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Cibò. Un viaggio in 100 tappe nella gastronomia, nella storia e nella cultura del cibo a Bologna e dintorni, condito di aneddoti, personaggi famosi, leggende...
Cento racconti che delineano un percorso voluttuario e voluttuoso tra le mille tentazioni culinarie della città di Bologna. Il libro propone la tradizione del cibo a Bologna in modo insolito e inedito: non facendo ricorso alle ricette tradizionali (che pur non mancano), con le ovvie fantasiose varianti, quanto piuttosto raccontando una storia della società e del costume a Bologna attraverso il cibo. Scovando e raccontando tanti piccoli ""gustosi"""" aneddoti, dal famoso pranzo a base di rane in onore di Galvani alle manie culinarie di Rossini, dalle leggende intorno al tortellino a quelle inventate per le tagliatelle, per raccontare episodi curiosi, di cronaca e di vissuto, che hanno costruito il mito della gastronomia a Bologna. Così, in tempi di economia globalizzata e di fast food, è curioso andare a riscoprire tradizioni, usi e episodi curiosi dimenticati. Non solo per rievocare il bel tempo che fu ma per riscoprire il gusto delle nostre radici, e perché no, riassaporarle. Racconti da leggere d'un fiato, brevi, ognuno accompagnato da un'illustrazione, una ricetta, anche da un motto o da un proverbio."" -
Navigare a vista
La sorprendente originalità di stile e di ritmo, che caratterizza i versi, in fuga per gran parte dalla linearità logica e sintattica, di questo libro di Paolo Senni, può colpire e sorprendere inizialmente il lettore, ma diciamo subito che non si tratta certamente di un semplice giuoco crittografico e bizzarro (""frasi arabescate""""), e ci sembra piuttosto che sia il segno, come vedremo, di una sicura e ardimentosa qualità poetica."" -
Caikovskij. Lo schiaccianoci
Lo Schiaccianoci è uno dei lavori più conosciuti di Cajkovskij, anche grazie alla popolarità dell'omonima Suite. Il suo fascino risiede nell'atmosfera magica e fatata legata al sogno e al ritorno a un sentire ingenuo. Nato dalla riuscita collaborazione tra il compositore Petr Il'ic Cajkovskij e il coreografo Marius Petipa, Lo Schiaccianoci prende spunto dalle pagine del racconto di Ernst Theodor Hoffmann, Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi. La storia si svolge in due atti, il primo di ambientazione realistica, nella bottega di Drosselmeyer; il secondo di ambientazione fantastica, nel Regno dei Dolci. Il creatore di bambole Drosselmeyer invita i bambini del quartiere a festeggiare nella sua bottega l'imminente Natale. A tutti regala un vestito da indossare durante le feste, ma la piccola Marie arriva in ritardo e riceve quindi uno schiaccianoci a forma di soldatino. Marie, rimasta sola nella bottega del giocattolaio viene catapultata nel mondo fantastico del Principe Schiaccianoci. La maestria con cui il compositore e il coreografo hanno saputo ricamare sulla storiella per bambini è testimoniata all'interno del volume della collana Monografie d'opera, che dedica ampio spazio ai commenti tecnici e stilistici, ripercorrendo i passaggi che hanno portato alla nascita dell'opera e analizzandone le versioni portate in scena dai grandi coreografi. L'Antologia letteraria ci fa rivivere tutta la magia del Natale e dell'infanzia attraverso il racconto di Hoffmann. -
Bologna. Cronache di guerra e di peste
"Se dovessi descrivere la battaglia con quanto vidi o sapevo quel giorno, il mio racconto, credetemi, sarebbe molto breve e quelle poche parole create dall'esperienza e dalla fede comporrebbero qualcosa di molto lontano dalla realtà. Eppure io, il 15 novembre dell'anno di salute 1325, ero sul campo. Dirmi uno dei protagonisti dello scontro o definire il mio tributo a esso come combattere sarebbe certo impreciso, ma ero pur sempre uno dei fanti all'ombra dei gonfaloni della nobile città di Bologna e se 'volontario' o 'compiaciuto' non sono gli aggettivi atti a descrivere la mia presenza sul campo di Zappolino, io, a Zappolino, c'ero"""". Bastiano il mercenario e Donato il banchiere ci guidano nel labirinto di guerre, congiure, segreti, alleanze e tradimenti apertosi con il massacro di Zappolino. La Bologna del Trecento in un affresco storico suggestivo, sapiente, di grande rigore filologico in cui ancora una volta è """"la regina"""" a essere l'assoluta protagonista." -
Un pubblico diario. Viaggi, incontri e letture di un europeo
