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Countdown
Per Federico Rossini, in arte Border, un ragazzo di 17 anni, il countdown è appena cominciato. Il conto alla rovescia verso il matrimonio del padre, con la nuova fiamma rumena lo conduce attraverso un viaggio, a senso solo, dentro la ciclotimia di sua madre, dentro la durezza ostile di Gozzilla la professoressa che proverà, in tutti i modi, a mettergli il bastone tra le ruote, ma soprattutto dentro se stesso. Ha una “pallina da golf piantata nella cassa toracica” e le “cannette” non bastano alla sofferenza, né restituiscono dignità. Quel matrimonio è rifiuto, abbandono, sofferto da lui, da sua mamma, finanche dal padre. Perché quel legame, seppur corrotto, è pur sempre un legame. A sostenerlo, Genio, il suo sdoppio, Schizzo, Iper, gli amici di sempre, tossici e perdenti, con vite alla deriva. Emergono fantasmi nei sogni, nei pensieri, figure che lo hanno reso alieno alla sua stessa vita. Grazie a Psaico riesce a trovarne una chiave di lettura. Infine Angelica, una bella professoressa che, credendo in lui giorno per giorno, gli permetterà di realizzare un progetto, un pezzo rap che spacca. Un testo coinvolgente, nel linguaggio dei giovani, ovvero quello autentico, puro, spontaneo, spietato, ironico. Disincantato. -
Scaglie di cioccolata fondente. Smisurati ritorni
L’unica novità possibile è che ognuno di noi – avendo compreso il meccanismo di questo infernale orologio – decida di non più partecipare. Anzi, decida di percorrere una strada diversa, una strada molto pericolosa secondo i paradigmi del pensiero unico, una strada che – in realtà - fa tremare i polsi, una strada che è lastricata di pericoli ma anche di emozione, di condivisione. Si, la strada della condivisione, perché là fuori c’è un numero esagerato di persone che vorrebbe essere felice, che addirittura non sa che ci può essere una vita migliore al di fuori di questo sistema, che ci può essere una vita migliore al di fuori dei canoni che ci sono stati imposti senza domanda, senza consenso, con la forza della diabolica persuasione occulta. Là fuori ci sono milioni di persone che meriterebbero di vivere una vita migliore, che potrebbero vivere una vita decisamente migliore, che meriterebbero i palpiti del cuore, che meriterebbero amore a prescindere, che meriterebbero per il solo fatto di esistere, che meriterebbero una vita direi più normale, una vita dove l’obiettivo massimo dovrebbe essere quello di rincorrere le emozioni, di ricercare il gusto della trasparenza, di inseguire il piacere della scoperta, la natura autentica dell’uomo, la vicinanza, l’amicizia, l’abbraccio. -
Casaleggio. L'uomo che ha cambiato l'Italia: dall'Olivetti alla rivoluzione a 5 stelle
Gianroberto Casaleggio ha fondato assieme a Beppe Grillo il MoVimento 5 Stelle e ha rivoluzionato la politica. Innovatore e acuto, spesso profetico, analista delle tendenze in atto nella rete e del loro impatto sulla società, ha diffuso i principi su cui gli attivisti hanno costruito quello che in pochi anni è diventato il primo partito italiano. Uomo schivo, bersaglio di critiche e accuse, Casaleggio ha teorizzato il superamento dei soggetti politici tradizionali e ha posto le basi per una democrazia fondata sul web. Scomparso nel 2016, il suo sogno è diventato patrimonio di più generazioni. Il successo alle elezioni del 2018 ne ha premiato, ancora una volta, le intuizioni e ha aperto nuove strade per il MoVimento. -
Vita di un romanzo
Che vita è quella dentro le pagine di un romanzo?rnrn«Un libro che spariglia tutto ciò che è stato pubblicato in Italia in questi ultimi anni, portando in ogni sua singola pagina un senso di «necessità» costante, come raramente capita di trovare.» - Fabrizio Coscia, Il Mattinorn«Vita di un romanzo è un libro talmente atipico che va letto in molti modi. Io scelgo quello più banale: è scritto benissimo. Ci sono frasi sa legarsi alle caviglie, da adornare le stanze e i giorni.» - Davide Brullo, il Giornalern«Vita di un romanzo è capace di espugnarci, dopo averci cinti con un assedio in prosa sempre più incalzante, sempre più stringente, sempre