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Dentro i Ds
Dalla svolta della Bolognina il maggiore partito della sinistra italiana è profondamente cambiato. L'organizzazione si è progressivamente alleggerita: negli ultimi venti anni il numero delle strutture periferiche si è dimezzato e la loro attività di proselitismo è molto diminuita. Gli iscritti al solo Pds/Ds sono in media più giovani, con un'istruzione di livello superiore e un'appartenenza più labile in termini di classe sociale e di tradizione familiare. A fronte di questi cambiamenti, il riorientamento ideologico in senso riformista operato dai leader a partire dai primi anni '90 non ha convinto la maggioranza degli iscritti. Nella cultura politica degli aderenti ai Ds predominano elementi di tradizionalismo e conservatorismo, che si esprimono in una forte condanna del capitalismo e degli Usa come potenza imperialista. Inaspettatamente, sono i giovani a reclamare la riaffermazione di una certa purezza dottrinaria, mentre coloro che provengono dal Pci sono meno disposti a sacrificare la vittoria elettorale sull'altare dell'ideologia. Questa prima inchiesta nazionale sugli aderenti ai Democratici di sinistra mostra una difficile sedimentazione di culture diverse, insieme a stridenti contraddizioni tra innovazione e continuità. -
Come sta cambiando l'Italia
La ripresa delle esportazioni italiane a partire dalla seconda metà del 2006 è congiunturale o è il risultato di un processo strutturale che sta mutando le caratteristiche del sistema produttivo italiano? In questa ricerca della Fondazione Rodolfo Debenedetti si mostra come diversi settori siano riusciti ad aumentare le proprie quote nel mercato mondiale e sorprendentemente tra questi vi siano tanto attività tradizionali del made in Italy che attività tecnologicamente più avanzate. In altri termini, la ripresa non si può solo ricondurre alla specializzazione settoriale dell'Italia, ma piuttosto si spiega con i processi di ristrutturazione che vi sono stati a livello d'impresa. Si dovranno dunque abbandonare gli interventi settoriali, anche perché è difficile intuire come lo ""spacchettamento"""" in corso del processo produttivo influirà sui vantaggi comparati dell'Italia. Meglio creare invece le condizioni di contesto per favorire la crescita delle imprese più efficienti. La ristrutturazione in atto richiederà in ogni caso una forte mobilità delle risorse e, soprattutto, del lavoro. Questo processo non è indolore: sono necessari interventi di welfare, servono politiche che riducano i costi sociali, contribuendo a un'accelerazione del cambiamento e ad un attcrraggio morbido ai nuovi vantaggi competitivi. Di qui la necessità di intervenire con la riforma dei sussidi di disoccupazione e l'introduzione di un nuovo contratto di lavoro a tempo indeterminato."" -
Memorie, diari, confessioni
Le ""Confessioni"""" di sant'Agostino si possono considerare il modello di quella letteratura che si presenta come testimonianza di verità sulle proprie esperienze. Vi si distinguono due categorie complementari: il diario (registrazione degli avvenimenti, con o senza un filo conduttore) e la memoria/confessione, che ripercorre retrospettivamente un lungo periodo di tempo selezionando fatti ed esperienze e conferendo a essi un senso più o meno esplicito. Siamo lontani dunque dalla finzione letteraria, anche se questa a volte ha forti connotati autobiografici. Si tratta di una letteratura che confina, fino a sconfinarvi spesso e volentieri, con la storia, con l'analisi psicologica, con la riflessione filosofica. A questo volume hanno contribuito dunque, a fianco di studiosi di letteratura, cultori di psicoanalisi e di storia; accanto a classici di ieri e di oggi (Agostino, Hugo, Schnitzler) figurano personaggi meno frequentati ma molto rappresentativi (Guibert de Nogent, Llorente, Dorothy Wordsworth, Maurice de Guérin, Rahel Levin, Amiel, Margaret Oliphant), testimoni del nostro tempo come Barbusse, Primo Levi (affiancato da oscuri reduci dei Lager), Milosz, e personaggi consacrati dalla storia, lontani (Montecuccoli) o vicinissimi a noi (Freud, Che Guevara, Giovanni XXIII)."" -
