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La democrazia dei partiti e la democrazia nei partiti
L'articolo 49 della Costituzione Italiana attribuisce ai cittadini il diritto di associarsi in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Dal 1948 ad oggi, i partiti politici sono stati gli indiscussi protagonisti della politica nazionale. Più difficile è, invece, sostenere che i partiti siano stati gli strumenti attraverso i quali i cittadini hanno attivamente partecipato alla determinazione delle scelte politiche e delle classi dirigenti dei partiti stessi, realizzando quella 'democrazia di massa' che era stata auspicata all'Assemblea Costituente da Elio Basso e da Palmiro Togliatti, da Costantino Mortati e da Aldo Moro. La democrazia dei partiti è sembrata trasformarsi progressivamente in un sistema politico che ha livellato a favore dei partiti quella articolazione democratica e istituzionale che è invece prevista dalla stessa Carta Costituzionale. Dall'altra parte, debolissima, per non dire inesistente, è stata la democrazia all'interno dei partiti, che si è fondata, per decenni, su statuti fondati sul centralismo democratico o su di un sistema. Questo volume, che contiene l'ultimo scritto di Leopoldo Elia a favore di un'approvazione di una legge sui partiti politici, comprende scritti di noti costituzionalisti, politologi e , uomini politici su di un problema che appare sempre più decisivo per una riforma effettiva del sistema democratico del nostro paese. -
La politica della privacy tra tutele dei diritti e garanzia dei sistemi
Lo sviluppo impetuoso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e l'esplosione del terrorismo internazionale hanno generato una profonda trasformazione della politica di protezione dei dati personali introdotta anche in Italia negli ultimi anni del secolo scorso. Obiettivo di questo volume è quello di analizzare l'evoluzione della politica della privacy e le trasformazioni che il ruolo del Garante ha subito nel corso della sua decennale attività attraverso un'analisi a tutto tondo: da una panoramica completa sulle problematiche giuridiche alla riflessione sul processo di consolidamento istituzionale e sulla comunicazione pubblica del Garante, dall'indagine sulla misurazione dei costi che la tutela della privacy pone a carico delle imprese italiane alla valutazione dell'impatto della politica della privacy nel settore bancario. Le principali conclusioni raggiunte riguardano la trasformazione della missione del Garante che progressivamente sposta il cuore della sua attività dalla risposta ai reclami e ricorsi presentati dai singoli cittadini alla regolazione dei comportamenti dei soggetti, pubblici e privati, che possono attentare al diritto alla privacy, il diritto cioè ad 'essere lasciati in pace' come afferma una celeberrima definizione. -
I duellanti
«Ho cercato di infondergli un po' dello spirito dell'epoca. Fra i miei antenati, ho avuto due ufficiali di Napoleone: un mio prozio materno e il nonno paterno. Si tratta dunque quasi di un affare di famiglia»: così scriveva Joseph Conrad ad un amico a proposito di questo lungo racconto, raccolto insieme ad altri cinque nel 1908 sotto il titolo di A Set of Six (Un gruppo di sei); 'un racconto militare' - come recita il sottotitolo - che prese spunto da una serie di conversazioni che lo scrittore ebbe a Montpellier con un ufficiale di artiglieria. Se, come è stato osservato, si tratta del racconto forse meno conradiano fra quelli del grande scrittore, è pure vero che anche in quest'opera la grande arte di Conrad si svela in tutta la sua potenza, e proprio nel reiterarsi quasi imponderabile del conflitto che mette di fronte i due protagonisti della vicenda, l'aristocratico D'Hubert e l'impetuoso Feraud, nell'ambito del ben più vasto conflitto delle guerre napoleoniche. Si è giustamente sottolineato come il senso dell'onore sia al centro della vicenda; e tuttavia c'è un aspetto non meno importante, e forse preponderante, da richiamare, e cioè l'assoluta inconsistenza dei fatti da cui tutto trae origine, ma che non vale a scongiurare l'ineluttabilità della sorte che i due contendenti si trovano ad affrontare. Ed è forse questo l'aspetto più conradiano dell'intera narrazione. -
