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Il codice botanico di Augusto. Roma, Ara pacis: parlare al popolo attraverso le immagini della natura. Ediz. italiana e inglese
La ricchezza degli elementi vegetali scelti in un monumento di così grande rilievo storico e la loro ben precisa disposizione evidenziano come essi abbiano non solo un effetto decorativo, ma che siano lo strumento di ben preciso intento simbolico-allegorico, collegato al manifesto politico del costituendo impero. Nel volume vengono illustrati gli elementi costitutivi di questo alfabeto botanico, le regole di organizzazione del linguaggio iconografico e infine si propone la lettura del messaggio augusteo di nuova prosperità, in un processo di rinascita possibile grazie alla pace, attraverso una continua trasformazione, che si proietta verso l'eternità. -
Idee in gara per il padiglione italiano all'Expo Shanghai 2010. Il futuro delle città veste made in Italy. Ediz. italiana e inglese
"Il concorso di idee lanciato nel 2008 per selezionare il progetto del padiglione italiano all'Esposizione Universale di Shanghai ha dato esiti eccezionali per il numero ed il pregio delle proposte avanzate. Far conoscere le idee che sono emerse nella circostanza è sembrato un giusto omaggio ai concorrenti che hanno raccolto la sfida di immaginare un contenitore adeguato alla presentazione delle idee e delle esperienze che il Paese può esprimere sulla qualità della vita nell'habitat urbano. Il compito assegnato al progettista era quello di disegnare un edificio che fosse funzionale alle esigenze operative dell'Expo, ma che rappresentasse anche i valori classici della cultura italiana, e della nostra architettura in particolare, che mettesse in luce la creatività e la capacità di innovazione delle nostre imprese e che offrisse possibilmente un omaggio alla cultura del Paese ospite. La ricchezza e la diversità dei disegni presentati hanno dato un'indicazione di vitalità del settore che rappresenta una delle eccellenze italiane messe in campo a Shanghai."""" (Beniamino Quintieri - Commissario Generale)" -
Palazzo Valentini a Roma. La committenza Zambeccari, Boncompagni, Bonelli tra Cinquecento e Settecento. Ediz. illustrata
Sulla base di una inedita ricognizione archivistica, il volume ricostruisce la storia del cantiere di palazzo Bonelli-Valentini, mettendo in evidenza non solo gli episodi di committenza architettonica ma anche gli apporti culturali delle diverse figure che si sono avvicendate nella gestione materiale dell'immobile in qualità di proprietari, eredi o locatari. Diviso in due parti e seguito da un ricco apparato documentario il libro indaga nei primi tre capitoli la storia e le vicende biografiche dei principali membri delle famiglie Zambeccari, Boncompagni e Bonelli, riservando particolare attenzione allo studio della collezione dei dipinti del cardinale Michele Bonelli e alla sua rapida dispersione alla fine del Cinquecento. Segue la storia del cantiere architettonico che - alla luce di nuovi dati documentari e visivi ricostruisce - il ruolo svolto nella fabbrica dagli architetti Domenico Paganelli, Francesco Righi, Carlo Francesco Bizzaccheri e Francesco Rosa. Le schede storiche relative alle unità immobiliari nell'area insediativa del palazzo e l'appendice documentaria consentono infine notevoli approfondimenti sulla committenza dei cardinali Michele e Carlo Bonelli tra Cinque e Settecento. -
Epistolario. Vol. 8: Appendice.
