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Le parole della fede. Espressioni, forme e dimensioni della religiosità tra pratiche e sentire in Italia
Il volume nasce dalla volontà di far emergere proprio dalle parole le dimensioni manifeste e latenti che possano aiutare a rispondere al quesito: quali orizzonti si prospettano per l'interpretazione della religiosità, delle forme di sentire e dei modelli di agire ad essa connessi nella società in cui oggi viviamo? Il lavoro raccolto in questo volume si collega alla ricerca sulla ""Religiosità in Italia"""" che vede come capofila l'unità coordinata da Roberto Cipriani ed è stato portato avanti su una proposta analitica innovativa elaborata dall'autrice come contributo all'analisi dei materiali raccolti per questa indagine. Insieme a un gruppo di ricercatori napoletani, la proposta è stata articolata e raffinata fino a privilegiare un framework di analisi del contenuto di tipo mix capace di scandagliare in profondità e in estensione i risultati della ricerca. Recuperando gli sviluppi del text mining e dell'analisi automatica del testo, si è scelto di lavorare proprio sulle parole rendendole protagoniste di un percorso di analisi integrato che passa dalla valutazione delle differenze nei lessici usati da diversi profili di intervistati alla definizione delle sfere di significazione delle dimensioni della fede. Questo senza tralasciare affondi su questioni cruciali quali religione, pratiche e spiritualità, vita e morte. Privilegiando un approccio esplorativo, l'intento finale è stato quello di ispezionare gli orizzonti emergenti della religiosità in Italia a partire dalle narrazioni discorsive degli intervistati, costruendo, fase dopo fase, un complesso di risultati utili alla definizione di specifici modelli dell'agire religioso, non religioso o diversamente religioso, che aiutino a far luce sulla situazione attuale in Italia."" -
Dietro le quinte dell'opera. Organizzazione, comunicazione, produzione e gestione dello spettacolo lirico dal vivo
Si apre il sipario. Cosa si cela ""Dietro le quinte dell'opera""""? Un percorso di conoscenze teoriche e pratiche che conduce alla realizzazione di un'opera lirica. Il volume descrive gli elementi organizzativi, economici, giuridici e politici che costituiscono il bagaglio culturale di chi opera professionalmente nel settore teatrale e nella produzione di spettacoli dal vivo. Un testo destinato agli operatori del settore, agli studenti delle discipline universitarie di organizzazione/management/legislazione dello spettacolo, agli allievi dei conservatori statali di musica e anche a coloro che si occupano di organizzazione di spettacoli in genere. Alberto De Piero e Michele Lai, con i contributi di Paola Dubini ed Emanuela De Roma e una riflessione critica di Sandro Cappelletto, si propongono, primi in Italia, di raccogliere e descrivere gli elementi organizzativi, economici, giuridici e politici che caratterizzano la produzione di spettacoli dal vivo ed in particolare del melodramma. Le fasi dell'organizzazione di uno spettacolo dal vivo (con un focus sull'opera lirica), il sistema del finanziamento pubblico e privato alle attività musicali, i differenti contratti che regolano i rapporti tra artisti e produttori, la sostenibilità economica dell'opera lirica e le tecniche di predisposizione dei budget, le ragionevoli critiche ai criteri di finanziamento pubblico costituiscono il contenuto di questo volume destinato alle """"scrivanie"""" degli operatori del settore, agli studenti delle discipline universitarie di organizzazione/management/legislazione dello spettacolo, agli allievi dei conservatori statali di musica ed anche a coloro che si occupano di organizzazione di spettacoli in genere."" -
Una tensione inessenziale. Storiografia, concettualizzazione, generalizzazione
Il volume presenta una breve raccolta di saggi di metodologia delle scienze sociali che affrontano alcune tensioni che ricorsivamente caratterizzano il dibattito intellettuale interno alla disciplina: oggettività-soggettività, macro-micro, spiegazione-comprensione, legge-caso, quantità-qualità, teoria-ricerca, concetti-intuizioni. I saggi, pur configurandosi come articolazioni storiografiche su alcuni di questi temi, hanno l'ambizione da un lato di fornire prospettive di integrazione, dall'altro di suggerire soluzioni esemplari delle controversie. L'argomentazione che attraversa i contributi si caratterizza, perciò, non solo per il tentativo di ridurre l'attrito all'inessenzialità, ma anche per lo sforzo di superare la divisione affermando un'utile - e stavolta, forse, fondamentale - complementarità. -
