Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1761-1780 di 10000 Articoli:
-
Alatri. Guida archeologica
Alatri ha origini molto antiche: fu prima città ernica, poi romana, con un ruolo di primo piano nel Lazio meridionale in epoca medio repubblicana, ma soprattutto con una prorompente esplosione economica, sociale ed urbanistica nella tarda repubblica, in analogia con altri importanti centri antichi del Lazio e dell'Italia centrale. Gli straordinari e famosi monumenti che oggi si possono ammirare nella città, tra cui soprattutto il circuito murario e l'acropoli, sono proprio quelli che risalgono a questi periodi. Ma la città racchiude e conserva, e qualche volta nasconde, tante altre testimonianze della sua articolata storia, nelle strade, sotto i palazzi, all'interno delle cantine, nel suo museo: documenti meno conosciuti, ma altrettanto preziosi e significativi, che permettono di ricostruire la storia della città ed il suo tessuto urbano. Questa guida vuole accompagnarvi alla scoperta di tutto questo, per ripercorrere l'affascinante storia della antica Aletrìum. -
Dialoghi di colore
"Dialoghi di colore"""" è un sistema di relazioni, aperto al dibattito contemporaneo, in ordine alla sfera del colore. Si costituisce come azione di ricerca, in parallelo alle attività didattiche e di produzione artistica che si svolgono nell'Accademia di Belle Arti di Brera e da questa si irradiano. Nella sua concezione così come nella sua intitolazione, si rifà allo spirito originario cinquecentesco veneziano dei 'dialoghi' di Paolo Pino e Lodovico Dolce sulla pittura e sull'urgenza del colore a fondamento dell'atto visivo." -
Pietro, Giuseppe e il lenzuolo
Gli autori di questo agile volume, più storico che romanzesco, avanzano ipotesi sul recupero della Sindone dal Sepolcro e sulla sua custodia dopo la crocifissione. Il racconto, però, non si limita a questo; con dei flashback narrativi tra Roma, città da cui prende inizio la missione evangelizzatrice di Pietro nel 42, e Gerusalemme, dove Giuseppe d'Arimatea è il protagonista degli eventi della sepoltura, della deposizione e della custodia del sacro Telo, viene riproposta la lettura della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù in maniera talmente puntuale, che il lettore non potrà non sentirsi partecipe, come se fosse spettatore attivo. (dalla presentazione di Rafael Pascual L.C.) -
Formamente. Rivista internazionale sul futuro digitale (2015). Ediz. italiana e inglese vol. 3-4
Rivista internazionale di ricerca sul futuro digitale. -
Sociologia (2016). Vol. 2
La rivista ""Sociologia"""" è una delle più antiche pubblicazioni di sociologia edite in Italia (1956). Essa fu ideata da Luigi Sturzo già negli anni del suo esilio americano, in un tempo nel quale-la cultura italiana tendeva ad osteggiare lo sviluppo di una disciplina che alla fine dell'ottocento nel nostro Paese aveva stentato ad affermarsi anche per la debolezza teorica che aveva caratterizzato le sue prime espressioni. La rinascita di questa disciplina dopo il secondo conflitto mondiale si deve in gran parte al fatto che negli Stati Uniti Sturzo era già considerato uno dei sociologi stranieri più rilevanti. La nascita della rivista ha segnato, perciò, una modernizzazione degli studi relativi alle scienze sociali italiane e una riapertura del dialogo con la cultura di oltre oceano. Scorrendo i numeri di """"Sociologia"""" si può seguire lo sviluppo della disciplina e la maturazione culturale di quelli che, a partire dagli anni cinquanta, si sono poi affermati come i più rilevanti sociologi italiani e stranieri. L'impostazione scientifica e culturale della rivista è stata sempre caratterizzata da alcune linee di sviluppo particolarmente rilevanti che, a partire dal duemila e otto, data di inizio dell'attuale direzione, sono state riprese, specificate e approfondite. Linee di sviluppo che vanno qui di seguito ricordate. A) Valorizzazione della sociologia come disciplina generale. B) Promozione della sociologia come scienza particolare accanto alle altre scienze dell'uomo. Si può presentare ad un tempo come teoria generale e come ricerca particolare diretta a ricostruire ed interpretare dati sociali relativi e singoli