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Arte e committenza nel Lazio nell'età di Cesare Baronio. Atti del Convegno internazionale di studi (Frosinone, Sora, 16-18 maggio 2007)
Il presente volume raccoglie i contributi scientifici presentati al convegno internazionale Arte e committenza nel Lazio nell'età di Cesare Baronio, organizzato in occasione del IV centenario della morte del cardinale sorano (1538-1607), storico della Chiesa e autore degli Annales Ecclesiastici. I temi affrontati spaziano dall'archeologia cristiana all'architettura, dalla storia dell'arte all'iconografìa, seguendo l'ampio orizzonte di argomenti influenzati dalla produzione storica e letteraria di Baronio. . Emerge così dalla lettura del libro una ricca trama di relazioni culturali che, sulle orme del cardinale oratoriano, ha decisamente contrassegnato la committenza artistica non solo del Lazio dei papi, ma in generale del centro Italia, contribuendo a ridisegnare la politica delle arti nell'età della Controriforma. -
La Cappadocia e il Lazio rupestre. Terre di roccia e pittura-Kapadokya ve kayalik Lazio bölgesi. Kayalarin ve resmin topraklari. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
La Cappadocia e la Tuscia rupestre, regioni per molti aspetti dalle caratteristiche geomorfologiche differenti, risultano affratellate dalla condivisione di una realtà comune: quella degli spazi nella roccia a destinazione religiosa e dotati di pitture di soggetto cristiano. E il fenomeno del rupestre, vitalizzato o rivitalizzato in età medievale alla luce del sacro e nell'alveo della religiosità cristiana, il denominatore comune fra Cappadocia e Tuscia, e anche il filo conduttore specifico della mostra fotografica: ""Terre di roccia e pittura""""."" -
La più nobil parte. L'architettura delle cupole a Roma 1580-1670
L'indagine archivistica, l'esame delle fonti grafiche, l'osservazione ravvicinata ed il confronto incrociato sono alla base di un testo che analizza i principali temi relativi alla progettazione ed alla realizzazione delle cupole nella Roma cinque-seicentesca: relazioni con la trattatistica, problemi strutturali, materiali e tecniche costruttive, impostazione geometrica e criteri di proporzionamento. L'insieme dei dati raccolti viene successivamente verificato attraverso la presentazione delle opere, evidenziando i diversi orientamenti compositivi. Grazie anche ad un ampio corredo illustrativo (oltre 300 immagini, tra disegni, fotografie e schemi grafici), il volume si propone come il primo organico studio relativo al periodo aureo delle cupole romane. -
Architettura e metodiche costruttive a Cosenza Nuova. Un'indagine per il recupero dell'edilizia del Novecento
Contenuto del saggio, che assume Cosenza Nuova quale realtà urbana campione del Mezzogiorno italiano, è la conoscenza dell'edilizia nel suo manifestarsi attraverso i caratteri degli edifici, della loro individualità architettonica come del ruolo da essi ricoperto nel disegno dell'impianto urbano, nel suo manifestarsi attraverso gli aspetti significativi che l'hanno caratterizzata come espressione della cultura architettonica del tempo, e come riferimento esemplare di metodiche costruttive che sono state il veicolo del progresso tecnologico e dell'innovazione di settore nella provincia italiana del Novecento. Avendo come obiettivo il recupero del patrimonio costruito della prima metà del secolo trascorso, l'indagine elaborata propone il tessuto edilizio esistente come il repertorio concreto delle tecniche costruttive dell'architettura, espressione diretta della regola dell'arte, fino a una certa epoca, o concretizzazione fisica dei principi del Movimento Moderno nell'edificato più recente. Un repertorio già composto nella sua articolazione e nelle sue regole, da scoprire, analizzare e decodificare nelle sue eventuali complessità, da impiegare quale necessario strumento manualistico del progetto di recupero e riqualificazione, da porre in rapporto alla fenomenologia emergente nell'ambiente costruito e alle conseguenti nuove variabili in gioco. -
Paolo Portoghesi. L'architettura dell'ascolto
