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Gasnero. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
"Il mio percorso artistico rimane studiare, conoscere, capire e raccogliere le storie di vita e delle comunità che si sviluppano intorno a un tema o a un problema. Il libro è pensato in due parti: la prima è dedicata alla Tap, la seconda alla centrale elettrica a carbone di Cerano, che si trova vicino Brindisi. La questione Tap è nelle cronache italiane da tempo, io ho la mia idea e senza dubbio sono per il no, perché credo che il gas sia un approvvigionamento energetico antiquato. Il mondo va in un’altra direzione. Nel libro ho scelto di narrare attraverso fotografie, disegni e pitture alcuni fatti relativi al territorio, all’immagine e alla percezione che noi abitanti abbiamo di quel territorio. Questo perché è fondamentale documentare la trasformazione del luogo che in ogni caso ci sarà e di fatto è già in atto con il presidio militare costante attivo dall’estate 2017. Per il progetto di Cerano ho raccolto le testimonianze del comitato No al carbone, a cui mi lega un forte rapporto. Mi hanno aiutato a realizzare il video 'Raccontami di Cerano, 2010'. Tre anni dopo abbiamo realizzato la performance 'C’erano anche loro'."""" (L'autore)" -
Franco Simongini. L'atto poetico di documentare l'arte
Franco Simongini (Roma 1932-1994), poeta, scrittore e regista, ha inventato un nuovo genere di documentario d’arte che coinvolge gli spettatori nell’assistere alla nascita di un’opera d’arte, come se fosse un evento di cronaca o sportivo raccontato in diretta. Simongini ha saputo collegare il linguaggio cinematografico, fondato sul montaggio, con quello del piccolo schermo, basato sulla diretta televisiva. Ciò che però univa la sua attività poetica alla documentaristica d’arte era la ferma convinzione che l’occhio del poeta e quello del regista coincidono, col fine di svelare gli aspetti inattesi e spesso straordinari di una realtà che si presenta priva di schemi preordinati o di pregiudizi, come suggerivano nel secondo dopoguerra le pellicole di De Sica, Zavattini e Rossellini. [...] Simongini aveva compreso che non solo la realtà ma anche l’arte doveva essere colta direttamente, secondo la specificità del medium televisivo, senza intervenire con eccessive modificazioni del montaggio o particolari angolazioni di ripresa. -
San Servolo. L'isola del design. Ediz. italiana e inglese
"L'idea di VID Venice Innovation Design nasce proprio dalla volontà di fare sintesi tra pubblico e privato, tra capacità artigianali e artistiche, tra manifattura di precisione e di ricerca realizzate in un luogo di respiro internazionale di grande bellezza, aperto al mondo culturale e imprenditoriale più dinamico com'è oggi l'Isola di San Servolo""""." -
70 esercizi di solfeggio cantato nelle chiavi antiche. Vol. 1
Dieci esercizi di lettura cantata per ogni chiave per prove d'esame. -
Come l'olio extavergine d'oliva. I miei veri colori
La narrazione al femminile di vite diverse, in grado di far luce sulla propria essenza. -
Le péril extrême! Le battaglie napoleoniche di Salò, Lonato e Gavardo. Luglio-agosto 1796
La ricostruzione degli scontri gardesani fra francesi e austriaci durante la prima Campagna d'Italia di Napoleone, con documenti, iconografia, cronache reggimentali, diari inediti. -
Rapsodia familiare in tre tempi. Uno sguardo sulla vita
Il diario della lunga vita di Bianca Daller Gritti, ragazza di famiglia tedesca cresciuta in Italia, insegnante, moglie e madre, che con disincanto racconta la propria biografia sino alla morte avvenuta nella strage di piazzale Arnaldo di Brescia il 16 dicembre 1976. Volume edito in occasione del 40° anniversario della strage. -
Per amore e desiderio. Lettera all'uomo che sarai
Quello di scrivere ""a coloro che verranno"""" è molto più che un genere o uno stile letterario. Quando l'autore è animato da forte passione civile, questa tecnica di scrittura può diventare un vero e proprio esercizio di responsabilità, rivolto alle generazioni future ma anche ai lettori di oggi. È il caso di questo libro, pensato e scritto come una lettera di una nonna al nipotino che sta per nascere, in cui la forma stessa della lettera è molto più di un mero escamotage retorico. Si tratta di un vero e proprio dono che l'autrice fa al nascituro, un modo straordinario (cioè bellissimo e non ordinario) di """"prendersi cura"""" di lui e dell'uomo che sarà."" -
La società dei devianti. Depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti, cristi in croce e anormali d'ogni sorta...
