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Natale Addamiano. Una pittura che racconta la luce. Ediz. italiana e inglese
Lo sguardo coglie l'anima di questo sentire, coglie il canto romantico di chi, dipingendo un paesaggio, incontra la bellezza del sentimento. Addamiano accalora la sua presenza nelle proprie tele, raccolte per cicli in cui si ripetono medesime inquadrature, le cui piccole variazioni non sono in grado di evidenziare differenze, perché la loro missione è di cogliere, nella variante di una stessa identità, tutta la sua partecipazione viva e di fissarla senza il rivolo disperdente del dettaglio minuto. Al centro di ogni inquadratura resta tutto se stesso, proteso nello sforzo di guidarci verso quell'ineffabile altra verità che si cela in un altrove irraggiungibile. Addamiano ""c'è"""" come animo poetico e come testimone oculare, """"c'è"""" come memoria e come presenza effettiva, sebbene invisibile nel confine del quadro. Catalogo della mostra (Roma, 29 marzo-2 maggio 2018)."" -
Gianfranco Pardi. Autoarchitettura. Ediz. italiana e inglese
Dopo le prime prove all’insegna di una figurazione dalle tonalità neometafisiche, Gianfranco Pardi (Milano, 1933-2012) imposta una ricerca sullo spazio e sulla progettualità costruttiva dando vita a opere di grande rigore formale, che integrano disegno, pittura e scultura. Nel 1967 inizia il rapporto di collaborazione con lo Studio Marconi, e negli anni seguenti si dedica allo sviluppo di opere rigorosamente geometriche. Nella seconda metà degli anni Ottanta la conquista dell’equilibrio formale si arricchisce di una nuova tensione e le sue composizioni acquistano una dimensione più lirica. Nel corso della sua carriera realizza numerose sculture per spazi pubblici e privati tra cui Danza, a Milano, in Piazza Amendola (2006). -
Palazzo Citterio verso la grande Brera
Acquistato dallo Stato nel 1972, Palazzo Citterio fu pensato da subito come indispensabile aggiunta per fare della Pinacoteca di Brera un museo moderno, dotato di servizi adeguati, con spazi per le opere del Novecento che si contava di acquisire da collezionisti milanesi. La storia del suo recupero è stata alquanto complessa, fatta di incertezze, opposizioni, cause legali, imprevisti tecnici, difficoltà finanziarie. Questo volume, ideale seguito del precedente, ne racconta l’ultimo atto che chiude, finalmente, il “caso Palazzo Citterio”. Il difficile percorso per consegnare il Palazzo alla collettività, il progetto, il cantiere, la lunga stagione di restauri dagli anni Settanta a oggi vengono documentati attraverso le molte fotografie, i contributi di Carla Di Francesco (Ed ecco, finalmente, Palazzo Citterio!), Caterina Bon Valsassina (Il caso Palazzo Citterio: ultimo atto), Alberto Artioli (Programmi, progetti, interventi: un difficile percorso per consegnare il Palazzo alla collettività), Amerigo Restucci (Il progetto, il cantiere), Giovanni Carbonara (Una lunga stagione di restauri), Antonella Ranaldi (Sotto il segno di Ermes. Il buon fine di un travaglio), la sezione Dopo i lavori illustrata dalle fotografie di Maurizio Montagna e la Cronologia di Annamaria Terafina. -
Artisti in galera. Opere di Tom Porta
