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Le favole di Esopo. Ediz. illustrata
"Esopo, spirito arditissimo e geniale, scrisse con semplicità e freschezza ma anche con la preoccupazione che le sue storie avessero un'efficacia educativa morale. Egli dipinge dei brevi quadri, che mostrano grande naturalezza evocativa e profonda conoscenza delle passioni umane; in essi gli animali sono caratterizzati attraverso un tipo di psicologia che fa riferimento ad alcuni aspetti delle virtù e vizi dell'uomo. La favola si conclude secondo i canoni classici dell'ammaestramento e dell'esortazione alla virtù. Per questo motivo ha avuto imitatori così numerosi e, nei secoli, se ne è fatto un uso così frequente, quasi quotidiano nelle scuole. Bene hanno fatto perciò i bravissimi alunni della Classe Quinta Primaria, sezione A del """"Collegio S. Giuseppe-Istituto De Mérode"""" di Roma, ad inserirsi in questa tradizione secolare. Il loro lavoro è risultato impegnativo ma gratificante perché, accompagnati dalla guida della maestra Domenica Camossi, hanno saputo leggere, interpretare, commentare e illustrare graficamente un materiale così interessante e prezioso per la loro crescita morale, oltre che culturale."""" (prof. Pio Rocca)" -
L' architettura italiana per la città cinese. Catalogo della mostra (Roma, 6 dicembre 2010-8 gennaio 2011). Ediz. italiana e inglese
Il volume, il catalogo della mostra ""L'architettura italiana per la città cinese presso l'Accademia di San Luca (6 dicembre 2010-8 gennaio 2011), è a cura di Renato Capozzi, Francesco Menegatti, Dina Nencini e Federica Visconti."" -
Il memoriale in cui è incisa la nostra storia (Quarto, 5 maggio 1860). Ediz. illustrata
All'alba del 5 maggio 1860, 1089 volontari, giovani e per lo più settentrionali, partirono dallo scoglio di Quarto verso la Sicilia per sbarcare l'11 maggio a Marsala. Combatterono a Salemi. Calatafimi e Palermo prima di risalire la penisola fino al Volturno. Questi furono i Mille: studenti, medici, ingegneri, avvocati, commercianti, operai ed artigiani, aristocratici romantici ed artisti, alcuni dei quali in camicia rossa ed armati in modo disparato a cui s'aggregarono i picciotti, i molti giovani siciliani insorti e le migliaia di volontari del meridione. Oggi, a centocinquanta anni di distanza, è stato realizzato il ""memoriale dei mille"""", una lastra lunga 30 metri sulla quale sono incisi i nomi di tutti quei 1089 volontari, affinché lo scoglio di Quarto possa essere non solo il ricordo di un evento storico, bensì memoria viva di quelle anime che a bordo dei vapori """"Lombardo"""" e """"Piemonte"""" salparono verso l'Unità con una sola idea nel cuore: l'Italia!"" -
Il nuovo museo della Libia nel Palazzo del Popolo di Tripoli. Storia di un progetto realizzato. Ediz. italiana e araba
Il nuovo Museo della Libia nasce dalla riconversione del palazzo del Governatore di Tripoli, costruito dagli italiani su progetto dell'ingegnere Saul Meraviglia Mantegazza negli anni 1924-1931, poi divenuto palazzo del Popolo dopo la Rivoluzione del 1969. Il progetto qui documentato ha avuto due obiettivi principali: restaurare un eccellente esempio di architettura coloniale mostrandolo al pubblico come museo di sé stesso ed ospitare un museo interattivo e multimediale sulla storia e la cultura della Libia. Il volume ha l'obiettivo di raccontare, attraverso i disegni di dettaglio, le immagini storiche e quelle di cantiere, il concept del progetto e le soluzioni tecniche adottate, la nascita di un museo dai contenuti ""reali """" e virtuali. Le sale del museo documentano, in una panoramica a trecentosessanta gradi sulla Libia, i diversi temi affrontati: i siti archeologici, l'architettura araba e quella contemporanea, il deserto, le popolazioni, la musica e il divertimento, la Gloriosa Rivoluzione del 1969, il Libro Verde e il Libro Bianco, l'innovazione tecnologica, l'arte tessile, l'arte contemporanea e i progetti futuri."" -
I Palazzi del potere. Gli edifici storici e moderni per le istituzioni dello Stato. Le case degli italiani
