Sfoglia il Catalogo ibs026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7641-7660 di 10000 Articoli:
-
Note bizzarre di un direttore d'orchestra. La vita in musica di Aldo Ceccato
Storie di vita e della carriera del direttore d'orchestra Aldo Ceccato ricordate e raccontate da lui stesso, durante numerose interviste realizzate nel suo studio bergamasco e nell'hotel de La Reconquista di Oviedo tra gli anni 2009 e 2011. È un libro di ricordi, con le sue virtù e i suoi difetti, poiché è risaputo che la memoria, Musa incompleta del sapere, in certi casi può tendere più verso la bellezza e la creatività che verso la perfezione formale. Nel testo abbondano commenti dell'intervistato in varie occasioni, perché mi è sembrato giusto riportare certe riflessioni in maniera letterale, sia per la loro importanza sia per meglio far conoscere al lettore il nostro protagonista. Quindi si tratta di una biografia articolata tra i suoi ricordi e le sue esperienze artistiche, ma che diventa anche l'immagine di un grande artista che, seguendo i principi etici del suo ammirato maestro Victor de Sabata, ha seguito una carriera direttoriale basata su principi rigorosi, avvolti da un inesauribile entusiasmo. -
Vacanza di sangue
Liguria, riviera di ponente. In una piccola località marittima un anziano calvo e magrissimo, da tutti soprannominato Strappacapelli, disturba, o meglio intrattiene, gli avventori di un bar-ristorante parlando del gabbiano che nutre tutti i giorni da quando questi era solo un cucciolo. Un rito divertente e bizzarro che viene però sconvolto dall'arrivo di Maurizia, la giovane nipote del proprietario, portatrice di un ammaliamento che sconvolge e turba tutti coloro che le stanno intorno. Sono queste le premesse che trasformano la ""tranquilla"""" vacanza del protagonista, assiduo frequentatore del bar e amico di lunga data del gestore, in un bizzarro domino di eventi dalle conseguenze inaspettate."" -
Fossalta. Estate 1249. Un re e un contadino
Nell'estate del 1249, quando il clamore delle battaglie tra Papato e Impero risuona in tutta la penisola italiana, il giovane contadino Cesarino, da tutti chiamato Canoccia, si ritrova coinvolto nello scontro di Fossalta che vede opposte le armate del ""falco"""", Enzo di Svevia, e quelle del Comune di Bologna. Ragazzo coraggioso e piuttosto incosciente, Canoccia, spinto dal desiderio di prendere parte a tali avvenimenti entrerà in contatto con soldati, capitani e, infine, con lo stesso figlio di Federico II, re Enzo. Sarà proprio il rapporto con il celebre """"nemico"""" ad essere fondamentale per la crescita e per la formazione di Cesarino, che da intrepido contadino si trasformerà in uomo saggio. Un racconto, questo, a metà tra la solennità di un'epica cavalleresca e la levità e dolcezza di una favola, capace far viaggiare il lettore in un'epoca lontana e ormai mitica."" -
L' Italia che vorrei. Propositi, speranze, soluzioni
Un'economia stabile, un sistema scolastico e sanitario efficiente, il rispetto delle regole sono le cose che determinano il grado di benessere di un Paese. Ma su cosa puntare per raggiungere tali obiettivi, soprattutto in un periodo di grave emergenza come quello che stiamo vivendo? È su questo che l'autore si interroga, non da economista o analista del settore ma da cittadino che, basandosi su semplici e lucide riflessioni, propone possibili soluzioni per superare la crisi. Chissà, magari potremmo trovarci a vivere in un mondo migliore! -
Autobiografia. Una vita salvata dal romanzo
Chi è davvero il protagonista di questa autobiografia? Francesco de Stisi, personaggio d'invenzione, investigatore privato che ripercorre qui la sua vita e le sue storie, o l'autore che l'ha creato? Non è dato saperlo. Il confine tra i due è sottile, labile come quello tra vita e letteratura, quando l'una è diventata la ragione d'essere dell'altra, quando l'eroe del romanzo ha divorato il suo creatore. Compulsione grafomane, raffinato edonismo e filosofia romanesco-casereccia, propri a entrambi, autore-padre e personaggio-figlio, s'intrecciano. Suggestioni celiniane svelano piccolezze siderali: è la circonstanziata cronaca di un parricidio o il catalogo impossibile di una vita, la vana ricerca di un senso messaggero di pace? Ciò che emerge - tradotto in un linguaggio di disperata e consapevole autoreferenzialità - è l'uomo più nudo che occhio umano abbia visto. Ma, forse, è solo un gioco... -
La divinità di Maria nella Bibbia. Dialoghi biblici su Maria. Terza persona della Trinità
