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Donne, chiesa, teologia
Il posto delle donne nella Chiesa: non è una questione nuova, e neanche semplice. Perché non si tratta solamente di aprire alle donne posti di potere e di prestigio finora negati, ma di andare dritti al cuore del cristianesimo stesso, a quel ""maschio e femmina li creò"""" che ci restituisce l'immagine completa di Dio, a quell'audacia originaria dei Vangeli che raccontano i rapporti rivoluzionari di Gesù con le donne della Galilea patriarcale. Occorre insomma che il cristianesimo torni alla dirompente novità delle sue fondamenta e in un certo senso restituisca il dono ricevuto secoli fa. Solo in questa prospettiva, ricongiungendosi alle proprie radici, si può arrivare a una nuova concezione del ruolo femminile: interrogandosi, rileggendo con occhi nuovi la Bibbia, riscoprendo con rinnovata attenzione le vite e gli scritti delle donne che sono state protagoniste della storia millenaria della Chiesa. È questa la disposizione che anima gli autori degli interventi qui raccolti: donne e uomini che, accogliendo l'invito di Papa Francesco a impegnarsi in una """"profonda teologia della donna"""", dialogano fra loro mettendo in luce prospettive, criticità, esempi e proposte di vita. La loro interazione, la loro disponibilità verso le specificità di ognuno e le somiglianze reciproche, diventa essa stessa modello della corretta ricerca di quella che Lucetta Scaraffia, curatrice del libro, chiama """"complementarità diseguale"""", un dinamico alternarsi di ruoli all'interno della collaborazione..."" -
Ricerca del bello e impegno educativo
Come dimensione e domanda intrinsecamente umana, il bello continua a interrogare facendo registrare una rinnovata attenzione in senso edulcativo e formativo, con riscontri sia nei contesti scolastici sia in quelli universitari. Il volume intreccia due percorsi essenziali: 'ricerca del bello' e 'impegno educativo', esito ed espressione di rilcerche in ambito filosofico, estetico, pedagogico, storico-artistico, e al tempo stesso di iniziative culturali attivate in ambito accademico. Si tratta di dare visibilità a percorsi che riconoscono la centralità del bello nella vita delle persone, in terlmini di attenzione estetica all'opera d'arte, ma anche di scoperta di dimensioni che concorrono a formare persone sempre più 'sensibili', capaci cioè di riconoscere e realizzare le diverse manilfestazioni e forme del bello nella propria vita. Quel richiamo che il pensiero filosofico ci ha trasmesso in termini di armonia, come modello di una paideia e di un ideale etico-estetico di forlmazione, risulta pertanto valido ancora oggi, e più che mai da rintracciare nei diversi ambiti in cui prendono vita le esperienze educative, scolastiche, formative. Per tali ragioni questo libro si propone come strumento di riflessione per gli studenti dei corsi di laurea in Scienze della formazione, Lettere e filosofia, Beni culturali e per gli insegnanti interessati a sviluppare percorsi educativi e didattici. -
Il Concilio Vaticano II crocevia dell'umanesimo contemporaneo
Il Concilio Vaticano II, collocato non solo cronologicamente nel mezzo del XX secolo, è stato provocato (il verbo è di Paolo VI), quasi motivato da quelle domande che la riflessione sull'uomo e sulla sua storia aveva accumulate nella prima parte del secolo, ed è così divenuto un crocevia dell'umanesimo contemporaneo. Quali furono gli elementi della cultura moderna che maggiormente influirono sui dibattiti dei padri conciliari? Quali gli esiti che si ebbero e le influenze che i documenti e le deliberazioni conciliari esercitarono nel campo degli studi accademici e sulla produzione artistica? Questo volume raccoglie i contributi presentati in occasione del Convegno di studi ""Il Concilio Vaticano II e l'umanesimo contemporaneo"""", promosso nella primavera del 2014 dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Milano e dedicato al nodo