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Scenari. Rivista semestrale di filosofia contemporanea & nuovi media (2018). Vol. 9
Attraverso il commento dei fatti più significativi nell'ambito della politica, della cultura, dell'arte e dell'economia, la rivista Scenari, quadrimestrale di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni, vuole costituirsi come un potente laboratorio di idee e dibattito, fornendo ai lettori la possibilità di commentare gli articoli attraverso blog appositamente dedicati. -
A suon di parole. Il gioco del contraddittorio. Il format trentino del dibattito per l'innovazione della didattica
"A suon di parole. Il gioco del contradditorio"""" è la formula usata dagli autori per introdurre il dibattito nella scuola trentina dall'anno scolastico 2009-2010. Il modello di debate sviluppato ha la forma di un torneo tra classi che si sfidano attraverso l'argomentazione e la contro-argomentazione, in contraddittorio, e costituisce un fondamentale strumento di apprendimento di diverse conoscenze e abilità curricolari ed extracurricolari, nonché di educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva. L'intento di """"A suon di parole"""" è formativo piuttosto che competitivo e coinvolge intere classi, che utilizzano il dibattito nel loro percorso di formazione grazie alla forza maieutica dell'opposizione. Il format è stato realizzato a stretto contatto con i docenti e i dirigenti scolastici e si è diffuso anche oltre l'ambito della scuola perché si è rivelato adatto ad affrontare alcune tematiche poste dal territorio e dalla società civile. Le competizioni del torneo si svolgono sia in lingua italiana sia in altre lingue: rappresentano, pertanto, anche una valida metodologia per l'approfondimento in action della lingua madre e delle lingue seconde. Questo modello consente di approfondire nel curricolo il confronto dialettico in forma ludica e sorvegliata e di sviluppare abilità cognitive e non, di tipo relazionale e linguistico-comunicativo, diverse e integrate, che gli studenti imparano a gestire in modo autonomo e appropriato e con un alto grado di flessibilità. I saggi del libro presentano approfondimenti teorici e testimonianze didattiche elaborate e realizzate nella scuola trentina nel corso di questi anni di sperimentazione: strumenti di riflessione a cavallo tra risultati acquisiti e sfide formative per il futuro." -
Aforismi per vivere. Tutte le parole non dette si ricordano di noi
Con la sua quotidiana riflessione, durata praticamente tutta la sua esistenza, Emo ci ha lasciato in eredità quasi 400 quaderni in cui, salvo brevissime interruzioni, annotando i suoi pensieri, senza condividere in alcun modo questa sua opera con nessuno, ha costruito la sua ""struttura"""" filosofica. Ma non solo, assieme alla sua speculazione filosofica egli scrive i suoi pensieri sul mondo, sull'arte in tutte le sue forme, sulle religioni, sulla politica, sulla natura, sulla scienza. Postfazione di Massimo Donà."" -
Rivoluzionaria 2019-20. Agenda 16 mesi
Giunta alla sua quarta edizione, l'agenda Rivoluzionaria 2019-20 inaugura una nuova pagina della il tema della ribellione in un senso più ampio. Pur rimanendo fedele all'impostazione originaria, quest'anno il focus è sulle rivoluzioni nel campo dell'arte, dello sport, della letteratura, del cinema e del costume. Dal primo volo di un aereo a motore alla scoperta della penicillina, dal primo singolo dei Beatles alla legge Basaglia, dall'uscita del primo numero di Diabolik all'avvento delle televisioni private di Silvio Berlusconi, e molto altro ancora: i prossimi 16 mesi attraverseranno le vicende di donne e di uomini che non si sono accontentati di stare nel mucchio, ma che hanno osato immaginare (e sognare) un mondo diverso. -
Discorsi letterari e filosofici e altri scritti
