Sfoglia il Catalogo ibs024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2881-2900 di 10000 Articoli:
-
Io e te/lui, insieme, per sempre. Come un figlio cambia la relazione di coppia
Con la nascita di un figlio si mette in discussione la grande promessa: ""Io e te, insieme, per sempre"""". Infatti """"lui"""" - il figlio - si metterà immediatamente al posto del padre e la coppia dovrà lottare per tenere """"insieme"""" e """"per sempre"""" quel che rimane della promessa. Il libro si rivolge direttamente alle coppie che aspettano o che hanno appena avuto un figlio (non necessariamente il primo) e ha la volontà di far comprendere e quindi prevenire i comuni errori che portano al conflitto e troppo spesso alla rottura della coppia. Si trattano temi come il tradimento, il sesso e il perdono, in chiave metodologica, sotto forma di manuale d'uso."" -
La maledizione del joker
Esiste una maledizione sulla figura del Joker, nemico numero uno di Batman, che dalla carta al cinema uccide e compie stragi ridendo con il suo largo sorriso rosso come una cicatrice? Joker come trickster, ingannatore, truffatore. Dalle origini del clown circense, il suo sviluppo e il suo lato negativo, al terrore che si può provare guardandolo, chiamato coulrofobia. Davvero gli attori che lo hanno impersonato hanno sofferto di questo ruolo? Dai video terrificanti di Matteo Moroni che spopolano sul web, a It, romanzo di Stephen King e poi film culto dell'orrore. Dai suoi natali come fumetto nato dalla penna di Jerry Robinson, per approdare al Joker cinematografico di Jack Nicholson, agli incidenti sul set e alla morte del giovane attore premio Oscar postumo Heath Ledger. Joker è davvero il clown malefico che uccide sul set e nella vita? -
La Costituzione della Repubblica italiana
La Costituzione italiana è stata approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, promulgata il 27 dicembre 1947. Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria entrata in vigore il 1° gennaio 1948. -
Ersilio Tonini. Il vescovo giornalista. Con DVD-ROM
Il profilo storico di una delle figure più inconsuete della Chiesa italiana del secondo Novecento, Ersilio Tonini (1914-2013). La ricostruzione della vicenda biografica del cardinale è accompagnata dallo studio della sua riflessione sulla comunicazione sociale, sulla base del suo decisivo apporto giornalistico e umano in alcuni momenti fondamentali della società italiana: il secondo dopoguerra, il rapimento Moro e la strage della nave Elisabetta Montanari nel porto di Ravenna. Sono momenti accomunati dalla messa in discussione di valori fondamentali della convivenza civile e umana dove emerge la grande personalità e sapienza profetica del cardinale. Doti che hanno reso il “vescovo-giornalista” interprete della cattolicità di fronte all’opinione pubblica italiana. -
L' arte della beccaria in Romagna
In questo libro l'autore Gilberto Villa descrive le vicissitudini e le abitudini secolari nello sfamare con le carni la popolazione locale. I fatti si svolgono in un contesto romagnolo per le usanze e gli attori, ravennati ma ancora forlivesi o cesenati o imolesi e perfino bolognesi. Qui il piacere della ""ciccia"""" e la sua cultura si accomunano a quella del pane, della pasta all'uovo fatta in casa e anche del pesce. Si vede crescere una spontanea piramide alimentare, che poggia sui primari prodotti locali. Con essa e con le credenze dietetiche o salutari del tempo, si diffondono i mangiari tradizionali. Carne sì, carne no: appartiene al dibattito odierno. Si può rinvenire soprattutto la storia materiale di un'arte o mestiere, che si tramanda fino ai nostri giorni. Dietro tutto sta il personaggio del macellaio con le sue connotazioni popolaresche, con la braciola di castrato e la susèza mata, ma anche con l'abilità chirurgica di tagli culinarisempre più raffinati."" -
