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L' archivio della Scuola Grande di San Rocco a Venezia. Atlante iconografico. Ediz. illustrata. Con DVD
Un'immagine inedita di Venezia e del suo territorio vista attraverso le carte della Scuola grande di San Rocco, in particolare, dei suoi 1176 disegni che spaziano dal XVI agli inizi del XIX secolo. Un catalogo introdotto da saggi che consentono di leggere alcuni temi principali suggeriti dal patrimonio iconografico: san Rocco, santo patrono, i ""luoghi"""" della Scuola, i beni a Venezia e nella Terraferma, i capilettera e le decorazioni, infine, i protagonisti e gli autori delle opere riprodotte. Un contributo per quanti si occupano della storia dell'architettura, dell'urbanistica, del paesaggio veneto, delle tecniche di rappresentazione cartografica, della tradizione iconografica, degli studi biografici, della miniatura e del libro antico. Un DVD a colori che propone un viaggio affascinante alla scoperta di Venezia e della Terraferma."" -
Il buio di notte
La vicenda che Giampaolo Rugarli racconta in questo ""II buio di notte"""" offre un grottesco spaccato della società italiana all'inizio del secolo nuovo, quando tutti i valori che hanno regolato le relazioni tra gli uomini sono stati irrisi e travolti dall'ansia della trasgressione, dal desiderio di una libertà sfrenata, della ricerca di un benessere e di un piacere egoisti e immediati. Nonostante tutto, nonostante, cioè, che istituzioni laiche e devote, che ministri di Chiesa e di Stato abbiamo completamente perso qualsiasi senso della misura e forse persine il ben dell'intelletto, la speranza che un Dio misericordioso alla fin fine dia un senso alle cose prova a resistere a ogni assalto, persine di chi dovrebbe esserne il testimone in terra. La tentazione di cedere rassegnati, riconoscendo che il caos l'ha avuta vinta e non c'è più niente da fare, serpeggia insinuante, ma basta la scelta di mettersi a raccontare per dover riordinare gli accadimenti e le memorie, le versioni e le fonti. Così il disastro della deriva in cui siamo sì trasforma in un vero e proprio romanzo giallo, con tanto di morto e assassino, perché una responsabilità e un colpevole devono pur esserci e si tratta soltanto di individuarli."" -
Gli imitatori
II celebre scrittore Livio Mantarro viene accusato da un collaboratore di giustizia di aver organizzato e deciso il sequestro e l'omicidio dell'imprenditore Andrea Caraccioli, sequestro e omicidio attuati nei primi anni ottanta da una sigla terrorista dell'estrema sinistra. Ad avvalorare l'accusa c'è una circostanza inquietante: poco dopo l'omicidio di Caraccioli, Mantarro aveva smesso di scrivere romanzi e articoli giornalistici, e si era ritirato dalla vita culturale italiana. La difesa viene affidata a un avvocato di mezza età, aspirante scrittore e grande ammiratore di Mantarro, che si scontra fin da subito con l'assoluta passività dell'imputato. Mantarro - al momento ricoverato in una clinica privata per una fortissima crisi depressiva seguita alla morte della moglie - sembra infatti del tutto disinteressato all'esito del processo. L'avvocato sarà costretto a indagare nella vita di Mantarro (l'infanzia in uno sperduto paese di montagna, l'ingresso in seminario e la precipitosa fuga dallo stesso, l'ascesa letteraria nella Milano degli anni sessanta, l'impegno culturale militante) e finirà per scoprire che la verità è raccontata nei romanzi di Mantarro meglio che in tutte le altre testimonianze raccolte. -
Dentro la bottega. Culture del lavoro in una città d'età moderna
Il saggio di Andrea Caracausi - grazie a un ampio materiale documentario in larga parte inedito - ricostruisce quel complesso e multiforme universo presente ""dentro la bottega"""" e mostra con chiarezza come la società d'antico regime prestasse una grande attenzione all'azione degli individui e non soltanto al loro status, dove le differenze erano fondate più sull'appartenenza alla comunità che sul genere, sul titolo di mestiere o sulle ricchezze materiali. La bottega diviene così non soltanto un luogo economico e produttivo, ma anche sociale e culturale, creatore di valori, reti di relazione, identità, luoghi, immagini, memoria. E l'azione delle corporazioni, lungi dall'essere unidirezionale o inflessibile, in senso tanto positivo, quanto negativo, era in realtà strettamente legata al grado di coesione fra i gruppi al suo interno, svolgendo una funzione centrale dal punto di vista redistributivo in una società gerarchica e organizzata in corpi."" -