Paolo Portoghesi ha aperto il primo studio professionale insieme a Eugenio Abruzzini nel 1958. Successivamente ha fondato con Vittorio Gigliotti lo Studio di Montecavallo, nel quale ha operato fino al 1978. Dal 1978 ha fondato con sua moglie, l'architetto Giovanna Massobrio, uno studio indipendente con sede a Roma, in via Gragoriana, trasferito a Calcata dal 1999 in località Monte Menutello. Giovanna Massobrio è coautrice di molte opere come la Casa Corrias a Campagnano, l'Accademia di Belle Arti a L'Aquila, la città Vallo di Diano, il complesso residenziale ENEL a Tarquinia, la Galleria Apollo d'oro, il Giardino di Calcata, la Moschea Grande di Strasburgo, il restauro dell'Ospedale San Giovanni a Roma, lo studio del Monte Menutello, il Megastore della Pubblica Amministrazione, l'Ospedale Oncologico in Libia, la Torre ad Abuja, la Casa Lidi a Carsoli, Yenagoa City in Nigeria e la Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata. -
Formamente. Rivista internazionale sul futuro digitale (2009). Ediz. italiana e inglese vol. 1-2
Nell'anno della celebrazione del 60° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il nuovo numero di FormaMente si caratterizza per la partecipazione dell'Associazione GUIDE a due tra i più importanti eventi nel panorama dell'educazione a distanza a livello mondiale: la 2nd ACDE Conference and General Assembly ""Open and distance learning for sustainable development"""" che si è tenuta a Lagos in Nigeria nel mese di luglio e l'ICDE Standing Conference of President seguita dall'ODE Global Forum che si è svolta a Shanghai in ottobre. Le due conferenze sono state organizzate con il patrocinio dell'UNESCO e hanno messo in risalto in modo chiaro l'obiettivo comune di soddisfare l'urgente bisogno di formazione permanente per tutti gli individui, offrendo loro uguali opportunità di accesso e sottolineando, al contempo, l'importanza che l'educazione a distanza può rivestire nelle politiche di sviluppo sostenibile. Nelle sezioni """"Research"""" e """"Application"""" sono contenuti diversi interventi al tema della raccolta e gestione dei dati, alla realizzazione di cataloghi a tecnologia avanzata e all'organizzazione semantica degli stessi. Il legame tra i diversi articoli sembra espletarsi proprio nella dimensione epistemologica e nella sperimentazione che le infrastrutture cibernetiche, veri propulsori di creazione e innovazione definiti come un ininterrotto """"work in progress"""", stanno realizzando in diversi settori attraverso la prototipizzazione dei risultati."" -
Eugenio Battisti. Storia, critica, progetto nella continuità della ricerca
In continuità con i seminari organizzati sui docenti che hanno dato prestigio alla Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (oggi Facoltà di Architettura e Società) nella seconda metà del '900 - Franca Helg (2006), Marco Zanuso (2007), Vittoriano Viganò (2008) - il convegno ha come obiettivo la presentazione critica della figura e della ricerca di Eugenio Battisti: storico, innovatore degli studi interpretativi dell'arte e dell'architettura, anticipatore dell'interdisciplinarità tra storia e progetto. Con questa iniziativa, la Triennale di Milano intende rendere omaggio a Battisti, curatore della mostra ""Il luogo del lavoro. Dalla manualità al comando a distanza"""", organizzata nel 1986 in preparazione della XVII Esposizione internazionale, che ha rappresentato uno straordinario momento di analisi e dibattito sul tema della progettazione degli spazi destinati al lavoro, investiti da profonde, talvolta traumatiche, trasformazioni, con ripercussioni sulle abitudini di vita e sui rapporti sociali."" -
Campolungo l'orrizonte sensibile del contemporaneo
"Un gallerista coideatore di una mostra insieme alla curatrice Vittoria Coen in una sede museale come il Complesso del Vittoriano: Campolungo vuole essere l'occasione per alcuni protagonisti dell'arte contemporanea di misurarsi e confrontarsi in modo semplice e diretto e dimostrare come le molteplici provenienze culturali possano convivere insieme e colloquiare tra loro. Il mondo dell'arte contemporanea sta cambiando velocemente facendo emergere sempre di più la necessità di esprimersi con un linguaggio vero e con idee ben definite e comprensibili ad un pubblico sempre più attento."""" (Ermanno Tedeschi)" -
La costruzione dell'architettura. Temi e opere del dopoguerra italiano. Ediz. illustrata
