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Alberi. Testo francese a fronte
La questione ecologica oggi ha varcato i confini della coscienza individuale per ricoprire un ruolo da protagonista nell'agenda politica mondiale e sulle prime pagine dei giornali. Ma molto prima che diventasse una priorità condivisa e innescasse un dibattito ideologico, è giunto il fiuto, l'istinto del poeta. Grazie a un lessico e a un'iconografia di incredibile attualità, Jacques Prévert conia veri e propri slogan da stampare sui manifesti o da gridare nelle piazze; così incisivi e potenti che, come scrive Edoardo Albinati nella sua introduzione, non crederci sarebbe quasi ""segno di malafede, di cattiva coscienza""""."" -
Leggendo Turgenev
Pur di sfuggire alla modesta fattoria in cui è nata e cresciuta e coronare il sogno di vivere in città, spinta dall'illusione del benessere e dell'affrancamento sociale, l'ingenua Mary Louise accetta di sposare il poco attraente Elmer, più vecchio di lei e desideroso di trovare moglie solo per dare un erede all'attività di famiglia. Si trova dunque intrappolata in un matrimonio senza amore, tormentata per giunta dalle cognate nubili che non le perdonano di aver turbato la loro esistenza rigida e abitudinaria, tesa a conservare un'apparenza di rispettabilità, e si rintana in un mondo tutto suo, al confine tra realtà e immaginazione, in compagnia del cugino invalido Robert. Tra i due nasce un amore romantico, mai consumato e per questo più intenso, a cui Mary Louise consacrerà la vita, trovando finalmente le parole per esprimere i propri sentimenti nei romanzi russi che Robert le legge in un cimitero di campagna abbandonato. Ma nell'ambiente chiuso e conformista che la circonda basta un minimo scarto dalla norma per veder segnato il proprio destino. -
Un matrimonio all'aperto
Gran trambusto in Tlokweng Road. Mentre la signorina Grace Makutsi corona finalmente il sogno di crearsi una famiglia con il fidanzato gentiluomo Phuti Radiphuti, il giovane apprendista meccanico alla Speedy Motors del signor JLB Matekoni cerca di sfuggire a ogni costo a un incubo, l'inattesa paternità di due gemelli. E così, Precious Ramotswe, titolare della Ladies' Detective Agency N.1, è costretta a dividersi tra le ansie crescenti della sua assistente, le delicate manovre per persuadere il giovane impiegato del marito a farsi carico delle proprie responsabilità e un nuovo caso, che coinvolge un ricco proprietario terriero, un giovanissimo pastore reticente e alcune mucche indisciplinate. Tra una tazza di tè rosso e l'altra, la più celebre e amata detective del Botswana si prepara a sciogliere, con la consueta saggezza e l'ormai leggendaria capacità di ascolto, un nuovo rompicapo, in cui torneranno utili, ancora una volta, gli imprescindibili consigli dei ""Principi dell'indagine privata"""" di Clovis Andersen. Intanto, per le strade di Gaborone, è misteriosamente apparso il fantasma del mai abbastanza compianto furgoncino bianco della signora Ramotswe."" -
Staminalia
Commissioni che finanziano i propri membri, bioeticisti che sognano la ""morale unica"""", politiche della ricerca dettate dal Vaticano. Staminalia racconta la storia di come un dibattito filosofico, morale e scientifico male impostato abbia finito per determinare a valanga scelte sbagliate, irrazionali, dannose. Questo accade in Italia, ma il libro è anche un resoconto appassionato e puntuale di un intero ambito cruciale ed entusiasmante della ricerca, da cui è lecito aspettarsi la rivoluzione medica del XXI secolo e che proprio per questo ha scatenato ovunque rivalità e lotte di potere basate su false contrapposizioni: come quella tra la ricerca sulle staminali embrionali, considerata inutile oltre che immorale da Bush e dal Vaticano, e le staminali adulte, cellule """"etiche"""" che farebbero """"miracoli"""". Peccato che il miracolismo in medicina si riveli sempre crudele verso i pazienti, che speranzosi si fanno curare prima che la ricerca abbia fatto i passi necessari. Così in nome della """"sacralità dell'embrione"""", fondata su tesi filosofiche fragilissime, si sono moltiplicate le sofferenze umane nel mondo e ci si è inventati persino una """"via italiana per la ricerca sulle staminali"""" (che avrebbe caratteristiche di superiore eticità perché concentrata solo sulle staminali adulte e non su quelle embrionali derivate dalla blastocisti, da alcuni considerata persona). Un caso esemplare di come non si deve, e non si può, condurre la ricerca scientifica in un paese moderno."" -
