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«Una espressione letteraria». L'Italia in versi da Petrarca a d'Annunzio
Se si volessero declinare con solerzia maniacale le occorrenze del tema 'Italia' nella tradizione letteraria italiana, si dovrebbe forse prevedere un esito borgesiano: pressoché tutta la letteratura italiana ha a che fare, pure in modi e misure difformi, con la questione nazionale. Più ragionevolmente e più modestamente, questa antologia propone un compendio di testi poetici che hanno contribuito a codificare e tramandare quella nozione di 'Italia' con la quale tutt'oggi, pur con qualche difficoltà, continuiamo ad avere a che fare. Dal repertorio vastissimo di liriche dedicate alla nazione, si è scelto di selezionarne alcune tra le meno frequentate, fatte salve quelle per così dire irrinunciabili (Petrarca, Leopardi, Mameli...). A presiedere alla loro organizzazione, oltre a un andamento diacronico per ciascuna delle tre sezioni, dal Trecento ai primi del Novecento, è stata l'idea di mettere in rilievo tre motivi frequenti quanto rilevanti: il compianto dell'Italia, la descrizione letteraria del ""bel paese"""", l'esortazione al riscatto politico e civile."" -
Per un racconto dello scacco. Simenon e Sciascia venticinque anni dopo-Pour un récit de l'échec. Simenon et Sciascia vingt-cinq ans après. Ediz. bilingue
Venticinque anni fa, nel 1989, a distanza di due mesi l'uno dall'altro (4 settembre e 20 novembre), scomparivano Georges Simenon (Liège, 1903) e Leonardo Sciascia (Racalmuto, 1921). Apparentemente, niente sembra unire i due uomini, né i due scrittori, entrambi autori di racconti polizieschi... -
Alessandro Tesauro (1558-1621). Uomo di corte, poeta ed architetto presso il duca Carlo Emanuele I di Savoia
Alessandro Tesauro (1558-1621), conte di Salmour, uomo di corte presso il duca Carlo Emanuele I di Savoia, è meno noto del figlio, il celebre Emanuele, autore del Cannocchiale aristotelico. La presente monografia, la prima a lui dedicata, intende riscoprirne la figura, esaminandone le origini nobiliari, riproponendo la sua produzione poetica e riconsiderando la sua fortuna critica. Ampio spazio viene però riservato all'attività legata all'architettura: dai progetti non realizzati per il santuario di Vicoforte (1595) e per la Biblioteca Ambrosiana di Milano (1604), ai consigli per la ricostruzione della cattedrale di Bologna (1605), alla villa famigliare (1620-22) ed alla parrocchiale di S. Pietro (1606-8), entrambe per il feudo di Salmour. Scorrendo le pagine del libro, Alessandro Tesauro emergerà quale intellettuale dai molteplici interessi, che varca i confini del Ducato sabaudo, inserendosi nel panorama culturale italiano della sua epoca. -
Variazioni sul tema. Ediz. illustrata
Giunto alla sua seconda esperienza espositiva, il Gruppo LEDA si ripresenta al pubblico dei curiosi e degli estimatori d'arte contemporanea con un rinvigorito impegno nel ricercare nuove forme e nuovi contenuti ideativi, proposti in veste di ""variazioni su un tema"""", che la curatrice Elisabetta Salzotti ha individuato a posteriori nel fattore """"tempo"""", osservando i lavori proposti per la mostra di Palazzo Lucerna di Rorà a Bene Vagienna e realizzati separatamente da Tiziano Ettorre, Giuseppe Formisano, Grazia Gallo, Giorgio Giordano, Emanuele Greco, Daniele Guolo, Marco Odello, Cristina Saimandi, Anna Salomone e Patrizia Stralla, ovvero da dieci artisti di origini cuneesi e non, attivi in città o nel territorio della provincia e accomunati dal loro ruolo di docenti nel Liceo Artistico """"Ego Bianchi"""" di Cuneo. Insieme a loro, espongono anche Alessia Dovero, Federica Sorba, Taci Sparti, Stefano Zavatteri e Gaia Zurlo allievi delle classi IV F, V D e V E del """"Bianchi""""."" -
Gli ultimi frutti dell'estate
