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Walter Golden e il bosco al di là del mondo
Il giovane Walter Golden vede la sua vita crollargli davanti agli occhi: colpito da una serie di tradimenti che portano alla morte del padre per mano di un clan rivale, salpa verso l'ignoto guidato dalla fugace visione di una giovane schiava, della sua stupenda padrona e del suo mostruoso servitore. Ma la sorte gli è ancora avversa: una violenta tempesta lo trascina fuori da ogni rotta conosciuta, costringendolo ad approdare sulle sponde di una landa misteriosa, la cui esistenza non è segnata su alcuna mappa. Walter scoprirà una terra irta di insidie, civiltà e creature mai viste prima, stregoneria, ma soprattutto inganno. La fermezza d'animo sarà la sua sola arma per scoprire chi sia il Nemico, a dispetto di ogni apparenza: avrà così modo di affrontare la più grande avventura della propria vita, nel tentativo di riscattarsi eroicamente, senza temere di mettere in gioco tutto ciò in cui crede. -
Scrivere a fumetti. Manuale di scrittura creativa e narrazione per immagini
Raccontare significa sempre e comunque compiere delle scelte. La scelta di cosa dire e non dire, di cosa mostrare e di cosa omettere, la scelta del momento, della parola, dell'immagine. Ogni scelta comporta un dubbio, una domanda, e ogni domanda deve generare una risposta. Massimiliano De Giovanni vi svela come realizzare soggetti e sceneggiature professionali per editori italiani ed esteri, e per qualsiasi ramo dell'industria dell'intrattenimento. Attraverso semplici esercizi sarete accompagnati in ogni fase dello sviluppo di una storia, dall'idea iniziale al soggetto, dalla scaletta allo storyboard, fino alla stesura della sceneggiatura. In un mercato alla costante ricerca di nuove idee capaci di catturare l'attenzione del lettore, questo manuale di scrittura per il fumetto vuole stimolare la nascita di nuovi professionisti che sappiano adattarsi alle molteplici occasioni di lavoro ed esprimere al meglio il loro bisogno di raccontare storie sempre nuove. -
Enciclopedia degli spiriti giapponesi
Il Giappone è il Paese dei Mille Dei: la tradizione vuole che praticamente tutto abbia un'anima, inclusi oggetti creati dall'uomo, rocce e piante. Per districarsi all'interno di una tradizione folkloristica tanto ricca e variopinta, che comprende spiriti della natura, spettri, anime vaganti, demoni e divinità tutelari, ci vuole una guida d'eccezione. Shigeru Mizuki, uno dei primi autori riconosciuti del fumetto giapponese e profondo conoscitore della mitologia del suo paese, torna a raccontarci le storie delle misteriose creature del Sol Levante, in un volume enciclopedico di facile consultazione che ci porta alla scoperta di un universo di spiriti ed entità oscure e divertenti al tempo stesso, romantiche ma anche spaventose. -
Candy Candy
America, inizio del Novecento. Mentre trascorre la sua infanzia presso la Casa di Pony, Candice ""Candy"""" White teme di essere diventata ormai troppo grande per essere adottata. Il giorno in cui anche la sua migliore amica Annie se ne va con i nuovi genitori acquisiti, Candy incontra un giovane abbigliato con l'abito tradizionale scozzese che si esercita con la cornamusa sulla collina nei pressi dell'orfanotrofio, e che le dà un consiglio che l'accompagnerà per tutto il resto della vita: sorridere sempre, anche quando tutto sembra andare male. Da quel giorno, il """"Principe della Collina"""" è sempre nei suoi pensieri, ma non lo rincontrerà mai più. Finalmente Candy viene adottata da una ricca famiglia. La aspetta però una brutta sorpresa: il suo ruolo tra le pareti domestiche è quello di compagna di giochi per i pestiferi figli dei padroni di casa. La cattiveria dei due, che