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Le pagine perdute
Viola Borroni, una giovane magistrata della Procura di Roma, viene incaricata di svolgere delle indagini sulla strana morte di un uomo, ritrovato con la punta di una freccia medievale nel cuore. Nel frattempo il padre di Viola scompare. Le due vicende sono connesse tra loro? Nei primi anni del Novecento il priore del convento di Mondragone - padre Giuseppe Strickland - vende a un mercante polacco un manoscritto dell'XI secolo con iscrizioni sconosciute, enigmatiche raffigurazioni di figure femminili, di piante e di costellazioni. Prima di consegnarlo, però, rimuove ad insaputa dell'acquirente le prime quattordici pagine nascondendole nel suo scriptorium. Cosa contengono quei fogli e perché occultarli? Quelle pagine perdute diventano l'ossessione persino di Adolf Hitler che durante la Seconda guerra mondiale organizza una Commissione di ricerca e di studio per ritrovarle. Una storia ricca di suspense in un andirivieni nel tempo dove si intrecciano le vicende della protagonista e quelle di un antico quanto enigmatico vescovo. -
Napoli austriaca
Qualche lettore si chiederà: ma perché, a Napoli ci sono stati pure gli austriaci? È questa la domanda di apertura di ""Napoli austriaca"""", un piccolo saggio sulla sovranità dell'Austria in tutto il regno del Sud, una presenza breve e semisconosciuta che l'autore prova a portare alla luce. Siamo agli inizi del XVIII secolo, è l'epoca dei Lumi e il viceregno spagnolo, durato duecento anni, è giunto alla fine della sua dominazione. Napoli è un grande centro culturale e artistico, che vede la nascita di personaggi illustri come Alessandro Scarlatti e Giovanni Battista Pergolesi, Luca Giordano e Francesco Solimena, Pietro Giannone e soprattutto Giambattista Vico. L'Austria arriva nei territori del Sud Italia nel 1707 e vi rimane per poco più di 25 anni, un periodo molto breve in cui non porta nessun cambiamento positivo né per la capitale né per il territorio meridionale, che rinascerà soltanto nel 1734, con l'arrivo di don Carlos di Borbone e l'instaurazione del regno indipendente."" -
Ascoltare il malato parlare al malato. Piccolo vademecum per chi vuole diventare medico. Riflessioni per chi è medico da tempo
"Fare il medico"""" significa curare le persone, riconoscere sintomi e malattie e individuare un percorso terapeutico. Ma cosa significa """"essere medico""""? Essere medici - come Rosa Ruggiero spiega in questo prezioso saggio, chiaro e di scorrevole lettura - significa essere persone oltre il camice, quelle persone che un paziente ha bisogno di trovare per avere conforto e seguire con vera adesione il percorso di guarigione. Il segreto per fare la differenza? Il rapporto con l'assistito; imparare a parlare col malato, ma soprattutto ascoltare." -
Katabasis. Promemoria di una scissione e di una ricomposizione orfico-pitagorica
Katabasis è un termine greco che in linguaggio orfico significa letteralmente ""discesa agli inferi"""". È il percorso che Orfeo intraprende alla ricerca della sua sposa Euridice, un tema ricorrente in molti altri miti e opere in cui, analogamente, si narra dell'inquietante viaggio verso l'oscurità; dai Dioscuri a Eracle, da Ulisse a Pitagora, da Virgilio, a Dante, per citarne i più noti, ma già conosciuto anche da altre culture arcaiche. Dietro l'archetipo del mito, in verità, si nasconde un vero e proprio viaggio alchemico all'interno della propria anima, propedeutico al raggiungimento dell'anabasis, ovvero all'ascensione spirituale."" -
#sincrodestino. Avventura fuori dalla rete
Un ragazzo alla soglia dei trent'anni si trova intrappolato in una storia d'amore senza prospettive che non gli consente di vivere a pieno le esperienze e le emozioni della sua splendida età. Alla ricerca di novità e spunti di riflessione che lo aiutino a superare l'impasse d'amore che paralizza la sua vita, legge in rete una citazione che cambia il suo modo di affrontare il quotidiano. Da quel momento, decide di vivere ogni giorno dando maggiore valore a tutto ciò che accade e, seguendo gli eventi sincronistici che riesce a cogliere nel mondo reale e in quello social, si troverà catapultato in un avventuroso viaggio in Sud America che cambierà per sempre la sua vita. Durante questa avventura incontrerà ""per caso"""" numerose persone che lo guideranno lungo un cammino inaspettato alla ricerca di un importante documento scritto dal nonno molti anni prima e scoprirà l'amore e l'""""Illuminazione"""" all'interno di una comunità di eruditi nel cuore dell'Amazzonia. Nel contempo, la ricerca del manoscritto segreto lo condurrà a compiere un'inaspettata scoperta, che cambierà per sempre il suo futuro e forse anche quello del mondo."" -