Salvatore Vullo attraverso la voce dell'io narrante ci fa scoprire e riscoprire un pezzo di storia del nostro recente passato, che si snoda e si intreccia tra il Piemonte e la Sicilia. Sullo sfondo della prima parte, la disastrosa alluvione del 1994 in Piemonte e le ombre cupe e grevi di tangentopoli. La narrazione prosegue con una discesa nella terra natia, per la malattia e la morte del padre, a ripercorrere e ritrovare simbolicamente il passato e il tempo perduto, scoprire alcune radici, rievocando il conflitto tra generazioni e quello tra padri e figli, e le riflessioni, i vagheggiamenti sui grandi temi dell'uomo: i sentimenti, il dolore, la religiosità, la malattia, la morte, che ci riportano al tema sempre drammaticamente attuale della ""Ospedalizzazione della vita"""". Infine, altre riflessioni e dialoghi dai quali si intravede il contesto politico e sociale di un Paese sempre alle prese con i sempiterni vizi e mali, che non riesce mai a fare i conti con la storia."" -
Ninnananna del temporale
Cosa succede a un orsacchiotto dimenticato al parco nel mezzo di un temporale? Quali straordinarie avventure vivrà Bruno, il coraggioso eroe di pezza protagonista della storia? Rocamboleschi viaggi a piedi fino in Cina o fughe sui velieri dei pirati, corse nel retro di furgoni pieni di dolciumi: davvero c'è solo l'imbarazzo della scelta! E infine, riuscirà mai l'orsacchiotto a ritrovare la via di casa per riabbracciare il suo bambino? Età di lettura: da 3 anni. -
Una vita ribelle. Avventure, cospirazioni e guerre di Giuseppe Torreri detto Torrès
Una biografia di Giuseppe Torreri detto Torrès - un ""personaggio illustre"""" di Corneliano d'Alba, a lungo (per centocinquant'anni) misconosciuto o del tutto ignorato - è resa ardua e impervia per l'assenza di testimonianze dirette (le lettere da lui dirette al padre e ai fratelli da Londra, Marsiglia, Parigi, Lisbona, Barcellona e il suo archivio storico sono andati dispersi e inopinatamente distrutti in seguito a particolari circostanze familiari). Questa biografia si può definire, in larga parte, """"a maglie larghe"""", un racconto indiziario, per alcuni periodi basato su ipotesi non direttamente verificabili o su documenti d'archivio. Resta certa e comprovata la condizione di fuoruscito dal Regno Sardo e di cospiratore, in fuga dalle polizie di tutta Europa: ma questa condizione di """"irregolare"""" aggiunge altre difficoltà interpretative al biografo, che deve misurarsi con frammenti di biografie """"per sentito dire"""" (le voci sul suo conto ripetute in famiglia e raccolte da uno storico di famiglia).. Un personaggio minore del Risorgimento italiano che (per essere tuttavia """"non troppo minore"""") meritava di essere riscoperto dentro l'arcipelago del movimento dei patrioti, dei repubblicani..."" -
Il cuore in Libia
...Quando passavo tra gli arabi mi davano sempre tante cose da mangiare. Passavo in mezzo ai palmeti e tutti mi conoscevano, mi salutavano e mi chiamavano il Cristiano piccolo... Racconto di un legame di amicizia e fiducia tra Ludovico, giovane italiano emigrato in Libia e gli arabi, un popolo con cultura, tradizioni e religione differenti. L'amore di questo giovane italiano per una terra che l'ha accolto quando ne aveva più bisogno, l'ha reso uomo e gli ha permesso di vivere avventure cha mai dimenticherà. Una terra magica, calda ma anche pericolosa, che a un certo punto della vita di Ludovico diventa troppo pericolosa per viverci. Undici anni in Libia che mai verranno dimenticati, che resteranno sempre vivi nella memoria di un uomo che ora, a novantun anni, si commuove al ricordo di quel periodo meraviglioso e difficile allo stresso tempo ...Mai potrò dimenticare quella terra che mi ha rubato il cuore e l'anima. Mai potrò dimenticare i vari episodi della mia infanzia e giovinezza, gli episodi di vita quotidiana e della guerra. Avrò la Libia nel mio cuore finché vivrò... -
Quattro anni fra le «Stelle». Aneddoti e impressioni
Nel 1927, un giovane milanese approda a Hollywood: è il vincitore di un concorso indetto dalla Fox per trovare in Italia un'alternativa a Rodolfo Valentino, divo stellare allora in forza alla concorrenza, e si chiama Alberto Rabagliati (1906-1974). Quattro anni più tardi, la sua carriera d'attore è già finita, stroncata da questioni ""amorose"""". Tornato in patria, il futuro cantante confidenziale pubblica un resoconto diaristico dell'esperienza americana nel 1932. Nonostante risenta già dello stereotipo moralistico, il racconto di Rabagliati mitiga il ritratto della spregiudicata casta delle stars servendosi di un tono canzonatorio e si fa leggere come una sorta di edulcorato precursore di Hollywood Babilonia, per il quale bisognerà aspettare comunque il 1959. Oltre ai bagordi e agli incontri ravvicinati con i divi più noti, l'autore regala vivide istantanee d'epoca, da testimone d'eccezione di quel passaggio epocale e traumatico tra muto e sonoro che dice la complessa realtà del cinema di quegli anni; un cinema di cui Rabagliati riesce a osservare anche i colossali dati economici e produttivi e non solo i retroscena. Nulla sembra sfuggirgli. Tutto nutre il mito hollywoodiano."" -