La confessione di Memory
In un Paese come lo Zimbabwe, segnato dalla superstizione, sembra che per Memory non ci sia possibilità di salvezza. Cresciuta in una famiglia povera nei sobborghi di Harare, Memory fin da bambina è emarginata dai compagni e tenuta a distanza dalla sua stessa madre, perché è ""nera ma non nera, bianca ma non bianca"""", affetta da un'anomalia - la condizione di albina - che molti considerano una maledizione. A nove anni la sua vita cambia completamente, quando senza spiegazioni i genitori la affidano a Lloyd Hendricks un uomo colto ed eccentrico, discendente di una ricca famiglia di coloni inglesi. Memory cresce sotto la sua tutela e scopre così un mondo che le era precluso: l'agiatezza, ma soprattutto i libri e lo studio. Per quell'uomo Memory dovrebbe provare solo riconoscenza: perché allora si trova rinchiusa nel braccio della morte, accusata di averlo ucciso, e non manifesta alcun rimorso? Come sono andate le cose in realtà? Resta una sola speranza per lei, un ultimo appello: dietro suggerimento del suo avvocato, la ragazza inizia ad annotare i suoi ricordi, cercando di districarsi tra gli incubi dell'inconscio e gli inganni della memoria, tessendo pagina dopo pagina una storia di colpe taciute, di affetti negati e di ossessioni. E dalla voce forte, serena, a tratti sferzante della protagonista, emerge il ritratto folgorante di un'Africa in bilico tra arretratezza e modernità, di un'umanità in lotta per sconfiggere le miserie dell'anima."" -
La vendetta
Rocco trascina la sua misera esistenza sotto i ponti lungo l'Arno. Un'esistenza fatta di vino a poco prezzo, miseria e cartoni nei quali avvolgersi quando scende la sera, per difendersi da un freddo che è prima di tutto dentro di lui. C'è stato un tempo, prima della seconda guerra mondiale, in cui Rocco è stato un ragazzo felice, con un lavoro, un amico fidato, Rodolfo, e una donna amatissima, Anita. Ma poi tutto è crollato: Rodolfo con l'inganno gli ha portato via Anita, che è finita a fare la prostituta a Torino, dove ha trovato una morte orribile. E la guerra ha spazzato via tutto. Ma adesso Rodolfo è tornato, e per Rocco è il momento di ottenere vendetta. -
Semiotica, pub e altri piaceri
Mentre Edimburgo si gode gli ultimi preziosi giorni di sole estivo e migliaia di turisti invadono le sue strade per il Fringe, Alexander McCall Smith torna a seguire le avventure degli inquilini del 44 di Scotland Street. Tra una seduta dallo psicanalista, il corso di italiano e un'ora di yoga, il piccolo e talentuoso Bertie sogna di andarsene di casa per giocare a rugby e guardare i treni alla stazione, ma si ritrova alla scuola steineriana con la solita salopette color fragola; sua madre Irene scopre suo malgrado di nascondere una rabbiosa anima conservatrice dietro la facciata politicamente corretta, mentre grazie a un corso di autostima il padre Stuart trova il coraggio di far valere le ragioni dei maschi di famiglia e trascina il figlio in un'avventurosa partita a carte con un gangster di Glasgow. Intanto, al piano superiore, Pat trascorre il secondo anno sabbatico all'inseguimento del vero amore e viene invitata a un improbabile raduno nudista; il suo vanitoso compagno d'appartamento Bruce, dopo aver perso lavoro e fidanzata, si reinventa mercante di vini e, sull'altro lato del pianerottolo, Domenica, saggia ed estroversa antropologa, rivendica a gran voce il diritto di osservare il mondo che la circonda e di esprimere la propria opinione su quello che vede. -
I valori democratici. La politica spirituale di Gandhi attraverso le parole del suo discepolo