Il primo di tre distinti volumi dedicati alle ""case degli italiani"""" in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'Istituto di Studi Politici """"S. Pio V"""" ha voluto promuovere una ricerca . architettonica, sociale, politica e legislativa - su quello che rappresenta un bene primario di ogni individuo e della collettività: uno dei tasselli fondamentali che disegnano il """"mosaico Italia"""", oggi paese di molte contraddizioni, ma anche con infinite risorse. Questo è il secondo volume che descrive gli edifici storici e moderni perle istituzioni dello Stato. Fu proprio il Presidente Carlo Azeglio Ciampi a definire il Quirinale """"La casa comune degli Italiani"""". I """"Palazzi del Potere"""" a Torino, prima capitale del regno, a Firenze nel breve periodo di centralità amministrativa e infine a Roma, traguardo delle aspirazioni nazionali, finalmente sede definitiva del Regno d'Italia e, dal 1946, della Repubblica Italiana. Il terzo volume racconta gli """"Edifici della Cultura e dell'Arte"""" che a buon diritto possono essere considerati """"case degli italiani"""" in quanto custodi e simboli della civiltà e del progresso dell'Italia unita. L'arte, la musica, il teatro, il cinema, lo sport hanno avuto grande influenza nel percorso storico della nazione e nella vita dei cittadini. Lo sviluppo delle attività culturali e della partecipazione popolare saranno i fattori fondanti di una più matura identità nazionale."" -
Dall'Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi. Memorabilia dalle collezioni Carafa Jacobini, Ruffo di Calabria ed altre raccolte. Ediz. illustrata
La mostra ""Dall'Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi"""", inaugurata il 24 febbraio nel Castello Ruffo di Scilla per celebrare i 150 anni trascorsi dall'Unità d'Italia, si distingue per particolare originalità ed interesse scientifico, al confronto dei numerosi eventi programmati in tutta la nazione. In primo luogo perché invece di soffermarsi esclusivamente sui fatti dell'epopea risorgimentale in un'ottica post-unitaria e sabauda, cioè dalla parte esclusiva dei vincitori, è focalizzata sui due principali stati della penisola che dopo secoli o addirittura millenni - nel caso della Chiesa -, si dissolsero tra il 1860 e il 1870, cioè il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. È una mostra di opere d'arte, di preziosi e rari cimeli, dipinti, sculture, ma soprattutto memorabilia nel settore delle arti decorative, tra cammei e miniature, realizzati in tutte le tecniche, con tutti i materiali più preziosi e per raffinati oggetti d'uso, come spille, tabacchiere, medaglie e piatti, intarsiati e istoriati con i ritratti dei re e di Pio IX (l'ultimo papa-re), ma anche di Garibaldi e Vittorio Emanuele II."" -
Le catacombe ebraiche. Gli ebrei di Roma e le loro tradizioni funerarie
Questo denso e agile volumetto spiega in maniera chiara e divulgativa quanto sappiamo sulla struttura della comunità ebraica di Roma, illustrando allo stesso tempo il contesto storico e politico in cui essa si sviluppò. Impresa non facile, a causa della carenza dei dati che ci sono pervenuti; con grande onestà Elsa Laurenzi non nasconde questo problema, né presenta ricostruzioni ""facili"""" ma infondate. Accompagna invece il lettore alla scoperta di una società che mantiene i propri costumi e la propria cultura vivendo all'interni di un'altra più vasta società, tanto profondamente diversa quanto tollerante, che seppe integrare realtà varie e contrastanti. Si basa sulle varie fonti disponibili, gli scrittori antichi, i testi epigrafici, le testimonianze archeologiche e fornisce, mediante un glossario distribuito all'interno del testo, utili e puntuali spiegazioni di termini non a tutti noti."" -
La città del Grande Raccordo Anulare
Il grande raccordo anulare di Roma è una delle figure infrastrutturali più forti sul territorio nazionale - grande collettore dei movimenti urbani romani - è la più importante infrastruttura metropolitana italiana per quantità di movimenti e per capacità di drenaggio di denaro pubblico, un'infrastruttura in continuo e perenne cambiamento. La formazione di questa infrastruttura è uno dei momenti-chiave nella costruzione della contemporaneità a Roma. Osservato per la prima volta nella sua interezza, il territorio urbano della città del GRA è uno spazio contraddittorio ed intermittente. Gli insediamenti urbani sono un insieme eterogeneo di isole debolmente collegate con il nucleo storico della città, un arcipelago sconnesso di frammenti. Percorrendo il GRA ci si trova di fronte ad un numero consistente di episodi urbani che potrebbero costituire una città autonoma se solo avessero la forza di ""fare sistema"""". Il NPRG della città di Roma, pur riconoscendo che l'organismo urbano contemporaneo di Roma è costituito da due entità diverse: un nucleo centrale consolidato e un arcipelago di frammenti esterno, non ha definito una strategia chiara per l'evoluzione del sistema arcipelago. Le proposte contenute nella ricerca puntano ad indicare uno scenario alternativo per la città di Roma, dove il sistema più esterno, la città arcipelago-la città del GRA, emerge come un sistema urbano complementare ma, allo stesso tempo, autonomo rispetto a quello consolidato."" -
