto si è discusso e che ha sollevato intense polemiche. Ma soprattutto il volume indica il percorso che l'università italiana, a prescindere dalle innovazioni legislative, deve seguire - e in larga misura sta già seguendo per fornire servizi didattici di elevata qualità, in linea con l'importanza internazionale del nostro paese. Si tratta di un ideale vademecum per valorizzare il grande potenziale rappresentato dai docenti, dagli studenti e dal personale universitario, con particolare attenzione alla difficile, ma non drammatica, situazione finanziaria degli atenei italiani. Il volume pubblica in appendice il testo della Legge 30 dicembre 2010, n. 240."" -
Amalgam
Dal Libano con humor e sarcasmo un fumetto divertente e autobiografico che racconta la vita dalle parti di Beirut di una ventitreenne audace che parla liberamente di corruzione, maschilismo e disparità sociali. Il libro è nato da un blog tra i più seguiti nel mondo arabo, che Maya Zankoul ha creato come sfogo ai problemi che i libanesi devono affrontare ogni giorno, con l'impressione di essere costantemente vittime del sistema. Un diario quotidiano a fumetti che dà uno spaccato stravagante e molto realistico del Libano di oggi. -
Racconti cubisti
Quattro racconti che sfidano lettori esperti, privi di riverenza nei confronti della pagina stampata, capaci di saltarne qualcuna se si annoiano, di andare a leggere l'ultima per sapere chi è l'assassino e di rileggere un romanzo per apprezzarne di nuovo alcuni passaggi. In queste pagine si fondono, in un insieme visionario, prosa surreale e provocatoria, poesia, filosofia, fumetto e fantascienza. Prikedelik è creatore di eroi pongo 3D, gatti assassini, personaggi bidimensionali preda delle loro avventure, video-poesie e trip animati, ha vinto numerosi premi. Negli anni '90 legge tutto W. Bourroughs e resta colpito soprattutto dal manuale di Scrittura creativa e dal manifesto del ladro ivi contenuto. Nell'aprile 2006 gli capita un accidente e da allora comunica soltanto via internet. Per fortuna, questo evento gli garantisce la dispensa dal lavoro. -
Il matto di Piazza della libertà
Immaginate un uomo rapito e costretto a dichiarare in video di aver commesso atroci crimini in nome della religione. Oppure un viaggio di clandestini diretti in Europa che si trasforma in una carneficina. Immaginate un soldato che, rimasto chiuso in una stanza per diversi giorni con la sua amata, per sopravvivere si nutre del suo corpo e del suo sangue. Cadaveri che parlano, lupi mannari, teste mozzate, corpi dilaniati o scuoiati, padri che avvelenano le figlie, figli che portano in valigia lo scheletro della madre, morti che scrivono romanzi, suicidi, esplosioni di autobombe, neonazisti che in Europa picchiano a sangue gli immigrati. E poi matti, matti dappertutto, e un confine labile tra il reale e l'irreale. Provate a immaginare tutto questo e altro ancora. Immagini raccapriccianti e scene da brivido, come nella migliore letteratura gotica. Ma questa non è semplicemente letteratura gotica. Questo è l'Iraq. O l'Europa dei rifugiati iracheni. Talvolta, sembra dirci Hassan Blasim in questo suo libro d'esordio, la realtà supera la finzione in orrore e crudeltà. -
Qui finisce la terra. Antologia di scrittori palestinesi in Israele
Il pezzo di Palestina nella quale sono ambientati i loro racconti è quello sul quale è stato edificato lo Stato di Israele, ma continua a vivere come Palestina nelle storie personali e collettive della minoranza palestinese, e soprattutto nella sua dimensione culturale, che supplisce alla deterritorializzazione fornendo uno spazio pubblico palestinese condiviso. Le parole di questi autori fotografano la convivenza tra due popoli, ma anche le questioni sociali, come la disoccupazione e la marginalità, la condizione della donna araba nello spazio israeliano, il sesso, la religione, o politiche, come la nakbah e la naksa del '67, il terrorismo e gli attacchi kamikaze palestinesi, i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, il muro, l'attivismo pacifista. L'antologia è introdotta da Isabella Camera D'Afflitto, docente di Lingua e Letteratura araba presso la Sapienza Università di Roma. -
Lo status del personale delle Forze Armate italiane operante in missioni all'estero e in contesti di cooperazione militare
Le numerose crisi internazionali intervenute negli ultimi decenni e la volontà di rafforzare i vincoli di cooperazione militare con altri Stati, tramite attività multilaterali o bilaterali, hanno determinato, con sempre maggior frequenza, la possibilità che appartenenti alle Forze Armate italiane siano impegnati in missioni all'estero. Questo maggiore dinamismo nell'utilizzo dello strumento militare richiede però un'adeguata ponderazione delle connesse problematiche giuridiche di diritto internazionale. In particolare, tramite la predisposizione di ""status of forces agreements"""" (SOFA) e altri strumenti di rilievo si potrà definire un'adeguata cornice di tutela per il personale impiegato, definendo doveri, privilegi e immunità spettanti a questi soggetti. Questo lavoro, tramite una ricognizione e analisi delle tematiche giuridiche più rilevanti, ha quale principale finalità quella di fornire un compendio di riferimento e un ausilio interpretativo agli operatori e al personale militare impegnato in questi contesti."" -
