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Dino Basaldella nella scultura italiana del Novecento
L'itinerario artistico di Dino Basaldella (1909-1977), ben al di là del rapporto con i più noti fratelli Afro e Mirko, presenta spunti di sicuro interesse, che vanno a toccare temi cruciali per la valutazione dell'arte del Novecento. I saggi di questo libro, raccolti in occasione del centenario della nascita dello scultore, intendono traguardare la sua attività nel panorama artistico, storico-critico ed espositivo sia nazionale che europeo: dagli esordi presso le mostre sindacali degli anni Trenta, al cruciale passaggio romano alla fine di quel decennio, alla rielaborazione dei motivi nel corso degli anni Quaranta, fino alla stagione di confronto con i rinnovati linguaggi della scultura europea promossi dalle Biennali veneziane del dopoguerra. Altri contributi riguardano l'importante vicenda della plastica monumentale, compendiata nel grande e controverso cantiere del monumento alla Resistenza di Udine, nonché episodi meno noti ma importanti, come il rapporto con le avanguardie artistiche operanti in Jugoslavia negli anni Sessanta, oppure la presentazione del lavoro di Basaldella nello storico documentario televisivo ""L'approdo""""."" -
Il cavallo per le scale
Il cavallo per le scale trascinato da un soldato ubriaco è un'immagine che s'imprime nella memoria di un bambino per riemergere dai ricordi nei momenti più inattesi. Il tema conduttore del libro è il difficile rapporto di un figlio con la madre malata e vicina alla fine. La domanda iniziale rivolta al protagonista (Tu ami tua madre?) apre una densa e acuta riflessione sulla morte che coinvolge il lettore con i meccanismi di una trama avvincente, attraverso ricordi, storie solo accennate, digressioni, momenti di graffiante ironia alternati a un alto lirismo, per poi chiudersi in modo inaspettato. La prosa di uno dei più incisivi scrittori contemporanei si pone come un dialogo profondo con il lettore, incalzandolo con interrogativi e dubbi, fino a quello più scomodo e provocatorio: se una madre perde la memoria, la propria coscienza e la propria identità, possiamo concepire la morte come un dono offerto a chi ci ha dato la vita? -
Destini periferici. Modernizzazione, risorse e individui in Ticino, Valtellina e Vallese, 1850-1930
Il periodo tra la seconda metà dell.Ottocento e i primi decenni del Novecento è generalmente considerato come lo spartiacque che segna lo slittamento delle Alpi verso una condizione di marginalità e di dipendenza economica rispetto al mondo urbano e industrializzato. Prendendo spunto dalla questione della modernizzazione delle aree periferiche, il volume focalizza la sua attenzione sulle traiettorie economico-territoriali di tre regioni alpine i cantoni svizzeri del Ticino e del Vallese e la provincia di Sondrio in funzione delle pratiche di gestione delle risorse fondiarie, lavorative o finanziarie. Attraverso un percorso comparativo, emerge che hanno beneficiato dell'integrazione nell.economia di mercato le aree nelle quali si sono sviluppati e consolidati sistemi familiari fondati sulla produttività e la diversificazione dei redditi. -
Relazioni tra Santa Sede e Repubbliche baltiche (1918-1940). Monsignor Zecchini diplomatico
L'irruzione sulla scena europea dei nuovi Stati nazionali nel 1918-1919 fu una conseguenza della politica delle nazionalità del presidente americano Wilson. In quel clima maturò l'indipendenza delle tre Repubbliche baltiche. La diplomazia vaticana seguì l'evolversi degli eventi con l'abituale cautela. Le relazioni con la Lettonia assunsero una connotazione di cordialità con la firma del concordato e l'apertura formale delle rappresentanze diplomatiche. Crebbe di tono anche l'intesa con l'Estonia, nonostante l'esigua presenza dei cattolici nel paese. I rapporti con la Lituania furono invece caratterizzati da frequenti malintesi e segnati da momenti di profonda crisi. Il protagonista delle relazioni tra la Santa Sede e le Repubbliche baltiche fu per un quindicennio (1921-1935) monsignor Antonino Zecchini, un gesuita originario di Visco in Friuli, che fu inizialmente visitatore apostolico, poi delegato permanente, quindi venne elevato alla carica di internunzio e subito dopo di nunzio apostolico in Lettonia. Quando nel 1940 le Repubbliche furono occupate e assorbite dall'Unione Sovietica, le relazioni vaticano-baltiche subirono una lunga interruzione, e ripresero solo nel 1991. -
