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Da Teatri Uniti ai film di Paolo Sorrentino. Nuove tendenze del cinema italiano
Riannodando quel filo rosso che unisce l’eclettica produzione del gruppo di Teatri Uniti con la visionaria produzione cinematografica di Paolo Sorrentino, questo studio descrive e analizza le più importanti e innovative tendenze del Nuovo Cinema Italiano. Teatri Uniti e Indigo film, i padri, Angelo Curti e Toni Servillo, ed i giovani, Nicola Giuliano e Paolo Sorrentino che in quel laboratorio all’ombra del Vesuvio si sono formati, facendo proprio quel mondo di esperienze e competenze, ma soprattutto quell’insieme di attori, tecnici, artisti che d’ora in avanti confluiranno nelle loro produzioni cinematografiche. Una produzione lunga oltre un ventennio ed equamente divisa a cavallo di questi ultimi due secoli. Una galleria di personaggi, storie, atmosfere che il Nuovo Cinema Italiano del terzo millennio assorbe e fa proprio, assieme ovviamente a quegli stessi attori, tecnici e artisti che hanno plasmato volti, suoni e colori nei film di Paolo Sorrentino. -
Riappropriarsi dei paesaggi fluviali
Il fiume e la città costituiscono un binomio esito di un antico legame, che spesso affonda le radici nella fondazione stessa degli insediamenti umani. Nel corso del tempo l'originario rapporto simbiotico si è andato sempre più affievolendo, portando a determinare rapporti persino conflittuali. L'immagine di un sodalizio funzionale tra fiume e città si è ormai irrimediabilmente sbiadita? Invero nuove istanze ne reclamano il rapporto sotto la spinta del rinnovato modo di guardare alle componenti del territorio, anche in termini di paesaggio e della pericolosità e vulnerabilità ai rischi naturali. Il volume raccoglie i contributi frutto dei workshop svolti nell'ambito di un International Seminar UNISCAPE En-Route nella Valle del fiume Sarno e nella Valle del fiume Irno, cui hanno partecipato studiosi, professionisti e giovani ricercatori, italiani e stranieri. I due fiumi campani, dai corsi brevi, sono caratterizzati da estesi bacini. -
Poli§ofia. Progettare esperienze di cittadinanza in una prospettiva inclusiva
Quale idea di infanzia, di democrazia, di partecipazione abbiamo in mente quando progettiamo esperienze di cittadinanza? Queste domande hanno guidato un gruppo di insegnanti, studenti, ricercatori e amministratori locali durante le attività del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi della città di Rovigo. La sala consiliare, le commissioni, le aule scolastiche hanno ospitato comunità di ricerca attraversate da dialoghi che hanno trasformato le domande dei bambini sulla città in inchieste, proposte e iniziative. Se cittadinanza significa partecipare in modo attivo ai processi decisionali che animano le nostre democrazie, allora dobbiamo conoscere le istituzioni e il loro funzionamento, ma soprattutto apprendere a dialogare, a costruire un argomento, a riconoscere le nostre e altrui emozioni, a valorizzare il punto di vista dell´altro, a sviluppare il pensiero critico, creativo e morale, a comunicare e a collaborare. Abbiamo chiamato questo percorso Poli§ofia, “saperi per la città”, “saperi plurali” per evidenziare la connessione tra convivenza e conoscenza, entrambe esito di un confronto plurale a cui tutti, bambini compresi, hanno il diritto di partecipare. -
Droga. Uso, abuso, dipendenza
Un approccio innovativo aiuta i ragazzi a comprendere le cause di un malessere che misteriosamente compare e che pensano di controllare attraverso l’uso di sostanze. rnAlterando il loro sentire, per non vivere il dolore derivante da rapporti umani deludenti, ricercano il benessere in paradisi effimeri a volte mortali. rnAnalizzare la causa di questo malessere, indicare la strada per curarlo e per recuperare la capacità di affrontare i rapporti umani con affettività e fantasia, sono i nostri intenti. -
Felice di conoscere. Insegnamento inclusivo e apprendimento positivo a scuola
Perché l'educazione dovrebbe avere come uno dei suoi fini il benessere dei suoi studenti? È possibile pensare che apprendimento e benessere siano connessi? Se si come? Come possiamo creare ambienti di apprendimento che possano nutrire il benessere dei bambini e dei giovani? Questo libro rappresenta una sfida che da molti anni è nata e si è sviluppata in un percorso di ricerca e riflessione che pone al centro il benessere educativo per tutti. A partire da una lettura pedagogica del benessere che attraversa vari ambiti: filosofico (Aristotele e l'eudaímonia) economico (Approccio delle Capability, Sen, 1980) e psicologico (Psicologia Positiva, Diener, Seligman, 2001) e in connessione con le parole e i desideri espressi dai giovani, viene proposto un framework inclusivo (l'Universal Design for Learning) che sembrerebbe ispirarsi ai principi che valorizzano un insegnamento inclusivo e un apprendimento positivo verso una ""didattica felice""""."" -