più intellettualmente sottile» - La Cittàrnrn«In bilico tra narrazione e pensiero critico, tra racconto e saggio, il testo si struttura come il romanzo di una mente al lavoro: l'immensa opera di Proust è come l'esercizio, la ginnastica di cui quella mente ha bisogno per mettersi a fuoco» - Mario Fortunato, L'EspressornrnSi può raccontare la propria vita attraverso un’opera letteraria? È ciò che ha fatto Andrea Caterini in Vita di un romanzo, scrivendo la biografia di una mente a lavoro. Né un libro di critica letteraria né un romanzo vero e proprio: piuttosto un romanzo-saggio in cui la voce narrante attraversa stralci della propria esistenza leggendo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. C’è una domanda al fondo di questo lavoro: che vita è quella dentro le pagine di un romanzo? E, ancora, come cambia la vita per mezzo della letteratura? L’opera di Proust non è soltanto l’oggetto di una ricerca, ma il pretesto per una riflessione su un genere letterario, in un momento in cui di romanzi tutti ne scrivono ma pochi posseggono la consapevolezza dei suoi sviluppi, delle sue ragioni, anche storiche, e soprattutto della sua necessità. Ecco, è la necessità del romanzo – e dello scrivere, più precisamente – che questo libro affronta, e lo fa con uno stile e una lingua originali, concentratissimi, consapevoli; uno stile che è anche uno stato mentale, che della mente è capace di seguire le connessioni, il flusso, il ritmo. -
Vittorio De Sica. Ladri di biciclette e ladri di cinema
Vittorio De Sica nacque sei anni dopo il cinema, nel 1901. Era un piccolo borghese e non lo nascondeva, uno straordinario Fregoli capace di trasformazioni geniali, colmo di sentimento e di tenero cinismo. Questo libro ne restituisce un profilo vivace, sottolineando la genialità di un regista magico, autore di Ladri di biciclette e di tanti altri capolavori, che ha vissuto nell'epoca dei ""ladri di cinema"""" di varia origine e qualità. La figura che viene disegnata dalla penna di Moscati ci aiuta oggi, con la sua sincerità, a capire meglio il Paese in cui viviamo."" -
Eminenti vittoriani
Il primo dovere di un biografo, sostiene Lytton Strachey, è senza dubbio conquistare e mantenere la giusta misura, sbarazzandosi del superfluo e dell'insignificante, per focalizzare solo quel che è degno di nota. Del resto, una narrazione meticolosa non necessariamente restituisce il senso delle cose, anzi, il modo migliore per cogliere il carattere di un'epoca è accostarsi lungo traiettorie inattese e guardarla da prospettive inusuali, ovvero piombarle sul fianco e attaccarla alle spalle. Così, Strachey condensa tutta la complessità e l'ambiguità dell'età vittoriana nei ritratti di quattro cittadini di Sua Maestà: Henry Edward Manning, cardinale anglicano avvicinatosi alla Chiesa di Roma; Florence Nightingale, fondatrice della moderna assistenza infermieristica; Thomas Arnold, riformatore della public school inglese; Charles George Gordon, generale dell'Impero britannico. Si tratta di personaggi atipici, perché apparentemente di secondo piano, che Strachey scopre in realtà emblematici. Alternando l'ironia e la grazia, l'autore riporta i nudi fatti, spassionatamente e senza secondi fini; senza necessità di adulare o romanzare, Strachey riesce nel suo proposito di ""illustrare piuttosto che spiegare"""" un'epoca eccezionale."" -
Il caldo e la nebbia
In un'estate che non finisce e trascina il suo caldo torrido fino agli ultimi mesi dell'inverno, cinque ragazzi affrontano l'idea del futuro. Vivere l'adolescenza a Genova, nel periodo più buio della crisi economica, significa sentire intensamente la contraddizione: da un lato una città che sembra immobile, cristallizzata e lontana dal mondo esterno, e dall'altro la consapevolezza che la decadenza procede, dovunque non si guardi. Ciascuno di loro dovrà così trovare una risposta alla stessa domanda, meglio andare incontro a un destino che sembra inevitabilmente infelice, o cercare di congelare il presente per sempre? -
Le età infelici