Don Juan Vivas de Cañamas. Da ambasciatore spagnolo in Genova a viceré del Regno di Sardegna
Quella del nobile valenzano Juan Vivas de Cañamás (1581-1625) è una biografia emblematica di quello che Cervantes definiva il «secolo di ferro». Ricoprì la carica di ambasciatore spagnolo presso la Repubblica di Genova (1600-1623), allora vero e proprio crocevia della politica europea, dove seguì tutte le complesse operazioni finanziarie delle banche liguri sul debito pubblico spagnolo, e si adoperò per scongiurare l'alleanza tra il duca di Savoia e la Francia e per reprimere i moti antispagnoli genovesi. Allo scoppio della Guerra dei Trent'anni seguì le fasi dell'occupazione spagnola della Valtellina, camino decisivo per i collegamenti tra l'Italia e le Fiandre. Nel 1622 chiese la nomina a viceré del Regno di Sardegna: la sua carica si innestava nel nuovo corso del conte-duca di Olivares. A Cagliari si mostrò un fedele esecutore di quella politica ""assolutista"""" tesa a comprimere le istanze particolaristiche locali. Lo scontro tra il viceré e i ceti privilegiati sardi si verificò nel Parlamento del 1624, quando Vivas in contrasto con gli ordini cetuali volle far approvare l'istituzione della flotta delle galere e dei provvedimenti antibaronali nell'agricoltura. La nobiltà cagliaritana inviò a Madrid numerosi memoriali tesi a screditare la politica autoritaria del viceré. Egli tuttavia, utilizzando le contrapposizioni campanilistiche, riuscì a far approvare i provvedimenti. Le inchieste amministrative a suo carico lo scagionarono da ogni addebito, ma solo dopo la morte di Vivas avvenuta a Sassari nel 1625. Negli ultimi mesi del suo viceregno predispose un piano di difesa militare della Sardegna da un possibile attacco della flotta francese."" -
Diritto all'istruzione e inclusione sociale. La scuola «aperta a tutti» alla prova della crisi economica
Il volume si propone di avviare un dialogo interdisciplinare sulle complesse questioni della scuola. Sullo sfondo, la Costituzione: inizio e meta del lungo cammino verso il progetto d'inclusione sociale inscritto nell'art. 3. Inclusione da intendersi in senso lato, come comprensiva delle tante, e varie, situazioni presenti nella realtà sociale (disabilità e disturbi di apprendimento, diversità di matrice etnico-culturale, situazioni di disagio psico-emotivo connesse agli status familiari, diversità di genere...), e come concetto ""mobile"""", in divenire, da rivedere anche alla luce dei progressi delle neuroscienze, per cui la diversità di apprendere non è una categoria residuale, in cui rientra chi non soddisfa standard predefiniti, ma è la cifra costitutiva di ciascun individuo. Occorre ripensare, così, l'istituzione scolastica come luogo di formazione e di crescita di tutti e di ognuno. A fronte delle proposte di riforma della scuola vi sono, poi, i delicati problemi del finanziamento: quelli che mettono concretamente alla prova l'istruzione come diritto sociale. Quali risposte provengono dalla giurisprudenza? Fino a che punto si possono invocare esigenze di bilancio senza turbare il contenuto essenziale del diritto? Contributi di: Chiara Abbati, Niccolò Angelini, Debora Caldirola, Claudia Bianca Ceffa, Marco Chistolini, Ines Ciolli, Carlo Colapietro, Ilaria De Cesare, Sofia Di Grazia, Elisa Fagnani, Mario Falanga, Monica Ferrari, Giacomo Galazzo, Federico Girelli, Mariangela Giusti, Dario Ianes, Silvia Maggiolini, Giuditta Matucci, Carla Luisa Miscioscia, Matteo Morandi, Francesca Pagani, Giuseppe Eduardo Polizzi, Laura Pomari, Francesco Rigano, Antonella Strazzari, Silvio Troilo, Lorenza Violini."" -
Business agility. Che cosa è, come funziona e perché oggi è necessaria
