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La mia città.... Ediz. illustrata
«... Se questo viaggio alla ricerca della città sotterranea denuncia una malinconica sfiducia nei confronti di ciò che sta sopra la terra e non smette di crescere come una lebbra, nei disegni di Fabrizio Da Col la tavolozza, sapiente e ricca di variazioni, corregge questo senso di angoscia con una intonazione che a tratti si fa quasi festosa, come se, attraverso varchi rocciosi il sole avesse accesso nelle profondità esplorate, dove strutture alberiformi testimoniano la perdurante presenza della vita». (Paolo Portoghesi) -
Imprenditori a Roma nel secondo dopoguerra. Industria e terziario avanzato dal 1950 ai giorni nostri
Il libro ripercorre cinquanta anni della storia produttiva di Roma, ponendo al centro dell'analisi gli operatori economici. L'autrice scompone la descrizione della formazione del tessuto produttivo della capitale nel secondo dopoguerra in due distinti periodi; il primo, dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, il secondo, dagli Ottanta al Duemila. La linea di demarcazione viene fissata negli anni Settanta , quando si esaurisce la spinta industriale impressa dal regime fascista e gli investimenti a Roma cominciano a spostarsi verso il terziario più avanzato. Mano a mano che la descrizione coinvolge i settori portanti dell'economia della capitale, l'autrice evidenzia caratteristiche e tratti salienti dei percorsi professionali di quegli imprenditori che hanno creduto nelle possibilità di crescita di una città economicamente difficile, particolarmente esposta alle fasi di congiuntura negativa; molti di loro sono riusciti a mantenere nel tempo vive ed operative le aziende, rinnovandole, sfidando la concorrenza internazionale, trasformandole in spa, diversificando, allargando il raggio d'azione oltre la frontiera nazionale. -
Griffa! Una rivista futurista del 1920. Ediz. illustrata
Nell'ambito di una rilettura filologica del Futurismo, nei suoi sviluppi temporali e nel progressivo ampliamento degli interessi, acquista un valore significativo la riproposizione di una rivista futurista del 1920 pressoché sconosciuta. ""Griffa!"""", dal nome di battaglia di fazioni perugine dal Duecento al Quattrocento, fu un periodico dei futuristi umbri che uscì ben presto dalla provincia per assumere un ruolo nazionale, sia per le firme che vi scrissero, sia per le redazioni romana e milanese e le altre corrispondenze, sia per la diffusione in molte città del centro-nord. Diretto da Gerardo Dottori e Alberto Presenzini Mattoli, uscì per quasi l'intero arco del 1920 in dodici numeri. Voleva svegliare l'ambiente culturale dell'Umbria, che viveva una lunga stagione di letargo, ma finì per essere una delle voci autorevoli degli sviluppi del Futurismo a livello nazionale, ospitando testi di Marinetti, Bottai ed altri esponenti del Movimento ed occupandosi di arte, musica, letteratura e costume. Il volume riproduce in fac-simile l'intera collezione della rivista, conservata in raccolte incomplete in poche biblioteche pubbliche."" -
Valori etici e sviluppo integrale della persona nel tempo della globalizzazione
"Non si è ancora spento, anche se resta flebile, l'eco del messaggio di Gabriel Marcel sull'uomo come 'mistero' più che 'problema'. Ritroviamo l'invito nell'asse portante dell'ultima enciclica di Benedetto XVI, Caritas in veritate: """"la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica"""" (n. 75). Il vero sviluppo non consiste primariamente nel fare: """"Chiave dello sviluppo - sottolinea il Papa - è un'intelligenza in grado di pensare la tecnica e di cogliere il senso pienamente umano del fare dell'uomo, nell'orizzonte di senso della persona presa nella globalità del suo essere"""" (ivi, n. 70). Gli studi raccolti in questo volume sono infatti di evidente utilità per riappropriarsi di