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Karate-do. La via verso l'armonia totale
Rivolto a tutti i cultori e appassionati di arti marziali, ma anche a tutti i lettori, il libro del Maestro Higa non riguarda la storia del Karate-do né quella dei suoi Maestri: va al di là delle semplici concezioni tecniche di questa arte marziale che si offre a chi legge come filosofia di vita a prescindere dallo stile di Karate-do o alle differenze tra le diverse discipline orientali. Nel manuale, di 220 pagine con fotografie ed immagini esplicative di tecniche e kata, i lettori troveranno anche argomenti per riflettere e per poter applicare questa filosofia a tutte le circostanze del quotidiano e provare, nel tempo, quello che con tanta convinzione insegna il Maestro Higa: il Karate-Do è la via verso l'Armonia totale. Dal punto di vista tecnico, il libro propone i Karate-do come efficiente e valido sistema di autodifesa che riesce a sfruttare integralmente l'energia potenziale del praticante, stimolarne i riflessi e sviluppare le intuizioni. -
Polvere di sangue
Genova e le Cinque Terre sono lo sfondo dell'amore impossibile tra una donna e un uomo dal viso rifatto dopo le ustioni che lo hanno sfigurato. A Belfast un cecchino deve eliminare un terrorista che ha ucciso decine di persone. Le due storie, che si alternano in un intreccio dove nulla è scontato, saranno capaci dì turbarvi, commuovervi e anche farvi sorridere, ma sempre in una tensione crescente. Soltanto nell'ultimo capitolo tutti i nodi, forse in maniera inaspettata, verranno sciolti e il mistero svelato. -
La profezia di Stocca
Camminando sulla Via del Sale, una delle tante che fin dal medioevo ha unito le terre del nord al Mediterraneo, si raggiunge il Reopasso, un luogo intriso di leggende e di miti antichi e moderni che gli abitanti di quei luoghi si sono tramandati nei secoli. Dal porto di Genova salendo ai Forti, attraversando Sant'Olcese e Casella per inerpicarsi ad Alpe, ci si trova finalmente a Crocefieschi, l'ultimo centro abitato prima di affrontare il Reopasso e la Caréga du Diao, dove quelle fiabe forse, in alcuni giorni e in alcuni casi, si possono rivelare non così fantastiche e astratte. Attraverso le pagine di questo libro scopriremo segreti, leggende, sotterfugi e pettegolezzi nati sotto l'ombra della Lanterna e diramatisi fino alle Ande, dove finalmente la profezia di Stocca sarà rivelata. -
Riot not quiet. 365 giorni di rock al femminile
Le donne hanno da sempre svolto un ruolo importantissimo e indiscusso nel campo della musica: donne grintose, determinate, ""riottose"""" che hanno segnato un solco indelebile nella storia! Donne che hanno avuto il coraggio di raccontare i propri drammi, le proprie paure e incertezze in splendidi capolavori, vere e proprie valchirie del palcoscenico che hanno regalato al mondo intero una vera e propria rivoluzione all'interno del panorama musicale. Ad alcune va il merito di essersi esposte come portabandiera di fantastici movimenti, come nel caso del """"Riot Grrrl"""" nato ad Olympia negli anni '90 grazie alla fantastica Hanna Kathleen, frontwoman delle Bikini Kill,' che hanno poi successivamente ispirato tantissime altre band qui menzionate. Questo Almanacco vuole essere una sorta di """"bibbia"""" del Rock al femminile, un baluardo per coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze musicali in quest'ambito, con piccole """"pilloline"""" in cui si ricordano momenti importanti e singolari delle femmine del Rock. Perché il Rock è Donna!!!"" -
Fabrizio De Andrè e i pellegrini sulla cattiva strada
