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Leonardo. Ediz. illustrata
Il nome di Leonardo da Vinci evoca nella percezione comune l'immagine del genio; egli visse in un'epoca in cui (nonostante l'invenzione della stampa, la scoperta del ""nuovo mondo"""", la """"Rinascita"""" delle arti, """"l'uomo al centro dell'universo"""") il contrasto tra le sue aspirazioni e l'inadeguatezza di mezzi e strumenti a sua disposizione mettono oggi a nudo tutta la sua umanità e la sua unicità. Cesare Luporini (La mente di Leonardo, 1953) espone il divario in questo modo: """"I problemi che egli investiva e intorno a cui si affaticò - la natura, la scienza e il suo metodo, l'esperimento, la macchina, il lavoro, l'utilità a pro' di tutti gli uomini, il carattere conoscitivo e realistico dell'arte, il rapporto tra arte e scienza - rispetto al suo tempo sono problemi carichi di avvenire, e fra quelli che saranno poi decisivi nella formazione del mondo moderno"""". Leonardo ha precorso i tempi. Presentazione di Mario Pomilio."" -
Michelangelo pittore. Ediz. illustrata
Il 18 febbraio 1564 il vecchio Michelangelo, quasi novantenne, muore. Il papa vorrebbe farlo seppellire a Roma, dove l'artista si è trasferito definitivamente trent'anni prima, ma Firenze ne reclama il corpo per adempiere alle ultime volontà e celebrare solenni onoranze funebri. Poco dopo, un nipote ne fa trafugare il cadavere e lo porta nella capitale medicea. Non è solo questione di orgoglio famigliare o cittadino, è la necessità di farne il nume tutelare della nuova Accademia del Disegno, fondata l'anno prima da Giorgio Vasari per munifico intervento del duca Cosimo I. Era stato lo stesso Vasari ad alimentare il mito di Michelangelo, scrivendo nel 1550 le sue celebri Vite di artisti; le aveva concepite come un disegno articolato che ritrae la varietà degli ingegni ma procede poi in ascesa, con Michelangelo al vertice del cammino di perfezione dell'arte. Presentazione di Eugenio Battisti. -
I maestri della Visual Music. Esplorazioni astratte: storia e ricerca contemporanea. Ediz. a colori
Il pensiero dei protagonisti dell’arte audiovisiva e i risultati della loro ricerca artisticarnrnQuali legami esistono fra i suoni e le immagini astratte? Quali furono i primi strumenti audiovisivi? Quale l’influenza della musica su Kandinskij? Quali sono le installazioni audiovisive di maggiore rilievo? Quali sono i rapporti tra VJ e live cinema? E, infine, cosa è la sinestesia?rnI maestri della Visual Music è uno studio approfondito, suddiviso in esperienza storica e ricerca attuale, per rispondere a questi e molti altri quesiti riguardanti la relazione tra arte astratta e musica. Spaziando da Toulouse-Lautrec a Nam June Paik, da Händel a Xenakis e da Fischinger a Ikeda, sono illustrate le tappe che hanno portato l’ambiente artistico a confrontarsi con l’universo multisensoriale e la tecnologia contemporanea, così da arrivare a una forma espressiva indipendente: la Visual Music. -
La riconquista dell'Olimpo nel Rinascimento italiano
"Così il mito, che per lungo tempo aveva trovato posto nella cultura letteraria dell'Occidente cristiano grazie alle testimonianze dei poeti, vale a dire per merito delle sue qualità poetiche e della bellezza delle invenzioni con cui furono narrate le favole degli dei, divenne per gli umanisti della corte medicea fonte di complesse speculazioni e di allegorie dalle quali trarre una verità di natura teologica. Una religiosità di nuovo tipo, dunque, che intendeva trovare nel mondo incontaminato delle idee, nel regno iperuranio e senza confini della filosofia, cui era sconosciuta la cesura che divide il mondo antico dal moderno, nella 'Theologia Platonica', una naturale conciliazione fra il pensiero pagano e il pensiero cristiano..."""". Lezione inaugurale dell'anno accademico 1992-1993 dell'Academia de España a Roma, questo breve ma densissimo racconto dell'Olimpo pagano e delle sue trasfigurazioni nell'Italia del Quattro e Cinquecento offre una suggestiva lettura di uno dei temi chiave per la storia e la critica d'arte. Pubblicato in tiratura limitata nel 1995 e mai divulgato presso il grande pubblico, il testo fornisce nuove prospettive per la conoscenza di Giuliano Briganti, tra i più importanti storici dell'arte italiani del Novecento." -
Capolavori che si incontrano. Bellini Caravaggio Tiepolo e i Maestri della pittura toscana e veneta nella collezione Banca Popolare di Vicenza