Ali spezzate. Incidenti aerei sulle Alpi sud-occidentali
Durante il secondo conflitto mondiale sulle montagne del Cuneese precipitarono alcuni aerei militari: cosa accadde al bombardiere Liberator B24-D ""Yankee Doodle Dandy"""" abbattuto in valle Gesso? Che ne fu degli aviatori americani sopravvissuti? 24 luglio 1944: una misteriosa fortezza volante B17-G si schianta, senza uomini a bordo, su Colla piana della Bisalta: dov'era finito l'equipaggio? 2 agosto 1944: un aereo alleato precipita vicino al Viadotto Soleri. Che aereo era? 20 marzo del 1963: il Comet personale del re Ibn Aziz al Saud d'Arabia in volo da Ginevra a Nizza si schianta contro il gruppo dell'Argentera in alta valle Gesso. Di questi incidenti aerei, di altri accaduti nell'immediato dopoguerra e in tempi più recenti, gli autori offrono tutti i particolari dopo una lunga appassionata ricerca che ha prodotto una straordinaria ricchezza di testimonianze, tra le quali anche quelle di alcuni sopravvissuti rintracciati con pazienti indagini oltre l'Atlantico. Questa seconda edizione, notevolmente ampliata, riveduta e corretta, segue dopo diciassette anni la prima (1999) che ha riscosso un notevole apprezzamento."" -
Il viaggio più lungo
Il viaggio più lungo è un liberatorio salto verso l'esperienza del narrare il proprio percorso di vita. Maurizio Merlo, avvocato professionista, propone l'avventura della sua esistenza sotto forma di brevi racconti, storie di personaggi e ambienti con inusuale stile. Ne emerge una toccante e coinvolgente riflessione cui fanno da scenario la Sicilia, terra d'origine e Torino, metropoli capitale dell'integrazione civile e politica della Nazione. Attraverso il cammino di esperienze, quelle siciliane giovanili, e poi quelle torinesi colme di impegno civile e studio, sorge una nuova, inimmaginata, personale visione del mondo. -
Orazio. Piccola storia di un grande amico
"È questa la piccola storia di un grande amico, un bassotto tedesco di nome Orazio che ha vissuto al mio fianco per alcuni anni della mia vita. Era restato solo all'età di quattro anni e io l'avevo adottato esaudendo il desiderio di un amico prima della sua morte, ma lo avrei fatto comunque, perché lo conoscevo da quando era un cucciolo al quale mi ero subito affezionato. Non è certo una storia straordinaria, ma neppure del tutto ordinaria perché la prima parte dell'esistenza del cagnolino era stata alquanto movimentata e il suo carattere speciale aveva reso non banale quella vissuta con me. Di straordinario c'era soltanto lui, collerico, prepotente, viziato, ma anche immensamente dolce, intelligente e fragilissimo. In lui avevo trovato un compagno fedele in un momento molto triste della mia vita e con lui ero riuscito a superarlo. Poi, sulla nostra esistenza, si era abbattuta la sua malattia e io lo avevo accompagnato sino al giorno in cui mi aveva lasciato. Nessuna parte di questa piccola storia è frutto di immaginazione, ogni sua parola è doverosamente vera.""""" -
«Il ricordo pietoso dei vinti»: impegno e realismo in I fatti di Casignana. Un'approssimazione a Mario La Cava
Mario La Cava (Bovalino 1908-1988) è una delle personalità del panorama letterario italiano su cui la critica si è soffermata meno e non sempre con la dovuta attenzione. Autore di un fortunato libro di Caratteri e di altri lavori editi tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Ottanta, lo scrittore calabrese pubblica nel 1974, per i tipi di Einaudi, un romanzo che per stile e contenuti si discosta notevolmente dalla sua poetica: si tratta di I fatti di Casignana, «la storia esemplare di una rivolta contadina nella Calabria degli anni Venti». In totale antitesi persino rispetto alle tendenze letterarie del suo tempo, La Cava sceglie la strada del romanzo storico per narrare l'episodio della strage di Casignana del settembre 1922 e dimostrare le responsabilità dello Stato nell'ascesa fascista. Ma si tratta veramente di una scelta anacronistica? Dal carteggio con Leonardo Sciascia, dai tanti indizi disseminati nel romanzo e dalle interviste emergono volontà chiare e precise: contribuire alla rinascita del romanzo civile, riportare a galla il passato con l'aiuto dei documenti storici, dare voce al popolo, vero protagonista della vicenda. -