Un solo battesimo una sola Chiesa. Il concilio di Cartagine del settembre 256
La prima analisi dettagliata del concilio convocato da Cipriano nel 256: alle origini della formazione del modello conciliare occidentale questa assemblea rappresenta la prima occasione per uno studio del modo in cui i vescovi della regione affrontano insieme i problemi posti dalla lotta all'eresia, dall'amministrazione del battesimo, dalla strutturazione della comunione in istituti e liturgie. -
Dualismo, nuove teorie della crescita e sviluppo del Mezzogiorno
I più recenti sviluppi della teoria della crescita hanno evidenziato come l'introduzione di frizioni, imperfezioni nei mercati e non-convessità sono in grado di generare, anche in modelli di crescita semplici, dinamiche complesse e ricche che danno luogo a trappole di povertà, molteplicità degli equilibri e dinamiche non convergenti nei tassi di crescita. L'idea fondamentale contenuta in questo libro è quella di tentare di rileggere, alla luce di questi nuovi schemi teorici, la dinamica di crescita del Mezzogiorno degli ultimi decenni, analizzando attraverso i concetti di trappola della povertà ed equilibri multipli l'apparentemente complessa dinamica dell'economia italiana e il persistere delle disuguaglianze tra le regioni del centro-nord e quelle del sud del paese. -
L' economia agraria italiana e gli scritti di Vito Saccomandi
Allievo di Manlio Rossi-Doria, Vito Saccomandi (1939-1995) è stato uno dei maggiori economisti agrari italiani. Questo libro ripercorre le tappe del suo impegno scientifico, ricostruendone il pensiero economico e ricordando le strategie elaborate per affrontare i problemi concreti dell'economia e della politica agraria nel corso della sua lunga esperienza politica e amministrativa. Le tematiche trattate spaziano dall'economia dei mercati agricoli al sindacalismo agricolo, dallo sviluppo rurale alla cooperazione e l'associazionismo, dalla politica agricola comunitaria al sistema di agrimarketing. -
I mercanti di marmo del Settecento
Basato su un lavoro di studio delle fonti notarili, giudiziarie e mercantili, questo volume coniuga le metodologie della storia economico-sociale con un'analisi della società politica regionale, inquadrata attraverso l'articolazione dei poteri centrali e periferici, visti nei diversi piani della loro integrazione politica ed economica. La lettura storiografica ricostruisce gli scenari sociali, la cultura, le strategie economiche, il potere esercitato dal mercante-imprenditore carrarese nel Settecento: il suo farsi ceto oligarchico, il dominio economico che stende sulle cave e sulla terra, prima di proiettarsi sulle grandi piazze commerciali d'Europa, nelle città della ricchezza nobiliare e borghese e delle grandi committenze di marmo. Sempre in bilico tra Antico Regime e modernità, la regione che emerge è modello di crescita capitalistica centrato su persistenze e logiche che, se esaltano il profitto commerciale, contemporaneamente, contrastano le idee innovatrici dell'Illuminismo e l'avvento del libero commercio, in uno scenario sociale attraversato dai simboli di una debole corte periferica, dal potere forte di un'oligarchia urbana, e scosso dai conflitti e dal ribellismo sociale di contadini e cavatori. La peculiarità del saggio è quella di offrire nuove linee interpretative non solo al Settecento italiano, ma più in generale alla formazione dell'Italia moderna, partendo da una regione periferica che, più di altre, è inserita nel grande circuito del commercio mondiale. -
La fiducia secondo i linguaggi del potere