problematico rappresentato dal rapporto tra le discipline umanistiche e il messaggio conciliare, partendo dal presupposto che ancora oggi, e forse anche domani, la storia e la filosofia continueranno a porre interrogativi che pertengono profondamente alla vita pratica dell'uomo, e quindi interpellano continuamente la Chiesa e la sua missione nel mondo; che ancora oggi, e forse anche domani, la letteratura e le arti forniranno una conoscenza indispensabile e insuperabile della natura dell'uomo, perché ne dichiarano grandezze e miserie, aspirazioni e delusioni, sogni e realtà, ne rivelano cioè lo spirito più profondo."" -
Architetti di chiese in Europa. Nove maestri dell'architettura sacra nel XX secolo
Gli architetti che hanno progettato chiese di valore in Europa nel corso del XX secolo sono molto più numerosi di quanto comunemente si creda. Accanto a maestri come Le Corbusier e Alvar Aalto ve ne sono altri - come Jose Plecnik, Ottokar Uhl, Heinz Tesar, Boris Podrecca, Erik Bryggman, Peter Celsing, Sigurd Lewerenz, Hans van der Laan, Alvaro Siza - che hanno ideato e realizzato opere degne di ammirazione. Il presente volume è dedicato a questi nove architetti e alle loro chiese. Molto diversi tra loro per cultura e linguaggi, essi hanno in comune il fatto di essere radicati in contesti culturali periferici, lontano dalle grandi città e dai Paesi, come la Germania, la Svizzera e la Francia, che sono stati al centro del Movimento Moderno in architettura. Hanno lavorato assiduamente sul tema della chiesa, considerata di rilevante importanza in architettura. Solo alcune delle loro opere sacre sono note, perciò il libro ne predispone il repertorio completo. -
Tra ragione e fede. La dottrina sociale della Chiesa e la sua valenza «ecumenica». Atti del Convegno internazionale (Milano, 10-11 marzo 2014)
In una società plurale come la nostra, la Dottrina sociale della Chiesa cattolica può rappresentare un fecondo terreno di ricerca e un'occasione di cammino comune, in primo luogo fra i credenti delle diverse confessioni cristiane, ma anche fra uomini di fedi religiose diverse e fra tutti coloro che hanno seriamente a cuore le sorti dell'uomo. A tutti il magistero sociale della Chiesa ha una sua parola significativa da dire e da tutti è disponibile ad accogliere qualunque frammento di verità, da qualunque parte esso provenga. Attraverso le relazioni e le testimonianze di esponenti autorevoli delle Chiese cattolica, anglicana e ortodossa, ma anche del mondo ebraico e di quello islamico, il Convegno internazionale, di cui il volume raccoglie gli Atti, si è adoperato a mettere in luce la valenza ""ecumenica"""" della Dottrina sociale della Chiesa, intendendo il termine """"ecumenismo"""" in senso ampio: volendo sottolineare l'universalità dell'insegnamento sociale della Chiesa, la sua capacità di """"parlare"""" a tutti e insieme di lasciarsi """"interrogare"""" da tutti. Avvalendosi dell'apporto di qualificati studiosi di discipline diverse e di diverse provenienze geografiche e culturali, il Convegno ha inoltre cercato di saggiare l'ecumenicità della Dottrina sociale della Chiesa in rapporto ad alcune delle questioni cruciali del nostro tempo."" -
L'indimenticabile artista. Lettere e appunti sulla storia editoriale di Virginia Wolf in Mondadori
Partendo dalle carte editoriali inedite custodite presso l'Archivio storico Arnoldo Mondadori Editore, ""L'indimenticabile artista"""" racconta le vicende alle spalle delle prime edizioni italiane dell'opera di Virginia Woolf, da cui traspaiono le difficoltà che il mercato editoriale dovette affrontare per risollevarsi dalle macerie della seconda guerra mondiale, per poi reinventarsi negli anni della rinascita economica. Oltre al vedovo di Virginia, Leonard Woolf, protagonisti di queste carte sono Arnoldo e Alberto Mondadori, il cui rapporto è ritratto anche grazie ai contatti con altri illustri intellettuali: da Emilio Cecchi ad Anna Bariti, da Fernanda Pivano a Elio Vittorini. Grazie a una parziale rilettura della ricezione italiana della Woolf alla luce di questo retroscena editoriale emerge come ciò che accadde in Mondadori nel secondo dopoguerra contribuì a delineare l'immagine che si ha oggi della scrittrice nel nostro paese."" -