Questo volume comprende le lettere di Quintino Sella rintracciate dopo la pubblicazione dei volumi dell'Epistolario nei quali avrebbero dovuto essere ordinate cronologicamente. Esse provengono da archivi privati di nuova individuazione, e da fondi di archivi pubblici, ai quali in precedenza non era stato possibile accedere, o per motivi burocratici (il caso dell'Archivio storico del Politecnico di Torino), o perché non ancora ordinati. -
Scenari alternativi per l'area metropolitana di Cagliari. Future Mac '09. Ediz. italiana e inglese
La pianificazione non è più un'attività ad una sola dimensione che include in sequenza l'analisi dello stato di fatto, la previsione e le proposte di piano, secondo un approccio metodologico di tipo deduttivo. Essa è diventata un'attività a molte dimensioni finalizzata alla costruzione di strategie. Questo richiede all'urbanista pianificatore non solo sapere scientifico ma anche la competenza per utilizzare diversi strumenti che vanno dalla gestione dei processi, alla visualizzazione e comunicazione, sino alla capacità di pensare secondo scenari alternativi e di conoscere le prospettive specifiche dei differenti attori interessati nel territorio alle scelte di pianificazione. Queste assunzioni hanno rappresentato il punto di partenza di una sperimentazione didattica svolta a marzo del 2009 presso la Facoltà di architettura dell'Università degli Studi di Cagliari, che ha coinvolto anche il Leibniz University Hanover Institute of environmental planning in Germania, la Harvard University Graduate School of design e il Massachusetts Institute of Technology Department of urban studies and planning. Il libro vuole condividere esperienze e risultati di questo laboratorio molto intensivo cui hanno collaborato urbanisti, professori universitari, professionisti, cittadini cagliaritani. -
La decrescita prosperosa dell'edificio. Architecture from hight tech to low cost. Ediz. illustrata
"La decrescita prosperosa dell'edificio"""" affronta, alla luce dei grandi cambiamenti connessi alla recente crisi economica, al mercato globale ed alla questione ambientale, in una situazione oggettivamente segnata dall'incertezza, i nuovi scenari che hanno stimolato gli architetti verso una nuova """"riflessività"""" che, coinvolgendo la cultura del progetto anche sul piano sociale ed economico, ha portato ad utilizzare materiali e sistemi costruttivi a basso costo in modo creativo e originale, determinando la possibilità di concepire nuove soluzioni attraverso l'ideazione di dettagli costruttivi più economici e l'utilizzazione di materiali insoliti e di componenti edilizi di nuova generazione, rivedendo anche in chiave critica i prodotti già presenti sul mercato ed i possibili metodi di assemblaggio. Nell'impiego di materiali e tecniche tesi ad ottimizzare il rapporto costi-benefìci vengono ricercate nuove espressività linguistiche associate ad una sincerità costruttiva concepita attraverso atteggiamenti compositivi informali che aspirando all'anonimato tendono a trasformare l'edificio in una costruzione """"semplice"""", non puntando alla spettacolarizzazione ma delineando rinnovate forme di relazione con i contesti urbani. Una serie di riflessioni sulle trasformazioni economiche della produzione e del mercato, sull'approccio costruttivo low cost, sull'evoluzione dei sistemi di connessione e delle strategie di manutenzione, sul riciclo e reimpiego dei materiali." -
La quarta capitale. Roma di ieri, oggi e domani
Gulliver sull'isola di Lilliput: è questa l'allegoria scelta dall'autore per rappresentare Roma. La capitale d'Italia dal 1871 è al contempo il comune più esteso d'Europa e più popoloso del Paese, eppure ha la stessa forma ordinamentale, autonomia e status dei restanti 8.093 comuni della penisola. Una veste giuridica troppo stretta, che le ha impedito di sviluppare una governance territoriale efficiente. Fino all'approvazione della legge n. 42/2009. Al suo interno un articolo, il 24, prevede Disposizioni speciali per Roma capitale. Si apre una nuova fase per la città. Nella prospettiva dichiaratamente federalista che sta assumendo lo Stato italiano,Roma, dotata di nuovi poteri e nuove risorse, si appresta infatti a diventare la quarta Capitale. L'autore ci racconta, con dovizia di dati e analisi, perché Roma sia speciale e unica, sfatando molte leggende metropolitane, e ci dimostra quanto sia fondamentale, per l'evoluzione della città, una disciplina giuridica specifica, di cui già godono le altre capitali mondiali. -