Le tremende. Donne di Romagna dal liscio al rock e avanguardie
Deejay, musiciste, cantanti, performer: tutte donne, tutte controcorrente. Fuori dalle definizioni, ""Le tremende"""" di Romagna si sono raccontate a voce alta, sfidando luoghi comuni e stereotipi. Con la voglia di farsi apprezzare per le capacità musicali, la passione, la grinta e non perché sono piacevoli da guardare. Che in mezzo ci sia una batteria o una consolle, poco importa: la frase """"suoni come un uomo"""" non vorrebbero mai sentirsela dire. E le loro scelte di vita, così eterogenee o a volte fuori dal comune, non vorrebbero fossero messe in discussione."" -
Renato Casaro. The art of movie painting-L'arte di dipingere il cinema. Ediz. a colori
Il volume raccoglie una selezione di opere di Renato Casaro, suddivise in 200 dipinti a colori, dai quali poi sono state tratte le immagini dei poster dei film, di locandine e manifesti, riprodotti fotografando gli originali tipografici e in schizzi preliminari inediti. Si tratta di un viaggio che, attraverso la sua vita artistica racconta l'evoluzione dell'arte cinematografica e il suo mutamento nel tempo. -
Ersilio. Il Cardinal Tonini, i media come pulpito. DVD
Un docu-film per raccontare la storia del Cardinale Ersilio Tonini, l'Arcivescovo di origini piacentine che è stato in linea nei media come ""portavoce ufficioso"""" della Chiesa italiana, pastore capace di leggere in modo profetico il futuro e animatore di importanti iniziative di solidarietà di Africa e in America Latina. Nato in una famiglia contadina nel 1914, alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale, arriverà a solcare i mari della tv oltre al primo decennio del 2000, dopo la sua storica partecipazione al programma """"I Dieci comandamenti all'italiana"""" di Enzo Biagi che renderà questo prelato, nominato Cardinale da San Giovanni Paolo II, """"Comunicatore del Vangelo"""" presso il grande pubblico italiano."" -
Inidoneità. Storia giudiziaria di un manifesto
Come fare esperienza del tempo? Come riorganizzare il nostro rapporto col tempo? Con la scrittura. La scrittura nasce sempre da un sussulto della memoria e la memoria è un dovere, come lo è la storia. In questo breve romanzo si tratta di un tipico manifesto politico del '68, del suo sequestro, di un'indagine, un presunto furto, un'istigazione a delinquere, una presunta diffamazione, un arresto vero, un carcere militare, due processi e loro epiloghi. Gli autori hanno creduto che, proprio affidandosi al loro doppio sguardo, uno interno e l'altro esterno alla vicenda, valesse la pena ricostruirla, cinquant'anni dopo, come storia sociale del ricordo, ibrida ricostruzione di fatti veri, fonti autentiche e finzione narrativa, rispettosa della dimensione umana e immune dal mito e dall'ideologia veri nemici della verità e della libertà. -
Bruno Benelli. Sindaco dei Giovani. Ravenna 1963/1968
A cinquant'anni dalla morte prematura di Bruno Benelli, sindaco di Ravenna negli anni Sessanta, colleghi amministratori, amici e compagni di partito ne rievocano la figura di uomo e di politico. Ne scaturisce il ritratto di una persona competente, colta, umana e capace di intercettare, come solo i grandi sanno fare, le sollecitazioni dei tempi e della storia. A lui si deve la realizzazione di opere di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio ravennate che hanno contribuito a definirne l'identità fino ai giorni nostri. -
L' amor patrio di Dante e Mazzini. Sentimenti civici e valori ideali
"L'amor patrio di Dante e Mazzini"""" traccia un parallelo, culturale e politico, tra due delle più grandi figure della nostra storia: Dante Alighieri e Giuseppe Mazzini. Per certi versi i cinque secoli che li separano temporalmente sembrano vicinissimi, soprattutto se misurati col metro delle loro rispettive opere. Pur da dimensioni diverse, entrambi contribuiranno a fare di una semplice espressione geografica, un vero e proprio Paese unito nella sua accezione politica e identitario in quella linguistica." -
