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Fondo segreto. Un filo rosso per una nuova didattica delle arti attraverso Paul Klee
Questo saggio presenta in una prospettiva nuova, chiara e concisa, il fondamento teorico dell'arte di Paul Klee. Andando oltre le intrepretazioni più note dell'opera di questo artista, che è stato tra i protagonisti dell'arte moderna, gli autori interpretano in senso attuale la profondità del pensiero iniziatico di Klee, focalizzando la loro attenzione sull'occhio dell'opera - il punctum, come avrebbe detto Roland Barthes, - che guarda e apre alla comunicazione creatrice con gli altri. Gli autori profilano anche, per l'insegnamento delle arti plastiche oggi, una metodologia che rielabora il disegno come nucleo di un processo dialettico alla base di ogni atto creativo, offrendo così a docenti e studenti un utile manuale di lavoro. Il saggio si completa con un'introduzione di Fabienne Eggelhofer, curatrice del Zentrum Paul Klee di Berna, tra i più importanti esperti dell'opera e dell'insegnamento del pittore svizzero. -
I beni comuni. Seminario congiunto della scuola di Dottorato in Scienze Giuridiche
Risorse scarse o che rischiano di scarseggiare e che sono essenziali per la vita stessa dell'uomo - come l'acqua, l'aria, i beni naturali - o risorse che contribuiscono allo sviluppo dell'uomo - come la conoscenza - rivendicano, sotto l'egida dei diritti fondamentali dell'uomo, un'esigenza di tutela dell'interesse comune che ravvisa nel sintagma dei beni comuni una via di fuga dalla dicotomia pubblico-privato e dal relativo fallimento. La scintilla che ha acceso il dibattito sui beni comuni è stata infatti, per un verso, il dilagare delle privatizzazioni, attuate senza adeguate garanzie per gli interessi generali, e, per un altro verso, la sfiducia nel pregresso modello della proprietà pubblica e dell'interventismo dello Stato in economia. Obiettivo del volume, che raccoglie gli Atti di un seminario interdisciplinare, è indagare il tema dei beni comuni con rigore scientifico, dando voce alle posizioni ricostruttive così come alle impostazioni critiche, al fine di tentare una tassonomia delle questioni riferibili al sintagma, di vagliare la legittimità giuridica della categoria e, soprattutto, di verificare la possibilità di racchiudere nell'espressione giuridica ""beni comuni"""" la sintesi di un'impostazione metodologica innovativa nella soluzione dei problemi."" -
Nuove povertà. Vulnerabilità sociale e disuguaglianze di genere e generazioni
L'attuale crisi economica ha innescato traiettorie inedite di vulnerabilità, tanto più gravi quanto più associate a sistemi di welfare poco generosi e residuali. Si parla, infatti, di ""nuove povertà"""" per indicare come la crescente disoccupazione, la contrazione dei consumi e della produzione, la precarizzazione delle condizioni di vita e di lavoro espongano strati crescenti di popolazione al rischio di impoverimento. Il volume intende evidenziare, attraverso un'indagine ecologica e una lettura critica, come l'appartenenza di genere e generazione contribuisca ad acuire i vincoli di contesto, soprattutto in riferimento al mercato del lavoro e ai ruoli famigliari. I dati raccolti rilevano, infatti, la presenza di dinamiche vischiose e spesso perverse, che innescano processi cumulativi di esclusione da cui, soprattutto per le donne e i giovani, risulta difficile uscire anche a causa di un sistema di protezione sociale a maglie sempre più larghe."" -
Attuali e futuri enologi
