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Esuli. Oltre il sistema solare
Sintesi dell'evoluzione dell'uomo e dell'ansia vitale del genere umano di afferrare l'infinito e dominarlo. Quasi l'avventura della conoscenza per superare la metafisica pur trovando in essa la radice giustificativa del vivere stesso. ""Il manifesto"""" esprime il tentativo di descrivere il desiderio di conquista dell'infinito, ricordando quanto di scientifico è stato verificato fino ad oggi e proiettandolo nel futuro. Inoltre il pensiero filosofico, le arti, la poesia, l'immaginazione e le credenze religiose si inseriscono in questa prospettiva di conquista. Sarà il """"viaggioavventura"""" che ogni individuo saprà fare apportando il contributo personale della propria identità per l'avanzata dell'umanità verso mondi nuovi che assicurino la sopravvivenza nel mutamento costante e inesorabile."" -
The influence of western architecture in China. Ediz. italiana e inglese
Il libro esplora l'influenza dell'architettura occidentale in Cina dalla metà del XIX secolo fino ai giorni nostri e riflette sul rapporto tra tradizione e innovazione nel paese. Dalle analisi e studi condotti con il prezioso contributo di esperti della cultura cinese emergono una serie di osservazioni sul complesso processo di modernizzazione che ha portato la Cina e l'Occidente più vicini. Questo fenomeno, insieme ad altri, è stato un elemento propulsore della trasformazione delle città cinesi contemporanee. Il testo, infine, affronta la questione del patrimonio storico urbano come valore imprescindibile della cultura millenaria cinese. -
Oggi sono venuti i tedeschi. Vita quotidiana a Roma sotto l'occupazione nazista
Cinque donne spagnole a Roma, sotto l'occupazione nazista della città durante la seconda guerra mondiale, nascondono nella propria casa ebrei, famiglie di antifascisti e sfollati. Scrivono quotidianamente un diario nel quale registrano bombardamenti, affannose ricerche di cibo per sé e per le persone nascoste e la fatica di dare accoglienza a sconosciuti in cerca di un rifugio. Non fanno parte di nessuna organizzazione di Resistenza, ma agiscono mosse da sentimenti di umana solidarietà. Presentazione di Gemma Luzzi. -
Premio nazionale delle arti 2016-2017. Sezione design. Future Isia Design. Ediz. italiana e inglese
Il Premio nazionale delle arti è un'iniziativa culturale della Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca che lo promuove su scala nazionale. A rappresentare nel 2017 la XII edizione per la sezione Design è stata scelta l'ISIA di Faenza, che ha curato il premio con il motto ""Future is design"""". Sono state invitate a partecipare numerose scuole di design italiane e europee per mettere in risalto i loro progetti e favorire le collaborazioni tra le istituzioni partecipanti, al fine di arricchire la formazione e la ricerca creativa. I temi di questa edizione sono il design for all, l'experience design, l'innovazione, il dialogo tra design e arti visive. Collaterale al premio l'ISIA di Faenza ha organizzato una serie di iniziative culturali disseminate sul territorio faentino. Il premio vede la collaborazione del Comune di Faenza, del Museo internazionale delle ceramiche e il patrocinio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del MiBACT - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell'AIAP - Associazione italiana design della comunicazione visiva, dell'ADI - Associazione per il disegno industriale, della regione Emilia-Romagna e della provincia di Ravenna. La Fondazione Plart di Napoli, la Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza, il Festival Kerning di Faenza, l'A.i.C.C. - Associazione italiana città della ceramica, il Rotary Club di Faenza e l'azienda Zini Elio di Imola hanno generosamente contribuito al conferimento di premi speciali."" -
Il tempietto del Carmelo a Roma
"Il restauro del Tempietto del Carmelo, promosso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Roma del MiBACT, diviene per Fautore, che ne è progettista e direttore dei lavori, occasione di studio e approfondimento delle conoscenze sul tema inteso non solo come opera singola ma anche come tipo architettonico. Analizzando i documenti d'archivio e confrontandoli con le fonti bibliografiche e iconografiche, l'arch. Cajano ricostruisce le fasi costruttive dell'edificio e i suoi successivi restauri indagando le motivazioni che portarono i Devoti della B.ma Vergine nella piazzetta Boccapaduli a richiedere l'autorizzazione alla sua realizzazione e dedicazione. Dalle fonti emerge che il Tempietto fu realizzato nel 1759 all'interno del Ghetto di Roma per proteggere