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I lûcs de poesie. DVD
Pierluigi Cappello, Umberto Valentinis, Ida Vallerugo, Giacomo Vit, quattro tra i poeti più conosciuti del Friuli, ci accompagnano nei luoghi della poesia. Quattro diversi incontri a testimoniare come la parola possa ancora svelare il forte legame tra l'umanità e il mondo. Quattro diversi incontri dove il ritmo della poesia si intreccia mirabilmente al tempo d'ascolto delle immagini. -
La forma della memoria. Memorialistica, estetica, cinema nell'opera di Sergej Ejzenstein
Ejzenstejn fu un protagonista della cultura del secolo scorso: intrecciò la sua fama con quella dell'invenzione dei Fratelli Lumière e con le passioni suscitate dalle grandi trasformazioni sociali e politiche. In quale maniera il regista contribuì attraverso il cinema a costruire il mito dei rivolgimenti epocali della storia russa, a tramandarne una memoria collettiva capace di occultarne il volto assai più tragico? Quanto la stesura delle Memorie dell'artista reca impressa nelle proprie scelte compositive una concezione delle attività psichiche? Attraverso la ricostruzione storiografica del contesto in cui il regista lavorò, lo studio dei suoi contributi teorici ed artistici e delle loro fonti e il confronto con percorsi paralleli, il volume, propone una riflessione sulla ""forma della memoria"""" in Ejzenstejn."" -
Bibliografia e identità nazionale. Il caso Trentino nel XVIII secolo (rist. anast. 1733)
Il volume ricostruisce i tentativi di realizzare una bibliografia locale nel Trentino del Settecento. Quella che a prima vista potrebbe sembrare una vicenda per molti versi marginale assume, invece, una certa rilevanza in quanto si intreccia con la riscoperta e la definizione di un'identità territoriale prima che politica, linguistica e culturale. Protagonista di queste pagine è il roveretano Jacopo Tartarotti (1708-1737), fratello minore del più celebre Girolamo, che, pubblicando nel 1733 il suo Saggio della Biblioteca Tirolese, propose agli studiosi locali, e non solo, un primo abbozzo di una bibliografia di scrittori trentini che rimase al centro (con riferimenti anche fortemente polemici) del dibattito culturale fino ai primi dell'Ottocento. Ecco dunque il significato di riprodurre le pagine del saggio in edizione anastatica. Se il Trentino del Settecento ha già offerto numerosi e interessanti spunti per la ricerca storica e per la ricostruzione di fondi librari antichi, è la prima volta, invece, che viene indagato da un punto di vista prettamente bibliografico. -
Per la fama di Tiziano nella cultura artistica dell'Italia spagnola. Da Milano al viceregno
Questa ricerca affronta il problema della fama di Tiziano nella cultura artistica cinquecentesca di area meridionale, mettendo in luce nuovi episodi che riguardano i rapporti del maestro con la committenza filoimperiale a nord e a sud dell'Italia spagnola, e presentando le testimonianze letterarie e storiografiche che più hanno contato per questo capitolo della fortuna critica del pittore. Riemergono figure come Ferrante Sanseverino, sfortunato antagonista di Pedro de Toledo, il cui mecenatismo si rivela, a Napoli, un parallelo di quello del più celebre cugino, Alfonso d'Avalos, governatore di Milano, o come Antonio Castriota, duca di Ferrandina. La rete di scambi tra questi personaggi e i loro ambienti consente di proporre nuove fonti per l''Allegoria della Prudenza' della National Gallery di Londra e per il potente 'Ritratto di domenicano' della Galleria Borghese di Roma. L'indagine coinvolge, infine, alcuni significativi casi che fanno luce sulle relazioni del pittore con il mondo dei letterati, come Giovan Mario Verdizzotti, o il beneventano Nicolò Franco, capace di sfruttare con grande precocità l'operazione propagandistica promossa da Pietro Aretino in favore di Tiziano. -
Rinasceva una piccola speranza. L'esilio austriaco in Italia dal 1938 al 1945