Paesaggi d'amore. Poesie per Leonor e altre poesie. Testo spagnolo a fronte
Una scelta delle più belle poesie d'amore di Antonio Machado non può che proporsi in tutta la sua varietà. Infatti, l'ambito in cui si esercita la tematica amorosa nella produzione poetica di questo grande scrittore è estremamente ricco e insieme complesso. Comprende, naturalmente, le poesie scritte per la moglie, Leonor Izquierdo Cuevas, morta giovanissima, e le poesie nate invece da un amore maturo e clandestino per una donna sposata Pilar de Valderrama, cantata con il nome di Guiomar -, ma non si esaurisce in esse. ""L'amore è amore, qualunque sia l'oggetto su cui si indirizza il sentimento, persona o cosa"""", scrive Giovanni Battista De Cesare nella prefazione al volume. E certamente questo vale ancora di più per un poeta come Machado, così legato al suo Paese e alla sua storia, e che amò profondamente il paesaggio di Soria, in un tempo in cui la Castiglia assurgeva a simbolo e somma degli ideali di una grande generazione di intellettuali spagnoli. E dunque accanto alle poesie per Leonor e per Guiomar, questa antologia riunisce anche alcune delle poesie più rappresentative del Machado cantore della sua terra, in un insieme di paesaggi d'amore che rappresentano una delle più alte esperienze poetiche del Novecento."" -
Davanti al mare
Anni '30: in un villaggio di pescatori della Costa Azzurra arriva dall'Austria una coppia di giovani sposi: belli, spensierati, si abbandonano volentieri al clima dolce della riviera, entrando in relazione con gli abitanti del luogo e con altri turisti. Senza mai rinunciare del tutto ad un loro senso di superiorità ironica e di distacco rispetto al nuovo mondo che li circonda, se ne sentono tuttavia pian piano risucchiare, come se la sensualità del posto si insinuasse lentamente nei loro corpi e nei loro sogni, fino all'imprevedibile esito finale. Ma non si deve pensare a un aspetto 'morale' della narrazione: a Vogel non interessa affatto giudicare i suoi protagonisti, censurarne una certa leggerezza o liberalità di costumi. Quello che è straordinario in questo breve romanzo è semmai proprio l'opposto, l'osservazione quasi distaccata di come piccoli e a prima vista insignificanti particolari arrivino ad incidere sul destino delle persone; e solo allora queste potranno rendersi conto dell'enorme, spaventoso vuoto che le contraddistingue e che non attende che di essere colmato, in un modo o nell'altro. Come scrive Alessandro Guetta nella postfazione al volume: ""La piccola pensione della riviera è un laboratorio delle passioni in cui la soluzione è distillata lentamente, quasi inavvertitamente""""."" -
L' uomo che corruppe Hadleyburg
Ha scritto Italo Calvino che se il denaro rappresenta per Balzac una forza motrice della storia e per Dickens una pietra di paragone dei sentimenti, ""in Mark Twain il denaro è gioco di specchi, vertigine del vuoto""""; e di tale gioco e vertigine la testimonianza più emblematica viene offerta da questo racconto, apparso per la prima volta nel 1899, vero e proprio apologo che ha per protagonista un'intera cittadinanza, famosa per la sua sbandierata onestà, che si vede messa alla prova da un lascito di quarantamila dollari che paiono piovuti dal cielo, o meglio da un donatore sconosciuto per un destinatario altrettanto sconosciuto e da scovare. Sarà una beffa maligna, ma che servirà a svelare il terreno fecondo di ipocrisia su cui è cresciuta la nomea puritana della città di Hadleyburg. Ad uno ad uno tutti i notabili del luogo infatti si lasciano tentare, e per di più accusandosi l'un l'altro o tacitando la propria coscienza in veri e propri esercizi di oblio volontario. La tanto decantata onestà non era che una tenue, precaria e fittizia rispettabilità sociale, quella sì difesa strenuamente; e come sempre nella grande arte umoristica di Mark Twain, il comico era già nelle cose, bastava soltanto iniziare a guardarle..."" -
Le favole
