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I costumi di scena delle ballerine
Questo primo volume della collana è dedicato al magico mondo delle ballerine. Protagoniste alcune famose ballerine del repertorio classico: Giselle, Coppelia, Cenerentola, Carmen, Esmeralda, La figlia del faraone, Odile... Sulle pagine pari un breve testo racconta di ogni personaggio la storia, la personalità, l'ambientazione... Sulle pagine dispari è disegnata la silhouette della ballerina da vestire, inserita nel suo contesto di scena. In mezzo al libro, in modo da poterle staccare senza distruggere il volumetto, una doppia pagina con i pezzi da ritagliare dei costumi delle otto ballerine. I pezzi risultano mischiati e le bambine dovranno ricostruire il costume intuendo dalle forme e dai suggerimenti dati i pezzi giusti. Alla fine del libro, una tavola a colori riproduce le otto ballerine vestite con i loro costumi di scena corretti. Un libro per conoscere, oltre alle storie delle protagoniste dei balletti più famosi, anche i loro costumi di scena. Un modo divertente per scoprire il mondo della danza, ritagliando e incollando, vestendo e rivestendo le tue ballerine preferite. Età di lettura: da 6 anni. -
Borgata Gordiani
Colafranceschi, detto ""Cola"""", Farinacci """"er communista"""", Franchino """"er carozziere"""", Pino """"er matricida"""", Limone alto alto e senza colpa, che si nasce come si nasce, sono ragazzi senza arte né parte che vivono di espedienti e si aggirano tra la borgata e il litorale di Ostia consumando la loro esistenza tra bravate, prodezze e amori assai poco romantici. Sono figure del sottoproletariato romano del secondo dopoguerra, che fame e disperazione hanno reso strafottenti, tracotanti e incapaci di sognare. È la Roma di Pasolini e a parlare è un ragazzo di vita. Dai suoi ricordi emerge una città che non esiste più, desolante eppure poetica e una gioventù persa tra sogni inespressi e irrealizzati."" -
Il segreto della gondola
Un giovane studioso di storia dell'arte alla ricerca del successo accademico. Un quadro del più celebre pittore di vedute del XVIII secolo, Canaletto, una gondola appartenuta forse al poeta Robert Browning e a chi prima di lui? Questi gli elementi chiave del racconto. Quando il suo professore gli assegna come tema per la tesi le vedute di Canaletto - un soggetto di cui in tanti hanno già scritto - Jeremy Allyn capisce di dover trovare un'angolazione inedita. Sceglie così di occuparsi delle figure di Canaletto, un aspetto secondario nelle sue celebri scene architettoniche. Deciso a non diventare uno storico dell'arte ""da poltrona"""", Jeremy parte per analizzare di persona uno dei capolavori del pittore veneziano, Il Bacino di San Marco del Columbia Museum of Art, che non aveva mai avuto modo di vedere. Comincia così un'avventura dai risvolti inaspettati che porterà Jeremy a più di una strabiliante scoperta e a svelare un crimine rimasto segreto per secoli."" -
Pietro Carriglio. Un teatro di immagini
Carriglio è arrivato alla perfezione, alla essenziale ascesi formale... È stato, ed è, uomo di teatro. Con una libertà e un gusto senza limiti, e curioso di tutto, anche di ciò che gli era alieno. Meglio così. Il teatro, tenendo insieme letteratura, arti figurative, architettura e anche musica, gli ha consentito un Gesamtkunstwerk. In questo libro, inevitabilmente non finito, tra realtà e progetti, ne abbiamo la prova. Introduzione di Luca Ronconi. -
Carlo Sismonda. 1929-2011
Una monografia dedicata all'opera di questo grande maestro, pubblicata in occasione della mostra itinerante nel primo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 31 agosto 2011. La natura e la qualità prevalenti nel lavoro di Carlo Sismonda (Racconigi, 1929-2011), pittore e musicista, sono quelle di un colorista consumato e sensibilissimo, spesso indifferente ai dettagli ma attentissimo alle atmosfere, alle rifrazioni e ai giochi della luce sulle nuvole, nel cielo, sulle cose. Innamorato e studioso di Van Gogh, Sismonda resta fedele al suo esempio in tutti i momenti e le quasi innumerevoli varianti di paesaggio che dipinge nel corso degli anni, avvicinando nel frattempo la sua tavolozza sempre più a quella degli espressionisti tedeschi e presentandosi a una serie di appuntamenti espositivi fitta e nutrita, lo porta a essere apprezzato più e prima in Germania che in Italia. Nel suo lavoro si ritrova non solo l'esempio calzante e vivo dell'espressionismo nordico ma anche quel gusto assoluto e libero della pittura che il Neue Expressionismus aveva riportato in auge negli anni ottanta, reso attuale e vibrante da un'intensa sensibilità per la natura, la bellezza, il sacro. -