questa persona non solo come faber e macchina di produzione e di consumo, ma soprattutto come artifex della complessa e straordinaria esperienza umana dove entra in gioco 'tutto l'uomo': mente, cuore, coscienza e dignità. Politica, etica ed estetica hanno fatto consistere insieme le grandi domande e le grandi risposte nella riflessione dell'impianto della polis greca. A duemila anni dal messaggio nucleare di Cristo trasmesso nel suo Vangelo, la coscienza della piccola cosa che è il pianeta terra e della straordinaria grandezza dell'uomo, può indurre al recupero di valori etici che aprano alla prassi della solidarietà, intesa come 'sistema' nel rapporto fra le persone e i beni"""". (Franco Imoda, s.j.)" -
From Babylon to Sybaris-Da Babilonia a Sibari. Ediz. bilingue
Talvolta si ritiene che la civiltà occidentale abbia avuto origine nel Mediterraneo: in Grecia e, poi, a Roma: non è così. E si stupisce chi scopre che la nostra storia comincia 3000 anni prima della nascita di Cristo, nel territorio della Mesopotamia, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, e che quel territorio coincide con l'attuale Iraq e con le aree vicine. -
La valutazione del rendimento nel progetto della residenza. Per un'architettura di qualità fra innovazione e tradizione
Di fronte ai forti orientamenti della società contemporanea verso un'architettura sempre più artistica, spettacolare e apparentemente svincolata dalle cure per la coerenza funzionale, economica e simbolica, l'autore sostiene che possa ancora esistere ed essere praticato un metodo di progettazione moderno, scientificamente fondato, nel quale, ad ogni passo dell'ideazione e dello sviluppo, l'architetto sia in grado di valutare distintamente e , razionalmente il rendimento delle sue scelte. Il campo prescelto è il progetto per la residenza, considerata come risposta ai fondamentali bisogni primari dell'uomo di cui occorre mettere a punto il concetto di rendimento rispetto alle esigenze culturali degli utilizzatori, alla qualità tecnico-prestazionale ed economica, al rapporto con il luogo, al rapporto tra innovazione e tradizione, al concetto di tipo edilizio. Lo scritto termina con una sperimentazione: l'applicazione degli elementi di metodo elaborati nel testo al confronto fra due opere di edilizia popolare realizzate nel territorio di Genova da due eminenti architetti liani, in tempi molto diversi ma in un ambiente affine, qualificato dal rapporto fra la spettacolare morfologia montana dell'Appennino ligure e l'orizzonte marino: il complesso di Forte Quezzi di Luigi Carlo Daneri e quello di Genova Quarto di Gianfranco Caniggia. -
Itinerari di architettura e paesaggio-Architecture and landscape itineraries. Barcellona, Lyon, Paris. Ediz. bilingue
Il volume dedica a Barcelona, Lyon e Paris tre itinerari di architettura e paesaggio che non intendono descrivere le città nella loro totalità, ma offrire una selezione di opere che mostrano nel loro complesso le diverse capacità di rilettura e riscrittura di tessuti, spazialità urbane e manufatti. In questo senso ciascun itinerario si fa rivelatore dell'intensità con cui le città aggiornano i propri linguaggi offrendosi alle nuove necessità della società contemporanea, locale e internazionale, come risorsa strutturale del patrimonio e del mercato culturale. Ciascun itinerario è introdotto da una pianta che sintetizza la forma urbana di appartenenza e le opere sono descritte da brevi schede testuali e fotografiche. Questo lavoro raccoglie la prima selezione di casi studio di una più ampia ricerca in ambito europeo dedicata alla lettura dell'architettura e del paesaggio che utilizza l'itinerario come dispositivo interpretativo e narrativo. -
Albino Manca. L'officina di uno scultore dal mito di Roma al sogno americano. Ediz. italiana e inglese
