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Una blogger in cucina
Veloci, facili, dietetiche e golose. Trova quella che fa per te tra le oltre cento ricette proposte. -
Racconti svizzeri
La letteratura contemporanea svizzera è molto varia e, nel panorama frastagliato che la compone, la narrativa costituisce probabilmente il genere più interessante. Tra gli scrittori delle tre regioni linguistiche principali della Svizzera ci sono dei denominatori comuni, dovuti a una cultura e prospettiva elvetica che li unisce più di quanto la lingua li divida: essere, per esempio, abitanti di un piccolo paese circondato da grandi Stati, animati da una mentalità influenzata dalla democrazia diretta. Quest'antologia offre un percorso costituito da nove lunghi racconti che spaziano dalla letteratura di montagna all'apertura internazionale (e finanche asiatica, nell'ultimo testo). Si tratta, per la maggior parte, di scrittori assai noti in Svizzera e purtroppo non tutti altrettanto noti in Italia: Étienne Barilier, Jacques-Étienne Bovard, Claude Darbellay, Pietro De Marchi, Anna Felder, Charles Lewinsky, Bruna Martinelli, Adolf Muschg e Giovanni Orelli. -
2 storie
La fine degli anni '90 e i primi anni del 2000 raccontati attraverso due storie lontane e non coincidenti, che costruiscono insieme il frammento di un tempo molto vicino, eppure così distante dal nostro presente. -
Per voce sola 13. Antologia del Concorso nazionale per autori di monologhi
L'antologia dei vincitori del Concorso nazionale per autori di monologhi ""Per voce sola"""". Stili e linguaggi diversi per un'esigenza comune: dar voce a storie piccole, talvolta minime, ma capaci sempre di farsi leggere. E - dono prezioso - di farsi ascoltare."" -
La caduta dei gravi. Roma, gli anni Novanta, la fuga
Quanto sembra lontana la Roma degli anni Novanta? Chi la ricorda davvero? I residui della lotta di classe, i negozi che affittavano cd, l'alienazione urbana. E un profondo senso di inadeguatezza. Questo libro ripercorre le strade, le storie e le persone di un quartiere piccolo-borghese della capitale, l'Appio Tuscolano in zona San Giovanni, accompagnandoci dalla fine degli anni Ottanta (il crollo del comunismo, la fine delle ideologie) al nostro presente (la fuga dei cervelli, la crisi economica), e riscoprendo un tempo e uno spazio che sembrano dimenticati ma in realtà sono sempre lì, vividi e lividi, a mostrarci come sia l'oblio il peccato più grande. -
Le alpi marittime nella letteratura dell'Ottocento e del Novecento. Da Ugo Foscolo a Melania Mazzucco
I saggi raccolti in questo volume delineano undici possibili percorsi di lettura di altrettante opere letterarie di Ugo Foscolo, Elisée Reclus, Martin Conway, Conrad Kain, Amy Oakley, Lalla Romano, Pier Paolo Pasolini, Nanni Balestrini, Jean-Marie Gustave Le Clézio, François Maspero e Melania Mazzucco. Nel prendere in considerazione una costellazione di testi provenienti da ambiti linguistici, geografici, culturali e storici profondamente diversi tra loro, queste pagine intendono offrire al lettore una serie di punti di partenza per interrogare la fitta rete di relazioni che collega letteratura e territorio, a cominciare dalla regione transfrontaliera che si estende su entrambi i versanti dello spartiacque principale del settore meridionale delle Alpi occidentali, intorno e oltre il tratto compreso tra il Col di Tenda e il Colle della Maddalena. -
Studi in onore di Giuseppe Papponetti
