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Italia nostra (2011). Vol. 463: Venezia, tanti guai.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
I colori delle Avanguardie. Arte in Romania: 1910-1950. Catalogo della mostra (Roma, 2 settembre-15 ottobre 2011). Ediz. italiana e inglese
Non possiamo dire che ""I Colori dell'Avanguardia"""" sia una mostra dedicata all'avanguardia, neanche ad un'avanguardia così complessa e contraddittoria come quella romena. Se la si guarda con spirito purista, questa mostra è quasi un tradimento. Non solo si apre con opere moderniste create attorno al 1910, molto prima dell'aurora dadaista europea nata nei lunatici incontri del Cabaret Voltaire, ma si chiude con montaggi pseudoavanguardisti, opere del realismo socialista posteriori al 1950, nate quindi molto dopo la fine ufficiale dell'avanguardia storica propriamente detta. Inoltre, gran parte della mostra è dedicata ad un miscuglio di modernismi moderati, dal simbolismo ad un postimpressionismo classico, tradizionale, influenzato dalle opere di Cézanne, dal costruttivismo al surrealismo o ad un espressionismo che scivola armoniosamente verso la Neue Sachlichkeit, il realismo corporativo dall'obiettività carica d'ideologia. A dispetto delle posizioni politiche teoricamente antitetiche di questi orientamenti, sorprendono alcuni temi iconografici ricorrenti che collegano artisti, opere ed eventi apparentemente situati ai poli opposti di un unico contesto artistico locale. Ma è proprio questa la scommessa di questa mostra."" -
Teorie figure architetti del modernocontemporaneo
"La pubblicazione di questo volume segue a distanza di cinque anni l'uscita della raccolta di scritti in onore di Ludovico Quaroni intitolata """"Modernocontemporaneo"""". Allora il titolo costituiva non più che un'ipotesi di lavoro che si è rivelata ricca di potenzialità e di possibili linee di ricerca. L'anno successivo decidemmo di invitare alcuni studiosi amici e colleghi, anche di altre discipline, a confrontarsi con le nostre tesi, ne uscì un volumetto di """"scritti ulteriori"""" denso di riflessioni e di critiche. Ora abbiamo avvertito la necessità di riprendere l'argomento e tentare di portare a sintesi alcune dei temi lanciati e emersi nei volumi precedenti e nel dibattito che hanno suscitato. Più volte ci siamo trovati a spiegare le motivazioni dell'uso di questa parola """"modernocontemporaneo"""". Più volte, declinandola in maniera soggettiva, abbiamo posto l'accento sui valori della continuità che tengono insieme le espressioni contemporanee più alte e sostanziate delle arti visive e nello specifico dell'architettura, all'esperienza delle avanguardie storiche, del movimento moderno, e della modernità tutta. L'obiettivo è inquadrare e valutare la produzione attuale di maggiore riconoscibilità e presenza sulla scena internazionale, che oggi possiamo ritenere storicizzata, nel rapporto con le proprie radici e con l'individuazione di possibili linee di ricerca future."""" Presentazione di Piero Ostilio Rossi." -
Roma. Storia breve di un antico Impero
Per molti secoli sotto il dominio di Roma mutò la geografia; mutarono i popoli sottomessi; mutò il potere; mutò la società civile. Dai Sette colli e dalla palude del Campidoglio alla egemonia sul mondo conosciuto. Dai rozzi pastori del Lazio a Giulio Cesare. Dal solco conteso fra Romolo e Remo alla maestà del diritto romano. Dalla pelle di capra alla toga pretesta. Così mutò Roma e con Roma i romani. Ed il mondo. Tutto questo indusse Roma, per vari secoli, a non accontentarsi di quanto aveva ottenuto. Fino a quando la decadenza dei costumi e la conquista del mondo conosciuto non resero vulnerabili le sue sconfinate frontiere. -
Napoleone entra a New York. Chaim Koppelman e l'Imperatore. Opere 1957-2007. Ediz. italiana e inglese