L'opera su Maria Terza Persona della Trinità riprende l'antica tradizione rabbinica della venuta di Due Messia, invece che di Uno solo, diffusa anche presso la Comunità di Qumran contemporanea a Cristo. La ricerca è il frutto di un lavoro diluito nel tempo dal 1994 a oggi, preceduta da uno studio delle Scritture iniziato fino dall'età di dodici anni, in totale indipendenza dai condizionamenti e interessi di potere. Il risultato è quanto mai innovatore e interessante, poiché risolve le principali grandi controversie intorno gli ""inciampi"""" teologici e l'attendibilità dei Testi Sacri, per un nuovo Illuminismo Spirituale."" -
Il kaftano rosso. La prima indagine dell'investigatore Riccardo Nielsen
La vita di Siria Forlaj non è stata facile: un incidente quasi fatale, un matrimonio controverso e un rapporto famigliare difficile. L'unica ancora di salvezza parrebbe rappresentata da un kaftano rosso. A sconvolgere questa inusuale quotidianità è il rapimento della donna. Chi sarà stato e per quale motivo? A occuparsi del caso è il detective Riccardo Nielsen - bolognese trasferitosi in Svizzera a seguito di un brutto incidente accaduto a un amico - capo della squadra investigativa 3. Coadiuvato dai colleghi Nicola Lissoni, grande esperto di elettronica, e Vittorio Frangi, donnaiolo impenitente con la passione dei motori, e sotto la guida del commissario Carlo Magalli (per tutti Vecchio Slim), Nielsen tenterà di venire a capo del suo primo grande caso. Quella presentata è una vicenda spigolosa che intreccia famiglie benestanti, criminali di bassa lega, truffatori e pedine inconsapevoli tra Svizzera, Germania e Italia. -
Caffè americano. La libertà fugge dinanzi alla pandemia
La crisi del coronavirus era prevedibile, ed è stata prevista. Gli scienziati avevano paventato, fin dal 2003, una grave epidemia, specificamente da coronavirus, più pericolosa delle precedenti. Il Johns Hopkins Center for Health Security tenne in maggio 2018 una simulazione su come rispondere. In ottobre 2019, lo stesso Johns Hopkins Center fece un'altra simulazione, l'Event 201, che produsse un documento dal titolo Preparedness for a High Impact Respiratory Pathogen Pandemia. Con le chiare avvisaglie di tragedia in arrivo, i gestori istituzionali sono rimasti addormentati sulle leve di comando e si sono lasciati travolgere dagli eventi. Il loro compito sarebbe stato di considerarsi costantemente in preallarme, sorvegliare l'ambiente a 360°, cogliere ogni segnale premonitore, ipotizzare quante più probabili o possibili o anche solo immaginabili evoluzioni e varianti. E agire in prevenzione a ogni passo della sequenza prodromica. È scritto in tutti i manuali di gestione delle crisi. Quando l'epidemia del COVID-19 prese d'assalto il mondo, trovò le porte spalancate, non c'erano gestori di crisi preparati a reagire. La crisi rientrerà, e il mondo ritornerà alla normalità. Ancora una volta, i gestori istituzionali nulla faranno per preparare le difese dalla prossima epidemia. Che sicuramente sopravverrà, più violenta e devastante di quella che stiamo vivendo. -
RID. Rivista italiana di dialettologia. Vol. 43
Rivista internazionale con referaggio anonimo pubblicata annualmente dedicata a lingue, dialetti e società, diretta dal professor Fabio Foresti. -
Il 2 agosto è di tutti. Quarant'anni di impegno civile
«Gli anniversari fanno riflettere. In particolare il quarantesimo della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 coincide quest'anno con l'evento straordinario del Covid-19 che ci ha costretti per circa tre mesi a un completo isolamento sociale. C'è stato più tempo per pensare, per riflettere sulla memoria, sulle nostre memorie, sulla Memoria. Così, poiché non ho mai smesso di fare memoria attiva insieme all'Associazione tra i familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 con le mie ""storie"""" mi sono anche chiesta se era tutto vero quel che ricordavo, per lo più immagini, come il mutismo del padre e nonno di Maria e Angela Fresu; le lacrime per il vestito da sposa della sua Antonella di quella madre dolente di Ravenna che poi ho visitato per anni; l'appello della nonna di Asti, nel ventennale, perché scrivessi per i nati dopo 1'80; il dipinto di Munch, L'urlo, che in cartolina ho inviato nel trentennale; l'ansia per gli esiti delle tante operazioni chirurgiche di Marco Bolognesi; l'impotenza di ogni parola per la rabbia di Montani; l'impossibilità di attenuare il dolore di Gallon e di suo figlio allora adolescente; e poi il mio pianto senza fine quando tornai a riabbracciare i miei figli la sera del 6 agosto (e tanto ho capito la fatica - che si sente