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Manet. Un pittore «super bocciato»
La vita e le opere di Manet, raccontate in prima persona dall'artista e dai personaggi stravaganti dei suoi quadri. Al tempo in cui visse, il grande pittore fu spesso considerato un ""imbrattatele"""" incapace e scandaloso che preferiva ritrarre le persone comuni piuttosto che l'alta società e i grandi eroi del passato. In questo racconto divertente a più voci vedremo le peripezie di Manet per riuscire a esporre i suoi quadri al famoso """"Salon"""" di Parigi dove le sue opere venivano sempre bocciate da critici e giurie! Età di lettura: da 6 anni."" -
ABC Tools. Cento anni di cultura dell'utensile professionale. Ediz. italiana e inglese
Una vicenda familiare di respiro europeo, tesa tra i poli geografici di Germania e Italia, che trova in terra di Lombardia il suo approdo naturale. Tre generazioni di imprenditori che dagli anni antecedenti la prima guerra mondiale a oggi scommettono sull'irriducibile dinamismo del lavoro meccanico, individuando la loro strada tra le incudini, le tenaglie, i martelli di officine operose e di laboratori artigiani. Il mondo magico degli utensili regolarmente rinnovato dal 1913 in un catalogo che è sinonimo tra gli addetti della più alta e affidabile professionalità. Una storia, quella della famiglia Amos e del catalogo ABC, che corre in parallelo, supportandola, con l'avventura industriale e tecnologica tra il XX e il nostro secolo. -
Tutto il calore del mondo
"La forma poetica di Gian Ruggero Manzoni è da sempre stata caratterizzata da uno sporcare la prosa con la poesia, non si sa se per bisogno di un contenitore assoluto o per naturale e istintivo dubbio nei confronti delle forme pure che, al massimo della loro tensione, invece di aprirsi si chiudono come reliquie... Lo scrittore, insomma, come poi l'artista in genere, oggi più che mai, mi pare, deve avere fede, deve avere la forza immobile di abbandonarsi alla tempesta, al fluire dei rottami e dei frammenti di vita tra memoria e corrente, come un occhio del ciclone, al centro del turbine, posando il capo sul sacco in un sonno che non è altro che veglia profondissima, oltre la mente ma nel corpo in pericolo; deve affidarsi a quella corrente, perché anche il sangue deve fluire, scongiurando le troppe ecchimosi di tanta letteratura della consolazione. Se la fonte del peccato, come ricorda Paolo, è nella carne, dalla carne viene anche la salvezza (il 'miracolo'): e il peccato è della e nella carne non perché essa sia cattiva in sé, ma per il fatto che in essa vi è la morte, soprattutto la paura della morte, fonte di ogni peccato; se pensiamo alle parole di Gesù sulla vita: 'Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà' (Lc 17,33) ci accorgiamo che il 'miracolo' è in fondo tutto qui. E questo vale anche per la scrittura di Gian Ruggero Manzoni e per l'arte di Mimmo Paladino. È forse proprio questo tutto il calore del mondo."""" (Andrea Ponso)" -
The Fabric. Vitale Barberis Canonico (1663-2013)
Un libro - che è anche un oggetto da collezione - racconta il mondo Vitale Barberis Canonico dove classico e contemporaneo si incontrano, si influenzano e creano uno stile unico. Per celebrare i 350 anni della storica azienda del Made in Italy il volume non si perde nel banale racconto storico o nella descrizione del prodotto ma si addentra nei retroscena più nascosti di un lavoro antico ed evoca le peculiarità dei nuovi gentlemen. Attraverso un saggio del giornalista americano Bruce Boyer scopriremo il lavoro dei ""designer behind the designer"""" ovvero di quelle persone che, disegnando i pattern dei tessuti, influenzano i grandi stilisti del nostro tempo. Il fotografo Fredi Marcarini svelerà, attraverso l'interpretazione di 10 pattern classici, le peculiarità umane del nuovo gentleman."" -
Agostino Bonalumi. All the shapes of space 1958-1976. Ediz italiana e inglese. Ediz. bilingue