Vengono presentate le attività svolte nell'ambito della giornata di studio tenutasi il 6 dicembre 2013, a titolo ""Attuali e futuri enologi dell'Università di Pisa nel ventennale dell'attivazione del Corso di Studio in Viticoltura ed Enologia"""", comprendenti le relazioni introduttive tenute dai docenti del CdS Viticoltura ed enologia, gli interventi di laureati Enologi, e della rassegna dei vini dal titolo """"questo vino l'ho fatto anch'io"""". Le relazioni introduttive analizzano criticamente il lavoro svolto finora per offrire l'opportunità di un confronto con studenti e laureati, aziende e operatori del settore. Seguono riflessioni sul futuro del settore vitivinicolo, tra globalizzazione, localismo e salvaguardia del germoplasma."" -
Prospettive plurilingui e interdisciplinari nel discorso specialistico
La riflessione sui linguaggi di specialità si impone all'attenzione dei linguisti sia sul piano della ricerca teorica sia su quello didattico, in quanto apprendere una lingua straniera significa essere in grado di comunicare in maniera non solo formalmente corretta, ma anche culturalmente e pragmaticamente adeguata. Questo volume, che inaugura la collana Ricerche linguistiche e interculturali del Centro Linguistico dell'Università di Pisa, presenta contributi di specialisti che indagano - in lingue diverse - il discorso di genere, politico, economico, digitale e artistico. Il punto di vista metodologico adottato è trasversale, e si avvale di strumenti appartenenti alla lessicografia, alla terminologia, alla linguistica del corpus, all'analisi di genere, alla ciberpragmatica, alla lexical complexity e all'analisi retorica. -
Mediazione sociale. Riflessioni teoriche e buone pratiche
La dimensione sempre più multiculturale delle città contemporanee pone nuove sfide alla capacità di mantenere solidi legami sociali. La diffusione dei valori di tolleranza, partecipazione e solidarietà appare spesso più proclamata che praticata. Le comunità locali sembrano poco capaci di gestire la conflittualità e finiscono col delegare all'autorità pubblica (forze dell'ordine, magistratura, sindaci...) la responsabilità di trovare risposte adeguate ai problemi di insicurezza e intolleranza che comunque le affliggono. La mediazione sociale rappresenta una via ancora poco praticata. Tuttavia mostra grandi potenzialità perché esprime una forma di cura dei legami sociali attenta alla ricostruzione di spazi di dialogo e partecipazione. La trasformazione mediativa di tali conflitti sostenendo la riappropriazione della responsabilità delle comunità locali, migliora la convivenza sociale. Questo volume raccoglie gli sforzi di ricerca interdisciplinare svolti su questo tema nell'ambito del Centro interdisciplinare ""Scienze per la pace"""" dell'Università di Pisa. Sono stati affrontati ed approfonditi teoricamente vari contesti di applicazione, insieme ad una selezione di buone pratiche efficacemente sperimentate sul territorio nazionale. Con saggi di: Anja Corinne Baukloh, Marco Bertoluzzo, Alessandro Carta, Claudia Casini, Fulvio Corrieri, Giovanni Cosi, Flavio Croce, Andrea Fineschi, Sandro Mazzi, Paolo Nicosia, Ornella Obert, Francesco Pozzi, Enzo Kogina, Duccio Scatolero..."" -
Lo scrigno di famiglia. La dote a Torino nel Settecento
Per tutto l'ancien régime la dote delle spose costituiva un capitale inalienabile il cui usufrutto spettava ai mariti, ferma restando la proprietà femminile. Un bene tutelato dalla legge, intoccabile, che andava custodito dalla coppia per tutto l'arco della vita. Ma non accadeva così nella Torino del Settecento dove il capitale dotale rappresentava non un tesoro da seppellire ma uno ""scrigno"""" che i coniugi scoperchiavano in caso di bisogno: per acquistare titoli, per comprare il tetto sotto cui vivere, il campo da coltivare, la bottega e gli utensili del mestiere. La dote era un capitale insostituibile per una giovane coppia, ma era anche una risorsa cui si attingeva a piene mani nel corso del tempo, durante i difficili momenti di crisi vissuti dalle famiglie."" -
Reato d'autore e tecniche di frammentazione penale
