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Lenin
«Non mi aspettavo che Lenin fosse come era», ammette Gorkij parlando della prima volta che ne fa la conoscenza. Vladimir Ilic Lenin viene descritto dallo scrittore come se fosse un personaggio di un romanzo, con la sua semplicità e schiettezza che si manifesta fin nella postura, le braccia incrociate con i pollici sotto le ascelle, la erre un po' arrotata in gola e gli occhi «stupendamente vivi». Sei anni dopo la morte di Lenin, Maksim Gorkij ritorna con la memoria sugli eventi che ha vissuto in compagnia della persona che più ha segnato la storia della Russia rivoluzionaria, per parlarne ora al di là della commozione e del trasporto che lo avevano dapprima colpito. Ciò che ci offre è così un ritratto del tutto originale e genuino dél'uomo Vladimir Ilic. Un ricordo che viene arricchito, in questo volume, da una selezione delle lettere scambiate tra Lenin e Gorkij, e dalle testimonianze della loro sincera amicizia di Speranskij e di Marija Fèdorovna Andreeva, moglie di Gorkij. -
L'economia dello spazio: le sfide per l'Europa
Partendo dall’analisi della recente evoluzione dell’economia dello spazio, in particolare negli Stati Uniti, questo saggio si interroga sull’adeguatezza delle istituzioni spaziali europee per far fronte alle sfide lanciate dall’esplorazione dello spazio. Gli autori pongono al centro della discussione i ruoli relativi dei governi e dei mercati. Si tratta di evoluzioni che comportano avanzamenti nella scienza, progressi nella tecnologia e l’introduzione di nuove regole internazionali di comportamento. L’Europa è a un bivio: può proseguire con le attuali istituzioni intergovernative, col rischio di essere emarginata dagli sviluppi in corso negli Stati Uniti e in altre nazioni, o, come propongono gli autori, procedere alla creazione di un’agenzia spaziale federale fra gli Stati membri dell’Unione Europea decisi a proseguire nel lavoro verso un’integrazione politica. -
Newton, Cézanne e la mela proibita
«Se non si pecca contro la Ragione», sosteneva quel “peccatore” geniale di Einstein, «non si combina nulla di buono». Anche nella scienza, infatti, non meno che nell’arte, la scoperta creativa è frutto non solo di oggettività e di rigore, ma anche di passione e di delirante immaginazione; non vive unicamente di metodo, ma anche di bellezza e di luminosa “follia”. Come un acrobata sospeso sul filo, lo scienziato creativo procede in oscillante equilibrio tra realtà e fantasia, ragione e intuizione, verità e senso estetico. E se giunge a un approdo “sicuro”, lo fa superando una serie di sfide non solo intellettuali, ma anche emotive. Sfide grazie alle quali riesce ad andare oltre la propria razionalità senza per questo rinnegarla. -
Venti vite del Buddha
I Jataka sono storie antichissime che raccontano le vite anteriori del Buddha. Costituiscono una tra le espressioni più popolari e diffuse della tradizione buddhista orale ancora prima che scritta. La compilazione ufficiale fu redatta in singalese da un anonimo nel V secolo, ma da allora sono seguite integrazioni, rielaborazioni, modifiche strutturali e versioni apocrife. In questi racconti il Buddha è ora protagonista, ora personaggio secondario, ora testimone, ora semplice narratore di vicende e parabole in cui si trasmettono messaggi di compassione, sincerità, altruismo. Pubblicate a Londra nel 1939, le ""Venti vite del Buddha"""" rappresentano una selezione dei Jataka tradizionali, riscritti da una donna dalla vita breve e straordinaria, che dedicò questo libro non solo ai lettori adulti ma anche ai bambini, nella speranza di diffondere parole di pace nei tempi atroci della guerra."" -
Sotto il mantello rosso
