Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1681-1700 di 10000 Articoli:
-
Il «Trittico» del Beato Angelico della galleria Corsini. Ediz. illustrata
Presentare i frutti del restauro di un capolavoro come il Trittico del Beato Angelico è senz'altro uno tra i compiti più emozionanti che un Soprintendente possa trovarsi a celebrare - non solo perché in linea con i propositi ministeriali della valorizzazione e conservazione del patrimonio storico-artistico del nostro paese - soprattutto quando, nel caso specifico che qui si introduce, proprio il restauro ha permesso di restituire al pubblico un'opera completamente rinnovata nello splendore visivo dell'immagine consegnataci dal pittore toscano, Giovanni da Fiesole meglio noto come Beato Angelico, alla metà del Quattrocento, ma ha anche consentito di comprenderne meglio la natura materiale, di riscoprirne i significati spirituali e contenutistici, di osservare più consapevolmente le innovative soluzioni iconografiche e le modalità tecnico-esecutive che il celebre monaco domenicano ha messo ""in opera"""" più di cinque secoli fa."" -
Ferrazzi e l'opera perduta di Pomezia. 1938-41. Ediz. illustrata
L'analisi del lavoro murale di Ferrazzi per Pomezia, un'opera eseguita tra il 1938 ed il 1941 e perduta alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, senza che sia mai stato possibile almeno un suo parziale recupero. -
Verso il museo. Per una collezione di arte contemporanea dell'Accademia di Belle Arti di Bari. Ediz. illustrata
L'Accademia di Belle Arti di Bari ha una sua storia fatta di docenti, artisti, studenti a loro volta diventati artisti e docenti. I nomi degli artisti selezionati per questo primo volume sono quelli di chi l'Accademia l'ha fondata - come Raffaele Spizzico, Roberto De Robertis, Michele Depalma - di chi l'ha promossa nei più importanti circuiti dell'arte contemporanea, come Mimmo Conenna, di chi ha portato avanti il senso più profondo di un'arte intesa anche come mestiere, come Mario Colonna, per arrivare ai contemporanei, Beppe Sylos Labini, Paolo Lunanova e Pippo Patruno. Cristiano De Gaetano, già studente dell'Accademia in tempi recenti, purtroppo morto prematuramente, è testimonianza, bandiera quasi, di una qualità espressa dall'Accademia di Belle Arti di Bari negli anni più recenti. Si è scelto il nome BARCA - Belle Arti Contemporary Art - per il futuro museo dell'Accademia di Belle Arti di Bari che ha già una sua sede: il piano terra e il chiostro del bellissimo e appena restaurato convento settecentesco di Mola di Bari, progettato dall'architetto Vincenzo Ruffo, già sede del corso di indirizzo di Pittura e dei corsi del biennio di specializzazione dell'Accademia di Belle Arti di Bari. -
Voci e silenzi di prigionia. Cellelager 1917-1918
Parole, musica, immagini: sono le molteplici voci con cui i prigionieri di guerra del lager tedesco di Celle, nell'Hannover, dal 1917 alla fine della Grande Guerra nel 1918, narrano fatti, momenti di vita e situazioni in gran parte inediti. Su di essi era sceso un troppo lungo silenzio, da parte dei Comandi e del Governo in primo luogo, come se i ""vinti di Caporetto"""", così furono definiti da uno di loro, Guido Sironi, dovessero essere vinti una seconda volta e destinati per sempre all'oblio. In questo libro emerge da quel silenzio un mondo ignorato, con le sue complesse e innumerevoli storie individuali e collettive, col suo carico di umiliazioni, dolori, fatiche, fame e freddo lungamente sopportati, malattie e morte, ma anche di insopprimibile desiderio di vita. Rimasti per lo più sepolti per molti anni negli archivi familiari, diari, memorie e testimonianze ora possono riprendere voce e raccontare i pensieri, le azioni, i sentimenti dei prigionieri."" -
Simulare il comportamento umano negli edifici. Un modello previsionale
