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Il Pasticciotto & C. Divagazioni e ricordi sui dolci napoletani. Ediz. limitata
L'idea di fissare questi ricordi nacque, molte decine di anni fa, intorno ad un tavolo del Rotary Club di Napoli, nel corso di una chiacchierata fra chi scrive, l'indimenticabile prof. D'Amelio e l'ing. Cencio Carola, forte di una favolosa tradizione familiare di cui era punta di diamante l'indiscussa gran maestra dell'ordine della cucina napoletana: Jeanne Carola Francesconi. Discettavanmo di babà e raffioli imbottiti ed io vantavo la supremazia di alcune pasticcerie in tema di babà e di sfogliatelle, quando il prof. D'Amelio disse: 'Vittorio, perché un giorno non ci parli dei dolci napoletani?' Iniziai così una sistematica ricerca sull'argomento fra vecchi libri napoletani, antichi documenti, esperti amici e gentili amiche, abili cuciniere, ed il risultato è quello che mi appresto a raccontarvi."" (Vittorio Accardi)"" -
Amare o uccidere
Nella sovversione di un sapere acquisito, pacifici sinonimi si scoprono irriducibili nemici: glorioso il crimine si staglia su pallidi delitti; la fede travolge ogni sterile fedeltà; la generosità non s'acquieta nel comodo altruismo né il desiderio, sempre d'altro, di divenire, si riduce alla sanguinaria voglia. Io non riesce a blindarsi in sé, né il dolore a rattrappirsi nella sofferenza o l'etica nell'etichetta: nell'attenzione si tempra l'esistenza. D'altro canto irriducibili nemici si risvegliano complici: l'agio annaspa nel disagio; il vizio pare una virtù esagerata; la potenza si sposa all'impotenza e il realismo alla frivolezza; corrotti e corretti, ingannati e ingannatori intrecciano indiavolate quadriglie. -
Il sogno delle bambine infelici
Si crede di cominciare un'analisi per disperazione, ci si accorge poi che solo l'audacia spinge a compiere quel passo tanto temuto quanto desiderato. Anche se diligentemente ci si è preparati a esporre il trattato dei propri sintomi e fallimenti, a un certo punto accade che, travolti da ciò che si sta dicendo, si enuncino desideri e aspirazioni. Seguendo un antico sogno dieci donne intraprendono un cammino che le porterà a incontrare quel che con tenacia avevano escluso dalla loro vita: dolore, abbandono, solitudine, ma anche piacere, ricchezza, gioia. Avrebbero mai pensato che sotto mentite spoglie si celasse amore? -
La figlia unica
Si stava rassegnando a una quieta, civile esistenza quando, improvvisa, nella sua vita è discesa una piccola dea. Gaudio, splendore! Ma come proteggerla dalle mille insidie del mondo? Il sangue del vecchio pirata nuovamente ribolle. L'Unica cresce e diventa un'agguerrita dodicenne; anche i guai crescono. Con tocco leggero il libro regala un sorriso agli eroici furori della paternità e alle smanie dell'educazione progressista. Intanto, più forte di ogni cautela e paura, s'intreccia l'amorosa vicenda di un uomo e di una bambina. -
Ostilità
Sentendosi colpevoli di un grave ammanco ai propri danni, e volendo comunque far quadrare i conti, si carica il bilancio di una voce pesantissima: la voce della malinconia. Accidiosa e querula, la malinconia vorrebbe attirare nella compassione quanti la circondano, per scipparli di un po' di vita. Tuttavia, benché negato, il lutto lavora: riuscirà Amore a sovvertire questa economia bellica? Dal Caso Clinico che ciascun sabato Sonia Ferro conduce nell'Associazione Psicanalitica di Padova, il volume raccoglie alcuni aforismi e frammenti intorno al discorso malinconico. -
Il cimitero dei poeti
In occasione della presentazione di un libro sui poeti assassinati, cinque giovani dell'Associazione scortano a Roma il Professore, un inquietante psicanalista. Ben presto si trovano a vagare tra i fuochi fatui della città eterna. Il talismano che tengono stretto per non soccombere è un taccuino su cui scrivono avventure e impressioni. Molteplici, misteriosi gli incontri: la Festeggiata, la Scrittrice delle Ombre, il Poeta, il Figliol Prodigo, fino a Keats e Shelley che da anni soggiornano nel piccolo graveyard sull'Aventino. Anche amori e rancori hanno preso il treno, nelle stanze e nei bui corridoi dell'Hotel Lisbona la fanno da padroni. -
La sapienza delle donne