Lacarmèn. Una metastoria napoletana
"Non so perché, a scriverla, Lacarmèn, mi sia venuta fuori una storia così: torbida e fluttuante. Eh, sì, proprio fluttuante: tra verità e menzogna, stereotipi e guizzi di autenticità, passato remoto e passato prossimo, presente e senz'altro poco rassicurante futuro. Una vicenda, poi, piena zeppa non tanto di cose o fatti realmente concreti, a guardar bene, ma piuttosto di ricordi - veri e finti - di deliri, visioni, allucinazioni, apparizioni di fantasmi, di oniriche creature. Una storia, soprattutto, che prende a prestito un classico della letteratura e della musica: cioè il doppio capolavoro di Merimée/Bizet, Carmen. Prestito, che diventa pretesto, per buttar giù un 'sommario di decomposizione', avente per argomento il cosmo-Napoli. Dunque, ecco per me la causa, la motivazione a monte, il senso-spinta per scrivere Lacarmèn: la sua lingua, la lingua di Napoli e quella del mio testo; ma credo il 'distinguo' sia artificioso, dal momento che io-Napoli-scrittura siamo la stessa cosa, e lo dico senz'alcuna vanagloria o prurito auto-referenziale non alieno da folclore!"""" (Enzo Moscato). Con la prefazione di Mario Martone." -
L' ombra della luna nuova. 'A storia dô rre 'e Castiellammare
Nella notte del 19 gennaio 1931, Filippo Suarato, violento e affascinante usuraio di Castellammare di Stabia, viene ucciso con tre colpi di pistola. Mentre si avvicina lo storico evento del varo dell'""Amerigo Vespucci"""" che coinvolgerà l'intero Paese, spetterà al giovane maresciallo dei Carabinieri, Domenico Parescandalo, nel breve periodo di un mese, indagare sull'omicidio, non avendo remore di mettere a nudo i segreti più scabrosi della città tenuta in scacco dalla pioggia e dal gelo di quell'inverno. L'usura, i bordelli, la femme fatale, 'a rrobba mia, le leggi fasciste e quelle del cuore, un dialetto affascinante, l'italiano che unisce, 'o Rre, la donna fascista che deve essere moglie e madre, la traversata oceanica di Italo Balbo, i demoni del passato, l'odio, l'ammore, ecco i temi che scorrono in questo thriller corale giocato tutto sull'importanza dei particolari, che ci offre uno spaccato della vita di provincia e dell'Italia fascista dei primi anni del Novecento."" -
Facile facile. Impariamo la lingua napoletana. Nuova ediz.
"Questa mia grammatica della lingua napoletana vuole essere un ulteriore omaggio a Napoli, una città meravigliosa, ma ingrata, da sempre, proprio con chi le offre il cuore. Il grande Eduardo soleva dire """"fuitevenne!"""", esortando gli artisti partenopei a trasferirsi altrove, perché il loro talento venisse riconosciuto. Grazie alla sua bellezza, ma, soprattutto grazie ai suoi grandi artisti, questa città si è conquistata una fama mondiale. Adesso, però, che la canzone napoletana vive soltanto di ricordi, adesso che il teatro napoletano sta languendo, la lingua napoletana rischia di finire completamente dimenticata dalle nuove generazioni e già il suo lessico va sempre più impoverendosi. Di qui l'idea di scrivere un manuale originale di facile consultazione, semplice, pratico e completo per chi volesse approfondire la conoscenza della lingua napoletana, per chi volesse impararla del tutto, per chi - emigrato altrove - non volesse dimenticarla. In appendice, tanto per gradire, 'Un pizzico di poesie', sempre mie, tutte in napoletano."""" (Colomba Rosaria Andolfi)" -
L' arciduca deve morire
In un'Europa in cui si addensano le nubi di un conflitto come mai il mondo aveva visto prima, il barone Luparelli viene distolto dalle sue pacifiche occupazioni napoletane e inviato a Vienna per sciogliere un enigma: chi c'è dietro il complotto che mette l'Italia in pericolo? E perché a Roma il ministro degli Esteri, il marchese San Giuliano, non sembra curarsene? Ma soprattutto, un solo biglietto anonimo potrà salvare l'Europa dalla catastrofe? -
Due baci e piccole ferite
