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SAS. Lo Special Air Service nella seconda guerra mondiale
Questo libro descrive in modo esauriente gli anni della formazione di questa organizzazione d'elite e i successi ottenuti tra il 1941 e il 1945. Frutto della competenza di Gavin Mortimer, comprende interviste ai veterani sopravvissuti e si propone come una completa storia illustrata di uno dei più famosi corpi speciali militari. Il racconto ha inizio con i giorni esaltanti dell'estate 1941 in cui un giovane ufficiale delle Guardie Scozzesi, David Stirling, persuase gli alti comandi del MEHQ (il quartier generale britannico per il Medio Oriente) ad autorizzare la creazione di un piccolo gruppo di 60 uomini, denominato ""distaccamento L"""". Grazie a un gran numero di fotografie, molte delle quali provenienti dagli archivi storici dell'unità e mai pubblicate, il libro immortala il pericolo e la frenesia delle prime scorrerie del SAS contro gli aeroporti dell'Asse nel corso della guerra nel deserto nordafricano, così come le battaglie combattute in Italia e quelle successive agli sbarchi In Normandia, sino al drammatico finale che spinse i suoi uomini nel cuore della Germania e alla scoperta degli orrori nazisti di Belsen."" -
Tito. Una biografia
Josip Broz Tito è stato una figura di primo piano nella storia del Novecento. Lunico politico europeo oltre Lenin a condurre una rivoluzione di successo fino a diventare uno dei leader comunisti più famosi di tutti i tempi. Da una certa generazione di persone, è stato ricordato come un uomo che si oppose sia a Hitler che a Stalin. Vincendo. Tito è stato prima di tutto un comunista, dedito alla sua causa fino al giorno della sua morte. Ciò che lo ha reso diverso da altri dirigenti comunisti è stata la sua prima esperienza della Russia sovietica che gli aveva dato una sufficiente conoscenza dell'esperimento in atto verso il quale non nascondeva tutto il suo disincanto. In questo libro, la prima biografia post-comunista di Tito, un grande storico dipinge un inedito ritratto di questo famoso personaggio, concentrandosi principalmente sui suoi anni di piena adesione all'ideologia. Una lettura essenziale per chiunque sia interessato alla storia europea comunista e alla storia dell'Europa dell'Est. -
La legione straniera 1890-1914
La Legione straniera rappresenta sul piano militare l'esperienza storica di accoglienza e di integrazione della Francia. Un mosaico umano molto varie, che annovera 35.000 stranieri morti al servizio di una patria di adozione. La disciplina, il senso della missione, il rispetto e la solidarietà hanno contribuito a rendere la Legione uno dei corpi più celebri al mondo, aggiungendo al valore epico un fascino intessuto di romanticismo. Nei decenni a cavallo del XX secolo I legionari erano impegnati in Africa (Madagascar, Marocco e Algeria) e in Asia (Vietnam). In un'esposizione sintetica e al tempo stesso ricca di dettagli vengono ripercorsi alcuni aspetti cruciali come le fasi di reclutamento e addestramento, le divise e l'equipaggiamento, la connotazione identitaria e l'impiego in combattimento. Mappe, illustrazioni e foto d'epoca contribuiscono a comporre un'efficace panoramica su una delle formazioni più ammirate nella storia militare della Francia e dell'Occidente. -
Il cristianesimo in 100 mappe