Dovendo introdurre la figura artistica di Albino Manca viene spontaneo pronunciare la locuzione latina Nemo propheta in patria. La storia di questo artista sardo inizia in un piccolo centro dell'Ogliastra, Tertenia. Come per tutti i gli artisti vissuti nel ventesimo secolo, il giovane, mostrando grande talento artistico, giunge a Roma dove debutta nel cantiere del Vittoriano e quindi all'Istituto di Belle Arti, sotto la guida dei grandi maestri Ettore Ferrari, Angelo Zanelli e Pietro Canonica. Il vero e massimo riconoscimento ufficiale però lo ottiene negli Stati Uniti d'America. Qui, da emigrato si trasferisce nel 1938, vivendo fino al 1976, anno della sua morte, nel Greenwich Village di New York, il quartiere degli artisti. Accettato all'interno di importanti associazioni di artisti e partecipando ai concorsi nazionali, lo scultore è riconosciuto come l'Italian artist. Attento osservatore della psicologia umana che affiora dall'animo di ogni soggetto rappresentato, le sue opere sono l'espressione di un'equilibrata sintesi tra il bello ed il razionale, tra il creare ed il costruire tra l'essere e il divenire. Tra committenze pubbliche e raffinati lavori di oreficeria, Manca vince infine la gara che gli darà l'occasione per entrare nell'élite artistica statunitense: la realizzazione della gigantesca The Diving Eagle. -
Restauro e ricostruzione: l'esempio della Polonia. Ediz. italiana e polacca
Dopo il quaderno monografico dedicato ai restauri dell'Acropoli di Atene, l'ARCo presenta ""Restauro e ricostruzione: l'esempio della Polonia"""", nel quale viene descritta l'esperienza polacca dal XX al XXI secolo attraverso l'approfondimento di alcuni nodi ideologici, politici ed economici, assolutamente attuali nel dibattito internazionale, entro i quali la tutela e la conservazione del patrimonio culturale si è sviluppato in Polonia con alterne vicende. Al centro, la grande ricostruzione post bellica ed i rapporti politici ed economici che hanno profondamente caratterizzato lo sviluppo della conservazione all'interno degli scenari politici e sociali polacchi e i temi simbolici e teorici attorno ai quali si è sviluppato il dibattito sulla ricostruzione."" -
Cesare Brandi e la Sardegna. Archeologia e paesaggio. Atti del convegno (Castelsardo, 10 settembre 2007)
Scritti di Cesare Brandi relativi alla Sardegna, inquadrati nel più ampio panorama delle opere letterarie del maestro, ma anche considerazioni sui restauri che nell'isola si andavano compiendo, negli anni dei viaggi ""sardi"""" del critico d'arte senese e, in generale, sulla tutela di un territorio ricco di valenze archeologiche, architettoniche e paesaggistiche, verificando quanto delle idee dello stesso Brandi sia stato recepito in quella straordinaria area geografica: tali sono gli spunti suggestivi che emergono dalla lettura di questo volume, che raccoglie gli atti di una apposita giornata di studio tenutasi a Castelsardo nel settembre del 2007."" -
Mario Ferrante. Sinfonia di Berlino. Ediz. italiana e portoghese
"Ferrante, nel corso degli anni, ha maturato un acume e una consapevolezza invero piuttosto rari, e per di più in un artista che agisce sempre e soltanto sotto l'impulso di un forte stato emotivo e quello vuole trasferire con la maggiore immediatezza possibile sullo spazio della tela. La duplice esperienza italiana e brasiliana ha giocato un ruolo determinante nella sua evoluzione e si può pensare che, se le vicende fossero state altre, forse il Maestro non sarebbe arrivato a quella potente intensità di passione che lo pone su un piano ragguardevole nel panorama artistico attuale. Ora lavora in modo indefesso con la spatola, con cui segna e plasma la superficie, strumento di elaborazione e di scavo all'interno della materia, potentemente evocativo e descrittivo insieme. Insegue immagini di giovani che vagano e cercano le tracce di sé sulla riva del mare o in giro per la città. Ma, in sostanza, tutta la produzione di Ferrante è una poetica della consapevolezza e dell'autoconsapevolezza.""""" -