Il volume, articolato in una prospettiva cronologica/diacronica (tardoantico-medievale-moderno) e concettuale, ipotizza la possibilità di rintracciare una storia del rapporto tra fiducia (fides) e forme del potere che la sanzionano. Partendo dal presupposto che a determinate logiche governative corrispondano specifici percorsi e dinamiche della credibilità pubblica, la ricerca esplora gli stili politici in grado di determinare criteri di credibilità o di affidabilità. Tutto ciò considerando il nesso fra amministrazione o procedure giudiziarie tanto canoniche quanto civili e ammissibilità alla testimonianza, e sottolineando in particolare il rapporto tra fiducia presupposta e tecniche procedurali. Grande attenzione è stata dedicata al concetto e alla realtà storica della ""prova"""" intesa sia come momento processuale, sia come segnale antropologico e relazionale in grado di confermare l'appartenenza o la non appartenenza delle persone ai gruppi affidabili e onorevoli per definizione. Il testo raccoglie i contributi di studiosi che operano in campi diversi: storici medievisti e modernisti, storici del pensiero, delle dottrine politiche ed economiche, del diritto e delle istituzioni hanno collaborato dando vita a una composizione delle singole specializzazioni in vista di un risultato che supera l'ottica settoriale."" -
Militari e società civile nell'Europa dell'età moderna (secoli XVI-XVIII)
Il volume analizza i rapporti e le tensioni che, tra il tardo Quattrocento e la metà del Settecento, intercorsero tra il mondo militare nel suo complesso, le forme di organizzazione politiche, economiche e sociali, e le espressioni della cultura giuridica, letteraria e artistica. Viene preso in considerazione l'intero quadro europeo, con particolare attenzione da un lato ai territori dell'Impero germanico (Austria, Prussia, Sassonia), dall'altro agli Stati regionali italiani indipendenti come il Piemonte, Venezia e Roma e a quelli che, come la Lombardia e il Mezzogiorno, erano province di grandi monarchie multinazionali. -
Carlo Goldoni. Avvocato a Pisa (1744-1748)
Orgogliosamente, si firmava ""Avvocato"""": Carlo Goldoni """"Avvocato Veneto"""" è la qualifica che dà di sé nei frontespizi delle edizioni maggiori delle sue commedie. E ora questo volume ci consente di conoscere queir """"Avvocato"""". Fra l'autunno del 1744 e la Pasqua del 1748, Carlo Goldoni soggiornò a Pisa, e vi esercitò la professione forense: a distanza di oltre due secoli e mezzo grazie ai felici esiti della sapiente, appassionata indagine di due studiosi ed esperti archivisti - l'Archivio di Stato della città toscana ha restituito i fascicoli e gli atti delle controversie civili in cui egli prestò il suo patrocinio. Carte magistralmente interpretate dai due ricercatori, che ci offrono un capitolo inedito e per nulla secondario della biografia di Goldoni e un vivissimo quadro della società pisana di quegli anni: vi si muovono nobili, mercanti, contadini, ecclesiastici, comuni popolani. Da quelle carte emerge che Carlo Goldoni, piuttosto che un principe del foro o un sottile giurista, fu un avvocato attento - come si legge nell'Introduzione di Umberto Santarelli - """"alla puntualissima ricostruzione dei fatti e alla loro esposizione messa magistralmente al servizio delle aspettative delle parti in causa""""; un avvocato """"fattista"""": """"che aveva avuto in dono un'altra arte ma all'occorrenza seppe genialmente trapiantarla e metterla a frutto in un terreno per lui quasi del tutto nuovo e all'apparenza tanto diverso da quello in cui fu grande""""."" -
Carteggi ritrovati
Il volume presenta due carteggi ritrovati fortunosamente in tempi recenti, che aiutano a colmare lacune significative della nostra storia politica, letteraria e artistica. Il primo riguarda le lettere indirizzate da François-Xavier Fabre (pittore neoclassico di Montpellier vissuto a Firenze in enigmatica intimità con Vittorio Alfieri e la contessa d'Albany) allo scultore Emilio Santarelli, suo probabile figlio naturale. Il secondo carteggio concerne le centinaia di missive che si sapevano scambiate fra Paride Zaiotti, il fedele amico di Monti, e il suo sodale Antonio Salvotti, giudice istruttore dei primi processi del Risorgimento. Quel che rimane di questi carteggi, dispersi fra biblioteche pubbliche e archivi familiari, viene per la prima volta sistemato e illustrato in questo volume. -
Il nuovo trattato europeo