Comunicare in lingua friulana-Comunicâ in lenghe furlane
Con la legge n. 482 del 1999, approvata in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione, la lingua friulana ha visto riconosciuto a livello nazionale il suo status e il suo diritto alla tutela e valorizzazione. Oltre alla sua valenza sul piano sociolinguistico, questo avvenimento ha avuto anche importanti conseguenze nell'ambito della comunicazione, in particolare di quella pubblica nei suoi diversi settori. Il volume tratta gli aspetti e le problematiche legate all'uso del friulano e di altre lingue minoritarie nella comunicazione rivolta alla comunità regionale, ed è il prodotto di una sperimentazione formativa. Esso raccoglie le tematiche emerse durante i corsi di primo e secondo livello di 'Comunicare in lingua friulana. Comunicâ in lenghe furlane', realizzati dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli (CIRF) dell'Università di Udine. I primi due capitoli tracciano la storia e analizzano le problematiche e le potenzialità della comunicazione in lingua friulana, inserendola nel complesso panorama della società globalizzata moderna. Il terzo capitolo illustra i lineamenti essenziali della grammatica e della grafia della lingua friulana. -
Chiesa di San Giorgio in Vado a Rualis. Le pitture murali (secoli XIII-XV)
La chiesa di San Giorgio in Vado a Rualis (Cividale del Friuli) rappresenta un autentico scrigno di storia ed arte fino ad ora poco conosciuto. Al suo interno si conserva un ricco apparato decorativo con importanti testimonianze della pittura friulana dei secoli XIII, XIV e XV: la cultura figurativa bizantineggiante della Dormitio Virginis, una delle più alte attestazioni della pittura del patriarcato d’Aquileia al tempo di Bertoldo di Andechs (1218-1251); il linearismo dei dipinti dei primi decenni del Trecento in facciata, messi in luce di recente; il Martirio di San Thomas Becket, con una forza espressiva, caratteristica della produzione artistica di Vitale da Bologna, a Rualis bene interpretata da un suo stretto collaboratore; il vitalismo brillante dei registri superiori della navata, opera di una bottega che propone in maniera ancora vivace il linguaggio del maestro bolognese; la dolcezza e la maestria pittorica della tardogotica Madonna dell’Umiltà. Questa pubblicazione analizza gli aspetti iconografici, stilistici e tecnici di tali pitture, proponendo numerosi confronti nell’ambito dell’attività artistica di età medioevale, e costituisce l’occasione per approfondire e riflettere nuovamente, anche alla luce di recenti scoperte, sulla pittura dei secoli di maggiore splendore del patriarcato d’Aquileia. -
Lessico friulano. Dai documenti antichi al dizionario storico
La pubblicazione traccia un ampio quadro degli studi di lessicografia friulana, disciplina che da alcuni anni vive una stagione di rinnovato interesse; di particolare rilievo, in prospettiva, è il progetto del 'Dizionario storico friulano', repertorio del friulano tardomedievale già consultabile in rete. I contributi raccolti nella prima parte del volume sono di Carla Marcato, Giovanni Frau, Maria Cristina Cescutti, Silvia Del Magno, Serena Rovere, Luisa Villotta e Federico Vicario. In una seconda sezione vengono presentate le edizioni di alcuni documenti del XIV e del XV secolo in volgare friulano e tosco-veneto di provenienza cividalese. -
Tre anarchici. Il poeta, il rivoluzionario, il falsario