La trasversalità della scienza iconografica - che studia le immagini, quindi in definitiva i soggetti delle opere d'arte - consente di avvicinare e far incontrare dipinti di differente scuola, di disparata epoca e origine e di eterogeneo livello qualitativo, grazie a comparazioni ricche di potenzialità conoscitive. Sul binario dell'immagine figurativa si snoda il percorso di questo volume, avendo a esteso panorama il nutrito patrimonio pittorico della Banca Popolare di Vicenza. All'interno di un orizzonte sufficientemente ampio da consentire agevolmente un'operazione del tipo di quella qui proposta, sono state portate in primo piano ottantasei tra tavole e tele - in prevalenza di maestri toscani e veneti dal Quattrocento al Settecento - a costituire altrettante tappe iconografiche, snodate in sezioni e aggregate in comparti, coincidenti con le principali tematiche dell'arte occidentale dal Rinascimento alla Rivoluzione francese. -
Roy Lichtenstein. Opera prima. Ediz. illustrata
"Per Roy disegnare era l'essenza dell'arte. Ne ricercava e ne vedeva ovunque le potenzialità: nelle opere degli altri, nella pubblicità, nel design e nella decorazione, e alla fine le trovò perfino nei fumetti, l'espressione artistica in assoluto più svilita. [...] Dopo aver terminato i primi dipinti ispirati ai fumetti, mi confidò di averli trovati talmente diversi dall'arte con cui era cresciuto da dover lavorare su di sé per superare il suo stesso giudizio. La loro forza, però, era così dirompente che, mi disse ancora, non poteva più tornare indietro. Si rese conto che, cambiando qualche tratto e riorganizzando appena la composizione, in altre parole ridisegnandola, qualsiasi immagine poteva essere trasformata in una vera opera d'arte. Tanta era la forza di una linea o di un segno posizionati correttamente sulla carta. Il disegno è stato primario in tutto il suo lavoro. Per ogni opera, dipinto, stampa, poster o scultura che fosse, Roy partiva sempre da un disegno. [...] All'inizio degli anni sessanta produsse una serie di disegni a matita che non erano studi per la realizzazione di dipinti ma opere in sé. Con le sue immagini Roy ha riempito taccuini, quaderni di carta fiorentina finemente rilegati, blocchi per appunti e pezzi di carta, modificandole continuamente finché non ne era soddisfatto. Solo allora poteva passare al dipinto o alla scultura."""" (Dorothy Lichtenstein)" -
Medaglioni
Renato Guttuso e Guido Piovene, Mattia Moreni e Luigi Spazzapan, Carlo Mollino e Natalia Ginzburg, ma anche Keith Haring e Andy Warhol, Timothy Greenfield-Sanders e Jackson Pollock, Rita Hayworth e Max Ernst: mezzo secolo di uomini e donne d'Europa e d'America, che Fernanda Pivano ha conosciuto e descritto nel suo stile appassionato e giocoso. Questo è un libro sugli artisti più o meno illustri a cui la scrittrice, saggista e traduttrice si è avvicinata per passione. Protagonisti della cultura e dello spettacolo all'apparenza lontani dai romanzieri, poeti e cantautori che siamo abituati ad associare alla mitica Nanda, i cui ritratti sono indispensabili per capire la curiosità e l'ecletticità di questa donna rivoluzionaria, che non ha mai abbandonato la sua battaglia di pace nella speranza di contagiare i giovani di tutte le epoche con il suo amore nei confronti di ciò che è nuovo. -
Fiorenzo Carpi. Ma mi. Musica teatro cinema televisione
Fiorenzo Carpi è stato un innovatore, uno dei grandi musicisti del Novecento, stimato dai compositori suoi contemporanei e riconosciuto come un caposcuola. Ma mi, Le Mantellate, i temi famosissimi del Pinocchio di Comencini, quasi tutte le canzoni di Dario Fo e le musiche degli spettacoli di Giorgio Strehler sono sue. Colonne sonore apparentemente tanto diverse tra loro, entrate prepotentemente a far parte del nostro immaginario collettivo, e non solo in Italia. Forse Carpi non è noto come meriterebbe a causa della sua natura schiva, gentile e visceralmente refrattaria alla ribalta. Artista colto, curioso, appassionato, capace di spaziare in ogni genere musicale, seppe interpretarli in maniera assolutamente personale, con ironia e grazia. Il suo sterminato repertorio, fra teatro, cinema, televisione, canzoni e musica classica, riserva delle sorprendenti scoperte che questa prima monografia prova a raccontare. -
Il guardaroba dei sogni. Cinquant'anni della sartoria Tirelli