Turchia folle e malinconica
«Ma che paese è mai questo?»rnPartendo da questa domanda essenziale Ece Temelkuran, giornalista e scrittrice pluripremiata, ci guida alla scoperta del suo “amato paese”, la Turchia. Nell’affrontare e contestare l’autoritarismo del governo dell’AKP di Erdogan - a causa del quale ha perso il lavoro e ha lasciato il paese - Temelkuran attinge forza e saggezza dalle persone e dai luoghi che lei e il lettore incontrano sulla strada riuscendo così a offrire un resoconto meravigliosamente efficace e potente delle battaglie, delle speranze e delle tragedie che hanno fatto della Turchia ciò che è oggi. Immaginatevi seduti a un tavolino in una piazza di Istanbul, accanto a voi un’amica di nome Ece che cede al desiderio e alla necessità di raccontarvi lo ieri,rnmostrarvi l’oggi e immaginare il domani del suo paese, lo storico ponte tra Oriente e Occidente. Una nazione divisa, la Turchia, folle e malinconica. -
Soffiano sui nodi
On the road alla scoperta di un altro mondo musulmano, al tempo della Primavera Araba presto rivelatasi inverno. Tre giovani donne e una straordinaria sessantenne a giro con una vecchia VW dalla Tunisia fino al confine siriano del Libano. Si sono appena conosciute, le motivazioni che le spingono a intraprendere questo viaggio sono diverse: ognuna nasconde un segreto e nessuna conosce la destinazione finale di questo viaggio improbabile. Un viaggio improbabile perché porta lontano, affidandosi a qualcosa che per definizione è sfuggente e non da garanzie: un sogno, una visione. Ma è solo il viaggio che fa esistere il sogno. Con questo romanzo, che ha scatenato polemiche e controversie nella stessa Turchia per le implicazioni politiche e per la scelta di donne forti, indipendenti e atipicamente musulmane come protagoniste, Temelkuran costruisce una storia potente che ci spinge a riflettere non solo sulle implicazioni sociali della politica, sulla religione e sulla questione femminile in Medio Oriente, e sul suo futuro, ma anche sui legami universali che uniscono le donne, sorelle, madri o figlie che siano. E, come nella migliore tradizione della letteratura, è attraverso un viaggio che si scoprono il valore e il significato di questi legami. -
Vita e opinioni di Zacharias Lichter
Questo classico della letteratura rumena è un unicum nella produzione dello studioso e critico letterario Matei Calinescu. Originariamente pubblicato sotto il brutale regime dittatoriale di Ceaus?escu, ottenne il via libera perché gli spietati ma incompetenti censori non riuscivano a capirlo. Racconta di un assalto all'ordine mondiale moderno e al conformismo, all'insegna dell'ironia, dell'elogio del paradosso e della perplessità, raggiungendo un equilibrio geniale tra romanzo e saggio, trattato filosofico e pamphlet teologico. A metà strada tra ""Zarathustra"""" e il """"Baal Shem Tov"""", Zacharias Lichter è un visionario pazzo e profetico che affronta le questioni fondamentali dell'esistenza in uno stato di improbabile rapimento. Un mendicante di professione, poeta errante e filosofo di strada, carismatico e repellente allo stesso tempo, un cacciatore di profondità che sembra vivere all'estremo della superficie, che elemosina per vivere e vive per strada, Zacharias Lichter mette in discussione sia la convenzione sociale che la saggezza convenzionale, scagliandosi contro la piccolezza di quello che lui chiama il «Regno della Stupidità». Questo ovviamente è ciò che lo rende un oltraggio permanente ai poteri stabiliti - non ultimo quello totalitario di Ceaus?escu - siano essi reazionari o rivoluzionari, e a tutti gli altri campioni di moralità auto-nominati che sono ciechi