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L' ellenismo come categoria storica e come categoria ideale
Il volume si propone di fare il punto sul complesso concetto di ellenismo e sulla sua ""fortuna"""", cioè sull'influenza di quell'età sulle successive fasi della storia antica e sulla cultura moderna ed è rivolto a quanti intendono approfondire un dibattitto di recente divenuto assai vivace, soprattutto in ambito anglosassone, sul periodo della storia greco-romana o, forse meglio, della storia mediterranea, che ci appare più vicino, oscillante tra frammentazione politica e """"translatio imperii"""", tra nostalgia di uno straordinario passato creativo in ambito letterario, artistico e filosofico e orgoglio di un presente raffinato, erudito e """"tecnologico"""", infine tra insoddisfacenti soluzioni filosofiche e attese religiose nel segno di un universalismo cosmopolita. Nei saggi qui raccolti, frutto di un ciclo di conferenze tenute in Università Cattolica tra il 2009 e il 2011, confluiscono molteplici prospettive: storica, storico-artistica, storiografica, filosofica, religiosa, letterario-culturale, che intendono suggerire un ampio spettro di riflessioni inteso a caratterizzare la complessità stessa dell'ellenismo come categoria storica e ideale."" -
Religione e fede nell'età postsecolare. Atti del terzo Convegno nazionale organizzato dal progetto ""Filosofia ed esperienza religiosa"" (Milano, 21-22 novembre 2012)
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno nazionale ""Religione e fede nell'età post-secolare"""" (Milano, 21-22 novembre 2012), organizzato nell'anno della fede dal Progetto """"Filosofia ed esperienza religiosa"""", il gruppo di lavoro promosso dal dipartimento di Filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI. Nei due precedenti convegni, """"Filosofia e mistica"""" ed """"Esperienza religiosa"""", si è indagato il 'soggetto religioso', nel tentativo di evidenziare le categorie fondamentali del 'fare esperienza religiosa' come base teoretica, con cui affrontare anche la più vasta problematica del religioso. Abbiamo così voluto rivendicare la specificità della riflessione filosofica sul religioso e insieme l'interesse per un lavoro interdisciplinare. Frutto di questo disegno è questo terzo convegno: un'analisi delle pratiche della religione e della fede in un'età enigmatica, la post-secolare, insieme segnata dal più radicale relativismo e dal cosiddetto 'ritorno di Dio'. Dalle interpretazioni dei dati delle più recenti e più grandi ricerche sociologiche, condotte dai sociologi F. Garelli, C. Lanzetti e L. Allodi, passando attraverso la disamina della fede rintracciata nei chiaroscuri del mondo della vita - nei romanzi italiani del primo decennio del secolo XXI (G. Langella), nel vissuto femminile (P. Ricci Sindoni) e in alcune voci ebraiche (I. Kajon) -, si approda alla domanda cruciale sulla ragionevolezza della fede."" -
Educarsi al meglio di sé. La pedagogia di Raffaele Resta
Il realismo teleologico e metafisico di Raffaele Resta (1876-1961) presenta ancor oggi elementi di novità, in grado di concorrere al rinnovamento del sistema formativo italiano, di contribuire alla precisazione di contenuti utili per un'autentica paideia, di alimentare un confronto costruttivo con il dibattito pedagogico contemporaneo. Tra i motivi di palpitante attualità, contenuti negli esiti più maturi della pedagogia restiana, il presente volume aiuta a rilevare l'uomo come sistema aperto; la definizione dello statuto epistemologico della pedagogia; la deontologia che, nella forma dell'axiologia, si tramuta in teleologia; la pedagogia come filosofia dell'educazione (considerazione dell'universale) e come scienza dell'educazione (considerazione del particolare). Siffatta impostazione permette di sottolineare che per Resta il processo di perfettibilità umana, coincidente con il passaggio dal farsi maestro al far da maestro, trova la sua essenza nell'educarsi al meglio di sé. A ciascuno è richiesto uno sforzo perfettivo, per superarsi, istante dopo istante, lungo il cammino migliorativo. Ciò sulla base di un progetto esistenziale e di una costante corrispondenza tra realtà e idealità, a cui tendere incessantemente, per oltrepassare il finito ed elevarsi verso il modello finale, l'Eterno. -
Telecamere su San Pietro. I trent'anni del Centro Televisivo Vaticano