Gabriella Benedini. Opere 1972-2012
Dalla metamorfosi all'alchimia, dalla geografia all'immaginazione, dalla pittura all'installazione, dalla musica alla poesia. L'opera di Gabriella Benedini si muove da quarant'anni lungo l'incerto crinale di polarità come queste, alimentandosi di curiosità sempre verdi e di una intima malinconia che non si appaga di un luogo o un volto ma sempre vibra instancabilmente in un'ansia ""di infinito"""". In questa monografia, per la prima volta, tutti i passaggi salienti dell'itinerario dell'artista lombarda, fra le più originali e interessanti voci femminili nel panorama artistico italiano."" -
Gabriella Benedini. Non si riposa il mare
Il volume presenta oltre cinquanta fra le opere più recenti della produzione polimaterica di Gabriella Benedini, appartenenti alle serie delle Costellazioni, Arpe e Navigazioni: lavori ambientali creati per lo più con materiali di recupero, raccolti pazientemente sulle spiagge della Liguria, ai quali l'artista offre una seconda possibilità di vita. Il ""metodo"""" dell'artista si basa così sulla perlustrazione di occasioni poetiche, sulla curiosità per il detrito, sulla rivitalizzazione delle piccole cose. L'artista legge l'immagine in trasparenza, la ordina in base alle interne affinità elettive, alle assonanze, alle vibrazioni che vi indovina, e la inserisce così nel contesto giusto. La sua memoria è sempre attiva perché impegnata nel recupero del fondamento culturale, morfologico e simbolico posto alle spalle dell'immagine; grazie a questo suo continuo, infaticabile esercizio, ogni opera diventa qualcosa di originale, di imprevedibile e unico, dotata di una personalità propria, di un carattere talvolta più discreto e talvolta invece più pungente e incisivo, frammento di una complessa geografia dell'immaginario sulla quale l'artista ha disteso nel tempo la sua sensibile cartografia. Un viaggio nelle """"stanze"""" fisiche e poetiche di Gabriella Benedini, attraverso navi, orizzonti, vele, astrolabi, relitti e preziose biblioteche."" -
Il metodo Strehler. Diari di prova della «Tempesta» scritti da Ettore Gaipa
Le tappe essenziali del magistero registico di Giorgio Strehler marcano indelebilmente la storia del teatro e la stessa matrice culturale europea mettendo in scena, ogni volta più amaramente, un suo (e nostro) discorso sulla necessità di illuminare l'esistenza di bellezza e di impegno per un teatro e una vita un po' più che umani. Il suo teatro ha saputo consegnarci e ribadire i segnali di un senso più alto della Storia individuale e collettiva. All'amarezza dell'uomo di teatro Prospero - e dell'uomo di teatro Shakespeare - fa da eco quella dell'uomo di teatro Strehler. È questo ciò che emerge dalle pagine dei diari scritti durante le prove della Tempesta, nel 1978, da Ettore Gaipa, studioso e prezioso drammaturgo del Piccolo Teatro di Milano. -
Jimi Hendrix. Mio fratello