odiano il carattere solare di Candy, la sua gentilezza e la sua predisposizione a essere ben accetta da chiunque, si spinge fino a renderle la vita impossibile, ma rincontro casuale con tre meravigliosi ragazzi, i più giovani esponenti di una nobile famiglia di origine scozzese, le permette di dare una svolta imprevista alla sua esistenza. Uno di loro, inoltre, assomiglia incredibilmente al Principe della Collina incontrato anni prima, benché la sua giovane età renda chiaro che non possa assolutamente trattarsi della stessa persona... Da quel momento in poi, le vicende costringeranno Candy a prendere importanti decisioni... Età di lettura: da 10 anni."" -
La città del tempo
È un'intera città errante nello spazio-tempo dai cui portali è possibile raggiungere qualsiasi luogo e istante della Storia. È stata costruita nell'antichità da Faber John, la cui esistenza è persa tra storia e leggenda. È vicina alla propria fine, e sta per disgregarsi a causa della Signora del Tempo. Vivian Smith, un'ignara ragazzina sfollata da Londra durante i bombardamenti del 1939, viene rapita dai giovani Jonathan e Sam e condotta nella loro incredibile Città del Tempo, dove le autorità sembrano più dedite a celebrare riti e cerimonie piuttosto che ad agire concretamente per salvare il luogo in cui vivono e da cui vigilano sulla Storia. Jonathan e Sam sono convinti che Vivian Smith sia in realtà la Signora del Tempo, e pensano quindi di poter risolvere il problema da soli... prima di scoprire che proprio il loro intervento potrebbe aver destabilizzato l'intero corso della Storia! -
Labyrinth
Sarah ha solo tredici ore di tempo per recuperare suo fratello dal Labirinto, dove è stato portato dal perfido Jareth con l'intento di trasformarlo in un goblin e tenerlo con sé per sempre. Ma per raggiungere il castello al centro della Città dei Goblin è necessario affrontare innumerevoli trabocchetti, pericoli e inganni, e correre incontro all'ignoto in un luogo dove nulla è ciò che sembra, e in cui tutto è possibile.Questo volume è impreziosito dalle illustrazioni inedite del grande Brian Frolid e dalle note di produzione dell'indimenticabile Jim Henson. Labyrinth è scritto da A.C.H. Smith, ideato e diretto per il cinema da Jim Henson (Muppet Show, Dark Crystal), prodotto da George Lucas (Star Wars, Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta), sceneggiato da Térry Jones (Monty Python - Il senso della vita, Brian di Nazareth) con la visionaria progettazione artistica di Brian Froud (Fate). -
Mangaka. La vera storia di una fumettista giapponese in Italia
È tempo di bilanci per Keiko Ichiguchi, che sul filo dei ricordi firma questa sua prima autobiografia, raccontando come ha iniziato a fare fumetti, il suo debutto da mangaka professionista, il confronto con un colosso dell'editoria nipponica, fino alla decisione di partire per l'Italia. A rendere speciale questo libro è l'amore dell'autrice per i manga, che l'ha portata a confrontarsi con paesi e mercati differenti. In queste pagine la troviamo bambina, mentre sfoglia il manga di ""Candy Candy"""" e si accende in lei la passione per il disegno. E quando scopre le opere di Ryoko Takahashi, che fanno maturare in lei il desiderio di scrivere. Col tempo la seguiamo entrare ufficialmente nel mondo delle fanzine, dove capisce che i manga non sono solo qualcosa di personale, ma un'esperienza aggregativa. Il sogno di diventare una mangaka la porta a vincere un concorso per giovani talenti indetto da Shogakukan. Ma il passaggio al professionismo richiede sacrifici enormi, ben oltre quelli che un appassionato qui in Italia può anche solo immaginare..."" -
Tutto quello che avreste voluto sapere sui giapponesi (ma non avete mai osato chiedere). Imperdibili curiosità dal Sol Levante
