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La Fenice 1792-1996. Il teatro, la musica, il pubblico, l'impresa
Il volume è dedicato a La Fenice, partendo dalla sua fondazione fino all'incendio del 1996. Una storia del teatro inteso come impresa nel suo evolversi in continua e stretta relazione con la società, la politica, la cultura e l'economia. Il teatro La Fenice rappresenta con i suoi due secoli di storia uno dei più significativi monumenti, intorno a cui ha ruotato gran parte di vita cittadina. Considerato fin dalla fondazione il massimo teatro veneziano, La Fenice ha infatti mantenuto un ruolo predominante non solo nell'ambito dello sviluppo architettonico ""moderno"""" di Venezia, ma anche nella storia del gusto e delle mode che percorsero tutto il XIX e gli inizi del XX secolo. Una storia musicale ma anche una storia di Venezia e d'Europa."" -
I giardini incantati
Frugando tra vecchie cose, un figlio ritrova il quaderno della madre, un erbario che è anche un diario. E risponde con una lunga lettera che inizia con ""Cara mamma"""" e che prosegue con il fiotto dei ricordi, il cumulo di esperienze vissute, il mistero che nascondono, le fantasie che accendono. Sono soprattutto gli anni dell'infanzia e della prima adolescenza che s'impongono, gli anni di una guerra attraversata con candore e ingenuità tra Milano e i paesi degli sfollati, in una famiglia su cui incombe la disattenzione paterna. Disattenzione che tuttavia non basta a soffocare l'estro di una donna che insegue il sogno di classificare la natura e i suoi fiori."" -
La Fenice 1792-1996. Theatre, music and history
Il volume è dedicato a La Fenice, partendo dalla sua fondazione fino all'incendio del 1996. Una storia del teatro inteso come impresa nel suo evolversi in continua e stretta relazione con la società, la politica, la cultura e l'economia. Il teatro La Fenice rappresenta con i suoi due secoli di storia uno dei più significativi monumenti, intorno a cui ha ruotato gran parte di vita cittadina. Considerato fin dalla fondazione il massimo teatro veneziano, La Fenice ha infatti mantenuto un ruolo predominante non solo nell'ambito dello sviluppo architettonico ""moderno"""" di Venezia, ma anche nella storia del gusto e delle mode che percorsero tutto il XIX e gli inizi del XX secolo. Una storia musicale ma anche una storia di Venezia e d'Europa."" -
La Fenice ricostruita. 1996-2003. Un cantiere in città
Il libro è dedicato alla ricostruzione del teatro. Ci sono voluti sette anni e sei mesi di lavoro, tre appalti, quattro diverse imprese che a ruota hanno preso in mano il timone della situazione. Leonardo Ciacci, ha raccolto tutte queste voci e ha dato vita a un racconto che va oltre il semplice resoconto tecnico-progettuale. Non solo vengono descritte tutte le fasi costruttive ma si affrontano problemi e temi che hanno tormentato i protagonisti del cantiere. Una inedita campagna fotografica di Francesco Allegretto documenta le condizioni iniziali dell'edificio distrutto, le fasi della costruzione della nuova struttura, la costruzione degli arredi tecnici, le condizioni di organizzazione del cantiere e il nuovo teatro così come si offre alla città. -
L' indagine
Nei primi anni settanta, nell'Italia dei misteri irrisolti, avvolta in un clima politico instabile e torbido, la caccia a un serial killer rimasto impunito per anni si intreccia a un'inchiesta sui Servizi deviati. L'ex questore Montaldo viene coinvolto nelle indagini su una serie di strani delitti: sembra che l'assassino si metta a giocare con lui, facendogli avere dossier segreti contenenti incartamenti riservati. Nel gioco entrano presto vecchi compagni di gioventù, colleghi dei tempi in cui Montaldo aveva militato nei Servizi segreti, dove qualcuno a lui molto vicino tramava a sua insaputa il sovvertimento dell'ordine costituito. È evidente che il complotto non ha mai cessato di esistere e che qualcuno gli sta tendendo una trappola. -
L' intruso
Un appassionato dialogo tra due amiche sul rapporto fra un padre e una figlia che non si sono mai amati. ""L'intruso"""" del titolo è un quasi centenario che riappare, dopo più di vent'anni di silenzio, nel momento in cui resta vedovo per la seconda volta. Ne esce una storia di ostinata soggezione a un dovere filiale vissuto nel disamore, ma praticato come una sorta di missione."" -