Sono passati più di quarant'anni dalla sua morte, ma Jimi Hendrix (che la rivista ""Rolling Stone"""" ha recentemente nominato il miglior chitarrista di tutti i tempi) continua a ispirare i suoi fan. Molto è stato scritto sulla vita e la musica di Hendrix ma questa biografia, scritta dal fratello minore Leon, ci regala un ritratto intimo e inedito del ragazzo visionario destinato a diventare un'icona del rock. L'autore ci riporta agli anni che precedettero il suo straordinario successo internazionale, a partire dalla difficile infanzia a Seattle e dalla precoce attrazione di Jimi per la musica: dai suoi primi esperimenti con il suono, quando pizzicava le corde legate alle colonne del letto, all'acquisto della prima chitarra da un vicino. Leon rievoca le prime esibizioni nei locali e svela le radici autobiografiche della maggior parte delle canzoni più celebri del fratello. Seguono i giorni inebrianti del sesso e della droga che accompagnarono il successo straordinario di Hendrix, durante i quali Leon avvertiva l'inquietante sensazione che il management di Jimi tendesse a isolarlo dal resto della sua famiglia. Infine, Leon descrive il tremendo dolore provato quando, rinchiuso nel Monroe Reformatory dello stato di Washinghton, seppe della morte improvvisa del fratello."" -
Il surrealismo. Ieri e oggi. Storia, filosofia, politica
Questo volume di Arturo Schwarz, frutto di 10 anni di lavoro, si propone di presentare il Surrealismo per quello che è - una filosofia della vita e non solo un movimento letterario o artistico. Di conseguenza vuole anche sottolineare quanto il Surrealismo sia più attuale che mai - nonostante storici frettolosi lo abbiano periodicamente dato per morto sin dal 1930. Con il Libro Primo, l'autore si propone di documentare la permanenza del Surrealismo. Il primo capitolo è intitolato, appunto, ""Attualità del Surrealismo"""". Seguono i capitoli dedicati alla storia del Surrealismo, all'impegno politico del movimento, alla sua filosofia i cui tre cardini sono la Poesia, l'Arte e l'Amore. Conclude questo saggio introduttivo un capitolo sul ruolo del gioco surrealista dove questo è visto come il trionfo del principio del piacere su quello della realtà. A conferma dell'attualità del Surrealismo e della sua diffusione internazionale, il Libro Secondo è affidato agli animatori dei vari gruppi surrealisti tutt'ora attivi. Il Libro Terzo, che continua a ricordare la vitalità del Surrealismo, è un repertorio ragionato dei suoi principali periodici - iniziando con il primo del 1919 e terminando con quelli pubblicati sino al momento della chiusura della redazione del volume (dicembre 2010); a questo segue un regesto delle mostre collettive del movimento, dalla prima del 1924 ad, ancora, il 2010."" -
Il mondo dei dinosauri
Uno straordinario viaggio al tempo dei dinosauri. Quando la Terra era popolata dal terribile T-rex e dal temibile Triceratopo, dal piccolo e feroce Velociraptor e dall'Allosauro, il grande predatore... Una galleria di creature incredibili da conoscere e scoprire insieme a una guida molto speciale: Cocco, il coccodrillo. Si dice sia l'unico dinosauro sopravvissuto fino ai nostri tempi! Età di lettura: da 6 anni. -
Angiolo D'Andrea 1880-1942. La riscoperta di un maestro tra Simbolismo e Novecento
Il volume, che accompagna la mostra di Milano (Palazzo Morando - Costume Moda Immagine, 8 novembre 2012 - 17 febbraio 2013), riscopre l'attività artistica di Angiolo D'Andrea (1880-1942), maestro di origini friulane e milanese d'adozione. Pittore, in primo luogo, ma aperto all'integrazione delle arti e assai legato all'architettura, D'Andrea svolse un'attività intensa e diramata, che la monografia documenta attraverso 145 opere - tra dipinti, disegni e decorazioni nell'architettura eseguite tra il 1900 e gli anni trenta: opere provenienti in gran parte da un cospicuo fondo di dipinti del maestro, salvato nella sua interezza da Elio Bracco. Artista di tradizione realista, non attratto dalle avanguardie futuriste né poi ufficialmente partecipe del successivo affermarsi del ""Novecento"""", D'Andrea si distinse nei suoi paesaggi, ritratti e nature morte per l'acceso cromatismo, all'inizio con soluzioni divisioniste e accenti simbolisti e liberty, particolarmente evidenti nelle opere di soggetto sacro. Le opere presentate in catalogo sono accompagnate dai testi di Luciano Caramel, Kevin MacManus e Stefano Aloisi, da un regesto e da schede che con notizie, commenti storico-critici e documenti accompagnano il lettore in un percorso complesso, ricco e variato che presenta lavori per lo più inediti."" -
José Oubrerie e Le Corbusier. Saint-Pierre de Firminy-Vert. Continuità o tradimento?
