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Mia
Mia ha un ammiratore segreto che la fotografa di nascosto e cerca di avvicinarla ogni volta che può, solo che lei ha quattro anni. Vive a Roma con le sue mamme, Valentine e Anna, e da qualche tempo balbetta. C’è qualcosa che non va? Anna è sempre via e per Valentine tenere insieme famiglia e lavoro sta diventando una prova di equilibrismo: è distratta, assente, confusa. Cosa le sta succedendo? A Málaga, Xavier riceve per mail una richiesta di aiuto che lo scaraventa in un baratro. Dopo aver litigato con la moglie Luisa per l’ennesima volta sullo stesso argomento, scompare misteriosamente. Luisa, con l’aiuto del fratello e dell’amica del cuore, si mette sulle sue tracce: è a Roma? Si è cacciato in un brutto guaio? Una suspense senza scampo, un thriller intelligente che lentamente trasforma i protagonisti in grandi eroi privati restituendo a ognuno la sua verità. -
Autodafé dello spirito
"Autodafé dello spirito"""" è la testimonianza dell'impegno civile e politico di Joseph Roth durante gli anni dell'esilio, dal 1933 al 1939. È il grido d'allarme di un intellettuale che non vuole cedere alla follia, criminale che lo circonda, ma vede chiaramente il baratro verso il quale la Germania nazista sta trascinando l'Europa. Attraverso questi articoli possiamo ricostruire le urgenze e gli sviluppi del pensiero dello scrittore: il suo scivolare dall'iniziale socialismo verso posizioni monarchiche (ma sempre in chiave antifascista), la rivendicazione dell'erranza ebraica (contrapposta al sionismo e alla ricerca di una patria geografica), la difesa dei valori umanistici della cultura europea. Mentre descrive i roghi di libri, l'abbrutimento della propaganda e le colpevoli esitazioni delle democrazie, la scrittura di Roth oscilla tra il sarcasmo, la disperazione e improvvisi slanci di speranza, ma la sua visione rimane lucida fino alla fine. Fino all'ultimo articolo, pubblicato il giorno prima del ricovero in ospedale, dove l'ombra dei campi di concentramento invade il simulacro svuotato di senso della cultura tedesca: «La quercia di Goethe a Buchenwald»." -
Leonardo o Dell'arte
Nel 1929 Leo Ferrero, giovane intellettuale antifascista, è a Parigi nel tentativo di sottrarsi all'inazione forzata a cui in patria lo costringe il regime. Qui, lo stesso anno, pubblica ""Leonardo o dell'arte"""", per il quale ottiene da Paul Valéry un esteso scritto introduttivo. Nel saggio, Ferrero analizza i materiali che costituiscono il Trattato della pittura in una prospettiva critica personale, in controtendenza con le interpretazioni allora più autorevoli. In effetti, il testo leonardesco è la strada attraverso cui l'autore indaga le questioni fondamentali della creazione artistica, vero cuore della sua riflessione."" -
Paura non abbiamo. Donne e televisione in Italia
Da Fulvia Colombo, che il 3 gennaio 1954 annuncia l’inizio delle trasmissioni della Rai, a Maria De Filippi, «Nostra Signora degli Ascolti», passando per Alba Arnova, licenziata nel 1956 per una calzamaglia color carne, e Giovanna Botteri, che nel 2003 trasmette in diretta davanti al palazzo di Saddam sotto bombardamento: le donne della televisione italiana hanno sofferto e lottato per decenni prima di veder riconosciuti i propri diritti e poter finalmente ricoprire ruoli di rilievo e responsabilità. Bruno Voglino, con lo sguardo accorto di chi la televisione la conosce perché l’ha fatta, si interroga su quanta e quale attenzione la televisione italiana (pubblica e privata) ha prestato all’evoluzione della condizione femminile, restituendo l’esatta percezione del senso politico e culturale del faticoso cammino che è stato fatto e la consapevolezza di quanto ancora sia lunga e impervia la strada verso la parità dei diritti. -
Lo spariglio. La libertà femminile nella crisi della democrazia