Sulfuree impertinenze saettano nello studio psicanalitico. Atteggiandosi a svampita, mascherandosi da ingenua e da fatale, la donna mina le pretese di un sapere intorno al gentil sesso. Semina il percorso di ordigni esplosivi, sofisticate oreficerie belliche che l'impassibilità dello psicanalista disinnesca. Fino a che col piglio demoniaco inaugurato ne ""Lo psicanalista"""" Silva torna a scrivere della psicanalisi in controluce, facendo risaltare del discorso sapienziale la magistrale comicità."" -
In compagnia di Cioran
E.M. Cioran (1911-1995), scrittore e pensatore dal fascino contagioso, è oggi un classico che conta un vasto pubblico di lettori in tutto il mondo. Agli inizi tardò ad affermarsi in Francia (dove si era trasferito nel 1937 dalla nativa Romania) e, più ancora, in Italia: in anni di furiosa e ridicola utopia, né il fulgore dello stile né la lucidità spietata delle analisi erano ragioni sufficientemente buone per accreditarne la fama. La presente raccolta di scritti di Mario Andrea Rigoni - che ebbe con lui un lungo rapporto di amicizia, presentò e pubblicò molti suoi testi nel ""Corriere della Sera"""" e diresse per Adelphi la traduzione delle sue opere - offre testimonianze dirette e illuminanti su un autore tra i più essenziali del Novecento."" -
Il fronte interno
Israele, Afghanistan, Iraq... Specchi stregati che ci presentano i nostri ghigni. Come affrontare il terrorismo, se viviamo nel terrore di pensare? Pensare è emottisi, sbocco di sangue, harakiri. Ciascuno è il campo di battaglia su cui si scontrano eserciti di buoni propositi, ossessioni, follie, desideri. Inseguendo fantasmi e malintesi, le pagine di questo libro si spingono là dove tenebrosa si erge la roccaforte del fondamentalismo, il nostro cuore di pietra. -
Fascinazione della cenere
Vedere gli uomini e le cose alla luce della cenere: c'è forma di conoscenza più lucida e più radicale? Attorno all'oscura e abbagliante verità della cenere si aggirano molti degli scritti sparsi che Cioran compose tra il 1954 e il 1991 e che qui vengono raccolti. Concepiti nelle forme letterarie che egli predilesse e rinverdì, il frammento il ritratto e il saggio breve, essi mostrano come Cioran, abbandonati i melmosi deliri della storia, abbia presto abbracciato una via negationis risoluta: su questa strada non poteva non incontrare i mistici, in particolare Meister Eckhart, colui che probabilmente ha spinto il pensiero occidentale al limite estremo delle sue possibilità. -
Variazioni sull'Impossibile
Amico di Cioran e curatore delle sue opere, Mario Andrea Rigoni è a sua volta un noto scrittore di aforismi. ""Un libro acuto e profondo"""" scrisse il grande scrittore rumeno quando lesse le """"Variazioni"""" nell'edizione francese. """"Champagne della malinconia"""": così chiama l'aforisma Tim Parks nel saggio che accompagna le misteriose e provocanti pagine di Rigoni. Studioso del pensiero di Leopardi (del quale ha anche edito e commentato nei """"Meridiani"""" Mondadori l'opera poetica), critico letterario e saggista, Mario Andrea Rigoni è professore ordinario all'Università di Padova e collabora alle pagine culturali del """"Corriere della Sera"""". Tra le sue pubblicazioni: """"Saggi sul pensiero leopardiano"""" (Liguori, 1985), """"Elogio dell'America"""" (Liberal Edizioni, 2003) e """"In compagnia di Cioran"""" (Il notes magico, 2004)."" -
Mälaren
Perché, alla vigilia della premiazione, il Nobel per la letteratura è tentato di morire? Uno psicanalista crede di saperlo e con una fida scorta parte alla volta di Stoccolma per verificare il suo teorema. Ma fin dalla prima notte svedese i conti non tornano, una misteriosa creatura irrompe e li scompiglia. Dopo La figlia unica Silva prosegue il viaggio alle sorgenti della creazione, lungo il mistero della paternità, tra ironie e delicatezze. Nume tutelare che presiede al matrimonio del dolce con il salato, del domestico con l'ignoto, è il Mälaren, il grande lago dove i fiumi della Scandinavia s'incontrano con il mare del Nord. -
Un pizzico sulla mano