Oltre 120 mappe illustrano il panorama di una religione che conta 2,2 miliardi di fedeli, distribuiti su cinque continenti. Una sintesi straordinaria che consente di capire, nella storia e nel tempo attuale, la complessità delle identità cristiane. Come tutte le altre religioni, il cristianesimo ha dovuto di continuo adattarsi alle società nelle quali si è inserito; questo libro cerca proprio di analizzare le condizioni di tale inserimento, per meglio svelarne le tradizioni molteplici e far risaltare le condizioni alla base della diversificazione delle Chiese cristiane nel corso dei secoli. La riflessione si sviluppa in grandi sezioni tematiche, in seno alle quali sono prese in considerazione tutte le aree geografiche e confessioni. La prima sezione parte dai fondamenti della religione cristiana e si dedica alia dinamica missionaria propria del cristianesimo, per mostrarne le logiche e le tappe chiave. La seconda sezione è centrata sulla diversità delle principali Chiese cristiane partendo dall'antichità e analizza le molteplici scissioni che le hanno smembrate e le smembrano ancora. La terza sezione si occupa di alcune pratiche emblematiche, come il monachesimo, il culto dei santi o i pellegrinaggi, che, ciascuna alla sua maniera, hanno contribuito a radicare il cristianesimo. La quarta sezione riguarda i rapporti che le Chiese cristiane intrattengono con le altre religioni monoteiste. L'ultima sezione si occupa di alcune delle sfide alle quali le Chiese sono chiamate a far fronte. -
I pirati contro Roma
Nel nostro tempo sentiamo parlare dei pirati che infestano alcune coste dell'Oceano Indiano e la nostra memoria si rivolge facilmente alla pirateria classica in età moderna. Questo libro risale ben più indietro nella storia e racconta la prima lotta documentata tra uno Stato e i banditi del mare: i pirati contro Roma. La fine della Repubblica coincise per Roma con un incremento dello sforzo per il controllo delle coste del Mediterraneo. Si trattava non solo di confrontarsi con una perenne e storica piccola interferenza di navi di poco conto, ma di domare un nuovo e virulento fenomeno: sulle coste desolate dell'Anatolia, in Cilicia, nasce una pirateria fatta non di individui ma di popoli interi, con città, porti e arsenali. Questa insidia si combinò alle altre difficoltà dello Stato romano, per diventare nel I secolo avanti Cristo un fattore determinante nelle carriere di uomini come Pompeo e Cesare, che si misurarono contro i predoni del mare senza esclusione di colpi, con cinismo e con grande attenzione alla comunicazione nei confronti dell'opinione pubblica in patria. A partire da una rigorosa disamina storiografica, l'opera racconta i viaggi, le navi e i tesori dei pirati del Mediterraneo, accompagnando a quest'analisi il racconto degli sforzi del Senato romano per eliminare gli irriducibili predoni della Cilicia. -
Meglio non vivere senza libri. Ediz. a colori
Immagina un mondo senza libri. Non sapresti niente del mondo, solo ciò che potresti imparare dai viaggiatori. Non conosceresti il passato, solo ciò che i cantastorie ricordano. Il libro è uno straordinario mezzo di archiviazione di dati e nonostante ciò molti di noi lo danno per scontato. Scopri come si è sviluppato nei secoli e come è stato recentemente reinventato. Età di lettura: da 8 anni. -
Meglio non vivere senza WC! Ediz. a colori
Come faresti se non esistesse il WC? Dove andresti a fare i bisogni? Come potresti curare l'igiene personale e tenere la casa pulita? Questo libro racconta l'affascinante storia di uno strumento moderno che la maggior parte di noi dà per scontato. Scopri perché il WC è così importante, come il suo funzionamento è migliorato negli anni e in che modo potrebbe evolversi in futuro. Età di lettura: da 8 anni. -
Meglio non vivere senza verdure!