Il titolo di questa raccolta di racconti ""Due baci e piccole ferite"""" è desunto da una citazione di Stephen King. Il numero uno della narrativa mondiale ha scritto che un racconto è come un bacio. Un racconto ti sfiora e ti prende come una donna che ti ama. E in questo lavoro troverete accomunati spesso l'amore e la paura, sentimenti apparentemente opposti, ma collegati da un legame molto profondo. Sì, perché amare vuol dire rischiare continuamente, scommettere, osare, e poi magari conquistare, e combattere allo stesso tempo con la paura di perdere quello stesso amore. Ecco che amore e morte, Eros e Thanatos combaciano come due facce della stessa medaglia. I """"Baci"""" del titolo sono i racconti lunghi che aprono la raccolta... e le """"piccole ferite"""" sono ciò che resta dopo i """"Grandi baci...""""."" -
La mappa dell'immortalità
La ricerca della ""vita eterna"""" è stata probabilmente uno degli argomenti di maggiore interesse per l'intera umanità. Per quanto riguarda il taoismo va precisato che tale ricerca è rivolta a ottenere una longevità, un'immortalità non tanto dell'anima, quanto del corpo fisico. Se nella cultura cinese antica esiste, praticamente da sempre, l'idea di un'anima che sopravvive oltre la morte, i taoisti invece hanno sempre indirizzato i loro studi all'indagine di una tecnica per non morire. Per noi è difficile comprendere questo concetto, ma tale ricerca è alla base di tutte quelle pratiche di longevità che, esercitate ancora oggi, permettono a una gran parte dei cinesi di arrivare in tarda età, in ottima salute. Se è vero che molte domande riguardo a come nacquero alcune discipline, tra cui la stessa medicina tradizionale cinese (mtc), rimangono senza una chiara risposta, possiamo altresì affermare che da circa venticinque secoli, le ricerche esoteriche taoiste apportarono numerosi benefici a tali pratiche."" -
Policromie
Persone, cose, luoghi, momenti vissuti: di questo è fatta la poetica di Marelli. Non ricerca il trascendentale, perché ha compreso che tutto quello di cui l'uomo ha bisogno per far vibrare l'anima è qui, nelle pieghe della vita. E tra questi versi, grande spazio trovano soprattutto le donne. Anche qui, però, non sono figure femminili idealizzate, ma donne vere, donne che vivono tra le loro stanchezze e le loro contraddizioni. Poesia che si fa racconto del reale, con un ritmo semplice e quasi colloquiale ma allo stesso tempo ricco di immagini, di suoni, intarsi della parola che restituiscono nobiltà a tutte quelle piccole cose cui quotidianamente passiamo accanto senza quasi notarle. -
Artemisia e gli occhi del diavolo
È la primavera del 1630. Artemisia, già nota altrove per il suo talento di pittrice e per la sua bellezza, raggiunge Napoli sulle orme del suo mito Caravaggio per tentare nuove esperienze d'arte e di vita. Scopre una città traboccante di fervore culturale e di talenti artistici, ma anche preda di una triste decadenza economica e sociale; un crogiuolo vivente di stridenti contraddizioni: lussuosi palazzi nobiliari e squallidi vicoli, fasto e miseria, luminose distese di mare e sotterranei tenebrosi, incontri imprevedibili e inspiegabili apparizioni, superstizione e intelligenza critica, illusioni d'amore e torbide manovre di satanismi. Una stagione vissuta con intensità e passione da una donna sensibile e anticonformista, che cerca disperatamente di scacciare dalla propria coscienza i fantasmi di un passato controverso e che nel legame con un giovane nobile di origine spagnola s'illude di poter recuperare una fruizione dell'esperienza amorosa stroncata nell'adolescenza. Il passato le si ritorcerà ancora contro, mettendo a dura prova la sua dignità di donna e di artista. -
Pino Daniele. Dove tutto ha senso c'è sentimento
Analizzando in modo strutturale e toccante l'intero sfaccettato percorso musicale ed esistenziale di Pino Daniele, l'autore pone in rilievo come esso sia segnato da un compromesso fattivo, un modus vivendi nel senso più costruttivo, tra amore viscerale per la terra d'origine e aspirazione a diventare cittadino del mondo, tra ""napoletanità"""" che si porta appresso secoli di tradizione e apertura totale a ogni innovazione, tra appocundria e alleria, tra """"tarumbò"""", blues e world music, tra canzone di massa, pur con contenuti di denuncia politica, e musica colta. Le apparenti antinomie trovano allora una propria logica, in particolare se si considera che a condurre l'artista è sempre e comunque un """"sentimento"""" consapevole, non solo specchio dell'animo, ma espressione di valutazioni ed intenti. L'obiettivo al contrario è sempre uno e ben definito: conservare la propria identità pur compenetrandosi in quel villaggio globale che amalgama proficuamente, o perlomeno dovrebbe, diversità, ideali e risorse."" -
