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Organismi. Dall'Art Nouveau di Émile Gallé alla bioarchitettura. Ediz. illustrata
Questo volume, curato da Carolyn Christov-Bakargiev e Virginia Bertone, accompagna la mostra Organismi: un'esposizione d'arte, architettura, design, fotografia e cibo che mette in relazione l'Art Nouveau di Émile Gallé e la contemporaneità. Propone una nuova visione dei legami tra le prospettive organicistiche che si affermano a cavallo del Novecento e le visioni biocentriche di oggi. Accanto a superbi vasi, mobili, lettere, scritti di botanica e altri rari documenti di Gallé, artista e creatore visionario, sono pubblicati i progetti per i padiglioni della Prima Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902 realizzati dall'architetto Liberty Raimondo D'Aronco, insieme ai disegni scientifici del sistema neurologico di Santiago Ramón y Cajal, medico e artista scopritore del neurone. L'artista Pierre Huyghe è presente con scritti e immagini delle sue opere, veri e propri ecosistemi autopoietici, mentre del botanico Patrick Blanc, inventore dei ""muri vegetali"""", sono riprodotti disegni progettuali dal 1986 a oggi. La visione dell'architettura ecologica e sostenibile di Mario Cucinella è rappresentata da scritti inediti e progetti. Rari documenti forniti da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, accompagnano le tesi di questo catalogo."" -
Giorgio Cattani. Ediz. italiana, inglese e tedesca
Questo volume, nato con l'obiettivo di raccogliere il ricco e complesso percorso artistico di Giorgio Cattani, non può prescindere, anzi deve prendere avvio, dalla stretta relazione tra la natura umana e quella artistica; esiste nel suo caso un particolare processo di contaminazione comportamentale in cui la quotidianità si arricchisce delle fasi e delle forme del pensiero e dell'azione raggiungendo un'unità dialettica nel singolo manufatto artistico. -
Le chiavi nascoste della musica. CO2
Tre anni di sperimentazione in quattro carceri con il metodo usato nel progetto CO2 confermano che l'ascolto consapevole della Musica strumentale registrata consente ai detenuti di rimettere in moto un sentire atrofizzato da anni di detenzione, offrendo un bagaglio emotivo di positività da spendere in carcere o fuori. Succede attraverso speciali audioteche e un software che permettono ai detenuti di arrivare alla Musica dopo aver preventivamente stabilito lo stato d'animo in cui desiderano immergersi, lasciando poi che essa faccia la sua parte per portarceli. Sugli straordinari risultati della sperimentazione il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Pavia e CPM Music Institute di Milano hanno organizzato un convegno che porta il titolo di questo libro. In queste pagine Mussida descrive il progetto nelle sue finalità, modalità e presupposti artistico-scientifici. Tre anni di lavoro con un centinaio di detenuti nelle carceri di Opera, Monza, Rebibbia femminile e Secondigliano, assistiti settimanalmente da musicisti. Percorsi di ascolto personalizzati; l'ascolto di migliaia di brani di sola Musica strumentale, da assimilare e valutare in modo esplicito anche emotivamente. Brani suggeriti da musicisti e amanti della Musica secondo uno schema messo a punto da un'équipe di psicologi e sociologi su indicazione di Mussida, che da trent'anni si occupa di osservare e codificare alcuni effetti prodotti dagli intervalli musicali sugli stati d'animo individuali. -
La potenza della bellezza. Viaggio nel padiglione Italia a Expo Milano 2015
"Rappresentare l'Italia all'Expo 2015 non era un compito facile, perché in qualità di Paese ospitante il nostro Padiglione era il cuore della visitor experience degli oltre ventuno milioni di persone che hanno affollato il sito e occupava un quinto dell'intero spazio espositivo. Una sfida che siamo riusciti a vincere coinvolgendo gli attori pubblici e privati, le regioni, i territori, le camere di commercio, le aziende e le associazioni, il mondo della ricerca e quello della scuola, fino ai migliori creativi e talenti italiani che ho voluto al mio fianco. Il Padiglione Italia è riuscito così a valorizzare i nostri territori in un mix di tradizione e innovazione, di