È il 22 ottobre del 1983 quando Giovanni Paolo II, con rescritto personale, istituisce il Centro Televisivo Vaticano. In trent'anni di storia lo sviluppo dei media ha segnato le tappe del cammino del CTV che, accanto alla propria opera professionale di documentazione e produzione, ha saputo individuare significativi momenti di formazione, adattandosi al cambiamento del profilo tradizionale della sua audience. Il presente volume ripercorre e analizza il ruolo del CTV nell'ultimo trentennio e si avvale dei contributi di accademici, giornalisti ed esperti del settore: Giuseppe Busani, Barbara Castelli, Alessandro Di Bussolo, Ruggero Eugeni, Enrique Fuster, Aldo Grasso, padre Federico Lombardi, Fiona Mitchell, Cecilia Penati, Paolo Peverini, Roberto Romolo, Thomas Rosica, Federico Ruozzi. Da approcci diversi - e di respiro internazionale - viene ripercorso il ruolo storico del CTV tra contesto mediale, aspetti socio-culturali ed elementi di storia della Chiesa, sottolineando così il successo ma anche la grande responsabilità del Centro Televisivo Vaticano nel raccontare il Papa e le attività della Santa Sede. -
L'invenzione del secolare. Post-modernità e donazione in John Milbank
Il volume presenta al lettore italiano il pensiero del teologo anglicano John Milbank (Londra, 1952), fondatore del movimento teologico Radical Orthodoxy. Critico del pensiero secolare 'inventato' nel corso della modernità occidentale e sviluppato in senso nichilistico dall'attuale pensiero postmoderno, Milbank mostra come la fecondità dell'intelligenza della fede cristiana possa chiarire molti dei nodi determinanti l'attuale decadenza culturale e sociale. Egli propone di pensare la condizione attuale come un tempo opportuno per rilanciare il Cristianesimo come risposta alle conseguenze disgregatrici e violente prodotte dalla modernità sorta da alcune premesse infelici originate dalla stessa teologia tardo-medievale. Un esempio adatto a illustrare quest'analisi del decorso del pensiero occidentale è costituito dall'interpretazione del tema della donazione, sia rispetto all'odierno dominio dello scambio mercantile, sia quanto alle più significative teorie filosofiche sul dono. Dalla brillante e profonda analisi milbankiana emerge un'alternativa ecclesiale e sociale all'attuale plesso liberal-capitalistico che, sotto il nome di socialismo per grazia, apre la riflessione al di là degli steccati imposti dal pensiero unico. Prefazione di PierAngelo Sequeri. -
La riflessione sociologica di Vincenzo Cesareo. Con scritti scelti
Il libro si compone di due parti. La prima contiene un denso e ampio saggio teorico che traccia le coordinate essenziali per collocare la riflessione e le opere di Cesareo nei contesti storici, culturali e sociali che lo hanno visto prima nascere e poi svilupparsi in un continuo e aperto dialogo con i processi di mutamento sociale. Chiude la prima parte la ricostruzione della biografia di Vincenzo Cesareo, effettuata mediante un intenso dialogo-intervista in cui il protagonista, raccontando se stesso, di fatto ricostruisce, in filigrana, un lungo e importante tratto della storia della sociologia e dell'accademia italiana. La seconda parte ospita un'ampia antologia di ""Scritti scelti"""" di Vincenzo Cesareo, selezionati in virtù della loro salienza entro la sua vasta, complessa e multidimensionale produzione intellettuale. Il corpus, in gran parte composto da articoli scritti tra il 1964 e il 2011 per la rivista """"Studi di Sociologia"""", di cui Cesareo è direttore, oltre a costituire un'importante risorsa per quanti sono interessati alla storia della sociologia italiana, offre anche l'occasione per far conoscere a un pubblico più ampio il filo rosso di una riflessione rimasta assai più di nicchia rispetto a quella rinvenibile nella produzione monografica, con cui essa si intreccia, rendendola forse ancor più intelligibile nella trama che collega un'opera all'altra. Chiude il volume una bibliografia ragionata dei principali scritti di Vincenzo Cesareo."" -
Tra mare e continente: l'isola d'Eubea