Nel panorama dell'architettura del dopoguerra, la tendenza verso un linguaggio internazionale innesca un processo di omologazione, che si concretizza nella fulminea diffusione del new brutalism e del curtain wall attraverso paesi e continenti. L'architettura italiana, pur risentendo di questo travolgente fenomeno e delle mode che ne derivano, conserva tuttavia propri, originali caratteri nazionali. Il ripudio dei modernismi autarchici dell'anteguerra è netto, ma non apre la strada all'importazione dei modelli preconfezionati all'estero. Succede che all'esigenza di un radicale rinnovamento espressivo si contrapponga un'ineluttabile continuità nelle pratiche: della progettazione e, soprattutto, della costruzione artigianale (dato il rinvio di prefabbricazione e industrializzazione). Da questa tensione deriva una nuova stagione di sperimentazione, che si svolge sul campo, opera dopo opera. Nascono così i realismi, gli storicismi, gli espressionismi, per cui i modernismi della ricostruzione e del miracolo economico continuano a distinguersi dall'lnternational Style. Su episodi di tale sperimentazione vertono gli studi raccolti in questo libro, privilegiando, come sempre in questa collana, l'opera costruita. -
Restauri a Licenza. Ediz. illustrata
Il volume intende far conoscere il prezioso lavoro effettuato per salvare una parte dell'importante patrimonio artistico e architettonico di Licenza (RM) caratteristico paese nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili - prendendo spunto dal recupero della Chiesa Vecchia completato nel 2005, per passare alla Chiesa Nuova con i vari rilievi e le ricerche inedite d'archivio, al restauro della Stele della Croce, il cosiddetto ""Obelisco"""", tracciando nel contempo anche un quadro sull'impostazione e l'evoluzione urbanistica dell'antico borgo, che ha avuto un ruolo centrale nella storia e nello sviluppo della Valle Ustica. Il lavoro di restauro e di ricerca che si presenta vuole, inoltre, rappresentare uno stimolo per le varie amministrazioni locali, affinché portino avanti un programma di valorizzazione del centro storico e in particolare del Palazzo Orsini, ricco di affreschi attribuiti a Vincenzo Manenti, che consenta una tutela più attenta di tutti quei valori, anche meno rilevanti, che caratterizzano il paese e che lo fanno apprezzare a quanti lo visitano."" -
Erik Bryggman 1891-1955. Architettura moderna in Finlandia
Erik Bryggman (Turku, 1891-1955) è protagonista di assoluto rilievo nella vicenda architettonica finlandese della prima metà del Novecento. Ha contribuito in maniera decisiva all'attuazione dell'aggiornamento formale e costruttivo dell'architettura nazionale e ha definito una poetica architettonica personale, tesa al raggiungimento della sintesi progettuale tra diversi linguaggi formali internazionali e la tradizione locale. Tra gli edifici più significative di Bryggman si possono annoverare la cappella funeraria di Parainen, il padiglione finlandese all'Esposizione internazionale di Anversa, la sede dell'istituto sportivo di Vierumàki, villa Warén e la Cappella cimiteriale di Turku, considerata tra gli esempi più affascinanti di architettura religiosa del XX secolo. Questa monografia, dedicata all'opera di Bryggman, documenta sistematicamente l'intera attività progettuale dell'architetto, valorizzandone la coerenza e l'unità. L'analisi complessiva delle opere di Bryggman permette inoltre di rileggere la storia dell'architettura moderna finlandese secondo nuovi parametri interpretativi e di rivalutarne criticamente alcuni passaggi nodali. -
Oltre l'architettura. L'ultima pioggia
"C'è da rifare il tetto. Con l'ultima pioggia nel soggiorno sopra la finestra che guarda il lago, un rigagnolo d'acqua aveva alimentato una pozza che si era allargata sul davanzale e poi si era trasferita sul pavimento di piastrelle verdi formando un alone in movimento progressivo"""". Cosi si apre questo strano viaggio dell'autore, un viaggio nello spazio e nella memoria, una continua digressione tra passato e presente, tra storia e immaginazione, tra esperienza e sentimento. Siamo nella casa di Galliate Lombardo, una costruzione progettata da Franca negli anni Cinquanta. È da questa straordinaria architettura, ancorata alla terra e protesa verso il lago di Varese, che prende vita il racconto, una narrazione che origina dallo spazio reale e attuale in cui sono sedimentate non solo le tracce di un passato che impelle per riproporsi, ma anche le premesse per accogliere e accompagnare il cambiamento connesso al fluire della vita. È dunque l'architettura il filo conduttore del racconto, un'architettura fatta di spazi e di paesaggi attraversati, abitati, vissuti. E di persone che a quegli spazi si sono indissolubilmente legate, fino a lasciare le tracce del loro passaggio e i segni delle loro anime in luoghi che man mano riprendono vita." -
Roma souvenir, la città e il verde. Ediz. italiana e inglese