passato e futuro ed è riuscito a far 'assaggiare' le nostre bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche invogliando i visitatori a girare il Belpaese. Il risultato di questo enorme lavoro preparatorio, come testimonia questo volume, è stato eccezionale: il Palazzo Italia, impreziosito da alcune particolari opere d'arte scelte in funzione del concept; la mostra dell'Identità Italiana, con le affascinanti sale degli specchi; l'Albero della Vita, con i suoi spettacoli di suoni e luci e le sue radici nei territori italiani; la metafora del Grand Tour che univa gli spazi del Cardo - hanno raccolto gli elogi di milioni di visitatori e gli entusiastici complimenti di sessantadue capi di Stato e di Governo. Un'eredità di cui fa parte anche questo bellissimo catalogo che, grazie a una serie di immagini meravigliose, permetterà a chi non c'è stato di conoscere la """"grande bellezza"""" del Padiglione Italia, e a chi c'è stato di rivivere un'esperienza indimenticabile."""" (Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 S.p.A e Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia)" -
Caravaggio. Ediz. a colori
"Caravaggio, violento, assassino e geniale protagonista di una vita tormentata spesa tra il lusso e la raffinatissima cultura dei palazzi romani del principio del Seicento e la feccia della strada, tra sgherri e prostitute. Questa è la nota leggenda della vita di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio dal luogo da cui proveniva, creata ad arte dai biografi a cui però il materiale non ebbe mai a mancare. Ma oggi, sfrondata da qualsiasi intento di parte e grazie alla ricchezza di scoperte e di studi sul pittore, resta la vicenda di una personalità fedele a principi che effettivamente contrastavano non tanto con la morale comune, quanto con l'indirizzo culturale delle istituzioni del tempo. Malgrado questo, fin dagli esordi trovò potenti estimatori che ne promossero le idee, prima che la pittura. Il cardinale Francesco Maria Del Monte, Vincenzo Giustiniani, i fratelli Mattei erano tutti parte di una congerie nella quale andavano sviluppandosi le stesse speculazioni per le quali l'Inquisizione perseguiterà l'altra grande personalità del tempo, l'altro padre della modernità, Galileo Galilei, anch'egli un protetto di Del Monte, altra faccia della stessa medaglia."""" (dal saggio di Francesca Marini) Presentazione di Renato Guttuso." -
Emilio Vedova. De America. Ediz. a colori
"È proprio dopo l'America... che certi pensieri mi incalzano nel profondo. Dopo l'America dove ho visto portato fino alle estreme conseguenze questo nostro mondo occidentale; dove ho visto fino ai suoi paradossi questa civiltà che è partita dall'Europa... Si parla tanto di questa pittura americana, ma dove la mettiamo la diaspora europea? Perché dovremmo essere noi i debitori? Ormai è tempo di dirlo: se gli europei hanno preso qualcosa dagli americani, è qualcosa che loro avevano già preso dall'Europa."""" Presentazione di Alfredo Bianchini." -
A perdita d'occhio. Visibilità e invisibilità nell'arte contemporanea
Lo sguardo come disciplina artistica e poeticarnrnUn modo di vedere, un vedere doppio… Una serie di appunti sulle questioni sollevate dal problema della “visione” attraverso le opere di un nucleo di artisti contemporanei. Un saggio che diventa indagine linguistica imprescindibile da quella visiva, essendo suo tema costante lo “sguardo”, il “guardare”. Parole e opere che interagiscono spingendo il lettore a farsi obbligatoriamente anche “osservatore”. rnSpesso, quanto accomuna questi autori – Fabio Mauri, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Oscar Muñoz, Claudio Parmiggiani, On Kawara tra gli altri – è apparentemente un pretesto, uno strumento, un segnale. In realtà, a renderli vicini è una potente onnipotenza: far vedere quello che non c’è, far vedere un presagio, una memoria, un amore, un tempo, un disagio, tutte “cose” che non si vedono e tuttavia si sentono, si percepiscono, coinvolgono, inquietano, attraggono. rnrnCon un’introduzione di Franco “Bifo” Berardi e un testo di Filippo Timi. -
Lying in between. Hellas 2016