La valutazione della qualità funzionale dell'edificio e del suo impatto sulle attività dei futuri utenti è uno dei compiti più difficili che l'architetto deve affrontare nel corso della sua pratica progettuale. Se, nel passato, norme, manuali e regole di buona pratica hanno supportato le scelte funzionali dei progettisti, oggi tali tecniche risultano inadeguate in relazione all'alto grado di unicità dell'organismo edilizio e alla complessità e dinamicità del suo processo d'uso. Le conseguenze di questi limiti sono ogni giorno davanti ai nostri occhi: una volta realizzati, spesso gli edifici non funzionano in modo ottimale, ma, a quel punto, risulta particolarmente difficile e oneroso intervenire per risolvere criticità, errori e inefficienze. Nel settore della progettazione assistita dal computer, in particolare nelle ultime due decadi, diversi modelli informatici sono stati sviluppati al fine di rappresentare e simulare l'interazione tra persone e ambiente costruito, anche se limitati alla prefigurazione solo di alcuni aspetti del comportamento umano e in relazione a specifiche situazioni, ad esempio la fuga in caso di incendio. In questa sede si propone, invece, un modello previsionale di tipo non deterministico, nato dall'integrazione di tecniche di modellazione derivate dal mondo della progettazione architettonica e da quello dei videogames, e teso a prevedere in modo più completo e realistico il comportamento degli utenti dell'edificio... -
Oleum et agri. Ruralità e paesaggio culturale. Recuperi archeologici della Guardia di Finanza in mostra a San Vito Romano. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra a San Vito Romano (RM) dal 23 Maggio al 30 Agosto 2015. Con la mostra ""Oleum et Agri. Ruralità e Paesaggio Culturale. Recuperi Archeologici della Guardia di Finanza in mostra a San Vito Romano"""" promossa dal Comune di San Vito Romano e dal Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico delle """"Fiamme Gialle"""" si riafferma la centralità che l'ulivo ha avuto nella definizione del paesaggio antico del Lazio. Attraverso i reperti in esposizione, alcuni dei quali oggetto di sequestri giudiziari molto recenti e presentati per la prima volta al pubblico, è possibile ripercorrere la storia millenaria di questa pianta, il cui frutto ha avuto molteplici utilizzi: come alimento, per uso medico, per la cosmesi e per l'illuminazione. Un ringraziamento va alla Guardia di Finanza per la sua significativa azione a tutela del patrimonio archeologico e contestualmente per la sensibilizzazione delle comunità locali chiamate a contribuire alla salvaguardia dei propri beni comuni. Un grazie anche all'Amministrazione Comunale di San Vito Romano e a tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione di questa iniziativa; occasione per sottolineare l'importanza della tutela e della conservazione di un paesaggio agrario italiano, che l'azione sapiente e millenaria dell'uomo ha reso unico al mondo per bellezza e armonia. In questa """"cornice"""" olea prima omnium arborum est (""""fra tutti gli alberi il primo posto spetta all'ulivo""""), come ricorda Columella, agronomo romano del I secolo d.C."" -
Del culto e della cultura. Archivi biblioteche e musei ecclesiastici in Italia
Archivi, biblioteche e musei ecclesiastici sono parte integrante, viva e propositiva dell'impegno della Chiesa che è in Italia. Costituiscono un punto di riferimento e di orientamento pastorale che chiede di essere sempre più conosciuto e considerato adeguatamente. Sono luoghi che conservano e diffondono la conoscenza - altrimenti destinata a rimanere patrimonio di pochi - e, quindi, a superare distanze, avvertite o reali che siano. Sono luoghi privilegiati d'incontro tra persone, talvolta tra culture e orientamenti religiosi diversi. Veri e propri presidi della cultura e della fede, sono certamente anche luogo di aggregazione sociale. Forte di queste convinzioni, sono particolarmente contento di introdurre con queste righe il volume Del Culto e della Cultura. Archivi biblioteche e musei ecclesiastici in Italia, curato dall'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici. A un primo livello di lettura può presentarsi come una sorta di manuale, che restituisce informazioni utili alle ricerche di chi vuole scoprire presenze e contatti di archivi, biblioteche e musei ecclesiastici. In realtà, dietro a tale lavoro non si stenta a intuire un investimento significativo soprattutto in termini di relazioni: è la loro preziosità alla base del presente risultato; sono esse, infatti, ad aver permesso la raccolta di informazioni aggiornate su un numero così consistente di istituti culturali. -
Civitavecchia e il teatro. Rappresentazioni e teatri dal XVIII secolo ad oggi