Il giorno prima del Sessantotto
Evocato attraverso quei piccoli eventi quotidiani e quelle mitologie domestiche che formano il retroterra, ignorato quanto indimenticabile, di tanti adulti, il mondo del protagonista, un giovane nato alla fine della guerra e cresciuto a Roma in una famiglia piccolo borghese, viene alla ribalta in modo tenero e spieiato insieme. Un padre che, per fare l'impiegato, ha riposto nel cassetto il sogno di diventare il grande attore; una madre che ha vagheggiato in gioventù un destino di maestra amata e rimpianta; un figlio che non può superare la prova di Grande Scrittore perché non scrive, anche se non fa che pensarci e che nel frattempo, fra la scuola e l'università, vive le sue prime, sconvolgenti emozioni con l'altro sesso. -
Idea di natura. Tredici scienziati a confronto
L'idea che la natura venga sistematicamente violata dal progresso e che la sua distruzione metta a repentaglio la sopravvivenza stessa dell'umanità costituisce uno degli assunti base del movimento ecologista radicale. Si tratta di un'idea che recupera una visione mitica ed erronea della storia: prima dell'età moderna l'uomo avrebbe vissuto in armonia con la natura e oggi saremmo chiamati a ricostruire questo equilibrio attraverso politiche capaci di mettere un limite allo sviluppo economico. Tali posizioni non hanno però alcun fondamento nella cultura scientifica attuale, in cui si fa strada la crescente consapevolezza che la natura è data da sistemi aperti, non-lineari, difficilmente spiegabili senza fare ricorso a una nuova teoria della complessità. 13 scienziati, ognuno secondo un punto di vista personale e della propria disciplina, riflettono sul concetto di ""natura"""" partendo dalla scienza per ridefinirlo e gettare le basi di una nuova ecologia."" -
La carta. Storia, produzione, degrado, restauro. Ediz. illustrata
Un viaggio attraverso il mondo della carta, dalle materie prime alla sua produzione, con particolare attenzione al contributo italiano, dal degrado, nelle sue varie forme, al restauro fino ai problemi di conservazione di archivi e biblioteche. I diversi capitoli sono articolati in modo da costituire un discorso unitario al fine di inquadrare le diverse problematiche in un contesto più generale. -
Catalogo dei viventi 2009. 7247 italiani notevoli
II ""Catalogo"""" permette di conoscere cosa hanno scritto i giornali senza averli letti, di sapere quel che c'è su Internet senza accendere il computer: le dettagliate notizie biografiche sono spesso arricchite da dichiarazioni rilasciate alla stampa. Notizie che riguardano la vita pubblica ma anche quelle sulla vita privata: che mestiere faceva il padre di Monica Bellucci? Per che squadra tifa Pippo Baudo? Chi è stato il primo amore di Raffaella Carrà? Quante volte è stato ministro Francesco Cossiga? Che musica ascolta Andrea Camilleri? E molto altro. Migliaia di informazioni che gli autori hanno raccolto in oltre dieci anni passati a selezionare il meglio di quanto pubblicato sulla stampa italiana."" -
Ferdinando Paër tra Parma e l'Europa
Ferdinando Paër - compositore tanto importante e celebrato ai suoi tempi, quanto poco conosciuto al giorno d'oggi - nasce a Parma nel 1771. Dopo l'esordio nella sua città, dove è al servizio della corte dei Borbone, si trasferisce a Vienna, poi a Praga, quindi a Dresda a ricoprire la carica di maestro di cappella. Dal 1807 è a Parigi, chiamato da Napoleone a dirigere la cappella imperiale. Nella capitale francese resta fino alla morte, avvenuta nel 1839. Attraverso i contributi dei principali specialisti italiani e stranieri si ricostruiscono le tappe fondamentali della fortunatissima carriera del compositore. -
Dopo di te il diluvio