S.O.S. Arte dall'Abruzzo. Una mostra per non dimenticare. Ediz. illustrata
Forse è tra le Regioni meno turistiche, ma l'Abruzzo è una terra meravigliosa, non solo per il paesaggio maestoso e spettacolare, ma soprattutto per le ricchissime testimonianze artistiche. L'Abruzzo ha vissuto un periodo d'oro per l'arte nel Medioevo, sviluppando quel romanico abruzzese così caratteristico e ancora oggi possiamo ammirare chiese rupestri, eremi, chiese medievali e poi affreschi, sculture lignee, preziosi capolavori di oreficeria, di cui abbiamo in mostra alcuni splendidi esemplari. Esporre opere che rappresentano secoli e secoli di cultura e di tradizione della regione, amata ed apprezzata in tutto il mondo proprio per queste sue caratteristiche storiche, è un esempio di come l'arte esprime tutta la sua grandezza mettendosi al servizio di una giusta causa. Il recupero di questi capolavori ha significato molto per tutti gli abruzzesi perché è stata fatta salva una parte importante della storia di un'intera città e mostrarla oggi al mondo intero è simbolo del recupero dell'identità di un popolo. Il contributo della Mostra e di questo catalogo sarà indispensabile per valorizzare il patrimonio artistico e culturale, diffondendo la conoscenza di un territorio dalle straordinarie peculiarità e con grandi potenzialità ancora inespresse. -
Ai confini di Roma. Tesori archeologici dai musei della provincia. Ediz. illustrata
"Questo catalogo può essere per molte persone l'inizio di un percorso. Ci racconta di una Provincia che è tra le più ricche in Italia di parchi e musei archeologici, non solo dentro ma anche fuori le mura della Capitale. Raccogliere alcuni esempi significativi dei tesori del nostro territorio, e metterli a disposizione di tutti in alcune delle aree più suggestive e frequentate di Roma, è un modo per dare visibilità a ricchezze che altrimenti rischierebbero di essere ignorate. I reperti e le opere che compongono questa mostra consentono di spostarsi con leggerezza da Albano a Monterotondo, da Tolfa a Capena, da Subiaco a Valmontone, da Nemi a Nettuno. Potremo pensare di aver raggiunto il nostro obiettivo, e conseguito una piccola vittoria, ogni volta che una persona, incuriosita dal fascino di quello che avrà visto, deciderà di uscire da casa per andare a scoprire quante altre bellezze racchiudano le sedi stabili dei tesori esposti e presentati in queste pagine."""" (Nicola Zingaretti)" -
Slavica viterbiensia. Vol. 3
"Il terzo volume della nostra serie, col quale abbiamo qui il piacere di riproporci all'attenzione dei lettori, si ispira ancora a quella pluralità di punti di vista e a quella varietà di argomenti che, nella nota introduttiva del primo volume, presentavamo come valori. La provenienza ed i percorsi degli studiosi i cui contributi compaiono nel presente volume sono, come è facile notare, assai vari. Tuttavia, al di là delle convergenze di interessi e delle graditissime occasioni di interazione tra gli autori e chi opera nel comparto slavistico della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Moderne della Tuscia (occasioni talvolta maturate in ambito Erasmus, talvolta altrimenti), un fattore comune c'è e, almeno a nostro parere, non è casuale né arbitrario. La maggior parte dei contributi (o forse, a ben vedere, la totalità) ha per oggetto l'interazione tra le realtà slave, siano esse più propriamente culturali a piuttosto di carattere storico-politico, e ambiti diversi. Un'attenzione particolare, voluta dalla direzione e proposta esplicitamente ad una parte degli autori, è stata rivolta alla tematica dell 'Oriente, qui rappresentato soprattutto dall' Asia centrale, dal Caucaso e dalla Turchia, visti attraverso lo sguardo di letterati e studiosi provenienti da diverse aree del mondo slavo. Non manca neppure la prospettiva opposta, cui è ispirato un contributo sulla visione della realtà europea (centro-orientale e non solo) nel mondo ottomano.""""" -