Se credi di poter fare a meno delle verdure, ti sbagli di grosso! Le verdure ci forniscono le vitamine e i sali minerali essenziali che ci mantengono in salute e permettono di prevenire le malattie. Scopri come vengono coltivate e in che modo patate e carote vengono usate in modi del tutto originali.rnrnÈ possibile coltivare le verdure nello spazio! La patata è il primo vegetale coltivato fuori dal pianeta Terra. Per rimuovere una scheggia si possono sfruttare le proprietà antinfiammatorie della cipolla. Lo scorbuto, una malattia causata dalla carenza di vitamina C, in passato colpiva i viaggiatori durante le lunghe traversate via mare. Allenati a coltivare le verdure, è un buon esercizio e ti permetterò di risparmiare. -
La guerra civile russa (1918-1922). Dalla Rivoluzione d'ottobre alla nascita dell'Unione sovietica
Quella russa è stata senza dubbio la più importante guerra civile del XX secolo. Questo libro descrive come essa cambiò le vite di oltre mezzo miliardo di persone e ridisegnò in gran parte la geografia politica dell'Europa orientale e occidentale, dell'Estremo Oriente e dell'Asia centrale. In quattro anni di estenuante confronto, venti Paesi combatterono nel vasto cuore dell'Eurasia, affrontando una dura prova che avrebbe successivamente portato alla nascita di rivoluzioni comuniste in tutto il mondo e gettato le basi della futura Guerra fredda. Esaminando le forze contrapposte delle armate Bianca, Rossa, Nera e Verde, nonché gli interventi delle forze Alleate, l'autore David Bullock offre una nuova prospettiva su questo controverso conflitto in cui morirono 30 milioni di persone, collocando magistralmente gli eventi bellici nel contesto del dramma umano e analizzando la crudele società che decise di sacrificare la sua popolazione sull'altare del potere politico. -
Pearl Harbor 1941 Tora! Tora! Tora!
Analizzare l'attacco a Pearl Harbor in soli termini militari non coglie Il punto principale di questo rilevante evento storico divenuto mito. Pearl Harbor fu l'avvenimento centrale della Seconda guerra mondiale perché fece entrare gli Stati Uniti nel conflitto in tempo per influenzarne in maniera risolutiva l'esito e garantire che avrebbero combattuto quella guerra sino alla fine. Questo è il vero retaggio di Pearl Harbor, che sopravvive sino a oggi nello spirito di molti americani e permane durevolmente presso le nuove generazioni di leader del Paese. Per il Giappone il risultato finale fu la totale, benché scontata, catastrofe. Il Paese asiatico entrò in guerra contro la nazione più potente del mondo solo con un'idea vaga di come sconfiggere un così formidabile nemico. Non esisteva la concezione di una vittoria di tipo classico contro gli Stati Uniti, tale per cui il Giappone avrebbe potuto dettare le condizioni della pace. Anzi, ci si immaginava che un accordo negoziato sarebbe stato possibile una volta che gli americani avessero compreso l'inutilità dei tentativi di strappare al Giappone le recenti conquiste nel Pacifico. In sostanza il fervore marziale giapponese avrebbe supplito allo squilibrio di risorse tra i due antagonisti e costretto gli Stati Uniti ad acconsentire a un nuovo ordine del Pacifico occidentale. L'attacco a Pearl Harbor mise fine per gli americani a ogni prospettiva di accordo negoziato. Forse l'opinione pubblica degli Stati Uniti non sarebbe stata disposta a rischiare infinite perdite umane per la sovranità della Cina o per riconquistare le colonie britanniche, ma non esisteva prezzo troppo alto da pagare per vendicare Pearl Harbor. Con lo slogan ""Ricordatevi di Pearl Harbor"""" ben presente a ogni americano, c'erano poche possibilità che gli Stati Uniti sarebbero addivenuti a un compromesso sul risultato della guerra. L'attacco giapponese contro la base hawaiana sollevò il presidente Roosevelt dalle ansie riguardanti l'entrata in guerra degli Stati Uniti. Il giorno seguente l'attacco, il Congresso dichiarò guerra al Giappone; fece seguito due giorni dopo la dichiarazione di guerra alla Germania, dopo che i tedeschi avevano