Vinoba Bhave (1895 1982) fu il diretto discepolo e prosecutore del pensiero e dell'azione del Maestro Mahatma Gandhi; Vinoba è noto a livello mondiale perché fu il fondatore del movimento rivoluzionario nonviolento Bhoodan. Percorrendo tutta l'India a piedi per più di tredici anni, Vinoba raccolse milioni di acri in dono per i ""senza terra"""" e migliaia di villaggi si strutturarono secondo le regole d'oro della convivenza comunitaria. Durante questo apostolato verso i poveri espose il suo messaggio che attualizza il pensiero del Maestro Gandhi per rapportarlo ai problemi del dopo indipendenza indiana. Questi discorsi sono ora stati trascritti e tradotti nel volume qui presentato, dove Vinoba propone mezzi nonviolenti e di elevato contenuto spirituale per la soluzione dei problemi della società. Anche di quella italiana, nell'intento dei curatori, per avviare un dibattito serio e costruttivo sulla riforma del """"fare politica"""" nel nostro Paese, secondo gli ideali della nonviolenza.Prefazione di Arun Gandhi; riflessioni critiche di Valeria Andò, Federico Fioretto, Piero P. Giorgi, Nanni Salio."" -
Gaetano, il fagiano. Un «bullo» nel torrente
«In un suggestivo palcoscenico, ricco anche di storia, si svolge la vicenda di Gaetano, il superbo e vanesio fagiano, che, invidioso della notorietà dell'Anatra Rosalba (divenuta famosa per aver lasciato il Torrente con i suoi piccoli per esplorare la città) vuole emularne le gesta. Mentre Rosalba era mossa dal desiderio di conoscere l'ambiente degli umani, Gaetano decide di conquistare un pezzo di città per dimostrare che lui, oltre ad essere il più bello, è anche il migliore tra tutti. Ma l'esperienza della sua sortita, finita in modo ben poco dignitoso, lo renderà meno vanaglorioso e gli farà apprezzare l'amicizia degli altri. Comprendere le ragioni degli altri, superare le barriere della diversità non è impresa facile anche tra gli umani, ma certo risulta ancor più difficile, ad esempio, osservando una gazza capire nel profondo il suo comportamento e rendersi conto di che cosa si cela dietro il suo sguardo intelligente. Eppure, per quel poco che sappiamo, un mondo ricco di emozioni ci circonda: le diverse specie di quelle che chiamiamo in modo spesso spregiativo ""bestie"""" hanno un comportamento complesso, sorprendentemente ricco e non raramente simile al nostro. Tuttavia concediamo al nostro gatto, che ci esprime il suo affetto per noi in modo tanto delizioso, sentimenti umani, mentre si è restii ad avere lo stesso atteggiamento per la maggior parte delle specie non umane.» (Dalla postfazione di Vittorio Parisi)."" -
La battaglia di Canne
Questo libro tenta di esaminare ""la realtà di Canne"""" affrontata dai singoli soldati che vi parteciparono, senza perdere di vista """"il quadro generale"""" della battaglia nel suo complesso. Comincia, di conseguenza, a prendere in esame la battaglia sulla base dei criteri convenzionali come il significato strategico, la grande tattica, la topografia e le forze in campo. Fatto questo, compie una digressione per studiare gli eserciti contrapposti, quello romano e quello cartaginese, compito complicato ma necessario, allo scopo di comprendere come essi si batterono a Can ne e perché lo fecero. Grazie ad un quadro ragionevolmente completo delle forze contrapposte, diventa possibile mettere a fuoco in modo specifico l'azione stessa, prima studiando la parte svolta dai comandanti contrapposti, allo scopo di capire fino a che punto ed in quale modo essi abbiano influenzato l'esito dello scontro. Dopo di che, il """"modello Keegan"""" de """"Il volto della battaglia"""", può venire usato per analizzare la battaglia, nel tentativo di individuare l'esperienza dei singoli combattenti a Canne."" -
Krasnov l'atamano. Storia di un cosacco dal Don al Friuli
Petr Nicolaevic Krasnov è noto come romanziere e scrittore ed è altrettanto conosciuto come un generale strenuo oppositore della rivoluzione bolscevica. È l'atamano che i tedeschi misero a capo dell'organismo che governava le truppe collaborazioniste cosacche: giunse in Italia nei primi mesi del 1945 e alla fine del conflitto seguì la ritirata del contingente cosacco, percorso che terminerà con la sua consegna all'Armata Rossa. Pochi mesi dopo, Krasnov sarà condannato dal regime sovietico e giustiziato. Con una dettagliata ricostruzione della sua figura, l'autore ricompone i tasselli della carriera di Krasnov, dal servizio nell'esercito imperiale russo in missioni diplomatiche e come corrispondente di guerra alle sue azioni nel corso della Prima guerra mondiale. Fa luce sul periodo della rivoluzione russa e della reggenza dello stato del Don in veste di atamano: Krasnov infatti dal 1918 al 1919 fu investito dei massimi poteri militari e politici per condurre la lotta contro-rivoluzionaria nel Sud della Russia. -
Meglio non essere un soldato romano!