Rimasta coinvolta suo malgrado in un esperimento dai risvolti diabolici, Anna è la creatrice involontaria di una comunità che a Valdoro, tra alberi secolari sui dolci declivi dei colli all'orizzonte di Venezia, si incarna nelle figure di almeno trenta personaggi. È qui che nella piena maturità la donna, ora coinvolta nell'educazione di dodici bambini, ripercorre le tappe della sua vita, qui che fa riemergere la passione travolgente di un amore perduto che l'ha salvata dalla rovina di un delitto imperdonabile. Qui, ancora, che rivive la sua avventura alla presenza di tre amiche che, una alla volta, rievocano dettagli sconosciuti della storia che Anna racconta. Fiona, la consumatrice di uomini, che si affanna nella ricerca spasmodica di una riuscita professionale, ma per errore cade in un mondo di metamorfosi infinitamente più ricco e profondo; Asia, l'intellettuale incompiuta che si trova imbrigliata, per una passione mai corrisposta, in un destino di fantasie e perversioni maniacali; Paoline, l'artista pura che non si fa scalfire, eppure piegata dalla perdita del suo unico amore, darà se stessa per scoprire l'origine di un crimine che svelerà le cause dell'omicidio che ha travolto la vita di Anna. -
Costruire le istituzioni della democrazia. La lezione di Adriano Olivetti, politico e teorico della politica
Alla vigilia della fine della seconda guerra mondiale e del tracollo della dittatura fascista, Adriano Olivetti - imprenditore di successo che fu fra i maggiori protagonisti del ""miracolo economico"""" degli anni cinquanta del secolo scorso - si impegnò alla costruzione di una democrazia autentica e rinnovata nel nostro paese. Di qui il suo progetto istituzionale, minutamente disegnato, che partendo dalle comunità territoriali - unità di base della democrazia giungeva alla proposta di una costituzione compiutamente federale. Nacque da questo impegno l'Ordine Politico delle Comunità. Intorno al progetto Olivetti promosse dal 1945 fino alla sua morte nel 1960, un'intensa attività politica. Fondò il Movimento Comunità, di cui la rivista omonima fu l'organo principale, e creò intorno alla rivista le Edizioni di Comunità. La sua fu una battaglia delle idee, ricca tuttavia di tentativi di alleanze concrete, piena di iniziative sociali sul territorio e infine neppure aliena da prove elettorali. Una battaglia che è parte integrante della storia del riformismo italiano più riflessivo e costruttivo, fondato su una cultura aggiornata delle scienze sociali, rigoroso nel perseguire il coinvolgimento reale delle comunità concrete dei cittadini. La sua lezione va ripensata e rilanciata nel momento che il degrado della democrazia sembra prendere definitivamente la strada del populismo che semplifica e delega."" -
Canna da zucchero
"Canna da zucchero"""" è il sapore fermentato e dolciastro del sesso. Quel sapore che Rosa si porta addosso tutta la vita. A vent'anni, quando s'innamora di Sandra e vive la rottura tra la propria educazione fatta dei ritmi ancestrali e rassicuranti della terra, e quello che sta diventando, così lontano dalle origini. A trent'anni, quando fugge in cerca di un'altra patria e di un altro clima e, a Cuba, sulla pelle caffellatte di Awari rimette tutto in gioco, come se lontano dal caos sterile delle città assordanti ci fosse il mito, intatto, della libertà. A quaranta, quando Rosa è matura nella bellezza e nei sensi e si imbatte in Leo, l'unico uomo improbabile e crepuscolare che dà una risposta, provvisoria e lacerata, alla sua ricerca. L'uomo che è sensualità, instabilità e, soprattutto, femminilità. Sullo sfondo di un'Italia di provincia che non sembra concedere vie di fuga, """"Canna da zucchero"""" è il desiderio ossessivo dell'assenza da ogni vincolo. Ma anche la ricerca caotica, faticosa e a volte ingombrante di una identità." -
I cinquanta nomi del bianco
Il cielo sopra la città ha il colore del piombo: nuvole gonfie e cariche incombono sulle case e sui loro abitanti. Sergio Asciuti, Antonio Martello, Pietro Ferradino e Gaetano Silvestri, quattro uomini diversi tra loro, ognuno con un debito da saldare, un'ultima missione da compiere, un errore da riscattare; diversi eppure uniti dalla figura di Grazia, una misteriosa ragazza che sembra svanire e nascondersi nella nevicata che, improvvisa e abbondante, scende dal cielo a coprire la città. L'apparente purezza della coltre di neve che copre strade, case e persone, nasconde in realtà un intreccio di vicende sempre più complesso e convulso, in cui una lotta sorda e spietata, giocata intorno a interessi criminali e segreti inconfessabili, si anima di esplosioni improvvise di violenza, per aggiungere alla gamma delle sfumature di bianco della neve una nuova, inquietante tonalità oscura. -
A destra tutta. Dove si è persa la sinistra?