settori della società. C) Attenzione alla sociologia come paradigma. Soprattutto a partire dall'età della rivoluzione industriale, la sociologia ha dato luogo ad un nuovo paradigma, quello appunto sociologico. Una sociologia che voglia essere consapevole pienamente delle sue potenzialità, deve essere in continuo dialogo con le altre discipline; deve accogliere le riflessioni 'altre', proprio perché è opportuno sia attenta alla funzione svolta dal proprio paradigma nell'ambito dei saperi limitrofi. Per questi motivi, sulla scorta delle suggestioni ereditate dai più sensibili sociologi dell'età della rinascita della nostra disciplina, la rivista """"Sociologia"""" ritiene di svolgere, all'interno della nostra koinè culturale, un'ineludibile funzione, tanto più necessaria, in quanto non sempre sufficientemente promossa e valorizzata anche a livello internazionale."" -
Riscoperta e riproduzione della miniatura in Francia nel Settecento. L'abbé Rive e l'«Essai sur l'art de vérifier l'âge des miniatures des manuscrits». Ediz. illustrata
"L'Essai sur l'art de vérifier l'age des miniatures des manuscrits"""" era un ambizioso progetto di una storia illustrata dei manoscritti miniati, ideato nella Parigi prerivoluzionaria da un bibliografo, le cui vicende si intrecciano con quelle della sua opera incompiuta. L'autore, Jean-Joseph Rive (1730-1791), noto come abbé Rive, fu una figura singolare e controversa nel mondo dell' erudizione in Francia. La sua opera non fu mai pubblicata integralmente, ma doveva comprendere un Discours corredato da una serie di Planches, incise ed acquarellate, copiate dai più preziosi manoscritti della biblioteca di Louis-César de La Baume Le Blanc, duca de La Vallière (I708-1780). Il volume rende nota una ricerca che, con ampia ricognizione di fonti documentarie, ha portato alla luce materiali grafici inediti, come i disegni preparatori calcati sulle miniature originali, e ben tredici serie delle ventisei tavole. L'""""Essai"""" viene così collocato nel contesto della riscoperta della miniatura e della sua riproduzione in facsimile tra Sette e Ottocento." -
La scuola all'aperto del Tiburtino III. Liceo artistico statale «Enzo Rossi» 1966-2016
Per la prima volta dall'inaugurazione del complesso scolastico del Tiburtino III si riparla dei padiglioni della Scuola all'Aperto, realizzati secondo un ideale di scuola innovativo, che prevedeva il costante contatto con la natura per i bimbi ed un richiamo letterario a dimensioni virgiliane, legate al grande parco che circondava gli edifici del 1939, che si snodavano lungo la via del Frantoio. -
Segni di luce. Liceo artistico statale «Enzo Rossi» 1966-2016. Ediz. illustrata
Due pittori colti nel vivo della loro produzione, due personalità attive nel panorama artistico romano, due storie che si intersecano dando vita a sorprendenti consonanze e comuni ispirazioni, un amore comune per la pittura di luce. -
Arte in cattedra ai mercati di Traiano. Liceo artistico statale «Enzo Rossi» 1966-2016. Ediz. illustrata
La mostra allestita presso i Mercati di Traiano segna ancora una volta una tappa fondamentale nella storia del Liceo Artistico"" Enzo Rossi"""", già Istituto d'Arte Roma 2: momento di sintesi e di valutazione, manifestazione visibile dell'impegno e dell'entusiasmo che da sempre caratterizzano l'attività dei suoi allievi e dei suoi docenti."" -
Italia nostra (2016). Vol. 489: Trivelle? No grazie!.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Il sistema delle arti nel territorio delle ville Tuscolane. Ediz. illustrata
Il libro studia un territorio e alcune delle sue emergenze più significative: gli edifici con le decorazioni interne, il passato con i suoi resti, la terra con le sue colture. L'uomo ha modellato questo habitat felice. I giardini si incastrano tra la campagna e le ville, le dimore grandeggiano intorno alla città, le strade scorrono tra ruderi e casali. Guardiamo questo mondo attraverso le immagini antiche, le parole di chi ci ha vissuto o lo ha visitato, i documenti che risarciscono la memoria perduta. L'arte prende molte forme diverse, dall'architettura costruita a quella intagliata nel corpo vivo della natura, dai mascheroni scolpiti nella roccia alle statue raffinate, dai disegni ai dipinti. Storia e natura, arte e natura. Non si è voluto scegliere: abbiamo voluto vedere insieme, fondere. -
