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Il bel mestiere. Artigiani e maestranze nel teatro d'opera. Ediz. illustrata
Il nuovo volume della Fondazione Cologni nella collana ""Mestieri d'Arte"""" rappresenta un inedito atto d'amore e un tributo ammirato ai maestri artigiani che dietro le quinte costruiscono giorno per giorno con ineguagliata competenza e passione il successo del teatro lirico italiano, da sempre amato e apprezzato in tutto il mondo, vero fiore all'occhiello della nostra tradizione artistica e artigiana. Le autrici accompagnano il lettore in un viaggio esclusivo nel mondo del teatro d'opera, incontrando le principali figure che realizzano lo spettacolo nella sua complessità e ricchezza, passando attraverso un universo multiforme di competenze e talenti che si incontrano nei diversi ambienti e reparti del """"dietro le quinte"""": dal laboratorio scenografico alla falegnameria, all'officina meccanica; dalla scultura alla termoformatura, dalla sartoria al trucco e parrucco al magazzino costumi, fino all'allestimento scenico vero e proprio. Maestri d'arte e maestranze tecniche uniti con passione e spirito di sacrificio nella magica sinergia che dà vita allo spettacolo, rinnovando ogni volta l'illusione e l'emozione. Una macchina estremamente delicata e complessa, quella teatrale, che nasconde però una perfetta e calibratissima regia in cui tutto trova posto e """"funziona"""", di sera in sera, quasi per incanto. Ma non si tratta di magia, bensì di altissima competenza, passione e dedizione totale, come sottolinea suggestivamente questo racconto a più voci."" -
L' avventura e l'impresa. Due uomini lucidi e visionari si incrociano e si confrontano
Che cosa succede quando due grandi sognatori d'oggi, due uomini lucidi e visionari al tempo stesso, si incrociano e si confrontano per due giorni intorno ai rispettivi percorsi? In una calda estate del Triveneto, a Roncade, Paolo Costa ha incontrato Alex Bellini e Riccardo Donadon, chiedendo a entrambi di parlare dei temi a loro cari, quei temi che hanno segnato le loro vite: il senso della sfida e dell'impresa, la capacità di assumersi dei rischi, il valore della rinuncia, la lezione del fallimento, la ricchezza e il dolore immenso della solitudine, la paura dell'ignoto. Il primo - Alex Bellini - si definisce un ""avventuriero"""": ha attraversato due oceani su una barca a remi, ha percorso correndo gli Stati Uniti e l'Alaska e non si è ancora stancato. Oggi sta pianificando una nuova avventura che lo vedrà impegnato lungo le coste della Groenlandia alla deriva su un iceberg. L'altro - Riccardo Donadon - è un imprenditore che ha fatto di Ca' Tron, in provincia di Treviso, la sua piccola Silicon Valley, con l'obiettivo di portare in Italia la cultura californiana dell'innovazione digitale. Le loro non sono storie di eroi, più semplicemente, la vita di uomini che hanno creduto fino in fondo alla loro scommessa, riuscendo comunque a mantenere salda la testa sulle spalle. Alex e Riccardo ci spiegano che, in fondo, il senso dell'esperienza dell'avventuriero e dell'imprenditore si condensa tutta in un istante: quell'attimo in cui ti trovi da solo e devi decidere se arrenderti o andare avanti."" -
L' Italia dei democratici. Cambiare il Pd per cambiare il paese
Nei sistemi politici a competizione bipolare, l'opposizione può tornare a vincere se si verificano due condizioni: una crisi di consenso della maggioranza e un più elevato livello di favore alla proposta alternativa. Pdl e Lega, nelle elezioni del febbraio 2013, hanno perso un voto ogni due conquistati nel 2008. Perché il Pd non è riuscito a sfruttare un'occasione tanto favorevole? La tesi di Enrico Morando e Giorgio Tonini, protagonisti della prima ora dell'esperienza del Pd, è che Pier Luigi Bersani abbia attestato il partito su una linea troppo identitaria e conservatrice per diventare maggioritaria. In questo libro propongono quindi gli ingredienti di una possibile ""Agenda 2020 per l'Italia"""" e discutono le radicali innovazioni di cultura politica, di leadership e di assetto organizzativo necessarie per consentire al Pd di guidarne la realizzazione. Tre i cardini del progetto: ridurre la disuguaglianza, abbattere il debito pubblico, tornare a crescere. La pretesa di perseguire uno solo di questi obiettivi, a scapito o semplicemente a prescindere dagli altri due, ha condannato fino ad oggi al fallimento i governi che si sono misurati con la crisi italiana. Per uscirne, serve una leadership popolare ma non populista, determinata e autorevole; un partito a vocazione maggioritaria. Se cambia il Pd, potrà cambiare il paese. E gli italiani potranno fare la loro parte per realizzare gli Stati Uniti d'Europa. Prefazione di Matteo Renzi."" -