Al centro dell'interesse teorico che ha ispirato questa ristampa è il Lomonaco philosophe negli anni dell'esilio pavese (1805-1810), la sua riflessione sui programmi dell'illuminismo meridionale ed europeo, sui rapporti tra natura e scienze dell'uomo, sapere storico e ragione, ""perfettibilità"""" e civiltà; nuovi scenari, quest'ultimi, utili a leggere le complicate trame della """"ragione"""" dell'istoria, le stesse su cui si erano misurati Filangieri e Pagano, Cuoco e Salfi. In questa prospettiva la cultura italiana di primo Ottocento, testimoniando le adesioni e le distanze da Vico, ha guardato al sensismo e all'idéologie per costruire una moderna science de l'homme in una dimensione antropologica positiva, capace di sostituire alle questioni della metafisica classica le indagini sulle azioni e il destino degli uomini."" -
Il coraggio di immaginare. Ritratti e percorsi di storie terapeutiche con il fotolinguaggio
Come recita il sottotitolo - ""Ritratti e percorsi di storie terapeutiche con il fotolinguaggio"""" - e come bene illustra lo psicoanalista Giuseppe Pellizzari nella prefazione al testo, si tratta qui di un viaggio in un mondo fatto di immagini e parole. Le immagini scelte (spesso casualmente o istintivamente) dai pazienti, sotto la guida della psicopedagogista, arteterapeuta e artista Mariapia Borgnini e di altri psicologi e psicoterapeuti, sono immagini che emozionano, liberano, producono spontaneamente il """"conversare"""" psicoanalitico. Sono immagini di grandi fotografi o immagini qualunque, fotocopiate e assemblate, e hanno la potenza di smuovere i ricordi, evocare e rappresentare paesaggi interiori. Come fossero piazze di una città sconosciuta, da cui si dipartono strade da percorrere insieme, producono percorsi terapeutici imprevedibili e sorprendenti."" -
Dalla formazione esperienziale al mondo del lavoro
Un'azione formativa basata sull'esperienza investe ogni aspetto del mondo del lavoro e potrebbe prevenire, in alcuni casi addirittura risolvere, non pochi problemi. La realtà lavorativa è un sistema complesso, determinato da un'acquisizione di esperienze riconducibili a diversi aspetti strettamente interrelati tra di loro e verso l'esterno. Nonostante le più sofisticate forme di pianificazioni messe a punto nell'epoca dei big data, i tratti costitutivi delle organizzazioni sono l'imprevedibilità e l'incertezza. L'organizzazione ""orologio"""", una macchina dagli elevati livelli di prevedibilità degli eventi, alla luce delle analisi portate avanti in questo lavoro, resta un obiettivo non realizzabile. L'organizzazione del lavoro non è soltanto un sistema di elementi interdipendenti, ma uno stato di flusso permanente. Gli stessi confini strutturali delle imprese sono difficilmente tracciabili, venendo a mancare la distinzione tra ciò che è interno ed esterno alla realtà produttiva. In questo registro di realtà, i processi formativi basati sull'esperienza possono dare risposte efficaci al nuovo sistema produttivo, sempre più sottoposto ai rapidi e imprevedibili cambiamenti, proponendo lo sviluppo di competenze polivalenti, dinamiche e funzionali, in grado di sapersi adeguare alle esigenze innovative dei vari settori del mondo del lavoro. Al di fuori di un'analisi strettamente strutturale-informale, il testo presenta al suo interno tre piani dialetticamente intrecciati: l'esecuzione del compito, l'insieme delle persone reciprocamente impegnate e coordinate tra loro e, non per ultimo, se stessi, cioè i protagonisti che nel e dal lavoro vengono coinvolti nella loro dimensione personale. Apprendere, comprendere, lavorare, cambiare sono aspetti simultanei dello stesso processo e appartengono alla persona."" -
Spazi del femminile. Nelle letterature e culture di lingua inglese fra Settecento e Ottocento
Cosa si intende per ""femminilità""""? Quali spazi e quali luoghi vi sono associati? Per quale ragione avvengono queste connessioni? Ma, soprattutto, spazi e luoghi possono contribuire a delimitare, restringere o allargare i confini dei concetti di genere/gender dei corpi? Passando in rassegna alcuni tra gli spazi e i luoghi più ricorrenti nella letteratura inglese tra Settecento e Ottocento - nei testi (canonici e non) scritti da uomini e soprattutto da donne, più o meno famose - possiamo forse seguire le tracce di questi mutamenti. Case, boudoir, salotti, focolari, postriboli, prigioni, tribunali, scuole, librerie, manicomi e soffitte, ma anche luoghi all'aperto, en plein air, fino a raggiungere le nuvole, possono diventare """"maniglie teoriche"""" o puntelli ideologici cui afferrarsi per delineare questo percorso letterario e culturale nella costruzione del concetto di """"femminile"""": un costrutto culturale mutevole, complesso, fluido, determinante dal punto di vista sociale ed economico, che va a interagire con le categorie - altrettanto significative - di classe, ruolo sociale e sessuale, istruzione/educazione e potere."" -