Mario Ferrante. Work in progress. A bênção da mãe de santo. Ediz. illustrata
"L'arte di Mario Ferrante e le opere che ci sta regalando sono ormai un patrimonio della cultura mondiale, punta di diamante emblematica quanto originale di una pittura neo figurativa approdata ormai ad una piena maturità; è una maturità che tuttavia assume come propria componente vitale, e quindi irrinunciabile, una permanente sperimentazione che induce nuove aspettative alimentando l'attesa delle emozioni e delle conoscenze che ci darà con l'opera che verrà fatta domani. Il colore di Mario Ferrante esplode come nella vita reale esplode a Rio, ma canta, come si canta a Rio, la gioia e la tristezza di questa realtà. Di Benevento, in tutto ciò, c'è la condivisione dei miti, della magia, dell'incantesimo che nei quadri di Mario Ferrante hanno tanta straordinaria presenza, magia di personaggi, di spiagge e paesaggi, di storie antiche e moderne, cose che vivono nel presente anche quando sanno di cose che vengono dal passato."""" (dalla presentazione di Aniello Cimitile, Presidente Provincia di Benevento)" -
Giovanni Barracco. Patriota e collezionista
La vita di Giovanni Barracco rappresenta la parabola esemplare di un personaggio che ha attraversato un tratto saliente di storia italiana. Nato nel 1829 a Isola Capo Rizzuto nel pieno del borbonico Regno delle Due Sicilie (è l'anno in cui infuria la repressione poliziesca dello Stato pontificio guidata, di fatto, dal potente Cardinale Giuseppe Albani), Barracco morirà proprio all'alba del 1914, spartiacque decisivo della storia d'Europa, al termine di un'esistenza tutta votata alla condivisione dei destini d'Italia e di quel Meridione di cui mai avrebbe disconosciuto le sue origini. Ma ciò che nello specifico fa di Barracco un caso unico del nostro Ottocento sta nell'esser riuscito come nessuno a conciliare l'impegno politico con la grande passione della sua vita: l'arte. Egli infatti resterà deputato per ben 25 anni, finché Umberto I lo nominerà, nel 1886, Senatore del Regno, lui che nel 1869 aveva addirittura rifiutato il Ministero degli Affari Esteri per potersi dedicare con piena cura alle sue attività culturali. Fu del resto grazie alla sua perseveranza che furono emanate diverse leggi riguardanti le ""belle arti"""", tra le quali quella che istituiva la Passeggiata Archeologica. Collezionista di inarrivabile raffinatezza, Giovanni Barracco decise ai primi del '900 di donare il suo immenso tesoro alla città di Roma, dalla fine degli anni Quaranta ospitato nella """"Farnesina ai Baullari"""", spazio che pertanto, come pochi altri, sarà eletto come simbolo dell'Unità d'Italia."" -
Il Risorgimento a colori. Pittori, patrioti e patrioti pittori nella Roma del XIX secolo. Ediz. illustrata
Un artista a tal punto coinvolto dalla temperie della sua epoca da farsi e farne opera: quest'immagine nitidamente romantica ben descrive il senso di una mostra che celebra la presa di Roma. I nomi e le vicende dei pittori in esposizione oltrepassano del resto il puro dato critico: gli episodi risorgimentali saranno temi ricorrenti nel lavoro del messinese Dario Querci; di Michelangelo Pacetti conosciamo il suo legame d'amicizia con Massimo D'Azeglio; quanto a Ippolito Caffi, egli pagò con la prigionia il sospetto di amicizie troppo liberali; il londinese George Housman Thomas era di stanza a Roma proprio nei giorni caldi della Repubblica e la sua arte ne fu testimone; Girolamo Induno si arruolò a sua volta volontario a difesa di Roma, si battè e dipinse e le due attività finirono per confondersi; il fratello Domenico dovette fuggire in Svizzera dopo i moti milanesi; Michele Cammarano e Onorato Carlandi si arruolarono agli ordini del Generale Garibaldi; Carlo Ademollo, di ascendenze liberali, documentò i momenti salienti del nostro Risorgimento; la vita di Gioacchino Toma coincise con quella di un patriota perseguitato dall'oppressore. In ""Il Risorgimento a colori"""" domina insomma il colore della libertà, quasi a racchiudere in sé tutte le tonalità possibili di un'arte che, allora, dipinse la nascente storia d'Italia, illustrandone l'eroismo, l'estremo atto di sacrificio, la speranza di una nazione unita e liberata."" -