La vita dei legionari dell'impero romano. Età di lettura: da 8 anni. -
La Grande Guerra sul fronte dell'Isonzo
La guerra italiana fu considerata dagli alleati anglofrancesi come un momento della più complessa vicenda strategica in atto sul ""théatre italo-serbe"""". Per l'Italia e gli italiani quella fu invece la """"nostra guerra"""" e le connessioni balcaniche di quel conflitto si ridussero ai territori pattuiti a Londra e negati a Versailles. Si credette di aver portato il R. Esercito a liberare le terre irredente e ci si trovò a combattere una guerra di posizione nelle due principali aree multietniche del nostro Paese; sul fronte dell'Isonzo ciò significò che le undici spallate vennero effettuate all'interno di un territorio dove esisteva una minoranza slava mentre si combatteva contro un esercito composto per il 42°/o da slavi. La logica della contrapposizione etnica, sottovalutata dalle FF. AA. italiane divenne invece centrale nella pianificazione e nella pratica di combattimento dell'esercito I. R."" -
L' esercito belga nella prima guerra mondiale. 1914-18
Nell'agosto del 1914, mentre l'Europa era sull'orlo della guerra, la Germania inviò un ultimatum al neutrale Belgio informandolo che ne avrebbe varcato i confini e intimando al governo del re Alberto I di non opporre resistenza. Questa piccola nazione, con il suo ridotto e antiquato esercito, scelse invece di combattere. Le speranze risultarono vane e il Paese fu presto invaso, ma la sua valorosa resistenza fornì alla Francia e alla Gran Bretagna il tempo sufficiente per mobilitare le forze. In seguito l'esercito belga, dopo essere stato ricostruito, mantenne il controllo del settore più a nord delle Fiandre sul fronte occidentale. E combatté sia contro l'offensiva tedesca di primavera sia nella successiva e vittoriosa controffensiva alleata. -
Storia del mondo in 100 armi
"Storia del mondo in 100 armi"""" illustra le vicende che hanno portato all'adozione delle armi più rivoluzionarie, quelle che sono state in grado di cambiare il modo di condurre una guerra e di portare a stravolgimenti d'importanza mondiali, sino all'epoca odierna. Dal gladio dell'antica Roma al fucile d'assalto russo AK47, tutte queste armi vengono descritte con testi essenziali e illustrate tramite numerose fotografie in bianco e nero e a colori, completate da schede tecniche. Realizzato con la collaborazione di numerosi storici ed esperti, questo volume traccia la storia e le caratteristiche dell'arma, ma anche chi l'ha ideata, utilizzata, modificata, dove e in quale contesto, spiegando in modo preciso con linguaggio divulgativo quale sia stato lo sviluppo della tecnologia militare nel corso dei secoli." -
Guerrieri cartaginesi. 264-146 a. C.
Diversi erano gli eserciti di Cartagine, fatti da uomini differenti per etnia, specializzazione militare e motivazioni. Mentre alcuni erano cittadini-soldati che combattevano per la loro patria, altri erano spietati mercenari la cui lealtà dipendeva da una paga puntuale. Con il procedere delle guerre puniche e l'apprezzamento dei meriti dei soldati professionisti, i mercenari divennero la spina dorsale dell'esercito cartaginese. Con il supporto di dettagliati riferimenti alle fonti storiche, questo libro prende in esame la vita del guerriero cartaginese, seguendo la sua esperienza dal reclutamento iniziale alla battaglia, e si concentra su ciò che mangiava, suo suo equipaggiamento e sulle sue tattiche di combattimento. -
Sicilia 1943. La prima operazione congiunta degli alleati
L'operazione Husky, nome in codice dello sbarco anglo-americano in Sicilia del luglio 1943, fu il terreno di prova per tutte le successive operazioni anfibie degli Alleati, da Salerno ad Anzio per finire con la Normandia. L'obiettivo strategico di Husky era spingere l'Italia fuori dal conflitto, una missione che fu portata a termine con successo dimostrando nello stesso tempo la crescente capacità i britannici e statunitensi di condurre operazioni interforze molto complesse che comprendevano sia azioni anfibie sia l'intervento di truppe aviotrasportate. L'invasione dell'isola non rappresentò soltanto un punto di svolta nelle sviluppo di nuove tattiche, ma fu anche un importante banco di prova nella prospettiva di future operazioni combinate alleate. La Sicilia dimostrò che l'esercito statunitense aveva imparato le lezioni del Nordafrica ed era in grado di affiancare l'esercito britannico da pari a pari. -
La battaglia di Filippi. 42 a.C.