La Regione e l'Umbria. L'istituzione e la società dal 1970 a oggi. Economia e società
I saggi raccolti nei due volumi che compongono quest'opera ricostruiscono le vicende politico-istituzionali ed economico-sociali dei primi cinquant'anni della Regione, quelli che hanno visto il sorgere e il dispiegarsi dell'attività del nuovo ente e l'Umbria passare dalla prevalenza della mezzadria alla modernizzazione. Il libro analizza il sistema economico e sociale attraverso i mutamenti nell'assetto agricolo, industriale e del settore terziario nel suo complesso, con particolare attenzione al sistema imprenditoriale e della ricerca, attraverso l'analisi del quadro demografico, della trasformazione delle famiglie e della rappresentanza femminile. «Uno sforzo considerevole, affrontato con la consapevolezza che l'Umbria, come le altre Regioni della penisola, sta attraversando un periodo di recessione; da più parti si levano voci, anche autorevoli, secondo le quali il modello di sviluppo e di benessere sperimentato non è più valido e non è più in grado di affrontare le sfide del futuro. La crisi senza fine che dal 2008 va avanti, e che sembra aver colpito più duramente l'Umbria che il resto del Centro Italia, può essere superata solo rilanciando le risorse della cultura, le attività turistiche e il terziario presenti nella regione, ripotenziando opportunamente la base produttiva industriale, nella consapevolezza che ciascun territorio, portatore di proprie peculiarità, dovrà essere protagonista della ripresa». -
Lettere
Per la prima volta viene ora pubblicato il corpus delle lettere di Carlo Gozzi, reperite in numerosi archivi e biblioteche pubblici e privati. Si tratta di 165 lettere, la quasi totalità autografe e inedite, a cui vanno aggiunti 32 frammenti non datati, su un arco di tempo che va dal 1758 al 1806. Un materiale che getta nuova luce sulla vita e sull'opera dello scrittore veneziano settecentesco, permettendo di approfondire aspetti noti e di scoprirne altri finora ignorati. In particolare le lettere si intrecciano con le ""Memorie inutili"""", l'autobiografia pubblicata nel 1797, e con i numerosi testi esplicativi che il Gozzi ha affiancato alla produzione creativa, in primo luogo quella teatrale."" -
La Regione e l'Umbria. L'istituzione e la società dal 1970 a oggi. Politica e istituzioni
I saggi raccolti nei due volumi che compongono quest'opera ricostruiscono le vicende politico-istituzionali ed economico-sociali dei primi cinquant'anni della Regione, quelli che hanno visto il sorgere e il dispiegarsi dell'attività del nuovo ente e l'Umbria passare dalla prevalenza della mezzadria alla modernizzazione. Il libro prende in esame il sistema politico locale e il succedersi delle dinamiche elettorali, ricostruendo l'evoluzione dell'insieme delle classi dirigenti regionali. Le dinamiche istituzionali sono poste in relazione ai mutamenti statutari dell'ente Regione, mentre la programmazione regionale viene analizzata in relazione alla riorganizzazione dello Stato sociale e alle politiche europee. «Tra luci e ombre, dunque, si guarda al passato, perché dall'ormai cinquantennale storia istituzionale dell'autonomia regionale si possano ricavare stimoli e indicazioni per andare avanti, con i dovuti aggiornamenti e le necessarie correzioni, nel perseguimento di ulteriori traguardi». -
Letteratura e giornalismo. Vol. 2
Dai fogli e libri per ragazzi alla polemica tra Luigi Firpo e Pier Paolo Pasolini, dalle pagine letterarie nei quotidiani della Svizzera italiana al vincolo fra giornalismo e letteratura in Albert Camus, dalla commistione fra questi ultimi e umorismo nel mondo lusofono a Dino Terra giornalista e acuto critico nell'Italia del secondo dopoguerra: sono varie e ampie le tematiche affrontate dal secondo volume di Letteratura e giornalismo. Il libro segue un percorso interdisciplinare che risveglia la consapevolezza critica su due generi, la letteratura e il giornalismo, che paiono oggi smarrire la coscienza dei propri caratteri di autonomia ed eteronomia e tralasciare la riflessione su statuti e origini comuni alla base della modernità. -
D'Annunzio e il caso Fiume