Il volume intende fornire una ricostruzione unitaria della storia dell'Eubea, che attualmente manca. Dell'isola, posta tra il mar Egeo e la costa orientale della penisola greca, vengono considerati il ruolo primario svolto nella colonizzazione arcaica, lo stretto rapporto di alleanza e/o di subordinazione intessuto con Atene nel corso del V secolo, il tentativo di svolgere nel corso del IV secolo un ruolo più autonomo, attraverso la formazione di una lega euboica, tra Atene, Tebe e la Macedonia, e infine le vicende di età romana. Attraverso il contributo di diversi studiosi, ne esce il quadro di un'area geopolitica strategicamente importante, sospesa tra vocazione marinara e continentale, tra il grande passato coloniale e il ruolo di secondo piano in cui si trovò successivamente relegata. -
Studi in onore di Maria Grazia Albertini Ottolenghi
"Il secondo numero dei """"Quaderni di Storia dell'arte"""" rende omaggio a Maria Grazia Alberti Ottolenghi. Giunta in Università Cattolica come docente di Storia delle tecniche artistiche per la Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte, Maria Grazia Albertini Ottolenghi ha poi tenuto le Cattedre di Storia dell'arte moderna e Storia dell'arte lombarda presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, in anni di radicali e complesse trasformazioni, alle quali ha partecipato con illuminato e attento ruolo di coordinamento didattico e scientifico. I suoi studi dedicati all'arte lombarda - con particolare attenzione a Pavia - dal Medioevo al Settecento e, più in generale, agli aspetti tecnici e materiali della produzione pittorica e scultorea si sono imposti a livello nazionale e internazionale contribuendo a dilatare e approfondire la concezione di manufatto artistico su versanti oggi non più trascurabili. Un magistero innovativo, diffuso con passione e acribia, capace di sondare le molteplici possibilità di conoscenza delle opere d'arte, percorse con meticolosità e pazienza.""""" -
Nell'età della tarda democrazia. Scritti sullo Stato, le istituzioni e la politica
La caduta verticale di rappresentatività, l'inevitabile usura nel funzionamento delle istituzioni politiche, la penuria d'idee e ideali in grado di offrire un senso affidabile e rispettabile all'azione politica, segnano e scandiscono la vita odierna di gran parte dei regimi democratici dell'Occidente. In modo particolare, per effetto della specifica storia del nostro Paese, pesano sulla democrazia italiana. Gli scritti raccolti nel volume illustrano come e perché la tarda 'democrazia dei moderni' corra il rischio sempre più grande di trovarsi incagliata tra le conseguenze dei cambiamenti di lungo periodo che stanno mutando fisionomia e funzioni dello Stato, il contrapporsi d'interessi economico-sociali restii a perseguire insieme il bene comune, il potere di gruppi oligarchici più stabili e forti delle leadership partitiche e di vecchie o nuove élite. Usare e investire quel 'potenziale di sviluppo' della democrazia, che tuttora esiste ed è disponibile, diventa necessario ogni giorno di più. Ed è indispensabile, soprattutto, per poter lavorare alla costruzione di una democrazia nazionale ed europea. La quale riesca davvero a restituire ai cittadini la confidenza nella politica, facendone emergere il carattere migliore e le più utili qualità. -
«Non lamento, ma azione». I cattolici e lo sviluppo italiano nei 150 anni di storia unitaria
L'anniversario dei 150 anni dall'unificazione nazionale ha riproposto modi diversi di celebrare o di ripensare la storia italiana. Non sono mancati i tentativi di chi, ancora una volta, ha provato ad alimentare l'epica risorgimentale, con l'obiettivo di rafforzare un sentimento di appartenenza messo in discussione in tante fasi della nostra storia. Altri sono ritornati alla genesi, sofferta, dello Stato nazionale e ai molti problemi che sono riconducibili al processo unitario e alle sue conseguenze di lunga durata. Entrambe le prospettive hanno prodotto, nel tempo, un profluvio di studi e di occasioni di confronto, concorrendo a consolidare interpretazioni persino configgenti, sintomo di fratture non troppo lontane da quelle post-risorgimentali. E tuttavia, a 150 anni dal processo unitario, è forse venuto il momento di far spazio a prospettive meno dialettiche e divisive, non perché si possano negare i molti nodi problematici che connotano la storia dell'Italia unita, ma perché questa stessa storia è stata via via arricchita da energie positive e propositive, di vario segno e di diversa ispirazione, che sono state capaci di traghettare il paese verso un processo di modernizzazione segnato, sì, da limiti e storture tuttora assai evidenti, che però ha trasformato profondamente la vita di milioni di italiani. Questo volume intende riportare alla luce un settore della storia italiana che ha saputo dare un contributo significativo allo sviluppo culturale e sociale... -