Uno sguardo sulla vita quotidiana di uomini e donne in guerra, passati e presenti; le loro motivazioni, l'addestramento, le tattiche, l'armamento, le imprese. Resa immortale dal Giulio Cesare di Shakespeare, la battaglia di Filippi rappresentò lo scontro finale tra le forze di Antonio e Ottaviano da una parte e quelle di Bruto e Cassio dall'altra. In questo libro Si Sheppard prende in esame la campagna intrapresa intorno alla città macedone di Filippi. Nella sanguinosa battaglia i legionari si scontrarono con altri legionari, finché l'esercito di Bruto fu sconfitto: Bruto stesso scappò e si suicidò il giorno dopo. Cadde la causa repubblicana, e Roma restò nelle mani del secondo triumvirato. Ricco di fotografie, immagini di battaglia e dettagliate mappe che illustrano il corso degli scontri sulla terra e sul mare, questo libro racconta la storia della campagna che fece suonare l'ultimo rintocco del movimento repubblicano. -
L' esilio dei Borboni di Francia. Da Parigi a Gorizia. Ediz. illustrata
Fratello di Luigi XVI, il re ghigliottinato, Carlo X di Borbone è costretto a lasciare la Francia dopo le ""Tre gloriose"""" giornate del luglio 1830, quando il popolo di Parigi insorge e rovescia il governo della Restaurazione. Ha allora inizio il lungo esilio dei """"Gigli di Francia"""", quella dinastia dei Borboni che aveva consolidato lo stato assoluto, proponendo un modello politico da imitare a tutte le monarchie europee. Costretta a peregrinale dal castello scozzese di Holyrood a quello di Hradcany, presso Praga, nel 1836 la famiglia reale raggiunge Gorizia. Periodicamente lascerà la piccola città alla periferia dell'impero per le residenze estive di Kirchberg e Frohsdorf o, fino al 1866, per Venezia. A Gorizia, infine, gli ultimi esponenti dei Borboni saranno sepolti nella cripta del santuario della Castagnavizza. Basandosi su una disamina rigorosa di memorialistica e documenti d'archivio, """"L'esilio dei Borboni di Francia"""" di Jean Paul Bled guida il lettore alla comprensione dei diversi aspetti della loro storia - la personalità degli uomini e delle donne della famiglia reale, gli intrighi e la vita quotidiana di una corte in esilio, le cui vicissitudini sono per la prima volta poste in relazione con quelle dei Borboni di Spagna, ospitati in un palazzo borghese della vicina Trieste."" -
Dalla penna d'oca alla macchina da scrivere. Guglielmo Coronini e la bella scrittura. Ediz. illustrata
"Dopo che negli ultimi anni gli eventi espositivi proposti dalla Fondazione Coronini hanno lasciato spazio a collezioni importanti, come le stampe degli Uffizi, o legate a un momento storico di particolare attualità, come le uniformi dell'impero austro-ungarico, con la mostra 'Dalla penna d'oca alla macchina da scrivere. Guglielmo Coronini e la bella scrittura' l'attenzione torna a concentrarsi interamente sul Palazzo e le sue collezioni, per recuperare quella destinazione di dimora storica e museo delle arti decorative che lo stesso conte Guglielmo Coronini aveva evocato nel suo testamento. Con la consapevolezza che quest'anno cadrà il venticinquesimo anniversario della sua morte, si è voluto celebrare tale ricorrenza con una mostra che non solo intende rendere il dovuto omaggio a questo straordinario personaggio e al suo impegno culturale e intellettuale, ma allo stesso tempo si propone di seguire fedelmente il suo progetto museale: trasportare il visitatore """"in un mondo sparito"""" attraverso gli arredi e gli oggetti della vita quotidiana."""" (Ettore Romoli)"