Ho vissuto metà del mio tempo nei luoghi dove si deposita la follia più indesiderata e tutta la possibile devianza dalla norma. E ho visto, da questo luogo privilegiato, in che modo gli uomini si trasformano, sia i curanti che i devianti. Si chiude con queste crude storie che raccontano il mal di vivere della nostra epoca la trilogia della riluttanza iniziata con ""La fabbrica della cura mentale"""" e proseguita con """"Il manicomio chimico"""". A partire dalla sua frequentazione quotidiana con la sofferenza psichica, Cipriano si misura con quella stanchezza esistenziale, sbrigativamente definita depressione, che la nostra società antropofaga prima alimenta e poi cerca di etichettare con quel furore diagnostico e categoriale che le è proprio. A ogni deviante la sua etichetta, medica o psichiatrica, ma anche sociologica o giudiziaria, che così diventa una sorta di tatuaggio identitario, un destino imposto da cui tutto il resto deriva: gli obblighi, i percorsi, le scuole, le cure, i farmaci, le prigioni, ciò che ognuno potrà o non potrà fare (ed essere) nella sua vita."" -
Anarchia e potere nella guerra civile spagnola (1936-1939)
Nel contesto di una feroce guerra civile tra fascismo e antifascismo, un radicato e forte movimento libertario prova a realizzare, nelle zone in cui il golpe militare è stato sconfitto, quella società di liberi e uguali per la quale si è sempre battuto. Vengono così sperimentate migliaia di collettivizzazioni urbane e rurali, e parallelamente viene combattuta una ""guerra antimilitarista"""" basata sulle milizie volontarie. Questo peculiare intreccio di guerra e rivoluzione incide profondamente sul contrastato rapporto con il potere che segna l'azione anarchica e anarcosindacalista dell'epoca. A otto decenni da quelle vicende, questo libro racconta l'ultima rivoluzione europea, insieme ai tentativi pragmatici e talvolta contraddittori messi in atto dai suoi protagonisti libertari."" -
L' oppio del popolo
"Quanti sono gli italiani che vivono di «cultura»? Sono - anzi siamo - milioni, ben piazzati nelle scuole di ogni ordine e grado, nei giornali, nell'editoria, nello spettacolo, nella televisione, nelle radio, nei blog, nei musei, nei festival, negli assessorati alla cultura, nel turismo, nella pubblicità... Siamo la più grande «fabbrica» del paese, pur se privi di qualsivoglia identità collettiva. Un gran giro di soldi, un gran giro di chiacchiere. Ma al di là del peso economico, non sarà che il sistema di cui facciamo parte - di cui siamo complici - si serve di questo eccesso di cultura anche per distrarci dal concreto agire collettivo, intontendoci di parole, immagini, suoni? Non è certo di questa cultura spettacolarizzata e manipolata che abbiamo bisogno, ma di una cultura critica che sappia guardare al mondo con lucidità e, soprattutto, con l'aspirazione a farsi corpo, azione. Una cultura, o meglio una pluralità di culture, che sappia disintossicarsi dai ricatti e dalle lusinghe del Potere per capire e, di conseguenza, per fare""""." -
Disinventare la modernità. Conversazioni con François Ewald
I politici snocciolano sempre più spesso presunti ""dati scientifici"""" nei loro discorsi. Conservatori o progressisti che siano, tutti si affannano ad assicurarsi il sostegno di qualche """"dato certo"""", fornito da """"esperti"""", per le loro opinioni e per le loro decisioni. Come se vi fossero certezze sui fatti e univocità di interpretazioni. Le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche hanno contribuito a creare il mondo moderno. L'hanno reso più vivibile e confortevole. Ma nessun esperto, nessuno scienziato può controllare e prevedere ogni cosa. E gli """"effetti collaterali"""" dello sviluppo si moltiplicano e amplificano. Che fare? Che fare se l'intreccio di fatti e valori sembra destinato a riproporsi, a dispetto del progresso e della modernità, e diversi sistemi di valori si affrontano? In queste brevi conversazioni Latour delinea una risposta forte. Bisogna """"disinventare"""" la modernità e costruire spazi di mediazione, di negoziazione fra diverse culture, saperi e tradizioni. Solo attraverso l'idea di un mondo comune è possibile comprenderne la pluralità."" -