Discendente per sangue caldo e tagliente lama dai Maistre e dai Bloy, di Ruggero Guarini sono note la generosità feroce e l'anacronismo profetico, in tale eccesso da sconcertare detrattori e ammiratori. Ma c'è anche un altro Guarini: l'innamorato traduttore di Basile e di Joyce, il poeta di queste quartine scritte nella metà degli Anni Ottanta. Nei versi la furia del guerriero si acquieta all'apparire del nulla e, soprattutto, del nonnulla. Cessa il fragore delle armi e si leva il canto. -
Due cuori una vigna. Lettere ad Artura Bersano
Il vinaio offre al poeta un sorso di Barolo per invitarlo alla mescita delle parole, il poeta danza stillando versi mentre le donne invitano gli ospiti allo spettacolo di lettere e bottiglie dipinte. Nel carteggio tra Ceronetti e Bersano una cosmogonia di vini, poesie, ricette, filosofie ospita il lettore nell'epoca incantata dell'amore e dell'amicizia. ""Non c'è solitudine che la lettera non consoli, sia per chi scrive che per chi riceve"""", scrive Ceronetti, che di lettere ne ha scritte e ne scrive tante."" -
La giovinezza, l'amore, la fortuna
Per acchiappare un destino è necessario inseguire una ragazza attraverso la giungla honduregna e cenare con un dio nero al fuoco di un vulcano? Forse sì, se il protagonista del romanzo si chiama Chuck, un nome la cui misteriosa origine è la causa prima della sua tormentosa folie du doute. Sicuramente sì, se lei è una Gemma avida di avventure che precipitano i due giovani in situazioni a dir poco sconcertanti, tra Marrakesh e Caracas, Parigi e Hollywood, in compagnia di romantiche popstar e misteriosi miliardari. -
Venezia e le altre
Tredici scrittori si avventurano per città e campagne venete. Incontrano Marcel Proust, Michel de Montaigne, Goffredo Parise, Filippo de Pisis, Thomas de Quincey, Thomas Mann, Giovanni Com'isso. Il derby Verona-Vicenza, il funerale di Josif Brodskij nell'Isola di San Giorgio a Venezia. -
Chiunque tu sia
C'è il gelido soffio delle Operette morali negli arcani, mirabili e spaventosi, di Guarini. Inquietante è la grazia con cui il poeta fa danzare le sue oscenamente innocenti creature sulle acque inesorabili dei propri versi. Non arretra davanti al Dio misterioso e beffardo che anima la natura; nessun subdolo progetto cosmico che la poesia non possa portare aldilà del bene e del male, o al di qua, nel caos primigenio ove bene e male sono intrecciati come piante lacustri. -
Mozart
La più sorprendente biografia di Mozart l'ha scritta Paolina Leopardi, affascinata dal destino del genio di Salisburgo e ""per l'immensità del suo talento e la grandezza del di lui carattere"""". Pubblicato anonimo nel 1837, per una forma di cautela e riserbo propria all'indole schiva della sorella di Giacomo, questo testo a lungo dimenticato si rivela un documento eccezionale, non soltanto perché Paolina nel suo isolamento di Recanati dimostra di conoscere a fondo la vita e le opere del musicista, ma anche perché l'autrice trova la forza per raccontare gli ardori, le privazioni, il """"gran coraggio"""" necessario a un artista per affermarsi nella società moderna."" -
Una nevrosi demoniaca
Nella vasta opera clinica di Sigmund Freud vi sono testi poco noti ma colmi di sorprese. Tra essi un caso di nevrosi demoniaca nel diciassettesimo secolo, in cui Freud racconta del patto col diavolo scritto e sottoscritto dal pittore Christoph Haitzmann. Una storia complicata da molti colpi di scena che si svolgono per lo più nel monastero austriaco di Mariazell, celebre tempio di devozione ma anche teatro della confessione e della messa. Chi è il diavolo con cui il pittore stringe il patto? E cosa vuole ottenere? Come un detective Freud segue le tracce della follia di Haitzmann non per scoprire il colpevole quanto la logica che governa tutto ciò. Sulla sua scia anche altri psicanalisti ci provano con letture spericolate: Sonia Ferro - direttrice dell'Associazione Psicanalitica il notes magico e ideatrice della rilettura degli scritti di Freud che ""il caso Haitzmann"""" inaugura Francesca Manfredi e Federica Marabini. Apre le danze Davide Tardivo che racconta gli usi e costumi dei monaci di Mariazell e del gran teatro dell'altro mondo."" -
Nessuno dorme
Curioso d'ogni scrittura Umberto Silva si azzarda nell'ambiguo, infido per non dire losco mondo delle chat. Lì nascono e muoiono i nuovi romanzi epistolari, in una temerarietà protetta dal gioco della maschera. È un teatrino degli amori e degli inganni, un racconto più leggero dell'aria.