L'autunno, qui, è magico e immenso
Golan Haji, poeta curdo siriano, attraverso le sue poesie riesce con analogie, similitudini, ellissi prodigiose e urticanti paradossi a descrivere la guerra, la bellezza, il sangue e l'amore. Della guerra le punte delle lance che trasformano il corpo della terra in contundente. Della bellezza lo sguardo di bambino che lievita nella poesia di luoghi magici e il desiderio nascosto dietro la spalla e sotto le ciglia. Dell'orrore, violenze e paure, gli effetti collaterali, l'abbandono e il sudario di silenzio che tutto ricopre. Della condizione dell'esilio l'alternanza di domande, disperazione e ironia nello sguardo della storia. Questi alcuni temi che compongono la prima raccolta italiana delle poesie di Golan Haji, scritte negli ultimi due anni, proposte al lettore italiano con il testo arabo originale a fronte. Il poeta, nato nella cittadina curda di Amouda nel nord-est della Siria, che in filigrana abita queste pagine, scrive in arabo. -
Speranze e paure nel futuro delle rivolte arabe
Gli avvenimenti catalogati sotto l'etichetta di 'primavera araba' sono il filo narrativo sul quale s'innestano le interviste con testimoni, studiosi ed esperti che parlano, da diverse angolazioni, di temi centrali per comprendere quanto sta accadendo, a partire dal dicembre 2010, nell'area del Mediterraneo, dove Europa, Africa e vicino Oriente si affacciano insieme. Il riverbero geopolitico di tali eventi legato a problemi di sicurezza e instabilità in tutta l'area, le trasformazioni sociali e culturali che vi sono implicate, i condizionamenti religiosi sulle riforme costituzionali, il ruolo dei social media e delle nuove generazioni, sono alcuni di questi temi. -
Il silenzio e il tumulto
Nel caldo torrido di un polveroso paese mediorientale dominato dalla dittatura, Fathi Shin, un famoso scrittore accusato di antipatriottismo ed al quale è stato imposto il divieto di pubblicare nuovi libri, vive una giornata di assurdità kafkiana. Mentre una folla esaltata, scomposta e incontrollabile si riversa in città per volere del leader, nel giorno dei festeggiamenti dei vent'anni dalla salita al potere, Fathi cerca di sfuggire al tumulto per trovare il silenzio - quiete e calma - e far visita alla madre e alla sua amante, ma appena varca la soglia del suo appartamento iniziano i guai... ""Il silenzio e il tumulto"""" è un romanzo sulla vita sotto e durante la dittatura: è l'affresco vivido di un popolo dominato dalla paura. Una storia urgente da raccontare, sensuale, capace di far sorridere anche in un periodo dominato dalla violenza, un atto di coraggio di uno scrittore siriano."" -
NonnaDiciannove e il segreto del sovietico
Luanda, Praia Do Bispo. In un tempo imprecisato tra l'Angola postcoloniale e l'età dell'oro della fanciullezza, due bambini hanno una missione: far esplodere il Mausoleo del Compagno Presidente Agostino Nheto, la cui costruzione minaccia la distruzione delle case del quartiere e il trasferimento dei suoi abitanti. -
Se ti chiami Mohamed
Ispirandosi al giornalismo investigativo, Jérôme racconta di vite precarie, di frequenti umiliazioni, di una complessa tessitura di rapporti che i tanti Mohamed hanno mantenuto con il paese d'origine e con quello d'accoglienza. Racconti autentici, lontani dai cliché, di grande forza emotiva, che abbracciano vari temi, dalla ricerca identitaria all'integrazione, dall'esclusione sociale al razzismo, proponendo dubbi e interrogativi che coinvolgono oggi più che mai ogni cittadino europeo. Un graphic novel, che con semplicità e chiarezza ricostruisce la storia dell'immigrazione maghrebina. -
La città del piacere
Una città unica, semplice fino all'astrattismo, i cui bianchi palazzi si stagliano alti e leggeri, nel mezzo del deserto. Si dice sia stata eretta in un solo giorno e consacrata alla Dea del piacere. I suoi abitanti, plasmati per rispondere alla chiamata della seduzione e abbandonarsi a carezze lascive, consumati da un desiderio bruciante e inappagabile. ""Il piacere di questa città è un'arsura che non si disseta, un incendio che non si placa."""" Lo città del piacere è un luogo leggendario, in cui reale, illusorio e immaginario si intrecciano e si confondono."" -
Cani sciolti