Da Chet Baker a Roman Polansky, da Vasco Rossi a Mia Martini: i più noti casi giudiziari vissuti da 25 grandi artisti del mondo della musica, dello spettacolo e del cinema.rn rn“Questo libro è solo un’esplorazione. Non intende assolvere né condannare nessuno. Documenta solo fatti realmente accaduti a tanti artisti che sono divenuti testimoni e protagonisti della cultura di intere generazioni. Non sono biografie di artisti comunemente definiti ‘maledetti’, sono solo persone che hanno scelto di percorrere strade diverse, percorsi estremi e pieni di insidie per sentirsi ‘disperatamente’ più vivi e dare un senso alle loro esistenze, molto spesso bruciate in un lampo”.rnrnIl lato oscuro dello star system è sempre stato ignorato, nascosto, persino censurato. “Più stelle che in cielo” era il motto della Metro-Goldwyn-Mayer ma molte di quelle stelle sono cadute, precipitate in abissi esistenziali, crimini e scandali che le hanno condotte in un mondo senza luce: il carcere!rnIl viaggio nel buio ha coinvolto anche tantissimi artisti della musica, dal jazz al rock fino all’hip hop e alle frange più estreme del death metal. Per molti di loro l’esperienza carceraria è stata persino formativa, per altri devastante, come nel caso di Phil Spector che se pur gravemente malato, è destinato a morire in prigione. rnArtisti in galera è un percorso nel “braccio” della musica e nel “braccio del cinema”, epoche e esperienze diverse, di artisti diversi, ma in qualche modo collegati tra loro: vite percorse su un filo di lana, molte volte in opposizione allo stesso sistema che li ha eletti a icone per intere generazioni. rnI fatti, i dati e le testimonianze raccolte sono il risultato di lunghe ricerche iconografiche dell’autore, Roberto Manfredi, appassionato biografo e autore televisivo. -
Mimmo Totaro. Fiber art. Ediz. italiana e inglese
L'arte contemporanea è una chiave di lettura del presente. Un sentire sensibile di un artista che traduce riflessioni, turbamenti, concetti e paradigmi scegliendo linguaggi metaforici e simbolici. Molto spesso l'incisività espressiva difficilmente è comprensibile nell'immediatezza, ma con Mimmo Totaro non è così. La cifra che lo identifica è riconducibile a un processo di con l'ingiunzione fra spazio reale e spazio immaginario. L'approccio, meditativo e ritmico, si traduce in una gestualità concentrata e definitiva. -
Mario Soldati e gli italiani che cambiano (1957-1979). Raccontare, riflettere, divulgare
A sessant'anni da Viaggio nella Valle del Po, il primo reportage enogastronomico, la figura di Mario Soldati scrittore, giornalista, regista ma soprattutto osservatore e narratore dell'Italia del dopoguerra.rnrnAl centro del volume è il Soldati osservatore e narratore dell’Italia in cammino rapido verso la società dei consumi e del benessere, finora criticamente ancora poco indagato. Novelle, reportage, inchieste TV e diari-zibaldone vengono riletti da critici letterarie geografi, antropologi, storici dell’arte e della gastronomia, per restituire lo slancio asistematico con cui ci ha rivolto – in una pluralità di forme e linguaggi differenti – il suo invito rnvivace ad attivare l’attenzione e intensificare la sensibilità.rnA sessant’anni dal reportage Viaggio nella valle del Po, Soldati ci offre un modello attualissimo di azione culturale diretta ben oltre gli specialismi: il patrimonio di storie, immagini e pensieri che i suoi lavori ci hanno lasciato, così come la sua sintesi felicemente anticipatrice di un sapere della terra dei cibi e dei vini riescono ancora a parlare a un pubblico insolitamente ampio e vario. -
Ercole e il suo mito. Catalogo della mostra (Venaria Reale, 13 settembre 2018-10 marzo 2019). Ediz. illustrata