Il volume contiene un ritratto di Tirelli con la storia del suo tirocinio e della sua passione, non soltanto per la puntigliosa ricostruzione degli abiti e degli accessori antichi, ma anche per la raccolta di indumenti autentici, origine di un magazzino inestimabile con decine di migliaia di esemplari. Un ampio capitolo raccoglie quindi le testimonianze di clienti affezionati della sartoria, alcuni dai primissimi giorni, e sono i più illustri costumisti italiani e stranieri, complessivamente vincitori di innumerevoli Oscar. Un ricco repertorio di illustrazioni - bozzetti, fotografie dei costumi realizzati, scene di spettacoli teatrali e di film - ripercorre cinque decenni di invenzioni e di successi, per finire con un catalogo ragionato delle produzioni della ditta, sia nel campo del teatro - opera lirica e prosa - sia in quello del cinema e della televisione. -
Lodola. Ponticino. Ediz. illustrata
Ogni ponte porta in sé un significato simbolico: congiunge territori, persone, culture, tempi diversi. Il volume fornisce una accurata documentazione visiva e testuale del percorso compiuto per la realizzazione del progetto ""Ponticino"""", il progetto di rinnovo del Ponte sul Ticino a Pavia. L'intervento, richiesto da motivazioni tecniche e da esigenze di maggiore sicurezza per la mobilità, ha costituito l'occasione e la spinta per un intervento artistico che ha cambiato l'aspetto del ponte, grazie al rivestimento e alla sottolineatura delle sue linee e delle sue curve con un coloratissimo gioco di luci. Il monumento illuminato con le luci d'artista di Marco Lodola, oltre a essere un """"pezzo"""" della storia pavese e italiana, costituisce l'ingresso a questa città ricca di storia, di bellezza e di eccellenze in ogni settore della scienza, della cultura e dell'arte. Costruito negli anni trenta in stile razionalista e intitolato prima all'Impero e poi alla Libertà, ora il """"Ponticino"""" immaginato da Marco Lodola esibisce fronti blu elettrico, arcate giallo limone, fiaccole e grandi ali fucsia. Il ponte, pur non essendo stata modificata in nulla la sua struttura, si presenta completamente trasformato e aggiornato alla modernità: ancora simbolo di libertà, di unione e raccordo ma adesso anche, particolarmente, di allegria e di felicità."" -
Images of Italy. Deutsche bank collection Italia
Fondata a Berlino nel 1870 per promuovere le relazioni commerciali tra la Germania e i mercati internazionali, Deutsche Bank è il primo istituto di credito tedesco, leader in Europa e a livello internazionale. In Italia la banca è presente dal 1977, quando ha aperto il suo primo ufficio di rappresentanza a Milano. Oggi l'Italia è il primo mercato europeo per Deutsche Bank, subito dopo la Germania. Deutsche Bank ha, parallelamente, una lunga storia nel collezionismo di opere d'arte contemporanea. Migliaia di lavori, per lo più su carta, acquistati negli ultimi decenni da artisti internazionali e gallerie, sono esposti negli uffici di tutto il mondo; in ciascun paese, la creazione e lo sviluppo della collezione sono sistematicamente centrati su artisti del contesto nazionale e regionale, le cui opere vengono integrate con un discreto numero di contributi internazionali. Images of Italy presenta la collezione d'arte di Deutsche Bank Italia (Milano, Bicocca e via Turati; Roma, piazza Santi Apostoli), orientata sia sulla storia recente dell'arte italiana contemporanea - con opere di figure di spicco quali Carla Accardi, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Mario Merz - sia sulla generazione successiva, con artisti come Massimo Bartolini, Armin Linke e Adrian Paci, fino ad arrivare a lavori di artisti nati dopo gli anni Ottanta, nonché alcuni lavori di maestri internazionali, in particolare tedeschi. -
Verdi a Napoli, Verdi al San Carlo. Il San Carlo nel mondo