Architettura disegno modello. Verso un archivio digitale dell'opera di maestri del XX secolo. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie le considerazioni e le ricerche che hanno fatto da riferimento teorico-operativo a esperienze indirizzate prevalentemente al rinnovamento della didattica della rappresentazione dell'architettura. È ormai un dato da tempo accertato che il digitale ha quasi del tutto soppiantato le tradizionali pratiche del disegno nel processo di elaborazione del progetto di architettura. Ma non è altrettanto definito il suo ruolo nella didattica della rappresentazione, non solo per lo studio dei modelli geometrici, ma anche per l'analisi dei modelli architettonici così come si possono costruire sulla base dello studio degli elaborati di progetto. Le sperimentazioni didattiche condotte negli ultimi anni su casi di studio emblematici hanno permesso di mettere a punto una strategia coerente con l'intenzione di rivedere, alla luce delle continue innovazioni indotte dal digitale, gli statuti disciplinari del rapporto disegno/progetto. Per l'approfondimento del rapporto oggi sempre più stretto della rappresentazione con la pratica del progetto è stato determinante esaminare, a scopo esemplificativo, l'operatività progettuale di alcuni fra i principali interpreti del rinnovamento del linguaggio architettonico in Italia a cavallo degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2010). Vol. 2
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Le camicie rosse alle porte di Roma. Il tentativo garibaldino del 1867 a Roma e nello Stato Pontificio. La rivolta dei cori
È il 22 ottobre 1867: a Roma scoppia l'insurrezione, mentre le Provincie dello Stato Pontifìcio sono invase, già da un mese, dalle camicie rosse. È l'ultimo tentativo, infruttuoso, prima della presa di Porta Pia, per fare di Roma la capitale del Regno d'Italia. Il piano verrà attuato grazie alla determinazione del deputato bergamasco Francesco Cucchi, che organizzerà la rivolta con l'aiuto dei gruppi liberali romani. Il vecchio leone garibaldino, Francesco Crispi, riuscirà ad ottenere l'appoggio (clandestino) del governo Rattazzi. Ed ancora una volta, il sessantenne Garibaldi, fuggito dall'esilio di Caprera, compatterà il movimento e gli darà una guida, fino alla sconfitta di Mentana. Anche se fallì, l'insurrezione dell'autunno 1867 verrà ricordata per alcuni episodi drammatici passati alla storia: l'esplosione, in Borgo, della caserma ""Serristori""""; l'esecuzione capitale dei due responsabili Monti e Tognetti, l'ultima prima dell'annessione, che tanto scalpore ed indignazione provocò nell'Europa di allora; la strage del lanificio Ajani ed il sacrifìcio di Giuditta Tavani Arquati, come ancora oggi ricorda la targa commemorativa sul palazzo. Forse fu a causa di un'organizzazione non perfetta, per colpa di qualche tradimento e per l'illusione che il popolo romano fosse pronto per il grande salto verso l'Italia, che l'insurrezione fallì. Alcuni municipi della provincia resistettero più a lungo, come quello di Cori, che resse una settimana intera, fino alla sconfitta di Mentana."" -
A scuola di restauro. Le migliori tesi degli allievi dell'Ist. centrale per il restauro e dell'Opificio delle pietre dure negli anni 2005-2007
Ventitré articoli restituiscono, in forma breve, i contenuti di altrettante tesi di diploma discusse dagli allievi delle Scuole dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Selezionate tra le migliori degli anni accademici 2005-2007, esse documentano l'impegnativo e appassionante lavoro di studio, ricerca e sperimentazione svolto dagli allievi, con la guida e il supporto di tutti i loro docenti, su tipologie diverse di manufatti: dipinti murali e da cavalletto, ceramiche, metalli e tessuti. Il rigore metodologico e l'approccio interdisciplinare, comuni a tutti i lavori che si presentano, sono alla base dell'alto livello qualitativo che da sempre connota, riconosciuto anche in tutto il mondo, l'insegnamento delle due Scuole di Alta Formazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. -
Laura Palmieri. Sulle scale. Ediz. illustrata
Questo libro raccoglie le testimonianze e la documentazione della realizzazione dell'opera di Laura Palmieri ""Sulle scale"""" nella Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. L'iniziativa rientra nel progetto """"Artisti per la Facoltà"""" curato da Elisabetta Cristallini e da Patrizia Mania e teso a valorizzare gli spazi della Facoltà attraverso interventi di artisti contemporanei."" -
Italia nostra (2011). Vol. 460: Referendum rubati?