La figura di Ercole illustrata attraverso una raccolta di straordinari dipinti, sculture e oggetti d’arte dall’antichità classica a oggi.rnrnQuello di Eracle (l’Ercole latino) è uno dei più antichi e popolari miti greci – epici racconti millenari che hanno conservato intatta la loro forza – e affonda le sue radici nel periodo miceneo. Ma la figura di Ercole ha ispirato anche importanti artisti rinascimentali e barocchi, come Michelangelo, Dürer, Luca Cranach il Vecchio, Tintoretto, Rubens, Van Dyck e Tiepolo. Frammenti modesti e piuttosto bizzarri delle gesta dell’eroe sono sopravvissuti fino ai giorni nostri sotto forma di cartoni animati, cartelloni pubblicitari e nei cosiddetti film peplum.rnDedicato a un tema assai impegnativo, Ercole e il suo mito illustra la figura dell’eroe mitologico greco, attraverso un’articolata selezione di opere, tra ritrovamenti archeologici, gioielli, oggetti d’arte applicata, dipinti e sculture creati nell’arco di oltre due millenni e mezzo, dall’antichità classica al XX secolo.rnErcole e il suo mito è pubblicato in occasione della mostra alla Venaria Reale che coincide con il restauro completo di una statua barocca di Ercole, che un tempo adornava una monumentale fontana nei giardini del palazzo della residenza reale dei Savoia e che ora è nuovamente collocata nella sua posizione originaria. Suddiviso in dieci sezioni (Le origini del mito; Ercole nell’età classica; Ercole nel medioevo; Minima mirabilia; Arti decorative; Ercole nella modernità; L’Ercole di Gregorio De Ferrari; Ercole nei giardini; Ercole nell’architettura; Ercole nel cinema), il volume comprende importanti contributi basati sull’analisi di un’ampia tradizione di fonti archeologiche, storiche e storico-artistiche. -
Marco Lodola, Giovanna Fra. Tempus-time. Ediz. italiana e inglese
Unione tra passato e contemporaneo, Tempus-time è un voluto riferimento al trait d'union che Marco Lodola e Giovanna Fra, grazie alle loro opere, creano fra il tempus, la dimensione temporale legata all'antichità, al classico, alla storica sede espositiva e il time, sintesi del mondo contemporaneo. Le monumentali sculture luminose di Marco Lodola rappresentano alcuni dei suoi soggetti tipici, uomini e donne, ballerini, danzatrici, animali, figure reali e immaginari che partecipano ad una festa di corte, almeno in senso metaforico. La luce che questi lavori emanano genera dinamismo, vitalità potenza, qualità che vengono trasmesse anche all'ambiente circostante. Le tele di Giovanna Fra sono caratterizzate da un forte cromatismo e incarnano quell'arte contemporanea in cui la contaminazione di tecniche e la sperimentazione sono elementi imprescindibili. -
Un sogno per tutti. Il Parenti e i Bagni misteriosi. Ediz. illustrata
Con i Bagni Misteriosi infatti non è stata restituita alla città solo una piscina, ma un intero quartiere di quindicimila metri quadri - compreso fra le vie Pier Lombardo, Botta e Vasari - nella sua unità originale. Gestita dalla Fondazione Pierlombardo (che ha in gestione anche l'attiguo teatro Franco Parenti) è un'opera collettiva che ha saputo unire istituzioni pubbliche e private, cittadini e imprese per ricomporre i pezzi di un luogo storico, smembrato e ferito. Un luogo unico. Un tuffo negli anni Trenta tra iniziative teatrali e bagni in piscina. -
Sergio Vacchi. Mondi paralleli. Ediz. italiana e inglese
Tra gli anni cinquanta e sessanta Sergio Vacchi (1925-2016) è stato uno degli artisti italiani più noti. Le prime prove mature sono del 1948; in brevissimo tempo il pittore diventa una figura eminente dell'Informale, sostenuto da critici del calibro di Francesco Arcangeli e di Enrico Crispolti, per poi trovare una particolare e autonoma ""via alla figurazione"""" di cui sono testimonianza i suoi cicli pittorici dedicati a grandi eventi simbolici o a personaggi della storia altrettanto significativi. Artista prolifico, dal gusto narrativo che si potrebbe definire """"cinematografico"""", l'artista si è poi progressivamente e volontariamente isolato dalla scena, continuando furiosamente a materializzare sulle grandi tele le proprie ossessioni, a metà tra il gotico e il fantastico. In questo volume antologico, il curatore Marco Meneguzzo suggerisce una lettura del suo lavoro non più legata solo alla storia dei successi italiani, quanto aperta a una situazione internazionale in cui la sua pittura costituisce un singolare e soprattutto attuale """"caso-studio""""."" -