Interscambi. Filosofia, letteratura, pittura
Il libro si occupa dei margini della filosofia, cioè dei punti in cui talvolta essa sconfina dal proprio territorio, o all'opposto subisce invasioni da parte di ""non addetti ai lavori"""". A essere chiamati in causa sono, più specificamente, i rapporti che la filosofia instaura con letteratura e pittura. Si tratta di mostrare, attraverso esempi significativi, come i pensatori dell'ultimo secolo si siano relazionati alle opere di letterati e artisti visivi, o come questi abbiano manifestato interesse per filosofi antichi e recenti. Così, nella prima parte del volume, viene preso in esame il modo in cui Bataille ha reinterpretato Descartes, Char è divenuto amico di Heidegger, Deleuze e Derrida hanno scritto rispettivamente su Beckett e Celan, mentre Lacoue-Labarthe e Nancy hanno riletto i romantici tedeschi. Nella seconda parte, la trattazione verte su Lyotard alle prese con Duchamp, Deleuze commentatore di Cézanne e Bacon, Foucault interprete di Magritte, Derrida di Van Gogh e Nancy di Hantaï. Una fitta serie di interscambi, dunque, che hanno contribuito non poco ad approfondire e rinnovare il nostro modo di intendere sia la filosofia che le arti."" -
Esistenze rammendate. Strategie di sopravvienza, strategie di vita
Il libro cerca di dimostrare due tesi in particolare. La prima consiste nell'attualizzazione di due concetti apparentati, il ""rammendo"""" freudiano e il """"sinthomo"""" lacaniano, con cui i due psicoanalisti hanno identificato una possibilità di salvezza per le persone che hanno """"perso il filo"""" della propria esistenza. Una vita, per restare tale, deve mantenere annodati i tre fili dell'immaginario, del simbolico e del reale. Quando uno di essi si spezza, si scivola nella psicosi a meno che non si riesca a effettuare un """"rammendo"""" che preservi dalla patologia, dal farnetico, dalla fuoruscita dall'ordine del linguaggio. Rammendi del genere sono stati operati da tre grandi scrittori i quali, privati di un intercessore paterno che li immettesse nel circuito della Legge, hanno compensato tale mancanza con le loro creazioni letterarie: James Joyce, a cui Lacan ha dedicato il Seminario XXIII del 1975/76; Gustave Flaubert, su cui Jean-Paul Sartre ha incentrato le milleduecento pagine della sua opera pressoché testamentaria """"L'idiota della famiglia""""; Marcel Proust, che condivise un destino analogo. La seconda prende le mosse dai quattro discorsi di Lacan (del padrone, dell'isterica, dell'università e dell'analista) che costituiscono la trama e l'ordito di ogni vita e che oggi sono stati scalzati dal """"quinto discorso"""" che è stato qui chiamato """"del vampiro e delle vittime volontarie""""."" -
Smarrimento e scrittura
Il libro si apre con tre brevi capitoli, che riprendono alcune tematiche costanti del pensiero dell'autore: le radici della cultura nella vita dei soggetti, la comprensione delle cose nella loro complessità, l'ascolto, una scrittura che si confronti con la violenza, ma non per ciò dimentichi il suo essere non indebolimento, ma incremento di vita. A questo va annesso anche il capitolo su Franz Kafka, che permette di riflettere, tra l'altro, sul ""nuovo"""" come categoria estetica. Raccolti sotto il titolo """"Totalitarismi e scritture"""" sono i capitoli dedicati a Vasilij Grossman, Ludwig Englert, Imre Kertész, che sono stati costretti a misurarsi col negativo del secolo scorso, e col terrore che lo ha percorso. Con ciò si collega idealmente il capitolo finale del libro, """"Salonicco"""". Fungono da intermezzo due brevi capitoli dedicati a incontri occasionali, nella fattispecie musicali, non lontani tuttavia da temi di fondo del libro. Non scissa dalle precedenti è la parte concernente rappresentanti della cultura milanese quali Dino Formaggio, Fulvio Papi, Guido D. Neri, Emilio Renzi; e Alfredo Civita, in dialogo con Eugenio Borgna."" -