Natale in casa Natale. Una favola da colorare. Ediz. illustrata
Vi siete mai chiesti come riesce Babbo Natale a fare tutto il suo lavoro da solo? Per scoprirlo basta leggere ""Natale in casa Natale"""", che ci porta nella sua casa in Lapponia nei giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito. Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. """"Natale in casa Natale"""" è una favola originale, al tempo stesso antica e moderna, che per la prima volta vede la presenza di un personaggio femminile comparire accanto a Babbo Natale. Età di lettura: da 4 anni."" -
Tracce. Un mondo di palla a spicchi
Un soldatino nelle tasche. Una suora che arzigogola un improbabile autocanestro. Un treno che corre veloce sul litorale. Il profumo del tabacco che esce da una pipa. Con un piccolo sforzo di immaginazione, puoi anche sentire il profumo di una palla da basket. L'autore ci porta a spasso nel tempo, nei ricordi di un passato forse anche ingenuo, mescolando sensazioni, personaggi, momenti che possono far riflettere sulla vita che cambia e che si trasforma, sui gusti e sugli atteggiamenti che si modificano. Lo fa sullo sfondo di due elementi su cui si affaccia la sua esperienza: la passione per la pallacanestro e quella per la sua città. Con esse prova a restituirci la semplicità delle cose e l'ineluttabilità del tempo che trascorre e che ci appartiene proprio in virtù della vita vissuta. -
Urlo grafico. Commenti grafici alle notizie del mondo (2017). Vol. 6
Urlo grafico è cultura grafica e parla di quotidianità e avvenimenti attraverso un'immagine. Un notiziario originalissimo, minimale tanto nella grafica quanto nell'essenza giornalistica. Disegna il mondo e le sue sfumature tramite un'informazione. È espressione grafica: sensibile e puntuale narrazione di quanto ci circonda a firma di un occhio privilegiato. Le notizie vengono trattate e riportate nella loro quintessenza, prive di qualsiasi elemento accessorio; al tratto grafico il compito di riempire di senso il tutto, restituendo significato alle parole. I commenti grafici contenuti nella raccolta sono frutto di un anno di intenso lavoro autoriale, in continuo aggiornamento sul sito www.urlografico.it. Questo è il sesto volume del progetto, libro che raccoglie tutte le tavole grafiche realizzate nell'anno 2017. -
Natale in casa Natale. Una favola da colorare
Vi siete mai chiesti come riesce Babbo Natale a fare tutto il suo lavoro da solo? Per scoprirlo basta leggere ""Natale in casa Natale"""", che ci porta nella sua casa in Lapponia nei giorni dei preparativi per la magica notte che tutti i bambini aspettano. Conosceremo la moglie, signora Mamma Natale, che instancabile e armata di santa pazienza dovrà far fronte alle preoccupazioni del marito. Tutti gli anni, infatti, mille imprevisti gettano Babbo Natale nello sconforto per il timore di non riuscire a consegnare in tempo i doni a tutti i bambini del mondo. """"Natale in casa Natale"""" è una favola originale, al tempo stesso antica e moderna... Età di lettura: da 4 anni."" -
Uomini e ombre. #primacheiltempocancellitutto
I ricordi non hanno ordine: vengono e vanno. Col tempo tendono a diventare più numerosi quelli che scompaiono, poi arriva un momento in cui ci si sorprende a scoprire che i più lontani si ripresentano con una nitidezza che manca ai più vicini. Si avverte, allora, come un bisogno di fare qualcosa perché non si perdano irrimediabilmente, quasi un tentativo di sottrarli a questo destino, nella consapevolezza che è comunque una questione personale ma che, forse, può stimolare la curiosità degli altri. Nessun'altra ragione sta al fondo di questo mio viaggio, lungo all'incirca mezzo secolo, tra gli appunti di incontri per lo più professionali con personalità che, facendo un mestiere diverso da quello del giornalista, non avrei potuto conoscere, tanto o poco. Sono stato giornalista quando i giornalisti non erano ancora finiti ""nel labirinto di una tecnologia scagliata senza controllo verso il futuro"""", per dirla con García Márquez. Ma sto sperimentando anche il dopo, tuttora in corso con le sue molteplici incognite..."" -