I paesi che si affacciano sul Mediterraneo si trovano oggi ad affrontare un'emergenza senza precedenti, rappresentata da migliaia di profughi in fuga dal Medio Oriente e dall'Africa. I loro approdi, un tempo mete turistiche per eccellenza, sono diventati oggi l'emblema del divario esistente fra il mondo occidentale, intento a preservare se stesso, e un mondo altro, affacciato all'Europa e lacerato da guerre civili e di religione. Fondazione Fotografia Modena ha sempre sostenuto che un uso responsabile delle immagini può innescare riflessioni profonde sulla contemporaneità, mettere in discussione certezze e risvegliare le coscienze. Forte di questa convinzione, ha inviato a Idomeni - al confine fra Grecia e Macedonia - e sulle isole elleniche di Lesbos, Chios, Samos, Leros e Kos sette fotografi italiani: Antonio Biasiucci, Antonio Fortugno, Angelo Iannone, Filippo Luini, Francesco Mammarella, Simone Mizzotti e Francesco Radino. Caratterizzati da sensibilità e stili differenti, alcuni hanno optato per una narrazione diretta, altri hanno adottato uno stile maggiormente evocativo, altri ancora si sono orientati verso una rappresentazione concettuale. Un'installazione video a tre canali, realizzata da Fondazione Fotografia, affianca le loro opere e completa il racconto dell'esperienza. Come i profughi lasciati nel limbo dell'attesa, così i fotografi si sono trovati ""nel mezzo"""", in between, travolti dagli sguardi e dalle parole di chi è costretto a sostare nei campi d'accoglienza per periodi illimitati, in un'atmosfera logorante."" -
Non sparate sul pianista. Viaggio nel cinema western
Illustrazioni originali di Giulio PeranzonirnrnL’epica storia del selvaggio West raccontata da uno dei più conosciuti musicisti jazz italiani. Attraverso gli occhi di un bambino degli anni ’50, un ragazzo degli anni ’60, un uomo degli anni ’70 si rivive l’epopea del “cinema per eccellenza”.rnrnIl cinema western è diventato sinonimo di cowboy, indiani, banditi, sceriffi, losers, desperados. Ma attraverso la sua etica, che esalta i valori della giustizia, dell’amicizia e del coraggio ha influenzato generazioni di spettatori che idealmente hanno cavalcato con John Wayne, difeso i poveri con “i magnifici sette”, lottato per salvare un amico come ne Il mucchio selvaggio perché “se si comincia insieme, si finisce insieme”… tra le avventure di un’esistenza dedicata non solo alla musica ma anche alla solidarietà e a viaggi avventurosi come i suoi eroi, Gaetano Liguori racconta la storia di una passione che ha accompagnato e ispirato tutta la sua vita. -
Verso la realizzazione delle microcittà di Roma
Verso la realizzazione delle microcittà di Roma è una riflessione sulla struttura urbana di Roma, tesa a rimettere in discussione l’attuale modello centro-periferia.rnrnRiconoscere l’importanza demografica delle periferie e l’esistenza delle microcittà è una riforma di politica urbana fondamentale per trasformare gli attuali frammenti periferici, di cui si compone la città contemporanea di Roma, in centri urbani potenzialmente autonomi e in comunità in grado di decidere il loro futuro, rompendo la ghettizzazione e la tendenza della città a creare esclusioni e cul-de-sac.rnRiformare gli attuali Municipi, dotando ciascuna microcittà di una progressiva autonomia di gestione urbana, è un antidoto ai fondamentalismi e alla rabbia sociale, dettati da un senso di esclusione dalle scelte.rnIl modello proposto per la città contemporanea di Roma, per le nove città del Grande Raccordo Anulare, è un programma urbano in grado di assorbire i movimenti socio-politici in atto, di rimescolare gerarchie sociali e territoriali che diventano sempre più dure, di consentire una migrazione concettuale da una dimensione di marginalità a una di nuova centralità. -
Franca Ghitti. Ediz. italiana e inglese