Proposte per Stampace
Il carattere peculiare del quartiere storico di Stampace, unitamente alle condizioni di prevalente degrado in cui esso versa, ha rappresentato una interessante occasione di ricerca didattica seminariale per i due corsi di Restauro architettonico 2 e di Laboratorio di restauro, destinati agli studenti del terzo anno del Corso di Laurea triennale in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali presso la facoltà di Architettura dell'ateneo cagliaritano, svoltisi negli anni accademici compresi tra il 2005 e il 2009. L'originalità del lavoro consiste nel ribaltamento del tradizionale rapporto di consequenzialità tra piano urbanistico e progetto architettonico, anteponendo quest'ultimo al primo, e basandolo sul programma operativo di manutenzione e tutela dei manufatti storici e dei significati superstiti. Il piano di conservazione dell'intero quartiere nasce pertanto come sommatoria e integrazione degli interventi di salvaguardia ambientale e di recupero edilizio ritenuti ammissibili e sostenibili nei circa 260 immobili che formano il campo di studio. Alle categorie ed alle tipologie di intervento, tradizionalmente riferite alle unità immobiliari, viene sostituita la qualità e la quantità delle puntuali lavorazioni necessarie per assicurare la conservazione dei singoli manufatti e al tempo stesso garantire la sopravvivenza dei valori ambientali e culturali del quartiere storico, nel palinsesto delle stratificazioni sedimentate in sei secoli di vita. -
L' area metropolitana di Napoli. 50 anni di sogni utopie realtà. Cesare Ulisse. Catalogo della mostra (4 giugno-4 luglio 2010). Ediz. illustrata
Nella cronaca degli ultimi cinquant'anni di architettura a Napoli, la produzione architettonica di Cesare Ulisse occupa un posto particolare. Ci troviamo, infatti, di fronte a una produzione singolare, sia per la molteplicità delle tematiche affrontate, sia per la varietà delle scale d'intervento a cui sono riferite le proposte, i progetti e le realizzazioni, in cui spesso non si riscontra soluzione di continuità tra urbanistica, architettura, produzione industriale. Interventi e progetti che chiamano in causa l'attività degli enti pubblici e dei soggetti di categoria operanti nell'area metropolitana di Napoli, all'interno del più vasto quadro delle trasformazioni del territorio in Campania nella seconda metà del Novecento. Il volume, corredato dai grafici di architettura dell'Archivio Ulisse, in massima parte inediti, è arricchito da numerose riprese fotografiche che integrano il racconto del complesso iter di una peculiare produzione architettonica. Lo studio monografico, che illustra i risultati di una ricerca svolta da Ugo Carughi, Amedeo Di Maio, Francesco Domenico Moccia, Roberto Parisi e Massimo Visone, offre l'opportunità di accrescere la documentazione sugli aspetti più significativi di un particolare momento storico, la cosiddetta Prima Repubblica, tratteggiandone criticamente la vicenda attraverso l'opera di uno dei suoi più partecipi protagonisti. -
L' urbanistica italiana dopo le sentenze del Tar sul PGR di Roma