Tevere
È il 1975, una donna scompare, i suoi documenti vengono ritrovati sulla sponda del Tevere, il corpo no. Un commissario la cerca, scopre le origini di un dramma che sembra nascere da banali tradimenti e invece è più profondo e antico, ha origine nei giorni bui dei collaborazionisti e dei partigiani, delle ausiliarie e delle brigate nere. L'indagine sulla scomparsa, il dramma della protagonista in lotta solitaria con la propria malattia mentale e gli eventi storici che la travolgono sono i tre piani narrativi in cui si svolge il romanzo, nel sottofondo costante di un fragile ambiente domestico, la famiglia che la donna ha costruito - il marito, i figli, una vita borghese nella capitale degli anni Sessanta - e quella d'origine - la provincia del nord Italia negli anni della seconda guerra mondiale. -
Vitruvio e l'archeologia
"Il volume affronta, con i contributi di alcuni tra i più autorevoli studiosi del settore, uno dei temi più controversi del rapporto tra Vitruvio e il suo tempo nel quadro della storia dell'arte antica. Oggetto di un recente Symposium del Centro Studi Vitruviani, a cui si riferiscono alcuni di questi contributi, è stato proprio il rapporto tra Vitruvio e l'Archeologia, tra la norma che il suo testo ha tentato di codificare e la prassi del costruire antico. Si è discusso, e il volume riporta gli esiti di tale dibattito, sul progredire della ricerca archeologica che, unitamente alla evoluzione di tecnologie di rilievo e analisi sempre più sofisticate, permette oggi una migliore comprensione di monumenti, templi, architetti, proporzioni ecc. che possono riscontrarsi nel 'De architectura'. La presentazione di nuovi e originali dati di riscontro delle informazioni e della precettistica vitruviana documentati nel volume possono permettere un significativo passo in avanti nell'ambito della complessa e dibattuta questione del rapporto tra il quadro precettistico del 'De architectura' e la prassi costruttiva romana"""". (Dalla prefazione di Paolo Clini)" -
The Boy. Matteo Renzi e il cambiamento dell'Italia
Chi è davvero Matteo Renzi? Quali sono le idee che ne hanno ispirato fin da ragazzo l'impegno politico? Chi sono le persone di cui si fida, quelle che ha conquistato negli anni, gli avversari politici che ha sconfitto e quelli che possono ancora rappresentare un rischio per il suo futuro? E soprattutto: dove vuole arrivare con il suo progetto di cambiare il Paese? La formazione di un leader da sempre controcorrente - dai primi passi nella politica locale fino alla grande ambizione di riformare l'Italia - raccontata da un giovane giornalista che ne segue l'attività dal 2008. David Allegranti ricostruisce le tappe di un'ascesa che è sempre apparsa irresistibile, ma nella quale non mancano i tranelli tesi e subiti, i colpi di genio e quelli di fortuna: dal Dante - il prestigioso ginnasio fiorentino che forma la classe dirigente e quella dell'entertainment - alla segreteria provinciale del PPI, dal ruolo di collaboratore di Lapo Pistelli alla presidenza della Provincia, dalla ""presa di Firenze"""" alla Stazione Leopolda e alla formazione del Giglio magico, fino ai giorni nostri, a Palazzo Chigi, capo del governo e conquistatore incontrastato della politica italiana. Un ritratto in presa diretta, nel quale la viva voce dei protagonisti si alterna a interviste e racconti inediti su una delle vicende politiche più appassionanti della storia repubblicana."" -
Tintoretto. The Crucifixion in the Scuola Grande di San Rocco in Venice. Ediz. illustrata
