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Organizzazioni di tendenza e formazione universitaria. Esperienze europee e mediterranee a confronto
Il volume, frutto di una ampia e approfondita riflessione sulle Università di tendenza nello spazio geopolitico europeo e mediterraneo, a partire dalla ricostruzione di una mappa della loro presenza sul territorio europeo, affronta questioni determinanti quali lo status giuridico per esse previsto dai principali ordinamenti europei, il riconoscimento dei titoli di studio, il ruolo delle organizzazioni internazionali interuniversitarie, l'offerta formativa e il contributo di queste istituzioni nella costruzione dell'Europa e nella promozione della pace nel Mediterraneo. -
L' America latina fra Pio XII e Paolo VI. Il cardinale Casaroli e le politiche vaticane in una chiesa che cambia
Questo volume parla dunque di un ""filo rosso"""" che si snoda dalla metà degli anni Cinquanta, quando, in qualità di collaboratore di monsignor Samoré, ne accompagnò l'impegno per l'organizzazione della prima conferenza generale dell'episcopato latinoamericano a Río de Janeiro, agli ultimi decenni del secolo scorso, quando intraprese importanti viaggi a Cuba, in Brasile, Messico, Argentina, Guatemala. In questo itinerario Casaroli fa l'esperienza di una chiesa che assume sempre più coscienza di un'unità che trascende gli orizzonti nazionali, e che negli anni tra il concilio Vaticano II e la conferenza di Medellin del 1968 vede mutare progressivamente il proprio volto."" -
Sulla sociologia
Quali acquisizioni teoriche ed empiriche possono essere considerate patrimonio stabile e condiviso della comunità scientifica dei sociologi? Esiste un corpus di conoscenze minimo che ogni sociologo dovrebbe possedere? Si può parlare di progresso nella conoscenza sociologica? Goldthorpe conduce il lettore in un viaggio documentato attraverso le scienze sociali contemporanee: dall'etnografia sociale alla sociologia storica, dalla sociologia quantitativa alla macro-sociologia comparata. -
Macroeconomia, econometria e politica economica
Una raccolta dei testi di Lawrence Klein, premio Nobel per l'economia, a partire dai primi articoli sulla relazione tra micro e macroeconomia, con il contributo sui fondamenti teorici ed empirici dell'economia keynesiana - di cui Klein iniziò a occuparsi giovanissimo con la tesi di dottorato su ""La rivoluzione keynesiana"""" - e con un ampio spettro di applicazioni econometriche relative a settori specifici e a modelli complessivi del sistema economico. Al loro utilizzo a fini di previsione e di politica economica e nell'interpretazione della natura delle fluttuazioni e delle tendenze di fondo dell'economia sono altresì dedicati una serie di saggi pionieristici che completano la raccolta."" -
La politica europea
La partecipazione dell'Italia all'Unione europea è caratterizzata da notevoli ambiguità. L'Italia ha fornito un decisivo contributo di idee e iniziative utili a superare i momenti di stasi che ne hanno segnato il percorso; è riuscito, contro ogni previsione, a partecipare fin da subito all'unificazione monetaria; le sue élite politiche e i suoi cittadini sono stati a lungo fra i più ""euroentusiasti"""" nel panorama comunitario. Eppure, l'interazione fra il sistema politico italiano, le istituzioni dell'Ue e i nostri partner europei si è più volte dimostrata faticosa e superficiale. Giuliani svolge un'analisi dei fattori che hanno prodotto un simile sfuggente equilibrio di vizi e virtù."" -
Il pensiero pendolare
In questo libro si parla di un tipo particolare di movimento, il movimento del pendolo, che accompagna un tipo particolare di pensiero, il pensiero pendolare. Il pendolo è qui simbolo di esperienza e modello di conoscenza: oscilla fra un estremo e l'altro, avanza e poi ritorna arricchendosi ad ogni passaggio, sta nella propria tradizione ed esperienza, e poi ne esce, entra nel nuovo e nell'ignoto, per ritornare ancora nel consueto. Del pendolo e del movimento pendolare l'autrice traccia una mappa culturale in cui, accanto ai riferimenti mitologici, letterari e filosofici, trova spazio anche la sua esperienza autobiografica. -
Popoli e civiltà. Per una storia e filosofia del diritto internazionale