Prime ricerche su Orazio Zecca da Montefortino (oggi Artena). Dalla bottega del Cavalier d'Arpino a quella di Francesco Nappi
A dodici anni dalla sua apertura, l'Archivio storico ""Innocenzo III"""" della Diocesi Suburbicaria di Velletri-Segni inizia la pubblicazione di una serie di quaderni con lo scopo di arricchire il panorama degli studi su questa porzione del Lazio Meridionale: il primo numero, a firma di uno dei curatori dell'archivio, è dedicato al pittore Orazio Zecca di Montefortino (oggi Artena). La vita e l'opera di questo abile ma litigioso artista di provincia, appartenente alla cerchia del Cavalier d'Arpino, costituiscono il filo conduttore a cui l'autore ha intrecciato le vicende di Francesco Nappi, Flaminio e Francesco Allegrini, Adriano Monteleone, Cesare Rossetti, Angelo Guerra, Ottavio Grisolati, e molti altri artisti minori del primo Seicento romano. Le chiese di Artena ed il palazzo baronale di Zagarolo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la chiesa di Santa Maria in Via, la Villa Celimontana ed il chiostro di Santa Maria sopra Minerva, sono alcuni dei luoghi per cui si snoda questa vasta ed accurata ricerca, che porta all'attenzione degli studiosi numerose opere e documenti inediti o poco noti, e mette in evidenza la diffusione dello stile di Giuseppe Cesari nel Basso Lazio."" -
Progetti di paesaggio per i luoghi rifiutati
Gli autori di questa ricerca, finanziata dal MIUR nel quadro di un'intensa attenzione rivolta al paesaggio dalla comunità scientifica, hanno voluto affrontare uno dei più centrali e dibattuti temi posto in evidenza dalla Convenzione Europea del Paesaggio: la necessità che l'attenzione paesaggistica non sia riservata, com'è accaduto fino ad oggi, solo alle aree di particolare valore e interesse, ma venga estesa anche ai ""paesaggi della vita quotidiana e ai paesaggi degradati"""". La ricerca si pone quindi l'obiettivo di individuare ed analizzare, quelle situazioni, sempre più diffuse nei contesti urbani, periurbani, industriali e rurali delle varie regioni italiane, che sono l'esito negativo di usi impropri, spreco delle risorse naturali, abnorme produzione di scarti, proliferazione di spazi che denunciano un'assenza di """"progettualità paesaggistica"""" e che si trovano spesso, per effètto dei processi espansivi della città e della rapida, anonima e spesso conflittuale trasformazione del territorio, a diretto contatto con i luoghi della vita quotidiana delle popolazioni. con l'espressione """"paesaggi del rifiuto"""" ci si è voluti riferire a quelle numerose situazioni che hanno generato dismissioni, abbandoni, sfruttamenti abnormi delle risorse e degrado della qualità ambientale, disgregazione delle strutture territoriali, processi di marginalizzazione e di rifiuto sociale, perdita di identità dei paesaggi storici, mancato soddisfacimento delle mutate esigenze sociali."" -
Gli Stati Uniti e l'Italia alla fine del XIX secolo
A partire dal 1999 un gruppo di studiosi, raccolti intorno al Centro di Studi Americani di Roma, lavora a una ricerca collettiva sull'immagine dell'Italia negli Stati Uniti ai tempi del Risorgimento con particolare riferimento ai rapporti politico-diplomatici e culturali tra i due paesi. Gli autori qui riuniti propongono una ricerca su un periodo dei rapporti tra Italia e Stati Uniti che fino ad oggi la storiografia ha relegato a una trattazione soltanto episodica, se si fa eccezione per il fenomeno dell'emigrazione. In particolare, una parte della riflessione di cui questi sono i risultati, ha preso alcuni spunti da un seminario organizzato nel 2007 al Centro Studi Americani con Ferdinando Cordova su L'Italia vista dagli Stati Uniti (1880-1914). Quell'incontro ha costituito una base importante per contestualizzare il lavoro di ciascuno dei partecipanti a quel seminario e di alcuni degli autori presenti in questo libro. Come nel caso dei precedenti volumi la metodologia usata differisce a seconda delle specializzazioni degli studiosi, in questo caso tutti storici. Partendo dagli episodi successivi alla conquista di Roma, gli autori esaminano i rapporti tra i due paesi e la trasformazione dell'immagine dell'Italia negli USA anche in conseguenza di quello che, proprio sul finire del secolo, diventa un aspetto centrale nei rapporti tra i due paesi: la grande emigrazione italiana verso le Americhe. -