Le ragioni ed i riflessi della compenetrazione tra Soggetto e Fatto di reato sono questioni che l'attualità conosce e di cui discute, sia sul piano del diritto che sul piano della politica criminale. Lo dimostra l'osservazione ""empirica"""", dove si tocca la progressiva estensione del perimetro del reato proprio, quale tipologia di fattispecie criminose che secondo l'inquadramento tradizionale postula il possesso di particolari requisiti o qualità in capo al soggetto attivo; requisiti o qualità che assumono con ciò il ruolo di elemento costitutivo del reato, in giustapposizione a quelle qualificazioni soggettive - così l'imputabilità - che rappresentano status soggettivi (riferibili all'autore) indipendenti dalla struttura tipica. Nella portata di queste riflessioni il campo di osservazione si proietta nella storia moderna del diritto penale, per verificare l'adattamento che il fattore """"qualifica soggettiva"""" penalmente rilevante ha vissuto col superamento dell'atmosfera culturale in cui si era originariamente immersa la codificazione penale dello scorso secolo, e con l'affermarsi dei nuovi principi e valori dettati dalla Carta costituzionale."" -
Studentesse in farmacia dell'università di Pisa. Dalle diplomate alle laureate
L'Ateneo pisano ha una lunga tradizione di studi farmaceutici che inizia nell'800 con la Scuola di Farmacia. La storia delle donne che hanno scelto questo ambito disciplinare è il tema della ricerca che qui si presenta. Dal tentativo di ricostruire i percorsi di queste diplomate e laureate è scaturito un volume in cui le emozioni si sono sovrapposte ai dati quantitativi e alle scarne informazioni contenute nei fascicoli dell'Archivio dell'Università. I racconti dei loro parenti, figli, nipoti o amici ci hanno infatti talvolta restituito un'immagine più vera di queste studentesse, ci hanno permesso di entrate nelle loro vite e, anche a distanza di tanti anni, sono emerse le loro aspirazioni, la tenacia nel perseguire i propri obiettivi, nel tentativo di farsi spazio in una realtà ancora fortemente declinata al maschile. Abbiamo così provato ammirazione e rispetto, a volte anche tenerezza, per queste ragazze decise a lavorare: in farmacia, ma pure nella scuola o altrove; giovani indipendenti, che talvolta riprendevano a studiare e a lavorare dopo il matrimonio, o dopo avere avuto dei figli. Eppure nonostante la presenza femminile nella Facoltà di Farmacia sia stata importante fin dai primi decenni del XX secolo, per le donne la strada verso la dirigenza e le posizioni apicali, anche nel nostro stesso Ateneo, rimane ancora in salita. Le foto, in bianco e nero, che corredano il volume, offrono uno spaccato ulteriore sui loro visi e i loro sorrisi di studentesse di un'altra epoca. -
Codice dei diritti umani e fondamentali
Il Trattato di Lisbona entrato in vigore l'1 dicembre 2009, che ha modificato il Trattato Istitutivo dell'Unione Europea, ha segnato una svolta storica nel diritto europeo e nel sistema di tutela dei diritti umani e fondamentali. Agli obblighi internazionali dell'Italia derivanti dalle convenzioni esistenti sui Diritti Umani, il Trattato ha infatti aggiunto il riconoscimento del valore giuridico dei trattati alla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea ed ha stabilito l'adesione della U.E. alla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. La tutela di tali diritti diviene pertanto operante anche all'interno degli ordinamenti dei singoli stati dell'Unione, ma la sua effettività, che ha sempre incontrato resistenze da parte di poteri consolidati nell'economia e nella politica, è soprattutto affidata al diritto vivente creato dalla giurisprudenza delle Corti europee e delle Corti nazionali, e quindi in primo luogo all'impegno di giudici ed avvocati. Questa raccolta dei principali documenti internazionali sui diritti umani e fondamentali di ogni persona rappresenta pertanto un Codice dei Diritti, ed anche un vero e proprio breviario per gli avvocati ai quali spetta la responsabilità di promuoverli nella società e difenderli nelle aule giudiziarie nei confronti di chiunque ne ostacoli l'esercizio o ne violi l'integrità. -