Il volume è dedicato alla Chiesa di Saint-Pierre presso Firminy-Vert, a circa un'ora di distanza da Lione, un'opera ideata da Le Corbusier e progettata e realizzata da José Oubrerie, continuatore del pensiero lecorbusiano. Questo progetto compendia il lungo percorso intellettuale e architettonico che Le Corbusier dedica al tema dell'edificio sacro. Esso rappresenta, infatti, l'ultimo, fondamentale esercizio che consente a Le Corbusier di ridisegnare l'essenza stessa dello spazio del sacro nella contemporaneità cattolica dell'epoca, secondo una sensibilità personale che trova un fertile campo di sviluppo nella meravigliosa coincidenza tra l'interesse assoluto del Maestro per il tema della casa, spazio primario di definizione dei rapporti tra l'uomo e il quotidiano e la sua traslazione ideale nel principio della chiesa, intesa quale dimora di Dio e degli uomini e quindi, luogo esso stesso intrinsecamente denso di ""abitabilità"""". La chiesa esprime con la sua forma pura e fluida, pervasa di luce, la poetica di uno spazio emozionante e creativo, ricco di suggestioni nuove composte in armonia ed equilibrio. Il volume ripercorre le vicende storiche della chiesa e la realizzazione, dopo molti anni, del progetto di Le Corbusier ad opera di José Oubrerie che ha tradotto e interpretato lo schema originale del Maestro secondo le nuove ritualità liturgiche e le diverse sensibilità costruttive e tecnologiche."" -
La cattedrale di Pavia. Segno e presenza. Opere pittoriche di padre Costantino Ruggeri
La cattedrale di Pavia racconta la propria storia attraverso le circa trenta opere di padre Costantino Ruggeri, radunate per la prima volta in occasione di questo volume: una storia a volte drammatica, di fede, di vite umane consumate nell'edificazione di un monumento mai concluso. Padre Costantino non la dipinge con i toni pacati dell'impressione realista: i suoi rossi bruciano, i suoi gialli lacerano la carta, ogni immagine ha una sua motivazione che attinge a un carattere altamente simbolico. La sua pittura, fin dalle prime testimonianze, è una lettura emotiva della realtà: i suoi ritratti della cattedrale sono un atto d'amore nei confronti della città che l'ha ispirato, con la monumentalità di un simbolo che più di altri ha conosciuto drammi e tragedie fino ai giorni nostri. Padre Ruggeri scrisse: ""La cattedrale è uno spazio vibrante dello Spirito. Non è semplicemente una casa di riunione e di orazione, ma uno spazio di amore, dove tutto, bellezza, armonia, parola, canto, silenzio, deve far sentire Dio"""". Del duomo padre Costantino ha colto i palpiti e con la maestria dei colori ne ha espresso le valenze più recondite mediante immagini dalla multiforme trama, secondo le ore del giorno e le stagioni dell'anno, cercando di interpretare le molte suggestioni che raggiungono il cuore dell'uomo di fronte a un episodio architettonico che entra nel panorama urbano con squisita armonia, raccontando la storia di fede che nei secoli è stata tramandata sino alle soglie del terzo millennio."" -
Premio Internazionale di Architettura Sacra «Frate Sole». Ediz. italiana e inglese
Organizzato dalla Fondazione Frate Sole e voluto fortemente dal maestro Costantino Ruggeri (il grande frate francescano, scomparso nel 2007, universalmente riconosciuto come il padre dell'architettura sacra contemporanea), il Premio Internazionale di Architettura Sacra, è rivolto alle realizzazioni dei nuovi edifici religiosi in tutto il mondo. Quello che ormai tutti chiamano ""l'Oscar dell'architettura sacra"""", in passato è stato vinto da architetti di assoluto valore internazionale, come il giapponese Tadao Ando, che ha ottenuto il primo premio del concorso d'esordio nel 1996. Nel 2000 il premio è toccato invece al portoghese Alvaro Siza e nel 2004 allo statunitense Richard Meier. Infine, nel 2008 il riconoscimento è stato assegnato al britannico John Pawson per aver progettato e realizzato il monastero di Novy Dvur (Repubblica Ceca), una costruzione di grande rigore, silenziosa ed eloquente profondamente legata alle tradizioni monastiche delle più antiche comunità di preghiera del Vecchio Continente. Il volume presenta la V edizione del Premio Internazionale di Architettura Sacra vinta dall'architetto cileno Cristián Undurraga, per la sua """"Capilla del Retiro"""" ad Auco, Cile. Oltre a Cristián Undurraga, hanno ottenuto riconoscimenti altri due lavori: Carrilho de Graca, con la chiesa di Santo Antonio; mentre lo studio X2 Architettura (italiano), è giunto terzo, con la nuova aula liturgica della chiesa di San Floriano di Reggio Emilia."" -
Pitoti. Arte rupestre digitale dell'Europa preistorica: beni culturali, film, archeologia . Ediz. italiana e inglese