Questo volume nasce in seno a una ""fedeltà alle amicizie"""" che non è venuta meno negli ultimi, difficili anni di vita dell'amico Giuseppe """"Pino"""" Papponetti (1945-2012). La chiara intenzione di ricordarlo si sposa alla tradizione degli """"studi in onore"""", facendosi atto vitale e concreto, in ogni intervento, con grande libertà. Motore primo dell'iniziativa è Nerosubianco, che ha già saputo accogliere un paio di significative cure di Papponetti in altra collana: Ignazio Silone, Ai piedi di un mandorlo (2009) e Gabriele d'Annunzio, """"L'Abruzzo sono io"""" (2012). L'Université de Liège ha fatto il resto, creando più volte, in Belgio, occasioni di incontro con Pino e altri amici e colleghi. Interventi di: Marco Buonocore, Milva Maria Cappellini, Carlo Carena, Raffaella Castagnola, Lisa Ciccone, Luciano Curreri, Pierpaolo Fornaro, Mariarosa Giacon, Pietro Gibellini, Attilio Mazza, Giuseppe Traina, Antonio Zollino."" -
Mascolinità all'italiana. Cinema, teatro e letteratura
Gli articoli che compongono questo volume sono, per la maggior parte, frutto di presentazioni proposte al convegno annuale della Northeast Modern Language Association, nell'ambito di tre sessioni organizzate dal curatore del libro. I molti contributi di studiosi americani ed italiani hanno evidenziato che la mascolinità italiana è stata e continua ad essere uno dei modelli più usati in campo letterario, filmico e teatrale. Questa immagine della mascolinità italiana, e il mito su di essa creato, sono una naturale conseguenza del patriarcato che continua ancora ad esistere in gran parte dell'Italia alle soglie del XXI secolo. Il presente studio ha lo scopo di analizzare alcuni dei numerosi esempi di mascolinità italiana, fra letteratura, cinema e teatro; esempi che hanno utilizzato (e ricreato) il substrato culturale e sociale nel quale si è sviluppato il mito del maschio italiano. -
Arte organaria a Cuneo. Luoghi dello spirito polvere di suoni
Una chiesa: lo spazio ideale per trasformare il suono in memoria, per addolcire i passaggi musicali più impervi, per fondere, plasmare e nobilitare le cascate di note, per illuminare i vecchi registri d'organo di una luce calda, ambrata, sfumata dalle morbide tinte del Tempo. Una chiesa: un ambiente estremamente suggestivo, in cui spesso convivono volute architettoniche complesse, memorie più o meno leggibili di vecchi affreschi, arredamenti lignei che profumano di passato, e le cui pareti sono impregnate di echi, riflessi, voci e consonanze che è bello immaginare stratificati in un'impalpabile polvere di suoni. Una chiesa: il contesto più idoneo per ospitare una presenza pulsante e inescludibile: l'Organo, ""soggetto vivente che cambia forma e stile di generazione in generazione"""", autentico """"mistero strappato dall'uomo all'armonia del creato"""". Una chiesa... tante chiese... una città; ecco delinearsi un intrigante percorso tra navate e tribune, riverberi d'eco e note senza tempo, storiche volte e consunti fogli d'archivio, alla scoperta di un universo tanto interessante quanto ancora poco conosciuto ed esplorato: la storia, antica e affascinante, dell'arte organaria in Cuneo."" -
Cuneo e la grande guerra
Questo libro, edito nel centesimo anniversario dell'inizio della Grande Guerra, racconta quanto accadeva al fronte e a Cuneo dall'inizio del conflitto in Europa, un anno prima che l'Italia vi entrasse nel 1915, al dopoguerra coi difficili problemi creati dal rientro dei reduci, dalla disoccupazione dilagante e dalla terribile crisi economica provocata da una guerra che ha causato alla nostra provincia oltre dodicimila morti, sino alla Impresa di Fiume di Gabriele D'Annunzio e all'inaugurazione del Monumento ai Caduti di Cuneo al Parco Fresia nel 1922.Il libro segue le tracce, completandolo, del grosso volume ""Figli di questa terra - I Caduti della provincia di Cuneo nella Grande Guerra"""" (1915-1918) che l'autore ha dato alle stampe nel 2005. Gran parte delle notizie contenute in questo libro derivano dalla lettura dei giornali cuneesi editi al tempo della guerra, e dopo questa, che restituiscono un quadro estremamente interessante su come Cuneo e i suoi abitanti hanno vissuto quella lontana e terribile tragedia. Completano il volume una breve analisi statistica sui Caduti di Cuneo, il loro elenco tratto dall'Albo d'Oro e quello dei loro nomi inciso nel Monumento ai Caduti."" -