La business agility è la capacità di un'organizzazione di riconfigurare velocemente struttura, strategia, processi, competenze, ruoli e tecnologie per cogliere opportunità, modificare modelli di business, fare innovazione continua e produrre valore. Le aziende vogliono diventare business agile perché si sono rese conto che la competizione si è spostata su un altro campo: non più battere i concorrenti, ma creare una relazione unica con i clienti e fornire soluzioni immediate ai loro problemi, e un mindset agile è vitale per rispondere a questo nuovo modello economico e sociale. Attenzione però, ""agile"""" è un termine che sta diventando di moda e ogni volta che un concetto o un'idea diventano di moda i fraintendimenti aumentano vertiginosamente: il più consistente fraintendimento è che agile sia una metodologia da applicare, una sorta di """"copia e incolla"""" per far diventare un'organizzazione agile. Facciamo chiarezza! Esiste una sostanziale differenza tra """"fare agile"""", ovvero implementare un metodo agile, ed """"essere agile"""" che significa avere un mindset agile, basato sul paradigma emergente di autonomia condivisa. E questo libro illustra, passo dopo passo, la road map per assumere tale mindset, per acquisire una prospettiva veramente basata sul cliente e per gestire i propri dipendenti in modo differente, per introdurre le nuove pratiche agile people strategy, per comprendere il nuovo skillset necessario alle organizzazioni agile. Il passaggio dal paradigma convenzionale di predizione e controllo al paradigma di autonomia condivisa significa passare da un'organizzazione basata su una catena del valore lineare a un ecosistema dinamico basato su un network di dati, informazioni, interazioni, competenze e valore che fluiscono costantemente tra le parti del sistema. Solo le organizzazioni con un mindset agile saranno business agile: le aziende che non saranno capaci di cambiare paradigma e di evolvere si estingueranno."" -
Lutto prenatale e perinatale. Suggerimenti e spunti operativi per aiutare i bambini ad affrontare la perdita
Affrontare la morte laddove avrebbe dovuto esserci vita è un compito complesso e straniante che merita attenzione e preparazione. Ancora di più quando in famiglia sono presenti altri bambini, fratelli o sorelle maggiori, spettatori ignari di questioni spesso considerate troppo grandi e troppo difficili da spiegare. Questo testo è pensato proprio per loro e per gli adulti (genitori, insegnanti, educatori o professionisti) che se ne prendono cura. Una gravidanza che si spegne, a prescindere dal momento in cui accade, porta sempre con sé un dolore profondo e inspiegabile che scuote dall'interno chi lo vive e tutto il contesto intorno, creando un arresto nell'esperienza di vita intersoggettiva e intrapsichica tale da configurarsi come evento potenzialmente traumatico. Affrontare la morte laddove avrebbe dovuto esserci vita è un compito complesso e straniante che merita attenzione e preparazione. Ancora di più quando in famiglia sono presenti altri bambini, fratelli o sorelle maggiori, spettatori ignari di questioni spesso considerate troppo grandi e troppo difficili da spiegare. Questo testo è pensato proprio per loro e per gli adulti (genitori, insegnanti, educatori o professionisti) che se ne prendono cura. Una sorta di guida per gli adulti che si occupano dei bambini in lutto, per conoscere più da vicino le modalità speciali con cui vivono e reagiscono alla perdita di un fratellino o di una sorellina e ai cambiamenti che questo evento porta con sé. Attraverso consigli e spunti operativi saranno accompagnati a trovare le parole per raccontare la perdita, accedere alle emozioni ad essa connesse e elaborarne i correlati nella mente e nel corpo. In questo modo potranno solcare il territorio impervio del lutto favorendone l'elaborazione, facendo leva sulla relazione come motore per dare senso alla perdita, narrarla e creare ricordi che vanno oltre l'assenza. In questo modo, al riparo dal rischio di rimanere evento traumatico non elaborato, anche la perdita perinatale può divenire esperienza che promuove la crescita, il benessere e la resilienza. -
Costruire l'innovazione nelle imprese sociali e nel terzo settore