La Crocifissione, la tela più vasta che Jacopo Tintoretto abbia mai dipinto per la Scuola Grande di San Rocco, è stata forse per lui anche la più impegnativa, sia dal punto di vista professionale, sia da quello contenutistico. Dopo l'ambigua vicenda della turbativa durante il concorso per l'ovato del soffitto nella stessa Sala dell'Albergo, l'artista doveva infatti riscattarsi per radicare la sua presenza quale pittore ufficiale della confraternita. Al tempo stesso la Scuola Grande, a Venezia ormai l'istituzione principale nel campo della pubblica assistenza e beneficenza, aveva bisogno di un manifesto, cioè di un'icona di sicuro effetto che ne palesasse apertamente le convinzioni e gli obiettivo, ovvero la ragione sociale. Tintoretto doveva quindi interpretare l'intendimento della confraternita, che esigeva dal pittore la creazione di un ambiente di intensa spiritualità, cioè di un lavoro santo. Per ottenere questo risultato egli pensa così di rappresentare la convinzione religiosa e l'impulso caritativo dell'ente, intercettando con un'opera dal forte valore simbolico, appunto la Crocifissione, il tragitto cerimoniale che, dall'ingresso esterno per lo scalone monumentale, conduce alla sala dell'Albergo. È questo il percorso della processione, che in andata e in ritorno si svolge dal campo di San Rocco, inquadrando la drammatica morte di cristo come termine dell'itinerario prospettico che, attraverso il portale marmoreo, giunge alla sua conclusione davanti al dipinto. -
Il centro-sinistra di Aldo Moro (1958-1968)
"La puntuale ricostruzione di Pietro Panzarino si snoda attraverso una serie di vicende apparentemente minori. L'autore segue i discorsi e le scelte di Aldo Moro, ripercorrendo la cronaca politica della cosiddetta Prima Repubblica, dal 1958 al 1968. Il libro di Panzarino costituisce pertanto un'eccezione, in una singolare povertà di saggi storici dedicati alla lunga vicenda dell'Italia repubblicana dal 1948 al 1989. E un'eccezione decisamente positiva, che merita attenzione perché controcorrente rispetto a una 'damnatio memoriae' che rivela anzitutto incapacità di confronto critico con il passato."""" (dalla presentazione di Agostino Giovagnoli)" -
Musica e politica nell'Italia unita. Dall'illuminismo alla repubblica dei partiti
Il volume analizza la concezione della musica nel frangente della nascita della nazione italiana, come arte inestricabilmente connessa al nuovo ruolo dell'opinione pubblica segnato dall'avvento delle repubbliche giacobine. Le torsioni di significato a cui la musica è stata costretta nella modernità ne hanno non solo mutato la natura di disciplina, da scienza ad arte, ma anche imposto il carattere formale e legato alla forma scritta, secondo i canoni della sociabilità borghese incentrati sul teatro. Dal tardo Illuminismo fino al Risorgimento, come nella Scapigliatura, nell'Idealismo e nel fascismo la musica ha giocato un ruolo di rilievo come cartina di tornasole di un atteggiamento più generale verso la sfera pubblica e la modernità politica. Proprio questi caratteri hanno incontrato nel Novecento una crisi ad opera di nuovi movimenti come il futurismo e il comunismo, grazie ai quali la musica ha recuperato elementi come attenzione all'oralità e all'improvvisazione e un nuovo ruolo nella sociabilità politica. Questa ricerca mette in evidenza i nessi tra la espressione musicale e la sua elaborazione da parte dei musicisti, degli intellettuali e di significativi leader politici fino a individuare la catena di significati che la realtà sociale e politica ha impresso alla performance musicale dal Settecento alla fine del Novecento. -
Il nodo di Tyrone
I ricchi e nobili proprietari di un'antica villa, affidano l'immenso parco che la circonda alle cure di un affascinante quanto scontroso giardiniere, che trascorre il tempo libero leggendo e ascoltando Bach. Il cuore del parco nasconde molti segreti: un albero monumentale, sculture che raffigurano scene di rapimenti, un giardino nascosto, sentieri in pietra che disegnano nodi celtici, un sepolcro... Mentre il giardiniere e l'anziana proprietaria, una donna colta e spiritosa, tentano di decifrare il significato di quelle strane presenze, la figlia di quest'ultima, Adelaide, direttrice di un giornale economico - e tornata a casa dei suoi per una vacanza insieme a suo figlio, il piccolo Roberto - va alla ricerca del diario di una prozia, in cui forse c'è la chiave per risolvere i misteri della villa. Robertino, col passare dei giorni, entra in confidenza con lo scostante giardiniere, riuscendo a scioglierne l'apparente durezza. Ma il piccolo cade improvvisamente in coma, per un male misterioso, evento che costringe l'uomo a rivelare la sua reale identità... ""Il nodo di Tyrone"""" è un dramma che unisce mistero e sentimento, natura rigogliosa e malattia, abnegazione e struggimento..."" -