La finta
Un romanzo erotico. Un intrigo diplomatico-culturale. Una campus novel Italian style. E un intreccio di seduzioni e inganni fra Siviglia, la Spagna e un'Italia immobile e autocompiaciuta. E non molto chiara. -
Ordine di insurrezione. Aldo dice 26x1. La liberazione compie 70 anni
"Uomini che avevano già sostenuto altre battaglie, vecchi alpini dalla corteccia dura e dal cuore generoso. Andavano su a combattere, a duemila metri, con una coperta rattoppata, un pezzo di pane e di formaggio in tasca e una mitragliatrice. Così veramente, io pensavo, il popolo fa le sue guerre, lasciando tridenti ed aratri senza alcuna superiore imposizione, quando si sente in se stesso gli ideali che gli danno la volontà e la forza di combattere. Per questa forza e in nome di questi ideali i valligiani nostri ci hanno lasciato esempi che ci commuoveranno sempre, si sono conquistati il diritto di essere ricordati fra i migliori combattenti della guerra di liberazione. Forse in un lontano domani, qualche altro troverà in un vecchio municipio alpestre la copia di qualche editto di un CLN o un giornaletto partigiano. Ma per colui che lo avrà tra le mani non dovrà esso costituire una sorpresa od oggetto di meraviglia, no, perché questi fatti, queste pagine, di gloria e di sofferenza, di libertà e di eroismo, finché ci saranno esseri che avranno l'orgoglio di essere detti uomini, non dovranno essere dimenticate mai più.""""" -
Per voce sola 2014
Antologia del concorso internazionale per autori di monologhi teatrali. -
Urlo grafico. Commenti grafici alle notizie del mondo. Ediz. illustrata. Vol. 3
Urlo Grafico è un'antologia di elementi che, messi insieme, restituiscono una rappresentazione. È cultura grafica: parla di quotidianità e avvenimenti attraverso un'immagine. Disegna il mondo e le sue sfumature tramite un'informazione. È espressione grafica: sensibile e puntuale narrazione di quanto ci circonda a firma di un occhio privilegiato. Urlo Grafico è la capacità di vedere con la mente una notizia e riuscire a fermarla in tutta la sua crudezza, violenza o spettacolarizzazione attraverso un segno, un colore, un gesto, una parola. È la storia contemporanea che usa il linguaggio contemporaneo. Questo è il terzo volume del blog urlografico.it, libro che raccoglie tutte le tavole grafiche realizzate nell'anno 2014. -
Una goccia d'ambra nella neve
In una piccola città dalla gloria sepolta, freddissima e contaminata, sui cui abitanti incombe l'angoscia di un disastro ecologico, s'incontrano una donna dal fascino inquietante e dal misterioso passato, Sylvabel, e un ragazzo solitario e sensibile, Andreas. La prima sembra percepire l'approssimarsi di una tragedia; il secondo vive con profondo disagio il rapporto con il padre, un usuraio, e con la madre, che nutre verso di lui un desiderio incestuoso. È l'ultimo giorno di dicembre; sulla regione sta per abbattersi una tempesta che, si mormora, altrove ha già provocato morte e distruzione. Un'atmosfera morbosa, da soluzione finale, aleggia su tutto e su tutti. L'odio è l'unico vero dio: e chi non lo adora dev'essere punito. Per questo, quando il padre di Andreas viene assassinato, tutta la città è concorde nel condannare colei che non ubbidisce alle regole degli altri, l'ancestrale capro espiatorio, la strega: Sylvabel. E, con lei, la libertà. -
Per voce sola 2015
Antologia del concorso per autori di monologhi. -
Il prefetto dei ghiacci. Dalla tenda rossa al Polo Nord a Cuneo. Storia di un esploratore polare diventato prefetto di Cuneo
