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Voci del popolo americano. Dalle rivolte dei primi schaivi alla guerra al terrorismo
Esiste la Storia ufficiale, scritta dai vincitori, filtrata da chi detiene il potere, manipolata da chi possiede giornali e tv. Esistono, poi, le storie dei ribelli e dei vinti. Sono come bombe pronte a brillare da un momento all'altro di quella Storia, ma non sterminano le masse: le smuovono, riscrivono il destino dei popoli, rinfocolano la speranza di lottare per i propri diritti e la propria umanità. Howard Zinn e Anthony Arnove le hanno raccolte sotto forma di lettere, canzoni, testimonianze dirette in un'opera che riscrive la storia degli Stati Uniti ""dal basso"""". Dalla resistenza dei nativi alla conquista dell'Ovest fino al secondo, discusso mandato di Barack Obama, questa storia americana è costellata di preghiere, di petizioni, di dichiarazioni-manifesto, di piccoli e grandi scritti di resistenza: le lettere dei primi schiavi neri, condotti nel Seicento in Virginia per servire i coloni bianchi; i discorsi del grande abolizionista Frederick Douglass; l'ultimo appello alla giuria di Arturo Giovannitti, uno dei tanti wobblies che sostennero gli operai tessili in sciopero nel 1912; le parole di Martin Luther King e di Malcolm X; i resoconti terribili di Hiroshima e del Vietnam; la richiesta di pace avanzata dai familiari delle vittime dell'11 settembre; le ballate di Woody Guthrie e di Bruce Springsteen. Sono solo alcune delle numerose voci che raccontano cosa è davvero accaduto in più di quattro secoli di storia americana."" -
Aut aut. Vol. 326: Retoriche del management.
Questo numero della rivista ""Aut aut"""" presenta gli articoli di: Giovanni Leghissa, Giovanni Scibilia, Davide Zoletto, Raymond Williams, Aihwa Ong, Edoardo Greblo, Tiziano Possamai, Giuseppe Varchetta, Guido Paolo Ridoni, Dan Wiesenfeld, Massimo Recalcati, Duccio Manetti, Federica Romanini, Stefano Crosara, Thomas Bernhard."" -
Tamigi. Storie di fiume
Ho visto il Mississippi: è acqua fangosa. E ho visto il St. Lawrence: acqua cristallina. Ma il Tamigi è storia fatta acqua."" La frase di John Burns - uno dei protagonisti del grande sciopero dei portuali londinesi del 1889 - è il punto di partenza di questo viaggio lungo il corso del Tamigi e della sua storia. Il Tamigi non è un fiume come gli altri: è tanti fiumi diversi, legati dal complesso e misterioso filo della storia. È quello mitico-letterario del suo primo tratto, cantato da poeti e scrittori, arcadico e fiabesco; è quello della metropoli, il fiume di Elisabetta I e della Tower of London, di Defoe e Shakespeare, del Canaletto e di Turner; e infine è il Tamigi dell'estuario, quello moderno e industriale, di Conrad e Dickens, di portuali e contrabbandieri, quello che da Londra va al mare e ancora più in là fino ad abbracciare l'impero. Attraverso una miniera di vicende, aneddoti, scenari, incontri, leggende, pagine celebri o sconosciute, Mario Maffi ci guida in un continuo rimando tra passato e presente, fino al """"cuore di tenebra"""" di questo che, per la sua spiccata vocazione commerciale e industriale, non può che essere definito """"fiume al lavoro""""."" -
Lepanto 1571. La Lega santa contro l'impero ottomano
Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata da don Giovanni d'Austria, sconfissero l'invincibile flotta turca di Mehmet Ali. Infranto il mito dell'imbattibilità ottomana, l'incubo di una conversione forzata all'Islam dell'Europa si dileguò. Insieme a Salamina, Waterloo e Stalingrado, Lepanto è entrata nella leggenda come una delle grandi battaglie che sono riuscite a fermare una potenza nemica inarrestabile, oltre a essere divenuta simbolo dello scontro tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo. Niccolò Capponi ne confuta i luoghi comuni, concentrandosi in particolare sulla strategia militare, sulla tecnologia delle armi e sui documenti originali dell'epoca (tra i quali spicca la testimonianza di Miguel de Cervantes, ferito nel corso dei combattimenti). -
Aut aut. Vol. 328: Vita psichica.