È l’autunno del 1630. Gil de Berault è un abile spadaccino, ma è anche un accanito giocatore d’azzardo, nonché un terribile attaccabrighe. Dopo l’ennesimo duello fuori legge consumato all’uscita da una bisca, il cardinale Richelieu non è più disposto a concedergli benevolenza, nemmeno in virtù dei suoi nobili natali. Per evitare il patibolo, de Berault dovrà quindi servire il cardinale in una missione riservata: la cattura del signore di Cocheforêt, imprendibile ribelle guascone. Vista la natura insidiosa del compito, però, non gli basterà la sua lama, dovrà invece far appello a tutta la sua furbizia. Non c’è scelta, eppure il mestiere della spia non è degno di un gentiluomo e approfittare della buona fede delle due giovani e belle nobildonne di Cocheforêt macchierebbe per sempre il suo onore. Un’avventura densa di intrighi, colpi di scena e passione, che corre incontro al destino preparato dalla Storia. Pubblicato originariamente nel 1894, Sotto il mantello rosso è uno fra i più avvincenti e divertenti romanzi della narrativa anglosassone. -
Come una macchina volante
«Leggendo queste pagine si capiscono meglio le canzoni di Locasciulli. Si ritrovano i luoghi, le sensazioni, gli angoli visuali, le storie che si porta dentro e che qualche volta ripesca per dare vita ad altri scampoli di poesia.» - Ugo Bacci, L'eco di bergamornI ricordi d'infanzia, la curiosità per la vita, la passione per la musica e il microscopio. Così apre il racconto della propria vita Mimmo Locasciulli. In ""Come una macchina volante"""" ci accompagna tra i campi di grano delle sue campagne abruzzesi, ci fa provare l'odore del vento e il magnifico sapore della sua infanzia, ci fa ascoltare le prime note del suo pianoforte e percepire l'oppressione della troppa teoria e dei solfeggi. Ci racconta gli anni dell'università, le prime contaminazioni artistiche, la voglia di Roma e di entrare a far parte del Folkstudio. Un'autobiografia di dettagli e curiosità, sempre sull'onda del doppio amore che l'ha guidato nella vita: la musica e la medicina. Il libro è uno spartito armonico dove gli accadimenti e la prosa poetica si alternano in visioni tanto surreali quanto autentiche e sincere. Prefazione di Enrico Ruggeri. Postfazione di Walter Veltroni."" -
Tremante
In una cittadina della provincia italiana viene ritrovato il cadavere di Tommaso Tremante, musicista di grande talento. Incaricato di scoprire i segreti di quella morte, un giovane cronista si mette sulle tracce della sua vita. Pian piano, grazie agli sparsi ricordi di chi lo ha incontrato, ai versi delle sue canzoni e alla stessa voce del protagonista che si racconta, si va componendo il ritratto di un uomo fuori dagli schemi: uno che, nonostante il grande successo, si rifiuta di registrare la propria musica e di firmare contratti con le case di produzione. Un uomo tenacemente ancorato al margine della vita, che si lascia soffocare da una grande solitudine. Tremante è un viaggio frammentato, sospeso sul filo del sogno, attraverso le memorie di chi ha incontrato quel giovane imbevuto di bellezza ma incapace di contenerla. -
Le frontiere dell'amore. I profughi e la globalizzazione dell'indifferenza nei discorsi del papa
Nel nostro mondo globalizzato si sta facendo sempre più centrale e drammatico il fenomeno delle migrazioni: uomini, donne e bambini che fuggono da situazioni di povertà, guerra, persecuzione, alla ricerca di una condizione di vita migliore. Il massiccio afflusso di profughi pone problemi di accoglienza e integrazione, mette in crisi le politiche migratorie dei governi, spesso inadeguate, e genera sempre più segni di intolleranza, discriminazione e xenofobia nei Paesi che sono meta di migrazione. Troppo spesso le vie di speranza si trasformano in vie di morte. Con parole accorate e paterna sollecitudine, e senza misconoscere il disagio che deve essere onestamente ammesso e compreso, il Papa invita a combattere quella che chiama la ""globalizzazione dell'indifferenza"""", a lottare contro le cause strutturali della povertà, contro la disuguaglianza, la mancanza di lavoro e di casa, contro la negazione dei diritti sociali e lavorativi. E ad aprire nuove frontiere: le frontiere dell'amore."" -
