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La chiesa e il monastero di S. Maria a Ponterosso Cinque secoli di storia nella terra di Figline Valdarno
La storia del complesso di S. Maria a Ponterosso si è sviluppata per circa cinque secoli, intrecciandosi con fatti e circostanze che tanta parte hanno avuto nella vita religiosa e civile di Figline, del territorio circostante ed oltre, una storia nella quale ha risuonato l'eco delle mille voci che hanno scandito il tempo dall'inizio dell'età moderna fino ad oggi. In queste pagine si dà particolare rilievo ai documenti, da un lato per portarli alla luce e non lasciarli ancora nel buio silenzioso degli archivi, dall'altro per mettere il lettore, nei limiti del possibile, a contatto diretto con le fonti, per permettergli di vestire in qualche modo i panni dello storico e di compiere insieme a noi il cammino affascinante e misterioso alla ricerca di quelle verità che si sono sedimentate lungo i secoli e nelle quali il presente e il futuro affondano le loro radici. -
Caruso & Friends. La nascita del re dei tenori
Una biografia che prende spunto da una collezione di fotografie fino ad oggi inedite - ritratti di personaggi molto noti del mondo della lirica - ciascuna corredata da una dedica al grande Enrico Caruso. Un modo originale per riscoprire, nel centenario della sua scomparsa, il re dei tenori e la sua vita, dagli esordi fino al grande successo d'oltreoceano, dal 1899 al 1904. Il cantante visto in relazione con i suoi contemporanei: dal compositore di Adriana Lecouvreur Francesco Cilea al baritono Mattia Battistini, famosissimo nella Russia zarista, da Angelo Neumann cantante, direttore d'orchestra, amico e biografo di Richard Wagner, alla soprano australiana Nellie Melba che fece coppia con Caruso nella Bohème di Puccini, solo per citarne alcuni. Il volume contiene un tributo a Caruso di Andrea Bocelli e la prefazione di Gabriella Biagi Ravenni, presidente del Centro Studi Giacomo Puccini. -
Silvano Sarti. Partigiano, operaio, sindacalista
Un toscano da ricordare. Sapeva trascinare i lavoratori col suo carisma e affascinare i più giovani con la forza delle sue convinzioni Silvano Sarti, partigiano, operaio e sindacalista. Dalle contrattazioni salariali alla lotta contro il benzolismo, dal suo impegno nell'Anpi fino alla sua attività di divulgazione dei valori della Resistenza e della nostra Costituzione. Fotografie inedite, documenti, interviste e testimonianze inquadrano un preciso periodo storico e politico e ci raccontano la vita di un uomo semplice e schietto, senza se e senza ma, riformista e innovatore, mosso sempre da passione pura. -
Visitatore d'un giorno. Poesie scelte. Testo greco a fronte
Vengono presentate in questo volume 19 poesie della poetessa greco-cipriota Alexandra Galanù nella versione italiana di Vincenzo Rotolo. L'itinerario umano della poetessa viene a configurarsi come un tragitto che, ripercorso a ritroso nella memoria, sembra smembrarsi in una serie di sentieri spezzati, caratterizzati dalla discontinuità e casualità. Umano, ma del tutto vano, risulta il tentativo di ricercare motivazioni antiche e validità attuale nei fatti del passato. Il tempo è giustiziere implacabile che corrode e dissolve, anche fisicamente, ogni segno di compattezza e durata. Alla fine resta valida la funzione del poeta nel suo ruolo insostituibile di ""collezionista di stelle"""" e """"pescatore di sogni""""."" -
Paolo Borsellino. Un eroe semplice
Dopo la morte dell'amico e collega Giovanni Falcone, il coraggio è ciò che spinge, nonostante la paura, il giudice Paolo Borsellino a compiere fino in fondo il proprio dovere. Di magistrato e di uomo, perché pubblico e privato si contaminano sempre nella sua vita: i pensieri del giudice si rispecchiano in quelli dell'uomo e viceversa. L'autore decide così di raccontare la vita del magistrato Borsellino attraverso la descrizione dell'uomo Paolo, un uomo tutto d'un pezzo, un uomo che non accetta compromessi, un uomo dal forte rigore morale, un uomo semplice diventato eroe, il cui lavoro però non è ancora finito. Il percorso iniziato da Paolo e Giovanni è tuttora lontano dal raggiungere il traguardo, ma - come ricorda l'autore - con il loro esempio ci hanno fornito gli strumenti etici e una mappa morale per proseguirlo nel loro nome. È un cammino difficile ma, come ogni cosa complessa, è formato da tante cose semplici, servono tanti piccoli passi nella giusta direzione, e questo saggio non è altro che uno di essi. -