Conciliare paternità e lavoro. Studi di casi aziendali
Questo libro affronta un tema particolarmente significativo nella società di oggi, ovvero la complessa gestione delle responsabilità familiari/genitoriali e lavorative, letta dal punto di vista dei padri che lavorano, contribuendo così a ridefinire la conciliazione famiglia-lavoro come una sfida non soltanto femminile. Sono presentati i risultati di una ricerca condotta in tre aziende italiane circa il ""doppio ruolo"""" dei padri, dando voce sia ai vertici aziendali sia ai dipendenti padri in differenti ruoli e posizioni organizzative, al fine di cogliere le varie esperienze di paternità. Tali risultati, oltre a confermare un profondo processo di trasformazione del ruolo paterno, ne svelano la dimensione """"relazionale"""", ovvero la stretta connessione con tutte le relazioni significative che i padri sperimentano, non soltanto quella genitoriale ma anche - e soprattutto - quella con il mondo del lavoro."" -
Lombardia ed Europa. Incroci di storia e cultura
Il mondo lombardo è sempre stato il crocevia di una circolazione instancabile di uomini, di idee, di prodotti della genialità intellettuale e dello spirito pratico di una società alle prese con i bisogni della sua crescita e del suo governo. Apporti molteplici, da tanti ambienti diversi, sono stati rifusi in una sintesi che è il segno di una capacità di continua reinvenzione. Dal cantiere febbrile di questo assemblaggio creativo è poi derivato un flusso potente di irraggiamento verso l'esterno, grazie al quale i centri urbani più robusti e la società lombarda nel suo insieme hanno diffuso in un vasto orizzonte internazionale, in particolare europeo, i prodotti della propria elaborazione del sapere, la propria etica civile, un modello di religiosità intrecciato con le sfide dello sviluppo, una trama robusta di ideali e valori che dalla sfera politica e giuridica hanno toccato quelle dell'economia, della formazione educativa, della cura delle relazioni e dei comportamenti sociali. Lo sfondo, che viene indagato nei saggi riuniti nel volume in una prospettiva decisamente interdisciplinare, è quello della mobilità che stabilisce legami: mettendo in contatto gli uomini e i gruppi, tessendo reti di comunicazione, disseminando attraverso assi molteplici potenzialità sempre nuove. La pubblicazione è esito di un programma di alti studi condiviso dalle Scuole di Dottorato di indirizzo storico-umanistico di Università Cattolica e Università degli Studi di Milano. -
Dai solariani agli ermetici. Studi sulla letteratura italiana degli anni Venti e Trenta
La letteratura italiana degli anni venti e trenta osservata in una luce inconsueta e da più angolature, tra gli estremi di due schieramenti in cui culminarono, sia pure con diversi risvolti, I'impegno stilistico, la tensione morale e l'istanza conoscitiva di un'intera stagione. Dei solariani viene indagata, tra l'altro, la fondazione di un nuovo modello di romanzo, sulla falsariga delle più spregiudicate esperienze europee, assorbita e superata la lezione formale della ""Ronda"""". Dell'ermetismo si ricostruisce la mai vagliata preistoria e intanto si offre una rigorosa e indispensabile 'grammatica'. Nel mezzo, tra le prove dei surrealisti, le celebrazioni carducciane e il silenzio inquietante di Campana, si stagliano le voci di alcuni dei grandi solisti di quell' entre deux guerres: Montale, Gadda, Luzi, Bacchelli."" -
Arte in mostra
L'autore offre con quest'opera la testimonianza viva del suo impegno di studioso, di conservatore e di promotore dell'arte antica, moderna e contemporanea, fuori di barriere settoriali specialistiche. Il taglio particolare, che giustifica il titolo, è quello dell'""arte in mostra"""", attraverso scritti connessi ad esposizioni, di un passato prossimo e remoto e di un ieri vicinissimo, cui l'autore ha direttamente contribuito. Ma la sostanza dei contributi va oltre la pur preziosa memoria di avvenimenti artistici di gran rilievo e si propone quale strumento per il """"saper vedere l'arte"""", cui sono anche dedicati in apertura alcuni saggi specifici: modello di una metodologia aperta quanto rigorosa, esercitata nei testi raccolti nel volume su autori quali Luini, Lotto, Moretto, Romanino, Caravaggio oppure Gauguin, Redon, Carrà, Klee o Wols."" -