Pinocchio e le «pinocchiate». Nuove misure del ritorno
"Mettere insieme le persone - evadendo le eccellenti 'adunatine' tanto di moda e magari e talora sbagliandomi, forse un po' troppo fedele alle amicizie e a un più famigliare 'preferirei di no' - è lo scopo di una parte significativa delle mie iniziative come membro dell'Université de Liège: un'istituzione grazie e in seno alla quale o altrove e nello spazio d'un denso decennio soprattutto, tra 2008 e 2017, ho organizzato almeno una trentina di incontri diversamente ma veramente collettivi (convegni, giornate di studio, seminari). Quindici di questi hanno fruttato degli atti, dei volumi di cui sono fiero, curati e/o cocurati per differenti editori, sempre con lo scopo di far squadra, al di là del one shot, e di coinvolgere via via persone di ambiti e scuole diverse, privilegiando oltremodo un approccio interdisciplinare - attraverso il CIPA, fin dal mio primo anno accademico (2002/3), e la sua rivista """"Intervalles"""", in un'occasione per lo meno - e un confronto internazionale, a livello europeo e non solo. In tal senso, in questo volume sono gli Amici di Bordeaux, Lisboa, Madeira, Padova, Perugia, Strasbourg, Udine che aprono, intitolandola per l'appunto, la prima sezione dello stesso, ai loro interventi dedicata e tutta tesa a mettere in atto una serie di documentate ri-partenze, filologicamente e visualmente avvertite a un tempo. Sto parlando di Denis Lotti, Daniela Marcheschi, Matteo Martelli, Maria Cristina Panzera, Fabrizio Scrivano, cui si aggiungono cinque bravi studenti: Julien Delvaux, Valentina Duminuco, Daniele Laino, Edoardo Monsellato, Alexia Spagnuolo. Infine, il volume offre anche i testi di due pinocchiate, la prima antologizzata, la seconda offerta integralmente: Pinocchio nuovo Maciste, di Annunciata Beatrice Arrigoni, e Pinocchio all'inferno. Straordinario viaggio del celebre burattino in compagnia di Dante Alighieri, di Bettino D'Aloja."""" (Luciano Curreri)" -
Da Trotula a Vesalio. Itinerari della medicina in Italia
"La medicina non sarà nata in Italia ma ha percorso tappe decisive del suo sviluppo in Occidente proprio nel Bel Paese, dall'anno mille al rinascimento quanto meno. Il volume di Willy Burguet, francofono poliglotta e amico tenace, prova a ricordarne alcune in seno a una brevità nutrita di divulgazione ma anche di avvertita passione per la cultura italiana tutta: l'opera di Trotula di Ruggiero, la prima ginecologa della storia della medicina, dottoressa della Scuola medica di Salerno; il funzionamento dell'ospedale quattrocentesco della Scala, a Siena; il manuale contro la peste del maestro fiorentino Buonagrazia; l'invenzione veneziana del lazzaretto e della quarantena; la vita straordinaria, a Padova e alla corte di Carlo Quinto, del primo anatomista moderno, Andrea Vesalio. Di più. Il libro tenta di cogliere finanche il significativo ruolo sociale delle confraternite di Firenze e delle scuole di Venezia, soprattutto quello della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia e della Scuola Grande di San Marco. Sono, tutte queste, tappe di un particolare itinerario italiano, di un viaggio nel passato della Penisola compiuto da un umanista che è anche un medico dei nostri giorni; un medico che non esita a mettersi in gioco - linguisticamente e culturalmente - per comunicare qualcosa di più di un pur serio interesse, basato su una documentazione accumulata in tanti anni di onesti studi. Perché si tratta di invitare chi si interessa di medicina e d'Italia a un tuffo nel cuore della storia di una disciplina e di un paese, spesso disastrato dal punto di vista sanitario ma orgoglioso di aver dato un forte impulso a quell'Occidente che in un modo o nell'altro si prende cura degli altri e non li rinnega e annega per vili questioni di razze, di numeri, di lingue."""" (Luciano Curreri)"