Il libro spiega al lettore il contenuto del ""Trattato che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea"""" nonché le ragioni delle scelte compiute dal Consiglio europeo del 21 e 22 giugno 2007, che ne ha deciso l'elaborazione. Dal punto di visto dei contenuti, il """"trattato modificativo"""", preparato sotto la presidenza portoghese dell'Unione europea nel secondo semestre 2007, dovrebbe permettere di salvare la sostanza del trattato costituzionale, congelato nel 2005 dai referendum negativi di Francia e Olanda e dalla decisione britannica di fermare sine die il processo di ratifica del trattato costituzionale firmato a Roma il 29 ottobre 2004."" -
Welfare locale e democrazia partecipativa
Oggetto di questo volume è la partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni alla programmazione sociale locale. La Legge 328/2000 di riforma dell'assistenza, infatti, ha stabilito che alla costruzione dei Piani sociali di Zona debbano partecipare anche i cittadini e i soggetti della società civile. Si è messo in moto così nel settore del welfare locale, un processo di innovazione istituzionale, fondato sulla cooperazione tra attori pubblici e privati, che si va gradualmente diffondendo in tutti i comuni italiani. Il Comune di Roma, con la delega di competenze ai suoi 19 municipi, rappresenta una delle esperienze più interessanti in questo campo. Nel volume si descrivono dapprima le forme di democrazia partecipativa più importanti che emergono negli studi italiani e stranieri in questo campo. Si ricordano poi i passaggi principali del decentramento amministrativo in atto e la articolazione dei soggetti del Terzo settore. Si espongono infine i risultati di una ricerca condotta presso quattro municipi romani, che ha permesso di individuare alcune caratteristiche di fondo che spiegano i differenti modelli di democrazia partecipativa osservati. Nelle conclusioni si sottolinea l'importanza di queste esperienze di democrazia partecipativa in un momento, come quello che attraversa il nostro paese, in cui la democrazia rappresentativa appare perdere legittimità sociale. -
Giustizia e povertà. Universalismo dei diritti, formazione delle capacità
È ormai evidente che le tematiche connesse alle politiche per la povertà debbono essere affrontate con il supporto di studi di carattere interdisciplinare, che aiutino ad indagarne la multidimensionalità e lo stretto legame con l'esclusione sociale. Avvalendosi di questa chiave di lettura, ma evidenziandone anche i limiti e le antinomie, in queste pagine viene presentata un'ampia riflessione sulle nuove povertà nelle società postindustriali, in particolare in quella italiana. Sono infatti affrontati i principali aspetti su cui politici e studiosi si stanno impegnando attraverso analisi, interpretazioni e azioni di contrasto alla povertà. Rispetto alle analisi, interpretazioni e politiche sin qui attuate, il contributo del volume consiste nell'affermare la necessità, per promuovere politiche attive di inclusione, dello sviluppo di tutte le capacità delle persone. Alle quali occorre dare nuova centralità, nella convinzione che il vivere comune richieda la piena realizzazione di sé in rapporto agli altri e la partecipazione attiva e consapevole, come antidoti alle incertezze causate dalle molte solitudini che caratterizzano la società attuale. -
Turchia
Con una popolazione che viaggia verso gli ottanta milioni di abitanti (quanto la Germania unita), a cavallo fra Europa e Asia, frutto di uno dei più clamorosi processi di modernizzazione forzata del Novecento, con una crescita economica assai forte e un reddito pro-capite che già supera quello di Bulgaria e Romania, con un record non immacolato in materia di tutela dei diritti umani ma al tempo stesso impegnata da anni a migliorarlo con appropriate riforme, la Turchia è candidata ufficiale, pur non senza contrasti, all'accesso nell'Unione europea, dove lavorano da anni milioni di suoi immigrati. Guidata da un partito islamico moderato che pare non rimettere in discussione la laicità dello Stato e che punta a costituire un vero e proprio modello, animata da una tradizione nazionalista forte che fatica ad accettare la presenza di minoranze importanti prima fra tutte quella curda, è una componente fondamentale della rete di alleanze occidentali a partire dalla Nato. Questo libro aiuta a comprendere le ragioni per cui gli europei devono fare i conti con un paese che non è una ex colonia di una grande potenza europea, bensì la parte di un ex potenza europea, l'Impero ottomano. -