L'epoca in cui viviamo è caratterizzata da un crescente sentimento di insicurezza fra i cittadini e da un diffuso moto di rivolta nei confronti delle forze tradizionali di governo liberaldemocratiche e socialdemocratiche, ritenute responsabili del progressivo impoverimento delle classi medie. Nel considerare le cause di questa profonda crisi, Annamaria Riviello introduce uno sguardo diverso, quello di un nuovo femminismo, chiamato oggi più di ieri a ""sparigliare"""" le carte dell'ordine costituito. Non è più sufficiente, infatti, limitarsi a omologare le donne al sistema culturale e politico dato; al contrario, alle donne è affidato il compito di costruire una cultura politica più alta, capace di salvare l'Europa dalla deriva xenofoba in cui sta precipitando. Con saggio di Francesca Izzo."" -
Sergio Leone. Quando i fuorilegge diventano eroi
Sergio Leone ha diretto sette film, ognuno dei quali in costume: dalle tuniche degli antichi Greci ai borsalini dei gangster americani, passando per gli iconici speroni e cappelli da cowboy. Sette film sono stati sufficienti ad annoverare il regista italiano tra i grandi nomi del cinema. Ma la sua storia comincia da molto prima, dagli anni di gavetta come tuttofare sui set e i primi incarichi di supporto alla regia, con gli americani di Hollywood a Cinecittà e le bighe di Ben-Hur. E, prima ancora, dalle vite dei genitori, regista e attrice. Italo Moscati racconta in questo volume il cammino personale dell’autore della “trilogia del dollaro” e di C’era una volta in America; dai suoi sforzi, le critiche e i successi ricevuti ricava un profilo sincero e appassionante dell’uomo oltre che dell’artista. -
Maternità e sacrificio
Come può una madre assassinare il figlio? L’infanticidio è un gesto impensabile, soprattutto se compiuto da chi ha il potere di donare la vita. Eppure accade e si cerca di comprenderne le ragioni da sempre. Basti pensare al mito di Medea, che uccide la sua prole per vendicarsi di Giasone, facendo prevalere il suo essere donna sul suo essere madre. Ma è possibile una lettura diversa di questo mito? Anne Dufourmantelle preferisce la moderna versione di Christa Wolf: Medea non uccide direttamente i figli, ma li abbandona in mezzo a una folla inferocita dopo aver scoperto il crimine su cui si fonda l’intera città. Lei sa di non essere in grado di salvarli; per lei sono già morti. Leggendo questa riscrittura della storia, la psicanalista francese ha intuito che spesso le madri uccidono i figli perché non riescono a sopportare il movimento di separazione dal bambino e per questo cedono alla pulsione di morte. Dufourmantelle restituisce anche parte della colpa alla società di consumo non assolta «dai suicidi che ammette e dalle innumerevoli sofferenze che genera». -
Per la storia dell'evoluzione dell'individuo
Scritto tra il novembre 1895 e il febbraio 1896, questo saggio prende le mosse da una feconda analogia fra i termini atomo e individuo. Entrambi, considerati nel loro significato letterale, designano l’indivisibile. Landauer è fortemente critico nei confronti di una indivisibilità supposta come insuperabile. Secondo il grande teorico dell’anarchismo tedesco, infatti, l’individuo – attraversato, costituito, unificato dal principio motore della vita – viene compreso solamente in quanto organismo, e il suo luogo di realizzazione è la comunità. Per questo il senso ultimo dell’anarco-socialismo landaueriano non è l’individuo ma l’individualità nella sua polarità indissociabile di autonomia e relazione; nel pieno dispiegamento di essa, il singolo uomo si ricongiunge a un’umanità comune, di cui si fa, in tal modo, il rappresentante più compiuto e più degno. -
Alternative per il socialismo (2018-2019). Vol. 52-53: Regime o rivolte (Dicembre-Maggio)
Gli attuali luoghi della rappresentanza politica nelle istituzioni costituiscono un ostacolo piuttosto che un’opportunità per la rinascita. La loro riforma, cioè la costruzione di un nuovo assetto democratico in Europa, va di pari passo con la costruzione di una soggettività sociale e politica antagonista e delle sue nuove istituzioni di democrazia partecipata. Nessuno pensa che a qualsiasi movimento nascente possa essere affidata la soluzione del problema, ma io credo che solo a partire dai conflitti sociali che si aprono, dai movimenti nascenti, dalle rivolte che si producono, e solo al loro interno possa essere cercata la