Scritto nel 1919 contro Gabriele d'Annunzio agli inizi dell'impresa adriatica, ""D'Annunzio e il caso Fiume"""" è un incalzante pamphlet di un giovanissimo Dino Terra, che - appena sedicenne e usando ancora il suo nome di battesimo, Armando Simonetti - attacca il vate sulla falsariga della trama concettuale del """"Caso Wagner"""" di Nietzsche, fatto conoscere in Italia proprio da d'Annunzio nel 1893. Rigore filosofico e passione civile muovono la visione di Terra, che irrompe nel Novecento con ampio sapere e la precoce scelta di perseguire un'arte che sia anche conoscenza. Nel rifiutare l'estetismo di d'Annunzio in poesia e in politica, nell'accusarlo di «misticismo» e della carenza di una «profonda intuizione etica» a ispirarne l'azione di Fiume di cui è preconizzato il fallimento, Terra esprime un amore-odio per d'Annunzio proprio anche di tutta una generazione, che vuole distanziarsi dai """"padri"""" e si affaccia alla letteratura e alla politica chiedendosi quale nuovo nesso possa essere stabilito fra le due. """"D'Annunzio e il caso Fiume"""" è così lo specchio doppio dei nodi di una società e una cultura intere nel momento dei loro più laceranti fermenti."" -
La luna di Malcontenta
Giulia ha una relazione con un notaio, già sposato e già padre: dopo dieci anni di clandestinità, viene malamente scaricata. Non si rassegna e, pur di riconquistare l'amante, le tenta tutte. Ma le sue azioni non sempre sono sensate e su di lei si addensa il sospetto che abbia smarrito o stia per smarrire la ragione. Nella piccola casa editrice in cui lavora, a ogni eccentricità corrisponde una retrocessione: Giulia finisce per essere adibita al reparto in cui si mandano al macero i libri invenduti. La sua avventura sentimentale troverà uno scioglimento forse felice. Un vecchio magazziniere, che presiede al rito del macero aiuterà inconsapevolmente Giulia a ritrovare se stessa e a guarire dal suo mal d'amore. -
La morte rossa. Storie di italiani vittime del comunismo
Qual è la verità sui genocidi comunisti nella storia del Novecento? Quale prezzo hanno pagato gli italiani? Venti racconti in cui criminali e persone perbene, figli della buona società e disperati, sadici e idealisti, avventurieri e vittime incolpevoli, uomini cinici e donne innamorate, sono tutti travolti dalla carovana assurda del Terrore Rosso. Ogni storia è ambientata in un luogo differente, per ognuna bisogna aspettarsi un colpo di scena, una rivelazione drammatica, una soluzione aperta. Di tanto in tanto, si fa sentire la voce dell'autore: a ricordare che i tempi sono spietati e la resa dei conti arriva per tutti. -
Una biblioteca italiana in terra d'America. Orazione (1828)
Che cosa si sapeva in America nel primo Ottocento della secolare tradizione letteraria e scientifica italiana? Secondo Lorenzo Da Ponte, giunto negli Stati Uniti nel 1805, quasi niente. L'Orazione del 1828, pronunciata per raccogliere fondi per la prima biblioteca italiana negli Stati Uniti, con la sua entusiastica celebrazione dei più grandi letterati e scienziati fioriti nel Bel Paese dal secolo XIII ai primi dell'Ottocento rispondeva idealmente a quanti non avrebbero saputo andare oltre Tasso nell'elenco delle glorie della letteratura italiana. In questo lungo discorso Da Ponte elabora una sintesi portentosa di una civiltà secolare che ha prodotto capolavori degni di gareggiare con le opere più prestigiose della classicità latina. La promozione della cultura italiana nel Nuovo Mondo si offre, però, al poeta veneto anche come un'occasione imperdibile per respingere e confutare, proprio all'alba della stagione risorgimentale, i pregiudizi diffusi nel mondo anglosassone contro gli italiani, ingiustamente ritenuti ignavi e viziosi. -
I Colli Euganei
Un elegante e accurato poemettornalla riscoperta di un poeta eruditorne raffinato.rnrnOriginario di Bassano del Grappa, Giuseppe Barbieri (1774-1852), religioso e docente, oratore sacro e poeta, allievo prediletto di Melchiorre Cesarotti, trascorse gran parte della sua vita a Padova e sui Colli Euganei. Alla cerchia delle alture euganee Barbieri dedicò un poemetto in endecasillabi sciolti, pubblicato per la prima volta nel 1806, che costituisce un'importante dimostrazione non solo del suo personale attaccamento al lembo di territorio veneto sul quale si sofferma e di cui percorre e attraversa le località, ma anche (e soprattutto) della sua spiccata propensione per una poesia descrittiva che, secondo il monito oraziano, sappia dilettare e insegnare al contempo. Di questo poemetto si propone ora una edizione corredata di un ampio commento, il cui fine è quello di rendere più vicina un'opera, significativa per la cultura del tempo, che contribuì fortemente a rendere Barbieri l'incontrastato cantore dei Colli Euganei. -