dichiarato guerra agli Stati Uniti a sostegno dell'alleato giapponese. La storia non saprà mai se e quando gli americani avrebbero risposto a un attacco giapponese diretto esclusivamente contro le colonie olandesi e britanniche, ma è chiaro che Roosevelt non possedeva il necessario livello di consenso per portare l'America in guerra nel 1941 sulla scorta di un'aggressione giapponese di questo genere. Pertanto l'attacco - anche alla luce dei nuovi documenti che l'autore usa all'interno di questo libro - deve essere visto come la massima follia di una nazione che provocò una guerra contro un avversario molto più forte, ciò che in definitiva era quasi una garanzia della sua futura sconfitta."" -
Meglio non vivere senza fuoco
Immagina un mondo senza fuoco: non esisterebbe il cibo cotto, la luce artificiale e non ci sarebbe nessun modo per scaldarsi quando fa freddo. Il fuoco può essere pericoloso, ma nel corso dei millenni l'uomo ha imparato ad addomesticarlo per produrre vasellame, vetro e metalli. Inoltre il fuoco ha reso possibile l'invenzione del motore a vapore, del motore a combustione interna e del missile. Se il fuoco non esistesse, dove saremmo ora? Età di lettura: da 8 anni. -
I paesi arabi in 100 mappe. Un mondo in trasformazione
Lo stupore e l'incomprensione manifestati di fronte a quanto avvenuto nei Paesi arabi dal 2011 hanno resa manifesta una certa ignoranza - se non incomprensione - riguardo agli aspetti della vita sociale e politica della maggior parte di questi Paesi. Se è vero che essi concedono, in ragione della loro vicinanza geografica, l'illusione di un'affinità intellettuale e culturale, la realtà è che una gran parte di queste società vive ad anni luce di distanza dall'Occidente, soprattutto in termini di libertà civili e di stato di diritto. Ed è per attenuare questo ""conflitto di percezioni"""" che si è fatta avanti l'idea di questo libro, di riflesso alle guerre e a conflitti intervenuti nel corso degli ultimi anni a sud del Mediterraneo. Questa rassegna geopolitica si basa su mappe e infografiche inedite in grado di fornire dati aggiornati riguardo ai popoli e ai territori. Essa sottolinea anche prospettive particolari quali il peso nel """"mondo arabo""""del Maghreb e del Mashreq, oltre a quello del Golfo. In questo modo il lettore potrà rendersi conto delle linee di forza che attraversano i diversi paesi quali le etnie (curdi, armeni, berberi...), le lingue e i dialetti (arabo marocchino, siro-libanese, iracheno...), le religioni (islam, cristianesimo, giudaismo), le dottrine e le confessioni minoritarie e maggioritarie (sunniti, sciiti, alauiti, maroniti, drusi...). Il sottotitolo - un mondo in trasformazione - indica che è il futuro dei diversi paesi della Lega Araba che guida questa riflessione. Ma di fronte agli avvenimenti puntuali, la prudenza è d'obbligo. Perché manca il passo indietro e le carte da sole non sono in grado di riferire delle aspirazioni dei popoli. Lo spirito critico dovrebbe continuare a essere esercitato davanti alla complessità dell'umanità e all'imprevedibilità della storia. È dunque nella combinazione di questi due utensili, mappe e testi, che occorre formarsi un'equilibrata consapevolezza degli eventi e dei fenomeni descritti, che sia in grado di preconizzare il futuro di questi popoli contemporaneamente vicini e remoti."" -
Attacco a Caporetto
Quando, nella notte del 14 settembre 1917, Hans Killian parte da Strasburgo per la località destinata a divenire uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, ha la consapevolezza di essere in procinto di vivere un'esperienza particolare. Nel suo diario annota: ""Immagino che andremo nel Nord della Francia per una qualche impresa particolare, o forse in Turchia. Deve trattarsi di qualcosa di eccezionale, altrimenti non sarebbe stato mobilitato l'ufficiale di Stato Maggiore della unità bombarde n° 3, tenente colonnello barone von Rossing, con tutto il suo Stato Maggiore, io non sarei stato richiesto come specialista di montagna per impieghi speciali