Splendore di fiamme gialle a Messina. Storia di una perduta scuola per allievi guardie di finanza (1881-1908)
Il 1° ottobre del 1881, al termine dei previsti tre mesi di corso di formazione, lasciarono la caserma del ""Deposito Allievi"""" di Messina qualche centinaio di giovani Finanzieri, tutti ex militari del Regio Esercito e della Regia Marina, ma soprattutto i primi che venivano licenziati dagli appena costituiti Reparti d'Istruzione del Corpo. Sui baveri dell'allora solida uniforme di panno verdone (che veniva indossata dal solo personale del c.d. """"contingente di terra"""") erano da poco state cucite le """"fiamme di pezza"""", a due punte di color giallo canarino, che solo da qualche anno erano assurte a simbolo distintivo della Guardia di Finanza. Da quel dì e sino al 28 dicembre del 1908, Messina fu dunque sede di uno dei più importanti reparti di formazione della Guardia di Finanza: lo stesso ove fu istituita un'apposita """"Sezione Speciale"""", adibita all'addestramento degli allievi guardie di mare, destinata ad assurgere ad antesignana dell'odierna Scuola Nautica di Gaeta. Il presente libro, che viene dato alle stampe in occasione del bicentenario del Servizio Navale del Corpo, ma soprattutto del novantennale della stessa Scuola Nautica, vuole essere un omaggio, oltre che alla Storia dei Finanzieri, anche alle migliaia di Fiamme Gialle che a Messina vi mossero i primi passi, così come alla splendida città dello Stretto, la quale al Corpo dei Finanzieri è rimasta particolarmente legata, anche dopo l'immane tragedia del terremoto distruttore."" -
Inventario. Chiesa e Fondazione reale belga «San Giuliano dei Fiamminghi» a Roma
"L'inventario di codesto archivio è la chiave che apre ai ricercatori l'accesso ad un ricchissimo patrimonio documentario la cui investigazione potrà gettare nuove luci sui rapporti tra i Fiamminghi e la Roma nel passato."""" (Cardinale Walter Brandmüller)" -
Per grazia ricevuta. La devozione religiosa a Pompei antica e moderna. Catalogo della mostra (Pompei, 29 aprile-27 novembre 2016). Ediz. illustrata
"La mostra vuole approfondire per la prima volta il rapporto intimo e personale dell'uomo con il Divino che si perpetua nei secoli passando dal mondo antico pagano al mondo cristiano in una sorprendente continuità di espressione e rispetto delle diversità religiose. Questa iniziativa vuole, tra l'altro, mettere in luce come da sempre sia insito, nel cuore dell'uomo e della donna di ogni tempo, il legame con il soprannaturale e come sia viva e profonda la venerazione religiosa. Ma essa aggiunge anche qualcosa che va oltre il significato più immediato, e che riguarda da vicino la realtà di Pompei, la nascita e lo sviluppo della 'città mariana'. Come non pensare, infatti, a tutto il Santuario come a un mirabile 'ex-voto' per 'Grazia ricevuta' da parte di chi - e mi riferisco al Fondatore, il Beato avvocato Bartolo Longo -, dopo aver trovato la fede, ha avvertito come naturale il bisogno di investire questo specialissimo dono nel campo più vasto della promozione umana e della evangelizzazione? Se ogni Santuario rappresenta un monumento vivo alla fede, l'ex voto può essere considerato come un prezioso 'mattone di costruzione' reso solido dalla malta della riconoscenza e della devozione, e dal cemento di una carità che si fa amore per il prossimo"""". (Dall'introduzione di Mons. Tommaso Caputo)" -
Gioielloinarte. La Roma del Bernini. Ediz. italiana e inglese
Catalogo dei gioielli che hanno preso parte all'omonimo concorso internazionale, dal tema ""La Roma del Bernini"""" in mostra dal 20 al 29 maggio 2016 presso l'Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell'Alma Città di Roma."" -
Palazzo Scapucci. Storia e restauro. Ediz. illustrata