Il richiamo del merlo
Le truppe piemontesi hanno ricevuto l'ordine di radere al suolo.il paese. Concetta viene violentata dai militari sotto gli occhi del padre, è creduta morta. Quando rinviene tutto è morte e sangue e fuoco. Si rifugia in un bosco, viene accolta dai briganti. A distanza di anni, Michela, lontana parente di Concetta, vuole intraprendere la carriera militare. La scelta non viene accolta con favore dalla famiglia. Il romanzo segue la vita delle due ragazze: Concetta avviata al brigantaggio, Michela al riscatto dalla sua condizione sociale. Il presente avrà rimandi al passato, alle strategie di pace attuate con strumenti e modalità di guerra. Solo alla fine troveranno risposte le voci silenziose dei parenti di Michela, delle donne del Sud che portavano al collo catenine dorate con volti di morti. Sarà una lotta in nome e per conto degli innocenti. -
9, la rabbia del rivale
Napoli, 1976. In un clima claustrofobico in cui si sovrappongono violenza e ideologia politica estremista, il giovane Silvestro Donnarumma decide di partecipare al concorso per assistente ordinario presso la Facoltà di Architettura. Da cane sciolto qual è, intraprende una ricerca sull'architetto settecentesco Mario Gioffredo, prima famoso e poi dimenticato in seguito alla misteriosa scomparsa dei suoi disegni. Tra questi, quello della reggia di Caserta, attribuita ingiustamente al suo nemico, Luigi Vanvitelli. La ricerca diventa un vero e proprio romanzo che suscita le ire del professor Scarpati, il quale estromette il giovane. Questi decide di vendicarsi, elaborando un piano astuto che coinvolge il fantasma di E. A. Mario e un sedicente gruppo eversivo. Vent’anni dopo, Donnarumma svelerà il mistero dei disegni scomparsi. -
Quel che avrei voluto
La depressione di Virginia è un viaggio che parte dalla sua mente per arrivare fin dentro a un manicomio. Uscirà Virginia più delicata e fragile di quando è entrata. Con più paure e quel senso di disagio di chi non si sente all’altezza degli altri. Riparte Virginia, con un treno, riparte per una nuova vita che la porterà sui binari della speranza, dentro la conquista di un amore, alla ricerca del suo riscatto umano e sociale. Ma ancora una volta Virginia si scontrerà con la cattiveria umana, sempre più forte della misericordia di Dio. -
Non rubare. Cibo, lavoro, comandamento
"Non rubare"""" è una legge fondamentale per ogni convivenza. Questo vale tanto dal punto di vista laico della morale e del diritto quanto dal punto di vista delle religioni. Ma ha senso un dovere, una legge, un comandamento di non rubare che non coinvolga subito il cibo e il lavoro? Il divieto di rubare, infatti, non vale da solo, in astratto, si incarna nelle condizioni di vita, e quindi nel cibo, nel lavoro, e nel rispetto per gli altri (non desiderare). Non rubare si misura con tutta la vita. Anche se non basta per sfuggire alla tentazione, il modo migliore per non rubare è di mettersi (e di mettere) nelle condizioni per non averne bisogno, vale a dire di vivere e mangiare del proprio lavoro. Solo così si rivela cos’è rubare. """"Divide et impera"""" dicevano gli antichi romani. Dal cibo e dal lavoro che si dividono viene avanti un sistema di potere che a seconda dei casi e delle opportunità esalta il cibo e deprime il lavoro, che soffia sul lavoro mettendo tra parentesi il cibo, che li enfatizza entrambi in modi e luoghi distinti e separati come abitassero in case diverse. Separando, è possibile tutto e il contrario di tutto, senza nemmeno accorgersi delle assurdità che ne derivano." -
Il mondo di sotto. Cronache della Roma criminale