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Via crucis. Erio Carnevali. Ediz. illustrata
"La novità di questa Via Crucis risiede nella struttura artistica che per la prima volta assume un aspetto espressivo aniconico. Le motivazioni sono varie. La prima risponde all'esigenza di riportare alle origini il rapporto tra l'immaginare e il guardare. Immaginare è partecipare con la parte più importante di noi a ciò che accade. Guardare è una azione più passiva, banalmente riferibile a un'abitudine rappresentativa che si adagia su scorciatoie ripetitive e che risulta per di più drammatica ma non emotiva. L'atteggiamento espressivo che vuole prevalere nella mia Via Crucis richiama per l'appunto un intimismo religioso spirituale partendo da una fonte d'esperienza emotiva coltivata nelle latenze umane e per questo profondamente connaturata all'uomo. Ogni colore, ogni segno ci porta ad un dolore intenso di commossa partecipazione. Il teatro degli avvenimenti non è lontano, non è qualcosa accaduto e basta, è fra noi ed avviene sotto i nostri occhi perché avvertito dalla nostra sensibilità e partecipato dal nostro cuore.""""" -
Italia nostra (2011). Vol. 462: Italia-Europa, la voce del patrimonio.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Il museo verso una nuova identità
Il volume"" Esperienze museali di nuova concezione in Italia e nel mondo"""" raccoglie gli atti del convegno internazionale di studi """"Il museo verso una nuova identità"""", promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte della Sapienza, Università di Roma. Nel primo incontro (31 maggio - 2 giugno 2007) sono state discusse alcune tra le esperienze museali più innovative, anche se poco conosciute, del nostro tempo, misurate non sulla pietra di paragone della spettacolarità, ma sugli indizi di una profonda trasformazione in corso nel rapporto tra il museo, la memoria collettiva affidata al patrimonio culturale delle comunità territoriali e, d'altro lato, la creatività poetica della contemporaneità. Archeologi, storici dell'arte, etnoantropologi, educatori, responsabili istituzionali e politico-ammininistrativi hanno aperto un confronto con architetti e artisti di diverse discipline, impegnati anche nell'uso delle nuove tecnologie, per ridisegnare forma e fini del museo di oggi e di domani. Il volume """"Musei e comunità. Strategie comunicative e pratiche educative"""" esamina il patrimonio culturale come valore che deve essere condiviso dalla comunità che lo conserva e da quella, sempre più vasta, che desidera conoscerlo."" -
Kazakhstan central concert hall. Ediz. italiana e inglese
Il progetto rappresenta ciò di cui il luogo manca, un suo possibile completamento. Andando ad Astana e sorvolando la steppa russa, i suoi laghi di sale, la sua terra piatta e deserta, le carcasse pietrificate di alberi contorti, abbiamo sentito la mancanza di un fiore che si apra nel cuore di questa città, per colmare tale assenza. -
BIC Lazio, 20 anni di creazione d'impresa. Un motore per lo sviluppo
Introduzione di Massimo Maselli. -
Abitare la terra. Ediz. italiana e inglese. Vol. 29
Rivista di geoarchitettura.