Aveva nove anni Chaim Koppelman quando, per la prima volta, tratteggiò il profilo di Napoleone sul suo libro di geografia. Non un ritratto voluto, né ricercato, semplicemente il disegno di un bambino - talentuoso - che ferma sulla carta ciò che lo incuriosisce o colpisce, senza porsi troppe domande. Quell'appunto distratto è rimasto lì, apparentemente dimenticato, nella frenesia di una vita, anche artistica, che aveva velocemente cominciato a delineare il suo corso. Come tutte le passioni, però, quel profilo, nel tempo, ha fatto maturare sotterranee riflessioni, portando poi alla luce e nell'arte di Koppelman nuovi stimoli e lavori. E perfino un ""nuovo"""" Napoleone, liberato dal suo essere concreto personaggio storico per diventare icona e simbolo addirittura dell'inconscio collettivo. E, forse, più ancora, realizzazione in carne ed ossa delle battaglie che portano alla costruzione dell'armonia. Koppelman punta, infatti, l'attenzione sul Napoleone che è in ognuno di noi. """"La bellezza è sempre unione di opposti - era il manifesto del Realismo Estetico di Eli Siegel, corrente cui Koppelman aderì negli anni Quaranta - e unire gli opposti è quel che cerchiamo di realizzare in noi stessi"""". Ecco l'intimo desiderio di Napoleone: portare la democrazia affermando però la propria autorità. Ed ecco l'intimo desiderio del Napoleone interiore: affermare il """"noi"""", mettendo in mostra l'""""io"""". Dal desiderio di illustrare questa scoperta, prende le mosse la ricerca di Koppelman..."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2010). Vol. 3
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Italia 150 anni. Popolazione, welfare, scienza e società
Questo volume presenta centocinquanta anni di storia d'Italia letti attraverso gli studi sulla popolazione, le analisi demografiche e del welfare, quelle di politica educativa e scientifica. Il percorso è molto vario e si dipana tra piani diversi e tappe, talora distanziate talora ravvicinate, con differente sviluppo. Gli strumenti e le chiavi di lettura utilizzati sono quelli degli autori, un gruppo di ricercatori e tecnici dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR di cui Sveva Avveduto è il direttore, che si dedicano allo studio delle relazioni tra tendenze della popolazione e dello sviluppo sociale ed economico, a quello delle dinamiche sociali e delle politiche nei sistemi di welfare, all'analisi del mutamento della società collegato alla diffusione delle conoscenze e delle tecnologie dell'informazione. Il quadro che ne esce delinea uno sviluppo a più velocità avanzato e accelerato in taluni casi, lento e faticoso in talaltri, specchio delle trasformazioni del Paese. -
150 anni di storia del cemento in Italia. Le opere, gli uomini, le imprese. Ediz. illustrata
150 anni di stona del cemento in Italia sono anche 150 anni di storia italiana. Il cemento accompagna la storia della costruzione ed è il materiale di elezione nel campo dell'edilizia e delle infrastrutture. La fama del made in Italy è anche dovuta alle originalissime strutture in cemento così come ai momenti di crisi economica e politica corrispondono fasi critiche nello sviluppo delle costruzioni. Bene lo raccontano gli imprenditori di una delle industrie più solide del Paese, protagonisti e testimoni di questa storia. Sfogliando il libro, pagina dopo pagina, si vede scorrere la vicenda del cemento italiano dall'Unità a oggi attraverso i suoi alti e bassi: l'avvio della produzione negli stessi anni dell'unificazione, la fulminea diffusione del cemento armato anche in chiave antisismica, l'involuzione durante l'autarchia fascista, il ritorno da protagonista durante la ricostruzione post-bellica, il boom nelle opere di ingegneria negli anni del miracolo economico; poi la recessione e la crisi ma anche la rapida diffusione dell'edilizia industrializzata, fino agli anni più recenti con le nuove ricerche sui cementi con prestazioni speciali, sostenibili, cui si appassionano anche le archistar internazionali. -