Tre ritratti di uomini. Anarchici. Ognuno a modo suo. Tre vite in rivolta, avventurose di incontri, scontri, euforie, sconfitte, solitudine, ostinazione. Armand Gatti, partigiano, deportato, reporter – dunque poeta –, regista, drammaturgo, soprattutto inventore di un anti-teatro dove la parola è ai vinti, agli esclusi. Diego Camacho, ragazzino-rivoluzionario nella Barcellona del 1936, poi esule, scrittore, biografo di Buenaventura Durruti, ultimo testimone di un’epoca. Lucio Urtubia, professione: irriducibile, manovale, antifranchista, falsario geniale, Fantomas libertario, e oggi animatore di un centro intitolato alla comunarda Louise Michel. -
Vertige de la description. L'analyse de films en question
L’analyse de film pour peu qu’elle soit interprétative est parfois considérée comme une opération purement spéculative qu’aucun geste scientifique ne vient soutenir. S’il est vrai que l’interprétation qui contribue à l’analyse filmique peut donner lieu à des débordements, il semble toutefois qu’elle peut être modérée par son préalable: la description. Cet ouvrage se propose, dans un premier temps, d’examiner les conditions de possibilités d’une description objective de film, en analysant notamment la congruence de l’image et du langage qui s’en saisit. Une description qui trouverait à l’image un équivalent point par point dans la langue apparaissant alors comme possible mais restrictive pour l’analyse, l’étude élabore, dans un second temps, un modèle dynamique prenant pour pertinence le singulier et qui permet à la description de s’établir en toute mesure tout en stimulant l’activité interprétative.rnrnL’analisi del film, nella misura in cui diviene interpretativa, è a volte considerata un’operazione meramente speculativa, non sostenuta da nessun fondamento scientifico. Se è vero che l’interpretazione che contribuisce all’analisi del film può condurre a degli eccessi, essa può essere al tempo stesso moderata da una procedura preliminare: la descrizione. Questo saggio si propone, nella prima parte, di esaminare le condizioni di possibilità di una descrizione oggettiva del film, analizzando in particolare la congruenza tra immagine e linguaggio che la coglie. Dal momento che una descrizione che trovi puntualmente per l’immagine un equivalente nella lingua appare possibile ma restrittiva per l’analisi, lo studio elabora, nella seconda parte, un modello dinamico. La singolarità, intesa come rottura di una norma immanente al film, rappresenta l’elemento di pertinenza che consente alla descrizione di insediarsi pienamente, stimolando al tempo stesso l’attività interpretativa. -
Il canone cinematografico. Ediz. italiana e inglese
Il canone cinematografico può essere forse ricondotto ad un film, ad una serie di film, o ai film di una scuola? Un ‘classico’ è un testo canonizzato? Chi ha definito storicamente il canone? La critica ne è un luogo di elaborazione? E quali sono i legami con i generi, gli stili, le scuole, la storia delle tecniche, i modi di produzione? Ha la storiografia cinematografica aiutato a produrre canoni formali, opere, autori e generi a discapito di altri? In che modo, inoltre, ripensare il canone significa ripensare la storia del cinema? A questi e molti altri interrogativi risponde l’edizione 2011 degli atti della rassegna internazionale ‘FilmForum’ con saggi, in italiano, inglese, francese, di alcuni tra i più importanti studiosi di cinema, tra cui Raimond Bellour, Adriano Aprà, Frank Kessler, Marc Vernet, Sergio Toffetti. -
La vacanza in Sardegna. Esperienze turistiche a confronto
Il volume affronta la questione della dimensione ""reale"""" del fenomeno turistico in Sardegna e offre un quadro completo del turismo esterno (incoming) che gravita sul suo territorio. Viene inoltre approfondito il tema della domanda turistica nazionale ed internazionale sulla base di un sondaggio diretto effettuato sui turisti in partenza dai principali porti/aeroporti della regione: si indagano vari aspetti, come la diversità delle motivazioni, la durata della vacanza, la geografia del fenomeno e la mobilità, la soddisfazione complessiva e i livelli di spesa, i profili e le tipologie di turista."" -
Il cinema infranto. Intertestualità, intermedialità e forme narrative nel film a episodi italiano (1961-1976)