La monografia celebra il lavoro di Agostino Bonalumi degli anni '60 e '70 attraverso oltre 30 opere dell'artista, tra cui Bianco (1964) del Museu Coleçao Berardo di Lisbona, esposte insieme a lavori di Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Dadamaino, Paolo Scheggi. Oltre a un'ampia ricostruzione storico-critica del suo percorso di questi decenni e circa 180 immagini tra opere e documenti, la monografia pubblica una selezione di suoi testi d'epoca, un'intervista inedita a lui realizzata per l'occasione e una prima mappatura iconografica estesa di circa trenta lavori di Bonalumi presenti nelle istituzioni museali di tutto il mondo, dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia al Walker Art Center di Minneapolis. -
The Blossom Avenue. For better human living. Ediz. italiana
Il percorso illustrato dai progetti presentati in questo volume racconta la storia dell'attività decennale di Marco Facchinetti e Marco Dellavalle, e l'evoluzione della pratica urbanistica e architettonica avvenuta in questi anni, attorno alla quale l'operato degli autori si sviluppa. In Italia, l'evoluzione della pratica urbanistica verso la scala regionale ha comportato una piccola rivoluzione e spesso ha enfatizzato il ruolo delle realtà comunali nella pianificazione territoriale talvolta a discapito delle province e degli enti intermedi. Anche l'agenda dei temi è cambiata in questi dieci anni: la sostenibilità dell'edilizia è divenuta un tema strutturante della pratica della pianificazione, benché non sia riuscita a imporre, come invece da anni è avvenuto in altri paesi della Comunità Europea, regole edilizie e modelli di sviluppo differenti. Inoltre, i contesti comunali sono ancora troppo impegnati nel risolvere esigenze basilari, quali la presenza di traffico nei centri storici e la scarsa efficienza dei servizi di trasporto pubblico, per poter assorbire profondamente canoni tanto evoluti da riformare il disegno del piano in generale. In questo complesso scenario, l'attività di Marco Facchinetti e Marco Dellavalle ha proposto, con grande dinamismo, piani e progetti realmente incisivi e capaci di modificare, almeno localmente, la realtà, costruendosi attorno a due parole chiave: il disegno e l'attuabilità. -
Maria Cristina Carlini. Fare secondo natura. Ediz. italiana e inglese
Pubblicata in occasione dell'esposizione nella residenza sabauda piemontese nel Roero, questa monografia dedicata a Maria Cristina Carlini mette in luce lo stretto legame estetico dell'artista con la natura e con i suoi elementi intesi come fonte di inesauribile ispirazione. Le opere infatti esprimono la poetica della scultrice attraverso forme che rimandano alla materia primordiale al suo evolversi e trasformarsi in creazioni artistiche. Grès, acciaio corten, resina, legno di recupero, lamiera, ferro sono i materiali che Maria Cristina Carlini predilige e che prendono forma in sculture monumentali ed in opere di medie e piccole dimensioni. -
Architettura italiana. Dal postmoderno ad oggi
Un excursus attraverso gli ultimi quattro decenni di architettura in Italia: teorie, progetti, architetture disegnate e realizzate, vicende con allontanamenti e ricongiungimenti, l’architettura italiana ha vissuto negli ultimi quarant’anni.Il 1978 è un anno cruciale per l’Italia. Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro dimostrano come le tensioni ideologiche abbiano raggiunto il culmine. Nello stesso giorno in cui si svolgono le esequie dello statista a Roma viene inaugurata la mostra “Roma interrotta”, che sancisce la fine dell’epoca del conflitto ideologico inaugurando quel disimpegno postmoderno che vedrà l’Italia al centro del dibattito internazionale. Da allora l’architettura italiana andrà riscoprendo quell’eclettismo che l’aveva contraddistinta sin dall’inizio dello scorso secolo e di cui ancora oggi si nutre. -
Zurbarán
"Bellezza è una parola pesante. È una parola di grandi conseguenze. Oggi viene usata con leggerezza - del tempo, di un sorriso, di un vestito da sera o della foggia di una scarpa, di un braccialetto, di un giardino, di un sillogismo; bello serve da sinonimo di buono o grazioso o piacevole o simpatico o attraente o interessante. Ma la bellezza non ha niente a che fare con questo. È molto di più. È molto rara. È una forza. È un rapimento. Non è una figura retorica quando la gente dice che ti toglie il respiro; in certi casi può darti la stessa scossa soffocante di quando ti tuffi nell'acqua gelata. (...) Zurbarán dipinse alcuni quadri, non particolarmente considerevoli per proporzioni o per importanza di soggetto, che secondo me posseggono una rara e commovente bellezza, e di questi mi propongo ora di parlare."""" Pubblicato nel 1952 all'interno di una raccolta di saggi a tutt'oggi inedita in Italia, questo breve testo di W. Somerset Maugham su Zurbarán è uno straordinario esempio di intuizione letteraria applicata a un pittore che era stato da poco riscoperto." -