La storia del Teatro a Civitavecchia risulta emblematica: essa riveste una particolare importanza perché nel suo fluire sono facilmente distinguibili quattro fasi che rappresentano altrettanti momenti caratterizzanti delle trasformazioni della nostra società. Il Settecento con il Minozzi, l'Ottocento con il Teatro comunale Traiano, il Novecento con il Cinema teatro prima e con il nuovo Teatro Traiano poi. Quattro fasi e quattro epoche diverse. Segue ovviamente le trasformazioni sociali ed economiche della città e non soltanto. Si riflettono su di esso i mutamenti epocali che in questi quasi tre secoli si sono avuti e ne esce un quadro della società italiana, dei suoi gusti, dei suoi orientamenti, della sua base sociale, importante e denso di interesse. Cambiano i protagonisti, i generi, gli spettatori, i modi di gestione del Teatro. Si intrecciano profondamente ed in modo esplicito la proposta culturale e le modifiche strutturali. Cambia l'architettura, l'offerta di spettacoli, il pubblico, l'organizzazione interna del teatro, in stretto rapporto con le trasformazioni dell'economia, della composizione sociale, del potere. -
L' eleganza del cibo-Tales about food & fashion. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra presso i Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali dal 19 maggio al 1 novembre 2015. ""L'eleganza del cibo. Tales about food and fashion"""" celebra il connubio perfetto tra la nutrizione, tema dominante dell'EXPO 2015 di Milano, e la creatività Made in Italy. Se si fa il """"gioco"""" di sostituire alla parola moda, la parola cibo si comincia a capire come e perché questi due pilastri della creatività e della cultura italiana fatalmente s'incontrino di continuo e segnatamente irrobustiscano il loro legame. La moda, dal 1950 ad oggi, con i suoi protagonisti, traccia un percorso insolito, affascinante e ironico perché è proprio l'ironia a caratterizzare la creatività dei designer quando interpretano il cibo. Ecco abiti-opera ma anche accessori realizzati con materiali inconsueti, dalle forme e disegni scaturiti da una ricerca innovativa e originale."" -
Ricerche sul Tiburtino III. Atti del Convegno
Atti del Convegno sul Tiburtino III tenutosi a Roma, presso il Liceo Artistico Statale ""Enzo Rossi"""", nell'inverno del 2015 con interventi di Giorgio Muratore, Valerio Palmieri, Rinaldo Capomolla, Riccardo Morri, Daniela De Angelis."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2015). Vol. 2
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
I capi dello stato. Dagli albori della Repubblica ai nostri giorni 1946-2015
Questo libro, frutto di ricerche archivistiche, dottrinali e di stampa, si propone come saggio di politica e insieme di dottrina, non appiattito su profili esclusivamente giuridici, ma vivificato dall'aderenza alla realtà storica, nel cui ambito l'identità umana di ogni Presidente, aiuta a comprenderne meglio la dimensione istituzionale. Le prerogative presidenziali, costituzionalmente delineate come raccordi moralmente autorevoli e sintesi unitaria fra i vari Poteri dello Stato, nel tempo sono andate estendendosi con le c.d. ""esternazioni"""", volte a scongiurare la paralisi del Parlamento per le speculari animosità di maggioranza ed opposizione. Pur memori della nota definizione del Calamandrei, sul Capo dello Stato come """"viva vox Constitutionis"""", non riteniamo inattuale il monito di Vittorio Zincone (1957), che la figura del Presidente di una Repubblica parlamentare debba risultare più vicina a quella del """"confessore, che non del predicatore""""."" -
Antonio Fiore. Forme gioiose nell'immenso cosmo. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra aperta presso la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, Latina dal 13 giugno al 18 luglio 2015. Antonio Fiore, nato a Segni nel 1938, è considerato dalla critica specialistica l'erede dei futuristi dell'ultima generazione. Non si considera però un epigono del movimento marinettiano, bensì un continuatore dello spirito futurista, lo stesso che gli trasmisero direttamente alcuni protagonisti dell'ultimo Futurismo con i quali ebbe rapporti intensi e fecondi. Fu infatti Sante Monachesi nel 1978 ad indirizzarlo verso la ricerca post futurista facendolo aderire al Movimento AGRÀ che aveva fondato nel 1962, battezzandolo futuristicamente UFAGRÀ (Universo Fiore AGRÀ). Conobbe anche Francesco Cangiullo, famoso poeta parolibero futurista, che gli trasmise suggestioni per i contenuti delle opere della prima stagione. Con Elica e Luce Balla, le figlie del Maestro del Futurismo, il pittore di Segni e la sua famiglia hanno vissuto una lunga, cordiale e feconda amicizia tessuta anche fra i ricordi entusiasmanti della vicenda futurista del padre. Infine, ha avuto rapporti con Mino Delle Site e Osvaldo Peruzzi, futuristi dell'ultima generazione e, soprattutto, con Enzo Benedetto, futurista anche lui che con la Dichiarazione Futurismo Oggi del 1967 sancì la continuità ideale del Futurismo. -