Negli anni Sessanta e Settanta la formula del film a episodi è frequentata con assiduità dal cinema italiano e ha un’incidenza numerica significativa sul complesso della produzione. Il volume analizza il film a episodi come terreno privilegiato per tendenze intermediali e intertestuali. In un’epoca di grande trasformazione dell’industria culturale, mentre la televisione si fa sempre più centrale all’interno del sistema dei media, il cinema instaura un fitto dialogo con molte altre forme di comunicazione e intrattenimento. Cinema, televisione, teatro di varietà, fumetto, fotoromanzo, paraletteratura, stampa: il film a episodi si presenta come inedito crocevia di linguaggi e strutture narrative, con una vocazione alla sperimentazione dettata proprio dall’intreccio con gli altri mezzi espressivi e dalla necessità di brevitas. -
I colori dell'emigrazione nelle Americhe
Il volume è dedicato al drammatico e complesso problema sociale dell'emigrazione nelle Americhe, analizzato in prospettiva multiculturale e centrato intorno al filo conduttore dei colori. L'insolito ed originale approccio al tema si è rivelato di grande interesse, come risulta dalla lettura dei saggi penetrando l'intero tessuto sociale attraverso la letteratura, l'arte, la musica, la filosofia, la psicologia e la scienza degli alimenti. Fungono da corollario all'analisi critica le testimonianze di scrittori, poeti e pittori che affrontano migrazioni più o meno reali, sempre all'insegna di una sofferta partecipazione/confessione espressa a forti tinte. -
Fiat lux. La cooperazione elettrica in Carnia dalla seconda guerra mondiale alla nascita dell'Enel
La Società elettrica cooperativa Alto But di Paluzza (Secab), sorta nel 1911 dall'iniziativa di un gruppo di carnici guidati da Antonio Barbacetto, fu la prima impresa friulana per la produzione e distribuzione di energia elettrica strutturata in forma cooperativa, ed e ancor oggi, a distanza di un secolo dalla costituzione, la più importante della regione. Il volume, che prosegue idealmente gli studi avviati da Andrea Cafarelli e confluiti nella monografia 'I signori della luce', pubblicata in questa collana, documenta l'attività della Secab tra il 1939 e il 1963. Specifica attenzione è riservata alla fase della ricostruzione postbellica e all'esigenza di fronteggiare sul piano tecnico e finanziario l'incremento della domanda di energia, sostenendo la crescita industriale della Carnia, creando nuove opportunità imprenditoriali e tentando di colmare il profondo divario esistente tra le condizioni di fatto e le potenzialita di sviluppo dell'Alto But. Viene pure illustrata l'azione svolta dalla Società negli anni del ""miracolo economico"""" per fronteggiare l'azione invasiva della Sade e, dal 1962, per escludere le cooperative elettriche dal provvedimento della nazionalizzazione."" -
Il punto magnetico
Autore di una poetica che Adam Michnik ha definito una misteriosa commistione di metafisica ed eroismo etico, Krynicki è il destinatario della bellissima Lettera a Ryszard Krynicki, in cui il poeta Zbigniew Herbert inviava al più giovane collega i suoi «enigmi della civetta», gli interrogativi sul potere salvifico della bellezza e sul rapporto tra etica ed estetica. Forse la poesia, si chiede Krynicki facendo eco a Czeslaw Milosz, non salva i popoli, ma deve essere voce della coscienza. E così il poeta riceve segnali di civiltà scomparse, la sua immaginazione gira intorno al punto mistico dell.Esplosione primordiale, ma egli vede anche il vagabondo che dispone i suoi cartoni per la notte, si inchina davanti al suo simile diseredato, accosta lo spazio abissale delle galassie, sede del divino, a quello minimo del singolo uomo. -
Scuola e amministrazione pubblica. I dieci anni della legge 482 sulle comunità linguistiche d'Italia