Pitoti svela il fascino e il vigore dell'incontro fra le arti digitali e l'arte rupestre preistorica, i pitoti, così chiamati nel dialetto della Valcamonica. Questa valle alpina, ricca di immagini preistoriche, è stata riletta come una metaforica sala cinematografica. I colpi di martellina, pexils, incisi nella roccia, diventano i pixel delle immagini digitali in un emozionante caleidoscopio di tecnologie avanzate che donano nuova vita alle incisioni rupestri: tecniche fotografiche, animazioni, time-lapse, 3-D a scansione laser, suoni ed echi, panorama, ambient cinema, videogiochi e performance artistiche. Pitoti, una joint venture internazionale tra archeologia e arte digitale, segna l'inizio di una collaborazione pionieristica, un'intuizione che crea aperture senza precedenti per entrambe le tradizioni. Il volume è il catalogo della mostra di Milano (Triennale, 1 ottobre - 4 novembre 2012). -
Cantiere del '900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo. Guida
Cantiere del '900 è un articolato progetto espositivo dedicato alla presentazione delle opere del XX secolo nelle raccolte Intesa Sanpaolo. Il progetto, che si prefigge sempre nuovi e diversi allestimenti, propone nuclei di opere selezionate dalle collezioni della Banca, che nel complesso vantano oltre tremila testimonianze, tra dipinti, sculture, fotografie, installazioni e altre tecniche esplorate nel secolo scorso. L'immagine del ""cantiere"""" rimanda a un luogo in continua evoluzione, dove si intraprendono diversi percorsi di indagine e si formulano sempre nuove definizioni. Sfruttando le potenzialità di una raccolta estremamente vasta e sfaccettata, che può essere letta sotto molteplici angolazioni e suggerire una pluralità di racconti, è possibile ricostruire una conoscenza dell'arte del secolo scorso attraverso nuove linee di ricerca e differenti tagli interpretativi. Questo primo allestimento di Cantiere del '900, curato da Francesco Tedeschi e ospitato in uno degli spazi espositivi delle Gallerie di Piazza Scala, presenta una selezione di 169 opere comprese tra gli anni Cinquanta e Novanta, fortunata e feconda stagione dell'arte italiana. L'itinerario museale conduce attraverso le più importanti poetiche dell'epoca - dall'Informale allo Spazialismo, l'Arte Nucleare, il Movimento Arte Concreta, l'Arte Programmata e Cinetica, l'Arte Povera, l'Arte Concettuale, la Pop Art italiana - e permette di incontrarne gli artisti più rappresentativi."" -
Il colore come forma plastica. Percorso attraverso una forma di astrazione
La scelta di presentare un approfondimento sul tema e sull'uso del colore in funzione plastica nasce dall'intenzione di seguire una delle possibili linee che tracciano le peculiarità dell'arte italiana del Novecento. Le opere raccolte in questo volume, selezionate dalle collezioni Intesa Sanpaolo, sono emblematiche dei problemi critici e formali posti da una concezione del colore come entità autosufficiente, ma non per questo priva di altri possibili campi di comunicazione e di comprensione. Il colore, fondamentale nella struttura del quadro e della visione, viene indagato nel suo carattere di luce, atmosfera, forma, ma anche in una funzione spaziale, ""plastica"""", appunto."" -
Emilio Isgrò. L'ora italiana
Di Emilio Isgrò le collezioni Intesa Sanpaolo conservano diverse opere, che vanno da una delle prime ""Cancellature"""", del 1964, a due """"libri"""" degli anni Novanta, del ciclo dedicato a Guglielmo Tell, presentato in una """"installazione lirica"""" alla Biennale di Venezia del 1993, passando per tre lavori della serie dei """"Particolari ingranditi"""", degli anni Settanta, e qualche altro, per un totale di nove opere singole e due realizzazioni ambientali da allestire nuovamente in ogni occasione specifica. Il volume presenta una di queste ultime, L'ora italiana, concepita per una mostra tenuta dall'artista nel Museo Civico Archeologico di Bologna nel 1986 e oggetto di questa nuova presentazione."" -
Pietro Carriglio. Il pensiero e la scena. Ediz. italiana e inglese
Gli spettacoli di Pietro Carriglio, regista e scenografo, hanno suscitato una vasta eco, tra gli ultimi l'Orestiade di Eschilo, Amleto di Shakespeare, La locandiera di Goldoni, Il re muore e Le sedie di Ionesco. Ha fondato e diretto il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Ha diretto il Teatro di Roma, è stato dirigente e, successivamente, sovrintendente al Teatro Massimo di Palermo e ha ricoperto diversi incarichi in organismi pubblici teatrali. Su di lui e per il suo teatro hanno scritto autori e poeti tra i più significativi del Novecento italiano, da Carlo Levi, Mario Luzi, Giovanni Raboni ed Edoardo Sanguineti a Dacia Maraini, Maurizio Cucchi, Davide Rondoni. La monografia presenta i lavori scenografici di Carriglio corredati da una ricca serie di studi preparatori, possibili rifacimenti, variazioni e modifiche. Introduzione di Luca Ronconi.