Rojava una democrazia senza stato
Nonostante il brutale conflitto in corso, il Rojava curdo-siriano sta consapevolmente sperimentando forme di democrazia diretta in grado di proporre a un Medio Oriente martoriato un modelLo di società antagonista sia ai regimi dittatoriali alla Assad sia ai regimi teocratici alla ISIS. Rifacendosi al confederalismo democratico elaborato dal leader curdo Abdullah Òcalan, detenuto in un carcere turco dal 1999, la popolazione del Rojava ha iniziato ad autogovernarsi attraverso una rete di assemblee e consigli in cui vengono decisi aspetti cruciali della vita sociale come l'autodifesa militare e l'amministrazione della giustizia. Questa visione non-statale dell'organizzazione sociale, fortemente influenzata dal municipalismo libertario di Murray Bookchin, si rivela rivoluzionaria anche per il contributo fondamentale delle donne, che partendo dalla critica della disparità uomo/donna sono arrivate a identificare nello Stato il principio organizzatore da abbattere. Si viene così a delineare una democrazia senza Stato del tutto sperimentale che può diventare un modello sociale esportabile in tutto il mondo. -
L'ecologia della libertà
“L'ecologia della libertà”, opera della maturità intellettuale di Bookchin, si conferma a distanza di decenni dalla sua uscita un grande classico del pensiero utopico contemporaneo. Il libro spazia dalla biologia all'economia, dalla storia delle religioni all'antropologia, delineando un grande affresco libertario che ripercorre il contrastato rapporto tra umanità e natura alla luce di un altro contrastato rapporto, quello tra dominio e libertà. E postula, dopo lo storico emergere e affermarsi nei millenni del principio gerarchico, la sua dissoluzione, proponendo un'appassionante versione sociale dell'ecologia che va ben al di là del banale ambientalismo conservativo e conservatore oggi prevalente. -
La libertà degli uguali
Agitatore instancabile, attivo protagonista delle innumerevoli rivolte che scuotono da un capo all'altro l'Europa del suo tempo, Bakunin appare come il perfetto prototipo del rivoluzionario ottocentesco. Ma non è stato solo questo: è stato anche un acuto pensatore, ancor oggi capace di parlare alla sensibilità contemporanea. Questa scelta antologica propone alcuni testi decisivi per la formazione del socialismo libertario, testi che ci restituiscono tutta la sua attualità. A partire dalla critica del mito della scienza, fatta in pieno positivismo, per arrivare all'innovativa proposta di un'educazione integrale che combini lavoro intellettuale e lavoro manuale, o alle straordinarie anticipazioni sull'avvento di una nuova classe - gli emergenti ceti tecnoburocratici - implicito tanto negli sviluppi del capitalismo manageriale quanto nelle tesi marxiste sulla «dittatura del proletariato». -
Pirati e sodomia
"Pirati e sodomia"""" non cerca di dimostrare l'ovvio, cioè il larghissimo ricorso alle pratiche omosessuali in quelle affascinanti comunità di rudi uomini di mare e temerari fuorilegge, in perpetua navigazione o precariamente insediati nelle isole caraibiche. Burg cerca invece di capire come e perché i comportamenti omosessuali fossero in quelle comunità non semplicemente tollerati, ma considerati normali (e assolutamente «normali» lo erano in senso statistico). E non solo per carenza di più desiderabili alternative, come verrebbe da pensare. Pur trattando di fatti e persone del diciassettesimo secolo, l'approccio, il senso e la metodologia di questa ricerca - che coniuga rigore documentaristico e schietta disinvoltura di linguaggio e interpretazioni - sono riferibili, più che alla storia, agli ambiti della psicologia, della sociologia e dell'antropologia. E, perché no, della letteratura." -
L' anarchia selvaggia