Questo numero della rivista ""Aut aut"""" presenta gli articoli di: Paulo Barone, Antonello Sciacchitano, Luigi Pirandello, Sigmund Freud, Walter Benjamin, Mario Ajazzi Mancini, Dario Giugliano, François Jullein, Mario Porro, Antonella Moscati, Giacomo Marramao, Ferdinando G. Menga, Reiner Schürmann, Roberto Chierichini, Paolo Tamassia."" -
Aut aut. Vol. 330: Corpi senz'anima.
Questo numero della rivista ""Aut aut"""" presenta gli articoli di: David Le Breton, Rosella Prezzo, Roberta Sassatelli, Giovanni Scibilia, Antonello Sciacchitano, Luca Malavasi, Damiano Cantone, Adalinda Gasparini, Charles Melman, Marisa Fiumanò, Paola Mieli."" -
Aut aut. Vol. 331: Michel Foucault e la storia della sessualità.
Questo numero della rivista ""Aut aut"""" presenta i saggi di: Arnold Davidson, Michel Foucault, André Berten, Jean François, Didier Eribon, Edoardo Grebio, Dario Giugliano, Daniele Goldoni, Emanuela Fornari, Guido Bosticco, Luigi Azzariti-Fumaroli, Laura Sturma."" -
FQP. Filosofia e questioni pubbliche. (2006) Vol. 2-3
In questo numero doppio, un panorama sui temi caldi della contemporaneità. Religione e politica: le realtà ecclesiali e associative della cristianità italiana, in un articolo che ne fornisce un panorama e analizza i diversi cristianesimi; le dottrine sui rapporti fra Stato e Chiesa nel pensiero islamico iraniano; la relazione fra religione e guerra nel pensiero ebraico e nella realtà d'lsrale, raccontata da un testimone d'eccezione: Mani Ovadia. Filosofia, biologia e naturalismo: la svolta epocale del nostro tempo, il passaggio dal linguaggio al cervello. Le relazioni fra etica ed economia, ricostruite da due economisti militanti. Uno speciale sui libri più interessanti del 2006. Il marketing e l'arte: in questo numero le opere di un designer fra i più prestigiosi: Gian Paolo D'Ambrosio. I vari aspetti del nostro mondo, sotto le lenti della filosofia. Le questioni pubbliche più ardue al vaglio della riflessione più attenta. -
I segreti di Manhattan. La ricerca dell'isola perduta
Nessun'area di New York ha subito nel tempo trasformazioni tanto radicali quanto la costa, conseguenza dei processi naturali e dell'intervento dell'uomo. Come catturarne dunque nel modo più efficace possibile il multiforme e mutevole carattere? Grazie a un sapiente mix di storia, folclore, politica, cultura e avventura on the road, Phillip Lopate guida il lettore in un'appassionata e illuminante escursione attraverso Manhattan, descrivendo infrastrutture, spazi pubblici e punti di interesse incontrati durante il suo cammino, risalendo alla loro origine e al loro sviluppo nel corso degli anni. Dissotterrando strati di storia e leggenda, Lopate porta alla luce gli aspetti economici, ecologici e politici che hanno profondamente influenzato lo sviluppo del tessuto urbano della città, dalla costruzione del ponte di Brooklyn fino agli ultimi edifici sorti in riva al mare. -
Wicked Messenger. Bob Dylan e gli anni Sessanta