un'immagine della Vergine Maria, assumendo caratteristiche che lo resero un caso particolare nell'ambito dell'architettura sacra minore della città. L'attento restauro portato a compimento ha saputo coniugare interventi di pura conservazione della materia antica con altri d'integrazione delle lacune risolte in chiave contemporanea evitando tentazioni di riletture analogiche, ma riuscendo ad ottenere una convincente sintesi estetica dell'opera, coerente con l'avvenuto riconoscimento del suo valore storico-artistico. Questo ha consentito di arrivare a una 'nuova' e convincente redazione architettonica fondata sulla valorizzazione della preesistenza, obiettivo dichiarato e concretamente raggiunto."""" (dalla Presentazione di Alessandro Ippoliti)" -
Ricerche su Giovanni Baglione. L'iconografia, i ritratti, i dipinti mobili fino al 1600 e il rapporto con il «naturale». Ediz. a colori
Questo libro prende le mosse dall'individuazione di un nuovo ""Autoritratto"""" che Giovanni Baglione (Roma 1569(?) - 1643) dipinse in gioventù e si sviluppa passando in rassegna gli autoritratti e i ritratti attualmente conosciuti dell'artista, per ampliare quindi il discorso sulla sua intera produzione ritrattistica. Attraverso tale indagine, è apparso come non mai evidente che l'incontro-scontro con il Caravaggio ebbe a livello stilistico effetti ancor meno rilevanti di quanto - non di rado per inconfessabili ragioni di mercato - si è oggi generalmente disposti ad ammettere. Essi furono invece non solo marginali e transeunti, ma soprattutto svincolati dal percorso personale di Baglione verso una più fedele restituzione del colore naturale: percorso lungo il quale egli si era incamminato già prima del 1600 e che si svolse in realtà su una linea del tutto indipendente dai fondamenti del naturalismo caravaggesco. A tal fine ne viene ripercorsa la carriera fino al volgere del secolo e in special modo la scarna produzione giovanile da cavalletto pervenutaci, soffermandosi sull'""""Apparizione dell'angelo a san Giuseppe"""" di Mosca come anche, varcata la soglia del Seicento, sulle due serie di Muse e sui diversi quadri con san Giovanni Battista. Infine, la prassi del Baglione pittore viene posta a confronto con il pensiero del Baglione scrittore, che si è tentato di definire con maggior precisione attraverso una sistematica analisi lessicale delle ricorrenze del termine """"naturale"""" nelle """"Vite"""" del 1642."" -
Architettura natura arte-Architecture nature art. Ediz. italiana e inglese
Il nostro fil rouge, che parte dall'architettura domestica di Satoshi Okada - rivelandone la condizione di architettura naturata - in contrapposizione al Museo di Plants and People di Hiroshi Naito - in simbiosi con la natura -, si snoda attraverso il lavoro sulle relazioni con il contesto naturale di Tham & Videgård - fino a palesarne il riflesso nell'esperienza del Mirrorcube - soffermandosi poi sulla sintonia tra arte natura e architettura che si manifesta nel museo della fantasia di Günther Behnisch del 1999, sul rapporto con gli orizzonti delle topografie artificiali del Rolex Learning Center di SANAA e sulla suggestione di architettura come presenza vivente di Koen van Velsen (1998-2001) a Hilversum; ci si inoltra infine nella convivenza con eventi dirompenti antropici e naturali affrontando l'ipotesi di Tadao Ando, con il progetto del '95 per ri-naturalizzare l'isola di Awaji, e le reazioni, in termini di architettura, alle dinamiche della natura vulcanica in Macaronesia per concludersi nel polder di Zeewolde dove un giardino delle sculture si incarica di ""annettere"""" al paesaggio l'esile sagoma del padiglione de Verbeelding realizzato nel 2001 da René van Zuuk."" -
Strumenti per il progetto. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1
Non si intende rintracciare in questo volume un'organica compenetrazione di argomenti: nell'avvicendarsi di tematiche eterogenee, accanto alle storie di edifici del passato e dei rispettivi progettisti, alle vicende di ambienti naturali inestricabilmente connessi a strutture urbane storicamente consolidate, ai ragionamenti sulle politiche culturali che animano nuovi scenari urbani, la finalità è quella di proporre strumenti per il progetto della contemporaneità. Qual è quindi la parola chiave che orienta complessivamente questa raccolta di saggi - frutto di percorsi di ricerca avviati da tempo - e spiega le modalità che i singoli autori hanno utilizzato per affrontarli, controllarli e comunicarli? Per cercare di fornire una risposta concreta occorre probabilmente individuare il destinatario di queste letture in chi si occupa di progetto di architettura. In tal senso i singoli contributi presenti forniscono un ventaglio di strumenti che alimentano la riflessione alla base della ricerca progettuale contaminandola con contenuti multidisciplinari. -