I viaggi, numerosi e vari, raccontati in questo libro sono l'occasione per incontri inconsueti e misteriosi, con personaggi che indagano nelle profondità più o meno nascoste dell'anima. Dai dubbi esistenziali alla fine di un amore, dalla ricerca della solitudine all'importanza della passeggiata, dall'incanto della natura alla forza dei sentimenti, tutto si lega nello sviluppo di un'azione caleidoscopica eppure omogenea, che deve la sua esistenza al fatto di essere raccontata. -
L' estate di San Martino
1935. A Borgo dei Gelsi, nella Bassa romagnola, la vita della famiglia Moretti scorre da generazioni scandita dai ritmi e dalle tradizioni secolari della società mezzadrile. Custodi di questo mondo e dei suoi valori sono le figure dei nonni Gigi e Minghì, con la loro devozione assoluta per il duro lavoro dei campi. I tempi però cambiano in fretta e ben presto la Storia bussa con forza alle porte del borgo, sconvolgendone l'esistenza finora immutata. I figli e soprattutto i nipoti dei due patriarchi faranno i conti con profondi cambiamenti sociali, culturali e politici, negli anni tumultuosi tra il fascismo e il dopoguerra. Sullo sfondo della più ampia vicenda che coinvolge tutto il Paese i Moretti, prima di tanti altri, intravedono il futuro e, guidati da una saggezza saldamente ancorata alla terra, dalla quale pure si stanno un po' alla volta allontanando tra sacrifici, incertezze e speranze, riescono a trovare il coraggio necessario a voltare pagina. -
Mario Nanni. Dagli anni Quaranta al Duemila
Attraverso questa monografia su Mario Nanni (1922), artista bolognese fra i più apprezzati, Leonardo Canella ci permette di ripercorrere con precisione analitica, non disgiunta da piacevolezza espressiva, alcune delle tappe salienti della ricerca artistica degli ultimi decenni. L'autore infatti si sofferma sull'Informale e sulla staffetta - unica per molti aspetti nella storia dell'arte italiana - tra Francesco Arcangeli e Renato Barilli. Un'attenzione particolare viene dedicata ai secondi anni Sessanta e alle poetiche dette del comportamento, in cui Nanni ha un ruolo di rilievo. Chiude il saggio un capitolo sugli ultimi anni, nei quali l'artista emiliano conferma la propria vocazione sperimentale in una sorta di fenomenologia degli stili autour de sa chambre. -
Elementi di storia economica ungherese. Dal congresso di Vienna alla caduta del muro
Gli eventi storici che hanno caratterizzato quei territori che oggi compongono la Repubblica di Ungheria hanno fedelmente rappresentato negli ultimi 150 anni i traumi e i dolori che hanno traversato l'Europa intera; questo interessante studio di Katalin Botos e Sandro Serenari ripercorre, per tappe essenziali, il concatenarsi di avvenimenti dei quali ancora oggi restano molto controversi l'interpretazione ed il significato. Questo libro presenta agilmente e con buona cura tutti gli aspetti fondamentali della recente evoluzione dell'Europa centro orientale. Tratteggia con lucidità di visione l'intera parabola della storia politico-sociale ungherese, caratterizzata da dominazioni straniere, annessioni e guerre cruente che hanno fatto degli ultimi 150 anni praticamente l'intera sua storia. Ripercorre gli snodi epocali che hanno segnato la vita del paese, dalla metà dell'Ottocento quando ancora erano presenti i residui della dominazione feudale turco-ottomana, per descrivere la violenza di un tempo ulteriore nel quale si sono succedute rapide ed insanguinate le epoche asburgiche e sovietiche, sino al collasso dell'ex-Urss e al crollo del muro. -
Musica. Usi e costumi
Chi decide della nobiltà della musica? Pregiudizi d'accademia ci hanno spinto a credere che esista una musica ""alta e pura"""" e una sorella minore, un po' meno pura, e fors'anche un po' più bassa: la musica d'uso, destinata unicamente, almeno in apparenza, a intrattenerci a pranzo o in discoteca; una Cenerentola al servizio di matrimoni, funerali, teatro, cinema, televisione, e quant'altro oggi, dai videogame alle suonerie, si serve appunto della musica. Legata al bisogno economico, al compromesso per guadagnarsi da vivere, la musica d'uso sembrerebbe solo il prodotto di un bieco commercio. Ma siamo sicuri che sia proprio così? La storia della musica, della musica d'uso, ci rivela una realtà assai diversa. Dai greci a Shakespeare, dall'opera alla musica da film, senza trascurare gli aspetti tecnici della musica d'oggi (il suono analogico e il digitale, i diversi sistemi stereo e dolby surround nelle nostre case e nei nostri cinema), un libro per scoprire che la musica non ha e non ha mai avuto limiti o frontiere."" -
Ho studiato da dottore. Confessioni di un pediatra