Il museo della filosofia. Le prime stanze. Catalogo della mostra (Milano, 5-22 novembre 2019)
Dal 5 al 22 novembre 2019 l'Università degli Studi di Milano ospita una mostra in cui la filosofia e i suoi problemi si mettono in scena in forme ludiche e interattive. Come ogni catalogo, anche questo volume intende documentare gli oggetti e i temi proposti al visitatore. Ma ha anche un obiettivo più ambizioso: immaginare e progettare gli spazi di quel Museo della filosofia che, ne siamo certi, nascerà qui a Milano, a partire dall'esperienza di questa mostra. -
Esperimenti mentali in filosofia
Spesso i filosofi paiono pensare di poter trarre conclusioni radicali sulla base di una semplice discussione di scenari immaginari, scenari che a volte sembrerebbero tratti da un racconto di fantascienza. Questo stile argomentativo lascia molti studenti (e anche alcuni filosofi di professione) perplessi: come può il semplice riflettere su di uno scenario immaginario permetterci di trarre conclusioni su come stanno le cose nella realtà? Questo volume cerca di giustificare l'uso di esperimenti mentali in filosofia, concentrandosi su due casi studio, entrambi tratti dalla letteratura sull'identità personale: la trasformazione di un essere umano in un'entità sintetica, e la divisione di una persona in due individui distinti. -
Il principio speranza. Vol. 1: Sogni ad occhi aperti.
"Il principio speranza"""" costituisce una delle imprese filosofiche più ambiziose di sempre. Il viaggio di Bloch nel """"continente speranza"""" e nella dimensione utopica del pensiero in tutte le sue manifestazioni appare, ai nostri occhi, meravigliosamente inattuale e, al contempo, ancora ricco di suggestioni per il futuro. Realizzato in oltre vent'anni, il capolavoro di Bloch non intende infatti negare la realtà, ma si oppone con fermezza alla passiva accettazione di una realtà """"già data"""" e immutabile, fondando la sua ontologia sulle potenzialità dell'essere e sull'apertura al cambiamento. """"L'importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera aver successo invece che fallire."""" Questa edizione presenta l'opera in tre volumi divisibili. Introduzione di Remo Bodei." -
Naturofanie plastiche. Ediz. illustrata
Lo Studio Museo Francesco Messina, attraverso le ricerche di tre artisti appartenenti a generazioni diverse, indaga con il ciclo ""Naturofanie"""" le possibili declinazioni del rapporto arte-natura nella scultura, all'interno del solco tracciato dallo scultore siciliano cui la ex-chiesa oggi è dedicata. Il tema del ciclo è stato stimolato, alla direzione del complesso espositivo, in collaborazione con la curatrice Sarah Boglino, dalla realizzazione della scultura monumentale Radicamenti di Leonardo Nava, presente sulla facciata dell'edificio settecentesco. I tre punti di vista proposti da Valerio Righini, Alessandra Serra e Vincenzo Balena realizzano un contrappunto ideale all'opera di Nava, tracciando nuovi sentieri di esplorazione del rapporto tra creatività artistica e mondo della natura, in piena sintonia con il filo conduttore che attraversa la programmazione culturale cittadina nell'anno di Leonardo."" -
Rifiuto, altrove, utopia. Una fenomenologia estetica del riconoscimento nell'opera di Paul Ricoeur
L'opera di Paul Ricoeur ""Percorsi del riconoscimento"""" rappresenta un'efficace rilettura del suo più che cinquantennale itinerario di pensiero alla luce del concetto di riconoscimento, centrale nella filosofia politica più recente. Ricoeur ci conduce a ripensare il soggetto a partire da una meditazione sulla ricca polisemia del termine riconoscimento. Non è la stessa cosa riconoscere un diritto, una diversità, una persona amata. Né è la stessa cosa riconoscere a valle di una lotta contro il misconoscimento o riconoscere nel senso di essere riconoscente. Rifiuto, altrove, utopia ha l'ambizione di gestire questa grande varietà di significati attraverso figure filosofiche (appunto, il rifiuto, l'altrove e l'utopia) che raramente sono associate alla trattazione del riconoscimento. Anche se il libro prende le mosse dall'opera ricoeuriana, la fenomenologia estetica del riconoscimento che qui viene tratteggiata va intesa come un itinerario nuovo, al confine tra ermeneutica, antropologia culturale, storia dell'utopia."" -