Minima metaphysica. Il divino e l'ordine del mondo
Una pluralità di indagini e di metodi convergono sulla coppia di concetti Dio e Divino, considerati in un ampio spazio temporale che va dal mondo antico al Medioevo fino alla contemporaneità. Il primo tema messo in luce è la definizione del divino, nella filosofia greca classica, nell'età imperiale e nel XX secolo, qui riconsiderando la natura di ""dio provvidente"""" alla luce della tragedia umana della Seconda guerra mondiale e dell'olocausto. In seconda istanza, il discorso si rivolge alla questione del finalismo: questo tema, connesso a quello della provvidenza, è investigato sotto molteplici punti di vista e costituisce il baricentro dell'opera. In quest'ambito si colloca il problema del male in una prospettiva universale e metafisica, cioè nell'opposizione fra assoluto e relativo, umano e divino, sensibile e soprasensibile. Il bilancio teoretico di questa ricerca si traduce nel riconoscere alla metafisica non solo la competenza su un vasto repertorio di ambiti (protologia, eziologia, ontologia, ousiologia, teologia), ma anche lo studio specifico della sostanza e di ciò che dipende da essa, al fine di esprimere in maniera fondata quanto può essere assunto come fondamento di altro secondo una visione gerarchica di tutto ciò che esiste. Il volume raccoglie gli Atti del Convegno """"Il divino e l'ordine del mondo: una polarità ricorrente. Minima Metaphysica"""" tenuto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 5-7 novembre 2012."" -
...Il resto vi sarà dato in aggiunta. Studi in onore di Renata Lollo
Il potere evocativo del messaggio evangelico contenuto nel titolo del volume richiama all'attenzione il cuore della ricerca pedagogica e letteraria sviluppata da Renata Lollo nel corso della sua attività accademica, vissuta con l'umile generosità del servizio e l'acuta profondità della riflessione. La verità della parola ricercata nei testi letterari rivolti all'infanzia, mentre conduce verso un continuo oltre di senso e di orientamento educativo, apre alla scoperta di una ricchezza di doni inscritti nella bellezza del linguaggio in grado di nutrire il lettore in formazione. Questo libro presenta nuovi apporti scientifici a tre principali filoni d'indagine approfonditi da Renata Lollo nei propri scritti. L'artista, posto al bivio tra libertà della parola e intenzionalità educativa, continua a sollecitare la riflessione in prospettiva pluridisciplinare. Il valore relazionale della lettura interroga sulle nuove sfide educative presenti nella nostra società e ne trova significatività e sviluppi nel corso della storia. La ricerca di senso che scaturisce dal testo letterario invita alla profondità interiore e chiede all'adulto di saper guidare gli attuali bambini lettori verso nuovi orizzonti progettuali di speranza. Il volume è arricchito dal profilo bio-bibliografico di Renata Lollo e dalla presentazione del Fondo Roberto Rebora, che la professoressa ha donato alla Biblioteca dell'Università Cattolica della sede di Piacenza. -
La concorrenza negata. I comportamenti strategici nella telefonia fissa
Questo libro racconta la difficoltà di introdurre la concorrenza in Italia nel settore della telefonia fissa, nonostante siano ormai trascorsi quindici anni dal 1° gennaio 1998, data in cui nei Paesi dell'Unione Europea è stato completato il processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni ed è stato avviato, nel nostro Paese, il lavoro dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Compito della regolazione è aumentare l'efficienza economica, riducendo le barriere alla concorrenza e all'innovazione che continuano a sussistere anche in un contesto formalmente liberalizzato. Ciò è legato al fatto che il potere di mercato degli ex-monopolisti tende a perpetuarsi nel tempo, nonostante le liberalizzazioni, in quanto esistono alcuni elementi della struttura di mercato che garantiscono loro un potere che neppure l'attività regolatoria riesce a intaccare in profondità, e cioè il controllo di un'infrastruttura essenziale, non duplicabile economicamente dai rivali, e l'integrazione verticale dell'operatore dominante. La presenza di queste barriere strutturali, inoltre, rappresenta un incentivo molto forte perché l'incumbent adotti i cosiddetti 'comportamenti strategici', ovvero un insieme di azioni illegali, miranti a danneggiare i rivali, così da garantirsi una situazione di grande vantaggio sui concorrenti. Questa ricerca descrive analiticamente i principali comportamenti strategici adottati da Telecom Italia nei confronti dei rivali nel periodo che va dal 2004 a oggi. -