Farmtecture the future of the sustainable integrated agriculture. Summer school 2014 university of Pisa: innovative technologies... Ediz. inglese e francese
Farmtecture, neologismo ideato dall'architetto Danilo Capellini in collaborazione con il Prof. Paolo Berni, dalla fusione di ""farm"""" e """"architecture"""", per definire una collaborazione tra agricoltura e architettura in base di un metodo nuovo di pensiero e offrire all'uomo risposte al bisogno di benessere e soddisfare le necessità alimentari. L'architettura ha creato un nuovo ordine di spazio, perché l'agricoltura ritornasse nell'ambiente urbano con una nuova forma urbis, ristabilendo l'ideale rapporto uomo/città, deteriorato attraverso l'urbanizzazione selvaggia. L'agricoltura contribuisce ripensando il complesso rapporto uomo/città/coltivazioni, con un modo di gestione innovativo, diverso dal classico fattoria/ambiente, con l'uso di fonti rinnovabili e riuso di reflui urbani come risorse. Farmtecture, come dimostrato dallo studio Capellini archtects, è adattabile a specifici requisiti di Vertical Farm o Floatig Farm, dove Farmtecture occupa una zona d'acqua prossima a una città. I sistemi produttivi acquacolturali e agricoli, sono integrati, efficienti, compatibili con l'uso sostenibile delle risorse rinnovabili e con l'obiettivo del massimo reddito, ottimizzato attraverso il metodo della programmazione lineare in agricoltura. Inoltre, Farmtecture offre la possibilità di produrre a km """"0"""", beni e prodotti di qualità certificata e con tracciabilità totale."" -
Andrea Guardi. Uno scultore di costa nell'Italia del Quattrocento. Ediz. illustrata
Andrea di Francesco Guardi (1405 circa - 1476) fu uno dei più precoci ed entusiasti seguaci della nuova scultura rinascimentale, quale veniva scaturendo dalla bottega congiunta di Donatello e Michelozzo. Originario di Firenze, egli fu forse attivo giovanissimo a Padova, per poi dare la prima grande prova di sé nella partecipazione al cantiere del sepolcro di Ladislao di Durazzo in Napoli; dopo un ritorno in patria, e due tappe adriatiche ad Ancona ed Ascoli Piceno, il restante corso della sua lunga carriera interessò l'intero arco tirrenico, dalla Sicilia fino a Genova, passando per Napoli, Roma, Piombino, Pisa, Lucca, Carrara. Il significato storico del largo raggio della sua attività risiede nell'aver saputo sfruttare anche commercialmente le rotte marittime di diffusione del pregiato marmo apuano, divenendo così protagonista di un'autonoma area d'influenza costiera. Oltre ad un catalogo completo delle opere, il testo propone un ampio saggio interpretativo che getta nuova luce sull'intero percorso professionale dell'artista, finora conosciuto quasi soltanto nella sua fase matura. -
La cremazione a Pisa. Le ragioni di una scelta
La pratica della cremazione costituisce un fenomeno in rapida crescita nel nostro paese, soprattutto negli ultimi anni. La Società per la Cremazione di Pisa ha avviato una significativa riflessione sulle ragioni di questa tendenza, scegliendo di mettersi ""in ascolto"""" dei propri iscritti, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, di cui in questo volume si restituiscono i risultati. Esso contiene una delle prime indagini sociologiche rivolte alla ricostruzione dei profili degli iscritti alla So.Crem. e delle motivazioni che li hanno condotti ad aderire ad una proposta associativa così coinvolgente sul piano simbolico, che porta - nel pieno esercizio della propria libertà individuale - a vincolarsi alla scelta di farsi cremare. Il libro che qui si presenta raccoglie contributi di riflessione e resoconti empirici che affrontano queste tematiche con leggerezza e disincanto, ma senza rinunciare al dettaglio dell'analisi, in un intento interdisciplinare che transita dalla ricostruzione storiografica al racconto storico, dall'analisi teorico-astratta alle generalizzazioni fondate sui dati empirici. Ne emerge un testo plurale che introduce il lettore nella vicenda storica pisana relativa allo sviluppo della pratica della cremazione nonché al duplice tema delle direzioni strategiche dell'azione associativa della So.Crem. e delle motivazioni che conducono sempre più persone a identificarsi in essa."" -