Builders of tomorrow. Immaginare il futuro tra design e arte. Catalogo della mostra (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Ediz. italiana e inglese
I costruttori del mondo di oggi affondano le radici nelle avanguardie artistiche di un secolo fa: tra dadaismo, bauhaus e costruttivismo russo gli artisti, gli architetti e i progettisti di allora rivoluzionarono il modo di pensare le arti e il loro ruolo nella società, ideando un arte che avesse applicazioni nel quotidiano, in grado di cambiare i modi di abitare il mondo e migliorare la vita della gente. Marcel Duchamp ruppe con il passato inventando il readymade - forse il primo esempio di design disfunzionale - mentre walter gropius costruì una scuola capace di formare una nuova figura d'artista (il designer) e una diversa cultura del lavoro creativo al servizio della società. Oggi, a distanza di un secolo, il nostro è un mondo dove le loro utopie visionarie hanno dimostrato di avere ragione. Le nostre città, il nostro ambiente, i nostri corpi sono cambiati grazie ad una cultura del progetto in grado d'integrare le due anime del nostro tempo: quella antica, depositaria dei patrimoni culturali dell'umanità, e quella più ardita, tecnologica, futuribile della contemporaneità. ""Builders of tomorrow"""" esplora le collaborazioni proficue tra design e arte alle soglie del terzo millennio, orientato alla produzione di oggetti e sistemi come esperienza etica ed estetica della realtà. Lo scambio d'idee, visioni, pratiche, progetti sta diventando un modus operandi sempre più esteso, che apre i confini di entrambe le arti a sconfinamenti, contaminazioni, influenze reciproche. Di fronte alle crisi del nostro tempo, oggi si può ripartire da qui: da un nuovo modo di intendere il design e l'arte anche nei loro rapporti con l'artigianato, l'economia, l'industria e l'hand made, in continuità con la cultura del passato e nell'ottica di un futuro tanto tecnologico quanto umanistico. Catalogo della mostra tenuta presso il MIC (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Presentazioni di Maria Letizia Melina, Vincenzo De Luca, Massimo Isola, Claudia Casali."" -
Gemello maschio. Abitudini, debolezze, divertimenti
Gioventù e non solo. In questo libro due gemelli, un maschio e una femmina, raccontano la loro evoluzione di genere attraverso la storia della vita, di ciò che incontrano e gira loro intorno. Intrecci di quotidianità ed eccezionalità che compongono il tessuto di due esistenze comuni aperte alle diverse esperienze che si presentano. Un confronto tra la mascolinità di lui e la femminilità di lei. Un confronto tra genitori e figli. Vizi, speranze, ripensamenti sorreggono lo scorrere degli anni in un crescendo di considerazioni sublimate dalla descrizione delle persone e dei luoghi che arricchiscono la narrazione. Una favola vera degli ultimi decenni del '900. Un periodo che coinvolge con il ricordo l'evoluzione della società, e per chi non l'ha vissuto diventa un'esperienza. La conclusione potrebbe aprire un dibattito sul futuro. Presentazione di Francesco Lioce. Introduzione di Federica Paoli. -
Architettura per la città. Pescara ed il museo d'arte moderna «Vittoria Colonna»
Il Museo d'arte moderna ""Vittoria Colonna"""" si inserisce in un quadro storico, come quello della Pescara degli anni Cinquanta, fortemente connotato in molti suoi elementi base (anche se non certo privo di contraddizioni); al tempo stesso, è frutto della collaborazione di due figure professionali, come quelle di Eugenio Montuori e di Giustino Cantamaglia, tutt'altro che omogenee per formazione culturale, percorso personale, ambito d'attività, L'adesione al contesto pescarese non si presta, nel caso specifico, ad una facile lettura, dal momento che, a prima vista, nulla della tradizione architettonica locale, delle più radicate linee compositive e persino dei materiali regionali traspare dall'opera realizzata. Se non sono isolabili precise convergenze stilistiche, il contatto con il """"genius loci"""" non è assente, ma viene sviluppato su un piano essenzialmente concettuale: quello connesso all'immagine della città in quegli anni o, meglio, a ciò che la comunità pescarese ambiva mostrare di se stessa e delle proprie prospettive a livello nazionale nel fervido clima del dopoguerra. In altri termini, più che il passato anche prossimo della città, l'edificio vuole evocare soprattutto il suo presente: esprimere cioè, condensandolo nelle sue linee architettoniche, lo slancio vitale della città che rinasce: l'""""hic et nunc"""" della Pescara dei primi anni Cinquanta. In questo senso, pochi edifici più del Museo d'arte moderna appartengono ad un contesto ed ad un tempo. Presentazioni di Giovanni di Lacovo e Paolo Fusero."" -