Milano Vienna Berlino. Testori e la grande pittura europea
Il volume mette in luce uno degli aspetti meno approfonditi di Giovanni Testori, poeta e critico d'arte che esercitò un attento e appassionato ruolo di talent scout dell'arte contemporanea, non soltanto scoprendo molti artisti italiani che sarebbero poi divenuti famosi, ma anche contribuendo in modo decisivo a lanciare autori internazionali nel proscenio italiano, come i tedeschi ""Nuovi Selvaggi"""", i neoespressionisti austriaci e svizzeri, e i cosiddetti """"Nuovi Ordinatori"""" di area mitteleuropea. Una critica, quella di Testori, che fu particolarmente fervida nel corso degli anni ottanta. Attraverso un'analisi di quel periodo, che contrassegnò il grande ritorno della pittura nell'arte contemporanea, sono presentati alcuni tra gli artisti più importanti sostenuti da Testori, suddivisi per aree geografiche tra Germania, Austria, Svizzera e Italia: i tedeschi Hermann Albert, Peter Chevalier, Rainer Fetting, Karl Horst Hödicke, Klaus Karl Mehrkens, Thomas Schindler, Bernd Zimmer; gli austriaci Siegfrid Anzinger, Herbert Brandl, Gunter Damisch, Josef Kern, Maria Lassnig, Arnulf Rainer, Hubert Scheibl; gli svizzeri Martin Disler, Samuele Gabai, Willy Varlin, e poi gli italiani Enzo Cucchi, Giovanni Frangi, Alessandro Verdi e Velasco Vitali."" -
Venezianisches verbrechen. Auf verbrecherjagd im dogenpalast (Ein)
Una guida insolita di Palazzo Ducale pensata per bambini, ragazzi e famiglie, che potranno visitare il famoso palazzo dei Dogi e addentrarsi nelle sua sale in modo giocoso e divertente. Si percorreranno tutti i luoghi più significativi del palazzo, dal Cortile alle Sale Istituzionali e alle Prigioni, fino all'Appartamento del Doge, alla ricerca di numerosi indizi che porteranno alla luce un'intricata vicenda avvenuta ai tempi del Dogado di Francesco Foscari. Età di lettura: da 8 anni. -
Intriga veneciana. A la caza del culpable en el palacio ducal
Una guida insolita di Palazzo Ducale pensata per bambini, ragazzi e famiglie, che potranno visitare il famoso palazzo dei Dogi e addentrarsi nelle sua sale in modo giocoso e divertente. Si percorreranno tutti i luoghi più significativi del palazzo, dal Cortile alle Sale Istituzionali e alle Prigioni, fino all'Appartamento del Doge, alla ricerca di numerosi indizi che porteranno alla luce un'intricata vicenda avvenuta ai tempi del Dogado di Francesco Foscari. Età di lettura: da 8 anni. -
L' ispettore Furbetto. Scopri e colora
Un'avventura attraverso i ritratti più famosi del '900, sulle tracce della misteriosa spia Facciaditolla, che si camuffa e traveste in mille modi diversi per sfuggire all'ispettore Furbetto. Ma a nulla serviranno i trucchi della spia, alla fine l'ispettore risolverà il caso. E voi, ragazzi, saprete smascherare Facciaditolla? Età di lettura: da 6 anni. -
Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l'imperatore santo e papa Wojtyla
Un omaggio all'artista Ezio Gribaudo. Vicino alle esperienze di Tapies, Burri, Fontana, Gribaudo esalta l'importanza della materia; per le sue tavole (rilievi, rilievi e serigrafie, bassorilievi) e per le sue sculture, realizzate in polistirolo (Logogrifi), usa prevalentemente il bianco su bianco. Come grafico ha ricevuto numerosi premi (Quadriennale di Roma, 1965; Biennale di Venezia, 1966; Biennale di San Paolo del Brasile, 1967)"". Le opere presentate in questo catalogo richiamano i grandi eventi del 2013, in particolare l'Anno della Fede, il cinquantenario del Concilio Vaticano II e l'Anno costantiniano oltre alla futura canonizzazione di papa Wojtyla, che con Giovanni XXIII, sarà proclamato santo il prossimo 27 aprile 2014. Le opere del maestro Gribaudo sono state esposte per la prima volta a Torino nel 1964 da Gian Enzo Sperone alla Galleria """"il Punto"""", nel 1965 a Roma alla Galleria Pogliani e nel 1963 da Cardazzo a Venezia alla Galleria del Cavallino e sono documentate nell'Enciclopedia del Concilio Vaticano II. Ora, dopo cinquant'anni, sono raccolte in questo volume, pubblicato in occasione dell'esposizione a San Mauro Torinese, introdotto da una lettera del cardinale Francesco Coccopalmerio a Ezio Gribaudo e corredato da testi inediti di Andrea Pacini (Il Concilio Vaticano II: porta di ingresso al dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa) e Ivan Fassio (Allusione, gioco e rinascita: per una lettura dei Simboli del Concilio)."" -