Da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? Come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande cruciali Clastres - smantellando un consolidato pregiudizio etnocentrico - interroga le società ""selvagge"""", che non considera affatto degli insiemi sociali primitivi costretti a evolvere nella direzione della gerarchia e della divisione sociale per accedere alla civiltà. Il tratto peculiare che emerge dalle sue ricerche e riflessioni è che le società """"selvagge"""" resistono coscientemente a qualsiasi accumulazione del potere al proprio interno, proprio per evitare che la disuguaglianza possa insinuarsi nel corpo sociale. E lo fanno ponendo i propri capi tribali sotto il segno di un debito verso la comunità che impedisce al loro desiderio di prestigio di trasformarsi in desiderio di potere. Sono appunto questi capi senza potere che esprimono compiutamente la filosofia politica del pensiero selvaggio, il suo essere non senza ma """"contro"""" lo Stato. Introduzione di Roberto Marchionatti."" -
Come vivere con gli altri senza essere né servi né padroni
Con il suo linguaggio visivo semplice e asciutto, Friedman compila questo piccolo manuale dell'utopista concreto che con stile apparentemente ingenuo, ma in realtà efficace e diretto, suggerisce i modi per vivere insieme agli altri senza dominare e senza essere dominati. Attraverso schizzi tanto ingegnosi quanto essenziali e una grafia che è parte integrante del disegno, l'autore mette a nudo i meccanismi che stanno alla base dei rapporti interpersonali. E così porta allo scoperto quei rapporti gerarchici e di potere che si riproducono inavvertitamente nello spazio pubblico e nelle relazioni interindividuali, proponendo alcuni modi pratici - tutti da sperimentare - per aggirarli o neutralizzarli. Ovvero per imparare a vivere in una società orizzontale senza servi e senza padroni. Prefazione di Manuel Orazi. -
I transiti di Lilith. Per liberarci dai condizionamenti e tornare all'origine della nostra vera essenza
Lilith è un principio astrologico che rappresenta le forze primordiali, l'impulso creativo della vita, il potere inconscio che si ribella a secoli di schiavitù. È la forza dirompente verso la giustizia e la parità, verso la libertà e la seduzione, verso la disubbidienza e la liberazione dai vecchi schemi che ci spinge a trascendere. I transiti di Lilith sul nostro Cielo natale si fanno sentire in modo sottile ma dirompente, perché rivelano tutto ciò che è falso, riportano all'origine il nostro essere autentico e ci aiutano a superare i limiti della nostra coscienza personale. Per essere più veri abbiamo bisogno di fare spazio al cambiamento e per costruire questo spazio a volte Lilith deve demolire, distruggere, liberarci dalle maschere e creare il vuoto necessario a ospitare il nostro nuovo essere, la nostra rinascita. Questo principio porta con sé una potente influenza creativa che si manifesta soprattutto quando agisce da catalizzatore contemporaneamente ai transiti dei pianeti lenti. In questi momenti Lilith attiva processi vitali liberatori, trasmettendo il coraggio di agire costruttivamente per apportare cambiamenti inevitabili alla nostra crescita personale. -
Orientamento scolastico e professionale con l'astrologia. Per consigliare i giovani nelle scelte della vita
Se c'è una cosa che l'analisi astrologica riesce a fare benissimo è descrivere il temperamento e le attitudini di una persona. E dunque, perché non sfruttare questa peculiarità della materia per conoscere i nostri talenti e migliorare davvero la nostra vita? Studiare gli argomenti che ci interessano profondamente, fare un lavoro che ci piace vuol dire essere realizzati e, di conseguenza, molto più felici, più allineati al tipo di energia che ci anima. Seguiamo le nostre stelle e raggiungeremo gli obiettivi, il successo e la nostra realizzazione. In questo libro vengono forniti gli strumenti utili per individuare, dalla lettura del Tema natale, le attitudini personali e consigliare i giovani nelle scelte scolastiche. Il testo è di aiuto anche quando si decide di compiere una svolta in campo professionale perché ci si accorge che il proprio lavoro non è più quello che si desidera. Conoscere se stessi permette di percorrere le strade più consone alla propria natura e di sperimentare le infinite possibilità a disposizione.