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Artisti contemporanei tra Italia & Turchia. Ediz. italiana e inglese
Sono secolari i rapporti di natura politica, economica, culturale tra l'Italia e la Turchia e le relazioni tra i due paesi hanno sempre influito positivamente sull'approccio dei turchi verso l'Occidente e degli italiani nei confronti dell'Oriente. Nel passato molti furono gli artisti che dall'Italia intrapresero il viaggio verso Istanbul, e alcuni vi si stabilirono, attirati dal fascino indiscusso di questa metropoli, capitale di due grandi imperi, in continua trasformazione. Ampia è la letteratura al riguardo e numerose le esposizioni, anche recenti, che ne hanno dato conto. Pubblicato nell'ambito delle celebrazioni di ""Istanbul 2010, Capitale Europea della Cultura"""", il volume nasce dall'intento di considerare i flussi dalla Turchia all'Italia di artisti che nell'arco degli ultimi trent'anni hanno instaurato un dialogo sempre più intenso nel campo delle arti visive. Lo prova la costante presenza della Turchia alla Biennale di Venezia, la frequenza di esposizioni collettive e personali dedicate a giovani artisti turchi organizzate in Italia e i """"progetti misti"""" intrapresi da molti giovani artisti, che, per esempio, realizzano la loro ricerca in parte in Italia, in parte in Turchia oppure si associano a colleghi dell'altro paese per creare una vera e propria rete di rapporti umani e contaminazioni culturali. Una selezione significativa di queste produzioni è documentata nel volume che presenta circa cinquanta opere, fra dipinti, disegni, sculture, fotografie, video e piccole installazioni."" -
Il chiarismo. Omaggio a De Rocchi. Luce e colore a Milano negli anni Trenta
Agli inizi degli anni trenta, a Milano, un piccolo nucleo di artisti si dedica a una pittura chiara, impostata soprattutto sulla luce. I più vecchi di loro hanno poco più di trent'anni, e si raccolgono intorno al critico Edoardo Persico, che è altrettanto giovane (morirà nel 1936, a trentacinque anni). Sono Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Cristoforo De Amicis, Umberto Lilloni, Adriano Spilimbergo, a cui vanno aggiunti Renato Vernizzi, Goliardo Padova, Oreste Marini e altri. Nelle loro opere un nuovo rapporto fra arte e sentimento, fra arte e vita, subentra all'arte classicheggiante del Novecento italiano; un senso inquieto della brevità del tempo sostituisce la ricerca di una dimensione di eternità; il linguaggio soggettivo dell'emozione, della fantasia, del colore succede al disegno oggettivo. Anche la rappresentazione dell'uomo si modifica: le figure compatte, potenti, del ""Novecento"""" cedono spazio a una famiglia di figurette disorientate, oppure a figure grandi, ma eteree e inconsistenti. Nasce così una pittura che comunica un senso di fragilità e di vulnerabilità. La luce di cui è intrisa non è una luce solare, ma una luce pallida, più da limbo che da paradiso terrestre. Definita inizialmente """"romanticismo impressionista"""", questa pittura verrà chiamata da Leonardo Borgese nel 1935, e poi da Guido Piovene, chiarismo. Il volume esamina appunto questo movimento e uno dei suoi protagonisti, Francesco De Rocchi (1902-1978), autore di alcune opere tra le più poetiche del periodo."" -
Carla Maria Maggi. E il ritratto a Milano negli anni Trenta