L'idea che l'Italia fascista abbia accolto come profughi persone perseguitate dal nazionalsocialismo appare in contraddizione con i punti in comune tra i due sistemi politici e i loro rapporti sempre più stretti in politica estera. Le cifre però parlano chiaro: quasi 18.000 persone, in prevalenza ebrei e di cui almeno 5.000 provenienti dall'Austria, trovarono rifugio in Italia fra il 1933 e il 1945. Per molti di loro il nostro paese fu solo un luogo di transito; altri però si fermarono e, nonostante il successivo internamento in campi o località isolate alle condizioni di soggiorno obbligato, riuscirono a sfuggire alla deportazione nei luoghi di sterminio nazisti e poterono contare sulla generosità e disponibilità della popolazione locale, documentate da molti racconti autobiografici di esuli. Il volume raccoglie i contributi di autori italiani, austriaci e tedeschi, oltre a numerose testimonianze e resoconti di profughi, che affrontano il tema, poco noto al grande pubblico italiano, della storia dell'esilio austriaco in Italia: ne esce un quadro storico e umano complesso, insieme rigoroso e commovente, indispensabile per meglio comprendere quel tragico periodo di oppressione. -
Vino e olio: fattori di integrazione europea del Friuli Venezia Giulia
Il vino e l'olio sono prodotti che, in Friuli Venezia Giulia, possono a pieno diritto fregiarsi della qualifica di ""storici"""", in quanto componenti di una """"alimentazione della memoria"""" ancora presente nella gastronomia moderna, come testimoniato da documenti antichi e toponimi locali. La pubblicazione analizza il ruolo """"storico"""" della viticoltura e olivicoltura friulane e dei paesi prospicienti il golfo di Trieste, e la qualità dei vini e degli olii oggi prodotti in quest'area."" -
Artegna. Opere d'arte nei secoli
L'analisi della storia e delle vicende conservative che hanno coinvolto le chiese e gli edifici più rappresentativi di Artegna dopo il sisma del 1976 è il punto di partenza dello studio del prezioso patrimonio culturale del territorio comunale, presentato qui in maniera critica. Una selezione delle opere d'arte più significative testimonia la varietà e l'importanza dei manufatti artistici che si sono conservati e induce a rileggerli con occhi più attenti, per cogliere nelle loro forme i segni dell'epoca in cui sono stati realizzati, i gusti della committenza, le connotazioni religiose o quelle più squisitamente decorative. Le opere indagate in questo volume affreschi e pale d'altare, sculture lignee e lapidee, oreficeria sacra e arredi riflettono l'immagine dell'articolato tessuto culturale arteniese a partire dall'XI secolo. -
I Lorio. Editori, librai, cartai, tipografi fra Udine e Venezia (1496-1629)
La famiglia Lorio tra la fine del Quattrocento ed i primi trent'anni del Seicento diede vita a una vera e propria dinastia impegnata nel mondo del libro. Originari di Portese (nei pressi di Salò), ricoprirono infatti diversi ruoli: da librai ad editori, da traduttori di testi greci a produttori di carta, a tipografi, svolgendo la loro attività tra Udine e Venezia. Lo studio affronta in particolare la figura di Lorenzo Lorio, editore nella città di San Marco tra il 1514 e il 1528, che fu certamente il più importante finanziatore delle opere di Erasmo da Rotterdam uscite in Italia nei primi trent'anni del Cinquecento. Di questo personaggio viene qui offerta una descrizione puntuale dell'intera produzione editoriale. -
Non fu la miseria, ma la paura della miseria. La colonia della Nuova Fagagna nel Chaco argentino (1877-1881)
"Ciò che indusse buon numero di famiglie ad emigrare per l'Argentina non fu la miseria, ma la paura della miseria"""". Gabriele Luigi Pecile, personalità politica del Friuli post-risorgimentale, così commentò nel 1878 la partenza degli agricoltori della sua Fagagna. Secondo i registri anagrafici tre furono i contingenti partiti dal territorio comunale tra ottobre e dicembre 1877. Raggiunsero l'Argentina e in maggioranza si insediarono nell'allora territorio del Chaco, a Resistencia. La prima motivazione della scelta migratoria fu la speranza di terra da lavorare. Gli ostacoli che clima e suolo opposero e la (non usuale) collaborazione con gli indios resero epica l'esperienza dei pionieri fagagnesi. L'identità contadina prevalse infatti nel contatto con i primi abitatori di quelle terre: nessuna boria nazionalistica, nessuna prevaricazione ma un rapporto di pacifica convivenza e di condivisione di comuni problemi." -
La bacca di olibaga
Questa autobiografia di un ricco commerciante di stoffe comasco si apre con l'arrivo delle truppe napoleoniche in Lombardia. Qui si racconta tutta una vita di affari e compravendite con una parentesi di commercio in Sassonia e in Renania, a fianco di una moglie molto amata che gli dà sei figlie femmine e quattro maschi. Le vicende famigliari, i lutti e le nascite sono annotate con zelo, ma si racconta anche di pestilenze, delle rivolte del 1848 e delle battaglie che porteranno all'Unità d'Italia. -
Cultura tedesca nel goriziano