Dalla partecipazione all'identità. L'evoluzione della tutela internazionale dei diritti culturali
Il volume presenta i risultati di una ricerca volta a ricostruire l'interpretazione di alcuni dei più importanti organi di tutela dei diritti umani delle Nazioni Unite riguardo ai diritti culturali. In occasione dell'elaborazione del diritto di partecipare alla vita culturale, sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e dal successivo Patto Internazionale per i diritti economici, sociali e culturali, si fece riferimento a una concezione 'materialistica' di cultura, secondo cui questa sarebbe riconducibile esclusivamente alle espressioni più nobili ed elevate dell'attività artistica e intellettuale dell'uomo (arte, letteratura, musica). A fronte di questa limitata definizione, la dottrina giuridica ha sviluppato un'intensa riflessione giungendo a elaborare una nozione particolarmente estensiva di diritti culturali che si fonda su una concezione 'antropologica', secondo cui la cultura ricomprende tutte le attività che caratterizzano il modo di vivere di una persona o di un gruppo e che risultano strettamente connesse alla loro identità. Attraverso un'analisi della prassi di alcuni degli organi di tutela dei diritti umani delle Nazioni Unite, il testo cerca di evidenziare che, sulla scorta della riflessione dottrinale, tali organi - e in particolare il Comitato per i diritti economici, sociali e culturali - sono giunti ad accogliere una nozione antropologica di cultura... -
La famiglia alla prova. Parole della sapienza cristiana
"La famiglia è un luogo altissimo della realizzazione del progetto di Dio su ciascuno. Sforzarsi di rispettare la dignità di coloro che vivono con noi, privilegiare il dialogo anche nei momenti di stanchezza e di delusione, sono modi concreti, possibili, anche se a volte difficili, di seguire Gesù nella propria vita quotidiana"""". È una ricetta semplice e insieme consapevole delle difficoltà quella che Carlo Maria Martini propone di fronte alle complesse sollecitazioni che si addensano sulle relazioni affettive e sull'istituzione familiare stessa. In diverse occasioni, negli anni del suo ministero pastorale, l'amatissimo arcivescovo di Milano è tornato su questi temi, con la sollecitudine e l'originalità, l'approfondita conoscenza della Scrittura coniugata alla concretezza della vicinanza pastorale, che sempre sono state la cifra dei suoi interventi. Questo volume raccoglie le conferenze e i discorsi più significativi del cardinal Martini sulla famiglia e il matrimonio, che vanno da riflessioni di carattere generale sul sacramento del matrimonio e sul profondissimo legame esistente tra eucaristia e famiglia a indicazioni di cammino per affrontare le fatiche legate all'educazione dei figli, le prove portate dalla precarietà del lavoro, le insidie dei percorsi di concordia e riconciliazione." -
Vita e pensiero (2015). Vol. 2
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Vita e pensiero (2015). Vol. 6
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Dall'AIDS a Ebola. Virus ed epidemie al tempo della globalizzazione