Gruppi a mediazione. Dispositivi ed esperienze
Negli ultimi anni si assiste alla progressiva diffusione di dispositivi di gruppo che utilizzano ""mediatori"""" quali la pittura, la fotografia, la musica, le fiabe, per fini terapeutici e di formazione. Emerge perciò l'esigenza di approfondire l'orizzonte teorico di riferimento che fonda queste pratiche. I saggi di O. Carré, B. Chouvier, B. Duez, R. Durastante, C. Joubert, E. Lecourt, K. Navridis, M. Ravit, C. Vacheret e M.C. Zurlo raccolti nel presente volume fanno in tal senso riferimento alla teoria psicoanalitica dei gruppi introdotta da D. Anzieu e sviluppata da R. Kaës. Essi mirano a presentare e descrivere diverse esperienze di gruppi a mediazione: psicodramma psicoanalitico, gruppi fiaba, gruppi con la mediazione del disegno, gruppi a mediazione sonora, gruppi Photolangage. Il volume evidenzia come tali dispositivi possano rivelarsi particolarmente efficaci per promuovere e facilitare processi di mentalizzazione e simbolizzazione nei gruppi, e mette anche in luce la diversità di utenti e patologie con i quali i singoli dispositivi possono essere efficacemente adoperati."" -
Cilento. Una guida emozionale da Paestum a Velia
Una guida emozionale per chi vuole attraversare lentamente il Cilento, la sua natura ancora bellissima, le montagne austere e il mare blu. Comunità vegetali e paesaggi umani, usanze e cultura materiale, memorie e racconti del presente disegnano gli itinerari da Paestum a Velia. Il Cilento è terra di mare, di pescatori, di villeggiature assolate, di passeggiate sulle spiagge, di nuotate verso l'orizzonte, di scogli ospitali, di campanili, di cieli blu. Il Cilento è anche una terra aspra di colline e montagne, piccoli paesi segnati da un passato che ha lasciato la sua storia nelle pietre, nelle chiese, nelle linee delle case, negli alberi rigogliosi, nei fiori rari e bellissimi, sui volti. Accade, così, che per arrivare da Paestum a Velia si può scegliere di seguire la costa, che di tanto in tanto si allontana per ricomparire con la sua bellezza, o l'interno, dei monti, del silenzio, delle abitudini che si sedimentano in lunghi inverni e in primavere accecanti. Si può da Agropoli arrivare a Castellabate e a Punta Licosa; e poi, in una sequenza che regala forti emozioni estetiche, continuare verso Agnone, Acciaroli, Pollica, Pioppi, Marina di Casal Velino, seguire il mare e giungere a Velia. Oppure si può scegliere di andare verso il mare di Elea, lasciando la costa e seguendo il profilo delle colline: Torchiara, Castelnuovo Cilento, Pattano, Vallo della Lucania, Moio della Civitella, Novi Velia e Ceraso. L'altra faccia del Cilento, che aiuta a capire la prima, e a sentire l'armonia che rende i contrasti parti di uno stesso spartito, inseparabili l'una dall'altra, per chi voglia cogliere i mille significati di questa terra. Un collage di emozioni sul Cilento come ""guida"""" per un viaggio e per un incontro. Con testi di Francesca Alliata Bronner, Franco Arminio, Vienna Cammarota, Tilde Fariello, Domenico Fulgione, Assunta Niglio, Domenico Rea, Franco Rella, Luigi Vicinanza, Gabriel Zuchtriegel."" -
Archivio di storia della cultura (2017). Vol. 30
L'«Archivio di storia della cultura», fondato e diretto da Fulvio Tessitore, esce con cadenza annuale dal 1988, e dal 1997 è pubblicato per i tipi della Liguori. Nato attorno a un progetto teorico maturato nell'ambito del neostoricismo italiano - quello di una rinnovata ""storia della cultura"""" che cerca di abitare davvero lo spazio creato e lasciato aperto dalla crisi, anzitutto logica e conoscitiva, degli statuti tradizionali della storiografia e della ricerca filosofica - l'«Archivio», nei suoi anni di vita, ha assunto senza remora alcuna il carattere mobile e permeabile dei confini che separano fra loro le numerosissime """"storie particolari"""", prestando attentamente ascolto a tutte le voci che non rifiutano la verifica filologica e documentaria. Ogni numero della rivista è suddiviso in tre sezioni: Memorie, Discussioni e Rassegne, Testi."" -
Transnational subjects. Selected papers from XXVII AIA Conference. Vol. 1: Cultural and literary encounters.