Bernardo Siciliano. The tennis player. Ediz. italiana e inglese
La monografia, a corredo dell'esposizione mantovana dedicata a Bernardo Siciliano (figlio del grande critico letterario Enzo Siciliano), raccoglie una parte significativa della vasta produzione del pittore romano, residente negli Stati Uniti, presentata in anteprima a New York nel mese di ottobre. Corredato dai testi di Michele Bonuomo, direttore di ""Arte"""", dello scrittore Sandro Veronesi e di Lorenzo Pavolini, il volume ripercorre il lavoro di Bernardo Siciliano degli ultimi anni: un lavoro che si fa acuto soprattutto nei ritratti, nei quali la capacità tecnica dell'artista si esalta fino al limite della rappresentazione. La monografia presenta una serie di paesaggi urbani, ritratti familiari dal denso sapore introspettivo, disegni inediti e una grande tela che raffigura una sorta di crocifissione laica dal forte impatto visivo, al contempo omaggio a una stratificata iconografia classica e proiezione nella modernità."" -
Don Quixote. Ediz. italiana e inglese
Che Don Chisciotte si sarebbe trovato prima o poi davanti a un motociclista c'era da aspettarselo. Come c'era da aspettarsi che avrebbe visto nel ciclomotore l'equivalente dei mulini a vento: un pericoloso mostro. Il primo a intuire la relazione fra i mulini di una volta e la tecnologia contemporanea non è stato Orson Welles nell'incompiuto film cui lavorò per quattordici anni a partire dal 1955. Lo aveva preceduto Miguel de Unamuno: se Sancio Panza non avesse avuto paura, ha spiegato Unamuno, avrebbe compreso lo sguardo profetico di Don Chisciotte, per il quale quei mulini sarebbero divenuti, nel corso del tempo, turbine, dinamo, mitragliatrici. Unamuno lasciava così prefigurare nel 1905 il Don Chisciotte di Orson Welles, che nelle prime battute tenta di liberare una motociclista dalla Vespa su cui è in groppa. Don Chisciotte vede infatti nella Vespa ""il mostro"""" che ha rapito la fanciulla. Alla ragazza inviperita non rimane che allontanarsi precipitosamente dal vecchio che cavalca un ronzino, con elmo, lancia e scudo, non prima però di avergli urlato: """"Fatti curare, pazzo. Va' al diavolo!"""". Il libro contiene riproduzioni di Honoré Daumier, Gustave Doré, Paul Cézanne, Marc Chagall, Salvador Dalí, Alexandre Gabriel Decamps, Edward Hopper, John Lurie, Edouard Manet, Yue Minjun, Tony Oursler, Mimmo Paladino, Pablo Picasso, Ferdinando Scianna, José Suárez, Wang Guangyi, Orson Welles."" -
Cantiere del '900. Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo. Homo ludens. Quando l'arte incontra il gioco
"Cantiere del '900"""" è un articolato progetto espositivo dedicato alla presentazione delle opere del XX secolo nelle raccolte Intesa Sanpaolo. La presente Monographia, intitolata """"Homo Ludens. Quando l'arte incontra il gioco"""", accompagna uno dei molti, possibili approfondimenti che le opere Intesa Sanpaolo consentono di intraprendere, a conferma della quantità e varietà di contributi alla ricerca scientifica che la copiosa documentazione delle collezioni può dare. """"Homo ludens"""" è una mostra costruita sul gioco e finalizzata a valorizzare la presenza del fattore ludico nell'arte contemporanea. L'esposizione, curata da Francesco Tedeschi, presenta trentadue opere che in vario modo si rapportano con il tema del gioco, elemento fondamentale della creazione artistica, che permette anche di interpretare molti aspetti del comportamento e delle relazioni umane, secondo quanto storici, antropologi, filosofi, matematici ed economisti hanno dimostrato. Le opere proposte, selezionate fra quelle conservate dalle collezioni Intesa Sanpaolo, spaziano da realizzazioni di Fortunato Depero e Max Ernst, a testimonianza del modo in cui il gioco è motivo pregnante delle ricerche di Futurismo e Surrealismo, a lavori di autori del secondo Novecento, come Enrico Baj, Grazia Varisco, Ugo Nespolo, Aldo Spoldi, e della generazione di fine secolo, come Grazia Toderi, Paola Pezzi, Liliana Moro, Maurizio Arcangeli." -