Artisti per Frescobaldi. Castelgiocondo. Francesco Arena, Claudia Comte, Sonia Kacem. Ediz. a colori
Artisti per Frescobaldi è un premio di arte contemporanea legato alla tradizione di mecenatismo e di promozione delle arti della famiglia Frescobaldi, produttrice di vino in Toscana da 700 anni. La quarta edizione del premio vede coinvolti due artiste svizzere, Sonia Kacem e Claudia Comte, e un artista italiano, Francesco Arena. I tre artisti hanno realizzato le loro opere ispirandosi alla tenuta di CastelGiocondo, a Montalcino. Una giuria internazionale, composta da Elena Filipovic, Hans Ulrich Obrist e Andrea Viliani, è stata chiamata ad assegnare il premio offerto dalla famiglia Frescobaldi. La mostra e la premiazione si terranno alla Galleria d'Arte Moderna di Milano nell'ottobre 2018; in seguito le opere verranno allestite nella tenuta di CastelGiocondo, insieme a quelle delle edizioni precedenti. -
Ducati corse 2018. Official yearbook. Ediz. italiana e inglese
Il volume ufficiale Ducati Corse della stagione sportiva 2018 I momenti più entusiasmanti della stagione sportiva 2018 verranno illustrati attraverso le immagini dei più grandi fotografi del settore raccolte nelle pagine di questo elegante volume da collezione, che rispecchia il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Ogni Ducatista sarà felice di rivivere i momenti più esaltanti di questa avvincente stagione sportiva. -
I macchiaioli. Una rivoluzione en plein air. Ediz. a colori
Nella seconda metà dell'Ottocento Firenze è una delle capitali culturali più attive in Europa, vero e proprio punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia. Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Caffè Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere dal vero, secondo nuovi criteri di rappresentazione della realtà: sono Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Cristiano Banti, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega... i futuri ""macchiaioli"""". Sull'esempio della scuola di Barbizon, i pittori macchiaioli escono a dipingere en plein air, trasformando radicalmente l'idea di pittura di paesaggio e anticipando, per molti aspetti, le ricerche degli impressionisti francesi. Ma la loro azione di rinnovamento dell'arte italiana si estende anche ad altri generi pittorici: loro campi di sperimentazione sono il soggetto storico e quello tratto dalla vita quotidiana. In pieno Risorgimento, in un periodo straordinario per la storia italiana, i macchiaioli sovvertono le consuetudini artistiche, accendendo una rivoluzione che si rivelerà fondamentale per la nascita della pittura moderna."" -
Haegue Yang. Anthology 2006-2018. Tightrope walking and its wordless shadow. Ediz. italiana e inglese
L'ampio orizzonte di Haegue Yang (nata a Seoul nel 1971) si snoda in libertà tra indagine sociale e storia, vissuto personale e memoria collettiva, generando immagini ed esperienze dall'enorme forza evocativa in cui oggetti, figure e luoghi s'intrecciano inestricabilmente. L'artista impiega una vasta gamma di mezzi espressivi, dal collage al saggio video, alla scultura performativa e alla grande installazione, in una sperimentazione continua in cui oggetti e materiali danno vita a forme, emozioni e narrazioni inaspettate. ""Haegue Yang. Anthology 2006-2018. Tightrope Walking and Its Wordless Shadow"""" è un'antologia completa e