Un omaggio a Carla Maria Maggi, artista milanese recentemente riscoperta, rivalutata e apprezzata con riconoscimento internazionale. Carla Maria Maggi (1913-2004), discendente del grande poeta secentesco Carlo Maria Maggi, di cui porta il nome, ha studiato nell'atelier di Giuseppe Palanti. Abbandonata la pittura dopo il matrimonio, come era consuetudine di costume, ha lasciato un nucleo di opere di significativa intensità. Pubblicata in occasione della mostra milanese, la monografia indaga per la prima volta un ambito artistico particolare dell'arte del Novecento, di notevole interesse espressivo: il ritratto e il nudo, soggetto abitualmente non affrontato dalle donne artiste. Vengono presentate 50 opere, comprendenti i dipinti dell'artista e un'antologia di ritratti di importanti esponenti dei principali movimenti artistici presenti a Milano in quegli anni. Si va dal ritratto dagli accenti classici dei maestri del Novecento Italiano (Funi, Ritratto di Marta, 1940) ai ritratti altrettanto classici degli Italiens de Paris attivi nel decennio a Milano (Campigli, Ritratto di Adriano Pallini, 1934), da quelli straniati e onirici dei protagonisti del realismo magico (Usellini, Ritratto dell'architetto Majocchi, 1930) ai ritratti lirici dei chiaristi De Rocchi, Lilloni, Spilimbergo e altri, fino ai ritratti più drammatici degli espressionisti di Corrente (Cassinari, Ritratto di Treccani, 1940). -
La moneta di Akragas
406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. La scoperta in un campo di una piccola moneta d'oro, unica al mondo, preziosissima. Per l'emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all'imprevedibile conclusione. -
Tony Dallara. Moon Landing. Ediz. illustrata
Pubblicata in occasione dell'esposizione a Vigevano, la monografia presenta una ventina di opere di Tony Dallara che ha dedicato alla luna molta della sua produzione pittorica densa di crateri materici e costellazioni planetarie. Come scrive il curatore nel suo saggio «La pittura astratta di Tony Dallara nasce in un'epoca in cui i voli spaziali americani e russi sollecitano l'arte e l'immaginazione verso i mondi lunari. L'infinito a colori, tra pianeti e buchi neri, esalta le visioni di esplosioni cosmiche, sollevando questioni profonde sull'origine dell'uomo e il suo destino. Un viaggio spaziale tra i misteri della vita per una generazione che spera di poter trascorrere, un giorno, le vacanze sulla luna. In quegli anni, il corpo celeste, che ha una faccia sempre nascosta, è un soggetto continuamente proposto in scenari futuri ideali, rappresentato in dipinti, nella pubblicità e nei film di fantascienza. La plastica liquida, bollita e versata da Tony Dallara sulle tele con lo scopo di creare crateri e superfici irregolari, è il segno evidente della vocazione di una generazione a sperimentare soluzioni contemporanee e a realizzare un moderno universo di immagini, simulacro di territori extraterrestri». -
Ultimo atto d'amore-The final act of love. Ediz. bilingue
L'essenza intima del progetto risiede nell'incontro dell'inattesa triade: Alda Merini, Marilyn Monroe e Mimmo Rotella e riassume la carnalità e la materna comprensione, l'ineffabilità intrappolata dalle parole, il lirismo di Alda Merini e la fusione dei suoi versi con le opere di Mimmo Rotella e Giuliano Grittini, in un atto di reciproca fecondazione. È Alda Merini, la più grande, ed eccentrica, poetessa italiana dell'ultimo secolo, a tributare un altissimo ""Ultimo atto d'amore"""" poetico a un'autentica icona, luminosa e dolente, quale Marilyn Monroe - in cui riconosce una sorta di arcana corrispondenza e che definisce a sua volta, con folgorante intuizione, inaspettatamente, """"poetessa"""". All'eccezionale binomio Marilyn-Alda Merini dedica il proprio, non meno eccezionale, """"Ultimo atto d'amore"""" Mimmo Rotella. È, il suo, un omaggio che finisce con l'essere """"ultimo"""" in senso letterale, purtroppo, poiché l'artista viene a mancare proprio mentre sta realizzando la serie dei décollage ispirati alle poesie dedicate a Marilyn da Alda Merini, così che questo suo """"Ultimo atto d'amore"""" acquista un ulteriore, inestimabile carattere di eccezionalità. A Mimmo Rotella è legato da lunga collaborazione, ancora una volta, Giuliano Grittini - artefice, in questo caso, di un """"atto d'amore"""" che finisce per travalicare ampiamente il puro ambito professionale connesso alla sua, pur magistrale, attività di stampatore d'arte."" -