Il volume presenta gli atti del convegno di studi tenutosi presso l'Università di Udine nel dicembre del 2009, promosso in occasione del decimo anniversario della promulgazione della legge statale n. 482 del 15 dicembre del 1999 (""Norme in material di tutela delle minoranze linguistiche storiche""""). Il convegno, nel ricordare un momento di indiscutibile progresso nel riconoscimento dei diritti linguistici nel nostro Paese, in attuazione del dettato della Costituzione repubblicana (art. 6), ha affrontato alcune tematiche relative alla promozione e al sostegno delle comunità linguistiche regionali e minoritarie presenti in Italia nei due settori principali nei quali le politiche di tutela linguistica sono state effettivamente sviluppate, quello della scuola e quello della pubblica amministrazione. Generale è stato l'appello a contrastare il costante depauperamento delle risorse destinate dallo Stato alla materia, per consentire il consolidamento dei risultati fino ad ora conseguiti e lo sviluppo di nuove indispensabili iniziative di tutela. Integrata con quella di altri soggetti istituzionali, incisiva deve restare l'azione dell'Università, chiamata a sviluppare progetti di prospettiva e di qualità per alta formazione, ricerca scientifica e promozione linguistica sul territorio."" -
Forma urbana della scultura. Costruttivi/decostruttivi/ricostruttivi
Nicola Carrino, ‘artista, matematico e filosofo’, affronta dagli inizi degli anni Sessanta le problematiche connesse con il passaggio dalla bidimensionalità della pittura alla tridimensionalità attiva del processo della scultura, che da oggetto fisso e contemplabile si fa strumento di possibilità trasformative del luogo di intervento, diventa forma aperta alla dimensione sociale e all’interazione partecipativa del fruitore. Gli scritti dell’autore riuniti nel presente quaderno, approntato in occasione della mostra organizzata dalla Fondazione Ado Furlan, illuminano lo svolgimento operativo dei suoi organismi trasformabili – Costruttivi / Decostruttivi / Ricostruttivi –, precisandone i fondamenti teorici e mettendone in evidenza il rapporto con il contesto urbano, il paesaggio e l’ambiente. -
Rondeau. Venti variazioni d'autore
In questo volume Pierluigi Cappello raccoglie le traduzioni d’autore, frutto di un lavoro decennale, di alcune liriche selezionate: dai sonetti di William Shakespeare sino a Carlos Montemayor, passando per Arthur Rimbaud, Vicente Aleixandre, Patrick Kavanagh e Giorgio Caproni. Venti poesie scelte a formare un personale itinerario che diventa cartina di tornasole della sua stessa poetica e, insieme, sfida intellettuale che mette alla prova il friulano nel confronto con le grandi lingue europee: un singolare laboratorio di tensione/torsione che va ben oltre la trascrizione e diventa piacere artigianale di acquisizioni lente e progressive. Il volume è accompagnato da un CD con le poesie lette dallo stesso Cappello. -
La mia generazione suona il jazz
Musicista e scrittore molto noto nel panorama friulano, Stefano Montello, ‘un archaeopteryx che suona il jazz’, ci offre l’identikit di una generazione, quella nata a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, che scrive, dipinge e fotografa ‘jazz’. Il racconto, sempre in prima persona, è strutturato per episodi o per narrazioni di incontri e lascia emergere interessanti riflessioni sociologiche sull’ambiente artistico friulano contemporaneo. Si delinea il quadro di una generazione di ‘poeti’ che, nel rapido adattamento ai mutamenti culturali – materiali, linguistici, ideali – dei suoi anni è stata l’ultima e la prima, in molte cose. -
Donne, politica e istituzioni: varcare la soglia?
Questo terzo numero della collana 'Donne e società' si focalizza sul concetto di soglia, declinato attraverso prospettive diverse - letteraria, linguistica, comunicativa, economica e giuridica -, frutto per lo più delle lezioni svolte nella quinta edizione del corso base 'Donne, politica e istituzioni: varcare la soglia?'. Il volume cerca di comprendere le luci e le ombre che avvolgono la presenza della donna nel mondo reale, specie tra lavoro e famiglia, e ciò che ancora le impedisce di partecipare in un'ottica davvero paritaria. In questo contesto, ci si interroga sulle politiche e sugli strumenti, a partire dalle quote di genere, da utilizzare per varcare la soglia d'ombra della discriminazione che persiste tra donne e uomini.