Sara è alle prese con uno dei più contorti e ambigui periodi della vita: l'adolescenza. Perennemente insoddisfatta, si muove con ironia e anticonformismo nella banalità del quotidiano. Le frustrazioni, le speranze, le illusioni e le delusioni che scandiscono il ritmo delle sue giornate, si trasformano nel mondo di Sara in travolgenti e divertenti avventure esistenziali. Quando arriva l'amore, un ragazzo di nome Romeo, la nebbia si alza e riesce finalmente a vedere tutti i colori del mondo, a metterli su tela, assecondando la sua vera passione, la pittura, e soprattutto ad amare se stessa. -
Niños
Rinchiusi in una villa da uno psichiatra - Vallejo-Nàgera, detto ""il Mengele"""" di Francisco Franco -, quattro bambini (tre prigionieri e un loro amico) narrano le vicende che condussero la Spagna dall'essere una terra fertile di cultura cosmopolita e di educazione montessoriana, libera e attenta allo sviluppo del bambino, a diventare un teatro di guerra, fame e povertà. rn«Un libro che si legge tutto d'un fiato per l'agile scrittura e l'asciutezza dei dialoghi» - La cittàrnL'orrore della storia spagnola è qui raccontato, nella sua degradante quotidianità, dalle voci dei """"bambini rubati"""" i quali, fra torture, miserie e follia, continuano ancora a sperare in un mondo più luminoso. In quella casa c'era anche una suora, Adoración. La guerra fece vacillare la sua fede, per qualche per poi cominciare a vederlo, fisso, dalla parte sbagliata. Si trovò a dover benedire l'inferno e non lo seppe fare."" -
Sbagli
Un romanzo-serpente, che si snoda lungo le spire di cinque storie, immagini nella mente di uno schizofrenico, il Maresciallo, che le incide sulle pareti della sua casa di cura: Accettazione, Esternoambulatorio, Ninfeo, Refettorio, Cella. Sono storie che illuminano i mondi dell’arte contemporanea, della finanza internazionale, degli anni Settanta in Italia, persino del crepuscolo dell’Impero ottomano. Il dialogo tra morti fra due voci “alternative” della scena newyorkese (l’artista Peter Ventura e lo scrittoresceneggiatore Francis Morland); il caso del Consigliere federale svizzero Tonia Berger e di suo marito; la rapina organizzata dal collettivo “Sabotare”; il saccheggio dei marmi del Partenone da parte di Lord Haveley. Al centro del romanzo, un nodo irrisolto d’amore e di amicizia, dove il Maresciallo è attore e spettatore di errori propri e altrui, raccontato attraverso una densa epica di involontari e consapevoli fallimenti. -
Sul confine. Sette storie possibili
Il confine che dà il titolo a questa raccolta di racconti è la linea, incerta, che separa il mondo reale da quello immaginario, che squaderna paesaggi impensati. A volte lo scenario a cui si accede ha la fisionomia dell’incubo. Come nel racconto che apre il libro, Fogli di carta, metafora della condizione umana odierna, dell’individuo schiacciato e alla fine vinto sotto il peso della sovrabbondanza, dell’eccesso, della dismisura delle cose sulla semplicità della vita. Oppure come ne La lunga marcia, che deforma sino al grottesco l’asservimento di massa ai riti nichilistici del consumismo, facendolo assurgere a raffigurazione di un finale apocalittico della nostra storia. Altre volte il mondo surreale schiude orizzonti di liberazione, come ne Il collezionista. O fornisce all’autore, come ne Il padre bambino, la possibilità di ricostruire in chiave epica, sul filo della memoria, un’intima vicenda biografica. -
L'universo e Einstein
Il giornalista e scrittore Lincoln Barnett pubblica nel 1948 questa introduzione al pensiero di Albert Einstein, rivolgendosi principalmente al lettore non specialista. Con un linguaggio semplice e scorrevole, senza però arretrare davanti alla complessità della materia trattata, Barnett riesce a fornire un'immagine nitida ed esaustiva delle più importanti teorie del grande scienziato. Veniamo così guidati alla scoperta dei fondamenti della relatività – fino a comprenderne il significato per lo sviluppo della ricerca scientifica – e dei misteri dell'universo. Più volte ristampato, il libro ha ricevuto l'entusiastico sostegno di Einstein, che ne ha firmato la prefazione. -
Quando è troppo è troppo! Contro Wall Street, per cambiare l'America. Nuova ediz.