riccamente illustrata che raccoglie quindici importanti saggi e conversazioni sull'opera di Yang, percorrendone i temi ricorrenti - astrazione e geometria, movimento e performatività, piegare e dispiegare - e restituendo la complessità del loro essere entità interconnesse. Pubblicata in occasione della prima mostra personale dell'artista in Italia - organizzata da Fondazione Furla e dalla Triennale di Milano nel 2018 - l'antologia è introdotta da una sezione iconografica dedicata alla mostra, mentre i testi sono corredati da una ricca documentazione fotografica delle opere più significative che hanno segnato tappe fondamentali nella produzione di Yang a partire dal 2000. Il volume raccoglie conversazioni e testi di rinomati scrittori, storici dell'arte e curatori internazionali, come Lars Bang Larsen, Ute Meta Bauer, Nicolas Bourriaud, Binna Choi, Doryun Chong, T.J. Demos, Yilmaz Dziewior, Patricia Falguières, Eungie Joo, Tom McDonough, Bruna Roccasalva, Bart van der Heide e Anne M. Wagner."" -
Jan Henderikse. Mint. Ediz. italiana e inglese
L'artista olandese Jan Henderikse è una figura cardine nell'arte del XX secolo: dagli anni cinquanta, il suo lavoro si è sviluppato oltre le tradizionali nozioni di pittura e scultura, per ridefinire le coordinate dell'immaginario artistico. In primo luogo, neutralizzando la superficie nel monocromo; poi, dal 1959, impiegando materiali e tecniche non convenzionali in composizioni ""all over"""" che connotano il suo linguaggio. Henderikse cerca oggetti usati quotidianamente (come cassette da frutta vuote, bottiglie, tappi di sughero, targhe automobilistiche, monete, banconote, parti di giocattoli, fotografie trovate e altro), che percepisce carichi di contenuti e interessi umani ed emotivi, e li combina in assemblaggi e accumulazioni seriali, sequenze e installazioni multimediali, per mostrare il potere immediato del loro significato."" -
Leonardo da Vinci. Prime idee per l'Ultima cena. Disegni dalle Collezioni Reali inglesi. Ediz. illustrata
Leonardo da Vinci. Prime idee per l’Ultima Cena racconta il percorso creativo che condusse Leonardo da Vinci a realizzare un capolavoro del Rinascimento, l’Ultima Cena nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie. rnrnPubblicato a corredo della mostra milanese (di piccole dimensioni, ma di straordinaria qualità) allestita proprio davanti all’opera nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, il volume presenta dieci straordinari disegni preparatori che consentono un confronto immediato tra le fasi progettuali dell’Ultima Cena di Leonardo e l’opera finita.rnLe straordinarie qualità compositive, chiaroscurali e tonali dell’opera si possono leggere in filigrana grazie ai fogli eccezionalmente esposti, in apertura del cinquecentenario della morte di Leonardo, all’interno del Cenacolo, vis-à-vis con il dipinto. rnI disegni provengono dal Royal Collection Trust di Windsor e quindi dalle collezioni di Sua Maestà Elisabetta II; sette sono senz’altro di mano di Leonardo, due – tradizionalmente riferiti a Cesare da Sesto – sono qui assegnati al Maestro toscano, mentre uno è attribuito a Francesco Melzi.rnL’analisi del percorso creativo di Leonardo e di questo straordinario nucleo grafico è affidata ai testi di Stefano L’Occaso, Pietro C. Marani, Valentina Ferrari, Michela Palazzo, Chiara Rostagno, Valentina Cane e Giulia Coco. -
Eros Bonamini. Ediz. italiana e inglese