Le epidemie da sempre suscitano nell'immaginario collettivo la paura della catastrofe imminente. Soprattutto quelle di origine virale. I virus, infatti, sono più imprevedibili e pericolosi di batteri e microbi, e per giunta non disponiamo per combatterli di un'arma come gli antibiotici, efficaci contro i batteri. Non restano che i vaccini, benché la loro preparazione non sia facile né la loro somministrazione immediata. E infatti le diverse agenzie sanitarie nazionali e internazionali lanciano continue campagne di invito alla vaccinazione e avvertenze sui comportamenti di prevenzione e profilassi, appoggiate e rilanciate dalla cassa di risonanza dei mezzi di comunicazione. Le cose però sono più complicate di quanto appaiano, e questo libro mette in luce proprio i punti caldi del problema. Dati recentissimi alla mano, prendendo in esame i casi dell'Aids e di Ebola, ma anche dell'influenza suina, della Sars e dell'aviaria, svela con grande lucidità i 'pasticci' creati dagli allarmismi drammatizzanti della comunicazione pubblica, quando non dagli interessi economici che muovono la produzione farmaceutica. E sfata molti luoghi comuni, primo fra tutti quello secondo il quale la globalizzazione ci ha ancor più indeboliti nei confronti delle epidemie rendendo più estesa la possibilità di contagio. Al contrario, la globalizzazione può essere una formidabile arma a nostra disposizione... -
La Chiesa cattolica: la questione della sovranità
"Voi avete davanti un uomo come voi; egli è vostro fratello, e fra voi, rappresentanti di Stati sovrani, uno dei più piccoli, rivestito lui pure, se così vi piace considerarci, d'una minuscola, quasi simbolica sovranità temporale, quanta gli basta per essere libero di esercitare la sua missione spirituale, e per assicurare chiunque tratta con lui, che egli è indipendente da ogni sovranità di questo mondo. Egli non ha alcuna potenza temporale, né alcuna ambizione di competere con voi; non abbiamo infatti alcuna cosa da chiedere, nessuna questione da sollevare; se mai un desiderio da esprimere e un permesso da chiedere, quello di potervi servire in ciò che a Noi è dato di fare, con disinteresse, con umiltà e amore"""" (Paolo VI, discorso all'ONU, 4 ottobre 1965). Le pagine di questo volume rappresentano il compiersi di un percorso di ricerca che ha inteso collegare, nella riflessione giuridica sulla sovranità della Chiesa cattolica, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università degli Studi di Padova e la Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma. In esse si pubblicano le relazioni e gli interventi di illustri ecclesiastici e di autorevoli giuristi, svolti in occasione di una serie di Incontri ospitati dai tre Atenei a partire dal 2012. La categoria giuridica della sovranità, riferita alla Chiesa cattolica, è indagata dagli autori nei suoi molteplici connotati e nelle sue differenti implicazioni." -
Finanza pubblica, decentramento e riforme costituzionali. Scritti in onore di Piero Giarda
I capitoli contenuti in questo volume sono opera di studiosi vicini al pensiero di Piero Giarda, perché hanno lavorato assieme o si sono direttamente o indirettamente (frequentando suoi allievi) formati con lui. I contributi indagano le condizioni attuali della spesa pubblica e del sistema finanziario italiano, e i possibili rimedi tecnici e contabili per garantire l'avvicinamento al pareggio di bilancio, di cui Piero Giarda nel suo intervento iniziale traccia le giustificazioni teoriche. -
Diseguaglianza, redistribuzione e crescita
Il principio di eguaglianza tra gli individui è un argomento da sempre presente nei dibattiti teorici e d'opinione, e da sempre controverso. Anche perché può essere trattato da diversi punti di vista: sociale, giuridico, etico, culturale, economico-politico e altri ancora. Pilastro fondante della concezione cristiana dell'uomo, è alla base anche del pensiero di Rousseau e dei principi illuministici, così come alle radici dello Stato liberale e in definitiva del nostro sistema politico attuale. Dalle diverse posizioni assunte di fronte all'idea di eguaglianza, ad esempio, Norberto Bobbio fa discendere la distinzione tra pensiero di destra e pensiero di sinistra negli attuali sistemi politici e quindi tra le diverse maniere di concepire l'intervento pubblico nella società. Ma pur se di grande interesse, accresciuto di recente dai forti differenziali di crescita economica registrati tra i diversi Paesi del mondo, il tema della eguaglianza/diseguaglianza nella distribuzione dei redditi e del suo rapporto con la crescita economica non ha ancora trovato impianti teorici in grado di spiegarne per intero le ragioni né evidenze empiriche che forniscano elementi univoci e non contrastanti. Il dibattito è ancora vivace e aperto, a supporto sia di una relazione diretta tra i due fenomeni (più eguaglianza nei redditi favorirebbe una maggiore crescita) sia di una relazione inversa (una maggiore eguaglianza dei redditi deprimerebbe la crescita). -