solo quando ti fermi - di medici e infermieri in campo per questo virus e tanto ho ricordato, per le mascherine di oggi, quelle bianche dei soccorritori in stazione per l'irrespirabile polvere). Così ho riaperto la scatola dei documenti di quel 2 agosto, impolverata e sepolta da tanti altri piccoli archivi, e ho ritrovato i giornali e i documenti di quel Centro di coordinamento che dalle 10.40 di quel sabato 2 agosto non smise mai di funzionare, dando vita nel giugno 1981 all'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione del 2 agosto 1980, con gli indimenticabili Torquato e Lidia Secci. E ho affidato al professor Maurizio Minghetti, che ha sempre lavorato su questi temi nel liceo Righi, l'incarico, l'onere di """"ricostruire"""" quegli avvenimenti, mentre io riprendo il filo del lavoro che ho impostato nello scorso anno: portare la mia testimonianza per una """"staffetta di memoria"""" che solo i bambini e i ragazzi possono fare, convinta che la solidarietà ha bisogno di coordinamento e di continuità; deve diventare, cioè, modo d'essere di ogni comunità per i suoi beni comuni.» (dalla prefazione di Miriam Ridolfi). Con un racconto per bambini di Anna Grotto."" -
Racconti da una storia
Per il settantacinquesimo anniversario dalla fondazione di CNA Bologna, CNA Pensionati Bologna celebra quella storia con un libro di racconti. È questa una raccolta di ""memorie che si fanno racconto"""", nella quale il legame tra l'associazione e la città che con lei è cresciuta appare saldo e imprescindibile. Un percorso che, partendo dalla ricostruzione dopo il Secondo conflitto mondiale e passando per la pagina buia del 2 agosto 1980, ha visto l'associazione stare al fianco delle piccole imprese artigiane rendendole parte attiva della città e delle sue scelte. Quelle raccontate sono storie di """"donne e di uomini che hanno deciso di investire su se stessi, sulle proprie idee, sulle proprie capacità"""". Storie di coraggio, come quelle di chi ha scommesso tutto sulla realizzazione del proprio sogno imprenditoriale, o di semplice generosità come quella di un """"salame per i giorni di festa"""" offerto a un ospite senza tentennamenti; vicende capaci di far emozionare e sorridere grazie alla loro naturalezza e semplicità, tasselli fondamentali di un mosaico costituitosi nell'arco di settantacinque anni di storia."" -
Fuoco e fiamme. Ricordi ed emozioni della mia vita
Tonino Mini, storico imprenditore nel settore dell'edilizia, dei camini e delle stufe, in questa biografia si racconta fin dai suoi primi anni, ripercorrendo situazioni, vicende ed eventi che hanno contraddistinto non solo la sua vita, ma anche quella di milioni di italiani. Dalla Seconda Guerra Mondiale all'epoca della ricostruzione e del ""boom"""" economico, dallo spensierato Belpaese degli Anni Ottanta fino ai giorni nostri, in questo volume Mini abbraccia oltre settant'anni di storia, offrendo una preziosa e diretta testimonianza dell'evoluzione e dei cambiamenti che la società ha attraversato nel corso degli ultimi decenni."" -
Elisir d'amore. Gaetano Donizetti
Melodramma giocoso in due atti. Musica di Gaetano Donizetti, libretto di Felice Romani. Prima rappresentazione: Milano, Teatro della Canobbiana, 12 maggio 1832. -
La «Poetica» e le sue interpretazioni. Aristotele tra filosofia, letteratura e arti
Concepito in occasione di un seminario interdisciplinare tenutosi all'Università di Firenze nella primavera del 2018, e quindi arricchito di ulteriori contributi, il volume delinea un percorso tematico e trasversale su alcuni aspetti della fortuna e della permanente vitalità della Poetica di Aristotele. I saggi che lo compongono spaziano dall'estetica alla letteratura, dall'ecocritica alle discipline dello spettacolo, e mettono in luce - senza eludere criticità e ambiguità - debiti manifesti e motivazioni carsiche che hanno fatto, di questo testo straordinario, un punto di riferimento imprescindibile per la filosofia, le poetiche e la pratica delle arti fino ai giorni nostri. -
Anticorpi bolognesi
Mentre un cupo e surreale silenzio ne riempiva le strade, il tessuto umano bolognese ha iniziato a muoversi piano piano, dando vita a una serie di iniziative di comunità, di buone pratiche imprenditoriali, individuali e collettive che, forse sotto le Due Torri più che altrove, hanno permesso di attutire il colpo di una pandemia globale. Di questo racconta il volume, un reportage fotografico che riporta la variegata e a tratti contrastante umanità nata a Bologna durante l'emergenza coronavirus, nei mesi più duri del lockdown, da marzo a giugno. Non una semplice cronaca, ma uno sguardo attento su quanto di buono è stato fatto da chi vive la città, nonostante le restrizioni e gli ostacoli imposti dal virus. Studenti e attivisti, associazioni e centri sociali, artigiani, lavoratori autonomi e imprenditori di fronte ad una situazione di emergenza si sono uniti per superare una crisi inedita e inaspettata, cercando di non lasciare nessuno indietro. -