Macropolitica. I nodi della politica globale
Nell'età della globalizzazione, gli Stati e le organizzazioni politiche si trovano ad affrontare sfide inedite, come per esempio quella del riscaldamento globale, di fronte alle quali le risorse teoriche del pensiero politico moderno si rivelano inadeguate. È necessaria perciò una nuova riflessione, che sia capace di confrontarsi con le domande pressanti che le contraddizioni del mondo contemporaneo pongono alla filosofia politica. Per esempio: abbiamo diritto di opporre barriere alla libera circolazione delle persone in un mondo che è sempre più unificato per quanto riguarda gli assetti economici, tecnologici e comunicativi? Quali giustificazioni ci sono per il fatto che l'esser nato in una parte del mondo piuttosto che in un'altra condanni alcuni (gli sfortunati per nascita) a vivere in ambienti assolutamente più disagiati e precari? A questi e ad altri interrogativi tentano di dare una risposta i testi raccolti in questo volume. -
Il futuro di ieri. Dall'utopia alla realtà
Dalle prospettive utopistiche della Nuova Atlantide di Bacone alla pianificazione delle città e delle campagne future (A.E. Morgan e P. Singer), considerando anche le deviazioni autoritarie (G. Orwell), l'autore si riferisce alla realtà del mondo attuale con i contributi di A. Mattelart, uno dei massimi esponenti della scienza della comunicazione, e di N. Klein, editorialista, autrice di ""NO Logo"""" e di """"Shock Politics"""". Il percorso termina con le conclusioni dell'autore, che propone, in particolare, di ascoltare le generazioni dei millennials e dei post millennials con le loro visioni e prospettive sul futuro."" -
L' ipotesi generativa. Una nuova dinamica del tempo
L'ipotesi generativa propone una nuova prospettiva teorica in ambito fisico-cosmologico. Il nucleo speculativo è costituito da una riflessione critica sui concetti di spazio, tempo, materia, energia, entropia e informazione, nell'ottica di una sintesi originale tra fisica e metafisica e di un confronto di vasta portata con le investigazioni sulla realtà fenomenica concepite in ambiti speculativi diversi. ""Nella nuova prospettiva non è lo spaziotempo che si accresce, ma l'energia che si rigenera, e il tempo è il lascito entropico del rinnovarsi del presente energetico"""". Si tratta di una visione decisamente alternativa, che invita a ridimensionare la portata concettuale dei modelli derivati dalla relatività generale e a riconoscere la necessità di una visione termodinamica, energetico-entropica, nella cui dialettica generativa-dissipativa consiste il ritmo della nuova dinamica del tempo. Postfazione di Luigi Cimmino."" -
Aristotele il filomita
Che cosa ha a che fare Aristotele con l'amore per il mito? Quel ""nulla"""" apparentemente obbligato con cui risponderemmo si frantuma contro il fatto che fu proprio lui a introdurre la figura del filomita nello stesso momento e luogo di nascita della filosofia (Metafisica); a descrivere filomiti in conversazione, come a banchetto (Etica Nicomachea); perfino a definire se stesso un filomita, tanto più tale in una situazione di isolamento e solitudine (Fr. 668 Rose). L'analisi dei tre luoghi filomitici procede con l'elaborazione della filosofia delle """"meraviglie"""" aristoteliche, con il nesso meraviglia-formazione dell'universale e il vertice """"tribeato"""" della somma meraviglia divina, per altro umanamente accessibile. Questa rarefazione teorica va a bilanciarsi con la ricognizione del luogo e del peso che, nel corpus aristotelico, occupano i miti e, con essi, il Grundmythos del Grande Anno, dell'Eterno Ritorno. La ricomparsa del filomita - le cui sopravvivenze post-aristoteliche compongono un'implicita antologia filomitica - facilita poi l'apprezzamento della componente """"aristotelico-filomitica"""" in autori aristotelicamente eccentrici - non aristotelisti e tanto meno aristotelizzanti - quali Kierkegaard e Pound.""