A vent'anni esatti dalla sua scomparsa, la voce di Fabrizio De André ci accompagna ancora, insieme alla sensazione di aver perso un amico troppo presto. Ma che influenza ha avuto il grande artista genovese su chi questo amico non lo ha mai veramente incontrato? Sara Boero, giovane scrittrice concittadina di Faber, ripercorre la vita e la carriera del cantautore, raccontandoci perché, per la sua generazione, De André sia altrettanto indimenticabile. Una cronaca sincera e delicata, attraverso le parole di un'altra ""cantastorie"""" che non lo ha mai conosciuto ma ama profondamente la sua musica. Un percorso fatto di testimonianze, interviste e riflessioni, per provare a capire il segreto del talento straordinario che ha catturato l'anima di tante diverse generazioni. Ma non c'è solo Faber, e per capire il sommo poeta genovese è opportuno conoscere tutti quei grandi artisti che l'hanno accompagnato nella scoperta della """"cattiva strada"""" della poesia, da Brassens a Rimbaud, passando per Leonard Cohen, Edgard Lee Masters, Bob Dylan e tanti altri riferimenti necessari per la poetica dell'ultimo grande cantore degli ultimi."" -
Storie di wrestling
Miti e leggende del wrestling come mai ne avete letto prima d'ora. Sessantasette storie divertenti, estreme e bizzarre per scoprire i campioni moderni e antichi alle prese con le disavventure di tutti i giorni fuori e dentro il ring. Cosa accadde a CM Punk quando venne circondato da un branco di teppisti armati di mazze da baseball? La sapete quella di Andre the Giant colto da diarrea fulminante durante un match? E cosa fece Chris Jericho quando nel tentativo di rimorchiare una ragazza si trovò una pistola puntata alla testa? Inseguiti di notte dalle pattuglie della polizia, a rapporto dal preside per marachelle giovanili, prigionieri in aeroporto, pronti a combattere contro orsi, tigri e piranha... e c'è pure chi prima di sfoderare un fisico da urlo in realtà era un grassone preso in giro da tutti e chi a fine carriera è diventato una spia al servizio degli Stati Uniti! E ancora: come si comportò The Rock quando incontrò una fan che si spacciava per sua sorella? Dove Kurt Angle trovò la forza per vincere una medaglia d'oro olimpica malgrado avesse il collo a pezzi? Come andò realmente il debutto di Eddie Guerrero in un ring davanti al pubblico pagante? E come nacque il primo ring name di Seth Rollins? -
Smart-up!
La storia di una delle più dirompenti realtà imprenditoriali degli ultimi anni in Italia, narrata in prima persona dalla pianta che negli ultimi anni è stata oggetto, in tutto il mondo e da ultimo anche in Italia, di una clamorosa riscoperta. La canapa, cannabis, marijuana comunque la vogliate chiamare, si racconta, e ci racconta come un guanto di sfida lanciato al sistema della “guerra alle droghe” sia diventato un affare talmente interessante da coinvolgere anche ingenti capitali esteri. Con la leggerezza che compete a questa pianta, si getta lo sguardo sul nostro paese, sul sistema sociale occidentale e sulla società dei consumi, sino a interrogarsi sul senso stesso di certe parole che vengono troppo spesso abusate, piuttosto che usate correttamente. La forma del romanzo è visionaria per quel tanto che basta a ricollocare gli eventi dalla cronaca ad un piano più intimo di riflessione, focalizzato proprio sulle vicende di quella che è tutto sommato, una pianta, e come tale innocente rispetto ai problemi che noi umani le costruiamo intorno. -
Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019
Ascesa, discesa e circumnavigazione dei margini di una Matera molto diversa da quella ""pronta"""" a divenire, nel 2019, Capitale Europea della Cultura. Un racconto dalla città, dalla sua marginalità a dispetto della consumistica e forse soprattutto consumata """"letteratura di viaggio"""", un escamotage per parlare di bellezza e far critica di questo 'paesone' mai città chiamato Matera."" -
RoboGame. Vol. 1: Costruiamo uno ZumoRobot.