"Siamo nel mezzo di una vicenda che, come noto, non può certo dirsi conclusa. Per un giudizio più completo dovremo attendere l'esito dei ricorsi sulle sentenze del TAR Lazio che il Comune di Roma ha presentato al Consiglio di Stato. Pertanto, ne sono certo, tutti saranno prudenti nell'esprimere valutazioni. Tanto più che la giurisprudenza, come spesso accade e soprattutto quando le materie debbono ancora consolidarsi, non è univoca. Così come sono certo che tutti comprenderanno la prudenza soprattutto di chi, attore nella vicenda, ha accettato di rappresentare pubblicamente la propria posizione. I ricorsi depositati al TAR Lazio sul PRG di Roma, ho letto, sarebbero 22 o 23. Ad oggi ne sono stati discussi solo pochissimi, per di più. Vorrei rassicurare che nessuno qui - ad iniziare da me che l'ho promossa - vuole utilizzare la Tavola Rotonda per polemizzare. Né verso il PRG di Roma, né tanto meno con i suoi autori in senso allargato. E neanche con i suoi """"tifosi"""". Si vuole solo discutere, in una sede scientifica e formativa, dei problemi che scaturiscono dalle sentenze in questione riguardo all'urbanistica italiana che, come noto, sta facendo un uso generalizzato di istituti e strumenti identici o assimilabili a quelli che le sentenze sanzionano."""" (Francesco Karrer)" -
Sulle vie dell'Islam. Percorsi storici orientati tra dottrina, movimentismo politico-religioso e architetture sacre
Islam aggredito o Islam aggressore? Vittima o carnefice? Semplicemente sconosciuto all'Occidente. Intanto, Quale Islam? La Umma si presenta variegata nell'unità. Una disamina attraverso correnti religiose, organizzazioni politiche ed espressioni architettoniche caratteristiche, lungo la Storia fino ai nostri giorni: Sunniti, Sciiti e movimentismo ai limiti dell'eresia, ma anche scuole giuridico-teologiche, dottrine Sufi e Irfan, che plasmano gli orizzonti terreni e celesti di oltre un miliardo di fedeli. Un certo oscurantismo occidentale tenta la demonizzazione di concezioni tradizionali basate sull'etica trascendente piuttosto che sul compromesso secolare. Contingente propaganda di guerra o paura strutturale e decadente del confronto? Un'interpretazione anticonformista alla luce delle domande di Verità, indagando sulla valenza storica permanente di Califfato e di Imamato e sui riflessi internazionali del rifiuto di comprensione. -
La prigione del peso. Storie di grandi obesi
Tante storie di sofferenza ma anche di gioia. Il contatto giornaliero con l'emarginazione e la vergogna di chi sopporta un corpo ed un peso troppo ingombranti. La voglia di conoscere, capire e aiutare chi non ce la fa. È questo il filo conduttore del libro che vuole far emergere una cruda realtà da cui spesso si tenta di sfuggire. Il tutto nella speranza che i pazienti gravi obesi vengano trattati e rispettati con la dignità che si riserva agli altri malati. -
Villa Savorelli a Sutri. Storia architettura paesaggio. Ediz. illustrata
Villa Savorelli a Sutri è l'esito monumentale di secoli di storia che, dal Rinascimento al Barocco, all'età Romantica, hanno plasmato architettura e natura in un insieme suggestivo e monumentale, tra i più rilevanti tra le ville storiche della Tuscia viterbese. Attraverso una ricerca attenta su fondi archivistici ricchissimi, vengono ricostruite le vicende della proprietà e inediti episodi d'arte. I fiorentini Altoviti, che nel Cinquecento si insediano a Roma, a Viterbo e a Sutri, riedificano il palazzo sulla piazza e il ""palazzo sul Monte"""", al centro di vaste proprietà agricole e produttive. I loro eredi, i nobili romani Muti Papazzurri, ristrutturano a più riprese il casino e la chiesa di S. Maria, che nel 1725 assume veste monumentale su disegno dell'architetto Sebastiano Cipriani. Le origini etrusche e romane, le leggende medievali che vedono Sutri e la Tuscia sfondo delle gesta di cavalieri, papi e pellegrini, sono rievocate nel complesso romantico divenuto proprietà dei Savorelli. Ristrutturata dopo la guerra dagli Staderini, oggi la villa è sede dell'Ente Parco Naturale Regionale dell'Antichissima Città di Sutri. Il volume, nell'ambito del """"laboratorio storiografico"""" che negli ultimi anni ha fatto di Sutri soggetto privilegiato di ricerche storiche di alto valore scientifico, affronta per la prima volta il tema della città e del suo patrimonio artistico in età moderna, gettando nuova luce su un episodio monumentale straordinario e fino ad oggi sconosciuto.""