L' Apocalisse
Una parola che evoca eventi ineluttabili, senso di angoscia, visioni enigmatiche, simboli indecifrabili: Apocalisse significa rivelazione; di che cosa? Di una serie di catastrofi che preannunciano la fine del mondo? Dell'avvento di una realtà nuova piena di gioia e priva di morte? Della signoria di Gesù Cristo sulla storia? Parlare di Apocalisse significa riferirsi a un genere letterario e una corrente religiosa, ma soprattutto all'ultimo testo del Nuovo Testamento, conosciuto come Apocalisse di Giovanni. Il volume, attraverso la storia, la letteratura, l'arte, propone un viaggio nel mondo visionario e simbolico della rivelazione che sigilla la Scrittura. -
Globalizzazione e sviluppo
La liberalizzazione del commercio è dannosa; la globalizzazione aumenta la povertà dei paesi in via di sviluppo; le multinazionali spingono per l'abbandono delle misure di tutela dei lavoratori e dell'ambiente; la concorrenza dei paesi in via di sviluppo è una minaccia per i paesi industrializzati; la globalizzazione è ingovernabile e mette in pericolo la sovranità nazionale. Si possono discutere queste affermazioni perentorie senza pregiudiziali ideologiche? È quello che cerca di fare questo libro per aiutare il lettore a orientarsi in un dibattito acceso, ma spesso confuso. Particolare attenzione è dedicata agli effetti della globalizzazione sullo sviluppo nelle ""periferie"""" del mondo."" -
Costruire la propria vita
"Costruire la propria vita"""" è quasi un imperativo categorico nelle società moderne che esaltano l'individuo. In tutti i paesi occidentali i singoli agiscono, lottano, si sforzano per fare della propria esistenza un'unica e singolare avventura, riposta nelle proprie mani, condizionata solo dalle proprie decisioni. Un'aspirazione che coincide con l'affrancamento dal passato, dalle società immobili, dalla tradizione, ma che presuppone un futuro amico e prevedibile, futuro che la società del rischio non è più in grado di garantire. Si crea perciò una discrasia tra il desiderio di padroneggiare il proprio destino e l'effettivo controllo che si può condurre sulle proprie esistenze, forse mai state così dipendenti dalle condizioni esterne come nel mondo globale. Su ogni scelta, dallo studio al lavoro o al matrimonio, grava il timore dell'imprevedibilità e dell'insuccesso. Paura e angoscia sono divenuti sentimenti sociali diffusi, rendendoci vulnerabili a ogni notizia drammatica da ogni dove, accentuando il senso di minaccia e fragilità personale." -
Le costituzioni di democrazia. Testi 1689-1850
II volume raccoglie i testi delle principali costituzioni democratiche moderne, dal Bill of rights (1689) alla Costituzione per lo Stato prussiano (1850), per la prima volta pubblicati in forma integrale e in lingua italiana. Preceduti da una articolata introduzione, essi forniscono al lettore lo strumento per tracciare la storia delle democrazie moderne d'Europa e d'America. -
Capitale industriale e capitale finanziario nell'economia globale
Nel ventesimo anniversario della sua prematura scomparsa, questo libro vuole essere un tributo alla figura di Fausto Vicarelli, di cui si ricordano l'originale contributo alla scienza economica così come la straordinaria testimonianza morale. Riprendendo i grandi filoni della sua opera i diversi contributi sono raggruppati in tre parti: il rapporto tra capitale industriale e capitale finanziario; la finanza internazionale; la redistribuzione del reddito nell'economia globale. L'intento - come sottolineano i curatori - è quello di riproporre alcuni temi rilevanti della ricerca di Vicarelli analizzandoli alla luce dei cambiamenti che sono avvenuti in questi venti anni nella teoria e nella politica economica, nelle istituzioni e nella legislazione in Italia, nell'Unione europea e nei mercati finanziari internazionali.