Un'introduzione alla robotica, ai sensori, agli attuatori e alle tecnologie. Al centro del libro la costruzione passo passo di un robot per la competizione del Mini Sumo: uno Zumo Robot. Tutto parte dal telaio Zumo, intorno al quale viene realizzato un dispositivo intelligente con l'aiuto di Arduino, della programmazione, dell'elettronica e della stampante 3D. Un viaggio nella progettazione e nel collaudo di un robot che fa appassionare grandi e piccini. Nato dall'esperienza e dalle dispense del corso di Robotica e da quello di Sistemi automatici nell'articolazione Elettronica e Robotica dell'Istituto Tecnico Industriale Statale ''G.Galilei'' di Livorno, il volume 1 di Robogame è il primo di una serie di testi per approfondire la robotica didattica, la programmazione e il making. -
RoboGame. Robotica con Arduino. Vol. 2: Arduino digitale e analogico.
Secondo libro della collana RoboGame, questo testo spiega Arduino e la programmazione con la didattica laboratoriale attraverso esempi semplici e complessi. Una full-immersion nei codici che permettono alla scheda ""tuttofare"""" di risolvere ogni problema, attraverso i diagrammi di flusso di Raptor e le simulazioni di TinkerCAD. Uno studio graduale dei metodi e delle applicazioni per acquisire la competenza sul codice e sulla programmazione. Nato dall'esperienza e dalle dispense del corso di Sistemi automatici nell'articolazione Elettronica e Robotica dell'Istituto Tecnico Industriale Statale ''G.Galilei'' di Livorno, il volume 2 di Robogame è il secondo di una serie di testi per approfondire la robotica didattica, la programmazione e il making."" -
Milano. Coloring tour. Ediz. italiana e inglese
"Coloring tour"""" è un nuovo concetto di libro da viaggio: un carnet da colorare, dialogando con gli originali disegni di Giuseppe Di Lernia e Daniele Morganti, e una guida, da leggere, per scoprire curiosità e notizie sulle più belle città d'Italia." -
I voli dell'Ariosto
La mostra ""I voli dell'Ariosto"""" ha una particolare importanza nella vita di Villa d'Este. Quando osservata in prospettiva, la mostra segna infatti un momento di passaggio, una sorta di linea di crinale. Un prima e un dopo. Il primo versante del crinale è costituito dalla fase recente del museo, che in questa sede pare giusto rappresentare a volo d'uccello. La villa ha goduto e sta godendo di una fortuna crescente presso il pubblico, tanto da occupare ormai stabilmente il primo posto nei musei e aree archeologiche di Tivoli e delle sue immediate vicinanze. I numeri, presi nella loro nudità, parlano di cinquecentomila spettatori annui. E questo sebbene l'edificio e ancor più il parco - con i suoi rinomati giochi idrici, le sue fontane e le sue grotte mal si interfaccino con i mesi più freddi. Non basta. I numeri vanno d'accordo con un indice di gradimento impeccabile. Merito di una gestione lungimirante e accorta, che ha saputo tenere unite la manutenzione programmata delle strutture a una serie di iniziative culturali di qualità."" -
350 anni di creatività. Gli artisti dell'Accademia di Francia a Roma da Luigi XIV ai nostri giorni
"L'Accademia di Francia a Roma celebra i trecentocinquant'anni della propria esistenza con un'esposizione incentrata sull'attività creativa degli artisti che vi hanno lavorato, come borsisti in residenza o come direttori. Questo lungo arco di tempo e il gran numero di borsisti passati per l'istituzione (1944 secondo i nostri calcoli) induce a uno sforzo di sintesi. La mostra e il catalogo si concentrano su alcune linee guida trasversali, come la dimensione politica dell'istituzione, la questione dell'espatrio e del legame con Roma, e un certo rapporto con la forma, in particolare con il corpo umano o con il nudo maschile."""" (Jérôme Delaplanche)" -
Il mio nome è cavallo. Immagini tra Oriente ed Occidente. Catalogo della mostra (Milano, 5 luglio-25 settembre 2016). Ediz. italiana e francese