Anche se basterebbero le sue due opere più popolari, ""L'isola del tesoro"""" e """"Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde"""", a testimoniare della grandezza di Stevenson, occorre subito aggiungere che lo scrittore scozzese, per lungo tempo confinato fra gli scrittori """"per ragazzi"""", è oggi considerato uno dei massimi narratori del secondo Ottocento. E questo non solo per le due opere citate, ma per altre non meno importanti, prima fra tutte il romanzo """"Il signore di Bailamme"""" e i racconti, da quelli raccolti in """"The New Arabian Nights"""" a quelli ambientati negli amati mari del Sud, molti dei quali pubblicati in questa stessa collana. Fra le sue opere meno frequentate, ma non per questo meno interessanti, stanno queste favole: anche in esse, dalle più brevi ai due racconti di maggior respiro - fra i quali il bellissimo """"La casa di Eld"""" - Stevenson si conferma uno dei grandi maestri dell'arte del racconto, rivisitando alla sua maniera un genere che lo affascinava fin da quando, bambino, ascoltava i racconti del padre e della sua bambinaia Alison Cunnigham."" -
Le carte volano
"... Serena Maffìa scrive versi assolutamente non politici (un tempo si sarebbero detti anarcoidi), l'esterno non la riguarda minimamente, sono poesie di saggio egoismo, benedette da una cantabilità nativa, non legate a nessuna gabbia metrica anche se le 'tentazioni', in questo senso, non son poche. Una freschezza e un'inventiva notevoli: 'Come faccio a illuminarmi? / Dimmelo tu: Non vado a watt.' e un gioco ironico che lega, come un filo rosso, tutta la raccolta. H paesaggio che traspare è vivo e originale, pieno di figurine, di gesti, di affermazioni e dinieghi. Ogni tanto qualche grande del passato appare e scompare: Saffo, Caravaggio... La vitalità scompagina e dissolve ogni residuo pessimismo; il canto, al contrario di tanti scrittori di versi suoi contemporanei, sconfigge il piagnisteo."""" (Dalla prefazione di Attilio Lolini)" -
Garibaldi. Una vita a più immagini. Ediz. illustrata
Nei 150 anni della sua storia unitaria l'Italia non ha mai conosciuto una figura più popolare ed amata di Giuseppe Garibaldi. Non vi è città che non ospiti un suo monumento, o casa dove Garibaldi si sia fermato anche solo per una notte che non mostri una lapide a ricordo della sua sosta. Al grande storico Denis Mack Smith, che all'Italia ha dedicato la massima parte dei suoi scritti, è apparso dunque giusto ricordare con un ritratto a più voci colui che, con la Spedizione dei Mille, dell'Unità fu forse il massimo artefice, e del Risorgimento il simbolo più noto e ammirato. L'eccezionalità della figura di Garibaldi fu infatti immediatamente compresa in tutta Europa. Ed è proprio questo aspetto che ha ispirato questo volume: non la solita biografia, ove predomina il giudizio a posteriori dello storico, ma una raccolta di testimonianze e giudizi dei suoi contemporanei che restituisce più di qualsiasi analisi lo spirito del tempo e le difficoltà che nel cammino verso l'Unità e l'indipendenza incontrarono ""gli uomini che fecero l'Italia"""". Come afferma nella sua prefazione a questo volume Carlo Azeglio Ciampi, """"Ricordare la figura di Garibaldi significa ripercorrere le tappe della nostra storia unitaria... Un legame profondo unisce i valori del Risorgimento agli ideali di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà sui quali è stata edificata la Repubblica""""."" -
La barcarola. Testo spagnolo a fronte
Apparsa nel 1967 ""La barcarola"""" è una delle raccolte fondamentali di Neruda e si ricollega al """"Memoriale di Isla Negra"""", in particolare con le bellissime pagine iniziali dedicate a Matilde Urrutia, la donna della romantica fuga a Capri e in seguito compagna del poeta per molti anni. Come sempre in Neruda, lirica ed epica tendono a fondersi, o meglio ad alternarsi, e il canto d'amore non può essere disgiunto dagli altri temi a lui cari, in particolare il paesaggio, la storia del suo paese, la dura lotta dell'uomo per l'affermazione dei propri diritti. Non a caso all'interno del libro compare già la figura di Joaquin Murieta, il bandito ucciso dai rangers nel 1853, cui Neruda dedicherà una famosa pièce teatrale. Così, se la raccolta si inaugura con il lungo omaggio amoroso a Matilde, arriva a concludersi con un'altra splendida poesia, """"Solo di sale"""", che è ancora una poesia d'amore a Matilde, ma nella quale """"il giorno rapido si tramuta in tristezza"""", e l'amato Vietnam visitato dal poeta nel lontano 1928 ora appare come il paese devastato dal """"gas assassino"""". Una conclusione e un congedo, e insieme - come ha scritto Giuseppe Bellini - """"la purificazione finale di un lungo viaggio d'amore attraverso la geografia, le persone, le cose, il ricordo, il tempo, compiuto da Neruda e da Matilde""""."" -