Globalizzazione agricola e libertà di mercato
La politica agricola, a partire dall'unità d'Italia, è stata figlia del liberalismo cavouriano, che non rifuggiva dall'intraprendere riforme radicali e dall'attuare interventi pubblici. Una politica agricola che si integrava e si evolveva con le politiche liberiste dell'Europa e che talvolta toccava livelli alti di protezionismo. Nel Secondo dopoguerra, l'Italia e l'Europa scelsero l'economia di mercato. La scelta, però, non coinvolgeva l'agricoltura. La politica agricola comune (PAC), fortemente protezionistica, doveva garantire l'autosufficienza alimentare all'Europa ed un reddito sufficiente alle categorie agricole. Obiettivi, questi, raggiunti intorno agli anni '70. Da allora in poi si commise e si commette l'errore di perseverare in quella politica assistenziale e protezionistica: è l'argomento di questo libro. Oggi, tuttavia, a fronte della internazionalizzazione divenuta sempre più cogente è necessario confermare le risorse dell'Unione a sostegno dell'agricoltura. -
Natangué Sénégal
"La Onlus FAI in Senegal, insieme all'Associazione francese Natangué-Sénégal, dirette da Elena Malagodi, si occupa dei bambini e delle loro mamme nel nuovo quartiere Zone Sonatel di Mbour. Il Gruppo scolastico Natangué è costituito da due scuole per 500 bambini dai 3 ai 12 anni. FAI in Senegal le sostiene distribuendo un pasto al giorno ai 200 alunni più piccoli e organizzando una visita medica per tutti i bambini. Nella""""Casa delle Mamme"""", che fa parte della scuola, le donne ricevono informazione, formazione e possibilità di inserimento nel campo lavorativo. Nel 2010 noi abbiamo potuto costruire 4 aule in un'altra scuola del quartiere grazie al sostegno della Fondation Orange, France. Dal gennaio 2010, grazie alla Regione Lazio, Enfance et Partage e il liceo di San Francisco, FAI in Senegal sostiene tutto il programma sociale della scuola Natangué e tanti progetti agricoli e commerciali della Cooperativa Donne di Natangué. La Fondazione Rita Levi Montalcini sostiene l'alfabetizzazione delle ragazze. A Mbour ci sono 5000 bambini che si chiamano """"talibé"""": vivono nei daara e mendicano per nutrirsi. Noi cerchiamo di aiutare il Daara di Warang perché i 200 bambini che ci vivono sono trattati con grande rispetto. Inoltre FAI in Senegal sostiene dal 2009 una cooperativa di 30 pescatori alla piccola piroga.""""" -
Italia nostra (2011). Vol. 465: Grandi opere grandi debiti grandi affari.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Giancarlo Pignataro pittore scultore. Ediz. illustrata
Giancarlo Pignataro nato nel 1958 ad Albanella, vicino Paestum, si è formato a Roma dove si diploma al Liceo Artistico. Studia all'Accademia di Belle Arti di Roma e di Perugia. Da giovanissimo ha ricevuto l'apprezzamento e la spinta a continuare il proprio lavoro da vari artisti già affermati quali Annigoni, Ziveri e Riccardo Tommasi Ferroni. Giancarlo Pignataro si dedica alla pittura, eseguita con varie tecniche che spaziano dall'affresco, alla tempera, olio e alla scultura realizzata con vari materiali tra cui la terracotta, il marmo e il bronzo. Particolare importanza nel lavoro di Giancarlo Pignataro riveste il ritratto eseguito ""dal vero"""" sia in pittura che in scultura."" -
Roma tra II Poli