Sequenze. Percorsi, problemi e scorci di storia della letteratura italiana
Viaggio come esplorazione, verifica, scoperta, riscoperta, approfondimento, rilancio: i saggi di questo volume seguono una direttrice ben precisa e affascinante, ossia il viaggio, letterario e critico. Tutti i percorsi si snodano in un sapiente equilibrio tra analisi stilistiche e riflessioni metodologiche. I due poli-base sono rappresentati dalla delicata e decisiva fase della formazione di narratori e poeti e dall'ampio e variegato ventaglio delle influenze, delle eredità, delle interferenze. Gli scorci guardano così, con occhio attento, anche ai luoghi, carichi di fascino, di risonanze, di suggestioni: San Mauro Pascoli, Barga, Pisa, Roma, Udine, Trieste, Grado. -
Un innocente milionario
Trascinato per l'Europa dai suoi genitori, tra il lusso e l'indigenza, un ragazzo americano si consola sognando di essere il Principe Marco Giovanni Lorenzo Alessandro Ippolito Borghese, in attesa che la sua vera famiglia arrivi a salvarlo dalla miseria. A quattordici anni decide però di smetterla con i sogni a occhi aperti e si impegna con ardore nella ricerca di una nave affondata con un favoloso tesoro, di cui ha letto in un vecchio libro. La sua determinazione a diventare un milionario, ""senza fare del male a nessuno, se non ai pesci"""", lo porta a un'isola delle Bahama e all'incontro con la moglie trascurata di un marito geloso, con cui inizia un'appassionata relazione."" -
25 Aprile. La competizione politica sulla memoria
Al centro di questo libro c'è la memoria divisa della Resistenza, evento-mito fondativo dell'Italia repubblicana. Per Roberto Chiarini, è divisa, la memoria del 25 aprile, non solo tra fascismo e antifascismo, ma anche, e forse soprattutto, per le spaccature interne allo schieramento antifascista: tra una ""memoria rossa"""" (delle sinistre) e una """"memoria grigia"""" (della DC), una impolitica e una iperpolitica. È su questo versante che si è giocata la partita decisiva per assicurarsi la rappresentanza di quella """"zona grigia"""" che nella Prima repubblica garantiva il controllo del centro e che nella Seconda risulta ancora determinante per assegnare la vittoria tra destra e sinistra."" -
Ricomporre l'infranto. L'esperienza dei sopravvissuti alla Shoah
Meghnagi cerca di analizzare l'esperienza dei sopravvissuti alla Shoah affrontando il tema dell'elaborazione del lutto collettivo attraverso quattro significative figure: quella del politico (Marek Edelman, medico vicecomandante della rivolta del ghetto di Varsavia), del testimone (lo scrittore Primo Levi), dell'eretico (Isaac Deutscher, il biografo di Trockij), del sionista convinto (Gershom Scholem). Da angolature diverse e con prospettive diverse essi rappresentano tutti coloro che si sono misurati con il male assoluto. David Meghnagi, Tripoli 1949, è membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e dell'International Psychoanalytical Association e professore di psicologia clinica all'Università di Roma III. -
Parigi nell'Ottocento. Cultura architettonica e città
La dialettica tra conservazione e trasformazione fa di Parigi un caso esemplare per la storia urbana occidentale. L'identità nazionale insieme alla enfatizzazione del passato medievale, il dibattito che nell'Ottocento coinvolge architetti, storici, archeologi e intellettuali in genere, provoca un'ondata di rinnovamento culturale che sarà accompagnato da manifestazioni artistiche di straordinario rilievo come la nascita della fotografia e la nuova pittura impressionista. Nasce la percezione dello spazio fisico, del vuoto (la piazza, il grand boulevard) che prevale sul pieno (l'architettura), delle aree di verde, del paesaggio urbano dilatato; tutti elementi che saranno alla base della concezione contemporanea della città.