Giorni. Testo greco a fronte
Il poeta greco Ghiorgos Sarandaris (1908-1941) si può considerare italiano d'adozione, poiché nel nostro Paese trascorse la maggior parte della sua breve vita. Nonostante l'amore per l'Italia e la sua cultura, non venne mai meno in lui un forte senso di appartenenza alla Grecia. Alla base della poesia di Sarandaris è il conflitto tra mondo reale ed ideale, tra esigenza di concretezza e aspirazione alla purezza ideale, all'assoluto. La poesia è per Sarandaris ""l'unica conoscenza originale e immediata della realtà"""", uno strumento di conoscenza attraverso il quale giungere al Logos e cogliere il senso dell'esistenza. Amore e poesia, ricerca a tratti spasmodica dell'assoluto, dello spirito infinito nella finitezza della vita umana, sono la cifra per la comprensione della sua opera. In questa breve raccolta sono compresi diversi componimenti, dai primi esperimenti poetici fino agli ultimi mesi di vita del poeta. Non sappiamo, naturalmente, a quali sviluppi artistici avrebbe potuto condurre un'ulteriore maturazione,in un'esistenza più lunga, e possiamo solo dolerci che questa possibilità sia stata negata a Ghiorgos Sarandaris."" -
Alice tra le bancarelle della Vucciria
Un vecchio palazzo cede sotto i colpi del tempo. Scampata una potenziale ecatombe, adesso un muro si erge a garantire l'incolumità dei sollazzi notturni dei giovani palermitani: è il Checkpoint Palermo, che separa la Vucciria Est dalla Vucciria Ovest. Sormontata da montagne di immondizia e delinquenza, la Vucciria continua a essere il centro della movida palermitana, così pericolante - e pericolosa - ma allo stesso tempo affascinante custode silenziosa di un tesoro pronto a svelarsi ogniqualvolta al peggio sembra non esserci fine. Il tempo si dilata; un ratto, candido come l'innocenza, traccia una via di fuga tra la fatiscenza in piazza: Alice non ci pensa due volte e lo segue senza indugi. Non passerà molto tempo prima che la giovane metta in discussione quella scelta, tra i deliri - più o meno lucidi - del flusso di coscienza del quale si ritrova in balìa. Con ""Alice tra le bancarelle della Vucciria"""", Ludovico Benigno s'ispira liberamente al capolavoro di Lewis Carroll, riadattandolo alla martoriata realtà dell'antico mercato palermitano, fatto oggi sempre meno di bancarelle e sempre più di delinquenza. È un vorticoso viaggio senza punti di riferimento, durante il quale non si capisce mai dove comincia la realtà e dove la fantasia svanisce, alla vana e disperata ricerca della strada giusta da seguire."" -
L' origine del male. Sul pensiero filosofico dell'ultimo Pareyson
L'analisi e l'approfondimento dell'ultima riflessione filosofica di Luigi Pareyson nascono dall'esigenza di accostarmi al problema del male la cui forza oscura di inesauribile desiderio di distruzione è presente, nel mondo umano, come realtà sconvolgente. Com'è possibile chiudere gli occhi di fronte al trionfo del male, alla natura diabolica di certe forme di malvagità, alle più atroci manifestazioni di perversità umana? Com'è possibile consegnare queste atrocità al freddo e impietoso giudizio dell'etica e al debole, compassionevole, buonismo religioso? Il bisogno di parlare del male, dunque, prende forma dalla necessità di comprenderne l'esistenza e di darne ragione. Il male si manifesta nel mondo in tutta la sua intatta grandezza, vincendo battaglie, gridando violentemente la sua potenza, nutrendosi di esseri umani senza operare una selezione di cibo, torturando, mortificando e lacerando ogni forma di bellezza, esultando davanti al dolore, ridendo davanti alla morte; il male ha il volto dell'uomo. Ecco allora che, come squarcio lacerante, irrompe dentro di noi la domanda: perché? -
La stella mancante
In una Sicilia a stelle e strisce, un professore dell'Università di Harvard conduce un'indagine storica sul banditismo e i suoi più celebri esponenti, ignaro, però, dello squarcio che sta aprendo sulla ricerca della sua stessa origine e identità. Immaginando un secondo dopoguerra diverso, l'autore mette in scena un racconto che si tinge di giallo e che ha come palcoscenico una Sicilia indipendente e annessa agli Stati Uniti d'America nel 1950, quando, in seguito all'iniziativa dei movimenti indipendentisti, l'isola si prepara ad un cinquantennio di sviluppo e prosperità. È in questo contesto che un professore venuto da Boston indagherà sulle vicende di un famigerato bandito Salvatore creduto morto dai più. Prefazione di Rino Francaviglia. -