Canto remoto. Testo tedesco a fronte
Questa antologia riunisce le poesie e i frammenti poetici di Rilke che hanno al loro centro la musica, a testimonianza di una relazione che se da un lato ha incontrato inizialmente diverse difficoltà ad approfondirsi, è divenuta mano a mano essenziale nell'elaborazione della poetica più matura del grande poeta praghese, fino alla massima sintesi di parola e musica rappresentata, tanto stilisticamente quanto tematicamente, dai ""Sonetti a Orfeo"""". In effetti, a ben vedere le note riserve iniziali di Rilke nei confronti della musica - in una lettera a Lou Salomé del 1903 era arrivato persino ad affermare che la grande arte di Rodin è """"il contrario della musica"""" -, più che esprimere una reale posizione teorica, rappresentavano semmai una sorta di auto-invito a guardare oltre, a non accontentarsi passivamente di ciò che i sensi ci dettano. Da questo punto di vista, il cammino di Rilke verso la musica è del tutto in linea con l'altro grande suo approdo estetico, sul piano dell'arte figurativa, con la scoperta della pittura di Cézanne. Non lasciarsi sedurre dalla superficie delle cose e, allo stesso modo, non lasciarsi sedurre dalla suggestione dei suoni, perché - scrive Rilke - """"nelle arti non decide l'apparenza, l'effetto (il cosiddetto 'bello'), ma la causa più profonda e intima, l'essenza sepolta che evoca l'apparenza""""."" -
Spazio. Scenari di competizione
"Lo Spazio è oggi l'elemento chiave della geostrategia, economica e militare: continuare a pensarlo solo come una estensione dei laboratori scientifici finirebbe con il fare torto alla stessa ricerca scientifica che deve, oggi più che mai, cercare di affiancarsi ad attività che ne coprano i sempre più rilevanti costi. Il volume viene indubbiamente a colmare una lacuna (considerando tra l'altro l'esiguità dei contributi editi nel settore), proponendo con chiarezza i termini dei problemi che vanno risolti con urgenza e individuando senza ambiguità la posta in gioco."""" (dalla Prefazione di Enrico Saggese)" -
Un medico d'altri tempi. Nuove storie di medici e medicina
"Un medico d'altri tempi"""" completa, la raccolta delle """"Storie di medici e medicina"""" di Arthur Conan Doyle. Non tutti sanno che Sir Arthur Conan Doyle ha studiato medicina e ha praticato la professione per quindici anni come medico di bordo di una baleniera e di un piroscafo e infine con un suo ambulatorio. Pubblicati nel 1894, quando oramai la fama di Conan Doyle aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli, questi racconti sono prima di tutto un atto di amore non tanto verso la medicina, quanto verso ciò che la figura del medico rappresenta, e soprattutto rappresentava nei tempi passati. Nelle sue """"Storie di medici e medicina"""" l'autore privilegia un altro aspetto dell'esperienza medica: le occasioni di incontro con ogni tipo di persona e di problemi che, unite a quelle doti di 'metodo', facevano del medico un saggio conoscitore della vita e della varietà dei tipi umani. Questi racconti si trasformano così nell'affresco sublime e leggero di un intero mondo, di un'intera società, la società vittoriana, descritta in personaggi di ogni tipo e di ogni classe sociale. E tanto Conan Doyle è pressato dalla sua fantasia e dalla sua voglia di raccontare che talvolta l'argomento medico gli va stretto, e il medico non diventa altro che una mera scusa, un personaggio assolutamente secondario, o viene sostituito, come nel caso de """"Il Lotto 249"""", uno dei racconti noir più belli di Conan Doyle, da uno studente di medicina." -
L' Europa in pericolo. La crisi dell'euro