Oh capitano! La vita favolosa di Celso Cesare Moreno in quattro continenti, 1831-1901
Celso Cesare Moreno incarna in modo straordinario lo spirito avventuroso dell'Ottocento: la sua vita, che colpì la fantasia di scrittori come Giovanni Faldella, Carlo Dossi e Charles Yriarte, e che del resto pare presa di peso da un romanzo di Emilio Salgari, fu infatti un'ininterrotta serie di rocambolesche vicende dall'Europa all'India, dal Sud Est asiatico agli Stati Uniti, dalla Cina alle Hawaii. Coinvolto in guerre, rivolte e rivoluzioni, sposò la figlia di un rajah di Sumatra, concepì grandi progetti tecnologici, diventò primo ministro di un regno oceanico, ebbe geniali intuizioni sul futuro del Pacifico e della Cina e per decenni fece parlare di sé la stampa internazionale. Incontrò re e imperatori e in generale gli uomini più eminenti del suo tempo, tentò di fare una carriera politica in Italia, esplorò regioni vergini in Asia e sempre nutrì un odio incrollabile contro l'Inghilterra e, ancor più, contro consoli e ambasciatori d'Italia sparsi dall'Estremo Oriente all'America... Benché il suo nome sia noto, in particolare, a tutti gli studiosi dell'emigrazione, in quanto fu proprio Moreno a sollevare, con molto anticipo e con grande energia, il problema dello sfruttamento del lavoro italiano in America, questa è la prima biografia che gli viene dedicata, e non per caso. Per metterla insieme, infatti, è occorso esplorare archivi di mezzo mondo, e incrociare le fonti più varie. -
Un paesaggio di ceneri
Nella Francia occupata dai nazisti, Lea Lévy, di cinque anni, viene separata dai genitori, ebrei russi, nella speranza che così le sia più facile sfuggire alla deportazione. Accolta in un collegio religioso della regione di Bordeaux, la bambina si rivela testarda e ribelle, dando filo da torcere alle suore che la nascondono e proteggono. Sarà la grande amicizia che la lega a Bénédicte, di due anni più grande, ad aiutarla a evadere in un mondo infantile, lontano dalla violenza degli adulti. Ad accomunare le due bambine, il pesante tormento di non sapere più nulla dei genitori scomparsi. Ma se alla Liberazione per l'una ogni cosa si chiarisce, tutto rimane immerso nella tenebra più fitta per l'altra, che niente e nessuno riuscirà a distogliere dalla sua ostinata ricerca della verità. Bénédicte si batterà per restituire un futuro a Lea. Ma quando l'identità di una ragazzina è stata distrutta, la sua coscienza saccheggiata e devastato il suo immaginario, è ancora possibile rinascere dalle proprie ceneri? Salutato all'uscita in Francia come un avvenimento letterario, ""Un paesaggio di ceneri"""" costituisce sotto molti aspetti il seguito ideale di """"Suite francese"""", il romanzo capolavoro di Irene Némirovsky, madre dell'autrice. Nella drammatica e struggente storia della piccola Lea si rispecchiano, trasfigurate in grande letteratura, le vicissitudini personali e famigliari della Gille."" -
Moderati. Per un nuovo umanesimo politico
"L'Italia si trova oggi a un bivio. Può ancora avere un grande futuro se lo costruisce sulle fondamenta della sua tradizione e sulla modernità di un progetto basato sull'efficienza di una dimensione pubblica essenziale e, soprattutto, sulla vitalità della sua società"""". Forti di questa convinzione, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi lanciano la loro proposta per costruire il centrodestra del futuro: mettere la persona al centro di ogni decisione politica, per porsi come alternativa inequivocabile alla sinistra. In questo libro gli autori definiscono i capisaldi di tale visione, suggeriscono tre linee coerenti d'azione - difesa della tradizione, riforma dello Stato, nuova cultura di governo - e avviano un confronto con le nuove generazioni per dare vita fin da subito a un progetto di società attiva e inclusiva. All'Italia, e all'Europa intera, serve infatti """"un nuovo umanesimo, che riproponga il primato non solo della libertà ma anche della responsabilità, la tutela non solo dei diritti ma anche dei doveri, la certezza non solo delle garanzie di ciascuno ma anche della legalità per tutti, il rispetto non solo dello Stato ma anche delle libere comunità"""". Prefazione di Angelino Alfano." -