Il presidente sovrano. Leadership e politica estera nell'era unipolare
Il Presidente Sovrano incarna un cambiamento di prospettiva nella percezione pubblica dei leader e un'espansione del loro ruolo nei processi decisionali di politica estera. Questo studio analizza tre democrazie - Stati Uniti, Regno Unito e Francia -con architetture istituzionali e tradizioni politiche diverse, ma con un'unica idea di leadership. Un'idea imperniata sulla mediatizzazione del corpo e del carisma del leader nell'arena internazionale e sulla personalizzazione del potere esecutivo nella gestione degli affari esteri. I Presidenti Sovrani esibiscono un potere di stampo monocratico, indisturbato dall'azione di parlamenti, partiti o ministeri. È possibile arginare l'ascesa del Presidente Sovrano nel panorama democratico? Quali limiti, politici e istituzionali, hanno in serbo le democrazie occidentali? -
Padre Paolo Dall'Oglio. Un uomo di dialogo ostaggio in Siria
Questo libro vuole ricordare padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita rapito in Siria il 29 luglio 2013, di cui non si hanno più notizie. Fortemente impegnato nel dialogo, padre Paolo frequentava regolarmente l'Università di Pisa. Abbiamo quindi voluto esprimergli solidarietà riflettendo sulla sua testimonianza di credente in Gesù, innamorato dell'Islam, della Siria, della democrazia e della pace. La sua attuale condizione ci rafforza nel nostro impegno accademico. Offriamo questo approfondimento sulla situazione siriana e sul dialogo con l'Islam perché siamo convinti che nessun conflitto sia intrattabile. La pace è sempre possibile. -
Un' idea vive per sempre. La pace nella visione e nell'opera del presidente Kennedy. Ediz. italiana e inglese
Trascorsi oltre cinquant'anni dalla elezione di John Fitzgerald Kennedy a Presidente degli Stati Uniti, è possibile approfondirne la dimensione più autentica superando aspetti superficiali e divulgativi su cui ci si è soffermati nel corso dei decenni passati. Questo recupero di analisi storica è stato compiuto innanzitutto attraverso lo studio dei suoi scritti e discorsi concentrati sulla ricerca della pace, che costituiscono un reale lascito della sua Presidenza. Il pensiero di John Fitzgerald Kennedy in tema di pace risponde a domande attuali; la modernità nelle visioni e nelle proposte concrete e sostenibili ne fanno un punto di riferimento cui possiamo tuttora ricorrere. -
Alla ricerca del socialismo libertario. Scritti scelti 1962-2003
Luciano Della Mea (1924-2003) è stato, in primo luogo, un intellettuale atipico, uno scrittore e un pensatore ""irregolare"""". Formatosi politicamente all'interno di un'area specifica del Psi milanese - quella che ebbe fra i suoi esponenti più significativi intellettuali come Raniero Panzieri, Gianni Bosio, Giovanni Pirelli - della Mea è stato un interprete originale del marxismo critico e un protagonista della vita culturale e politica della sinistra italiana del secondo dopoguerra. Redattore dell'""""Avanti!"""", dei """"Quaderni rossi"""", di """"Nuovo Impegno"""" e di numerose riviste di base, ha preso parte all'intensa stagione dei movimenti che hanno contrassegnato la scena politica e sociale italiana negli anni Sessanta e Settanta, ponendosi come trait-d'union fra l'originale elaborazione teorico-politica del """"socialismo di sinistra"""" e le pratiche politiche e sociali dei movimenti della Nuova Sinistra. La cifra dell'apporto dato da Della Mea alla cultura della sinistra italiana può essere sintetizzata nella costante tensione che ha contraddistinto il suo impegno politico nel superare la separazione esistente fra pratica e teoria operando all'interno del conflitto sociale: come osservatore partecipante, rifiutando quindi il ruolo di intellettuale esterno. Il volume raccoglie una silloge di scritti pubblicati da Della Mea fra il 1962 ed il 2003 relativi a una pluralità di tematiche: l'operaismo, l'imperialismo, la struttura del capitale, il disagio psichiatrico..."" -
Archivio penale. Rivista quadrimestrale di diritto, procedura e legislazione penale, speciale, europea e comparata (2015). Vol. 1
Dal 2011 Alfredo Gaito, aiutato da una schiera di docenti e magistrati (di varia estrazione culturale, politica ed accademica) e di giovani studiosi italiani e stranieri, ha dato un nuovo impulso e un nuovo volto all'""Archivio Penale"""", prediligendo, costantemente, la trattazione di argomenti al passo con le novità legislative e giurisprudenziali provenienti dalle istituzioni nazionali ed europee, facendo sempre leva sulla tutela dei diritti di coloro che si trovano nelle maglie della scena giudiziaria."" -
Dietro la soglia. Teatro, istituzioni totali e identità
Il volume costituisce una riflessione attorno alle possibilità di ricostruzione dell'identità (Self) de-strutturata dei reclusi, nella cornice di riferimento delle istituzioni totali (il carcere), attraverso i rituali della performance teatrale e ponendo come focus le pratiche del Sé. Attingendo con ricchezza di riferimenti alla letteratura sociologica più consolidata, le ""tecnologie del Self"""" vengono interpretate dall'autrice come condizione essenziale per il recupero della completezza del Sé da parte di chi l'ha perduta a causa degli esiti di de-identificazione tipici dei processi di degradazione, marginalità e stigmatizzazione. Il teatro sociale, con la sua metodologia di azione laboratoriale, relazionale e auto-riflessiva, interviene come un'ipotesi e una pratica da perseguire: contribuendo a restituire ai detenuti una piena identità, e offrendo loro un'opportunità diversa di comprensione della realtà di cui sono parte, significativa anche una volta oltrepassata la soglia."" -
La nobiltà civica. Atti del terzo Convegno di studi di diritto nobiliare (Roma, 9 maggio 2014)
Il volume raccoglie gli Atti del terzo Convegno di Studi di Diritto Nobiliare tenutosi a Roma nel 2014, proseguendo un'attività di Studi e di ricerca iniziata con il primo Convegno nel 2012. Le tematiche affrontate nel Convegno sono state quelle della Nobiltà Civica che, molto opportunamente, è stata definita ""espressione della creatività e della vivacità sociale che ha caratterizzato le città italiane fin dal momento in cui queste hanno iniziato ad organizzarsi come Comuni, in una permanente dialettica di incontro-scontro con le due massime autorità dell'epoca, vale a dire il Papato e l'Impero. Fenomeno poliforme, è stato descritto, proprio perché spontaneo e legato alle realtà locali, tale quindi da sfuggire a rigidi inquadramenti sistematici, anche se caratterizzato da alcuni elementi comuni"""". Negli Atti che qui si pubblicano compare quindi una prima relazione, dedicata, preliminarmente, a un inquadramento di carattere generale della Nobiltà Civica sotto il profilo storico-giuridico, alla quale fanno seguito poi alcune relazioni più specifiche, relative ai Patriziati di Lucca, di Ravello e di Venezia. Completano il testo alcune comunicazioni programmate, che in realtà sono tesi, o parti di tesi, che sono state discusse da alcuni perfezionandi alla fine dell'anno accademico 2013/2014 del Corso di Perfezionamento in Diritto Nobiliare e Scienze Araldiche.""