Roma disegni di un curioso. Immagini e pietre segrete. Ediz. illustrata
Accanto alla ""grande bellezza"""" di Roma, celebrata e frequentata, forse anche troppo, da orde di turisti affamati di immagini, dalla fama conclamata, esiste una """"piccola bellezza"""" della città, meno appariscente, segreta o non a portata di uno sguardo disattento. Nel centro storico e nelle periferie, una serie di episodi particolari, belli o divertenti, si può individuare solo vagabondando con gli occhi per aria e desiderio di scoperta. Sono qui raccolti disegni eseguiti per strada alla caccia di curiosità romane. Sono una piccola parte di una maniaca raccolta grafica, frutto di dieci anni di passeggiate romane. Intendono invitare, chi ancora ne avesse voglia e tempo, a pellegrinaggi pedonali, alla ricerca di piccole storie urbane perdute o nascoste."" -
Paolo Bielli. Ring in arte (1982-2017). Ediz. a colori
"Da bambino disegna sempre soprattutto di notte. Dal 2000 comincia una serie di mostre e performance utilizzando il suo stesso corpo in gallerie e musei (imitando il suo contrario...). Nel 2011 è presente con l'opera """"Ring"""" alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Italia a Venezia." -
Giuseppe Barilaro. La memoria del rosso. Catalogo della mostra (Roma, 4-17 novembre 2017). Ediz. a colori
"Una pittura dove la materia si apre, si amplifica e si lacera, una tessitura cromatica che unisce eleganza e violenza, un impeto costruttivo dove la memoria delle immagini viene sommersa da un impetuoso flusso di colore: l'opera di Giuseppe Barilaro sintetizza esperienze e suggestioni differenti, tra astrazione, frammenti icnonici e gestualità per dare vita a un efficace metodo costruttivo.""""" -
Elvio Chiricozzi. Carichi di chiaro in notte acre. Catalogo della mostra (Roma, 21 novembre 2017-20 gennaio 2018). Ediz. italiana e inglese
Elvio Chiricozzi è un artista meticoloso che ha stretto un patto con il empo, nei suoi lavori esso scorre fuori da binari consueti. Non c'è un limite definito per pensare, progettare, mettere mani e concludere un progetto. La sua ricerca ogni volta trova tempi diversi, nuovi. E di rimando, non c'è un tempo preciso per entrare nelle sue opere. Chi si avvicina a un suo lavoro è consapevole di questo, è necessario non aver fretta ed è consigliato non consultare l'orologio. Negli ultimi anni l'artista si è dedicato a progetti imponenti, che prevedevano una preparazione senza limiti. L'indagine sulla figura umana, quella sui volatili, sono ricordate per l'immensa massa di lavorazione necessaria alla loro ultimazione, anche se poi i suoi lavori sembrano non dover finire mai. -
Il caso Pirandello. Catalogo della mostra (Roma, 23 novembre 2017-14 gennaio 2018). Ediz. a colori
"Il caso Pirandello"""" celebra a Roma i 150 dalla nascita di uno degli autori italiani più conosciuti al mondo, che ha profondamente influenzato la cultura del Novecento, proponendosi ancora oggi in tutta la sua attualità. La mostra - che si sviluppa fra due poli espositivi, il Teatro di Villa Torlonia e la vicina Casa Museo di Pirandello - propone all'attenzione del pubblico un insolito percorso biografico, artistico e personale, con immagini spesso inedite, oggetti e momenti di vita quotidiana che, insieme alle opere dell'artista e alla sua voce, abitano nei suoi luoghi e ce lo raccontano. Si possono così ascoltare le parole di Pirandello in una delle poche registrazioni rimaste, o vederlo in alcuni filmati rarissimi, come quello della premiazione del Nobel a Stoccolma nel 1934. Si possono scoprire faccende di famiglia e passioni private e intanto seguire la sua attività di scrittore, attraverso preziosi documenti autografi, e quella di autore teatrale, soffermandoci sulla stagione della Compagnia dei Giovani, di cui si espongono i costumi di scena. Tra le particolarità della mostra, ecco Luigi Pirandello pittore, con una decina di suoi dipinti originali e altre opere grafiche, fra il Teatro di Villa Torlonia e la Casa Museo. Qui si incontrano l'artista e l'uomo, attraverso lettere, manoscritti, la biblioteca privata, il diploma del Nobel, gli abiti e gli arredi. Fino all'avvolgente installazione virtuale, creata per l'occasione, che animerà lo studio di Pirandello: spazio suggestivo, popolato ancora dai suoi personaggi." -