The volume collects the selected papers from the literary and cultural sections of the XXVII AIA Conference (Naples 10-12 September 2015). The chosen theme, Transnational Subjects: Linguistic, Literary and Cultural Encounters, proved ideally suited to arouse a consistent and articulated debate on a series of crucial questions from a large number of scholars. In tune with the critical framework outlined by Bill Ashcroft on globalization and its supra-national function, all contributions here engage with the tense entanglement of transnational, transitional and translational issues that mark our age of global networks and traumatic dislocation. This pervasive process of hybridization has also changed the approach to the theory and history of literature, calling for a revisionary debate on 'world literature' in which transnationality and interculturality help connect in unforeseen ways past and present texts, authors and translations. -
Transnational subjects. Selected papers from XXVII AIA Conference. Vol. 2: Linguistic encounters.
The volume clusters selected papers from the linguistic section of the XXVII AIA Conference onTransnational Subjects: Linguistic, Literary and Cultural (Naples 10-12 September 2015). It focuses on the encounters with other languages and values that alter previously stable and unified notions of identity, language and dialogic exchange. The authors of the volume present authentic perspectives, deal with theories and practices, use diversified procedures, investigate and compare text genres different in nature, and offer quantitative and qualitative analyses of spoken/written data to focus on English in its contemporary intercultural, intertextual, transnational, and multidimensional domains. Scholars, researchers, doctoral students, teachers, and language students will gain insight into the multifaceted realities of contemporary English that the volume addresses. -
Internet. L'amico pericoloso
Internet è una grande risorsa, è l'espressione di una libertà senza confini e senza censura che aumenta la possibilità del confronto e della conoscenza. La frase di Massimo Fagioli ""non c'è libertà senza identità"""", ci ha aiutato a comprendere cosa genera fenomeni patologici quali il cyberbullismo, il gioco compulsivo o un'avvilente pornografia online. L'intento di questo volume è analizzare questi fenomeni, fermarli e restituire ai ragazzi la possibilità di utilizzare internet in modo positivo e costruttivo."" -
Rosso elisabettiano. Saggi su Shakespeare
Quale posto hanno il sangue e la notte nel teatro di Shakespeare e in che modo condizionano la natura e il destino stesso dei personaggi? A domande così cruciali e raramente formulate forniscono suggestive risposte i primi due saggi compresi in questa raccolta, ai quali l'autore fa seguire le sue riflessioni sull'intera opera del grande elisabettiano e sul dialogo non solo ideale che i suoi drammi e i suoi versi hanno intrecciato con le più celebrate voci della modernità, da Joyce a Woolf, da Ionesco a Testori a Stoppard, a riprova che nessuno sa, con più nitida arte di Shakespeare, parlare all'uomo del nostro tempo. -
Il senso di un luogo. Nelle terre di Urbino. Ediz. illustrata
Oltre al limite delle mura ad Urbino c'è la magnificenza del paesaggio con a ridosso le colline e i monti dell'Appennino sullo sfondo. Chi lascia la Piazza Centrale e attraversa i portici e il Pincio, sa che sul torrione San Polo incombe la Massa Trabaria con il Monte Nerone ed il Catria, poi ancora la valle del Metauro ed il Mausoleo dei Duchi. Il Nomos di questo luogo è la straordinaria rispondenza fra la città storica e il paesaggio, legame di natura immateriale, che però non è facilmente valutabile attraverso criteri funzionali e quantitativi. Si tratta di una serie di caratteristiche che segnano la singolare fisionomia di questo luogo e ne definiscono la sua cifra espressiva. -
Architettura dell'eclettismo. Il gusto e la moda. Progettazione e committenza
I termini gusto e moda, escludendo atteggiamenti e scelte d'élite d'epoche più lontane, appaiono ripetutamente a cominciare dal Settecento e - usati in forma dispregiativa nelle polemiche contro il Barocco - assumono una dimensione addirittura invadente nell'Ottocento, in particolare in occasione delle Esposizioni internazionali a cominciare da quella di Londra nel Crystal Palace del 1851. Eppure gusto e moda, presenze dominanti nell'architettura di palazzi e ville per la ricerca del lusso, nuova categoria estetica della committenza borghese della seconda metà dell'Ottocento, resteranno fuori dalle grandi polemiche dei critici e degli architetti sull'Eclettismo, e saranno ritenuti estranei alla problematica e teoria dell'architettura. -