Cosa significa innovare i servizi e le attività all'interno del terzo settore e delle imprese sociali? Quali sono i meccanismi organizzativi e manageriali da presidiare e curare per promuovere un cambiamento sostenibile? Perché tante innovazioni falliscono? Oggi il tema dell'innovazione è diventato centrale nel dibattito sul terzo settore e le imprese sociali. Le evidenze empiriche su come l'innovazione possa essere costruita e messa in pratica rimangono ancora minimali, a dispetto di tale interesse. Il volume mira a colmare il deficit di conoscenze sull'argomento, fornendo uno spaccato dei processi innovativi in atto, delle caratteristiche e delle condizioni organizzative che spiegano il successo dell'innovazione. L'ampio uso di studi di caso e di esempi concreti permette al lettore di entrare nel mondo dell'innovazione del terzo settore e dell'impresa sociale con una bussola che aiuta a decifrarne finalmente l'articolazione e la complessità. Il testo si propone dunque come uno strumento fondamentale sia per chi intende approcciare per la prima volta con uno sguardo consapevole il tema dell'innovazione, sia per quanti - dirigenti, consulenti, studiosi e studenti - vogliano approfondire l'argomento con finalità professionali e lavorative. -
Digitaliano. Pratiche di scrittura quotidiana e professionale
Con il digitale, come sta cambiando il nostro modo di relazionarci, dibattere, fidarci, lavorare? E quello di scrivere? Nella nostra comunicazione quotidiana e professionale, esiste una modalità in cui l'italiano e il digitale possono incontrarsi e non scontrarsi? Come possiamo rendere efficace una mail, un curriculum, un profilo social? Il libro che avete tra le mani risponde a queste e a molte altre domande e vi permetterà di orientarvi nell'affascinante e tumultuoso universo della scrittura digitale. Una guida pratica (a cui hanno collaborato oltre 30 esperti provenienti da diversi settori) rivolta a chi intende migliorare la propria comunicazione per la vita personale e professionale. Prefazione di Patrizia Bertini Malgarini. -
Beni comuni urbani
Il volume ripercorre gli sviluppi delle differenti teorie aventi per oggetto i beni comuni, intesi nella loro variante urbana. Quali beni sono considerati ""comuni"""" nei contesti urbani e da parte di chi? La loro gestione collettiva è in grado di determinare dei mutamenti rispetto al difficile rapporto fra amministrazione e cittadinanza? Quali effetti sono in grado di produrre sulla cittadinanza e sulle comunità delle città in cui vengono riconosciuti e gestiti? Questi alcuni degli interrogativi cui il volume intende fornire risposte. Il volume, suddiviso idealmente in due parti, ricostruisce nella prima le caratteristiche dello sfondo appena delineato per poi addentrarsi nei principali approcci teorici sui beni comuni. La seconda parte, di taglio empirico, si basa su casi di studio di due città italiane (Bologna e Napoli), e si propone di analizzare le caratteristiche dell'uso e della gestione dei beni comuni urbani alla luce dei riferimenti tracciati nella prima parte. Cosa sono dunque i beni comuni urbani? Come e da chi vengono utilizzati? Possono, e in che modi, avviare una ridefinizione dei rapporti fra cittadini e amministrazione locale? Quale ruolo ricoprono tali istituzioni nei confronti dei beni comuni urbani? Come possono queste pratiche fondate sull'agire collettivo incidere, in termini più generali, sui regimi democratici locali? Che possibilità consentono di praticare per contrastare i fenomeni politici e le dinamiche economiche alla base dell'attuale crisi? Questi alcuni degli interrogativi dai quali muove la ricerca contenuta nel presente volume e ai quali si è cercato di fornire delle prime, parziali, risposte."" -
La direzione vendite. Organizzazione, selezione, direzione e controllo della forza di vendita
Il ""best seller"""" per i dirigenti vendite, in veste rinnovata. Una guida completa, pratica e di facile impiego su ogni aspetto della moderna direzione vendite in un mondo del marketing dominato da rapidi cambiamenti e caratterizzato dalla presenza sempre più massiccia di gruppi mondiali. Il dirigente vendite deve possedere tutte le capacità e le qualità del venditore e molte altre ancora per svolgere un'effettiva azione direzionale di una rete vendita, spesso formata da persone assai diverse. L'accento nel suo ruolo è sulla programmazione, il controllo, il monitoraggio, la gestione e la motivazione della forza di vendita. Fase per fase, questo manuale offre una guida dettagliata agli aspetti pratici dell'organizzazione e della direzione, compresa la selezione, la formazione, la motivazione, la comunicazione e il controllo. Approfondisce punti vitali spesso non adeguatamente considerati - come la previsione e la promozione vendite, le procedure di programmazione e controllo e i metodi alternativi di vendita e di distribuzione, come il franchising. E si conclude con un capitolo sulle vendite all'estero. Una fonte continua di riferimento fondamentale, un corso completo di direzione vendite e un piano dettagliato d'intervento consulenziale in un unico volume. Un testo-chiave di consultazione e di lettura per ogni dirigente vendite e """"area manager"""" e per quanti vogliono fare carriera nelle vendite."" -