La mostra ""Il mio nome è cavallo"""" è ispirata al libro """"Il mio nome è rosso"""" di Orhan Pamuk e affronta il tema della convivenza fra culture e popoli diversi. Ambientato ad Istanbul alla fine del XVI secolo, il romanzo di Pamuk narra della storia d'amore tra Nero e la vedova §ekùre, del libro commissionato dal sultano ottomano Murad III (r. 1574-1595) per farne dono al doge veneziano, dei miniatori che facevano uso delle tecniche occidentali della prospettiva e del ritratto, dei tormenti e delle paure che guidarono la mano del loro assassino, del sacrificio di Nero per scoprire - per mezzo del disegno di un cavallo - chi egli fosse tra i vari maestri della scuola; tratta quindi del conflitto, che continua ancora oggi nel mondo islamico, tra modernità e tradizione. Il percorso della mostra, sullo sfondo di un panorama aperto, da Venezia alla Turchia, usa anch'esso l'immagine al centro dell'intreccio di Pamuk, il cavallo, per dimostrare quanto sia grande e profonda la relazione che lega Oriente e Occidente, parti integranti di una stessa unità. La mostra Il mio nome è cavallo rilega tra loro alcune pagine di senso, così come sono scritte nella materia e nella forma degli antichi oggetti esposti, e ricorda la capacità dei disegni e delle stampe di penetrare, con la loro forza, anche là dove agli uomini era impedito (e spesso lo è ancora) l'accesso, portando agli uni le idee e le scoperte degli altri e compartecipando alla costruzione di quel sapere millenario che ha concorso a definire l'idea di umanità."" -
Bossi e Goethe. Affinità elettive nel segno di Leonardo
Le due città di Milano e Weimar sono unite, all' inizio dell' Ottocento, a un'amicizia intellettuale che nasce dall'interesse di Goethe e del suo mecenate, il granduca Carl August di Sassonia Weimar Eisenach, per il Cenacolo di Leonardo. Il pittore Giuseppe Bossi, su incarico di Eugène de Beauharnais, a partire dal 1807 lavora per realizzare una copia del celebre dipinto: da questo impegno nasce un cartone dell'intera composizione oggi conservato a San Pietroburgo, un dipinto che riproduce l'originale di Leonardo, perduto durante la Seconda guerra mondiale e, infine, la pubblicazione, nel 1811, di un volume dal titolo Del Cenacolo di Leonardo da Vinci Libri quattro, tanto apprezzato da Goethe da spingerlo a scrivere un saggio sul Cenacolo di Leonardo. I lucidi che Bossi trae dalle tre più importanti copie d'epoca del dipinto, da cui derivano i fogli conservati nella Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano, sono acquisiti da Carl August in occasione del suo soggiorno milanese del 1817, dopo la morte del pittore, grazie alla mediazione di Gaetano Cattaneo, amico fraterno di Bossi, e sono oggi conservati nelle raccolte artistiche di Weimar. E questi stessi lucidi sono serviti per la realizzazione di una copia a mosaico del Cenacolo nella Minoritenkirche, la chiesa nazionale degli italiani, di Vienna. -
Vivere con le statue. La scultura a Firenze nel XV secolo e le sue funzioni nello spazio urbano. Ediz. bilingue
Questo volume raccoglie otto saggi di altrettanti storici dell'arte italiani, francesi e americani intorno a un popolo di statue e alle statue in mezzo a un popolo: da un lato, infatti, a partire dall'inizio del XV secolo, i fiorentini fanno della scultura a tutto tondo un mezzo decisivo di propaganda politica, civile e religiosa, dall'altro, la scultura invade lo spazio urbano nei luoghi più strategici, dove influenza le relazioni sociali. Dalla residenza patrizia, al palazzo pubblico, alla chiesa, passando per piazze e giardini, queste opere innovatrici si caricano di molteplici significati simbolici. Le modalità di committenza, gli usi della scultura, la ricezione delle opere sono qui analizzati attraverso l'esame dei generi maggiori come i busti-ritratto, gli stemmi, le statue civiche o i crocifissi, offrendo così un vasto panorama della scultura del primo Rinascimento. -
Ecce gatto. 24 libere ore nella mia vita. Ediz. a colori