Tutte le forze che hanno governato la Prima repubblica si trovano oggi all'opposizione. Gli eredi di grandi culture politiche appaiono in pieno disorientamento. Per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana un partito di centrodestra si insedia nella società e diventa governo del Paese, in alleanza con quel genuino prodotto della ""nuova"""" Italia che è la Lega. Sul versante opposto, un desolante vuoto di idee attraversa il Partito democratico. Biagio de Giovanni, che si definisce un """"apolide della sinistra"""", mette in luce le ragioni che hanno determinato questo stato di cose e prova a ricostruire le vicende dell'Italia politica di oggi: la scomparsa della questione meridionale dall'agenda politica e l'affermazione di una questione settentrionale; il revisionismo politico e quello storiografico; le visioni dell'Europa; il """"divisionismo"""" che affligge il nostro Paese; l'incapacità della sinistra di analizzare l'avversario nella sua vera consistenza; il problema delle classi dirigenti. Alla ricerca dell'araba fenice che si chiama PD, di quel mondo svuotato che si chiama sinistra italiana."" -
Centrismo: vocazione o condanna?
Ritorna il dialogo tra Norberto Bobbio e Augusto Del Noce sulla politica italiana del dopoguerra, su fascismo, antifascismo, azionismo e ruolo della DC, il partito del centro e ""dei ceti medi"""". """"La radice del """"centrismo"""" come medicina-placebo per curare un bipolarismo malsano e la natura del """"ritardo"""" con il quale stiamo arrivando all'alternanza politica tra due schieramenti democratici e contrapposti"""": queste le chiavi di lettura proposte da Lorella Cedroni - curatrice del volume - per discutere gli scritti del filosofo cattolico, qui preceduti da una riflessione di Norberto Bobbio. """"Non può esserci oggi libertà senza una forza politica di mediazione"""", scriveva Del Noce subito dopo la Liberazione, ponendo una questione che ritorna continuamente sulla scena. """"Politica difficile - chiosa Bobbio, che pure mai rinuncia alla distinzione dei ruoli di destra e sinistra -, ma anche l'unica possibile in un'età di ricostruzione morale, culturale e politica dopo la catastrofe del fascismo, se non si vuol ricadere nei vecchi errori"""". E poi, in fin dei conti, """"il programma (DC) di una democrazia sociale... non era poi molto diverso da quello del Partito d'azione"""". Colpiscono l'attualità e l'utilità delle idee che attraversano queste pagine per riflettere sui meccanismi di quella trasformazione bipolare che - scrive Andrea Romano nella prefazione - """"fatica a essere digerita da una parte significativa delle nostre culture politiche""""."" -
Per una sinistra pensante. Costruire la cultura politica che non c'è
Può il liberalismo politico ed economico diventare il principio ispiratore della sinistra? La domanda schietta di Salvatore Biasco tocca il cuore delle incertezze, della confusione, del malcontento verso l'inconsistenza dei progetti e della leadership del Partito democratico e dintorni. Partendo da qui egli svolge un'irrituale discussione politica proponendo temi che di solito la sinistra salta a piè pari, prigioniera com'è delle suggestioni del momento. Biasco affronta l'impasse della sinistra con la determinazione di chi sa che un partito non pesa solo per i suoi voti, ma altrettanto per la considerazione, la stima e il rispetto che guadagna attraverso il suo apparato di pensiero, la propensione a costruire il futuro, la capacità di offrire una classe dirigente competente e all'altezza delle funzioni che aspira a svolgere. -
Dialogo a Nordest. Sul futuro dell'Italia tra Europa e Mediterraneo