Una monografia completa e aggiornata dedicata all'opera di Eros Bonamini (1942-2012). Eros Bonamini è stato un protagonista nel panorama dell'arte del XX secolo; fin dai suoi esordi, agli inizi degli anni Settanta, nella ricerca di Eros Bonamini si palesavano consapevolezza e coerenza, unite in una ricerca continuativa ed in costante tensione progettuale. Nel 1975, esponeva le sue Tabelle pittoriche nella veronese Galleria dello Scudo: opere inaugurali dell'intero suo percorso creativo, campi monocromi l'uno in successione all'altro, capaci di porre in discussione, fino all'ipotesi d'abbandono, le possibilità rappresentative del dipingere. Curata da Francesco Tedeschi, la monografia ripercorre la lunga carriera dell'artista dalle opere della serie dei Cementi, dei Nastri e degli Inchiostri realizzate fra il 1975 e il 1978 ai lavori degli anni 1980-1990 in cui la tela si impregna di colore, per contatto o iniezione, alle celebri Cronotopografie (letteralmente scritture di spazio e tempo): da quelle pittoriche (caratterizzate da una costante tendenza alla semplificazione) a quelle realizzate con i plexiglas, neutri o colorati, da quelle costruite con la furia dell'azione sui metalli specchianti (dove l'oggetto contundente è metronomo dell'azione reiterata e violenta) all'indagine sulle carte e sulle tele bruciate, sovrapposte le une sulle altre in composizioni che contemplano dittici di ampie dimensioni, verificando il confronto di linguaggio e di temporalità tra pitture, bruciature, addensamenti e rarefazioni nei perimetri del supporto. Introdotta dai contributi di Klaus Wolbert (Perì Physeos. Philosophia naturalis di Eros Bonamini tra osservazione sperimentale e riflessione filosofica) e Francesco Tedeschi (Tempo Numeri Spazi), la monografia presenta un'ampia sezione dedicata alle opere (a cura di Francesco Tedeschi) suddivisa in capitoli: Pittura (Monocroma); Stesure e Cronotopografie su cemento; Le ""Acque ossigenate"""" come processi oggettivi di temporalità; Cronotopografia come misurazione del Tempo individuale; Le varianti del """"Segno traccia"""";""""Vanitas"""" come consumazione del Tempo. Combustioni, incisioni, plexiglass e acciai. Seguono due dichiarazioni di poetica di Eros Bonamini, l'Antologia di testi critici, la biografia (a cura di Ilaria Bignotti) e gli apparati (a cura di Chiara Rigolli) comprendenti l'elenco delle mostre personali e collettive rilevanti per l'opera di Eros Bonamini e la bibliografia."" -
Hito Steyerl. The city of broken windows. Ediz. italiana
Artista visiva e film-maker, Hito Steyerl (Monaco di Baviera, 1966) è tra le figure più influenti del nostro tempo. Le sue opere sono riflessioni critiche sull'epoca digitale contemporanea e si concentrano sul ruolo pervasivo della tecnologia e della circolazione delle immagini nell'era della globalizzazione. Le sue installazioni, sconfinando dal cinema all'arte visiva, sono ambienti architettonici immersivi che indagano quanto la tecnologia e l'Intelligenza Artificiale plasmino oggi il reale e la sua esperienza. Questo catalogo accompagna la mostra The city of broken windows (La città delle finestre rotte, 2018) al Castello di Rivoli e contiene saggi inediti di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, curatori della mostra, e della storica dell'arte femminista Griselda Pollock. Per l'occasione sono pubblicati per la prima volta i testi dell'artista ""The city of broken windows"""" (""""La città delle finestre rotte"""", 2018) e """"The city of unbroken windows"""" (""""La città delle finestre non rotte"""", 2018) nonché la traduzione italiana dell'importante saggio """"In defense of the poor image"""" (""""In difesa dell'immagine povera"""", 2009). Riccamente corredato da un'ampia sezione di immagini della mostra, il volume ospita una cronologia scientifica delle esposizioni, delle proiezioni e delle conferenze dell'artista accompagnata da un'antologia di saggi critici e