Nel pieno della tempesta economica e finanziaria che ha investito l'Europa, si studiano oggi modifiche e rimedi per il sistema della moneta unica, una buona idea realizzata male. Più di dieci anni fa Giorgio La Malfa, pur condividendo il senso politico dell'euro e i valori dell'ideale europeista che ne ispiravano la creazione, esprimeva una riflessione fortemente critica sulla costruzione dell'Unione monetaria nel libro ""L'Europa legata. I rischi dell'euro"""", che questo volume ripresenta aggiornato da un nuovo saggio introduttivo di La Malfa e con la prefazione di Paolo Savona. Nessuna variazione è stata apportata al testo originario perché quelle pagine scritte quando il cammino verso l'Unione monetaria europea era sostanzialmente compiuto - sono di straordinaria attualità. Già allora, scrive oggi La Malfa, """"ero assolutamente convinto che una gestione improntata a una concezione così ristretta della politica economica si sarebbe presto scontrata con la realtà"""". Queste le considerazioni alle quali l'autore faceva seguire una serie di sue proposte per correggere i rischi dell'euro. Lette oggi, quelle considerazioni e quelle proposte suonano come una profezia. L'analisi e la diagnosi sviluppate da La Malfa più di dieci anni fa si sono dimostrate esatte e conservano tutta la loro validità. Per questo occorre rimeditarle adesso, sperando ci sia ancora tempo per rimediare agli errori e riprendere la strada della costruzione dell'Europa."" -
Parola di cane
Raccontato in prima persona da un aberdeen terrier, ""Parola di cane"""" (1930) è uno straordinario quanto poco conosciuto racconto di Rudyard Kipling (1865-1936), il grande scrittore inglese autore di popolarissimi capolavori come """"Kim"""", """"Capitani coraggiosi"""", """"Il libro della giungla"""". Diversamente però da quest'ultimo, e dagli animali umanizzati che compaiono nella serie di racconti """"Storie proprio così"""", Kipling persegue qui per il suo protagonista canino - che peraltro conosceva bene, essendo egli stesso proprietario di un aberdeen terrier... - un vocabolario espressivo semplice e al tempo stesso pieno di irresistibile humour, un vero virtuosismo stilistico da parte dell'autore, che rende questo libro un 'unicum' fra le sue opere, e che mette a dura prova qualsiasi traduttore."" -
Spazio. Scenari di collaborazione
Collaborazione o competizione? È questo il problema con cui gli studi di relazioni internazionali, sia storici che politologici, si devono tradizionalmente confrontare per spiegare le dinamiche dei rapporti tra gli Stati. La dimensione dello Spazio non fa eccezione a questa regola e, a partire dal 1991, la sua analisi si è rivelata ancor più interessante per comprendere le gerarchie internazionali di potere emerse dalla conclusione della Guerra fredda. ""Spazio. Scenari di collaborazione"""" rappresenta, dopo """"Spazio. Scenari di competizione"""" (2011), un secondo momento di riflessione per fornire, ad un pubblico sempre più ampio, un contributo originale al dibattito sul tema. Il volume si distingue per un taglio multidisciplinare costituendo il risultato del lavoro congiunto di un gruppo di ricerca formato da esperti dell'Università degli Studi di Roma """"La Sapienza"""" e dell'Agenzia Spaziale Italiana e coordinato da Antonello Folco Biagini e Mariano Bizzarri."" -
Le amiche sottomarine
"...La poesia vera, autentica, densa di umori, accesa da verità e da suggestioni che si fanno senso del divenire non nasce, non può nascere come un fungo o come una distillazione di sole letture, ma nasce da una serie di componenti che macerano nell'anima e fanno poi fiorire la parola che potrà dire qualcosa di importante e di nuovo. Ecco, la poesia di Piera Mattei è il frutto di questa confluenza di incontri e di scontri, di lacerazioni e di intuizioni, di esperienze e di analisi che si fondono con ragioni universali per diventare postille di una condizione umana esemplare. Non vedo in giro molti esempi, oggi, di poesia che sappia partire dal proprio io per farsi portavoce di interessi globali senza perdere una briciola della propria identità. E la scommessa sta, credo, proprio in questo equilibrio espressivo e di tematiche che oscillano verticalmente e orizzontalmente dal mondo degli affetti a quello delle amicizie, dei libri, dei viaggi, del sociale, del pensiero. 'Le amiche sottomarine' è un libro in qualche modo stimma del percorso di Piera, che si confessa in un modo tutto speciale, che diventa affluente e fiume di una se stessa frantumata, dilatata, ricostruita e perfettamente deserto e folla insieme..."""" (Prefazione di Dante Maffìa)" -