Gianni De Michelis e Maurizio Sacconi, protagonisti di trent'anni di vita pubblica italiana e internazionale ma anche figli del Nordest - vera e propria ""piastra logistica"""" di interesse europeo -, delineano in questo libro una prospettiva articolata e originale sul futuro dell'Europa e dell'Italia, Mezzogiorno compreso. La loro è una visione propositiva che guarda alle relazioni con l'Europa orientale e con il Mediterraneo, e che si oppone a ogni determinismo o scetticismo. Per De Michelis e Sacconi, basta volerlo per costruire un futuro migliore. (Introduzione di Luca Romano)"" -
Bocche di donna
Nel cortile della scuola i bulli sono spietati. Insulti e angherie si ripetono senza tregua. Poi, un giorno, la tragedia. Di chi è la colpa? Cos'è realmente successo nel cortile quel drammatico giorno di tanti anni prima? Saz Martin sta sperimentando le gioie e le difficoltà della maternità insieme alla compagna Molly e alla loro figlioletta Matilda. Saz ha promesso di rinunciare per sempre al suo lavoro di investigatrice privata, per cui spesso e volentieri ha messo a rischio la vita. Ma quando riceve la telefonata del suo ex compagno di scuola Will Gallagher - diventato nel frattempo un famoso presentatore televisivo - nulla può impedirle di venire risucchiata nelle zone più buie del suo stesso passato. ""Bocche di donna"""", ultimo episodio della serie con protagonista Saz Martin, è la storia di come i nostri antichi peccati tornino sempre a perseguitarci, e fa riflettere su come sia possibile credere ancora ai nostri eroi - e ai nostri amanti - quando le loro debolezze sono impietosamente messe a nudo."" -
Moro-Craxi. Fermezza e trattativa trent'anni dopo
A trent'anni dal rapimento e dalla tragica morte di Aldo Moro questo quarto volume della collana dedicata a ""Gli anni di Craxi"""" propone una ricostruzione e una lettura critica della posizione politica e delle azioni svolte dal Partito Socialista in quei difficili giorni. Dando la parola ai protagonisti e ai testimoni di quel tempo, riportando una vasta documentazione attinente ai risvolti politici e di opinione pubblica di quella vicenda, il testo intende proporre in particolare una valutazione storico-critica della figura e dell'azione che Bettino Craxi svolse in quella circostanza. Ne emerge una riflessione che si colloca fuori dal coro, tuttora prevalentemente celebrativo, che ha caratterizzato tanta parte dei ricordi apparsi nel marzo-aprile 2008 in occasione della ricorrenza trentennale di questa tragica vicenda; ma anche una ricostruzione che si colloca lontana dal richiamo al sensazionale e al misterioso di chi ha, troppo spesso, voluto ricostruire quella tragedia come fosse una materia da giallisti. Non c'è infatti bisogno di rovistare in nessun retroscena per leggere oggi questo evento per quello che fu e cioè una grande tragedia politica; come non c'è bisogno di rincorrere nessun complotto ammantato di mistero, per riconoscere che allora si realizzò una incredibili convergenza tra le maggiori forze politiche, sociali e culturali all'insegna di una vera e propria """"strategia della non decisione""""."" -
Verso sera
Adelaide è oramai sulla soglia della prima maturità. Le fantasie della giovinezza, le indefinite speranze, il vago desiderio di evadere dai pensieri, dai gesti e dalle parole consunte di tutti i giorni si sono a poco a poco logorati in un grigiore anonimo. Un'inquietudine di cui non riesce a definire il profilo ma di cui pure non arriva a liberarsi. Il marito Errico? La figlioletta Cristina? Non le dicono più niente: ammesso che le abbiano mai detto qualcosa. Come ritrovare - o riuscire finalmente a trovare - la semplicità dell'innocenza, la concretezza dell'amore? Le cose che hanno peso e senso? La vita stessa insomma, nella sua verità più autentica? Forse, al di là di solitudini e incertezze: al di là dello stesso maligno serpente che le ha deposto un perfido uovo nel petto.