delle bombarde. Con la montagna deve averci a che fare"""". Giunto presso lo Stato Maggiore della 14a Armata di Below, descrive con dovizia di particolari le ricognizioni preliminari che compie nel settore dell'Alto Isonzo, fino a restituirci, come nessun altro prima, la topografia completa del teatro di battaglia. In seguito ha occasione di partecipare alle riunioni dei più alti ufficiali dell'Armata in vista dell'offensiva e di incontrare tutti i protagonisti - dall'imperatore Carlo all'arciduca Eugenio - di quell'evento. """"Attacco o Caporetto"""" è una vasta galleria di figure e un racconto in cui la memoria personale si innesta su fonti già note, arricchito da un ricco corredo iconografico e da ordini completi di battaglia austro-germanici e italiani alla mezzanotte del 24 ottobre 1917 e un'accurata introduzione di Alessandro Massignani."" -
Donne allo specchio. Personaggi femminili nei ritratti della famiglia Coronini. Catalogo della mostra (Gorizia, 8 aprile-29 ottobre 2017). Ediz. a colori
Il Palazzo Coronini Cronberg, divenuto sede dell'omonima Fondazione per volontà del suo ultimo proprietario, il conte Guglielmo Coronini Cronberg (1905-1990), è una dimora storica risalente alla fine del Cinquecento. Le quindici sale che compongono il percorso museale sono arredate con mobili, dipinti e suppellettili databili dal XVI al XX secolo, tra cui è possibile trovare veri capolavori come opere di Bertel Thorvaldsen, Franz Xaver Messerschmidt e Rosalba Carriera. Degna di nota è anche la stanza dove nel 1836 soggiornò e morì l'ultimo re di Francia Carlo X di Borbone. Il Palazzo è circondato da uno splendido parco all'inglese di cinque ettari dove, tra piante tipiche della vegetazione mediterranea, si possono scoprire sculture e manufatti architettonici. -
Eserciti e volontari della prima guerra d'indipendenza, 1848-1849. Storia, organizzazione e uniformi
Il libro si propone di analizzare da un punto di vista storico-militare gli eserciti regolari e le formazioni volontarie che presero parte alla Prima Guerra di Indipendenza, durante il cruciale biennio 1848-1849. Il conflitto vide la partecipazione militare di tutti i sei Stati che all'epoca esistevano in Italia: il Regno di Sardegna, il Regno delle Due Sicilie, lo Stato Pontificio, il Granducato di Toscana, il Ducato di Modena ed il Ducato di Parma. L'Italia della Restaurazione, notevolmente sottoposta in gran parte dei suoi Stati a diverse forme di controllo da parte dell'Impero austriaco, venne scossa dall'impetuoso vento rivoluzionario del 1848. La ""Primavera dei Popoli"""" si stava ormai diffondendo ed affermando in tutta Europa, varcando i confini delle Alpi: la stessa Vienna fu ben presto in subbuglio, così come gran parte dei territori imperiali. Alle notizie provenienti da Vienna sia Milano che Venezia si ribellarono, irradiando la rivoluzione in tutto il Lombardo-Veneto. Carlo Alberto, sovrano del Regno di Sardegna, entrò in guerra contro gli austriaci: ben presto gli altri sovrani italiani lo seguirono, spinti dalla pressione dell'opinione pubblica. In questo libro vengono esaminate le forze militari italiane che combatterono nella Prima Guerra di Indipendenza, con l'esclusione degli eserciti del Piemonte e del Regno delle Due Sicilie, già oggetto di numerosi approfondimenti nella storiografia militare. L'attenzione è invece rivolta ai quattro Stati """"minori"""" che presero parte alla Prima Guerra di Indipendenza: Stato Pontificio, Granducato di Toscana, Ducato di Modena e Ducato di Parma. Inoltre sono analizzate nel dettaglio le forze regolari e le unità di volontari formate dai patrioti di tutta la penisola; grande spazio è riservato ai quattro """"Stati rivoluzionari"""" che sorsero nel 1848: Regno di Sicilia, Governo Provvisorio Lombardo, Repubblica di San Marco e Repubblica Romana. Ogni capitolo del libro corrisponderà ad una delle entità statali prese in esame, descrivendo organizzazione e uniformi delle sue forze militari."" -
Storia del mondo in 100 armi. Ediz. a colori