Dopo il successo di ""Non ci sono più i giapponesi di una volta"""", Keiko Ichiguchi continua a documentare la sua vita nomade in questo nuovo saggio dal clima familiare, che racconta il Giappone attraverso uno sguardo insolito e inaspettato. Attraverso piccoli e grandi avvenimenti storici, l'autrice ci svela la cultura di un popolo che ha saputo superare ogni difficoltà, dall'epoca del samurai al progresso contemporaneo. In questo nuovo vademecum, i cultori del Sol Levante scopriranno a chi sono ispirati alcuni celebri personaggi di manga & anime, com'è nata la parola otaku. I segreti del teatro Takarazuka, la quotidianità di una geisha, l'origine delle divinità più popolari e quelle di tanti mononoke che popolano i film di Hayao Mlyazaki."" -
Fuoco e cicuta
Compiuti diciannove anni Polly Whittaker si rende conto che gran parte dei suoi ricordi sono confusi, come se due memorie differenti fossero sovrapposte una all'altra. I suoi ricordi più vividi riguardano infatti la scuola, gli amici, la famiglia e le ordinarie vicende quotidiane. La parte di memoria che sta riaffiorando poco alla volta nella sua mente, invece, le racconta di aver assistito a eventi estremamente insoliti e bizzarri a partire dal giorno in cui, ben nove anni prima, si introdusse nella grande villa vicino a casa della nonna per assistere senza invito a una riunione da cui tutto ebbe inizio, fra cui l'amicizia con Tom Lynn. Fu proprio grazie a costui, ricorda Polly, che scopri l'amore per la lettura e la scrittura, e furono queste due attività a portarla al centro di un vortice di misteri, fra cui quello più grande: perché oggi nessuno si ricorda più di Tom Lynn? È così che Polly si rende conto di dover risolvere l'enigma al più presto, per avere la possibilità di ritrovare il suo amico e, probabilmente, per salvare anche se stessa... -
La ragazza che saltava nel tempo
La scuola è ormai deserta dopo la fine delle lezioni, ma dal laboratorio di scienze proviene un rumore di vetri rotti. Da una provetta in frantumi fuoriesce uno strano profumo che però la giovane Kazuko Yoshiyama ritiene di conoscere, e che le fa perdere i sensi. Dal giorno successivo niente è più lo stesso, e quando diversi fatti misteriosi iniziano ad accaderle intorno, Kazuko scopre accidentalmente di essere in grado di tornare indietro nel tempo di diverse ore, permettendole così di indagare su cosa abbia generato in lei quell'incredibile potere. Ciò che sta per scoprire, però, va al di là di ogni possibile immaginazione... All'interno del libro sono inoltre presenti i due racconti brevi ""La vera essenza degli incubi"""" e """"Infinite dimensioni parallele"""", per un tuffo nel brivido e nel mistero 'ai confini della realtà'! Età di lettura. da 10 anni."" -
La leggerezza. Modes d'emplois
Parlare di leggerezza non è facile, e ricercarla e usarla è difficile. Quali sono i modes d'emploi della leggerezza? Quali sono le ""istruzioni per l'uso"""" che potremmo seguire per imparare a frequentarla, a viverla, come facciamo col nostro corpo, con la nostra testa, con i nostri salti, voli, sogni, desideri, pensieri? Saggi e saggisti, poeti e poesie, artisti e immagini, semiotici alle prese con gli angeli in fotografia, studiosi di cinema impegnati col comico negli anni del regime e filosofi che affrontano la 'pesantezza' della metafisica, prosatori della brevità e critici-scrittori di lumi antichi e moderni, tutti ci danno, a loro modo, dei modes d'emploi, che producono spesso delle forme della leggerezza a contrasto, levitas versus gravitas."" -
Za la mort