Due sono i temi al centro di questo volume: la ricerca sulle radici dello ""scontro di civiltà"""" e l'analisi delle odierne trasformazioni del diritto internazionale. Rispetto al primo punto, il volume intende sollecitare e promuovere l'avvio di studi e ricerche sulla storia del diritto internazionale, per comprendere come lo scontro tra le civiltà abbia in realtà radici profonde, risalenti almeno all'età del colonialismo del secolo XIX. La fine del sistema coloniale dopo la Seconda guerra mondiale ha creato le condizioni che hanno determinato il tramonto della posizione """"eurocentrica"""" del diritto internazionale e ha permesso l'avvio di una riflessione sui principi del diritto internazionale aperta ai contributi di altre civiltà, in particolare di quella islamica. La seconda parte del volume affronta invece le prospettive che si aprono ad un nuovo ordine mondiale e alla sua possibile forma istituzionale, discutendo alcuni temi fondamentali: dall'ipotesi della dissoluzione delle Nazioni Unite in una pluralità di sistemi regionali, alla prospettiva della creazione di una nuova comunità internazionale, al progetto kantiano di una giuridificazione delle relazioni fra gli Stati. Il volume analizza la pluralità delle opzioni che si presentano alla definizione del futuro assetto mondiale."" -
Il filo sottile. L'Ostpolitik vaticana di Agostino Casaroli
Il volume, basato su fonti inedite di primaria importanza, ripercorre le nervature di una stagione politica straordinariamente complessa per le relazioni politiche della Santa Sede: quella nella quale essa entra in contatto con il sistema sovietico uscito dalla seconda guerra mondiale. Dopo un quindicennio nel quale le condanne di Roma scivolavano senza scalfire la strategia persecutoria dei regimi dell'ateismo di stato, col 1963 si apre il filo d'un dialogo di cui sarà protagonista Agostino Casaroli, diventato segretario di stato del papa venuto dall'est. La sua stagione è quella dell'Ostpolitik vaticana, ma anche della Conferenza di Helsinki e dell'implosione del socialismo reale. I saggi qui raccolti non costituiscono una biografia di Casaroli, né un manuale sulla superficie delle relazioni della chiesa con i paesi dell'est così come emergono dalla pubblicistica: sono piuttosto esplorazioni approfondite di angoli e settori dell'azione vaticana di cui Casaroli è protagonista, in una chiesa che non sa rassegnarsi all'idea che le sofferenze dei perseguitati vadano guardate come la prova della malvagità del male, e non come una vocazione per tutta la chiesa. Il volume si chiude con un inventano dell'Archivio Casaroli, e con testimonianze di illustri ecclesiastici e politici che l'hanno avuto come collega, controparte o amico. -
Lampadine socialiste e trappole del capitale. Come diventai sociologo
Bonazzi narra qui le sue esperienze di ragazzo e studente, poi di uomo e studioso, a partire da quando negli anni '50 e '60 la sociologia non era ancora insegnata negli atenei italiani, fino ai cambiamenti epocali dell'università di oggi. Non soltanto una biografia intellettuale, dunque. Tra ironia e nostalgia, sono rievocate le baruffe di una certa sinistra torinese in quegli anni lontani, la vita quotidiana in una Camera del lavoro ""imponente e squallida"""" dopo le sconfitte operaie, un'esilarante campagna elettorale nel 1957, la commozione in Unione Sovietica davanti alle """"lampadine socialiste"""", la scoperta di un'America provinciale e conformista, il tentativo di capire l'Italia delle fabbriche e del miracolo economico. Molti sono i volti noti che affiorano tra queste righe: da Nicola Abbagnano a Norberto Bobbio, da Siro Lombardini a Fausto Bertinotti, da Antonio Giolitti a Umberto Eco. Alle memorie pubbliche si intrecciano dei """"fuori scena"""", confessioni più intime in cui Bonazzi rievoca episodi e personaggi della sua giovinezza, e soprattutto va alla sofferta ricerca dei genitori perduti: il padre, """"fascista estremo"""" morto in guerra quando l'autore era ancora bambino; la madre, la cui intransigenza religiosa sfocia in fobie ora infantili ora cupe. Un piccolo romanzo di formazione a più registri, nato dalla felice alchimia tra sensibilità sociologica e piacere della scrittura."" -