"Questa mostra si dirama da due interessi di Patrizia Rufini che l'ha ideata e curata. Uno è il suo costante amore per il verde, per il vivente filtro dei veleni urbani, predilezione già presente nelle felici iniziative del suo passato di gallerista; l'altra matrice è il divertito gusto popular di questa organizzatrice editrice per il ricordino delle stazioni e dei musei, appunto il """"souvenir"""", parola internazionale qui salita all'onore della titolazione. Souvenir, ossia tutto ciò che sottrae il documento dei reperti archeologici e delle vedute urbane all'aura filologica della critica d'arte, intessendolo di quotidianità. Due affettuose motivazioni, per dar luogo a un'esposizione che mantenga un'impronta di antimonumentalità e nel contempo riscatti il modello commerciale del souvenir con un rovesciamento di segno; ossia introduca, un po' di soppiatto, intelligenza e cultura nell'immagine urbana o museale troppo nota, sottraendola ad ogni sterilizzante assuefazione"""". (Dalla presentazione di Mirella Bentivoglio)." -
Donne, autonomia e famiglia. Volli, fortissimamente volli
Sono trascorsi poco più di 120 anni dallo storico anno che ha visto la prima donna professionista chiedere di essere iscritta ad un albo e solo 60 dal riconoscimento del diritto di voto alle donne nel nostro paese. Un tempo relativamente breve che ha portato grandi cambiamenti. Ma ancor oggi le differenze tra donne e uomini nelle professioni non mancano. Come vivono oggi le donne l'essere professioniste? Come si arriva a pensare di voler essere professionista donna in Italia? Le protagoniste di questa storie, donne giovani e meno giovani, ce lo spiegano con il loro vissuto. Queste vite tratteggiate, diverse per lessico, stile, dimensioni, occasioni, ubicazioni e tempo ci forniscono delle risposte. In alcune di esse ci riconosciamo, in altre ammiriamo la competenza, il coraggio e i successi piccoli e grandi. In tutte ci entusiasma la tenacia e la caparbietà di chi desidera vivere intensamente la propria vita. Un messaggio accomuna tutte: ""non bisogna tirarsi indietro""""."" -
Ambientazioni futuriste. Ediz. illustrata
"Ambientazioni futuriste. Gerardo Dottori, la sala da pranzo; opere futuriste"""", non è in realtà soltanto una mostra intorno all'inedita presentazione di un'ambientazione futurista particolare, perché è accompagnata da una sintetica rassegna di futuristi, soprattutto romani, di varie generazioni, compresa la quota rosa con i dipinti di Benedetta, Barbara e Leandra Angelucci Cominazzini, ed è prevista una performance-installazione di suggestioni futuriste contemporanee; infine, si presenterà un interessante volume del giovane studioso romano Giancarlo Carpi sulle donne futuriste. L'Edieuropa, che di mostre sul Futurismo e sui futuristi ne ha curate numerose e qualificate dal 1970 ad oggi, non poteva mancare all'appuntamento col centenario, ma ci è arrivata con qualcosa di speciale, che desse conto di una scoperta uscita dal vaso di Pandora del Futurismo. Di un ritrovamento infatti si tratta, seppure non recente, che non era stato mai stato però presentato al pubblico degli esperti e degli amanti dell'arte. (Massimo Duranti)" -
In treno dal Tirreno all'Adriatico. Storia della ferrovia Roma-Sulmona-Pescara
Nel quadro delle recenti trasformazioni che, con il completamento della linea ad Alta Velocità, vedono finalmente adeguate le relazioni ferroviarie nord-sud a scala nazionale, la ferrovia Roma-Sulmona-Pescara è una delle linee nazionali ancora oggi oggettivamente svantaggiate da un tracciato di montagna che, se da un lato caratterizza ancora il suo fascino per la bellezza del paesaggio attraversato, dall'altro pone seri vincoli a un servizio di trasporto adeguato alle attuali esigenze e richiede una decisiva azione di modernizzazione. Il volume racconta la sua storia dal 1870 ad oggi, ripercorrendone le varie tappe: dal progetto del tracciato alla costruzione dell'infrastruttura, dal controverso esercizio iniziale da parte della Società Strade Ferrate Meridionali al rilancio messo in atto dalle Ferrovie dello Stato all'inizio del Novecento. Seguono le vicende della modernizzazione operata negli anni trenta, della tragica distruzione durante la seconda guerra mondiale e della successiva ricostruzione. Si racconta infine il passaggio critico dal declino, che ha segnato la linea nella seconda metà del Novecento, alla recente riorganizzazione nell'area metropolitana romana, fino agli attuali progetti di velocizzazione. -
Quale futuro per l'archeologia?