di fronte alla propria assurdità. Di fronte allo ioneschiano teatro dell'assurdo che la Romania è diventata, in un momento in cui il nazionalismo estremista e l'antisemitismo crescenti infettano il paese e i fanatici della Guardia di Ferro rappresentano una presenza potente e terrificante, il Lichter di Calinescu non trasale, non indietreggia, bensì abbraccia l'assurdo e ne fa uno stile di vita. Quando ci si trova in una farsa di proporzioni cosmiche, la reazione più appropriata non è abbandonarsi alla disperazione, ma ridere ancora più forte. Ed è questo che l'eroe eponimo Lichter ha offerto e offre ai lettori: un'efficace forma di resistenza attraverso la risata. Il teatro dell'assurdo può andare in scena ovunque e in qualunque momento, e Zacharias Lichter ci ricorda come ridere in faccia all'assurdo dei nostri tempi."" -
Madri e camionisti
In una società in cui siamo sempre esposti, in cui mettiamo in vetrina la superficie, in cui vogliamo essere visibili e ""visualizzati"""" a tutti i costi, Ivana Dobrakovová, una delle voci più originali e interessanti nel panorama della letteratura slovacca contemporanea, sceglie come protagonista delle sue storie «l'invisibile agli occhi». """"Madri e camionisti"""", cinque racconti, cinque donne, cinque voci soliste che formano un coro di solitudini, di sofferenze inconfessabili, di segreti, frustrazioni, paure. Tre di loro sono slovacche e vivono a Bratislava, due sono italiane e vivono a Torino, ma quello in cui si muovono è un territorio comune, un universale che le lega e in cui sembrano a volte incrociarsi senza entrare in contatto. Nessuno vede la loro anima logorata, sono avvolte da una parvenza di normalità e di grigiore quotidiano, tra famiglia, rapporto con la madre, lavoro, disturbi mentali e un mondo maschile anonimo, spesso inerte ma a volte anche pericoloso. Dentro di loro tuttavia il monologo è febbrile, concitato, in cerca di un filo conduttore, di una risoluzione alle loro sofferenze esistenziali che quasi sempre le portano a ritrovarsi su un precipizio o a un confine oltre il quale non c'è ritorno. Cinque io possibili in cui molte donne troveranno con sorpresa frammenti di se stesse. Nell'atlante creato dalle donne invisibili della Dobrakovová, un atlante tattile e visivo che mappa le rappresentazioni che ognuna possiede del proprio corpo, un corpo sofferente perché lo è la mente, scopriamo che le linee di confine si assottigliano, che i contesti politici e culturali in cui queste donne vivono ormai si assomigliano, così come è simile il loro malessere esistenziale. Un malessere, un sentire, che diventa transnazionale e transculturale, che ci ricorda che proprio nell'universalità di ciò che proviamo ci possiamo scoprire vicini."" -
Per un tempo come questo. Storie di donne della Bibbia
40 storie con una guida alla riflessione. Le ragazze hanno bisogno di storie che le incoraggino a diventare coraggiose figlie del Re dei re. Quale posto migliore per trovarle se non la Bibbia? Questo libro racconta le storie meravigliose di quaranta donne tra le quali Eva, Ester, Raab, Rebecca, Marta, Maria e tante altre. L'autrice, non soltanto presenta le loro storie affascinanti, ma le rapporta alle esperienze che le giovani lettrici affrontano ogni giorno. Età di lettura: da 12 anni. -
In cammino con Stevenson. Viaggio nelle Cévennes
A piedi nella Francia del sud, Tino Franza ricalca l'itinerario che Robert Louis Stevenson percorse nell'autunno del 1878 nella terra dei Camisardi, le selvagge Cévennes, in compagnia dell'asina Modestine. Da Le Monastier-sur-Gazeille a Saint-Jean-du-Gard i due viaggi procedono in parallelo: da una parte le storie, i luoghi, gli incontri, le impressioni dell'autore, dall'altra i momenti più significativi delle vicende dello scrittore scozzese, le ragioni che lo spinsero a partire, le vicissitudini dei turbolenti anni giovanili contrassegnati dalla relazione con l'affascinante Fanny Osbourne. Dal bandito Mandrin alla ""Bestia del Gévaudan"""", alla tragica epopea dei Camisardi, vengono evocate storie mirabili legate ai luoghi attraversati."" -