Città italiane e immigrazione. Discorso pubblico e politiche a Milano, Bologna e Napoli
La città rappresenta il luogo di interazione per eccellenza tra immigrati e società di accoglienza, con i suoi esiti di integrazione o di conflitto. La ricerca sulle politiche per gli immigrati si è a lungo concentrata sul livello nazionale, con l'identificazione di diversi modelli istituzionali di inclusione nei diritti di cittadinanza. Questo libro, al contrario, parte dalle iniziative messe in atto dai governi locali in quanto attori più vicini ai problemi e alle esigenze dei cittadini. La prima parte esamina la relazione tra immigrazione, città e politiche locali in alcuni paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna), per poi focalizzarsi sul caso dell'Italia, dove i comuni hanno sempre svolto un ruolo centrale per quanto riguarda l'accesso degli stranieri a una serie di servizi. La seconda parte ricostruisce in maniera dettagliata il discorso pubblico e le politiche per gli immigrati in tre città che negli anni Novanta sono state governate da diverse maggioranze politiche: Milano, dove alla Lega Nord nel 1997 è subentrato il Polo delle libertà; Bologna, tradizionalmente di sinistra ma dove nel 1999 viene eletto un sindaco di centro-destra; e Napoli, con le giunte Bassolino allargate anche a Rifondazione comunista. L'analisi fa emergere anche la rilevanza di attori non politici, come i funzionari delle amministrazioni locali e le organizzazioni del terzo settore attive sul territorio. -
Il trasporto pubblico locale. Una prospettiva per l'Italia
Il settore del trasporto pubblico locale è da lungo tempo in crisi, e al momento non sono state elaborate efficaci linee di intervento; ciò perché non c'è ancora piena conoscenza dei vincoli e delle condizioni da rispettare per potere dare il via a una vera rinascita. In un panorama così incerto, questo volume rappresenta una svolta importante: esso approfondisce per la prima volta il tema nella sua complessità, impegnandosi a spiegare, valutare, dar conto del processo evolutivo che c'è stato, e infine a disegnare nuove prospettive per questo settore. I saggi qui raccolti si occupano di diverse aree disciplinari, mettendo in luce i nodi giuridici di questo comparto, curandone l'analisi sociologica attraverso una ricerca ad hoc, sottolineandone gli aspetti economici e dando risalto al legame fra trasporto pubblico locale e progettazione e gestione del territorio. Scopo di tali ricerche e riflessioni è far sì che il trasporto pubblico locale divenga finalmente oggetto di una politica programmata di interventi coerenti e di lunga durata da parte delle istituzioni pubbliche e delle aziende coinvolte. -
Siri. Tradizione e Novecento
Il percorso biografico di Giuseppe Siri, figura fondamentale della chiesa italiana del Novecento, è sicuramente un osservatorio privilegiato per seguire le vicende della storia ecclesiastica e della storia politica nell'Italia repubblicana. La sua vita si intrecciò con i momenti e i personaggi maggiori di una complessa stagione religiosa e civile, a partire dagli anni del fascismo fino alla caduta del comunismo. Le vicende di cui fu protagonista vanno lette dunque sullo sfondo dei grandi movimenti e degli scontri che caratterizzarono la vita della chiesa e della società nel dopoguerra. Dal 1946 al 1987 austero pastore di una grande città industriale, Genova, Siri fu assai vicino a Pio XII. Uomo di governo al centro degli snodi della struttura ecclesiastica, durante il pontificato di Giovanni XXIII venne chiamato a presiedere la neonata Conferenza Episcopale Italiana. Dotato di una spiccata capacità di intrecciare rapporti e relazioni in ambienti diversi, Siri cercò in ogni modo di mantenere alla chiesa quegli spazi di indirizzo politico che riteneva vitali in un paese cattolico, opponendosi con forza all'apertura a sinistra. Il concilio Vaticano II lo vide impegnato nella lotta contro quelle innovazioni che giudicava pericolose per il futuro della chiesa e del papato, in particolare nel campo ecclesiologico e in quello liturgico. Gli anni del postconcilio segnarono il lento tramonto della sua visione, che cercò tuttavia di preservare almeno nella sua diocesi. -