L' uomo di ferro
Questo libro racchiude l'avvincente racconto di una sfida, o meglio, di una lunga corsa verso la vita che tenta ripetutamente di rigenerare se stessa. Ma per raggiungere questa meta è necessaria prima una fine, una caduta che spezzi il passo del corridore regalandogli un nuovo slancio prima dell'arrivo. Quella che il lettore si appresta a scoprire è la storia del giovane autore, Iulian Emil Murgoci, che senza giri di parole mette a nudo il proprio vissuto fatto di solitudine e depressione, uso di droghe e desiderio di morte, ma anche di coraggio e rinascita. -
L' uomo del dialogo contro la mafia. La storia di padre Pino Puglisi
La vicenda di padre Pino Puglisi, nel tempo, è stata fonte di studi, inchieste, romanzi, film; tutte produzioni necessarie per mantenerne vivido il ricordo, per trasmettere un prezioso modello di vita alle nuove generazioni. Questo saggio si va a inserire nell'insieme di tale produzione creandosi uno spazio particolare. La vicenda di don Pino viene ripercorsa in modo dettagliato grazie a vari contributi originali, testimonianze e interviste. Il leitmotiv teorico è la riflessione linguistico-pedagogica su padre Puglisi, il quale ha tentato di dialogare con la mafia utilizzando un codice a essa sconosciuto: la parola. Codice intraducibile per individui che hanno scelto di abitare un mondo in cui le sole cornici interpretative sono intimidazione, violenza e morte. Secondo Lev Semënovic Vygotskij, la parola nasce prima del pensiero, il bambino impara a nominare le cose prima di conoscerle, ed è proprio il linguaggio a determinare la sua conoscenza e coscienza del mondo. Padre Puglisi ha dato la vita per la fede in questo principio, per le parole prima di tutto. -
Chianette e carocchie, minacce e percosse nel dialetto napoletano
Una nuova incursione nel sempre sorprendente mondo del dialetto napoletano da parte di Luciano Galassi, che questa volta sceglie come oggetto di osservazione la sfera delle minacce e delle percosse: Adderezza' 'e cosce, Ammacca' 'o musso, Chiava' 'na seggia 'ncapa sono solo alcune delle espressioni che l'autore illustra e analizza, andando oltre il mero significato per indagarne origini, variazioni e usi. Un nuovo lavoro per continuare a conoscere la cultura napoletana attraverso la sua lingua - perché di lingua vera e propria si tratta -, che in una continua evoluzione tra passato e presente si fa specchio di un popolo sempre vivo e in continuo mutamento. -
La paura è bugiarda
Con grande coraggio, Tiziana Beato affronta la paura del cambiamento: il coraggio di guardare se stessa e la fatica di superarsi. Non soltanto il coraggio la muove in questo percorso dell'anima, dove si lascia accompagnare dalla sua psicologa ""traghettatrice"""", ma la gioia di vivere, soprattutto, la spinge; la gioia di affrontare se stessa in una veste nuova ma più giusta; la gioia di ricominciare a pensarsi diversa dominando le sue paure e la gioia di comunicarlo, seppure con trepidazione. Tiziana racconta se stessa ai lettori, così com'è, per davvero: dalle sue grandi paure, fino alle sue più grandi conquiste."" -
Il liberalismo come metodo
"La questione del liberalismo metodologico, della sua dimensione teoretica e della sua valenza pratica ha costantemente accompagnato la mia riflessione e il mio impegno. Mi è sembrato opportuno riproporre, ampiamente riveduto e con due nuovi capitoli, un volume che fu pubblicato nel 1995 in edizione non venale dalla Fondazione Luigi Einaudi per studi di politica ed economia di Roma.""""" -
Un altro inverno