La monografia presenta una selezione di oltre sessanta sculture realizzate dall‘artista dal 1964 al 2011La scultura di Franca Ghitti insegna la ricerca di alfabeti che non si trovano nei libri, il valore dei materiali di scarto, il significato del gesto anonimo e disadorno, la diversità delle forme che sembrano uguali. Insegna che le mani sanno quello che la mente non capisce, mentre il linguaggio dei segni custodisce qualcosa che le parole non registrano.rnQuello di Franca Ghitti è un mondo complesso, un crogiolo di esperienze occidentali e primitive, di arte e architettura, di ripetizione e differenza. La sua scultura è sempre un disegno di mappe, una collezione di segni: non cerca il volume, il modellato, la massa, ma la superficie, la tavola, la pagina. rnFranca Ghitti era nata nel 1932 a Erbanno, in Valle Camonica. La “Valle”, come lei l’ha sempre chiamata, per questa artista non è solo il luogo di nascita e di formazione, ma anche una terra d’elezione che diventa il cuore della sua geografia mentale. La Valle Camonica, infatti, con i suoi segni e le sue tradizioni, la sua storia e la sua preistoria, i suoi utensili e il suo artigianato, è sempre rimasta uno dei motivi di ispirazione fondamentali della scultura di questa artista, suggerendole una nozione di tempo non limitata al presente, e insieme offrendole un vocabolario di linee e di forme e insegnandole il linguaggio dell’essenzialità e della concretezza. -
Antonio Calderara. Ediz. italiana e inglese
"Vorrei dipingere il niente, quel niente che è il tutto, il silenzio, la luce, lo spazio. la geometria ridotta alla pura essenza del numero, quella geometria che più che la forma, esprime il valore del rapporto tra la forma e lo spazio che la determina."""" Un omaggio all'opera di un grande maestro della pittura aniconica." -
Carlo Ponzini. Architetture 2005-2015. Ediz. bilingue
L'opera dei Maestri del passato si caratterizzava per la capacità di registrare fenomeni urbani contemporanei attraverso la visione critica, che l'architetto deve necessariamente possedere, quando si pone di fronte al corpo storico della Città. Oggi non può esistere un solo ideale confronto con la storia: la realtà, e questa è una visione che Carlo Ponzini ha sempre presente nella sua composizione, impone di indagare, di registrare anche le laceranti compromissioni delle logiche insediative contemporanee, inventando nuovi paesaggi e introducendo il concetto di responsabilità. Carlo Ponzini ha rintracciato il filo della continuità con una scuola di cultura specifica come quella Milanese in un duplice spirito: archeologico, come conoscenza e confronto con il contesto storico, e artistico, come ricomposizione e reinterpretazione della storia dell'architettura e della storia dell'arte. Sono vari i livelli metodologici tramite i quali opera Ponzini: la costruzione di edifici residenziali, di villaggi e quartieri destinati ad abitazione familiare rappresenta l'attività di maggiore impegno del suo progetto architettonico. A questa si aggiungono lavori in cui la connessione tra il fiume, la città di Piacenza e i dintorni agricoli lascia emergere l'innamoramento, la relazione profonda con il territorio e con il luogo destinato a tali interventi. Qui l'architetto si pone in un'attenta posizione di osservazione e ascolto, per entrare in contatto con l'essenza di quel limitato frammento di terra sul quale è chiamato a intervenire. -
I tesori della Fondazione Gianmaria Buccellati. Ediz. a colori
Il volume presenta un secolo di arte orafa della maison attraverso i gioielli della Fondazione Gianmaria Buccellati: capolavori di oreficeria e di argenteria disegnati da Mario e Gianmaria Buccellati, due tra i nomi più significativi del panorama orafo mondiale, eredi della illustre tradizione italiana. La collezione della Fondazione è costituita da una varietà ineguagliabile di gioielli unici, oggetti ornamentali e disegni preparatori originali a firma di Mario e Gianmaria Buccellati, che esprimono l'incredibile abilità nell'applicare le tecniche orafe antiche e la profonda conoscenza delle diverse espressioni artistiche da cui trarre ispirazione. La Fondazione presenta un secolo di produzione creativa di alta oreficeria e rappresenta un esempio straordinario di cultura d'impresa che ha portato la capacità artigiana del XX secolo a misurarsi con gli antichi maestri rinascimentali. Il libro comprende i saggi di Riccardo Gennaioli (Gianmaria Buccellati ""gioielliere immaginifico""""; Mario Buccellati """"orafo eccellentissimo""""), Rodolfo Bargelli (Disegni straordinari), Pier Luigi Sacco (Rinascimento perduto, Rinascimento ritrovato: la lezione di metodo di Gianmaria Buccellati), Chiara Tinonin (Una vita per la bellezza, la vita di Gianmaria Buccellati), Larry French (La bellezza dell'imperfezione), oltre al catalogo e regesto delle opere."" -