Le esilaranti vicende di un pediatra della bassa bolognese alle prese con bambini mefistofelici, madri discrete come portaerei, papà che sognano di chiamare i propri figli Sandokan o Lagunablu, nonne travestite da Wonderwoman, collaboratori scientifici insidiosi come la zanzara tigre. Una carrellata di personaggi irresistibili, un dottore vero che racconta storie vere, familiari e professionali, con ironia e, soprattutto, umanità, dimostrando come, anche in situazioni di degrado e sofferenza, spesso i problemi possano essere risolti con una risata. -
Gluck. Orphée et Euridice
Il mito dell'amore tragico d'Orfeo ed Euridice è in questa versione trasportato in età contemporanea come a sottolinearne la valenza senza tempo. Questa nuova versione dell'opera risponde all'esigenza del regista di rendere i personaggi più umani, sviluppando i loro comportamenti su ""una gamma emozionale più ampia e colorita"""" oltre ad essere un omaggio alla splendida opera del compositore boemo Cristoph Willibald Gluck, basata su libretto dell'italiano Ranieri de' Calzabigi."" -
Gaetano Donizetti. Lucia di Lammermoor. Ediz. illustrata
Il libretto dell'opera di Donizetti, scritto da Salvadore Cammarano nel 1835, prende spunto da un romanzo di Sir Walter Scott, The Bride of Lammermoor. Secondo quanto sostiene il regista, Walter Le Moli, la storia di Lucia è ""un dramma della contrapposizione tra l'individuo e il sistema"""". Non si tratta perciò soltanto di un dramma d'amore o di una donna costretta a sottostare alle regole maschili, ma di una trasposizione del rapporto individuo-stato. La monografia contiene, oltre al libretto in versione italiana ed inglese, anche una ricca Antologia Letteraria, l'intervista al regista e le recensioni delle passate rappresentazioni dell'opera al Teatro Comunale di Bologna."" -
Verdi. Messa da requiem
La ""Messa da Requiem di Giuseppe Verdi scritta per l'anniversario della morte di Alessandro Manzoni"""", come recita il titolo completo dell'opera, fu rappresentata per la prima volta a Milano, il 22 maggio 1874 nella Basilica di San Marco, sotto la direzione dello stesso Verdi. La storia di quest'opera, dettagliatamente presentata nell'ampio saggio critico di David Rosen, iniziò però diverso tempo prima, all'epoca della morte di Gioachino Rossini (1868), quando Verdi si fece promotore della realizzazione, ad opera di diversi compositori, di un Requiem in ricordo di quell'evento. Ma tale opera, che pur fu portata a termine, non venne mai rappresentata, e così, intorno al suo movimento finale - il Libera me scritto appunto da Verdi - il maestro cominciò a costruire un nuovo Requiem pensando, molto probabilmente, di poterlo dedicare di lì a poco al quasi novantenne Manzoni, da lui sommamente ammirato e amato. E così nel maggio del 1873, subito dopo la morte di quest'ultimo, Verdi propose al sindaco di Milano di onorare il grande scrittore con una Messa ampia e solenne da celebrarsi l'anno successivo, che lui stesso avrebbe oltre che scritto diretto. A corredare il volume, come sempre nella collana Monografie d'Opera, un ampio corredo iconografico e una suggestiva Antologia letteraria."" -
Fate dei figli. La magia della vita
Tutti i bambini ricevono alla loro nascita una fatina che li protegge e li accompagna nella crescita. Vegliando costantemente su di loro, cercano di spiegare loro quelle cose della vita che agli occhi di un bambino, e non solo, risultano incomprensibili: i comportamenti dei genitori, le difficoltà dell'essere madri e padri, ma anche figli e figlie, fratelli e sorelle. La semplicità delle domande poste dai bambini spingono a una riflessione che troppo spesso rimandiamo, distratti dal lavoro, dagli impegni, e ci mettono davanti al bambino che ciascuno di noi è stato. Attraverso spiegazioni semplici come favole i bambini imparano a capire o semplicemente a vivere nello strano mondo in cui sono capitati. Questo libro nasce dall'aver conosciuto tante donne che non riescono ad avere bambini. Sono tutte donne meravigliose, speciali, meritevoli d'essere madri ma che la natura non accontenta. Sono donne forti che si impegnano ogni giorno per rimanere aggrappate e non cadere ""nel buco"""". Questo testo è soprattutto dedicato a loro, non madri, ma senza dubbio figlie."" -
Nel ricordo dipingimi. Poesie e racconti
Gli scritti presentati in questo volumetto costituiscono la produzione di Marzia Panzini e sono stati raccolti e preparati per l'edizione dagli amici che vogliono, con questa pubblicazione, ricordarla e farla conoscere, almeno un po', anche a chi non ebbe la fortuna di incontrarla in vita. -