Si può fare. Geotrans, storia di un'azienda confiscata alla mafia
Tra le poche, se non l'unica, azienda di autotrasporti italiana sopravvissuta a cinque anni dalla confisca, Geotrans rappresenta una storia a lieto fine. Un traguardo raggiunto grazie al coraggio di chi, come Luciano Modica, indossando i panni di amministratore giudiziario, ha lottato contro la chiusura; grazie alla lungimiranza di chi, come l'allora presidente Fita Cinzia Franchini, ha visto prima di altri, inascoltata, le metastasi mafiose anche all'interno delle associazioni di rappresentanza; e grazie, soprattutto, alla scommessa di una grossa realtà imprenditoriale cooperativa - Coop Alleanza 3.0, attraverso il presidente di allora Adriano Turrini - che ha teso la mano a un'impresa appena liberata dai tentacoli della criminalità organizzata. Quello che finisce con la confisca definitiva dell'azienda di trasporti catanese Geotrans, strappata per sempre con il sì della Cassazione a giugno 2019 alla famiglia mafiosa Ercolano, è un racconto di coraggio e di riscatto sociale, ma anche una storia che offre uno spaccato di quella piaga che ha fatto dell'Italia un Paese meno libero e meno sovrano. -
Il lato imperfetto delle cose
Tra un'innevata Bologna, una Roma che sa di primavera e un'enigmatica San Francisco vivono e si muovono i protagonisti di questa singolare vicenda. Le loro vite si sfiorano e via via arrivano a intrecciarsi in un crescendo di sconcertanti situazioni e inaspettate rivelazioni. Cinque decadi di età si confrontano, nella spasmodica ricerca del riscatto sociale, dell'affermazione professionale e della libertà individuale. -
Per mano
Carlo Camerani è un agente assicurativo intraprendente e sicuro di sé, che ha da poco varcato la soglia dei quarant'anni. Ama le macchine di lusso e i bei vestiti. Le sue giornate sono completamente assorbite dal lavoro, a cui si dedica anima e corpo raggiungendo risultati straordinari. Vive con l'anziano padre, affetto da Alzheimer, e con la sua compagna, Rosanna, che ha quindici anni più di lui e con la quale ha ormai un rapporto piatto e monotono. Basta un attimo, infatti, e si innamora della sua nuova e avvenente segretaria Gloria. Un giorno, però, mentre dà sfoggio delle sue prodezze da centauro sulla moto appena comprata per il diciottesimo compleanno del nipote Matteo, una brutta caduta sull'asfalto gli costa davvero cara. Da quel momento tutto cambia. Non è solo il suo aspetto fisico a risentirne, ma la sua intera esistenza. Crolla ogni certezza, affettiva e lavorativa, e per lui ha inizio un periodo buio e pieno di avversità. Solo grazie all'incontro con Amedeo, un rigattiere dal carattere chiuso e all'apparenza burbero, Carlo comincia a mettere ordine nella sua vita e intraprende un nuovo percorso, ""per mano"""" di un pittoresco compagno di avventure."" -
Occhi d'Africa
AMOA ""Associazione Medici Oculisti per l'Africa"""", è un'associazione di volontariato composta da medici, professionisti sanitari e volontari che dedicano gratuitamente parte del loro tempo alla cura e prevenzione delle malattie oculari in Africa e in Italia. La filosofia di tutte le missioni si concretizza nel predisporre strutture che dovranno, nel minor tempo possibile, diventare autosufficienti e formare personale locale che possa garantire la continuità del servizio durante tutto l'anno. Questo volume illustra la storia dell'associazione e racconta, anche attraverso una suggestiva raccolta fotografica, i principali progetti realizzati."" -
I segreti del bosco. Storia di amicizia e di guerra
È settembre avanzato e anche sull'Appennino modenese, tra cangianti colori che preannunciano l'autunno, nascono i primi funghi. Due amici di vecchia data ne sono alla ricerca in un bosco ombroso chiamato ""delle Tane"""", nei pressi di Montecorone, nel Comune di Zocca. Sarà quel bosco, inaspettatamente, a consegnare loro qualcosa di ben altra natura, qualcosa di terribile, che riaprirà le pagine di una storia scritta oltre mezzo secolo prima e che costringerà i due amici e le loro consorti a impegnarsi senza sosta per ricostruire e comprendere fatti apparentemente senza spiegazione.""