le farfalle danzano e le formiche si ingegnano
Il libro raccoglie una selezione di prose scritte da Lafcadio Hearn alla fine dell'Ottocento, durante la sua lunga permanenza in Giappone. Con gusto romantico, tra il gotico e l'eccentrico, restituisce agli insetti la nobiltà che la cultura giapponese conferisce a questi animali. Farfalle, zanzare e formiche diventano l'occasione per evocare letteratura, poesia e leggende. Sono pagine di una scrittura raffinata ed elegante; storie deliziose e insolite che gettano uno sguardo profondo sul Giappone del XIX secolo, sulle sue credenze e sulla sua cultura popolare. Hearn descrive, con acuto senso di meraviglia, il canto del grillo e il volo spettrale delle libellule, cita l'haiku entomologico del Giappone classico e misterioso e ricorda i racconti buddisti in cui le anime degli insetti e quelle degli uomini non sono mai lontane. -
Artico nero. La lunga notte dei popoli dei ghiacci
La prima volta nelle tenebre, mio padre mi disse: ""Se dobbiamo morire moriremo, se dobbiamo vivere vivremo"""". A casa nostra non avevamo mai cacciato di notte. La carne di foca era diversa, non piaceva ai nostri corpi. La lunga notte era paurosa, incredibile. Non sapevamo cosa fare. Ci scaldavamo solo con la legna, in una baracca che mio padre aveva costruito. Una volta ci trovammo in grande difficoltà. Cacciavamo con cinque cani, conoscevo anche i loro nomi. Un giorno dopo la caccia erano accucciati a dormire, uno dopo l'altro gli spararono, senza alcuna ragione. Perdemmo tutto, niente con cui cacciare. Tutti i nostri cani uccisi, senza avvertimento, dal poliziotto che si prendeva cura di noi. Non potemmo farci niente. Con l'andamento di un romanzo corale, sette storie da un Artico nero e morente. Il Canada, la Norvegia settentrionale, la Siberia, la Groenlandia, l'Alaska e altri luoghi remoti dell'estremo Nord del pianeta. Un'analisi politica e sociale incassata nel modello romanzo-saggio. Un modo nuovo di raccontare e fare antropologia: antropofiction."" -
Le pietre
Tutto è in movimento in questo romanzo: sono sempre in giro gli abitanti del villaggio alpino di Sostigno, che salgono alle baite di Testagno e subito dopo scendono, in transumanze sempre più frequenti e frenetiche; si agita il fiume, anzi il torrente, che «certe anse se le inventa la notte, e la mattina le scopriamo come un regalo di Natale al contrario». Soprattutto, si muovono le pietre. Certo, la vallata si è formata su detriti, su instabile sfasciume: ma il dato geologico non basta a spiegare i bizzarri fenomeni che da decenni coinvolgono i paesani, quella specie di iperattività del mondo minerale che moltiplica le pietre nei campi, nelle case, ovunque. I sostignesi, però, non se ne lamentano troppo, anzi cercano di sfruttare l'esuberanza pietresca a loro vantaggio. Gli eventi recenti si intrecciano con la storia passata dei coniugi Saponara, cittadini in pensione approdati in montagna: è proprio in una stanza della loro ""Villa Agnese"""" che si sono materializzate dal nulla le prime pietre, accumulandosi giorno dopo giorno in un crescendo tra Ionesco e Buster Keaton. Iride Zanardò e don Danilo, Nonno Ramaglia, Giacometti col Tarella e il Cappon sono solo alcune delle voci di un romanzo corale, nel quale si intrecciano i racconti di un'intera comunità; ed è una polifonia divertita e irrequieta quella che, come durante una lunga serata di veglia, divagando tra passato e presente, tra mondo di sopra e mondo di sotto, contaminando dramma e commedia, ghost-story e favola, rievoca l'intricato e ineludibile vincolo con le pietre.""