Bob Dylan. Quale Dylan? Lo sbarbatello con la chitarra acustica a tracolla e la sigaretta di traverso? O quello più sofisticato con il cappellaccio, la giacca di fustagno e il dolcevita, uniforme di rito per i beatnik di inizio anni sessanta? Oppure quello con la giacca di pelle, i jeans a tubo, gli stivali a punta e gli occhiali scuri che strapazza una Stratocaster e impreca contro la comunità folk? O, forse, quello fulminato sulla via di Damasco che pare si nasconda tra la folla dei fedeli in una delle chiese evangeliche più all'avanguardia della California? Di Dylan ce ne sono tanti e nessuno è il vero Bob Dylan, o forse lo sono tutti. Anzi, sembra quasi che non esista. Forse perché lui più di ogni altro artista del Novecento ha saputo incarnare le pulsioni contrastanti della società statunitense, spesso cavalcando l'onda del cambiamento e mimetizzandosi come un abile camaleonte umano. ""Wickod Messenger"""" non è l'ennesima biografia di Bob Dylan. È, piuttosto, il tentativo riuscito di ricostruire un periodo storico, quello degli anni sessanta, attraverso le liriche del cantautore più importante di sempre. Mike Marqusee fa rivivere una storia in bianco e nero, restituendole i colori che solo il giusto distacco emotivo e la necessaria distanza temporale possono rianimare."" -
Nuove parole chiave. Dizionario di cultura e società
Un dizionario scritto dai più rilevanti intellettuali contemporanei, un distillato della varietà di significati, passati e presenti, connessi a una serie di termini che svolgono un ruolo centrale nell'analisi della cultura e della società, e dei rapporti tra esse. I nuovi scenari nei media, i cambiamenti nella definizione dell'intellettuale e del suo rapporto con il mondo, gli studi di genere e le culture postcoloniali. In soli trent'anni, termini come Libertà, Ideologia, Tolleranza e Diversità hanno completamente modificato il proprio significato e uso: questo lavoro fornisce una mappa del presente per muoversi nel senso delle parole chiave dei nostro tempo e nelle loro continue trasformazioni. -
Fabbriche della natura. Biotecnologie e democrazia
Clonazione, cellule staminali, organismi geneticamente modificati. Questi termini, non più confinati nei laboratori di ricerca, sono sempre più diffusi nei media, nella discussione pubblica, nelle agende politiche e innescano tensioni tra le diverse visioni etiche. Nel contempo, sono meno percepite le interazioni tra scienza, tecnologia e pratiche sociali, in particolare le questioni normative connesse all'evoluzione tecnoscientifica. Da più di vent'anni Sheila Jasanoff costruisce con metodo e dedizione un ponte tra i saperi scientifico-tecnologici e la riflessione normativa. In ""Fabbriche della natura"""", le politiche e le pratiche giuridiche che hanno accompagnato la storia e le applicazioni delle biotecnologie sono seguite nel loro evolversi negli Stati Uniti e nei paesi europei. Un confronto transnazionale e transculturale, dal quale emerge che, nonostante il carattere globale della ricerca biologica, ogni paese costruisce forme proprie di legittimazione dei processi scientifici difficilmente trasferibili in altre culture e società. Ciascuna realtà nazionale si confronta con il proprio passato, con i successi o i traumi; definisce e ridefinisce la propria identità e la propria cultura politica. Questo processo incide sull'idea che i cittadini elaborano intorno alle scienze della vita e alle loro applicazioni."" -
Le origini del MoMA. La fortunata impresa di Alfred H. Barr, Jr.