Nel 1925 Za la Mort, eroe del cinema muto italiano, diventa protagonista di un romanzo cinematografico dal titolo eponimo. Chi lo scrive è il suo creatore, Emilio Ghione, regista e attore che ha conosciuto, negli anni della Grande Guerra, fama internazionale. Ghione è anche l'interprete di Za la Mort: un connubio totale che segna, nel bene e nel male, la sua carriera. Con il dopoguerra, il cinema italiano vive una grande crisi. Molti beniamini del pubblico sono costretti ad abbandonare le case di vetro per sempre o a emigrare in Germania. Tra questi ultimi troviamo anche Ghione, che a Berlino gira un film, ""L'incubo di Za la Vie"""" (1924), alla base di questo romanzo. Ma già l'anno successivo rientra in Italia. """"Za la Mort"""" è pubblicato in appendice a """"Il Mondo"""" di Amendola e poi riedito nel 1928 da Nerbini, illustrato dal grande Giove Toppi, nella versione definitiva che qui riproponiamo. Ghione morirà due anni dopo, alle soglie del cinema sonoro. Giacché i film di Za risultano in larga parte dispersi o incompleti, il romanzo (assieme al successivo """"L'ombra di Za la Mort"""") è l'unica sua avventura giunta integra ai giorni nostri."" -
La linfa nelle vene. Alberografie a Nord-Ovest lungo gli itinerari dei grandi alberi
La linfa nelle vene abbraccia i percorsi editoriali dei precedenti volumi ""Le bocche di legno"""" e """"Terre di grandi lberi"""", le cui edizioni e successive ristampe sono andate presto esaurite. Si tratta di un viaggio fisico e linguistico nei meandri del paesaggio delle regioni del Nord Ovest d'Italia, in quel golfo di boschi, rocce, acque e terre che si dispiega fra le vette delle Alpi e il Mediterraneo, un ventaglio naturale fatto di biodiversità climatica, calando dai boschi di faggio e castagno alle pianure di pioppo e agricoltura intensiva, dai laghi alle città, dalle coste alle riserve, dagli uliveti ai vigneti, dalle risaie alle abetine. Una ricerca che ha impegnato quotidianamente e per anni Tiziano Fratus, classificando, mappando, misurando, fotogra-fando, descrivendo, ma soprattutto testimoniando la sua profonda passione per la salvaguardia e la conoscenza dei grandi alberi, creature secolari o millenarie arenate sulle cime delle Alpi, nelle geometrie dei giardini storici, negli spazi delle riserve naturali. Sessanta mondi e sessanta itinerari per il cercatore di alberi che alberga in ogni lettore."" -
Joseph Durandy. Presidente del consiglio generale delle alpi marittime e pioniere della regione transfrontaliera tra Nizza e Cuneo
Joseph Durandy (1834-1912) è stato un personaggio di primo piano nel mondo politico ed economico nizzardo tra la fine dell'Ottocento ed i primi anni del Novecento. Presidente del Consiglio Generale delle Alpi Marittime ed ingegnere della città di Nizza, formidabile imprenditore e finanziere, membro di parecchie società nizzarde che davano lavoro a centinaia di operai ed impiegati, fu anche filantropo e pioniere dello sviluppo socio-economico della zona transfrontaliera tra Nizza e Cuneo, dove si estendevano le sue proprietà ed attività imprenditoriali. Fu tra i primissimi propugnatori del collegamento ferroviario tra Cuneo e Nizza. Nel centenario della morte il prof. Denis Andreis, membro dell'Acadèmia Nissarda, ne ricostruisce in questo testo la biografia con inedite fonti d'archivio e lo storico Walter Cesana illustra nella prefazione la parte legata alla villa Durandy di Borgo San Dalmazzo. -
Rendiconti. Cuneo 2012
Chi lo dice che Cuneo è una ""città morta""""? Che non succede mai nulla? """"Rendiconti 2011"""" racconta un anno di avvenimenti, scritture, immagini, proposte. Un almanacco cuneese che sorprende, stupisce, talvolta incanta. Un altro modo, inedito, di guardare la città. Per riscoprirla."" -
«L'Abruzzo sono io»