soluzione del problema. Per questo era necessario provarci nei grandi moti di piazza in Grecia come in Spagna, in Francia come negli Stati Uniti. Ovunque si apra una breccia, per la quale può nascere anche un movimento di più lunga durata come quello delle donne su cui l’esperienza di “non una di meno” suggerisce di continuare a riflettere. Provare e riprovare come suggeriva di fare Antonio Gramsci. La tesi secondo la quale siccome questi movimenti, dagli Indignados a Occupy Wall Street, passando per Nuit debout, hanno una relativamente breve durata, non possono dare i frutti attesi dagli stessi protagonisti, è una tesi miope. (…) Nel caso dei Gilets jaunes risalta da quella lotta, di fronte all’impotenza e, sostanzialmente, all’ininfluenza della sinistra politica in Italia come in Francia, la forza d’urto della lotta della piazza. Il governo Macron subisce uno scacco, deve confessarsi in errore, ripiegare, proporre compromessi e persino disporsi a chiedere un dibattito al paese. E’ lui questa volta, il governo ad essere costretto all’impotenza. È Macron ad essere prigioniero; ma la lotta continua proprio perché la rivolta è cresciuta denunciando l’espansione intollerabile della povertà, prendendo di mira le radici della diseguaglianza, e il loro concreto manifestarsi, dalla riduzione del potere d’acquisto al ripiegamento drammatico dello stato sociale. Temi antichi, riattualizzati da un movimento che già ci parla di una nuova storia del conflitto sociale e di classe e il conflitto di una nuova era politica. (…) I Gilets jaunes non sono la rivoluzione marciante ma sono già una prova, ancora una volta, della ineluttabilità della rivolta. Saggi di: Bertinotti, Forges Davanzati, Gianni, Polo, Pomeranzi, Montanelli, Costa, Caruso, Malabarba, Perna, Demichelis, Ciccarelli, Balibar, Assennato, Pandolfi, Bertorello, Livi, Colombo, Portelli, Finelli, Beolchi, Cavallaro, Russo. -
Luoghi comuni (2019). Vol. 1: Città (Marzo-Aprile)
In questo numero: Andrea Ranieri, Tomaso Montanari, Enzo Scandurra, Vezio De Lucia, Fori Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi, Giulia Rodano, Elisa Sermarini, Giovanna Sissa, Giulio De Petra, Stefano Simoncini, Luigi Corvo, Claudia Pratelli, Giacomo Cossu, Raffaella Casciello, Luca Borzani, Pierfrancesco Majorino, Riccardo Laterza, Giacomo-Maria Salerno, Gloria Bagnariol, Elettra Deiana, Peppe Allegri. -
Albania. Tra crimini e miraggi
Dopo avere vissuto la schiavitù sotto tre Imperi — Romano, Bizantino e Ottomano —, la diaspora nei Balcani e l'occupazione fascista, dal secondo dopoguerra il popolo albanese è stato schiacciato da una delle dittature più anacronistiche e crudeli del secolo, quella dello stalinista Enver Hoxha. L'Albania è riemersa dall'oscurità solo nella primavera del 1991, quando migliaia di migranti albanesi lasciarono i margini della storia europea a bordo di imbarcazioni di ogni tipo: l'Italia scopriva di essere una terra promessa, un miraggio di libertà distante solo un braccio di mare. Besnik Mustafaj è uno degli intellettuali reinventati politici che si sono battuti per la caduta del regime comunista, e che hanno avviato la ricostruzione del Paese dalle sue macerie. In questo libro, scritto a ridosso degli eventi e aggiornato a quasi trent'anni di distanza, l'autore racconta la delicata ma entusiasmante transizione verso la democrazia e analizza gli errori commessi dalla sua generazione, cercando di capire perché l'Albania non è ancora il Paese che sognava di diventare. -
I santi cristiani. Indagine sociologica
Interessato fine degli anni Quaranta del secolo scorso, intraprese una vasta indagine statistica sui santi cristiani in quanto eroi dell'altruismo e geni creativi in campo morale e spirituale. Ne scaturì un vero e proprio censimento dei santi cristiani cattolici di tutti i tempi (forse l'unico esistente). Di ciascun santo sono prese in considerazione le caratteristiche biografiche, la provenienza sociale, la condizione socio-professionale, il tipo di iniziazione alla santità, il modello di santità praticato. L'attenzione di Sorokin si concentra sui fattori socioculturali che spiegano le variazioni del numero dei santi lungo i venti secoli della storia cristiana, il tipo di santo prevalente nei diversi periodi storici, i cambiamenti che si sono registrati per quanto riguarda l'apporto delle diverse classi sociali alla ""produzione"""" di santi. Alla luce dei dati statistici e delle generalizzazioni storiche che se ne possono trarre, Sorokin formulò delle previsioni in ordine al futuro della santità cristiana."" -