Milioni di turisti ogni anno visitano la Capitale attratti da un patrimonio storico archeologico senza eguali. Sarà sempre così? Il turismo è un fondamentale volano di sviluppo ma la crisi economica mondiale ha dimostrato che non è estraneo a fluttuazioni e cambiamenti. Non può quindi essere lasciato a sé stesso: necessita di politiche congrue e coraggiose. Questo libro racconta, tramite testimonianze dirette dell'autore, perché e in che modo l'attuale Amministrazione capitolina abbia voluto inaugurare un'inedita e ambiziosa strategia dell'accoglienza, le cui parole d'ordine sono qualità e diversificazione. Descrive, inoltre, la gestazione, la nascita e l'evoluzione del Secondo Polo Turistico della Capitale. Leggendolo, scopriremo come il nuovo sistema di offerte turistiche creerà una straordinaria alchimia tra arte e intrattenimento, storia e contemporaneità, in grado di sviluppare al massimo la risorsa turismo e di generare nuova occupazione e benessere diffuso. L'immagine della Città ne uscirà rafforzata e riposizionata a livello mondiale; Roma potrà essere così tra le grandi metropoli protagoniste del futuro. -
Abitare la terra. Ediz. italiana e inglese. Vol. 30
Rivista di geoarchitettura. -
Italia nostra (2011). Vol. 466: Italia sott'acqua.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Italia nostra (2011). Vol. 467: Viaggio in Italia... delle grandi opere.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Santo Tomaino. Epic painting. Ediz. illustrata
Quella di Santo Tomaino non è una pittura antiquariale o tradizionalista. In essa i rimandi al mondo esterno si intrecciano con le figure della memoria, con elementi legati alla condizione psicologica e a quella costellazione di miti e archetipi che fanno la storia dell'uomo; dal punto di vista tecnico, manuale, quegli stessi rimandi sono filtrati da un gesto pittorico indissolubilmente legato alla dimensione soggettiva, intima. Il potere comunicativo, visivo, fisico e spirituale, che la pittura non condivide con altri mezzi espressivi, è il volano attraverso cui riconquistare una libertà poetica. -
L' abito popolare russo. Ediz. illustrata
L'esposizione e il volume dal titolo ""L'abito popolare russo"""", nell'ambito dei quali sono presentati cinquanta costumi maschili, femminili e infantili, appartenenti alle collezioni del Museo Etnografico Russo di San Pietroburgo e provenienti da quattro aree geografiche della Russia ottocentesca, intendono illustrare l'evoluzione del costume russo nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XX secolo."" -
Il dono del fiori. Creatività e tradizione nelle infiorate del Lazio. Ediz. illustrata
In occasione del Corpus Domini e di diverse feste religiose primaverili, in molti paesi del Lazio si può assistere all'allestimento delle Infiorate: mosaici pavimentali composti da quadri, figure religiose, scritte, motivi ornamentali di vario genere, realizzati mediante l'utilizzo di fiori e di altri vegetali. Si tratta di una pratica tenacemente radicata e in continuo sviluppo nel territorio. Il volume, frutto della collaborazione di tante voci a confronto, vuole testimoniare l'importanza del fenomeno e l'attenzione a esso prestata dalla Regione Lazio anche attraverso le ricerche del Centro Regionale di Documentazione dei beni culturali. -
Il periurbano. Crescere «intorno» alla città. Strumenti e metodi di governo per valorizzare i benefici e limitare gli effetti negativi del periurbano
Il tema della crescita ""intorno"""" alla città, altrove dibattuto già a partire dal dopoguerra come una delle componenti primarie dei processi di sviluppo urbano, in Italia è divenuto argomento centrale del dibattito architettonico e urbanistico a partire dagli anni Ottanta, con l'esplosione delle contraddizioni emerse con la crescita della città illegale, che ha reso non più differibile la presa di coscienza sulla necessità di ricucire le diverse parti della città, altrimenti disomogeneamente contrapposte. Il problema della """"convivenza"""" tra città compatta e città diffusa (legittima o spontanea) è alla base del testo e pone interrogativi che vanno oltre il campo disciplinare dell'urbanistica, fino ad investire aspetti più propriamente legati alle politiche economico-finanziarie del governo del territorio.""