Libro bianco sul Terzo settore
Il Terzo settore, noto anche come ""non profit"""", va acquisendo sempre maggiore rilevanza in Italia. Già nel 1999 si cantavano oltre 220 mila associazioni, circa 3,3 milioni di volontari, centinaia di migliaia di dipendenti, inseriti in una grande varietà di forme organizzative (associazioni di mutua soccorso, cooperative sociali, fondazioni). Una vasta e complessa struttura di solidarietà capace di garantire diritti sociali attraverso servizi che lo stato non è più in grado di erogare, a causa di vincoli di bilancia sempre più stretti, e il mercato non ha convenienza a offrire. Questo """"Libro bianco"""" è stato redatto da una commissione costituita da noti economisti, giuristi, sociologi e politologi che hanno lavorato con un duplice obiettivo: da un lato fare il punto sulla situazione attuale, mettendo in luce caratteristiche, dimensioni, diffusione e varietà delle forme organizzative, oltre a incongruenze e limiti degli assetti giuridici; dall'altro offrire le linee-guida per interventi politici futuri che mirino non solo a difendere le specificità del Terzo settore, ma soprattutto a promuoverne lo sviluppo, suggerendo le condizioni istituzionali in grado di favorire l'espansione dell'offerta di azione volontaria, irrobustire gli assetti organizzativi delle associazioni non profit e aumentare il flusso delle donazioni da parte dei cittadini."" -
Chiese cristiane, pluralismo religioso e democrazia liberale in Europa
Il tema del pluralismo religioso torna periodicamente ad affacciarsi alla ribalta, e in questo momento storico sembra essere più che mai attuale. Infatti, se è vero che le ideologie totalitarie sono state bandite dalla scena europea è altrettanto vero che nonostante questo ne permangono tracce evidenti, pur se mascherate da nazionalismi culturali, fondamenti etnici, rivendicazioni di tradizioni locali, autonomismi e settorialismi, rifiuti all'integrazione con emigrati stranieri appartenenti ad altre religioni. Quale può essere, in questo contesto, il ruolo delle chiese? Questo libro raccoglie le discussioni di un folto gruppo di studiosi di storia religiosa, diritto e diritto ecclesiastico circa le relazioni tra Stato e confessioni religiose in un sistema democratico contemporaneo. Molti sono i punti di vista esposti, ma emerge la convinzione comune che la collaborazione tra chiese e istituzioni civili, nel rispetto del pluralismo religioso, sia un valido strumento di rafforzamento della democrazia, mentre la presenza di una sola chiesa dominante difficilmente garantirebbe eguaglianza di condizioni a tutti i soggetti. -
Il tempo delle riforme amministrative
Tra il 1993 e il 2005 si è compiuta in Italia un'imponente riforma delle amministrazioni pubbliche statali. Nel tracciarne un bilancio questo volume adotta un approccio innovativo: non sono considerate solo le strategie di cambiamento enunciate negli atti normativi, ma sopratutto la misura in cui esse hanno trovato concreta realizzazione. L'indagine si concentra sul modo con cui le riforme sono state attuate, evidenzia la rilevanza di questo elemento sugli esiti del processo ed esamina le trasformazioni subite dalle riforme stesse nel periodo considerato (ripensamento degli obiettivi, cambiamento delle modalità d'azione). Questo tipo di analisi consente da un lato di valutare una fase già chiusa, dall'altro di riflettere sui fattori decisivi che, in prospettiva, possono rendere efficaci le riforme approvate sulla carta. Un libro destinato tanto agli osservatori quanto ai protagonisti del cambiamento all'interno della pubblica amministrazione. -
Coppie flessibili. Progetti e vita quotidiana dei lavoratori atipici
Nella percezione comune il passaggio alla vita adulta viene identificato con l'ingresso nel mondo del lavoro, la costruzione di una famiglia, l'arrivo dei figli. Le trasformazioni economiche e sociali cui assistiamo da almeno un decennio mettono in discussione queste premesse, modificando i percorsi della realizzazione professionale, della vita di coppia, dell'esperienza di genitore. È gravoso assumere responsabilità quando l'ordine temporale di riferimento è limitato al breve periodo e le risorse economiche sono esigue. Questa ricerca sulle nuove ""coppie flessibili"""" getta uno scandaglio in un territorio ancora quasi inesplorato."" -