Per guadagnarsi da vivere, Ahmed fa lo scrittore di racconti pornografici. Ahmed ha due cari amici: El-Loul, regista televisivo e Abdallah, il suo amico d'infanzia, menefreghista nei confronti della vita. Seguendo le vite di questi tre personaggi nelle intricate e vocianti strade cairote, nei locali notturni, nelle desert-road lontane dalla grande metropoli, il lettore ha uno sguardo su una parte della popolazione egiziana: i cosiddetti ""cani sciolti"""", giovani lontani dalla morale tradizionalista, liberi da ogni costrizione di natura sociale e abituati a cavarsela in ogni situazione. Sono i giovanissimi che hanno dato vita alle proteste di piazza e anche quelli che erano in piazza al soldo dei governi, come teppisti e picchiatori. Un ritratto realistico e trasversale dell'attuale società egiziana."" -
Quando studiavamo in America
Un amico e collega di dottorato ricostruisce le vicende del protagonista, allontanatosi inspiegabilmente da Chicago, cercando di comprendere le scoperte compiute da quest'ultimo e la natura del legame che li ha uniti. Allo stesso tempo essai, romanzo e memoir, il testo sfrutta la commistione di generi per sottrarsi a ciò che il protagonista dell'opera critica di più: l'eccessiva professionalizzazione del sapere umanistico e la sua deriva conservatrice e produttivistica. Il libro non manca di offrire una nuova, germinale, visione per l'università umanistica del nostro paese. -
Le ballerine di Papicha
Un vecchio palazzo nel cuore di Algeri, uno di quei posti in cui nessuno sceglierebbe di abitare... Una famiglia vive lì, al centro delle chiacchere e dei pettegolezzi del vicinato. Sarah, la sorella maggiore, ritornata nella casa materna con una figlia e un marito che sembra aver perso la ragione, passa le sue giornate a dipingere, si perde nei colori come a inventare un mondo diverso. I suoi fratelli, Adel e Yasmine, non riescono più a parlarsi. Adel ha un segreto che lo sveglia nel cuore della notte, Yasmine è bella, libera... estraniante. Un romanzo sensibile, violento e lucido, il cui lato oscuro è ammorbidito dai sogni innocenti di una bambina che indossa con orgoglio le sue ballerine di tela, che cammina dritta per la sua strada e sfugge al conformismo. -
Fuori da Gaza
Gaza è sotto bombardamento israeliano, sono le 8:00 di sera e Rashid sta fumando uno spinello sul tetto della casa di famiglia, ha appena ricevuto una notizia importante: ha vinto una borsa di studio per Londra, la via di fuga che stava aspettando. Iman, la sua sorella gemella, un'attivista molto rispettata per l'impegno sul campo, viene contattata dall'ala islamica del centro culturale che frequenta: le propongono di farsi esplodere in un attentato suicida... Ambientato tra Gaza, Londra e il Golfo, ""Fuori da Gaza"""", segue le vite di Rashid e Iman nel loro tentativo di costruirsi un futuro nel bel mezzo dell'occupazione, il fondamentalismo religioso e le divisioni tra le varie fazioni palestinesi. Scritto con un'incredibile umanità e senso dello humor, """"Fuori da Gaza"""" ripercorre le recenti vicende di un popolo, dando al lettore la possibilità di calarsi in una storia di """"ordinaria"""" vita palestinese."" -
I miracoli
Disegnato sulla falsariga dell'esperienza dell'autore in una prigione irachena e come rifugiato in Europa, ""I miracoli"""" è uno straordinario ponte tra Oriente e Occidente. Sul treno diretto a Monaco, Rasul Hamid trova un voluminoso manoscritto e, leggendolo, scopre che vi è narrata la sua storia... Rasul Hamid, fuggito dall'Iraq e arrivato con mille peripezie in Germania. Donne attraenti, compagni rifugiati, periodi di lavoro illegale, miracoli e molti felici - incidenti, condiscono la lettura. Il romanzo di Khider, tragicomico e a volte perfino burlesco, è una moderna fiaba sui rifugiati."" -
L' emergere della Terza Cultura e la mutazione letale
"In questo libro parlerò delle due culture, umanistica e scientifica, di come si sia creata una frattura tra esse in epoca moderna e di quanto sia ora sentita, soprattutto da parte degli scienziati, ma anche nella comunità degli umanisti, l'esigenza di un suo superamento, Suggerirò che la nascita di una nuova, terza cultura potrà rappresentare uno spazio in cui la dialettica tra le due comunità abbia luogo e sia feconda di sviluppi. Parlerò della speranza che questi sviluppi possano portare ad una nuova società in cui il linguaggio sia il tessuto connettivo di una comunicazione che si ponga problemi di responsabilità, di scopi, e permetta il superamento di una società dominata esclusivamente dall'efficienza della tecnica."""" Con un lavoro di impianto divulgativo che spazia dalle intuizioni di Dawkins sull'evoluzione darwiniana alle suggestioni di Bion, Mayr e Chomsky sull'intelligenza come strumento di mutazione letale o di autoconservazione, Anna Curir affronta i dilemmi del rapporto tra uomo e macchina, affermando che la scienza deve riconoscere le proprie componenti di sensibilità e la tecnica tornare ad essere uno strumento sottoposto alla responsabilità umana."