Le radici di una pianta si trovano sempre nel sottosuolo, e più la pianta è grande più le radici sono profonde. Mafia capitale non è solo il ""Mondo di sopra"""" della politica e dell’amministrazione e il """"Mondo di mezzo"""" di Buzzi e Carminati: le ragioni della sua forza e della sua pericolosità affondano nel terreno dei quartieri e delle periferie. Federica Angeli ha indagato per anni sul campo, partendo da fatti della cronaca di ogni giorno e finendo con lo scoprire intrecci inquietanti. Per le sue inchieste, la Angeli è stata ripetutamente minacciata, dal 2013 è stata messa sotto scorta, ed è stata nominata Ufficiale della Repubblica. Questo libro raccoglie un’ampia selezione dei suoi articoli degli ultimi cinque anni. Leggendoli, passo dopo passo, come le tessere di un mosaico oscuro e vivo, il lettore scoprirà la faccia di una Roma di cui molti non vogliono ancora sapere nulla."" -
Onesti e disonesti. Le due Italie che si combattono
Sangue infetto, smaltimento illegale dei rifiuti, speculazioni edilizie, depredazione del territorio, corpi femminili usati come merce di scambio. Sono molte le forme che assume la corruzione, senza contare quello che accade all'interno dei partiti. Fiumi di denaro mangiati a scapito dei cittadini e della loro vita. Ma non tutti osservano immobili l'assalto alle risorse pubbliche e l'ingordigia di chi ha come unico scopo l'arricchimento personale. Esiste una nazione che non si vede, che si oppone e che per questo ha pagato e continua a pagare per la propria onestà. Ma che non è arresa al dilagare dell'illegalità. Prefazione di Giuliano Turone. -
Solo l'inquietudine dà pace. Così Bergoglio rilancia il vivere insieme
È stato un discorso epocale quello che Jorge Mario Bergoglio ha rivolto agli scrittori de «La Civiltà Cattolica». Il Papa ha chiesto loro di guardare al mondo con «inquietudine, incompletezza di pensiero e immaginazione». Non ha chiesto di vivere di certezze, ma con pensiero incompleto e immaginazione. Un discorso che archivia l'intransigentismo cattolico. Il direttore de «La Civiltà Cattolica», padre Antonio Spadaro, lo scrittore Raniero La Valle, la teologa musulmana Shahrzad Houshmand, lo storico del Cristianesimo Daniele Menozzi e il portavoce della Comunità di Sant'Egidio, Roberto Zuccolini, aiutano a inquadrare il tema da diverse prospettive, che il volume sviluppa nel contesto di una nuova alleanza tra civiltà, la sola capace di creare un'etica universale che, nell'epoca della globalizzazione, può sconfiggere gli opposti fondamentalismi. -
Le liste degli altri. La musica amata da 139 italiani
«Uno psicanalista, con molte sedute sul lettino, avrebbe ottenuto risultati meno brillanti.» - Pierluigi Vercesi, Corriere della SerarnQuesto è un libro per voyeur. Per persone curiose di sapere quali sono le passioni degli altri. Le passioni musicali, s'intende, anche se, attraverso la musica preferita, in filigrana, si possono leggere molte altre cose dell'altrui personalità. Gli intervistati, più di centotrenta, sono tutti personaggi famosi, dallo sport alla politica, dal mondo delle professioni a quello dello spettacolo. Tutti impegnati in campi specialistici, eccetto i musicisti e i musicologi. E tutti hanno dovuto esprimersi su quali sono i brani musicali che hanno accompagnato (e segnato) la loro vita. La complessità del mondo contemporaneo e l'overdose di informazioni che ci contornano quasi ci obbligano a un ranking delle nostre preferenze. Capita nei libri preferiti, nei film preferiti, nei ristoranti preferiti, e così via. E quali sono i brani che hanno scandito i momenti più rilevanti della nostra vita? Se anche voi avete la vostra playlist e la volete confrontare con i vostri beniamini, questo è il volume che fa per voi. Se poi non ce l'avete e dovete ancora costruirla, le interviste qui raccontate vi aiuteranno a definire quella ottimale. -
Il folle volo. Da Dante al tempo che verrà