Siamo stati felici
Con il titolo ""Siamo stati felici"""" sono qui riuniti nove racconti di Irene Némirovsky, per la prima volta tradotti in italiano, tutti incentrati su figure femminili. Apparsi su alcune delle principali riviste francesi tra il 1933 e il 1942, anno della sua tragica scomparsa, questi racconti videro la luce accanto a quelle grandi opere come """"L'affare Kutilov"""" (1930), """"Il vino della solitudine"""" (1935), """"Jezabel"""" (1936), """"I cani e i lupi"""" (1940) che già avevano consacrato la scrittrice ebrea di origine ucraina come una delle maggiori narratrici di lingua francese della sua epoca. In tutti questi racconti, splendidi sono i ritratti delle donne protagoniste, che riflettono sugli episodi più intensi, a volte più drammatici, della propria esistenza; episodi legati a un amore incontrato e vissuto, oppure incontrato e perduto, ma sempre in ogni caso chiave di volta del loro destino. L'amore come passione, certo, ma con tutti i suoi ingredienti più contrastanti: la gioia incontenibile, il piacere travolgente, la sudditanza psicologica, la sofferenza estrema. E quasi sempre la felicità è al passato, nel ricordo, a volte enigmatico, a volte remoto ma sempre ben presente, di un tempo in cui 'siamo stati felici', per quel """"sapore che soltanto l'amore può dare alla vita, un sapore di frutto, appetitoso, succulento, quasi aspro, un sapore di labbra giovani""""."" -
Tiziano
Tiziano Vecellio, un artista che più degli altri rappresenta nell'immaginario collettivo il Cinquecento veneziano. L'eccezionale qualità della sua produzione, che tocca i vertici in ogni campo, l'ampiezza delia sua carriera artistica, la personalità dei suoi committenti, tutto concorre a quell'aura di magia che circola intorno alla sua figura e alla sua opera. -
La rosa del mondo e altre poesie d'amore. Testo inglese a fronte
Pochi poeti come Yeats hanno saputo rappresentare nella loro opera un'universalità di temi e di istanze che va dagli incanti della mitologia irlandese alla storia sociale politica del proprio Paese, dalla celebrazione della bellezza alla rievocazione di personaggi storici, di amici e congiunti, senza peraltro dimenticare la parte più filosofica della sua opera né quella più 'occasionale'. Forse anche per questa ragione, l'antologia che qui presentiamo sotto il titolo di una delle poesie raccolte, ""La rosa del mondo"""", e che offre un'ampia selezione delle sue poesie d'amore, rappresenta per certi versi una novità nel panorama editoriale italiano. Anche se non ne è l'unica destinataria, l'antologia ruota senza dubbio intorno alla figura di Maud Gonne, paladina del nazionalismo irlandese e fondatrice della lega di donne rivoluzionarie Daughters of Ireland, che dopo una tempestosa relazione con il politico e giornalista francese Lucien Millevoye, andrà in sposa al rivoluzionario irlandese John MacBride. Un amore, quello di Yeats, non corrisposto, a nulla infatti valsero i suoi reiterati tentativi di sposare Maud; ma i due, pur con fasi alterne, restarono profondamente amici per tutta la vita, nonostante le differenti posizioni politiche. Ma ben oltre le vicende biografiche - Yeats si legherà poi con Olivia Shakespear (la cui figlia Dorothy avrebbe sposato Ezra Pound) e soprattutto con Georgie Hyde-Lees, che sposò nel 1917 e gli diede due figli -, la poesia d'amore è un altro splendido tassello nella produzione di uno dei più grandi poeti di tutti i tempi, che all'amore chiedeva non soltanto la passione ma anche, forse soprattutto, la costanza: """"Mi pare che il vero amore sia una disciplina, e che abbia bisogno di così tanta saggezza che l'amore di Salomone e Saba deve essere durato per tutto il silenzio delle Scritture"""".""