Da sempre considerato il tempio dell'arte moderna, il MoMA fu fondato nel 1929 da un personaggio eccezionale, Alfred H. Barr, che lo diresse per quarantanni portando un'innovazione senza precedenti nella cultura visiva americana e nella concezione dei musei d'arte. Questo libro è una biografia intellettuale, una storia del museo e una storia dell'arte moderna nei due continenti. In qualità di direttore, Barr integrò l'arte americana con quella europea che, per la prima volta, faceva il suo ingresso trionfale negli Stati Uniti con tutti i grandi artisti del Bauhaus e dell'Espressionismo, con i francesi da Cézanne a Matisse da Picasso a Léger, per citare solo i più famosi, con il Costruttivismo russo, il Surrealismo e i Dada. -
FQP. Filosofia e questioni pubbliche (2007). Vol. 1
Chi vivrà vedrà, si diceva una volta. Al ritmo attuale di consumo delle risorse naturali, non ci sono più dubbi che chi vivrà ne vedrà delle belle. Non possiamo più cullarci nell'illusione che il futuro più lontano sia imprevedibile, e che solo i posteri potranno valutare, una volta posti di fronte a certi esiti, le nostre eventuali responsabilità. Ormai, abbiamo gli strumenti per prevedere che il mondo lasciato ai nostri discendenti sarà peggiore, se non altro dal punto di vista dell'ambiente, di quello in cui abbiamo vissuto noi. In questo numero, uno sguardo al dibattito sulle responsabilità nei confronti dei nostri discendenti, e su questioni ancora controverse come il valore dell'ambiente, delle bellezze naturali e della biodiversità. Questo tema è trattato monograficamente in questo numero sotto l'insegna delle ""generazioni future"""". Ne emerge un panorama di proposte ricco e sfaccettato, alla luce delle migliori teorie filosofiche contemporanee."" -
Paolo Conte. Prima la musica
Poeta della musica, cantastorie erudito e raffinato, musicista compositore, artista in perenne equilibrio tra i generi musicali, Paolo Conte ha segnato profondamente la storia della canzone italiana. Dall'Olympia di Parigi al Chicago Symphony Hall, dal Konzerthaus di Vienna alla Philarmonie di Berlino, la sua voce roca e profonda ha riempito i teatri di tutto il mondo perché il teatro è ""l'unico luogo autentico in cui si può vivere la sfida che consiste nel tentare di passare dalla scena alla platea, colmando tutta la distanza, fisica e non, che vi intercorre"""". È il teatro lo spazio adatto ad accogliere le canzoni di Paolo Conte, le stesse da cui parte Manuela Furnari per indagare la sua musica. E se per lui la canzone è struttura - compone infatti alla vecchia maniera: prima la musica, al pianoforte in solitudine, poi il testo non resta che prendere una canzone e dividerla, frazionarla, confrontarla e smontarla in ogni sua parte, e percepire quel faticoso """"lavoro di rinuncia, di forbici"""" sul testo, per cogliere alla fine la sua carica di poeticità."" -
Io celebro me stesso. La vita quasi privata di Allen Ginsberg
Allen Ginsberg. Ginsberg che nasce, Ginsberg che cresce, che studia, che scrive. Ginsberg che urla. Ginsberg che viaggia, che ama, che soffre. Ginsberg e l'America, il Messico, l'India. Ginsberg che lotta. Per la libertà, per i diritti, per l'uguaglianza. Ginsberg che incontra, alla Columbia University, Kerouac e Burroughs. Ginsberg e il buddismo tibetano, Ginsberg e l'amore per Peter Orlovsky, Ginsberg e le droghe. Ginsberg cittadino del mondo, Ginsberg eroe, Ginsberg poeta. Mille i Ginsberg in questo ""Io celebro me stesso"""", la vita quasi privata dell'uomo più coraggioso d'America."" -
Cajkowskij. Guida alla vita e all'ascolto