Il tesoro di antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento. Catalogo della mostra (Roma, 7 dicembre 2017-22 aprile 2018)
«Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai nella Roma del Settecento giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle Antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera».rnÈ il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalità di fruizione dei beni culturali: un «Tesoro di Antichità» non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della società. -
Lavoro insicuro. Riflessi negli sguardi delle donne
Passa anche attraverso la poesia la cultura della prevenzione degli incidenti sul lavoro che ANMIL porta avanti da 75 anni con i suoi quasi 400.000 iscritti. Infortuni zero, vittime zero: sono questi gli obiettivi primari che l'""Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro"""" intende raggiungere attraverso molteplici iniziative, tutte diverse tra loro perché diverse sono le sensibilità di ogni persona. Rientra in questo quadro il 2° Concorso nazionale di Poesia, voluto dal """"Gruppo Donne ANMIL per le Politiche Femminili"""" per creare nuove consapevolezze e muovere intime emozioni sul tema. Nessuno può infatti riuscire, meglio di chi ha subito un incidente sul lavoro, ad essere protagonista e, al tempo stesso, veicolo di un messaggio culturale che vuol far crescere la sensibilità di tutti. Sono ottantadue le storie da scoprire ed amare, raccolte in questo volume, che affidano ai versi e alle immagini il compito di toccare le coscienze. Tante tragedie, che si potevano evitare, affiorano dalle pagine dominate da una nota comune: indietro non è possibile tornare. Da qui la spinta a fare delle esperienze di alcuni un patrimonio di tutti. Su questa strada ANMIL intende continuare a camminare per consentire di superare il dolore e di guardare avanti con rinnovata fiducia. Prefazione di Franco Bettoni."" -
Un fondale per l'acqua vergine. Il modello della Fontana di Trevi. Storia e restauro. Ediz. a colori
"In questo volume, presentiamo il restauro di un'opera straordinaria, il 'Modello ligneo della Fontana di Trevi' del Museo di Roma a Palazzo Braschi. L'intervento sul 'Modello' si inserisce nello stretto rapporto di collaborazione che da ben quindici anni la Fondazione Paola Droghetti ha con l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. Una collaborazione profondamente legata alla Scuola di Alta Formazione dell'Istituto e realizzata, in questo caso, attraverso l'assegnazione di quattro borse di studio per l'a.a. 2015/16 per giovani laureati/laureandi. Ma si inserisce anche nel proficuo rapporto di collaborazione che la nostra Fondazione ha, da ben undici anni, con la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali. La straordinarietà dell'opera, le sue dimensioni, il suo valore storico-artistico e l'onerosità dei lavori di restauro, hanno fatto sì che nascesse una nuova e importante collaborazione tra la Fondazione Paola Droghetti e l'Associazione Amici dei Musei di Roma con la quale abbiamo condiviso non solo l'impegno economico dei lavori ma anche il forte interesse per la conservazione di un'opera cosí particolare che consentirà a tutti i cittadini di poterne godere pienamente e a lungo nella sua nuova collocazione nel Museo di Roma. Si realizza così al meglio uno degli scopi prevalenti della Fondazione: ridare luce e voce alle opere del nostro patrimonio artistico attraverso una sempre auspicata sinergia tra pubblico e privato e dando a giovani e bravi restauratori laureati presso l'ISCR un forte incoraggiamento a entrare nel mondo del lavoro compiendo, grazie alle borse di studio, un primo importante impegno lavorativo."""" (Vincenzo Ruggieri). Presentazione di Claudio Parisi Presicce." -
Squarci d'infinito
L'infinito, proiezione del pensare universale in fondo all'anima, incommensurabile principio che annienta il logos, che ingabbia la ragione in prigioni di profonde fragilità, l'infinito quale mistico e pur sempre irrazionale stupore che travolge l'essere nel silenzio tra la paura e l'incanto. E l'infinito dentro l'anima che abbraccia l'universo, nel soffio della vita che rinasce, nell'armonia degli astri e i moti delle stelle, nel rarissimo spettacolo di spazi liquidi cullati dalle onde e spazi siderali che annientano il pensiero. Il tutto e il nulla, l'immenso e l'infinitesimo, il mistico e l'umano, il cuore e la ragione, il pensiero che travalica confini respirando il cosmo... e squarci d'infinito in fondo agli occhi. Potenza del creato che rapisce i sensi trafiggendo il cuore, e in mezzo, lampi di emozioni e gocce limpidissime... di poesia... Così... il naufragare è dolce in questo mare...