Le peculiarità culturali che hanno caratterizzato la vita e la storia delle popolazioni austro-tedesche nel Goriziano costituiscono il filo conduttore delle quattro sezioni in cui è suddivisa questa pubblicazione: la città e le istituzioni, l'economia, la Chiesa e la cultura. Il volume, in un'edizione aggiornata e ampliata rispetto alla prima uscita del 1995, raccoglie saggi di Alessandro Arbo, Pierpaolo Dorsi, Luigi Tavano, Sergio Tavano, e contributi inediti di Claudio Ferlan, Hans Kitzmüller, Alberto Luchitta, Renate Lunzer, Vojko Pavlin, Sandro Scandolara e Peter G. Tropper. -
Lettera a Milena
Il libro racconta la vita e il carattere di Milena Jesenská, la giornalista praghese morta nel 1945 nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove fu deportata a causa della sua attività nella resistenza antinazista. L'intensa narrazione si deve alla penna di Jana Cerná Krejcarová, la scapigliata figlia di Milena, che della celebre madre traccia un ritratto vivido e autentico, affrontando anche il tema della storia d'amore di Milena e Franz Kafka. Nei ricordi della giovane Jana si impone inoltre il fascino della Praga avanguardistica: tra le due guerre Milena e il marito, l'architetto Jaromír Krejcar, appartenevano infatti all'élite letteraria e artistica della capitale boema. È questa la prima traduzione italiana dell'originale ceco. Le fotografie del volume sono di Michaela Pulpánová. -
Nel giardino della memoria
Saga di una famiglia ebraica di discendenza viennese, il romanzo è un viaggio affascinante alla scoperta delle proprie radici. Le vicende private di una famiglia che 'si disperde' in Europa e nel mondo si intrecciano e si scontrano con la drammatica realtà del XX secolo. Il volume è corredato da fotografie appartenenti all'archivio privato dell'autrice. -
In uno volumine. Studi in onore di Cesare Scalon
Cesare Scalon, dal 1981 docente di Paleografia latina presso l'Università di Udine, ha dedicato la sua lunga attività di ricerca allo studio delle fonti manoscritte friulane, librarie e documentarie, e alla conoscenza della storia culturale della sua terra soprattutto in età bassomedievale; ha altresì ricoperto importanti incarichi accademici, tra cui quello di direttore del Dipartimento di Scienze storiche e documentarie. Questo volume miscellaneo raccoglie trentadue contributi inerenti la Paleografia greca e latina, la Diplomatica, la Codicologia, l'Epigrafia e la Storia del libro manoscritto, in un arco cronologico che va dal tardoantico ai primordi della stampa. Con questi saggi, colleghi e amici di numerose università italiane e straniere hanno inteso rendere omaggio alla feconda attività scientifica e accademica del dedicatorio e festeggiare il suo settantesimo compleanno. -
Famiglia/famiglie. Un'indagine sulla realtà pistoiese di oggi
Famiglia/famiglie ovvero passato/presente. Un'equivalenza forse un po' forzata, eppure utile a mettere in evidenza un segno dei tempi. Nel passato, anzi in un recente passato, la famiglia fondata sul matrimonio, il più delle volte religioso, era unica e indissolubile: ""...finché morte non vi separi""""; oggi, invece, è molto fragile, sempre più di frequente si interrompe (per separazione) e si dissolve (per divorzio). Tuttavia, sempre più di prima, nuove famiglie si ricostituiscono: quelle frutto di nuove nozze (altro segno dei tempi) rappresentano un dato ineliminabile della realtà sociale, accanto a quelle di fatto. Questo volume parla di famiglie e, in particolare, di convivenze. La ricerca muove dalla realtà italiana e dalla definizione di famiglia nel nostro ordinamento; si rivolge poi al fenomeno delle coppie di fatto e all'instabilità matrimoniale nei paesi industrializzati e, infine, analizza i risultati di un'indagine ad hoc effettuata in una vasta area del pistoiese."" -
Le tecniche pittoriche dell'Ottocento in Friuli e a Trieste. La formazione artistica tra Venezia e Vienna
Qual è l’apporto della tecnologia alla ricerca storico-artistica? La conoscenza della pittura è sempre solo una questione di percezione visiva oppure può avvalersi di nuovi strumenti d’indagine? A questi interrogativi intende rispondere il volume attraverso i contributi di alcuni autorevoli studiosi e di più giovani ricercatori che si dedicano a tali argomenti. A Trieste, uno dei centri dell’arte figurativa nell’Ottocento, erano già state avviate numerose ricerche sul collezionismo e sul mondo artistico che ruotava intorno a Pasquale Revoltella ed a Massimiliano d’Asburgo. Ad esse si aggiungono ora queste indagini sulle tecniche pittoriche dei dipinti e sulla formazione artistica alla metà del secolo che ci consentono di osservare i quadri dalla parte degli operatori, analizzando le modalità esecutive, la provenienza dei materiali utilizzati e la formazione dei pittori. -