Storie d'amore
Quindici grandi amori della storia, del mito e della fantasia sono qui raccontati da alcuni tra i più importanti nomi della letteratura italiana del Novecento. rnrnTesti di Antonio Baldini, Giorgio Bassani, Maria Bellonci, rnMassimo Bontempelli, Giuseppe Dessì, Piero Gadda Conti, rnAdriano Grande, Francesco Jovine, Elsa Morante, Guglielmo Petroni, Alberto Spaini, Cesare Spellanzon, Bonaventura Tecchi, rnPietro Paolo Trompeo, Diego Valeri.rnrnrnrnrnrnStorie drammatiche o a lieto fine, passioni ricambiate o contrastate, come gli intrighi ferraresi di Ludovico Ariosto e Alessandra Benucci narrati da Giorgio Bassani; il rapporto di Catullo e Lesbia raccontato da Elsa Morante; il mito di Ero e Leandro nelle parole di Massimo Bontempelli, e ancora Maria Bellonci su Julie de Lespinasse e Jacques de Guibert… I grandi protagonisti e le eroine della storia e della letteratura, da George Sand a Stendhal, a Napoleone, a Cavour, e la poesia sublime, tragica o idilliaca delle loro passioni più celebri. -
Attorno a Caravaggio. Una questione di attribuzione. Terzo dialogo
"Attorno a Caravaggio"""" propone una serie di comparazioni tra dipinti, alcuni di identico soggetto, mai visti assieme e vuol essere anche un laboratorio e un'occasione di scambio e ricerca su Caravaggio, artista che continua a porre questioni cruciali agli storici dell'arte arrivando ad appassionare allo stesso tempo il grande pubblico. Si tratta quindi di un confronto con finalità scientifiche e conoscitive, attraverso cui s'intende sottoporre all'attenzione di visitatori e studiosi alcuni problemi di attribuzione relativi alle opere esposte per l'occasione. Il volume propone un confronto tra la Cena in Emmaus di Brera e cinque dipinti con attribuzioni a Caravaggio variamente accolte, contestate o assegnate ad altri pittori suoi contemporanei. Il confronto provocatorio tra questi dipinti è il terzo di una serie di dialoghi pittorici in programma alla Pinacoteca di Brera, che condurranno al riallestimento di tutte le trentotto sale del museo entro il 2018. Il naturalismo radicale di Caravaggio univa all'osservazione degli aspetti fisici un uso del chiaroscuro drammatico, quasi teatrale, caratterizzato dal passaggio dalla luce all'ombra. I temi religiosi di Caravaggio erano spesso tratti dai canoni della Controriforma cattolica, in particolare le sue versioni della storia di Giuditta e Oloferne, che narra la decapitazione del generale assiro tratta dal Libro di Giuditta, non accolta nella Bibbia ebraica e ritenuta apocrifa dai protestanti. Il modo migliore per verificare un'attribuzione è disporre i dipinti fianco a fianco, in un dialogo che offre un'opportunità rara, eccezionale sia per gli storici dell'arte sia per il pubblico. Un museo, ormai, non si assume alcuna responsabilità in merito alle attribuzioni fornite dai prestatori, siano essi pubblici o privati, ma serve come un laboratorio pubblico. La Giuditta di Tolosa è attribuita dal proprietario a Caravaggio, mentre la copia è assegnata a Louis Finson. Un Finson firmato è dunque affiancato da una copia dell'originale perduto. La via per giungere alla certezza di un'attribuzione è complessa e piena di dibattiti tra esperti già molto prima che un'opera entri nel museo; e anche allora, una nuova ricerca può modificare un'attribuzione. Caravaggio è un artista che ha fatto discutere i suoi contemporanei e fa discutere ancora oggi." -
SAI 70 1945-2015. Una storia, un ricordo, un progetto