Michelangelo Merisi da Caravaggio. Chiuder la vita. Ediz. illustrata
Una monografia dedicata allo straordinario San Giovanni Battista della Galleria Borghese. Il volume celebra gli ultimi momenti della vita del grande artista che proprio a Porto Ercole concluse la sua esistenza nel luglio del 1610. Scrive il biografo Bellori: ""Così il Caravaggio si ridusse a chiuder la vita e l'ossa in una spiaggia deserta, ed allora che in Roma attendevasi il suo ritorno, giunse la novella inaspettata della sua morte, che dispiacque universalmente."""" Nel disperato ed estremo tentativo di tornare verso Roma, da dove era fuggito avendo ucciso un uomo, Caravaggio lascia per l'ultima volta la costa di Napoli con le sue poche cose. Con lui tre dipinti (uno dei quali lo straordinario San Giovanni Battista) probabilmente destinati al Cardinale Scipione Borghese, suo avido collezionista e uomo dall'enorme potere, unico probabilmente in grado di commutare la sua pena in grazia, permettendogli di tornare a una vita vera. Quali siano state le reali circostanze che lo portarono alla morte nessuno le sa con precisione; dopo alcuni anni i biografi più noti del tempo lasciarono ai posteri una versione curiosamente concorde sulla fine della sua esistenza."" -
Mikel Gjokaj. Terre e cielo
Pubblicata in occasione della prima retrospettiva italiana dedicata a Mikel Gjokaj, nato in Kosovo nel 1946 e residente a Roma dal 1975, la monografia ripercorre l'intera attività artistica del maestro attraverso oltre cento opere tra dipinti a olio, disegni, acquerelli, tecniche miste e incisioni realizzate negli ultimi trentacinque anni. Nel Kosovo, ombelico dei Balcani, la luce che si accende nei cieli è una luce rosa che con il passare delle ore si fa sempre più rossa e violenta fino a diventare blu cobalto, viola, violetto scuro. Qui ha inizio l'Oriente e Mikel Gjokaj non ha mai dimenticato nei suoi paesaggi evocativi, i colori e i cieli della sua terra. Il volume illustra l'universo pittorico di Gjokaj dagli anni settanta, caratterizzati dalla dominanza della cultura e dell'impostazione dell'est europeo (cultura plumbea, seria, problematica che si travasa in pittura con la scelta di colori densi, risonanze opache, un pessimismo che fa da basso continuo all'invenzione della forma), ai colori più baldanzosi degli anni ottanta, disposti con un senso drammatico del contrasto, della sorpresa, della dialettica serrata, fino alla poetica degli ultimi quindici anni con una tavolozza più luminosa e colori delicati come acquerelli. -
Culture nature. Ediz. italiana e inglese
L'integrazione delle aree multidisciplinari, sul tema dell'ambiente e l'habitat contemporaneo, determina le letture delle iniziative coordinate sotto il titolo di Culture Nature, a cura di Alessandra Coppa e Fortunato D'Amico. L'esposizione si tiene presso lo Spazio Thetis ed è un Evento Collaterale della 12. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. In quest'area sono presentati una serie di progetti multidisciplinari che hanno come tema la natura. Architettura, paesaggio, agricoltura, energie, design, arte, cinema sono i protagonisti di questa manifestazione estesa a dibattiti, conferenze e ad altri incontri programmati a partire dal 29 agosto sino al 21 novembre 2010. Negli spazi del parco-giardino, il cui concept è stato sviluppato da Andreas Kipar, le installazioni e le opere di architetti e artisti evidenziano gli aspetti del rapporto uomo-architettura-ambiente nella cultura contemporanea del terzo millennio. Il Politecnico di Torino, organizzatore e promotore di questa iniziativa, presenta, nell'Officina Lamierini, i lavori svolti nell'ambito della didattica dalle scuole di architettura e di design, italiane e straniere. -