Questo volume raccoglie gli atti del workshop internazionale Quale futuro per l'archeologia? che si è svolto a Roma nel dicembre 2008. Promosso dal Dipartimento Patrimonio Culturale del CNR in conformità ai suoi obiettivi istituzionali, esso ha inteso riavviare la discussione sul ruolo di una disciplina la cui importanza strategica sia per la salvaguardia di valori identitari fondanti sia per lo sviluppo sostenibile del territorio è universalmente riconosciuta. Il workshop ha aggiornato un dibattito che in Italia mostrava di essersi affievolito invitando alla riflessione su una serie ampia di temi: dai percorsi formativi degli archeologi all'archeologia preventiva, dai rapporti tra le istituzioni preposte alla pratica dell'archeologia al traffico illecito di antichità, fino al ruolo fondamentale da assegnare alla corretta comunicazione e divulgazione dei risultati della ricerca archeologica. -
Flora, vegetazione e tradizioni etnobotaniche di Maratea
Sicuramente, e con estrema suggestione, Maratea entra nell'immaginario dei luoghi dove la bellezza si coniuga con le valenze della natura. Spesso, e più frequentemente di quanto si possa pensare, la ""bellezza"""" di un territorio e di un paesaggio esprimono anche connotati di una """"grande rilevanza"""" su fronti che non sono solo di tipo estetico, ma anche naturalistico, storico, e quindi turistico, per la presenza di peculiarità che ne sottolineano valori fuori dall'ordinario. Caratterizzare questo tratto tirrenico della Basilicata ponendone l'accento solo sui caratteri prettamente costieri, risulterebbe un'angolazione parziale per la ricchezza dei valori naturalistici, paesaggistici e culturali che esso presenta. Questo territorio è, infatti, il risultato di un equilibrio basato sull'interazione di una pastorizia tradizionale, praticata da tempi immemorabili nell'entroterra, di una cerealicoltura prevalentemente a carattere familiare, e di uno sviluppo turistico rispettoso. Tutto questo giustifica la limitata presenza di insediamenti umani, elemento che ha favorito il mantenimento di un paesaggio vegetale """"naturale"""" estremamente diversificato ed interessante, caratterizzato da entità endemiche e di particolare rilievo."" -
Cultura dell'acqua e progettazione paesistica
Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa, anzitutto, confrontarsi con la complessità dell'elemento ""acqua"""". Liquido incolore e insapore, origine dell'umanità, """"oro blu"""" del pianeta, protagonista dinamico, camaleontico ed imprevedibile del territorio, componente del paesaggio in perenne trasformazione nei confini, nelle forme, mai eguale a se stesso, con valenze simboliche, rituali e metafisiche difficilmente eguagliabili. Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa affrontare la questione della sostenibilità in termini ecologico-ambientali, economici, etici. Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa porre l'accento sulle criticità e sull'emergenze. Emergenza a scala """"globale"""", vera e propria crisi planetaria che vede l'acqua tra due estremi: da una parte, l'acqua che fa paura perché manca, non c'è (siccità e desertificazione) e, all'opposto, l'acqua che fa paura in quanto calamità che distrugge, devasta, inonda (alluvioni). Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa, infine, impegnarsi nella costruzione di una piattaforma comune di riferimenti conoscitivi e di opzioni strategiche, da cui far discendere indicazioni per la definizione di regole e di indirizzi (""""sistema delle scelte"""") in grado di soddisfare le diverse esigenze e le aspettative delle comunità locali, in accordo con i principi della sostenibilità, dello sviluppo e della qualità paesistica dei luoghi d'acqua."" -
Materiali e prodotti per il restauro librario. Nuove ricerche
Il secondo volume della nuova collana dell'ICPAL ""Quaderni"""" contiene una raccolta di saggi dedicati all'analisi di materiali e prodotti impiegati nella conservazione e nel restauro di libri e documenti: cartoni a lunga conservazione Klug, etichette autoadesive per la collocazione, resine acriliche utilizzate per interventi di restauro della carta e gel per la pulitura di opere grafiche a stampa. La pubblicazione di queste ricerche, effettuate presso i Laboratori di restauro del patrimonio librario e di tecnologia dell'ICPAL, rientra tra le iniziative che l'Istituto mette in atto per favorire la diffusione e la condivisione di conoscenze tra gli operatori del settore, nella consapevolezza che una efficace attività di tutela del bene culturale passa anche attraverso una costante verifica dell'idoneità dei materiali e dei prodotti disponibili per l'impiego nell'ambito del restauro e della conservazione.""