Sendino muore
África Sendino è un medico. Un giorno Sendino si ammala. Scopre di avere un tumore incurabile e il suo cammino verso la morte ha una brusca impennata. Ma questa esperienza, per Pablo e per chi le sta accanto, diventa un'esperienza affascinante, esemplare. Perché Sendino affronta la malattia con un'eleganza che evoca una vita interiore straordinaria. E Sendino scrive, annota su un diario pensieri e minute su sé e la sua vita mangiata dal cancro. Vuole farne un libro. Ma quando si accorge che non l'avrebbe mai visto, quel libro, chiede a Pablo di prendersene carico. Pablo fa di più. Ci mette se stesso. E in queste pagine racconta Sendino, quella parte della sua vita passata accanto a lei, e la vera eredità che Sendino ci lascia. -
La sfida dell'integrazione. Un patchwork italiano
Approfondendo i concetti di multi-, inter-, transcultura e di interlegalità, questo volume, con uno sguardo attento anche ai processi di inclusione, appartenenza e identità, cerca possibili risposte capaci di favorire un'effettiva promozione e integrazione della persona in quei contesti che sembrano viepiù caratterizzare l'Italia del XXI secolo, intrappolata in una ragnatela di pregiudizi e stereotipi che non stanno agevolando il formarsi di un modello efficace di integrazione dei nuovi italiani. Riflessioni teoriche e comparazioni di esperienze si interrogano sui percorsi da intraprendere per una migliore comprensione dei processi socio-integrativi, etici e promozionali, di per sé indispensabili per una governance più umana. Si focalizzano possibili implementazioni di politiche sociali che potrebbero, pur dentro a innegabili difficoltà, favorire in Italia lo sviluppo di una democrazia sostenibile tanto per i 'vecchi' quanto per i 'nuovi' italiani. -
Responsabilità e creatività. Alla ricerca di un uomo nuovo (secoli XI-XIII). Le settimane internazionali della Mendola. Nuova serie. Vol. 4
Nel solco della decennale esperienza delle Settimane Internazionali della Mendola. Nuova Serie, questo volume offre una riflessione quanto mai attuale sui fondamenti del modello di uomo, realtà antropologica che ha segnato tutto il secondo millennio, mettendo in luce come, a partire dai secoli XI-XIII, il principio della responsabilità personale e lo slancio creativo individuale connotarono il nuovo volto dell'Occidente medievale. Questa complessa metamorfosi si riverberò non solo nella riflessione filosofica, ma anche nella rinnovata percezione dell'umanità di Cristo, legata con una altrettanto innovativa considerazione dell'uomo e della donna e della loro possibilità di proiettare l'intraprendenza individuale nella realtà sociale, politica e religiosa. Ne derivò un modo inedito di porsi verso gli uomini da parte di tutte le istituzioni sociali e religiose, che adattarono pratiche e linguaggi diversi rispetto al passato, assecondando così questa rilevante trasformazione. -
La pallavolo. Nella struttura dei giochi sportivi e di squadra