Un socialista alla Casa Bianca? Bernard “Bernie” Sanders ha sconvolto l’America e il mondo. Primo candidato nella storia USA a rifiutare i finanziamenti dei grandi donatori, delle lobby e di Wall Street, Sanders ha presentato un programma di cambiamento radicale, una vera e propria “rivoluzione politica” dalla parte dei giovani, dei disoccupati, dei lavoratori, della classe media impoverita dalla crisi. Oggi quel programma guida l’opposizione al Governo repubblicano e convince soprattutto i giovani. In questo libro, attraverso una selezione dei suoi più importanti discorsi, si ritrova, con chiarezza e completezza, il suo dirompente pensiero politico. -
Dall'indicibile all'invisibile
Cinque saggi del filosofo francese Maurice Mouillaud permettono al lettore di riflettere sui processi di sdoppiamento che strutturano dall’interno i discorsi, soprattutto quelli dei mezzi di comunicazione di massa. Gli scritti che qui si traducono per la prima volta in italiano offrono un saggio della possibile applicazione di nozioni inedite, quali discorso indicibile e dialettica del visibile e dell’invisibile, elaborate dall’autore in trent’anni di ricerca, a più ambiti del sapere. Mouillaud si concentra, in particolare, sull’inesausto lavoro del negativo, che soggiace agli effetti di contraddizione che operano sulla superficie dei discorsi all’insaputa del locutore stesso, assimilando, fra l’altro, questo processo di decostruzione permanente a quello del double bind teorizzato da Gregory Bateson. -
Una teoria della storia
In questo testo considerato ormai un classico, Heller analizza in modo radicale il ruolo e l'importanza della storiografia, al cui centro vi è il concetto di storicità inteso come condizione umana. rn«Una teoria della storia si sviluppa proprio come all'insegna della differenza tra filosofia della storia e teoria della storia» - Il GiornalernIl libro esamina le norme e i metodi della storiografia da un punto di vista filosofico, e rifiuta con fermezza le generalizzazioni offerte dalla filosofia della storia come risposta ai problemi della contemporaneità. Criticando la tradizione filosofica che l'ha preceduta, la filosofa ungherese delinea una teoria della storia intimamente intrecciata all'etica, che pone al cuore del proprio dispiegarsi la responsabilità dell'uomo nei confronti delle proprie azioni. Un pensiero che è ancora così radicale da poter essere applicato a tutte le strutture sociali dei nostri giorni. -
Un nero nei tribunali dei bianchi
Nell'agosto 1962, dopo mesi di clandestinità e dopo aver partecipato alla conferenza pan-africana ad Addis Abeba, Mandela viene arrestato. Le accuse imputate al leader dell African National Congress sono due: aver incitato i lavoratori allo sciopero e aver lasciato il Paese senza passaporto. Durante il processo, Mandela rivolge un vero e proprio atto di accusa contro il governo segregazionista, rivendicando la necessità di seguire la propria coscienza anche se questa si scontra con le leggi dello Stato. Il discorso proposto in questo libro, autodifesa pronunciata in un'udienza pubblica, è dunque una dichiarazione di ""odio"""" verso il sistema dell'apartheid, ma anche un piccolo capolavoro di arte oratoria, tanto abile quanto appassionato, che ricostruisce le ragioni della strategia dell'African National Congress e il fermento dei popoli africani all'alba degli anni Sessanta. Nelle parole di Mandela non rivive soltanto la realtà del dominio bianco in Sudafrica, ma anche il valore ideale di una lotta che ha superato i confini nazionali diventando presa di coscienza per tutti gli uomini liberi del mondo."" -
La terza forza. Saggi e profili