La costruzione della periferia. La città pubblica a Genova (1950-1980)
La costruzione della periferia rappresenta il delicato punto di equilibrio reso abitabile - tra intervento dello Stato e azione del mercato: esito fisico e materiale delle politiche del consenso (l'espansione) e del benessere (il welfare state), a cui il discorso disciplinare ha fornito una copertura teorica sempre meno adeguata. In uno spazio di tempo di circa trent'anni 1950-1980, le flessioni del discorso spostano l'attenzione dal quartiere, quale elemento di composizione della nuova città, al suolo, quale elemento di regolazione delle rendite fondiarie, alla costruzione di nuove case, quale elemento di risoluzione finale della incessante questione abitativa. A questo punto il discorso si istituzionalizza e perde di credibilità. Si interrompe. Scopo di queste note è riprendere alcuni fili di tale discorso, ricostruendo le ragioni politiche e disciplinari che hanno portato alla costruzione della periferia. Genova costituisce una variazione paradigmatica di questo racconto. Una città in cui la periferia coincide, in buona parte, con la ""costruzione della città pubblica"""", fino quasi ad identificarsi con essa. La specificità del caso sollecita una domanda: è plausibile partire dalla città pubblica, dai suoi spazi e dalle sue dotazioni infrastrutturali, eredità delle politiche del welfare, per riqualificare la periferia e la città nel suo complesso?"" -
Giuseppe Salvatori, Elvio Chiricozzi, Andrea Aquilanti, Davide Dormino, Felice Levini. Ediz. italiana e inglese
Il testo dà come risultato quello di una testimonianza in forma critica di un'innovativa e al contempo intelligente operazione artistica che ha avuto luogo tra il 2013 e il 2014 all'interno della nuova sede della galleria d'arte contemporanea De Crescenzo & Viesti a Roma. Qui, dall'incontro tra trentasei collezionisti, due galleristi, un critico e cinque artisti, i cui nomi sono quelli di Giuseppe Salvatori, Elvio Chiricozzi, Andrea Aquilanti, Davide Dormino e Felice Levini, sono nate altrettante cinque mostre personali, ognuna delle quali anticipata da un'anteprima in cui ogni singolo artista ha apposto su di un'unica parete della galleria trentasei opere di piccolo formato, ciascuna delle quali destinata ai rispettivi trentasei collezionisti cofinanziatori del progetto. I tempi cambiano e l'arte, che da sempre si è posta in una prospettiva di stringente puntualizzazione e in molti casi anche d'anticipo sugli stessi, senza con ciò essere necessariamente e a tutti i costi d'avanguardia (almeno nella sua accezione originaria), si trasforma e trova un modo proficuo di cooperazione organizzandosi all'interno di se stessa. -
Il cortile di Dora. Il mondo colorato dell'infanzia, a Roma, negli anni oscuri della seconda guerra mondiale
Un cortile, a Roma, in via Clelia, tra il 1941 ed il 1944: è questo, il mondo a colori del ragazzino Sergio, di sua sorella e dei loro amici, mentre tutt'intorno infuria la seconda guerra mondiale. L'incoscienza di smontare le bombe inesplose, il divertirsi col gioco della bottiglia nel rifugio antiaereo, e soprattutto la passione di Sergio per la piccola Dora, che del cortile è la più carina e che lui, a modo suo, corteggia: un mondo apparentemente ben lontano, dal dramma che si sta consumando oltre quello spazio racchiuso fra tre palazzi. La realtà vera però, quella più cruenta, si trova a breve distanza dal cortile: Sergio e gli altri, si troveranno ben presto a doverla fronteggiare... -
Innovazione organizzativa e tipologia per l'ospedale. Nuove proposte distributive