Storia della prima Repubblica. L'Italia dal 1943 al 2003
Secondo Lepre, la Repubblica sorge non solo dalla Resistenza, ma anche dalla crisi dello stato-nazione costruito dal fascismo. L'inizio dei bombardamenti sulle città, alla fine del 1942, segnando il primo incrinarsi del consenso al regime, determina anche l'inizio del processo di costruzione del nuovo stato italiano. Lepre segue la storia del dopoguerra ricostruendo non solo gli avvenimenti storici ed economici, ma anche le metamorfosi degli atteggiamenti e degli stili di vita, la storia delle mentalità e del costume, portando alla luce quelle debolezze strutturali della società e della politica che conducono alla crisi della prima Repubblica. -
Teoria economica e relazioni interpersonali
L'inserimento del paradigma relazionale nella teoria economica è una novità emergente. Soltanto pochi anni fa, il nucleo duro della teoria economica era costituito da modelli in cui le preferenze individuali, la tecnologia e le istituzioni erano un dato, gli agenti economici erano pienamente razionali, e il contesto sociale era ininfluente. Ultimamente questi capisaldi hanno cominciato ad essere messi in discussione anche all'interno del mainstream. Se non è più possibile postulare un determinato orientamento motivazionale ma occorre dimostrarne la salienza in ogni circostanza, il processo di selezione sociale diviene il vero livello fondamentale di descrizione della fenomenologia economica. E così quelle variabili che per la gran parte degli economisti, erano estranee al discorso economico e andavano ricondotte al dominio di pertinenza delle altre scienze sociali - sociologia e psicologia, in pri-mis - finiscono oggi per conquistarne il centro. L'accoglimento della prospettiva relazionale nel discorso economico comporta il recupero della ragionevolezza. È da poco che la scienza economica va prendendo atto delle conseguenze negative che scaturiscono dalla ""grande divisione"""", dalla separazione cioè tra razionale e ragionevole. Eppure, un argomento economico può essere razionale, ma se le sue premesse non sono ragionevoli, risulterà ben poco vantaggioso."" -
Maria Arcangela Biondini (1641-1712) e il monastero delle Serve di Maria di Arco. Una fondatrice e un archivio. Atti del Convegno (Trento 6-7 maggio 2004)
Maria Arcangela Biondini, fondatrice nel 1689 del monastero delle Serve di Maria riformate di Arco, nella diocesi di Trento, è una figura carismatica all'interno del panorama religioso e sociale della seconda metà del XVII secolo. La sua vasta produzione letteraria di carattere autobiografico, spirituale, mistico, storico e poetico è conservata nell'archivio del monastero delle Serve di Maria di Arco. I saggi del volume intendono fornire un primo contributo alla comprensione di suor Maria Arcangela e della sua opera dal punto di vista storico, teologico, letterario, psicanalitico. -
La promozione cooperativa. Coopfond tra mercato e solidarietà
Questo volume parla della ""promozione cooperativa"""": le regole, le consuetudini e le pratiche del movimento cooperativo per lo sviluppo, si tratti di nuove imprese o di imprese esistenti. L'argomento è osservato dapprima nella sua generalità, poi l'attenzione si concentra sullo strumento fondamentale: Coopfond, la società alla quale viene devoluta una parte degli utili delle cooperative per sostenere le nuove iniziative. Il libro è diviso in tre parti: la prima ha carattere analitico e teorico ed è costituita da brevi saggi di autori esperti di cooperazione che osservano il tema secondo tagli disciplinari diversi, tra cui domina quello di tipo economico; la seconda è più legata all'attualità e tratta della relazione tra cooperative e mercato, di responsabilità sociale, dei problemi della governance e delle possibili contraddizioni tra il governo democratico delle cooperative e l'esigenza dell'efficienza imprenditoriale; la terza parte - di contenuto documentario descrive differenti casi di costituzione e avvio di nuove imprese, e offre un quadro significativo delle possibilità, ma anche dei problemi.""