Exhibition, exhibition. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo, legato all'innovativa mostra di Rivoli (Castello, 21 settembre 2010 - 9 gennaio 2011), si propone di trasformare il modo comune di guardare l'arte, attraverso le opere di circa cinquanta artisti internazionali dagli anni sessanta ai giorni nostri, emergenti ed affermati, che si sono ispirati ai concetti di doppio e simmetria producendo opere pittoriche e scultoree, installazioni e performance, in paia, in serie e/o in differenti versioni. Il tema del doppio abita trasversalmente la filosofia, in particolare quella contemporanea, così come buona parte della letteratura e dell'arte. La letteratura, fin dall'antichità classica, è sempre stata ossessionata dal problema dell'identità, dai turbamenti dell'Io e dai suoi innumerevoli sdoppiamenti. Il tema del doppio, nella sua sostanziale ambiguità, permette, infatti, di indagare non solo il problema dell'identità, ma anche la questione altrettanto complessa del rapporto con l'altro, e quindi della sua rappresentazione. Nel contesto delle arti visive il campo tematico del doppio offre una complessità di approcci paragonabile a quello della letteratura; si tratta di una storia forse meno nota ma certo non meno importante. Tra gli artisti il problema del doppio suscita da sempre un grande interesse, basti pensare al tema ricorrente in pittura dell'antico mito di Narciso, ma è nel corso del secondo Novecento che l'idea dello sdoppiamento diventa un vero e proprio territorio di esplorazione e di esperienza. -
John McCracken. Ediz. illustrata
Tra i maggiori esponenti storici del Minimalismo, insieme a Donald Judd, Carl Andre e Dan Flavin, John McCracken (Berkeley, California, 1934) vede l'arte come mezzo per una esperienza contemplativa, spirituale, alta e misteriosa, e i suoi lavori come prototipi di un mondo a venire, in cui regnerà una forma di bellezza assoluta. Convinto che l'arte, risvegliando la nostra coscienza, possa dare forma ai misteri della vita e alle leggi insondabili dell'universo, McCracken rivela - contro il suo preteso empirismo radicale - la vera complessità del movimento americano. Pubblicato in occasione della retrospettiva al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, questo catalogo include saggi di Andrea Bellini, Alex Farquharson e Marc-Olivier Wahler; una intervista realizzata da Marianna Vecellio e una conversazione su McCracken tra Daniel Baumann e l'artista John Armleder. -
Arte a bordo. La collezione in viaggio Costa Crociere. Ediz. italiana e inglese
Una panoramica sulla ricca collezione d'arte a bordo della flotta Costa Crociere. Una nave Costa è un mondo. È l'arte è, più di ogni altra cosa, quell'elemento caratterizzante che rende ciascun mondo e ciascuna civiltà unica e inimitabile. Per questo le navi Costa sono navi d'arte: ciascuna di esse, con quel loro ""teatro totale"""" concepito dal loro progettista e ispirato, di volta in volta, per esempio a Fellini e alla Dolce Vita, alla mitologia, a ville e palazzi patrizi, all'Europa e a molto altro ancora. Ciascuna offre ai passeggeri un paesaggio speciale, fatto di emozioni estetiche e storiche che incorniciano quelle naturali. Il volume presenta la ricca collezione d'arte (sculture, dipinti, pannelli, cicli decorativi, oggetti) a bordo delle quattordici navi, comprendente opere di grandi maestri, famosi in tutto il mondo (Arman, Botero, Pomodoro) e giovani artisti esordienti."" -
Mattiacci. Ediz. italiana e inglese