Lo Sci Accademico Italiano taglia nel 2015 il prestigioso traguardo dei settant'anni di attività. Un traguardo importante, che testimonia il valore del sodalizio nel panorama degli sport invernali italiani. Grazie a una visione illuminata, capace di compenetrare la dimensione agonistica con quella didattica, lo Sci Accademico Italiano opera in sei differenti città (Bolzano, Milano, Napoli, Roma, Trieste e Vicenza), dando voce al movimento universitario, facendo crescere i giovani grazie alla capacità di fare squadra, selezionando un team Nazionale che è la migliore espressione del talento e contribuisce alla costruzione dei campioni del futuro. Fondato nel 1945, da Giuliano Babini, olimpionico e campione Italiano, il SAI ha come principale attività lo sci agonistico universitario e cittadino a livello nazionale e internazionale. Per primo in Italia, grazie a Ada Marchelli e Rolly Marchi, ha avviato lo sci giovanile, creando le Squadre ""Giovani e Cuccioli"""". I migliori atleti e atlete del SAI formano la Squadra Nazionale dello Sci Accademico Italiano. Essi hanno, nel corso degli anni, portato vittorie e prestigio allo sci italiano, con partecipazione e affermazioni a Olimpiadi, Universiadi, Campionati Italiani Assoluti, Universitari e Cittadini, e nel Circuito Internazionale per sciatori universitari e cittadini. Progetto editoriale di Paolo Agliardi, Nanni Ceschi e Beba Schranz, questo volume racconta una storia che sintetizza passione, coraggio e capacità. Settanta anni di tradizione raccontati attraverso protagonisti indimenticabili e pagine indelebili di sci e di vita, ispirate ai valori che rappresentano l'irrinunciabile punto di riferimento dello sport."" -
Max Coppeta. Piogge sintetiche. Ediz. italiana e inglese
Fortemente legato a un gusto di stampo cinetico dove l'attuale lascia il posto al fattuale, Max Coppeta (Sarno, 1980) disegna un'atmosfera visiva che assume la luce come ingrediente totalizzante, come collante privilegiato tra l'opera e il contesto che la ospita, tra la fissità dell'oggetto e il movimento prodotto dall'inevitabile mormorio del getto luminoso. Questo volume raccoglie il lavoro di un decennio che vede l'artista impegnato in un progetto plurivoco dove spazio, tempo, attese, situazioni concave e convesse mirano a far esplodere l'opera nell'ambiente e invitano lo spettatore a muovere l'inanimato, a trovare l'angolazione privilegiata di plastiche vitree e acquose che evocano luoghi, ambienti, stati d'animo. -
Francesco Ghittoni tra Fattori e Morandi. Ediz. a colori
Ripercorrere per la seconda volta le piste di Ferdinando Arisi mi lusinga e insieme mi inquieta. Era accaduto dodici anni fa con Gaspare Landi, primo pittore neoclassico italiano, sempre piacentino, sempre in Palazzo Galli. Arisi aveva l'età di mio padre, e questo potrebbe far pensare che il mio gusto è datato, come qualcuno crede, nella mia refrattaria disponibilità a talune espressioni del contemporaneo che anche Arisi avrebbe guardato con o petto e circospezione. Ma questa volta siamo nell'ambito del gusto di suo nonno, come indicano i tempi della vita e dell'opera di Francesco Ghittoni, il più dimenticato dei pittori della sua generazione. Arisi ha con Ghittoni un rapporto affettivo, quasi una parentela. 00 è un critico che studia un artista, e ci tiene a ricordarlo: ""Ghittoni, che non amava i critici, spero vorrà tener conto, dall'Aldilà, delle mie 'intenzioni' come io ho tenuto conto delle sue"""". Siamo nel 1983. Arisi insegue Ghittoni dal 1965. Prepara l'utile catalogo per la mostra della galleria Il Gotico di Piacenza."" -
Wael Shawky. Ediz. a colori
Fra gli artisti contemporanei più affermati del mondo arabo, Wael Shawky (Alessandria d'Egitto, 1971) indaga la storia, le sue interpretazioni e il modo in cui il passato influenza il presente. Questo catalogo è dedicato alla sua ricerca sulla storia delle Crociate raccontatata dal punto di vista degli arabi, tema per il quale l'artista ha creato ambienti,.film, sculture e disegni. Le opere di Shawky gettano una nuova luce sulle radici di alcune delle gravi crisi culturali e sociopolitiche odierne. Realizzato in occasione della mostra personale al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, questo catalogo include un nuovo progetto d'artista sviluppato nella forma di disegni in dialogo con il saggio di Heinrich von Kleist ""Sul teatro di marionette"""" (1810), nuovi contributi critici di Carolyn Christov-Bakargiev, Laura U. Marks e una conversazione di Marcella Beccaria con l'artista. Oltre a materiali d'archivio relativi alla produzione filmica del ciclo """"Cabaret Crusades"""" di Shawky, per la prima volta il catalogo presenta una cronologia scientifica delle mostre e relative opere ad oggi realizzate dall'artista.""