interviste dal 1998 a oggi, con scritti di Anna Altman, Manuela Ammer, Julieta Aranda, Marius Babias, Camila Bechelany, Jochen Becker, Franco """"Bifo"""" Berardi, Fred Camper, Lauren Cornell, T.J. Demos, Thomas Elsaesser, Harun Farocki, Joào Fernandes, Alwin Franke, Lynn Hershman Leeson, Marvin Jordan, Ann Kaneko, Heinz Kersten, Adam Kleinman, Brian Kuan Wood, Pablo Lafuente, Gil Leung, Maria Lind, Sven Liitticken, Anja Osswald, Trevor Paglen, Laura Poitras, Bert Rebhandl, Isabella Reicher, David Riff, Daniel Rourke, Berta Sichel, Roberta Smith, Kerstin Stakemeier, Anton Vidokle e Reinhard W. Wolf. Catalogo della mostra (Rivoli, 1 novembre 2018-30 giugno 2019)."" -
«Senza un pazzo come me, immodestamente un poeta dell'organizzazione». 1919-1981
"Il suo congedo alla vita fu inaspettato. La morte lo colse all'età di sessantuno anni. Aveva vissuto tre, forse quattro vite; forse aveva ancora molto da dare, questo non si può dire; di certo, esce di scena come uno sconfitto sul breve periodo, ma come un vincente lungo tutto il secolo e oltre. Infatti, l'eleganza innata, la versatilità oratoria al pari della tracotante difesa delle sue idee e dell'ingombrante presenza per quarant'anni sulla scena culturale italiana, ne fanno uno dei protagonisti del XX secolo. Sta ora a noi cogliere gli aspetti più innovativi del suo discorso, che non si arresta a quelli esclusivamente teatrali, ma all'intera società, avendo lui vissuto alcuni degli sconvolgimenti più tragici ed entusiasmanti della nostra modernità."""" (Fabio Francione)" -
Maurice Marinot. Il vetro 1911-1934. Ediz. illustrata
Un omaggio al grande artista francese che ha posto le basi del vetro contemporaneo grazie alla sua personale sperimentazione su forma e tecnica. Pubblicato in occasione della mostra organizzata da ""Le stanze del vetro"""" in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Parigi, il volume indaga questa figura fondamentale per la storia del vetro moderno attraverso oltre 200 pezzi unici provenienti da prestigiosi musei e oltre cento disegni preparatori, tra schizzi e progetti per oggetti e per allestimenti. Protagonista di una rivoluzione, nella tecnica quanto nel gusto, infaticabile sperimentatore, Maurice Marinot (1882-1960) ha inventato formule di lavorazioni della materia emulate nei decenni a venire. Dopo una formazione parigina, la sua carriera prende avvio come pittore fauve, esponendo sovente col gruppo, ma è col vetro, al quale si avvicina quasi casualmente nel 1911, che trova la via della sua unicità. Già le sue prime prove presentano una forte unicità, poiché distanti da modelli precedenti e perché i motivi decorativi scelti dialogavano con eventuali anomalie della materia. Nel 1912 partecipa al Salon e dall'anno seguente inizia ad essere rappresentato dalla prestigiosa Galleria Hébrard (1913). Il rapporto col vetro diviene negli anni sempre più fisico e Marinot arriva a padroneggiare la tecnica e, a partire dal 1922-1923, soffia egli stesso creando pezzi unici dalle forme originali e dalle colorazioni raffinatissime. Passa da forme pulite dalle superficie lisce, che giocano con le bolle d'aria sospese nello spessore, a flaconi e vasi che incide con tagli profondi, o corrode con lunghi passaggi nell'acido. Anche quando mantiene il vetro trasparente, sottolineando la fluidità della massa lavorata a caldo, permane una forte sensualità tattile. Il volume documenta l'intera produzione del maestro vetraio, dalle prime realizzazioni a smalto ai vetri soffiati e modellati, e presenta i contributi di Pasquale Gagliardi, Olivier Gabet, Jean-Luc Olivié, Cristina Beltrami, Véronique Ayroles, Rossella Froissart, Jared Goss, Maurice Marinot.""