Pensiero giuridico, economico e sociale del pontefice Pio XII
"Protagonista del libro è Papa Pio XII il cui operato risulta essere chiave nel far decifrare alcuni passaggi emblematici di un secolo che ha visto momenti di abissale crisi dell'umanità. In questi momenti di tenebre il Papa più di ogni altro rappresentante del potere politico doveva adoperarsi per riuscire a far superare indenni la cecità della violenza della guerra e del genocidio. La storia sembra essersi impigliata nella definizione di questo Papa Pacelli tanto amato e tanto odiato, tanto criticato e poco conosciuto da farne un caso denso di inesplorati significati e messaggi ancora da decodificare in modo compiuto e definitivo."""" (Dalla prefazione di Laura Villani)" -
Ehi, boy! ...and girls. Attualità e futuro tra arte e poesia
"La luce è l'elemento che ricorre nei versi, assieme al sole e al colore. È ciò che emerge dalle nostre individualità quando lasciamo cadere le maschere dietro cui celiamo il nostro vero Io (...). Quello di Daniela Troina è un invito ad affrontare la vita senza nascondersi dietro facili alibi, a rendere il mondo migliore di quanto non sia partendo dalla costruzione di una nostra individualità positiva, in primis per noi stessi, attraverso la cultura, il lavoro e la famiglia e che ci porti, poi, ad essere un vero riferimento per i propri figli e la propria comunità. Una persona giovane che legge quest'opera resta avvolta in un caldo abbraccio che sa di conforto ma anche di incoraggiamento nel proseguire un cammino nella realizzazione di un mondo migliore."""" Donatella Di Filippo" -
Per la tutela della memoria. Dieci anni di celebrazione in Italia
I Comitati Nazionali per le celebrazioni e le manifestazioni culturali sono istituiti e sostenuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali grazie alla legge n. 420/1997. I Comitati, che nascono su proposta di istituzioni, di Università, di enti locali e personalità del mondo della cultura, hanno il compito di promuovere e realizzare eventi e manifestazioni che ricordino i grandi protagonisti ed avvenimenti della storia e della civiltà italiana. Dal 1998 al 2008 il Ministero -Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore- ha istituito 174 Comitati Nazionali dedicati a personaggi importanti della nostra storia, che hanno reso grande l'Italia e che, attraverso l'impegno di tali organismi, supportati dagli uffici centrali e periferici del Ministero, sono stati celebrati e presentati ad un pubblico più vasto. A dieci anni dall'istituzione della Consulta dei Comitati Nazionali, l'Amministrazione ha avvertito l'esigenza di raccogliere in un volume il prodotto di questa attività imponente, al fine di rendere conto del notevole impegno profuso in termini di risorse economiche pubbliche, iniziative scientifiche e di ricerca, collegamenti e sinergie tra persone, enti e istituzioni culturali, reso grazie all'entusiasmo e alle fatiche organizzative ed intellettuali di tanti. -
Il giardino privato di Roberto Burle Marx. Il Sítio
Un uomo, un luogo, un secolo: Burle Marx, il Sítio, il Novecento. Rizzo ha affrontato coraggiosamente e senza esitazione la materia con assoluto rigore: riordinando le informazioni disponibili (e sono tante), verificandole nel tempo, analizzandole e, doverosamente, giudicandole. È l'applicazione di un metodo scientifico che non solo rende giustizia sia all'opera di Burle Marx e alla sua personalità, ma anche alla complessità e alla profondità della sua formazione. Così il Sítio è stato costruito nel tempo ed è vissuto della quotidianità delle attenzioni di Burle Marx (la sua visita mattutina e serale) e dei suoi collaboratori: ogni pianta, ogni fiore, ogni