Rivoluzione conservatrice e fascino ambiguo della tecnica. Ernst Jünger nella Germania weimariana: 1920-1932
L'attrazione indiscutibile esercitata dalla figura ultracentenaria di Ernst Junger, nato a Heidelberg nel 1895 e morto a Riedlingen (Baden-Württemberg) nel 1998 all'età di 102 anni, segno di un'esistenza passata attraverso gli eventi più significativi del XX secolo, dalla Grande guerra ai giorni nostri, oltre ad aver promosso un rinnovato interesse attorno alla figura di questo scrittore, ha agitato il recente confronto internazionale della germanistica e non solo, spesso sfociato in una polarizzazione di posizioni precostituite oscillanti tra toni agiografici, particolarmente visibili nella ricezione francese dell'opera jüngeriana, e riduzioni banalmente semplificatrici dell'autore a ""manovale spirituale del fascismo""""."" -
Sepo. Settant'anni con l'arte
Percorso a tappe di rivisitazione della vita artistica e privata di Severo Pezzati (1895-1983), detto Sepo, la cui attività di grande cartellonista a Parigi ha spesso oscurato le straordinarie qualità di pittore e scultore. Il volume, nell'intento di ricostruire le diverse attività artistiche di Sepo nei settant'anni d'intensa operosità, vuole rimettere in luce le ombre stese sull'operato del Maestro di origine comacchiese, bolognese d'adozione, da parte della realtà culturale felsinea in auge negli anni Sessanta e Settanta. Grande importanza viene assegnata all'attività giovanile di disegnatore, pittore e scultore attraverso le ricostruzioni storiche di due grandi studiosi e critici d'arte: Carlo Ludovico Ragghianti e Francesco Arcangeli. -
Il diario di Hagen
Sulla cima ormai praticamente inaccessibile del monte che ospita l'abbazia di Montevergine, vicino ad Avellino, un soldato delle SS, solo, anziano e malato, viene ucciso da una mano misteriosa. Con lui sembrano estinguersi i segreti che in tanti hanno cercato invano di carpirgli. Alfonso Capodanno, giornalista napoletano in cerca di riscatto che, seppur ormai sepolto in un polveroso archivio, mantiene ancora molti, preziosi contatti, comincia a indagare sul torbido passato del tedesco, giungendo a scoprire una parte del mistero, finché non viene fermato da una strana e potente organizzazione. Gli ci vorranno vent'anni per riprendere le indagini ma, dopo varie peripezie che lo porteranno in giro per il mondo, riuscirà finalmente a sciogliere l'incredibile caso. Un giallo storico ricco di episodi e personaggi reali, oltre che un affresco di Napoli e dei suoi abitanti. -
Mamma col cuore. La mia vita con l'endometriosi
Il racconto in prima persona di una donna che desidera disperatamente un figlio ma si scopre sterile a causa di una malattia poco conosciuta ma purtroppo abbastanza diffusa: l'endometriosi, di cui in Italia sono vittime circa 3 milioni di donne. La sofferenza, si tratta infatti di un morbo doloroso che non coinvolge soltanto l'apparato riproduttivo, le continue visite alla ricerca del medico che possa farla star meglio, il bruciante desiderio di maternità destinato a rimanere inappagato, sono gli ingredienti di una storia toccante descritta con semplicità e umanità. Un dramma cui la protagonista non vuole però arrendersi: con grande coraggio cerca in tutti i modi di curarsi e di realizzare il suo sogno di maternità percorrendo anche la strada della riproduzione assistita. Ma questa si rivela una strada fallimentare, che acuisce la sua frustrazione e il devastante senso di inadeguatezza che la pervade. Grazie però ad un intervento chirurgico ben riuscito, ""che le restituisce la vita"""" e al sostegno del marito innamorato e tenace quanto lei, Silvia matura la consapevolezza che si può anche essere mamma di cuore. E così, con la decisione di adottare un bambino, ritrova la gioia di vivere e la serenità."" -
Veterano di guerre psichiche e altri racconti
È un libro curioso, questo di Giacomo Scalfari. I suoi racconti sono popolati di uomini cosmici, archeologhe russe, cavalieri erranti, saggi vegliardi e bamboccioni indolenti. È un libro fantasioso e straniato, dove capita di incontrare il dio Thor in persona seduto su una panchina, dove sogni ricorrenti e a volte un po' angoscianti tentano di invadere una realtà che si rivela troppo ristretta per contenerli, dove alienazione e inadeguatezza sono sconfitte a colpi di penna. Ci parla di malesseri che attanagliano senza ragione e che senza ragione si dissolvono, di occasioni irripetibili irrimediabilmente sprecate, di castelli in rovina e di armature a brandelli: armate fantasma che si possono affrontare con la sola arma, efficacissima, dell'ironia.