Nel 1928 Umberto Nobile aveva progettato di raggiungere per la seconda volta il Polo Nord con un dirigibile, del tutto simile al Norge, che gli aveva permesso due anni prima di conquistarlo. A bordo c'erano anche l'ufficiale di Marina Adalberto Mariano e il radiotelegrafista Giuseppe Biagi. Sorvolata la sommità del mondo, l'aeronave Italia si schianta al suolo. Dieci uomini e la cagnolina Titina vengono sbalzati sui ghiacci, mentre altri sei restano intrappolati nell'involucro del dirigibile. Nove uomini e la cagnolina erano malconci, ma vivi. Tra questi, vi erano Umberto Nobile, Adalberto Mariano e Giuseppe Biagi... -
La scrittura che pensa. Saggismo, letteratura, vita
"Al saggio capita di dover indossare il volto libero della verità sulle innumerevoli maschere dell'invenzione"""" (dalle pagine introduttive di Gabriele Fichera). La scrittura che pensa: saggismo, letteratura, vita è un libro che nasce grazie all'Università di Liège e mette in scena questa inquieta eventualità, questa generosa, rischiosa potenzialità. Undici critici si mettono sulle tracce di undici diversi autori di scrittura saggistica e inverano l'esperienza di equilibristi imperfetti sul filo teso fra vita e letteratura, storia e pensiero, e lungo quasi un secolo, dal 1929 al 2015. Emilio Lussu, Alberto Savinio, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Satta, Natalia Ginzburg, Franco Fortini, Cesare Cases, Leonardo Sciascia, Angelo Maria Ripellino, Luigi Baldacci, Emanuele Trevi sono seguiti da un gruppo di lettori che ha provato davvero a far squadra, in uno spirito di condivisione e di mutuo sostegno: Cadoni, Curreri, Dalmas, de Leva, Di Gesù, Fichera, Jossa, Mura, Onofri, Tanda, Traina." -
La mosca cieca
Roma, carcere di Regina Coeli: 1 gennaio 1982. Davide Galanti, giornalista mancato, sconta gli ultimi giorni di detenzione. In prigione si è distinto per la sua intelligenza e bontà, tanto che la domanda ricorrente tra i suoi compagni di cella è: ""Come ha potuto un uomo così avere grane con la giustizia?"""" Tutto ha inizio per un libro ritrovato dodici anni prima tra gli scaffali impolverati di un archivio. Un manoscritto contenente curiose parole difficilmente correlabili tra loro: treno... masche... streghe... fuochi... omicidio... fascismo... podestà... mistero. Stuzzicato dalla curiosità Davide inizia a leggerlo. Comincia così un malvagio gioco... un correre """"a mosca cieca""""."" -
Urlo grafico. Commenti grafici alle notizie dal mondo
Sfogliando le tavole che compongono la terza raccolta dei Commenti grafici alle notizie dal mondo, è evidente da subito che Urlo Grafico, in realtà, urla poco o quasi per niente: nessuno sfogatoio, nessuna irruenza comunicativa. Urlo Grafico, al secolo Fabrizio Piumatto, semmai invita alla riflessione su quanto accade nel villaggio globale senza imporre nulla ma con la sicurezza tipica di chi può e vuole insinuarsi in profondità; quasi 200 tavole di delicatissimo cinismo. Il risultato è un originalissimo notiziario, minimale tanto nella grafica quanto nell'essenza giornalistica. Le notizie vengono trattate e riportate nella loro quintessenza, prive di qualsiasi elemento accessorio; al tratto grafico il compito di riempire di senso il tutto, restituendo significato alle parole. I commenti grafici contenuti nella raccolta sono il frutto di un anno di intenso lavoro autoriale, tuttora in corso attraverso il blog urlografico.it, habitat naturale del progetto. Del lavoro di Urlo Grafico colpiscono soprattutto tre cose: lo stile; la capacità di muoversi tra una mole scoraggiante di notizie (selezionando quelle ""interessanti"""") e l'abilità nel restituirle al lettore sotto una nuova veste, tanto nella forma espressiva quanto nella sostanza giornalistica. Il nuovo volume è introdotto da interventi firmati da giornalisti e operatori della comunicazione e dello spettacolo, che per motivi diversi hanno avuto modo di conoscere da vicino il lavoro di Fabrizio Piumatto.""