La nozione di ""terza forza"""", di uso corrente nella prima fase dell'Italia repubblicana, è una classificazione di ordine pratico che fa riferimento alla topografia politica del tempo. Ciò non significa che le posizioni di terza forza non avessero una valenza ideale. Gli equilibri dell'Italia repubblicana vedevano la predominanza di partiti estranei al processo di unificazione nazionale e di costruzione dello Stato: la Democrazia Cristiana da un lato, il Partito Comunista dall'altro. Mantenere viva la tradizione risorgimentale, rinnovarla, aggiornarla era la ragione costitutiva delle posizioni di terza forza. Da qui discendevano alcuni atteggiamenti caratterizzanti: l'allineamento occidentale e atlantico; il convinto europeismo; un antitotalitarismo che coniugava l'anticomunismo democratico a un antifascismo irriducibile alla vulgata resistenzialista; la difesa della laicità dello Stato. Questo volume ripercorre, sia pure in modo non organico, opzioni ideali e posizioni politiche dell'universo terzaforzista."" -
Frammenti di una conversazione interrotta. Interviste 1976-1987
Da Barthes a Foucault, da Sanguineti a García Márquez, da Laing a Habermas, da Luhmann a Bobbio, da Guttuso a Frisch e Gregotti, le conversazioni di Enrico Filippini indagano su un tema cruciale del periodo che dalla fine degli anni Sessanta si estende fino alle soglie degli anni Novanta, ossia la «fine» o la «crisi» della Modernità. Primo di due volumi dedicati agli scritti di Filippini, questo libro raccoglie un'ampia scelta commentata delle interviste, realizzate prevalentemente per «la Repubblica», con alcuni dei più importanti protagonisti della scena culturale occidentale del secondo Novecento. Attraverso i più vari ambiti, anche disciplinari (dall'arte e la letteratura all'architettura, passando per la psicologia, la filosofia, la politica, ecc.), la ricerca filippiniana trova nell'Altro un momento di verifica che si traduce essenzialmente in una continua interrogazione dei linguaggi. Questa tensione conoscitiva si rispecchia in una scrittura pungente, ironica, irrequieta, che raggiunge vette di autentica intensità letteraria, in cui i confini tra il ritratto dell'Altro e la sagoma dello scrivente paiono dissolversi in un diario filosofico costellato di memorie e ricordi personali. -
Cuori pensanti in filosofia della scienza. Hélène Metzger, Simone Weil, Suzanne Bachelard e Barbara McClintock
L’approfondimento critico delle “ragioni della scienza” ha portato allo sviluppo della filosofia e della storia della scienza con diverse tradizioni di ricerca. In area francese Hélène Metzger, Simone Weil e Suzanne Bachelard hanno saputo coniugare la riflessione storico-epistemologica con le ragioni del cuore sino al sacrificio della vita. I loro non comuni percorsi concettuali ed esistenziali, basati sul riconoscimento dei più autentici valori di verità delle scienze, sono la testimonianza concreta di una razionalità incarnata, di “cuori pensanti” che ci danno un’altra ottica con cui guardare la scienza e arricchire di senso le “ragioni” metodologiche alla base di molte scoperte scientifiche, come per esempio quella dei trasposoni di Barbara McClintock. -
Depistaggi. Da piazza Fontana alla stazione di Bologna
Questo libro racconta lo stragismo vissuto negli anni della strategia della tensione secondo una precisa chiave di lettura, il depistaggio, a poco più di due anni dall'istituzione del reato che ne punisce i responsabili. Il 2 agosto 2016, infatti, la parola ""depistaggio"""" fa il suo ingresso ufficiale nella legislazione italiana. Da piazza Fontana alla stazione di Bologna, le indagini della magistratura si sono sempre scontrate contro qualcuno che alterava, affermava il falso, negava il vero o taceva. Questo volume torna a quegli anni per raccontare alcune storie. Storie di vittime e di carnefici, storie di uomini che avevano giurato fedeltà allo Stato e alla Costituzione, ma che nei fatti sono stati fedeli ad altro. Frammenti di un passato complesso e controverso sono qui ricollegati dall'attività messa in campo da uomini dello Stato per impedire che si arrivasse alla verità dei fatti. Prefazione di Carlo Lucarelli. Introduzione di Antonella Beccaria.""