sasso ha una sua logica e una sua ragion d'essere. Nulla è casuale, tutto è armonico. E come in un giardino perfetto il pensiero, il lavoro, la natura e lo spirito si mescolano con il disegno, le tecniche e le leggende, che trasmettono l'anima delle piante e la loro relazione ancestrale (vorrei dire biblica) con gli uomini. Un luogo così esige rispetto, deve essere tramandato nella sua interezza fisica e spirituale. Mai i termini di integrità e di autenticità hanno trovato più appropriata collocazione così come la dizione ""paesaggio vivente evolutivo"""", che riconosce i beni patrimonio dell'Umanità, può trovare campo di applicazione più coerente: per questo il problema della protezione del Sìtio merita i toni accorati e drammatici usati nel testo. (Mariella Zoppi)"" -
Gioventù ribelle. L'Italia del Risorgimento
Poco meno di vent'anni di egemonia e dominazione napoleonica avevano fortemente inciso sulla mentalità di una generazione di Italiani, che da quel periodo avevano avuto una bandiera, una consolidata coscienza nazionale e la possibilità di conoscersi meglio sia entro gli ampi confini territoriali che li comprendevano, sia sotto le armi in ogni parte d'Europa. Quella generazione aveva goduto di rilevanti riforme in campo politico, amministrativo e giudiziario, e si era ritratta dal legame con Napoleone solo di fronte al continuo bagno di sangue e alle crescenti tasse che l'Impero imponeva per uno stato di guerra che non aveva avuto soluzioni di continuità Quella generazione aveva avuto il tempo per educare la successiva ai valori positivi che aveva riscontrato nel periodo rivoluzionario e nell'età napoleonica: in diversa e variegata gradazione aveva apprezzato i principi di libertà e fratellanza, e il modo di applicarli al governo della comunità. Che cosa restava di tanto fervore alla nuova generazione dopo il Congresso di Vienna? Poco o nulla: il ritorno dell'ancien régime non contemplava che assai limitate concessioni a quanto emerso in quasi quattro lustri di profonde trasformazioni sociali, politiche, amministrative ed economiche. (Dal testo introduttivo di Romano Ugolini) -
Giorgio De Chirico. L'effetto metafisico 1918-1968. Ediz. illustrata
A differenza di tutte le avanguardie primonovecentesche, la pittura metafisica non nasce né da una scuola, né da un gruppo di pittori che si riconoscevano in una formula, una cifra, un progetto più o meno innovativo di linguaggio, quali, per esempio, astrattismo, fauvismo, cubismo, espressionismo, futurismo, surrealismo. La pittura metafisica, infatti, come è largamente noto agli studiosi, ha origine dal pensiero, fittosi immagine, di un solo artista, Giorgio de Chirico. Nasce dallo stupore stesso di questo straordinario maestro di fonte a luoghi e oggetti consueti che mostrano il loro aspetto al suo sguardo, e pur rimanendo perfèttamente riconoscibili nella oggettività della forma, si rivelano come un'apparizione nella sua pittura. -
Un repubblicano tra i mille di Garibaldi. Stanslao Lamenza martire della libertà
Non uno dei tanti affreschi, grandi e meno grandi che siano,ma la semplice narrazione di fatti supportati da documenti di archivio, che da una parte rendono giustizia ad un protagonista del Risorgimento Italiano, Stanislao Lamenza; mentre da un'altra parte rende possibile la comprensione della evoluzione-involuzione della dinamica formativa dell'Italia Unita, libera ed indipendente. Evoluzione che, comunque, portò alla creazione di uno Stato Italiano Unitario, involuzione che, invece, impose agli italiani pesanti rinunce che condizionarono in modo negativo la loro formazione culturale e politica. Stanislao Lamenza, avvocato, ma anche amministratore dei beni del principe Pietro Antonio Sanseverino di Bisignano in Calabria, come dire un quarto del territorio cosentino, marito e padre di quattro figli, cittadino responsabile dunque, ma anche capace professionalmente, percependo a pieno le inumani condizioni della quasi totalità della popolazione del meridione d'Italia, dimostra tutta la sua sensibilità morale che manifesta con la sua totale solidarietà con i deboli ed i sofferenti, dei quali assume la difesa per affrancarli dalla povertà e dalla incultura.