"L'esperienza di restauro condotta nel Palazzo Scapucci rappresenta un esempio di studio interdisciplinare che ha dato luogo ad una lettura criticamente controllata e tale da indurre a prendere coscienza dei valori propri dell' opera architettonica e, in senso più ampio, ad 'ascoltare' (osservando), scegliere e selezionare, in vista dell'elaborazione del progetto e nel corso della sua realizzazione. Il risultato si manifesta in una progettazione attenta e mirata alla distinguibilità del nuovo intervento rispetto alla preesistenza, alla reversibilità, alla compatibilità chimico-fisica, al minimo intervento e al controllo estetico dell'insieme architettonico, in un attento 'contemperamento' delle istanze storica ed estetica. La pubblicazione rappresenta un considerevole apporto alla conoscenza di esempi emblematici dell'architettura romana, anche con la proposizione di nuove strutture interpretative e storiografiche, e costituisce un altrettanto importante contributo relativo ai princìpi, alla natura e alle procedure degli interventi di restauro realizzati sul palazzo romano."""" (Daniela Esposito)." -
La basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e i suoi dintorni
Una passeggiata per le strade, i vicoli, le luminose piazze di Roma dove incontriamo passo dopo passo insigni monumenti capaci di regalare emozioni e a farci, nello stesso tempo, buona compagnia, è da questo amore che nasce il percorso del libro. -
Favole di porcellana. Ediz. italiana e inglese
Figlia d'arte, nasce a Roma nel 1972 da mamma giapponese, pittrice ed insegnante di decorazione su porcellana, e papà italiano, profondo conoscitore della cultura del Sol Levante. Frequenta la facoltà di architettura dimostrando, però, sempre una propensione per l'arte e il disegno a mano libera che abbandona per molti anni per dedicarsi all'arredamento e fondare la catena di negozi di design DCube. In seguito riprende la sua iniziale passione decidendo di dedicarsi a tempo pieno alla decorazione su porcellana. Fondamentale per il suo percorso la straordinaria esperienza lavorativa in Giappone nello studio dell'Architetto Yoshinobu Ashihara. Durante questa esperienza comprende l'importanza degli equilibri fra ""pieni"""" e """"vuoti"""" tipici dell'arte giapponese. Il primo affaccio nel mondo della porcellana avviene nel 2014 a Milano durante il prestigioso convegno internazionale """"XIII Convention Azzurra"""", dove riceve una menzione d'onore per l'opera presentata. In seguito perfeziona sempre più la sua tecnica fondendo la cultura italiana a quella giapponese sperimentando molteplici accostamenti di colori e di materiali per arrivare così alla tecnica """"Oro Antico a rilievo su Oro Brillante"""". L'accostamento di temi orientali a quelli occidentali rendono le sue opere senza alcun dubbio identificabili."" -
Il sorriso dell'anima
Raccolta delle poesie di Carlo Bellon. -
Roberta Buttini. Antropologia cosmica. I simbolici viaggi tra arte e scienza. Ediz. illustrata
"Per comprendere il fantastico e fantasioso viaggio antropologico-cosmico dell'artista toscana, ormai da molti anni genovese d'adozione, va tenuto presente quanto indicavo due anni fa. Infatti Roberta Buttini ha sviluppato nel 'tempo e spazio senza limiti' il suo 'gergo' pittorico con nuovi segni e simboli aggiunti a quelli codificati nel passato, e mi riferisco alla tavola con le tre sequenze verticali della segnaletica di Ieri oggi domani (2010), in cui sulla scorta delle modifiche avvenute dai segni primitivi a quelli odierni ella propone l'ipotesi di come saranno all'inizio del IV millennio, nella fattispecie nel 3004, a dar credito ad un dipinto qui assente, intitolato appunto Archeologia industriale 3004. Le opere del 2015-16 costituiscono una nuova tappa del suo viaggio che ovviamente affonda le radici nelle tappe precedenti, alcune delle quali appositamente vengono riproposte per far meglio comprendere la coerenza del tragitto e le motivazioni insite in esso. Pertanto non solo possiamo individuare nelle sue composizioni gli stessi leit-motiv, tra cui le soluzioni ternarie, non di rado sviluppate oltre, ma anche incontrare la medesima simbologia precedentemente utilizzata, come i due profili di cranio in Homo silicio (2016), che rimandano ai crani Dartiani/Homo sapiens/Homo futurus e relative creazioni (pietra scheggiata e armi in legno, il prototipo del telefono di Bell e la scrittura lineare) con cui, sempre rispettando la norma ternaria, inizia il tragitto espositivo."""" (G. Di Genova)"