La Chiesa di Santa Caterina a Pasian di Prato nella parrocchia di Basaldella. Storia, indagine archeologica e restauro
Il volume rende noti i risultati emersi dall.indagine archeologica condotta all'interno della chiesa di Santa Caterina a Pasian di Prato e l'esito degli studi condotti sui cicli di affreschi venuti alla luce al di sotto degli scialbi che già alla fine del XVI secolo avevano ricoperto la decorazione medievale della chiesa. È così possibile delineare l'evoluzione della costruzione, sorta verosimilmente nel XII secolo e ampliata nel XIV secolo. Gli affreschi più antichi risalgono alla prima metà del XIII secolo mentre il ciclo più esteso, con storie della Santa titolare e di Santa Lucia, si data intorno alla metà del secolo XIV. Gli affreschi ritrovati, che arricchiscono significativamente il panorama pittorico friulano del Due e Trecento, sono stati studiati dal punto di vista iconografico e stilistico e inseriti nella cornice storica dell'arte dei secoli XIII e XIV della regione. Ampio spazio è dedicato all'illustrazione del culto di Santa Caterina di Alessandria, diffuso in Oriente e nei paesi europei, con particolare attenzione alla sua presenza nel territorio del Patriarcato Aquileiese. Viene inoltre dato conto dell'esito della ricerca documentaria relativa all'edificio con la pubblicazione dei documenti di età medievale più significativi. -
Primapersona. Percorsi autobiografici (2010). Vol. 22: Memoria, memorie.
Quando ci sediamo a scrivere le nostre memorie, a fissare i nostri ricordi, a cercare nella nostra mente immagini del passato seguiamo una sorta di impulso, accudiamo il nostro spirito in un'esigenza che ci sembra primaria, spontanea, naturale. Poste su una pagina, o su uno schermo, le parole prendono contorni che disegnano i nostri pensieri, delineano le nostre vite, ritracciano scene che pensavamo annegate nel nostro passato. Ciò che era dentro di noi si materializza sotto i nostri occhi, in un gesto tormentato cui segue però sempre una sorta di sollievo. Il primo, straordinario effetto è quello di vedere i nostri ricordi, la nostra memoria prendere corpo, materializzarsi in pagine e pagine, in quaderni che occupano poi, fisicamente cassetti e scaffali. Il pensiero diventa materia, la memoria diventa scrittura. Quali sono i meccanismi su cui poggiano i rapporti fra rammemorazione e segno grafico? Ma ci sono enigmi ancora più curiosi. Ad esempio, perché quando voglio ricordarmi di qualcosa la scrivo, e quando voglio liberarmi di un ricordo faccio la stessa cosa? Misteri ed eccentricità della dea Mnemosine da quando la propria vita, oltre a raccontarla, la si scrive. -
Il corpo delle donne. Tra discriminazioni e pari opportunità
Il presente volume offre un'esaustiva interpretazione del corpo delle donne analizzato secondo prospettive diverse: poetica, geografica, medica, giuridica, economica, sociale, nonché della comunicazione. Un corpo declinato non tanto dal punto di vista dei suoi specifici aspetti fisici, bensì dal punto di vista della ""condizione della donna"""" trattata, da donne e uomini, con """"voce di donna"""", cioè come modo diverso di parlare della condizione umana e delle conquiste dell'emancipazione femminile. L'obiettivo è far comprendere alle giovani generazioni che le conquiste ottenute non sono acquisite per sempre, non sono scontate, bensì vanno difese, mantenute ed eventualmente aggiornate. Ambizione del volume, frutto per lo più delle lezioni tenutesi nel corso avanzato di """"Donne, politica e istituzioni"""", edizione 2009, è far sì che le giovani donne, consapevoli dei miglioramenti dovuti al loro ingresso nel mercato del lavoro e alle conquiste dei diritti, cerchino di assumere il ruolo chiave di attrici di una trasformazione culturale verso una società paritaria e per questo più democratica."" -
San Pietro in Carnia. La pieve di Zuglio. Storia, arte e restauri
Ripercorrendo la storia della pieve di San Pietro in Carnia, con particolare attenzione agli interventi di restauro documentati a partire dall'Ottocento fino agli ultimi lavori conclusi nel 2008, la pubblicazione indaga l'evoluzione architettonica del complesso e approfondisce le vicende che hanno interessato le opere d'arte della pieve, con specifico riguardo ai restauri attuati prima e dopo il terremoto del 1976.