Turismo rurale. Sviluppo locale, sostenibilità, autenticità, emozioni
Definire che cosa sia il turismo rurale potrebbe sembrare di primo acchito semplice e forse inutile. L’espressione “turismo rurale” è apparentemente autoevidente, in quanto tutti hanno una conoscenza diretta, di prima mano, di entrambi gli elementi che la compongono: tutti, o quasi, sono o sono stati turisti; rurale è ciò che non è urbano, è la campagna in cui ci si trova quando si esce dalla città. Se si prova a passare a una definizione meno descrittiva e più analitica ci si rende conto di come la semplicità sia solo apparente. In anni recenti il turismo nelle aree rurali si è allineato agli altri tipi di turismo per quanto riguarda la durata della vacanza e la sua collocazione nell’anno, ed è praticato da un turista di età, livello di istruzione e disponibilità di reddito superiori alla media. Un turista che è mosso dalla ricerca di un “prodotto turistico” con caratteristiche ben determinate: fruizione estetica del paesaggio, contatto con la natura, interesse per le tradizioni culturali locali (in particolare quelle gastronomiche), ritmi slow nella pratica turistica e approccio friendly con i residenti. Rimane aperto il problema della sostenibilità di questo tipo di pratica turistica. È necessario sfatare l’idea che turismo rurale sia sinonimo di turismo sostenibile. Da una parte, il suo impatto è certamente minore di quello delle attività industriali decentrate o di quelle agricole di tipo industriale. Dall’altra, la sua impronta è molto più percepibile di quella degli altri turismi tradizionali, che si svolgono in luoghi già turisticizzati. È pertanto fondamentale che il turismo rurale gestisca il proprio sviluppo in modo sostenibile: la conservazione dei beni a valenza turistica può essere minacciata, infatti, da uno sviluppo eccessivo e incontrollato dell’attività turistica stessa. -
La dissociazione nella costruzione della realtà. Prospettive cliniche
La dissociazione è un tema di vivo e rinnovato interesse e di centrale importanza clinica. Sul piano teorico e sperimentale, con il contributo delle neuroscienze, le concettualizzazioni spaziano da contenuti fisiologici e di benessere, con aspetti di creatività e originalità, fino alle forme più gravi della psicopatologia, laddove la clinica riscopre in modo più marcato il corpo del paziente, scenario di emozioni e pensieri. Il libro propone modelli di lettura, assetti relazionali e strumenti per l'intervento clinico e si rivolge agli addetti ai lavori - psicologi, psicoterapeuti, medici, psichiatri, neuropsichiatri, allievi in formazione - ma anche a quanti desiderano approfondire le tematiche dissociative e traumatiche dal punto di vista sociale e culturale. Il volume si compone di una parte teorica e una di pratica clinica: dopo l'apertura sulle tracce storiche del tema, seguono contributi che nell'ottica cognitivo costruttivista esplorano i temi legati alla coscienza, alla dissociazione e alla terapia con le parti. Secondo le diverse fasi dello sviluppo dell'individuo si susseguono approfondimenti sul bambino, l'adolescente e l'anziano. Successivamente si presenta uno sguardo a tutto campo sulla dissociazione, dall'intervento sulle coppie alla sessualità, al trattamento svolto in struttura specialistica. Vengono, inoltre, proposti ambiti specifici: quello giuridico, quello cinematografico e quello connesso ad aspetti transculturali. Il libro propone modelli di lettura, assetti relazionali e strumenti per l'intervento clinico e si rivolge agli addetti ai lavori - psicologi, psicoterapeuti, medici, psichiatri, neuropsichiatri, allievi in formazione - ma anche a quanti desiderano approfondire le tematiche dissociative e traumatiche dal punto di vista sociale e culturale. -