"Storia del mondo in 100 armi"""" illustra le vicende che hanno portato all'adozione delle armi più rivoluzionarie, quelle che sono state in grado di cambiare il modo di condurre una guerra e di portare a stravolgimenti d'importanza mondiali, sino all'epoca odierna. Dal gladio dell'antica Roma al fucile d'assalto russo AK47, tutte queste armi vengono descritte con testi essenziali e illustrate tramite numerose fotografie in bianco e nero e a colori, completate da schede tecniche. Realizzato con la collaborazione di numerosi storici ed esperti, questo volume traccia la storia e le caratteristiche dell'arma, ma anche chi l'ha ideata, utilizzata, modificata, dove e in quale contesto, spiegando in modo preciso quale sia stato lo sviluppo della tecnologia militare nel corso dei secoli. La guerra è stata tra i principali motori delle vicende umane, al punto che non è possibile osservare il passato senza osservare quanto i conflitti abbiamo modellato le società e le culture. Partendo da tale assunto, verranno descritte 100 armi che hanno segnato il corso della storia, spiegandone tecniche e modalità d'impiego, grazie a un apparato iconografico formato da centinaia di disegni e fotografie. Le numerose immagini consentono inoltre di apprezzare l'estetica di alcuni di questi strumenti realizzati per combattere, espressione della ferocia dell'uomo quanto del suo talento e del suo progresso tecnologico. Prefazione di Andrew Roberts." -
Atlante delle stranezze. Scopri le meraviglie e la varietà del mondo in cui viviamo. Ediz. a colori
Scopri le meraviglie e la varietà del mondo in cui viviamo. Questo atlante contiene una raccolta di fenomeni naturali e imprese umane che rendono il nostro Pianeta un luogo cosi interessante. Età di lettura: da 8 anni. -
Meglio non essere un gladiatore romano
"Fai attenzione... sei un barbaro che combatte contro i romani, stai per essere catturato, venduto come schiavo e addestrato per diventare un gladiatore romano. È raccapricciante! Gli esperti consigliano: Allenati duramente: la tua vita dipenderà dalle abilità che dimostrerai nella lotta. Mangia cereali, fagioli e cenere per sentirti forte e in forma! Non farti catturare se provi a scappare: i castighi sono severi. Combatti come si deve oppure affronta le conseguenze! Esci vincitore da ogni scontro e vivi abbastanza per poterti ritirare."""" Età di lettura: da 8 anni." -
Trieste. Una città e la sua anima. Ediz. illustrata
Dal castello di Miramare al Faro della Vittoria, dal lungomare di Barcola al Porto Vecchio, dal Molo Audace all'Università fino ai panorami naturali della Napoleonica e della Val Rosandra. Con una puntata nelle periferie, in alcuni musei, ma anche fra le strade e nel traffico, spiando abitudini e passioni dei suoi abitanti, seguendo scorci di vita e raffiche di bora. Uno sguardo allargato su Trieste e i suoi orizzonti, città di frontiera che racchiude in sé tante altre città dalle diverse anime, groviglio di Storia e di storie, di lingue e culture. Un viaggio per immagini e parole che mette a fuoco i caratteri, ma anche le ferite e gli strappi di una città sospesa fra terra e mare, sempre in bilico tra un complesso passato e un futuro tutto da inventare. -
I comandanti austriaci nelle guerre napoleoniche (1792-1815)
Nel periodo della Rivoluzione e dell'Impero napoleonico, l'Austria era tra i più temibili nemici per la Francia. Il grande esercito austriaco giocò una parte centrale in diverse coalizioni antifrancesi, negli anni Novanta nel Settecento, nella campagna di Austerlitz, nel 1809 e nell'ultimo cruciale biennio 1813-1814, con numerose battaglie importanti combattute anche in Italia. Contrariamente a quanto suggerisce il mito di una rigida uniformità aristocratica, i generali che comandavano le varie armate erano assai diversi, nelle origini e nella personalità, quanto erano vari i loro reggimenti. Oltre trenta uomini d'arme sono studiati in questo volume, che ne ripercorre le carriere e il ruolo cruciale in quei decenni, anche grazie a un ricco apparato di illustrazioni accurate.