"È il tempo l'attore primo dello spartito di questi canti. Il tempo, che, con tutto il suo simbolismo metaforico, contamina le emotività della vicenda umana. C'è il volare delle rondini, il loro nido zeppo di significanti, c'è dunque la primavera, fresca, che tanto sa di giovinezza; e c'è l'inverno, il momento del riposo, della meditazione, dopo la fine di una stagione che ha visto le lacrime rubino delle fronde. Ed è con questa meditazione che l'Autrice si fa cosciente della fugacità dell'ora, della precarietà del nostro casuale soggiorno, dell'accumularsi di tramonti che segnano il volto 'd'altra stanchezza greve'. E il tutto in una versificazione snella, densa, affabulante; in una versificazione che segue, con urgenti accostamenti, le espansioni rievocative riaffiorate alla luce dopo lunga decantazione. C'è in queste pièces l'inquietudine di un essere che azzarda voli oltre le possibilità del nostro essere umani""""." -
Profili di donne
Profili di donne. Donne che si stagliano nella Storia, che ne intessono le trame spesso silenziosamente, a volte con fragore. Donne che pensano, che lottano, che inventano, che distruggono. È a loro che Lorenza Rocco Carbone sceglie di rendere omaggio, cogliendo per ciascuna non solo l'aspetto ""pubblico"""" ma anche quello umano, intimo, emotivo. Caterina d'Alessandria, Eleonora de Fonseca Pimentel, Matilde Serao; ma anche Maria Montessori, Rita Levi Montalcini, Anna Maria Ackermann e tante altre: donne che si sono distinte, che hanno fatto la differenza, ma sempre e peculiarmente donne, ognuna a suo modo. Cammei che rendono giustizia al genio e alla sensibilità femminile, a dispetto di una Storia che troppo spesso pare scritta dagli uomini e per gli uomini."" -
Wellerismi napoletani. Motti, locuzioni e detti della Napoli antica e moderna
Il grande successo riscosso dallla prima edizione di questo volume - presente anche nella biblioteca della Facoltà di Italianistica dell'Università di Perth, nel Western Australia - è andato di pari passo, negli anni, con la raccolta da parte dell'autore di note per l'arricchimento dei temi già esaminati e con la sua crescente esperienza di napoletanista, di cui sono testimonianza gli altri sei testi che Luciano Galassi ha pubblicato con la Kairós. La prima edizione dei ""Wellerismi napoletani"""" è andata esaurita e da più parti il libro continua a essere richiesto: per questo motivo è nata questa seconda edizione, che risulta emendata in qualche aspetto, migliorata e arricchita in molti passaggi, aggiornata e razionalizzata nelle utilità a disposizione del lettore."" -
L' odore di Istanbul
"Mentre nel suo Viaggio sentimentale Sterne ci parla delle evanescenti cose del cuore e Magris nel Danubio fa mostra della sua cultura centroeuropea, nell'Odore di Istanbul Baquero Cruz passa in punta di piedi sulla cultura delle città che attraversa e sulle storie d'amore che gli si offrono. Con una scrittura accurata e onesta, Baquero Cruz ci racconta una storia non per costruire una architettura ma per mostrarci che non c'è nessuna architettura da comporre, perché la realtà è molto più potente di qualsiasi costruzione mentale. E questo mi sembra ammirevole."""" (Pablo d'Ors, La scrittura come stile di vita, Turia)" -
Sud mio sud
"Questa piccola saga è la storia di uno sconosciuto che, soltanto alla fine del racconto, si può supporre chi sia. È un romanzo ma, talvolta, la realtà è tutt'uno con la fantasia. Nel romanzo c'è un po' di Eros (non guasta mai), descrizioni per chi non avesse ancora visitato Cuba ma soprattutto il modo di vivere dei cubani. Lo scorrere del tempo si nota dallo sbriciolamento, dalle rovine, dalle nascite e dalle morti ma, anche, da un riandare a un passato lontano, che riporta ricordi, eventi trascorsi, pur tuttavia presenti nella mente di ciascuno di noi. È la """"nostra storia"""" che, se ben introiettata, ci regala il desiderio di andare avanti, così da non raccogliere più briciole o polvere che vola via""""." -
Tra Puteoli e Pompei
Puteoli e Pompei nel I secolo d.C.: l'una scalo portuale di Roma e del Mediterraneo, l'altra importante centro commerciale vesuviano. È attraverso accostamenti storici ed episodici che Mario Sirpettino, per la prima volta racconta e raffronta le attività e i rapporti umani ed economici esistenti fra queste due realtà cittadine. In un volume ricco di riferimenti storiografici e fotografici, assistiamo alla rievocazione della vita, dei luoghi di aggregazione, degli usi e dei costumi di Puteoli e Pompei, tramite cui si incroceranno le vicende dell'impero romano fino al 24 agosto del 79 d.C., giorno in cui ""lava e cenere copriranno uomini e cose; nella terra di Dite, invece, tutto sprofonderà nel silenzio"""".""