So' ssagliuta mParaviso. Pulcinnellata
Con versi dalla metrica incalzante, ironici e mari, l'autrice affronta, in questo suo lavoro, tematiche sociali a tutto fondo. Colpita dall'ingiustizia sociale che regna in questo mondo, Silvana Famiani fa un parallelo tra chi s'ingozza anche del superfluo e tra chi se ""more e famma""""."" -
Figlio 'e 'ntrocchia. Una selezione di modi di dire napoletani
In questo volume, attraverso una selezione di modi di dire partenopei, si vanno ad approfondire temi relativi alla figura di Mastuggiorgio (è esistito o no?) e alla cura della pazzia a Napoli nei secoli XVI e XVII o alla reale esistenza del bastone di San Giuseppe (la mazzarella) presso l'istituzione di San Giuseppe dei Nudi o alla pratica di far denudare le natiche al debitore insolvente nel rito di rinuncia dei suoi beni in favore dei creditori (modalità nota nel popolo come zita bona), per citarne solo alcuni. In questo libro al linguista affidabile si è unito il ricercatore (ci è stato vietato di usare la parola ""storico"""") puntiglioso e scrupoloso nelle verifiche, e ciò, come nei ricordati casi di Mastuggiorgio e della mazzarella di San Giuseppe, ha determinato dei veri e propri colpi giornalistici con l'approdo a verità mai prima d'ora svelate."" -
Lo sai che stasera si mangia un'altra volta
"Come se sfogliassi il diario della mia attività di psicologa, mi tornano alla mente i miei piccoli pazienti e quelli che, bisognosi del mio aiuto psicologico, hanno interagito con me. I vissuti interiori sollecitati in me, che a suo tempo hanno permesso lo sviluppo della relazione terapeutica, grazie ad un processo similare mi portano a leggere le vicende vissute da mio padre, quando, a soli 10 anni, fu portato in collegio in Emilia Romagna, dal 1938 al 1945. In un contesto politico e sociale ben noto, dove la povertà e la fame hanno il sopravvento, le cartoline postali prepagate e le piccole lettere inviate dal piccolo alla mamma a Gragnano, unica modalità di comunicazione, fanno di volta in volta scoprire un bambino coraggioso, affettuoso e diligente. In questo intreccio di tempi, luoghi e sentimenti differenti, c'è una strana linea che unisce il prima e il dopo, Nord e Sud, nostalgia e fame d'affetto. È stato quasi un processo naturale donare a quest'uomo, il mio papà, la realizzazione del 'suo libro', che desiderava scrivere e che non ha mai scritto. Lo leggo nutrendo il mio animo colmandolo di sapori semplici, profondi e rigeneranti.""""" -
Peppino De Filippo. Tra palcoscenico e cinepresa
Omaggio a Peppino De Filippo, uno tra i grandi interpreti teatrali e cinematografici del secolo scorso. L'opera si compone di sette parti. La prima è una biografia dell'attore, la seconda concerne il rapporto artistico, e non solo, che Peppino ebbe con i fratelli, in particolare con Eduardo, dalle prime collaborazioni fino alla morte. Nella terza vengono esaminate cinque pellicole, poco conosciute, in cui Peppino è protagonista e non spalla come nella maggior parte dei film in cui ha recitato. La quarta verte sulla carriera teatrale dove vengono approfondite tre opere che rappresentano l'evoluzione e la mutazione artistica di De Filippo, dagli anni giovanili alla maturità. La quinta è dedicata alla maschera di Pappagone, nella sesta vengono riportati stralci di articoli di giornali pubblicati all'indomani della morte di Peppino. La settima parte, infine, raccoglie interviste ad importanti e autorevoli personaggi che hanno avuto la fortuna di conoscere l'artista, magari perché si sono trovati a lavorare al suo fianco. Prefazione di Giuseppina Scognamiglio. -
Aforismi al tempo di Twitter. Grammatica dell'immanenza
L'aforisma è una meteora del pensiero catturata dall'ingegno; la poesia è una protome della memoria scolpita dalla parola. -
Cara Matilde la Serao, la scrittura e la vita. Nuova ediz.
A novanta anni dalla morte, una riedizione integrata del volume che già tracciò un ritratto a tutto tondo della donna, della scrittrice e della giornalista Matilde Seroa: le opere, il ruolo di antesignana del giornalismo moderno, il volto di Napoli visto attraverso i suoi occhi e la sua penna.