Bernardo Colombo. La lezione umana di un itinerario scientifico. Scritti scelti
Appassionato e autorevole testimone, dalla metà del Novecento, degli imprevisti, profondi e differenziati cambiamenti nello sviluppo della popolazione italiana e mondiale, Bernardo Colombo affronta scientificamente problemi conoscitivi, senza sottovalutare il peso delle preferenze ideologiche del ricercatore e le interazioni etico-culturali sempre in gioco. Trattando da più angolature temi demografici e sociali complessi, e adattando con rigore metodi quantitativi e qualitativi, contribuisce allo studio di fenomeni poco noti, come l'abortività procurata in Italia prima della legalizzazione. Più recentemente, presenta analisi originali sulla biologia della riproduzione umana e sulla probabilità di concepire un figlio, basate sull'acquisizione di storie bio-comportamentali dettagliate di vasti campioni di donne, tuttora aperti allo studio. Sulle politiche che possono influenzare crescita o declino demografico, discute con competenza la necessità di responsabili impegni politici, internazionali e nazionali, che contemperino obiettivi collettivi di sviluppo di popolazione con il rispetto di scelte personali libere. -
Salviamo l'Europa dall'austerità
Alla sua nascita nel 1999 l'euro era stato salutato come un formidabile impulso al mercato unico e quindi al libero scambio delle persone, delle merci e del denaro, nonché al consolidamento del processo di integrazione e di una sempre maggiore coesione tra i popoli europei, anche grazie alla valenza simbolica della condivisione della stessa moneta. Ma alla prima vera crisi avviata nel 2008 dal fallimento di Lehman Brothers - quel grande e ambizioso disegno si è rivelato del tutto inadeguato. La moneta europea ha da allora più volte rischiato di finire sugli scogli, travolta da una tempesta che era nata, sì, oltreoceano, ma che in Europa ha trovato un impianto strutturale troppo debole per poter reggerne l'urto. Dopo più di mezzo secolo di impegno nella realizzazione di un'integrazione economica e politica, l'Europa si trova oggi di fronte alla sfida più difficile: ritrovare le proprie potenzialità, oggi soffocate dai vincoli delle politiche di austerità che essa stessa si è costruita. Si può e si deve, ci dice in questo libro l'economista Andrea Terzi, seguire una strada diversa, quella di un'Europa che rinuncia a suicidarsi e riapre i giochi tornando a credere nelle proprie possibilità e nel proprio patrimonio intellettuale. Una strada che restituisca ai popoli europei un percorso di prosperità condivisa e all'Europa la capacità di contare ancora qualcosa negli equilibri internazionali. -
Ricerca di sé, desiderio dell'altro. Il lavoro dell'amore
Una coppia scrive un libro a due voci sulla vita di coppia. Meglio ancora: una coppia che per professione, psicoterapeuta lei psicoanalista lui, di storie a due ne ha ascoltate tante. Nicole e Philippe Jeammet si rivolgono qui agli uomini e alle donne d'oggi alle prese con la costruzione di un rapporto d'amore. E proprio nella declinazione odierna della parola ""amore"""" individuano la chiave per leggere la coppia contemporanea. Oggi, essi dicono, non è più al legame coniugale che si chiede di durare, ma al sentimento amoroso. L'amore, o meglio il bisogno di riconoscersi degni d'amore nello sguardo di un altro, sembra essere la nuova forma di sacro, al riparo della quale si cerca di scongiurare l'angoscia trasmessa da questo nostro mondo difficile e insicuro. Ci si specchia negli occhi dell'amato e ci si trova belli e degni: un'esperienza di felicità tanto perfetta quanto fragile. Perché quei momenti magici possono rivelarsi un'illusione, soprattutto quando dietro l'incontro amoroso si celano le aspettative e i sogni dei primi legami infantili. La coppia diventa allora il luogo potenzialmente esplosivo in cui si agitano i retroscena affettivi non risolti nell'infanzia. Come darle una possibilità di riscatto? Non certo tornando indietro, alla coppia immobile e codificata, ma, da una parte, comprendendo meglio i meccanismi all'opera nel gioco d'amore e, dall'altra, riscoprendo che questo gioco è anche un """"lavoro"""" di costruzione di sé e dell'altro.""