Protagonista dell'arte contemporanea Eliseo Mattiacci, nato nel 1940, sin dagli esordi è scultore, perché attratto già da fanciullo dai metalli e dal processo magico e spettacolare della saldatura che negli anni della giovinezza lo portano a costruire elementi plastici che esplorano la dimensione aerea e fluida delle materie e delle forme, così da produrre insieme ""cosmici"""", in quanto fluttuanti nello spazio, come sistemi stellari aperti e cangianti. La monografia, curata da Germano Celant, affronta l'avventura storica di Mattiacci a partire dagli anni sessanta, quando si avvicina al linguaggio internazionale dell'arte povera e minimale, da Jannis Kounellis a Eva Hesse, mantenendo però un suo fare autonomo e distinto, per arrivare agli anni ottanta con sculture dove la leggerezza e la flessibilità permettono all'oggetto assemblato o costruito un aspetto performativo che gli permette di adattarsi a tutti i contesti, interagendo con essi. Un procedere basato sull'equilibrio e sui rapporti tra pesi e forme che si nutre di mobilità, tra materia e plastica, tanto da convivere, nel libro, con le vicende della vita dell'artista. Il tutto analizzato nel saggio introduttivo e documentato tanto nella sequenza cronologica, che funziona da struttura portante delle vicende individuali e storiche, quanto nel materiale scultoreo prodotto, così da offrire al lettore le testimonianze d'epoca che inquadrano anche le vicende della ricerca artistica italiana e internazionale."" -
Innovation Campus. Un luogo oltre l'immaginario. La nuova sede di Microsoft Italia. Ediz. italiana e inglese
Il volume racconta la costruzione della nuova sede di Microsoft nel comune di Peschiera Borromeo, in provincia di Milano. Un'esperienza singolare, orientata al coinvolgimento delle utenze e del territorio, del sistema del real estate e di quello professionale dell'architettura e del paesaggio. Un progetto pilotato dalla carta dei principi etici dichiarata dal developer e messa in atto dalla regia degli architetti coinvolti nella programmazione dell'intervento. L'architettura proposta da Flores & Prats ha infatti la capacità di integrarsi con il Parco Agricolo Sud, con la sua fitta maglia agricola, scandita dalla ricca rete di corsi d'acqua naturali e di canali artificiali. La difficoltà di raggiungere un equilibrio con le cascine antiche e i nuclei rurali di pregio che punteggiano tutto il territorio è superata da una sobria integrazione tra natura e edificato, tra tradizione e modernità. Il costruito diventa a mano a mano parte integrante e qualificante del paesaggio, attraverso un continuo rapporto di osmosi. -
Viaggio alla Mecca
L'otto aprile 1503 il bolognese Ludovico de Varthema, travestito da mamelucco, si unisce a una carovana di pellegrini diretti alla Mecca: visita Medina e la Mecca, si addentra nella moschea e si avvicina al sepolcro di Maometto, luoghi preclusi agli infedeli, e rivela all'Occidente che il corpo di Maometto non è conservato in un sarcofago di ferro sospeso in aria grazie a enormi calamite come si credeva allora. Di questa avventura Ludovico de Varthema dà una suggestiva narrazione nel suo Itinerario nell'Egitto, nella Surria, nella Arabia deserta e felice, nella Persia, nell'India e nell'Etiopia, pubblicato a Roma nel 1510, che divenne un best seller e in breve fu tradotto in poco meno di cinquanta lingue. Negli anni in cui Cristoforo Colombo, Vasco De Gama e Magellano compiono i loro viaggi di alto impegno scientifico, Ludovico è affascinato dai riti del pellegrinaggio, dalla folla che anima le piazze, dalla ricchezza dei mercati colmi dei prodotti più esotici. ""Desideroso di vedere cose nuove come un assetato lo è di acqua fresca"""", Ludovico de Varthema racconta le sue avventure picaresche in modo brillante, con grande ironia e con dovizia di aneddoti avvincenti. Di tutto l'Itinerario vengono qui presentati i Libri relativi al Medio Oriente."" -