La rotonda. Ediz. tedesca
È lo stesso Palladio a introdurci alla Rotonda, nei suoi quattro libri. In essa pare concludersi la lunga evoluzione di un pensiero, la definizione di un'idea, tanto che la rotonda è per molti sorici e critici dell'opera palladiana la sintesi di tutte le sue realizzazioni. La novità del modello, in certo modo trasgressivo, superò qualsiasi riferimento all'antichità e di fatto essa divenne uno degli edifici più imitati della storia dell'architettura. -
Dmitri Prigov. Oltre la poesia. Ediz. illustrata
Il volume Oltre la poesia si presenta, innanzi tutto, come un prodotto a più voci che si dipartono da una, quella, inconfondibile, del poeta concettualista Dmitrij Aleksandrovi Prigov (1940-2007), moltiplicata e ""rifratta"""" attraverso le peculiarità (e le arditezze) di quattro traduttori italiani. Quasi fisiologicamente costretti a interpretare il mondo prigoviano, essi danno vita a una sorta di partecipatissimo hommage, costituito da affondi critici sia """"interni"""" (la casistica delle scelte traduttive operate), sia esterni (quattro brevi incursioni nell'ars poetica dell'autore, con qualche spunto di """"autoanalisi"""" delle tecniche che hanno spinto a privilegiare questa o quella tecnica di traghettamento dell'originale su sponde linguistico-culturali altre). Accanto a Prigov nella sua veste di lirico sui generis, nel volume sfila una serie di immagini che intonano, in un controcanto mai didascalico, una seconda (e non minore) voce fra le tante di questo proteico artista: quella di pittore e disegnatore. Una breve presentazione, un saggio introduttivo su Prigov-poeta e un contributo su Prigov-artista completano questo volume dedicato all'opera di uno degli autori più importanti della cultura russa del secondo Novecento, capace di affacciarsi vigorosamente sul nuovo millennio."" -
Nuove poesie
Protagonista del secondo Ottocento italiano ed europeo, Giosuè Carducci (Valdicastello, Pietrasanta, 1835 - Bologna, 1907) è stato poeta, prosatore, studioso di letteratura e intellettuale militante. I suoi versi - dai giovanili ""Juvenilia"""" (1850-60) ai successivi """"Rime nuove"""" (1861-67) e """"Levia gravia"""" (1861-71); dalle robuste invettive politiche e morali dei giambi (""""Giambi ed epodi"""", 1867-79) all'epicità delle """"Odi barbare"""" (1877-89) - hanno costituito un ineludibile termine di confronto per più generazioni. Il suo magistero professorale - avviato nel ginnasio di San Miniato all'indomani della laurea, conseguita a Pisa nel 1856, poi proseguito dalla cattedra universitaria di Bologna, dal 1860 al 1903 - e la ricchissima messe dei suoi lavori eruditi, rivolti con penetranti saggi e accurate edizioni a tutti i secoli della letteratura italiana, dalle origini al Settecento, hanno contrassegnato un intero capitolo della nostra storia letteraria. Nel 1906 gli fu conferito, primo italiano, il premio Nobel per la letteratura."" -
Stillbach o della nostalgia
Alla morte improvvisa di Ines, sua amica d'infanzia, Clara si mette in viaggio verso Roma per portarle un ultimo saluto. Mettendo ordine tra le sue cose, trova un manoscritto in cui Ines racconta dell'estate del 1978, l'anno in cui, nel periodo delle vacanze, era scesa nella capitale per lavorare presso l'Hotel Manente. Tra quelle pagine, Clara legge anche della storia di un'altra donna che, come loro, veniva da Stillbach, luogo immaginario immerso tra le montagne dell'Alto Adige: Emma Manente dirigeva allora l'albergo che portava il suo nome, e già dal 1938 aveva lasciato la sua valle per amore di un uomo, un italiano, voltando le spalle per sempre alla famiglia, e accettando così di perdere la gioia delle parole dell'infanzia; rassegnata a sentire, per tutta la vita, la mancanza di qualcosa che neppure saprà più di cercare. Tra le voci più incisive di una letteratura che racconta di una terra di confine e di un'identità da ricostruire, Sabine Gruber ha scritto un romanzo in cui, dall'Alto Adige a Roma, il privato s'innesta nella Storia. Alla ricerca di una verità, rivelando crimini e tradimenti, racconta l'intreccio tra i destini individuali e la politica, a volte così potente da determinare la felicità, l'amore, e la nostalgia, di ognuno di noi. -