Mantegna. Cristo morto
Dedicato a uno dei sommi capolavori dell'arte mondiale di tutti i tempi, questo volume viene pubblicato in occasione del nuovo allestimento dell'opera all'interno della Pinacoteca di Brera. Il progetto studiato da Olmi - che coinvolge in un dialogo ad un tempo serrato e poetico anche la Pietà di Giovanni Bellini - sottolinea il significato profondo del Cristo morto, dipinto destinato probabilmente alla devozione personale del pittore, dal momento che risulta registrato nel 1506 fra le opere presenti nel suo studio poco dopo la sua morte, quale unico dipinto non in fase di lavorazione. La tela del Mantegna è caratterizzata da una visione essenziale e da una resa quasi rarefatta del dolore. Con un linguaggio altrettanto scabro ed essenziale il progetto di Ermanno Olmi riesce a valorizzare tutte le potenzialità drammatiche del dipinto, dando vita a una nuova visione, che nel pieno rispetto delle regole espositive, curate in ogni dettaglio, rivoluziona i tradizionali criteri museali. -
MAImuseo in Villa Cattaneo di Sospiro
Villa Cattaneo di Sospiro fu la residenza nobiliare di campagna del marchese Antonio Cattaneo. Progettata da Faustino Rodi alla fine del Settecento, rappresenta la perfetta realizzazione stilistica della nuova architettura neoclassica di impronta pienamente europea. Le sue sale, ricche di decorazioni murali e stucchi, sono testimoni delle scelte raffinate del suo proprietario e della cultura d'avanguardia del suo architetto. MAImuseo: le ultime due lettere dell'acronimo sono le iniziali di Arte Irregolare, una definizione elastica e flessibile che allude all'incostanza, alla variabilità, alla difformità, all'estraneità, alla differenza delle opere di artisti con disagi mentali o psichici. La prima lettera è l'iniziale di Museo: ma la negazione ""mai"""" sostiene che questo, di fatto, non è un Museo; non, almeno, nell'accezione tradizionale e comunemente attribuita alla parola, perché il grande contenitore di Villa Cattaneo è un cantiere perenne. Un cantiere dove si sviluppa l'officina creativa della """"Manica Lunga"""" e contemporaneamente si svolgono le funzioni di analisi critica, tutela e conservazione, catalogazione e studio, promozione, didattica e divulgazione delle opere dell'Arte Irregolare, accolte e raccolte dal circuito nazionale e internazionale."" -
Marco Bagnoli. Ediz. a colori
La più ampia ricognizione sull’attività dell’artista e sulla sua produzione rnrnLa pubblicazione analizza e documenta, attraverso un testo critico e una dettagliata cronologia, il percorso artistico di Marco Bagnoli dagli anni settanta a oggi. rnDallo studio e dalla ricerca sul suo contributo emerge la consapevolezza di essere e di muoversi nell’arte, come in una realtà “altra”. È la testimonianza di un attraversamento di tempi e spazi, con la capacità di collocarsi dove il linguaggio non può essere parlato e compreso, così che lo spirituale possa manifestarsi quale naturale completamento della materia. Rivela la scoperta di un procedere che trova ispirazione in un “altrove” per creare momenti di vibrazione, dove gli opposti si fondono e producono un superamento delle tendenze lineari e univoche che hanno segnato la Minimal e la Conceptual Art. rnA contare, nelle sue proposte, è il dialogo, che fa risuonare tra loro, mediante il ricorso a colori e oggetti, a luci e ombre, il fisico e il mentale, l’emotivo e il logico. Un’inedita rifondazione poetico-scientifica del fare arte, che professa l’unità delle culture, al fine di sopprimere ogni confine e ogni distanza, e ridare all’indagine estetica una presenza simultanea di tutte le polarità del sentire e del percepire.rnrnIl volume è composto da un saggio introduttivo a firma di Germano Celant, da una cronologia a firma di Germano Celant e Antonella Soldaini, dalle note relative al testo della cronologia, dalla trascrizione dei testi d’artista presenti in cronologia, dal regesto e dagli apparati.