Prima le persone. Contro il decreto Salvini
Il Decreto sicurezza proposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini non segue una logica di razionalizzazione, ma di rancore. Nega il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario a tanti migranti che avrebbero avuto i requisiti per richiederlo: così facendo costringe alla clandestinità sia chi arriva sia chi non vedrà rinnovarsi il visto. Per lo Stato queste persone di fatto scompariranno, a costo di gravi violazioni dei diritti universali e di pericoli per l’integrazione e la salute di tutti i cittadini. I testi di Giovanni Maria Flick, giurista ed ex presidente della Consulta, e di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, accompagnano il ricorso che la Regione Toscana ha presentato alla Corte costituzionale e la proposta di una legge regionale per i “diritti samaritani” -
La minaccia populista alla democrazia liberale
Il Novecento ci ha convinto che la democrazia liberale rappresentativa sia il migliore sistema politico cui tendere. Negli ultimi anni questa pacata sicurezza è stata però messa in crisi da un'ondata globale di movimenti populisti, che ha creato tanto più scompiglio in quanto del tutto sottovalutata. La rigorosa e lucida analisi di William Galston smentisce infatti che il populismo sia una reazione antidemocratica semplice ed emotiva, priva di una raffigurazione politica della realtà. Al contrario, alla sua base vi è un'ideologia arcidemocratica ben definita. A due anni dalla pubblicazione americana, la lettura di Galston appare tuttora incisiva: per poter preservare il pluralismo della nostra società è necessario comprendere bene quali aspetti siano messi in crisi dal dirompente populismo e, non di meno, serve avere coscienza dei compromessi su cui si fondano le democrazie liberali in cui viviamo. -
Marmaglia
Un esilarante crescendo di violenza e comicità, fra ubriacature, gioco d’azzardo, ricatti, drag queen, macchinoni, botte e droga.rnL’estate al Poetto di Cagliari è fantastica, se non sei stato bocciato a scuola e la tua punizione non è lavorare nella cucina del ristorante di tuo padre dove tutto ribolle e odora di pesce, con il mare a pochi passi ma irraggiungibile, come gli amici e le ragazze. Peggio ancora se intorno a te si aggirano i pesci piccoli della mala locale che tirano avanti fumando eroina e ingaggiando risse. Dopo aver pulito nell’oscurità centinaia di mitili e aver trascorso serate senza fine a riordinare al ritmo di un’esaltante «Compilascion metal», un giovane sardo scopre la vocazione per la musica e i guai. La sua vita si popola allora di personaggi bizzarri, prepotenti, sbruffoni, che lo spingeranno al limite e poi oltre. Perché l’odore delle cozze e dell’eroina bruciata non si dimentica facilmente, e quando è troppo è troppo. -
Ammatula
Nel carcere di Parma, l'avvocato e parlamentare agrigentino Carmine Andaloro si ritrova faccia a faccia con il capomafia Gaspare Scaturro, ergastolano al 41 bis, con il quale ha condiviso per l'intera vita l'amore per la stessa donna, la moglie Anna. Il boss ha saputo che sta per uscire un libro in cui si rivelano sul conto di Andaloro verità che andrebbero taciute e lo ha fatto chiamare per offrirgli l'ultimo dei molti favori resi nel tempo in omaggio alla donna perduta, favori che l'avvocato non ha mai richiesto ma di cui ha sempre beneficiato in silenzio. Dalle contestazioni studentesche degli anni Settanta e lungo gli ultimi tormentati decenni italiani, fra stragi, attentati, esecuzioni, sit-in e marce di protesta, le famiglie Andaloro e Scaturro cercano il riscatto e la felicità, ma inutilmente, 'ammatula': come Sisifo legato al suo sasso, perpetuano in un vano sforzo un destino collettivo. Che è lo stesso della Sicilia più profonda. Una saga cinquantennale sul potere mafioso, sul potere politico, sui loro intrecci, ma anche sulle forme conflittuali che l'amore può assumere. -