Il volume scritto per gli studenti universitari della Facoltà di Scienze Motorie, ma pensando a loro già come insegnanti, come allenatori di base e sempre e comunque come educatori si propone di essere fruibile a più livelli: sicuramente come base di preparazione per un corretto curriculum formativo degli studenti, ma anche come contributo e supporto per tutti quelli che abbiano a cuore, oltre alla produzione culturale, anche la trasmissione di valori, principi e messaggi formativi ed educativi. L'idea centrale è quella di fornire una cornice teorica entro cui sia possibile collocare la pallavolo a partire dai suoi elementi motori costitutivi. Nei primi capitoli si è cercato di fare emergere le caratteristiche specifiche della pallavolo a partire da concetti, termini e definizioni generali; si sono tracciati i confini entro cui collocarla a partire dai modelli di prestazione fisico-organici, coordinativi e metodologici relativi alle varie discipline sportive, applicandoli con logica e rigore e non per semplice analogia. Infine, entro questo quadro, si articolano e trovano forma compiuta i contenuti tecnici e tattici per una reale comprensione delle dinamiche del gioco, con particolare attenzione alle sue forme di base e specifiche dell'attività giovanile: un percorso dalle discipline sportive ai giochi sportivi di squadra e da questi alla pallavolo. -
La santa degli impossibili. Rita da Cascia tra devozione e arte contemporanea
Perché santa Rita, donna di un piccolo paese umbro nascosto tra i monti, vissuta all'ombra del marito e poi di un convento nella prima metà del Quattrocento, è diventata così famosa? Lucetta Scaraffia risponde a questa domanda ricostruendo la storia della ""santa degli impossibili"""" (come i devoti la chiamano per la grande potenza miracolosa) e soprattutto seguendo le tracce della sua strana ed eccezionale fortuna, a partire dal 1457, anno in cui compaiono le prime prove della devozione al suo corpo miracoloso, fino agli ultimi due secoli, quando Rita da Cascia, proclamata santa all'inizio del Novecento, diventa la protettrice delle donne delle città industriali. Nel condurre l'indagine, l'autrice intreccia i dati più strettamente religiosi con quelli sociali e culturali, come i conflitti tra città capoluogo e castelli del contado, le relazioni tra Cascia e lo Stato pontificio, l'intreccio tra i modelli cristiani di santità e la religiosità legata alla terra e ai culti femminili primitivi. Ne esce un ritratto inedito non solo della santa, ma di un modo di vivere il rapporto con il sacro. La grandissima e imprevista fortuna di santa Rita presso i devoti è legata, ci dice Lucetta Scaraffia, proprio agli elementi di ambiguità di questa peculiare figura: moglie obbediente e che sa soffrire in silenzio, Rita possiede anche una specie di onnipotenza magica, solo superficialmente cristianizzata e profondamente connessa all'atmosfera stregata dei suoi monti rocciosi."" -
L'umanesimo di papa Francesco. Per una cultura dell'incontro
Papa Francesco gode di un'enorme popolarità: grandi folle accorrono per incontrarlo, ha conquistato l'attenzione dei media e molti non credenti, o non cattolici, mostrano nei suoi confronti un'apertura che è stata negata ai suoi predecessori. Tuttavia, il mondo della cultura in Europa appare ancora incerto nei suoi confronti. Gli europei hanno la sensazione che questo papa guardi con maggiore attenzione ad altri continenti e Francesco, mettendo insistentemente in primo piano la realtà dei poveri, è indubbiamente critico verso classi dirigenti che coltivano la ""cultura dello scarto"""". Senza contare che egli non parla il linguaggio della cultura alta o specialistica ma la sua comunicazione è piuttosto orientata a un immediato impatto popolare. Eppure le radici culturali di Jorge Bergoglio, nipote di emigranti italiani, sono profondamente europee e i suoi scritti e le sue interviste rivelano una conoscenza non superficiale della cultura europea non solo in campo teologico. Il suo atteggiamento nei confronti dell'Europa non denota disinteresse, ma piuttosto prudenza, dovuta alla consapevolezza di trovarsi di fronte a una realtà complessa e importante, per la ricchezza della sua storia, per la qualità delle sue risorse e per il ruolo che può svolgere nel mondo. Oltre a queste considerazioni, che già dovrebbero indurre a superare ostacoli e incomprensioni, c'è il fatto evidente che questo papa rappresenta una novità storica con cui è inevitabile misurarsi.""