Negli ultimi decenni la cultura progettuale si è fatta maggiormente sensibile ai temi dell'architettura sociale, in modo particolare rispetto a tipologie legate alla salute; ed in questo senso l'""Architettura dell'Ospedale"""" si sta avviando verso una nuova fase evolutiva e risulta pertanto utile evidenziarne le motivazioni e le tappe, fino ad individuare strategie progettuali nuove ed adeguate ai più recenti scenari. Negli ultimi decenni, la quasi totalità dei Paesi industrializzati si è trovata ad affrontare, seppure con modalità e tempistiche differenti, problematiche simili nella gestione dell'offerta assistenziale delle proprie strutture sanitarie. I mutamenti socio-culturali hanno avuto quasi ovunque le medesime conseguenze, le differenze emergono in parte nell'impostazione organizzativa ed economica dei sistemi sanitari e in parte nella filosofia sociale dei temi legati all'assistenza ospedaliera. Partendo da questa premessa generale, il presente studio vuole indagare le possibilità evolutive della progettazione dell'Ospedale, utilizzando gli input innovativi che possono offrire il continuo trasformarsi del contesto socio-sanitario, del panorama politico-economico, della ricerca medico-scientifica, delle applicazioni tecnologiche, ecc., immaginando per il progettista un coinvolgimento multidisciplinare in ciascuna delle fasi del """"Processo Ospedale"""" che garantisca continuità metodologica e qualità complessiva..."" -
Alimentazione, la sfida del nuovo millennio. Ediz. illustrata
Il cibo, la terra, l'acqua, l'ambiente in cui viviamo, la crescita demografica, rappresentano sfide ineludibili alle quali le istituzioni multilaterali e i governi sono tenuti a dare una risposta. Fame, povertà, sprechi alimentari, accaparramento delle terre, cambiamenti climatici, scarsità idrica sono infatti le conseguenze di una gestione irresponsabile delle risorse, di una mancanza di visione globale dei problemi e delle loro possibili soluzioni. Per affrontare la tematica, senza la pretesa di risolverne la complessità ma alla ricerca di possibili soluzioni, abbiamo interpellato rappresentanti delle grandi Istituzioni del settore come la FAO, il PAM e l'OMS, esponenti del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e di Slow Food International, Professori di diverse Università, esperti nel settore agricolo, economico e sanitario, il grande genetista indiano S.M. Swaminathan, la Fondazione Marino Golinelli e Gustolab International Institute for Food Studies, diretto a Roma da Sonia Massari. Non potevamo infine non arricchire il libro con le opere di artisti contemporanei, selezionate da Giorgia Simoncelli, che hanno dedicato al cibo la loro creatività. Arte e nuove sfide dunque, per comunicare con lo straordinario linguaggio dei segni, ciò che si profila all'orizzonte di un futuro che appare incerto, ma che c'è. -
Il patrimonio storico della prima guerra mondiale. Progetti di tutela e valorizzazione a 14 anni dalla legge del 2001
Il Comitato tecnico scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale è istituito ai sensi della legge 78/01 ""tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale"""", e opera presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Direzione generale Belle Arti e Paesaggio. Il Comitato, composto da 15 membri di varia provenienza (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Difesa, enti locali, associazioni, ecc.), esamina progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale e definisce criteri e priorità per l'assegnazione dei finanziamenti. Si preoccupa inoltre di promuovere attività di ricognizione, di inventariazione, di studi e ricerche sul patrimonio della Prima Guerra Mondiale. Il volume illustra l'attività del Comitato dalla sua istituzione (2001), con una attenzione particolare al dibattito normativo che precedette l'approvazione della legge, e agli oltre 70 progetti finanziati dal 2001 ad oggi, tra i quali sono stati selezionati i più rappresentativi."" -
Tutta colpa dell'euro (?) e altre storie. Tracce di vita umana nel tempo fantareale e incerto
La spina dorsale che tiene uniti i racconti è costituita da tre fatti: la fantasiosità del linguaggio politico (A Roma che si fa?), la manipolazione al rialzo del cambio tra lira e euro (Tutta colpa dell'euro), la veracità di un parlare sincero (Francobolli per il futuro di una co.co.pro). Le vertebre, a sinistra, sono: una lettera anonima (Loro camminano ancora mano nella mano), lo scoramento di una ragazza messa incinta da un figlio di papà che la lascia sola (Adria Japigia), uno sciopero improvviso (Concerto Jazz); a destra, lo scherzo feroce a un extracomunitario (Ero annoiato e accesi un sigaro di carta di giornale), una signora della borghesia non si riconosce nella Roma di SacroGRA né in quella da La Grande Bellezza (al Cinema) e, infine, saper ascoltare per capire l'altro e non chiudersi (Basta un'orecchia di pasta di pane). Sono storie di gente che vive non solo a Ponte Milvio ma anche di qua e di là dell'antico ponte romano.