A partire dalla lettura della «Divina Commedia», l'attore Giorgio Colangeli – fra i pochi in Italia ad aver imparato l'intera opera dantesca a memoria – e lo scrittore Lucilio Santoni mettono in discussione alcuni luoghi consolidati della nostra cultura. Una critica al nostro tempo, un invito a lasciarci condurre da un pensiero poetico che possa illuminare altre prospettive da cui guardare il mondo. «Il folle volo» segue una vocazione spontanea a camminare seguendo la traiettoria della ragion poetica, cercando di salvare le parole dalla loro esistenza transitoria, per condurle verso ciò che dura nel tempo. Affrontando i temi sensibili del nostro presente (la nascita, la morte, l'etica, la felicità), questo libro ci aiuta ad abitare poeticamente lo spazio e il mondo in cui viviamo. -
Migranti
Quindici interviste a migranti raccontano le vicende di richiedenti asilo, in special modo quelli dal colore “altro” della pelle: la narrazione delle loro vite vuole condurre a una più meditata e cosciente sensibilizzazione dell’opinione pubblica e mettere in evidenza che l’essere umano è tale indipendentemente dal colore, dalla sua fede religiosa, dalla sua nazionalità. Le singole storie parlano di violenze, di guerre, di omofobia, di prostituzione, di condanne a morte e di ciò che i migranti si lasciano alle spalle: dalle drammatiche vicende del loro viaggio all’accoglienza e al percorso, a volte non riuscito, di integrazione. Il lavoro di Di Cesare non è solo un libro di inchiesta, ma anche una vera e propria indagine intorno all'animo umano. Prefazione di Erri De Luca e postfazione di Luciana Castellina. -
Fattaccio di Via della Missione. L'attentato a Togliatti e la rivoluzione impossibile nelle carte del governo e del partito
Il 1948, anno del varo della Costituzione repubblicana, è anche l'anno in cui Antonio Pallante, il 14 luglio, sparò a Togliatti e le piazze d'Italia furono invase dall'ira popolare. Graziella Falconi racconta, avvalendosi di documenti del Governo e del Partito, lo stato di confusione e marasma, fatti, retroscena, ordini e contrordini che agitarono partiti e sindacati difronte alla ""rivoluzione impossibile"""". A seguito delle manifestazioni nazionali, i prefetti segnalano il ritrovamento di armi di vario tipo: «Cannoni 28; mortai e lanciagranate 202; fucili mitragliatori 6.200; mitragliatrici 995; pistole e rivoltelle 49.640; fucili e moschetti di guerra 27123; pistole e rivoltelle 9.445; bombe a mano 49.640; esplosivo quintali 5.746; radiotrasmittenti 81; munizioni varie 5.480.879». Dal letto di ospedale Togliatti invitò alla calma. Fu richiamo spontaneo o suggerito da Mosca? E Antonio Pallante era solo lo scervellato di Randazzo o era agito da qualcuno?"" -
L'Iran al tempo di Trump
«È un viaggio dentro alle tante facce dell'Iran quello in cui Luciana Borsatti ci accompagna: arte, affari, l'intraprendenza delle donne, la rabbia dei giovani.» -Francesca Caferri, Robinson - la Repubblica rn«La vita e gli umori di una società in costante trasformazione» – InternazionalernrnAcqua gelata sulle speranze riaccese negli iraniani dall'accordo sul nucleare del 2015: questo si rivela subito l'arrivo di Trump alla Casa Bianca. Dai discorsi dei due presidenti in carica all'Assemblea generale dell'Onu del settembre 2017 e dai riti luttuosi dell'""Ashura"""" di pochi giorni dopo, parte il libro di Luciana Borsatti per raccontare il nuovo clima, raccogliendo tra gli iraniani voci e punti di vista diversi. Ma L'Iran al tempo di Trump racconta anche la vita e gli umori di una società in costante trasformazione - dalle donne come potente motore di cambiamento alla percezione interna del ruolo di Teheran nella guerra in Siria - cercando di allargare il campo rispetto alle strettoie in cui è imprigionata la rappresentazione di un Paese che poco si presta alle semplificazioni.""