Iper-luoghi. La nuova geografia della mondializzazione
Questo libro mira a comprendere la mondializzazione contemporanea, iniziata negli anni cinquanta del Novecento e guidata dall'urbanizzazione delle società e dalla diffusione ubiquitaria sulla superficie terrestre di forme di vita urbane, partendo dall'osservazione dei luoghi in cui gli individui incontrano il Mondo di oggi così com'è, nei suoi aspetti positivi e negativi. Molte analisi insistono sulla irrinunciabile uniformizzazione del Mondo. Il gioco combinato dell'accrescimento delle mobilità e delle relative velocità, dell'accelerazione dei ritmi sociali, del nuovo impero digitale e della standardizzazione di paesaggi, oggetti e pratiche imposti dalla globalizzazione del capitalismo finanziarizzato, promuoverebbe una società ""liquida"""" e uno spazio liscio e """"piatto"""" laddove ogni posizione vale l'altra, dove le differenze svaniscono fino a scomparire, fino ad alienare l'individuo, impoverire la sua sociabilità, porlo sotto vincolo e sotto controllo. Questo """"spirito del tempo"""" ha potuto trovare nel """"concetto"""" di """"non luogo"""" formulato da Marc Augé un'espressione efficace. Tuttavia, un'attenta osservazione delle dinamiche attuali conduce immediatamente a situazioni molto più complesse. In effetti, in concomitanza di un'indiscutibile tendenza al trionfo del generico e dello standard, è sorprendente constatare che i luoghi facciano ritorno in scena e contino sempre di più per ognuno. Il Mondo, modellato dall'urbanizzazione e sconvolto dall'ingresso nell'Antropocene, si differenzia sempre più in luoghi che si affermano come """"appigli"""" della mondializzazione, attrattori e ancoraggi della vita umana. Questi sono i luoghi specifici in cui la coabitazione degli individui si concretizza, si realizza e si sperimenta in tutta la sua ricchezza e intensità di esperienza vissuta. Ne sono emblemi quelli che verranno definiti come """"iper-luoghi"""" in cui, volente o nolente, le società si costituiscono e finanche nuove forme politiche si delineano. Così, il Mondo è al tempo stesso sempre più globalizzato e omogeneo e sempre più localizzato ed eterogeneo: questa tensione è costitutiva delle nuove geografie che la mondializzazione pone in atto."" -
Carnipedìa. Appunti per una piccola enciclopedia della carne
Nell'epoca degli 'ismi, che ispirano produzioni letterarie improntate alle mode imperanti e infestano l'ecosistema social di notizie infondate, Carnipedìa è un libro che diverte, istruisce e, per il tema trattato, tenta di disinfestare il dibattito corrente dai falsi pregiudizi e dagli altrettanti frettolosi giudizi sul mondo della carne. Arricchito di immagini di opere d'arte di grande bellezza, legate al mondo dell'allevamento animale, molte della quali non accessibili al pubblico in quanto appartenenti a collezioni private, e impreziosito da una raccolta di proverbi sardi e da una serie di aforismi, il libro è al tempo stesso un'opera di lettura e di approfondimento su uno dei temi centrali del dibattito contemporaneo: il valore del cibo e tutto ciò che è legato alla sua produzione. Scorrendo le voci, si possono scoprire curiosità storiche e apprendere aspetti nutrizionali, oltreché rispondere ai quesiti legati alla sostenibilità ambientale e approfondire temi sociali e delle culture rurali costituenti il ricco caleidoscopio del mondo delle carni. La carne è un alimento fondativo della specie umana. Per milioni di anni il genere Homo si è evoluto su una nicchia alimentare comprendente nella dieta sempre più prodotti di origine animale, carne in particolare. La necessità di approvvigionamento continuo di questo prezioso alimento ha comportato salti nell'organizzazione sociale che hanno permesso alla nostra specie di aggregarsi in gruppi sempre più vasti e di trasmettere la cultura della caccia fra le generazioni. L'allevamento animale è stata la prima forma di agricoltura e il consumo delle carni ha sempre rappresentato, e costituisce ancora oggi, un indicatore di benessere economico di comunità e nazioni. La carne è un alimento ricco e che apporta al nostro organismo principi nutritivi indispensabili, difficilmente sostituibili da integratori naturali o artificiali, in particolare nelle diete delle età giovanile e senile e in quelle delle madri gestanti e allattanti e degli sportivi. Il libro approfondisce i temi legati al mondo di questo prezioso alimento in modo non canonico, ma scientifico, con un linguaggio semplice ma rigoroso, attraverso la compilazione di un dizionario che, in ossequio della moda imperante, è intitolato Carnipedìa, con l'accento sulla ""ì"""", come per Enciclopedìa."" -