Molte sono le strade. Spiritualità, mistica e letteratura nella Spagna dei secoli d'oro (con un'appendice novecentesca)
"Muchos son los caminos por donde lleva Dios a los suyos al cielo"""", afferma don Chisciotte rivolgendosi al fedele Sancio: diverse quindi le strade indicate da questi saggi di Giuseppe Mazzocchi che spaziano dall'oratoria religiosa di Luis de Granada e di António de Vieira alla spiritualità laica del capolavoro cervantino, dalle preoccupazioni trascendenti di scrittori manieristi e barocchi (Aldana ed Espinosa, Calderón e Mendes Pinto) agli slanci verso il sublime della mistica carmelitana (Santa Teresa e San Giovanni della Croce) e quietista (Molinos); non trascurando le tensioni spirituali riflesse in tre grandi figure del Novecento: Alberti, Hernández, Bergamín. Legati da quel filo conduttore richiamato nel sottotitolo, questi ventitré contributi rivendicano in primis la libertà dell'individuo nella ricerca di Dio e si offrono dunque, non solo come singoli momenti di approfondimento di autori e opere diverse, ma anche, nel loro insieme, come più complesso strumento di riflessione sulle forme del sentire religioso." -
Nel cuore di Jane ri-leggendo Persuasion
Eros e passione in Jane Austen? Sì, anche l'ultimo pezzo della maschera vittoriana della scrittrice si sgretola con questo saggio ""Nel cuore di Jane ri-leggendo 'Persuasion'"""". Guidata dalle voci critiche e poetiche di Reginald Farrar, Virginia Woolf. Edmund Blunden, Harold Bloom, l'analisi testuale della nota studiosa austeniana ci mostra non semplicemente che """"Jane Austen aveva amato e che non aveva più paura di dirlo"""", ma che Jane Austen continuava ad amare; ed è in questa viva presenza di Eros la ragione della grandezza della sua arte."" -
La questione romantica. Rivista interdisciplinare di studi romantici. Nuova serie (2017). Vol. 9: Translation and revolution.
Rivista interdisciplinare di studi romantici. -
Renato Carpentieri. L'attore, il regista, il dramaturg
Contraddistinto da un duende attoriale capace di attraversamenti osmotici fra dispositivo teatrale, cinema e televisione, Renato Carpentieri ha sperimentato, nel corso della propria carriera, le diverse funzioni del processo di creazione-per-la-scena. Il saggio ne ricostruisce il percorso artistico, servendosi di materiali d'archivio e di interviste inedite. Viene fornito, in primis, un profilo biografico teso ad illustrare le tappe cruciali di un iter formativo ""irregolare"""". Si analizza quindi il tragitto attorico di Carpentieri, attraverso la disamina di una rosa di ruoli approntati per la scena e per il grande schermo. Si dà infine conto della sua variegata e in gran parte inesplorata attività di regista, autore e dramaturg. Completano il volume una teatrografia e una filmografia aggiornate ed un'appendice fotografica."" -
Contraddizione e follia
Una cosa è il nulla che viene dopo la vita, un'altra, tutt'altra cosa il nulla che precede la vita. Il primo è un annichilimento, il secondo un preludio, sul cui sfondo la vita può ritrovare, intatta, la sua freschezza. Perché il passato quando è stato vissuto era qualcosa di nuovo, e la nostalgia mira innanzitutto a quest'elemento di novità racchiuso nel passato. È tracciato dunque dalla nostalgia l'orizzonte sul quale la vita a venire può stagliarsi in tutta la sua purezza: il segreto di un senso dell'esistenza che non può essere vanificato dall'idea della sua fine. -
Quel che resta del «made in Italy»
Il made in Italy è ""qualcosa"""" di cui si sente molto parlare in tv, nei giornali, nel dibattito accademico ed anche in quello politico. È un fenomeno in cui gli italiani si riconoscono con orgoglio e, allo stesso tempo, è un aspetto centrale di ciò che rende l'Italia e gli italiani famosi - o perlomeno conosciuti - nel mondo. Il valore del made in Italy inteso come brand, la sua equity, dipende dai discorsi che attorno ad esso si fanno e, conseguentemente, soprattutto dall'insieme di immagini, associazioni mentali e impressioni che vivono nella mente e nelle emozioni del pubblico e dei consumatori. Questo libro prova ad indagare tale complesso patrimonio immateriale, frutto di un lungo processo di sedimentazione - appunto quello che resta - illustrando i dati di una ricerca comparata che analizza e confronta le percezioni di studenti italiani, americani e cinesi.""