Impertinente e indisponente tricolore dallo sguardo pitonesco, la gatta Birba è una collaboratrice autonoma di Officina Libraria, nel senso che decide sempre lei come, quando e perché (in genere perché ha fame) entrare o uscire dalla casa editrice. E non solo, anche le mura della sua casa accogliente, che divide con Padamu, sono troppo strette per contenere il suo spirito libero: per ritrarla dal vero, ora per ora, in una delle sue giornate esemplari, Jack Tow ha inseguito l’intraprendente esploratrice nelle sue scorribande notturne e l’ha stanata nei suoi nascondigli diurni, fermandone con il suo segno sferzante le espressioni più tipiche e penetranti. Ogni situazione, colta da colori accesi e intensi come la sua personalità, è commentata da una considerazione di Birba, tradotta dal Miao da Paola Gallerani che, grazie alla sua profonda conoscenza di questo articolato idioma, e della gatta, ha potuto condensarne irriverenza e spudoratezza. Questa raccolta scandita nel tempo, si configura come un piccolo pamphlet di pensiero libertino, corrispondendo in pieno a quanto affermato, sotto diverso segno, da Martin Luther King: «la mia libertà comincia dove finisce la vostra». -
La Ca' Granda da ospedale a università. Atlante storico-artistico
Due insegnanti della Statale raccontano il proprio luogo di lavoro. E si spalanca una cavalcata di immagini a colori attraverso oltre cinque secoli di storia milanese. A partire dal 12 aprile 1456 quando il duca Francesco Sforza posa la prima pietra dell'Ospedale Maggiore: una costruzione che poco più di cent'anni dopo Giorgio Vasari definirà: «luogo tanto ben fatto et ordinato che per simile non credo ne sia un altro in tutta Europa». Ospedale sì, ma anche - dagli anni Cinquanta del Novecento - una delle sedi di una delle grandi università italiane. L'osservatorio prende di mira essenzialmente le vicende storico-artistiche, ma questo non esclude incursioni nei campi contigui. Non mancano le scene madri (la fondazione, i bombardamenti della seconda guerra mondiale...) e i protagonisti dell'obbligo (dal Filarete a San Carlo) ma c'è spazio anche per episodi poco noti o trascurati: le immagini di culto dell'Ospedale, le insegne fasciste, il cardinal Montini, gli scontri del '68 e del 77, il mercatino di Largo Richini, Lucio Fontana, Camilla Cederna, Colpire al cuore... Viene alla ribalta una folla di personaggi minori che restituiscono il sapore della storia, in un caleidoscopio di citazioni spesso recuperate per la prima volta. Nelle lunghissime note si nascondono ritrovamenti, precisazioni, identificazioni nel mare magnum del patrimonio ospedaliero e universitario, così da dare vita a un vademecum che finora non esisteva. -
Ululò e Ululè. Ediz. a colori
Lupi si nasce o si diventa? Scoprite che cosa ne pensano Ululò e Ululè, nati uguali e cresciuti diversi, al loro primo incontro! Età di lettura: da 3 anni. -
La cappella di san Giovanni Battista nella chiesa di san Rocco a Lisbona. Committenza, costruzione, collezioni. Ediz. a colori
La Cappella di San Giovanni Battista fu commissionata dal monarca portoghese Giovanni V nel quarto decennio del Settecento e fu interamente costruita a Roma, dove fu parzialmente esposta al pubblico nel 1747 e nel 1749 per poi essere smontata, trasportata e ricostruita nella chiesa di San Rocco a Lisbona. L'indagine sulla cappella che qui si pubblica comprende le ultime ricerche riguardanti la sua progettazione e la sua costruzione, senza tralasciare le collezioni di opere d'arte che si trovano al suo interno e quelle a essa connesse. Questo volume rappresenta un compendio delle ricerche di vari esperti sull'architettura, la scultura, i mosaici, i metalli e le collezioni di argenti, tessili, mobili e libri della cappella. Illustrato con una selezione di fotografie, esso consente di apprezzare la Cappella di San Giovanni Battista per il valore artistico dell'architettura come per quello degli apparati figurativi e decorativi. Prefazione di Pedro Santana Lopes.