Un romanzo di carta. Storia del Salone del libro di Torino
Un libraio giramondo, Angelo Pezzana. Una vicepresidente della Regione, repubblicana, Bianca Vetrino, che ascolta i giovani del suo partito. Un commercialista audace, Guido Accornero innamorato dell'arte e dei libri antichi. È in questo strano triangolo, che nasce nella primavera del 1987 l'idea di un Salone del Libro. Un anno dopo inizia una storia che ha fatto crescere e consolidare un appuntamento che si rinnova da 27 anni. Con un successo di visitatori e di critica che continua a sorprendere. È una storia che ha visto protagonisti i grandi e i piccoli editori, i maestri del pensiero e i polemisti del momento. Che ha visto passare sotto le volte del Lingotto, restaurato da Renzo Piano, tutta la cultura italiana e buona parte della letteratura internazionale. Un luogo sempre aperto alle novità. Come è nel DNA di Torino e dei due esperti timonieri che lo pilotano, Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero. -
Giovanni Goria: il rigore e lo slancio di un politico innovatore
In un decennio, quello degli anni ottanta, così complesso e incerto per lo Stato italiano, Giovanni Goria emerge dalla compagine democristiana come esponente equilibrato e lucido, dalle posizioni decise e lungimiranti. Presidente del consiglio dei ministri, più volte ministro egli stesso, Goria è personaggio centrale in un discorso che coinvolge politica ed economia, partiti e governo. Con il suo operato affronta e disamina questioni tuttora di enorme attualità, quali la riduzione del debito, il taglio alla spesa, le privatizzazioni. In un momento di crisi e di passaggio, il politico astigiano coglie i punti di snodo e le evoluzioni della società, i suoi mutamenti, le sue incertezze. Non solo: dalla fine degli anni ottanta Giovanni Goria comincia a proiettarsi in Europa, proponendo un'idea di politica moderna e non più rinserrata in se stessa, bensì in costante dialogo. Il presente volume vuole essere l'analisi di un'opportunità di riforma del sistema politico, riforma proposta con acume da Goria negli anni della sua attività. Francesco Marchiano e Paolo Giaccone s'interrogano sul lascito e sul ruolo di questa importante figura della fine della prima Repubblica, ricostruendone la vita e le oculate iniziative. Prefazione di Marco Damilano. -
Intorno al futuro. Nuovi materiali e nuove tecnologie per il gioiello-Around the future. New materials and new technologies for jewellery. Ediz. bilingue
Tra gli oggetti che accompagnano la nostra vita e il nostro corpo il gioiello è uno dei più immobili: le tecniche produttive e i materiali sono gli stessi del passato, come pure le forme e le tipologie. La fine delle ideologie e l'ibridazione dei contesti del Novecento hanno radicalmente modificato la percezione e il senso del gioiello, favorendo quella liquidità semantica, materica e valoriale che è caratteristica della contemporaneità. Dai frammenti del presente si scorgono squarci di futuro, dove i nuovi materiali e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante per l'innovazione del settore orafo. Questo libro presenta i materiali e le tecnologie più innovative e tratteggia i futuri del gioiello secondo tre scenari: la tradizione preziosa, la creatività collettiva e le wearables technologies. Una selezione di gioielli realizzati con il 3D printing da 35 designer internazionali mostra infine che, come diceva Soren Kierkegaard, ""la vita può essere compresa solo guardando indietro ma deve essere vissuta guardando avanti"""". Benvenuti nel gioiello del futuro!""