Le competenze del project management
L'Individual Competence Baseline versione 4 (ICB4®), pubblicato dall'International Project Management Association (IPMA®), rappresenta la più recente evoluzione dello schema delle competenze richieste per operare professionalmente nel Project Management. Questo libro si propone di esaminare i 28 ""elementi di competenza"""" contenuti nelle tre aree tracciate dall'ICB4® (Perspective, People, Practice), commentandoli e integrandoli con strumenti, tecniche e modelli con la finalità di guidare il lettore nello sviluppo delle proprie capacità nonché di supportarlo nel percorso per l'ottenimento della certificazione IPMA di Project Management. Ogni sezione del libro è corredata da esercizi (con soluzione) che consentono di verificare l'apprendimento dell'argomento durante la lettura. Il libro contiene inoltre sei case study reali, descritti dettagliatamente da professionisti che lavorano nei settori ai quali i casi fanno riferimento: questi rappresentano situazioni di concreta applicazione delle competenze nella vita reale, in situazioni dove il Project Management gioca un ruolo determinante. È stato dato anche molto spazio alle lesson learned partendo da situazioni che hanno mostrato margini di miglioramento. Per le sue caratteristiche, il libro è destinato a tutti coloro che si cimentano nella disciplina del Project Management (professionisti, studenti, formatori, consulenti) e a chi ha interesse a ottenere la certificazione IPMA di Project Management. Gli autori, tutti professionisti del Project Management, hanno una pluridecennale esperienza di collaborazione con IPMA, sia in Italia che a livello internazionale."" -
Il mestiere di capo. Dote innata o learning agility?
Gestire i collaboratori non è solo un'abilità, o frutto di caratteristiche personali, ma è un mestiere. Un mestiere è tale, perché ha un corpus specifico di know-how che, grazie ad alcune capacità, diventa un fare concreto. Il mestiere è il risultato di un apprendimento sistematico che alterna osservazione, riflessione, sperimentazione e fare applicativo. Un mestiere è tale, perché si costruisce nel tempo e si dipana in un susseguirsi di fasi applicative nelle quali la conoscenza si intreccia con l'esperienza e i risultati prodotti. Un mestiere è tale, perché anticipa i bisogni di aggiornamento. Un mestiere è tale, perché è tenuto vivo dal fuoco della motivazione. Un mestiere è tale, perché è anche fonte di orgoglio personale. Se il presupposto di partenza del mestiere è la competenza, diventa fondamentale che questa sia acquisita con un percorso sistematico e sistemico. Il libro contiene alcuni dei contenuti affrontati nel percorso formativo master dell'Academy del Gruppo Unipol, oltre ai contributi maturati nel percorso Professione capo della Skill Academy di IdeaManagement. Il piano del libro si struttura in 10 capitoli che affrontano il tema della gestione dei collaboratori in tema di prassi applicative: motivazione, errori, leadership, performance, coaching, sviluppo di competenze, gestione delle riunioni, relazioni interne e, infine, guarda al futuro affrontando il tema della learning agility. Ciascun capitolo si conclude con alcuni tool gestionali, che ci sentiamo di consigliare per il loro utilizzo sul campo. -
Teoria politica. Un'introduzione
Platone, Aristotele, Agostino, Machiavelli, Hobbes, Locke, Kant, Constant, Proudhon, Marx, Rawls e Habermas sono gli autori che hanno definito i concetti fondamentali della politica (scienza del governare) e sono anche oggi le fonti a cui attingiamo per orientarci nella complessità di una realtà sempre più articolata e contraddittoria. ""Teoria politica"""" è un'opera didattica, semplice e chiara, che mette in luce il contributo che questi filosofi hanno dato al modo in cui pensiamo oggi. Le idee sono una parte importante della realtà politica. La fondano, poiché nessun ordine politico può essere stabilito e stabile senza che ne siano condivisi i principi, e nello stesso tempo articolano le categorie critiche che possono anche trasformarla. Queste idee sono l'oggetto del volume, un'opera sintetica e semplice che presenta i protagonisti del pensiero politico occidentale, fermandosi sui punti essenziali. Arricchiscono il volume due capitoli destinati al modo in cui i diversi autori hanno pensato il femminile e il ruolo della donna. """"Teoria politica"""" mette in luce il contributo che questi filosofi hanno dato al modo in cui pensiamo oggi."" -