Possesso perenne acquisito durante gli anni dell'infanzia e i continui ritorni nella regione natìa, l'Abruzzo concreto e talvolta rude, indubbiamente caratteristico, si trasfigura nella penna di d'Annunzio in spazio metastorico. Diventa cioè la dimensione mitica, in dialogo continuo con la classicità greca e ancestrale, in cui sia le ambientazioni sia i personaggi delle prose o dei versi trovano spontaneamente il loro posto e spessore. Tra le pagine del Notturno, del Libro ascetico o del Segreto si disegna, per esempio, il ritratto della madre, che incarna l'origine per antonomasia e determina il continuo nostos ad essa, reinterpretato liricamente nel focolare domestico di Itaca e nel viaggio in Grecia di Maia.La conoscenza approfondita di d'Annunzio come dell'Abruzzo ha calato a tal punto Pino Papponetti nell'opera del suo conterraneo che, in piena obbedienza alla norma dannunziana, egli può condividere col Vate la formula qui protagonista: ""l'Abruzzo sono io""""."" -
Antichità/Unità. Storia, cultura e cinema in Italia
L'idea è questa: recuperare, in modo più o meno brillante e originale, quanto del dato antico partecipi alla nostra Unità, al processo che la sancisce storicamente e culturalmente, anche in prospettiva, ovvero con uno sguardo ai nostri giorni. Si passa dal Canto degli italiani e dai classici come enciclopedia culturale dell'Italia a un antico racconto per pensare le italiane, dalle novelle di Pirandello a d'Annunzio e a Svevo, dal cinema al graphic essay. Quasi sempre Antichità e Unità sembrano accompagnarsi e sposarsi, nel bene e nel male, con divorzi, tradizioni la cui presa dobbiamo spezzare come una catena, fra poetiche dell'italianità e frammentazioni del mito risorgimentale. Interventi di: Maurizio Bettini, Licia Ferro, Bart Van den Bossche, Giuseppe Papponetti, Mara Santi, Fulvio Orsitto, Luciano Curreri e Giuseppe Palumbo (e con lettere/letture/recensioni di Anna Dolfi, Riccardo Donati, Vittorio Frigerio). -
Le briciole
Quattro storie diverse si incrociano sfiorandosi nella quotidiana esistenza del vivere urbano. Un suadente richiamo africano le avvolge, il mistero attende il lettore dietro l'angolo. -
La collezione Giulio e Vanna Ferrero. Un patrimonio per la città. Ediz. illustrata
L'esposizione dei dipinti e di una scelta di mobili e arredi della collezione Giulio e Vanna Ferrero risponde alla volontà dell'Amministrazione di rendere omaggio alla memoria del dottore odontoiatra cuneese che, con lascito testamentario regolarmente registrato, ha assicurato alla sua Città, e quindi a tutti i cuneesi, un patrimonio personale di pregio. Le sale al primo piano di Palazzo Samone costituiscono la location più accogliente per proporre, alla comunità cittadina e all'ampio pubblico di visitatori appassionati di arte e di antiquariato, una mostra che svela l'ambiente di casa e le preferenze artistiche di una famiglia benestante e generosa, colta e riservata. -
Il fuoco nella pineta
A 150 anni dalla nascita e 75 dalla morte di Gabriele d'Annunzio, la sua produzione artistica continua a riservare ""sorprese"""" e scoperte che spaziano da carteggi, scritti e opere più o meno compiute. Fra queste, Il fuoco nella pineta, ripresentato qui nella sua veste originaria, rappresenta un affascinante esempio nel quale convergono, oltre agli elementi bibliografici, aspetti biografici e storici che concorsero prima a frenarne la pubblicazione per circa 10 anni e successivamente a dettarne la """"riscrittura"""" nelle pagine del Notturno. Rileggere e addentrarsi nel manoscritto rappresenta una sorta di incursione nel laboratorio dannunziano, nel suo modus scribendi e al contempo nei complessi avvenimenti che segnarono gli anni fra il 1911 e il 1921. Filo rosso, la metamorfosi di una mancata, ma potenziale, favilla che, dopo un decennio, vide la luce fra le ombre del Notturno.""