Questo libro, riduzione in volume unico del classico studio in quattro tomi che David Brown ha dedicato a Cajkovskij, racconta la vita di uno dei più amati compositori dell'Ottocento ed è anche una guida all'ascolto della sua opera, dai famosissimi balletti fino alle composizioni meno conosciute. Ricco di spunti biografici che attingono allo sterminato corpus epistolare del compositore e di consigli all'ascolto frutto di studi decennali, è uno strumento fondamentale per chiunque voglia conoscere Cajkovskij. L'infanzia a San Pietroburgo, il rapporto con i fratelli, la depressione che lo accompagnò per tutta la vita, gli anni dell'affermazione a Mosca... La vita di Cajkovskij viene disegnata accanto alle sue creazioni: opere come Evgenij Onegin e La dama di picche, balletti come II lago dei cigni e Lo schiaccianoci, fantasie sinfoniche come Francesca da Rimini e poi il suo lascito testamentario, la Sesta Sinfonia, la Patetica. David Brown offre utili strumenti di comprensione e ascolto critico: valutazioni alle singole composizioni, consigli mirati e punti di vista che permettono di costruire percorsi personali all'interno del vasto catalogo cajkovskiano. -
Universo senza fine. Oltre il big bang
Sebbene la teoria del Big Bang sia la più accreditata per spiegare l'origine dell'universo, negli ultimi trent'anni è stata costantemente rivista e integrata per rispondere alle domande sulla nascita delle galassie e sulla velocità di espansione dell'universo. Eppure, il quesito più importante, cosa scatenò il Big Bang, non ha ancora trovato una risposta. In ""Universo senza fine"""" i fisici teorici Paul J. Steinhardt e Neil Turok presentano un nuovo modello di cosmologia, affrontando il Big Bang non come un momento germinale nella storia dell'universo, ma come un passaggio nell'infinita serie di collisioni tra il nostro e un universo parallelo; un """"universo ciclico"""" il cui modello si avvale dei più recenti sviluppi nella ricerca sulla fisica delle particene e della teoria delle superstringhe."" -
Ricordi via Roma. Vita e arte di Amedeo Modigliani
Tra il giovane pittore, attento studioso dell'arte italiana, e l'insoddisfatto vizioso che cerca consolazione nell'alcol e nella droga è racchiusa la mirabile parentesi della ricerca solitaria, unica e rigorosissima di Amedeo Modigliani. Il suo ideale artistico nasce e prende forma nella Livorno di fine Ottocento, alla scuola dei macchiaioli, sotto lo sguardo di Giovanni Fattori. Impara a penetrare la struttura intima delle cose, e da qui si rivolge al passato, custodito a Firenze, a Napoli, a Venezia: Masaccio, Tino di Camaino, Carpaccio, Tiziano... Dai viaggi, dal confronto con l'arte italiana prorompe la volontà di dedicarsi a un'""opera nuova"""", dal confronto con gli altri pittori la rivelazione della grande arte del nuovo secolo che sta nascendo in quegli anni a Parigi. Oggi Modigliani è uno degli artisti più amati dal pubblico, dai giovani, da tutti coloro che si mettono in coda per vedere le mostre. Il suo catalogo raccoglie l'opera di uno dei maggiori artisti che l'Italia abbia avuto. I nudi sono forme severe su cui il colore accende la vita di un nuovo sistema pittorico che ha scosso la raffigurazione nel Novecento. Ha inventato il ritratto moderno, inquieto e interrogativo, ha rappresentato poeti e cameriere, bambini e mercanti, mendicanti e donne."" -
Faust a Copenaghen. Lotta per l'anima della fisica
Sette geni della fisica, sei uomini e una donna. Socievoli e introversi, libertini e castigati, giramondo e sedentari, animati da passioni comuni: l'alpinismo, la musica e la letteratura. Una comunità giovane, piccola e perfetta, che, come ogni anno, nel 1932 si riunisce all'Istituto di fisica teorica di Copenaghen. Sono i maggiori scienziati del Novecento, i titani della fisica teorica che hanno dato vita e forma alla rivoluzione quantistica. Quell'anno in Europa si celebra il centesimo anniversario della morte di Goethe. Niels Bohr, Paul Dirac, Paul Ehrenfest, Lise Meitner, Werner Heisenberg, Wolfgang Pauli e Max Delbrück omaggiano l'ultimo genio universale mettendo in scena il Faust. Personaggi: Bohr-il Signore, Pauli-Mefistofele, il tormentato Ehrenfest-Faust, il neutrino-Margherita. Per la piccola brigata il 1932 è l'anno del miracolo. Questi giovani hanno scoperto, in rapida successione, il neutrone e il positrone e, per la prima volta in laboratorio, hanno indotto la disintegrazione del nucleo atomico, aprendo le porte all'era nucleare. Ma qualcosa di terribile si prepara per il mondo intero: quello è anche l'anno che prelude all'ascesa di Hitler, al cammino verso la guerra. Gli scienziati saranno costretti a essere complici della macchina bellica e a subire condizionamenti politici e militari.