ABC Gestalt. Manuale pratico per psicoterapeuti, counselor e chiunque voglia avvicinarsi a una seduta di terapia
Una ""cassetta degli attrezzi"""" attorno alla """"pratica"""" della terapia della Gestalt. Per gli addetti ai lavori: una serie di domande, con risposte semplici e dirette, per lavorare in maniera più chiara, semplice e intuitiva con i propri clienti. Per i non addetti ai lavori: la possibilità di entrare nello studio di due professionisti della Gestalt e sbirciare cosa accade durante una seduta. Prendete uno psicoterapeuta: un professionista che da 40 anni tiene sedute di terapia, direttore di una scuola di psicoterapia e counseling Gestalt, una carriera che lo ha già visto presidente della FISIG (Federazione Italiana Scuole e Istituti di Gestalt). Dall'altra parte, mettete un counselor: curioso, veloce, ansioso, entusiasta e innamorato della Terapia della Gestalt, che lavora in svariati campi del counseling individuale, di coppia, su skype, con gruppi, scuole e aziende. Entrambi hanno scritto libri sulla Gestalt e sono in empatia tra loro. Fateli incontrare tutti i giovedì mattina dalle 8 alle 9 per un anno, prima che inizi la loro giornata lavorativa; durante questi incontri, il counselor pone ogni tipo di domanda pratica, diretta e formativa allo psicoterapeuta, che gli risponde con il suo mezzo secolo di esperienza. Il risultato è tra le vostre mani. Per gli addetti ai lavori: una serie di domande, con risposte semplici e dirette, per lavorare in maniera più chiara, semplice e intuitiva con i propri clienti. Per i non addetti ai lavori: la possibilità di entrare nello studio di due professionisti della Gestalt e sbirciare cosa accade durante una seduta. ABC Gestalt: una cassetta degli attrezzi messa a punto per incrementare consapevolezza."" -
Psicoterapia dell'immagine
La psicoterapia dell'immagine rappresenta un valido e comprovato strumento di esplorazione e conoscenza del mondo interiore. Leopoldo Rigo è stato un artefice e un interprete magistrale dell'utilizzo dell'immaginario per comprendere e aiutare le persone, specialmente quelle sofferenti sul piano emotivo. Dopo quasi quarant'anni dalla pubblicazione dei suoi due fondamentali lavori Analisi del Profondo e Psicoterapia (1980) e Inconscio e Personalità (1982), se ne ripropone una nuova complessiva edizione, poiché se ne riconoscono l'indubbia attualità e la forza sempre innovativa dei contenuti, dei temi e delle tecniche che vi sono rigorosamente trattati e approfonditi. Uno degli assiomi di base dell'opera e della tecnica di Rigo concerne la tendenza all'autocura, all'autosviluppo, da sostenere, incoraggiare e promuovere attraverso la relazione, la presenza attiva e vitale del terapeuta. Nella concezione di ""autocura"""" si riconoscono quella antica di """"vis medicatrix naturae"""" e quella moderna di """"resilienza"""". Un altro cardine del pensiero di Rigo riguarda la necessità inconfutabile di elaborare teorie psicodinamiche in base all'esperienza clinica che richiama con forza l'importanza della formazione e della competenza del terapeuta, non solamente e strettamente legata alla tecnica professionale. Il volume tratta tematiche della dimensione umana, in particolare delle sue manifestazioni di sofferenza che possono essere contenute, alleviate, superate tramite un metodo rigoroso e documentato, quello della psicoterapia dell'immagine, che pone al centro il valore e la dignità della persona in difficoltà e la qualità professionale del terapeuta. Il testo può essere utile a studenti, ricercatori, professionisti della salute e a quanti ritengono che per la cura della sofferenza siano irrinunciabili la sensibilità, la reciprocità e l'umana comprensione. Presentazione di Ivana Zanetti e Carlo Cristini.""