Il male in corpo
Con una scrittura dura e incisiva, Il male in corpo pedina enigmi, rivela e rappresenta sentimenti e odi rugginosi, inganni e avidità da sempre cancerosi, una giustizia a cui mai è stata data giustizia.rnMiriam abita in un quartiere rumoroso, nella città vecchia, di fianco al parco, e sbroglia memoria. Convive con le assenze: la madre è scomparsa e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Suo padre non parla più. Mairim, la restituita, abita il faro abbandonato e conosce il marciume che i bracconieri calano con le funi e seppelliscono insieme alle navi. Miriam e Mairim si specchiano nei rispettivi dolori e cercano una verità sull'omicidio di Massimo il musicista. ""Il male in corpo"""" mette in scena sentimenti e odi antichi, inganni e avidità che sembrano ancestrali, ma anche passioni irriducibili e una giustizia tradita, affidata a un cane scudiero o forse a un lupo. Una vicenda a più voci dell'esodo da un borgo vecchio, scandita da una violenza che contagia l'aria e ammorba i personaggi, i loro obiettivi di verità. Stoccaggi illeciti di rifiuti tossici e speciali, traffici di uomini, sversamenti avvelenano l’acqua e la terra di un Sud senza nome e, forse, innominabile. Una più sconosciuta e sfigurata “Terra dei fuochi”, un romanzo corale dove le donne si fanno protagoniste tra passioni irriducibili, combattendo ogni ragione del cinismo, cercando verità e riscatto."" -
San Paolo
È comune esperienza della conversione ad avvicinare John Henry Newman a Paolo di Tarso, a cui il religioso anglicano dedica i quattro sermoni qui raccolti. ""La conversione di san Paolo"""" risale al 1831, quando Newman è ancora attivo nel Movimento di Oxford; lo schema su san Paolo missionario è del 1851, mentre """"Il dono caratteristico di san Paolo"""" e """"Il dono della simpatia di san Paolo"""" sono tenuti a Dublino nel 1857. L'appassionata riflessione di Newman sul rapporto fra la natura umana e la grazia divina che alimenta la santità è ancora più significativa oggi, quando egli stesso è destinato ad essere proclamato Santo."" -
Le due figure dello straniero
I riferimenti identitari su cui spesso fondiamo la nostra idea di comunità (lingua, cultura, religione, costumi, terra) servono a costruire un dentro, un “noi”, separato da un fuori, “gli stranieri”. La logica della frontiera include ed esclude al tempo stesso: che ruolo vi svolge la figura dell’immigrato? Con rara finezza analitica, Hamad svela le ambiguità che insidiano ogni radicalismo etnico-comunitario e indaga il funzionamento psichico dei processi di identificazione e appartenenza, accostando la questione dell’immigrazione a quella dell’adozione. Al fondo di ogni chiusura identitaria e di ogni rigetto dell’alterità si scopre così quell’«inquietante estraneità», evocata da Freud, che abita intimamente ciascuno di noi. Da qui, la necessità etica di fare un «passo di lato» rispetto al discorso sociale imperante per far risuonare una voce singolare capace di dire, dinanzi a ogni pretesa di violenta omogeneità: «Non nel mio nome». -
La casa dell'anima
Un percorso alla ricerca delle radici, di quella «casa dell’anima» che custodisce le nostre memorie familiari, la storia delle generazioni che ci hanno preceduto, delle lingue che ci abitano contro la cancellazione disumana delle persecuzioni e degli esili. Questo diario senza date, tra il lirico e il riflessivo, convoca la «bellezza» come luogo dove essere accolti, dove scoprire il senso della vita come ascolto e ospitalità. La lingua ungherese vibra fra queste pagine, avvolte dalle sfumature impalpabili della nebbia sul Danubio. Qui si addensano le parole di scrittori, poeti e intellettuali impegnati a traghettare fragili ma immortali messaggi di umanità: Anna Achmatova, Walter Benjamin, Paul Celan, Nelly Sachs, Imre Kertész, Eugénie Goldstern, Jean Halpérin. Tante piccole case dove imparare ad abitare il mondo.