Nell'anno in cui il mondo celebrava il genio artistico di Giuseppe Verdi per i duecento anni dalla sua nascita, il San Carlo ha presentato il progetto ""Verdi a Napoli, Verdi al San Carlo"""", che puntava alla valorizzazione del patrimonio artistico e musicale dell'Archivio Storico, attraverso le preziose testimonianze della presenza di Verdi a Napoli, esposte nel ricco percorso della mostra dallo stesso titolo, che disegnava le tappe di una memoria, scandita sulle tracce di un legame antico, ma sempre vivo con il Lirico napoletano. [...] Verdi è l'autore a cui il San Carlo è rimasto fedele sempre, rappresentando ininterrottamente le sue opere fino a oggi e diffondendo nel mondo la sua musica, in tournée che hanno esaltato le capacità produttive del teatro napoletano. Non è un caso che la prossima stagione, oramai imminente (2016-2017), riproponga, in diverse fasi dell'anno, la trilogia popolare (""""Rigoletto"""" a gennaio, """"La traviata"""" ad aprile, """"Il trovatore"""" a luglio) e il """"Simon Boccanegra"""" a ottobre; altri ancora saranno i titoli scelti per il 2018 e per i cartelloni a venire. [...] L'obiettivo è traghettare la memoria nel futuro."" -
Henri Matisse: l'intervista perduta
Nel 1941, a 72 anni, convalescente dopo una complessa operazione chirurgica, Henri Matisse rilasciò una lunga intervista al critico Pierre Courthion. Numerosi e appassionanti gli argomenti trattati dal maestro: i suoi primi anni a Parigi come allievo di Gustave Moreau; i suoi rapporti con Renoir, Cézanne e Pissarro; le sue collaborazioni con Diaghilev e i Balletti russi; i viaggi; le riflessioni sulla sua opera e sul suo modo di concepire e vivere l'arte. Tuttavia, davanti alle bozze che Courthion e l'editore Albert Skira infine gli sottoposero, Matisse ritirò il suo consenso alla pubblicazione, giudicando i contenuti troppo privati; l'intervista andò così smarrita per oltre settant'anni. Grazie agli eredi Matisse e al J.P. Getty Trust, viene oggi pubblicata per la prima volta in traduzione italiana presso lo stesso editore che l'aveva commissionata: una sorta di testamento spirituale di Matisse, una confessione informale nella quale il grande artista racconta in prima persona la sua idea di pittura, la sua estetica del colore, le tappe del suo itinerario nell'arte. -
Non erano solo canzonette. L'epoca d'oro della canzone italiana
Decenni vissuti tutti d'un fiato. Dagli anni sessanta alla fine degli ottanta, la discografia italiana ha vissuto una golden era esaltante, che ha inciso profondamente sui gusti e i costumi non solo giovanili. Dalle melodie sanremesi alla rivoluzione dei cantautori, dall'irriverenza di Battiato a Battisti che sbanca il tavolo del pop italiano, agli scimmiottamenti prima rock poi punk, alla mistica delle primedonne: un susseguirsi di personaggi, canzoni e avvenimenti che hanno segnato la storia personale e pubblica di almeno tre generazioni. Lucio Salvini, che di quest'epoca è stato un protagonista alla guida delle più importanti aziende discografiche italiane, ha vissuto in prima persona la scoperta e il lancio di tanti artisti, i successi e qualche errore: un'epopea fantastica, che ci racconta rievocando accadimenti sconosciuti, bizzarrie, astuzie e curiosità appassionanti e divertenti. Da Sassi di Gino Paoli al Cane con i capelli di Jannacci, dai dervisci in Genesi di Franco Battiato all'orata al sale di De André, alla dieta truffaldina dell'Equipe 84, è una galoppata che si legge d'un fiato con la musica nella mente e negli occhi la nostalgia di un mondo che non c'è più. -
Rousseau. Ediz. illustrata
"'Il pittore Henri Rousseau è morto la scorsa settimana a Parigi. Era un impiegato a riposo dell'ufficio del dazio e per molti anni aveva regolarmente esposto al Salon des Indépendants e al Salon d'Automne dei quadri la cui ingenua composizione gli procurò una certa notorietà.' Questo necrologio, che nel settembre 1910 compariva sulle pagine della 'Chronique des Arts', insiste su quella caratteristica della pittura di Rousseau che per non poco tempo ne aveva fatto oggetto di ironia presso i critici: l'ingenuità. Invece, la commemorazione del 'Mercure de France' offriva una valenza positiva, evidenziando la mancanza di quelle 'doti istintive, di ingenuità' nei 'tanti trionfatori dei Salons'."""" (dal saggio di Dario Specchiarello)" -
La lotta dei tori
Ambientato in un paese appena uscito dalla guerra e ancora profondamente marchiato dalla sconfitta, questo romanzo narra la vicenda di Tsugami, giornalista di Osaka che decide di impegnare la testata per cui lavora nella sponsorizzazione di un combattimento di tori. Il racconto segue le fasi organizzative di questa grande scommessa, che per mesi assorbe completamente il protagonista regalandogli spregiudicatezza e combattività: ambizioni che cercano maldestramente di riscattarne lo smarrimento e la frustrazione per la fine di una civiltà e la perdita degli antichi ideali. Lo scontro dei tori, evento culminante di tutte le tensioni, diventa così il simbolo di una società in ginocchio, che tenta con fatica di risollevarsi e riprendersi dalle ferite del dopoguerra. -