Cézanne
I capolavori del pittore che aprì la strada alle avanguardie artistiche del Novecento, dai primi studi sul paesaggio e sulla natura morta alle serie delle Bagnanti e della montagna Sainte-Victoire. Paul Cézanne (1838-1906) è universalmente considerato il padre della pittura moderna, colui che ha saputo sintetizzare la tradizione in forme geometriche e allusive aprendo la strada al cubismo e alle altre avanguardie. Nonostante le frequentazioni con gli intellettuali e gli artisti parigini condusse una ricerca personale e in qualche modo isolata, approdando tuttavia a soluzioni che saranno imprescindibili per l'intero Novecento pittorico. -
I misteri delle due dame
"Il più bel quadro del mondo"""" in realtà è un dipinto mutilo. Quando John Ruskin definì in questi termini le Due Dame di Vittore Carpaccio, l'opera era già stata tagliata. Il saggio ripercorre le tappe della complessa vicenda della tavola, dalla prima attestazione negli inventari manoscritti delle collezioni del """"nobil homo"""" Teodoro Correr nel 1830, alla fortuita quanto fondamentale scoperta della parte superiore del dipinto a Roma nel 1944." -
Le calze rosa di Salaì
Francesco Melzi, il discepolo devoto e nobile di Leonardo che ne custodisce e trascrive premurosamente gli scritti, e il fantasma di Salaì, l'allievo scapestrato che il genio di Vinci amava nonostante lo definisse ""ladro, bugiardo, ostinato, ghiotto"""". La storia di un antagonismo, di misteri e scoperte fantastiche, di opere e documenti preziosi che si rivelano e si perdono tra le ombre della storia. L'esordio narrativo di un grande storico dell'arte che, proprio come Melzi e Salaì, a Leonardo ha dedicato tutta la vita."" -
Impressionisti. Capolavori della collezione Clark
Questo volume è dedicato alla collezione di dipinti europei, tra cui uno straordinario gruppo di opere di impressionisti francesi, proveniente dallo Sterling and Francine Clark Art Institute di Williamstown nel Massachusetts. Pubblicato in occasione di una grande mostra itinerante che offrirà al pubblico l'occasione di ammirare il nucleo principale della sezione impressionisti dell'Istituto, il catalogo presenta oltre settanta tra i dipinti più importanti dell'Ottocento europeo raccolti nella collezione, tra cui alcuni capolavori di Monet, Pissarro, Sisley, Morisot, Manet, Degas, Renoir e Gauguin, come pure opere chiave della prima produzione di Corot e Millet e dipinti accademici di artisti quali Gérôme e Bouguereau. I saggi di due tra i principali studiosi dell'arte europea dell'Ottocento sono accompagnati da immagini d'archivio e dalle illustrazioni di opere appartenenti ad altre sezioni della collezione Clark, come quelle di Dürer, Piero della Francesca, Rodin e Sargent. -
Vita allegra di un genio sventurato
Benvenuto Cellini non è stato solo l'autore di capolavori come il Perseo realizzato per Cosimo de' Medici in Piazza della Signoria, o come la celebre Saliera di cui s'invaghì il re di Francia. È stato anche uno dei primi artisti a raccontare la sua Vita: un uomo dalle mille risorse, attaccabrighe, temerario al punto da imbracciare l'archibugio e farsi giustizia con il pugnale. Ma dietro lo sguardo scanzonato e allegro con cui narra le sue rutilanti avventure, Cellini cela i malumori di un genio costretto a subire il capriccio dei potenti e le traversie della sorte. Attore, regista, comico, sceneggiatore e musicista, Marco Messeri ha lavorato per il teatro, la televisione e il cinema. È stato diretto da alcuni tra i più celebri registi italiani, da Paolo Poli a Massimo Troisi, da Carlo Mazzacurati a Francesca Archibugi, da Nanni Moretti a Paolo Virzì. Questo è il suo primo romanzo.