Antonio e Giuseppe Chiattone. «Scultori che godono meritata fama fra noi e all'estero»
Il volume sui fratelli Antonio Chiattone (Lugano, 1856-1904) e Giuseppe Chiattone (Lugano, 1863-1954), promosso da Cornèr Banca di Lugano con l'ampia collaborazione del Museo d'Arte della Città di Lugano, a cura di Giovanna Ginex, riconsegna alla storia dell'arte le distinte personalità dei due scultori, membri di una famiglia che per due generazioni ha costituito un punto di riferimento in diversi ambiti delle arti. Le ricerche condotte sulle fonti d'epoca - estese dagli archivi del territorio del Canton Ticino all'Italia fino ad altri paesi europei nei quali è testimoniata la presenza di opere dei due scultori - e sulle opere ha permesso di ricostruire la produzione e la poetica dei due artisti, che presero parte a prestigiose esposizioni e a concorsi internazionali e furono gratificati da importanti committenze pubbliche e private, quali protagonisti della produzione plastica ticinese tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Il volume riproduce integralmente le opere conservate nelle collezioni pubbliche svizzere e un'ampia selezione dei monumenti civili e cimiteriali, cui si aggiunge un'inedita e completa presentazione delle committenze della Casa d'Austria, per Antonio, e della famiglia dell'industriale francese Aristide Bergès per Giuseppe. -
Eugenio Carmi. Speed limit 40. Ediz. italiana e inglese
Un'ampia antologica che, attraverso oltre cento opere fra dipinti su tela, su tavola e su carta, fra ""latte litografate"""", video, libri illustrati per bambini in collaborazione con Umberto Eco, """"segnali immaginari"""", fotografie e documenti, mette a fuoco tutto il lungo percorso creativo, poetico e immaginifico di Eugenio Carmi (Genova, 1920) che più che artista e pittore ama definirsi un """"fabbricatore di immagini"""". Un'occasione per approfondire la sua singolare vicenda artistica, a cominciare da alcune opere giovanili della fine degli anni '40, ancora figurative, per arrivare ai collages informali degli anni '60 e all'invenzione delle latte litografate e dei suoi cartelli antiinfortunistici, fino a un ritorno alla pittura vera e propria negli anni '70 scandita dalla scoperta di una """"geometria lirica"""" fatta di figure euclidee, di piani colorati che si intersecano e si inseguono in equilibri inattesi e mai scontati. E da allora a oggi la sua ricerca prosegue dando vita a ulteriori approfondimenti e lasciando aperto uno spiraglio che offre nuove possibilità di indagine sul mistero della natura, della forma e dell'universo. Il volume è il catalogo della mostra di Genova (Palazzo Ducale, 27 febbraio 17 maggio 2015)."" -
Musei civici di Pavia. La sezione archeologica
La sezione archeologica dei Musei civici di Pavia espone oggetti di varia epoca e civiltà (dall'egizia alla romana) donati da collezionisti pavesi nei secoli scorsi e reperti di età romana e altomedievale provenienti da scavi e recuperi in città e nel territorio: tra essi spicca la ricca e celebre raccolta di vetri. La guida ha lo scopo di accompagnare il visitatore nelle sale e di suggerire al contempo alcuni percorsi di approfondimento, che tengono conto degli esiti delle più recenti ricerche archeologiche nell'area urbana. -
Sean Scully. Land sea
Pubblicata a corredo della mostra inserita nell'ambito degli eventi collaterali della 56ª Esposizione Internazionale d'Arte la Biennale di Venezia, la monografia presenta una vasta selezione di lavori monumentali realizzati per l'occasione, che rappresentano la ricerca che Scully ha intrapreso negli ultimi anni, contribuendo in maniera significativa al dibattito sull'importanza dell'arte astratta nella contemporaneità. Vengono presentate la serie Doric (2010-2013), opere ad olio su alluminio dove lo studio degli aspetti architettonici e l'approfondimento del ruolo della pittura geometrica si confrontano con le possibilità molteplici della sperimentazione cromatica. A queste opere si aggiunge una selezione di dipinti della serie Landline (2014) con larghe fasce orizzontali di blu e grigi che paiono librarsi una sull'altra; esplorazioni del concetto di paesaggio e di storia in una continua ibridazione di astrazione ed esperienza.